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La Partita del Cuore

Domenica 21 maggio alle 12 al Salone del Libro il Consiglio regionale del Piemonte scende in campo a fianco della Nazionale Cantanti per promuovere la Partita del cuore, che si gioca il 30 maggio a Torino, e sostenere la Fondazione piemontese per la Ricerca sul cancro Onlus e Telethon.

Moderati dal giornalista Orlando Ferraris, partecipano all’appuntamento: Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte; Gino Latino e  Davide Dileo, in arte Boosta, tastierista dei Subsonica, per la Nazionale Cantanti;  Sergio Brio, una delle grandi bandiere della Juventus, allenatore dei “Campioni per la ricerca”, che quest’anno sfideranno la Nazionale Cantanti, in rappresentanza della Fondazione piemontese per la Ricerca sul cancro Onlus e Telethon.

Sul palco dell’Arena Piemonte (Padiglione 3) saliranno anche gli studenti vincitori dei concorsi per le scuole  “La salute per tutti” e “Un cuore rap”, banditi dal Consiglio regionale. I vincitori di “Un cuore rap” si esibiranno inoltre sul prato dello Juventus Stadium il 30 maggio, prima della Partita del Cuore.

“La consapevolezza di quanto importante sia la ricerca e la prevenzione – spiega il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus – accomuna la mission degli Stati generali dello sport e del benessere con quella della Partita del Cuore. Per questo abbiamo deciso di affiancare questo importante evento di sport e beneficenza promuovendo un bando di concorso per le scuole medie e superiori. Il nostro obiettivo è che siano proprio i ragazzi ad avviare questa contaminazione culturale con genitori e gli adulti spiegando loro l’importanza  di mantenersi in salute facendo costante attività fisica, unico farmaco a costo zero su cui occorre investire per il futuro”.

Sono 133 gli studenti che hanno partecipato al bando, presentando 34 video che sono stati valutati da una giuria composta da cantanti della Partita del Cuore e da rappresentanti del mondo della ricerca scientifica. Il vincitore del primo premio per le scuole medie è Massimo Pellegrino, dell’istituto comprensivo Beppe Fenoglio di Bagnolo Piemonte (Cn) con una toccante canzone dedicata a Stefano, un compagno di scuola che quest’anno ha vinto la partita più importante, quella con la vita.  Per le scuole superiori ha invece vinto Andrea Colonese, dell’istituto Erasmo da Rotterdam di Nichelino (To), con una canzone di ottimismo e speranza dal titolo “Tutto può cambiare per un cuore rap”.

Fugge a 200 all”ora e si nasconde in un capannone

Una Saab ha forzato un posto di blocco ed è fuggito ai 200 all’ora nella tangenziale torinese, scappando poi  per corso Francia e via Pavia. Qui ha imboccato una rotonda in contromano nei pressi del  commissariato di Rivoli, ed è andato a sbattere contro una Peugeot 307. L’uomo alla guida ha abbandonato l’auto ed è fuggito a piedi, nascondendosi in un capannone dove non è stato ancora trovato.Il conducente della Peugeot è stato trasportato all’ospedale.

Blitz a San Salvario: i cani poliziotto scoprono droga sotto le auto

Nel corso della notte si è svolto un blitz antidroga nel quartiere  di San Salvario, nel cuore della movida. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno controllato diverse attività in particolare in via Berthollet. Diverse  persone sono state identificate e fermate e  i cani poliziotto Eddie e Kira hanno recuperato numerose  dosi di eroina e cocaina,  nascoste sotto le auto e sotto i cassonetti della spazzatura. Durante l’operazione di polizia alcune vie sono state chiuse al traffico.

 

(foto: il Torinese)

L’uomo barricato nell’appartamento apre la porta ai carabinieri per un cappuccino

Ci sono volute quasi 24 ore per porre fine all’assedio di Ferdinando U., l’uomo che da ieri  si era barricato nel suo appartamento di via Borgaro minacciando  di sparare con una pistola (rivelatasi poi una scacciacani) , a se stesso e agli altri. Il commerciante calabrese con problemi di bipolarismo è stato convinto dai carabinieri  che lo hanno persuaso portandogli un cappuccino, ad aprire la porta. L’uomo sarà ora sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

Cyberbullismo, i mezzi per difendersi diventano realtà

“Continuano ad essere numerosi i casi di cronaca che  riguardano adolescenti giunti a gesti disperati dopo aver subito attacchi sui social network. Fortunatamente la politica si sta muovendo per regolare in qualche modo un ambito che potrebbe rivelarsi una trappola infernale per i più piccoli, spesso troppo sprovveduti e lasciati soli a navigare sul web. L’approvazione alla Camera del testo di legge che punta a contrastare il fenomeno, avvenuta il 17 maggio, è senza dubbio un segnale importante,  si tratta della prima legge in Europa. Anche il Consiglio regionale ha lavorato in tal senso, presentando una proposta di legge che si affianca a quella parlamentare. Chi non comprende l’utilità e il senso di tali iniziative dimostra di non avere ben chiaro il ruolo e la responsabilità educativa che ognuno di noi, per la funzione che riveste, ha e deve assumersi. Con queste parole Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, è intervenuto al dibattito “Cyberbullismo: se lo conosci lo sconfiggi”, organizzato dal Corecom Piemonte.

“Con un quadro normativo preciso – ha proseguito Alessandro De Cillis, presidente del Comitato regionale per le comunicazioni – oggi non possiamo più restare a guardare. Il bullo colpisce e si accanisce principalmente sulle persone più deboli. Il branco esclude, seleziona la vittima e la sacrifica. Ma attenzione il bullo è a sua volta fragile. Perché quelli forti sono coloro che hanno il coraggio di frapporsi tra il bullo e il più debole e sono spesso ragazzi in fase di crescita. È necessario quindi tornare a un sistema educativo diverso, che possa disporre di nuove competenze e che aiuti i giovani a comprendere che la legalità è un bene di tutti e che deve vincere sul desiderio di sopraffazione. In quest’ottica i genitori hanno il dovere di prendere consapevolezza che gli strumenti informatici, se non controllati, sono potenzialmente molto nocivi”.

Nel corso del dibattito, che ha affrontato con competenza tecnica ma anche con un linguaggio fruibile soprattutto dai numerosi giovani che hanno affollato l’Arena Piemonte, Antonio Martusciello, commissario AgCom ha sottolineato alcuni aspetti legati al cyberbullismo in termini di digital skills e privacy. In particolare ha poi evidenziato come “la recente approvazione della legge alla Camera sia in grado di coniugare un approccio preventivo e riparatorio ma sarebbe auspicabile un più spiccato coordinamento a livello europeo, in considerazione di un fenomeno che può superare i confini geografici dei singoli Stati. Occorre responsabilizzare maggiormente i giovani, soprattutto per quella che sarà la loro reputazione online. Virtuale e reale non possono essere declinati come ambiti distinti”.

La senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge, ha ribadito che il progetto è partito proprio dal Piemonte, a Novara, dove è stato testimoniato il primo caso di cyberbullismo, segno che era necessario intervenire in maniera concreta. La legge, in particolare, mette in luce una doppia consapevolezza: non solo quella della vittima, che spesso non si rende conto di esserlo, ma anche quella di chi si rende responsabile di una condotta lesiva della dignità altrui.Ferrara ha poi sottolineato come la sofferenza non sia un concetto virtuale ma reale, rendendo necessaria un’alleanza comune per i nativi digitali che devono essere in grado di gestire adeguatamente, e con il giusto supporto, le relazioni “sociali”.Giuseppe Zuffanti, direttore tecnico della Polizia postale di Piemonte e Valle d’Aosta è intervenuto al confronto, con l’ausilio di alcune immagini che hanno raccontato al pubblico le dinamiche del cyber bullismo, le insidie nascoste nel web e quali strumenti, giovani e adulti, hanno a disposizione per contrastare il fenomeno.Marco Berry, noto conduttore televisivo particolarmente legato alle tematiche sui minori, ha coinvolto i giovani dell’Arena in un dialogo aperto, affrontando “sul campo” i disagi e le paure dei ragazzi, strappando sorrisi ma anche promesse, come quella di denunciare i bulli, nelle scuole, nello sport, nella vita sociale, perché “le parole fanno più male di un pugno in faccia” e combattere la violenza è un dovere di ciascuno di noi.In chiusura dell’incontro Marta Tarasco, studentessa dell’Istituto Velso Mucci di Bra (Cn) che ha partecipato al progetto dei Consigli comunali dei ragazzi – iniziativa promossa dal Consiglio regionale per conoscere e sperimentare i valori della partecipazione – ha portato la propria testimonianza sul fenomeno del cyberbullismo, incoraggiando i giovani a denunciare chi mette in atto soprusi e violenza, non solo fisica ma anche verbale.

dr- www.cr.piemonte.it

Crolla tetto di palazzina in via Romani

Un’ampia porzione della copertura in tegole di tetto di una palazzina di tre piani, ai piedi della collina di Torino, è caduta in strada, danneggiando le vetture parcheggiate in via Romani all’altezza del civico 4. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco hanno isolato l’area e stanno mettendo in sicurezza il cornicione dello stabile, mentre la polizia ha fatto evacuare la zona a scopo precauzionale. Alcuni condomini sostengono che l’amministratore non ha mai risposto alle loro segnalazioni sul tetto pericolante.

 

(foto: archivio)

Aree collinari, il ruolo delle associazioni fondiarie

Le associazioni fondiarie possono essere una valida alternativa all’abbandono delle aree collinari e montane ed al recupero di aree che altrimenti rimarrebbero incolte. In questa forma di associazionismo la Regione Piemonte crede, avendo recentemente approvato una legge a Palazzo Lascaris. All’argomento dedica un convegno l’Uncem regionale. L’appuntamento è venerdì 19 maggio a Settimo Vittone, nella sala del consiglio comunale alle ore 20.30. Intervengono il sindaco e presidente dell’Unione montana, Sabrina Noro, il presidente di Uncem Piemonte Lido Riba, e i dottori forestali Roberta Benetti e Paolo Piatti, autori del piano degli alpeggi dell’Unione montana.

Massimo Iaretti

Corecom in prima fila contro il cyberbullismo

“Il legislatore ha lavorato per produrre una legge che consenta ai cittadini, in particolar modo ai minori, di avere un primo strumento di difesa. Sarà la legge migliore del mondo? Lo vedremo, ma cominciare con critiche pleonastiche, di sicuro non giova a chi ha il dovere di educare e men che meno alle vittime”. Così Alessandro De Cillis, presidente di Corecom Piemonte, ha voluto precisare, in seguito all’intervista di Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), sull’inutilità della legge approvata dalla Camera, pubblicata dal quotidiano La Stampa. “È necessario riflettere – ha proseguito De Cillis – su un aspetto fondamentale: le famiglie sono spesso ignare del comportamento dei propri figli online e il Corecom Piemonte ha evidenziato questo dato nel corso di una recente ricerca. In ogni caso la scuola è un punto di riferimento importante e si avverte la necessità di uno sforzo comune per colmare il vuoto educativo. Al Salone del Libro di Torino la senatrice prima firmataria del provvedimento divenuto legge, poserà la palla per dare il calcio di avvio della partita contro il cyberbullismo. Ora non possiamo più stare in panchina a guardare.” Venerdì 19 maggio, alle 11, in Arena Piemonte, è infatti previsto il dibattito “Cyberbullismo: se lo conosci puoi sconfiggerlo”, organizzato dal Comitato per analizzare e prevenire i rischi legati alle informazioni che il mondo multimediale mette a disposizione dei ragazzi.

dr – www.cr.piemonte.it

Si barrica in casa e minaccia di sparare, tutto in diretta su Facebook

Alla periferia di Torino  uomo si è barricato in casa, al quinto piano di un condominio in via Borgaro. “Chiamate l’esercito”, ha scritto su Facebook dove sta riprendendo la scena in diretta con un telefonino e minaccia di sparare. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Non è ancora chiaro che cosa abbia fatto reagire così l’uomo, di origini calabresi, che dice  di essere perseguitato, urlando dal balcone frasi sconnesse contro la mafia. Chiede di parlare con i giornalisti.Ha ammassato sedie, tavoli e mobili contro la porta d’ingresso dell’ appartamento e sul letto ha  una pistola, come si vede dalla diretta Facebook. I carabinieri ritengono possa essere una scacciacani.