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Primo Daspo Urbano: la polizia allontana da Porta Nuova il molestatore che chiedeva denaro

La questura di Torino ha ordinato il divieto di accesso per sei mesi, alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a un italiano di 44 anni. L’uomo nei giorni scorsi chiedeva spesso denaro ai viaggiatori con atteggiamento molesto, disturbando con fare aggressivo le persone nell’atrio arrivi-partenze, insultandoli e ostacolandoli alle biglietterie automatiche. Gli è stato ordinato anche l’allontanamento per 48 ore, dal luogo dei fatti illeciti commessi. Il  Daspo Urbano è stato emesso dal questore Messina che ha ritenuto le condotte dell’uomo pericolose per la sicurezza pubblica.

 

(foto: il Torinese)

“Via da scuola. La discriminazione e la persecuzione razziale dell’infanzia nell’Italia fascista”

Giovedì 12 aprile, alle 17.00, al Polo del ‘900 di Torino nella sala conferenze di Palazzo San Celso (in corso Valdocco,4) si terrà l’incontro conclusivo del  progetto didattico gratuito per le scuole intitolato “Via da scuola. La discriminazione e la persecuzione razziale dell’infanzia nell’Italia fascista”. Nell’occasione verranno presentati i lavori svolti nelle classi. Ileana Orsini dell’IC di Verolengo (To) presenterà il volume “Tullio e i giusti del Canavese”, classi 5° A,B,C,D. Elisabetta Zanini dell’IC “Gozzano” di Rivoli (To) illustrerà il progetto “Avrò cura della tua memoria:cuori che ricordano”, classe 5° A. Donatella Tuberga dell’ICC di Druento (To) parlerà della mostra didattica “Con gli occhi dei bambini.. immagini, parole, emozioni dai racconti di Susanne Raweh”. I primi due lavori sono stati individuati per la prima fase della selezione regionale del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” 2017-2018. Seguiranno gli interventi di Bruno Maida, dell’Università degli studi di Torino; Tullio Levi, della Comunità ebraica di Torino; Claudio Vercelli, dell’Istituto Salvemini; Federica Tabbò, del Museo Diffuso della Resistenza. Modererà lo storico Enrico Manera dell’Istoreto. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Salvemini, dall’Istoreto e dal Museo Diffuso della Resistenza con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Il progetto formativo, rivolto a docenti e classi della scuola primaria,  ha intenso approfondire la storia dell’esclusione e della violazione dei diritti,in particolare dei più piccoli, durante gli anni del regime fascista, fornendo strumenti adeguati agli insegnanti per condurre i giovanissimi studenti a individuare percorsi attuali di inclusione e rispetto dei diritti.

Una convenzione per gli esami di colonscopia virtuale CAD

La Città della Salute di Torino, la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo e la Società IM3D Clinic hanno appena firmato una convenzione della durata di due anni per gli esami di colonscopia virtuale CAD per la prevenzione del tumore al colon retto. E’ un grande passo avanti per la Sanità piemontese, all’insegna della collaborazione tra due tra le più importanti strutture del Piemonte ed all’insegna di una rete, di cui i pazienti potranno beneficiare affidandosi alle migliori professionalità. Ed è solo il primo passo verso nuove future collaborazioni anche in altre specialità della medicina. La FPO di Candiolo (Direttore Generale Antonino Sottile) collaborerà con il Centro dedicato di via Cherasco 23, presso la Radiologia 1 universitaria della Città della Salute (diretta dal professor Paolo Fonio). La Città della Salute (Commissario Gian Paolo Zanetta) si impegna a mettere a disposizione i medici radiologi qualificati per la refertazione delle suddette Colonscopie virtuali. La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta si occuperà di attuare le modalità operative e la definizione dei criteri di arruolamento dei soggetti a cui proporre la colonscopia virtuale CAD e le altre valutazioni inerenti la gestione del percorso assistenziale dei medesimi. L’accordo è rinnovabile per un ulteriore triennio.

 

Arresti e sequestro di droga all’ex Moi

21 chili di marijuana sono stati posti sotto sequestro  e tre arresti sono stati effettuati  nel blitz della polizia all’ex Moi di Torino, i cui edifici sono occupati da profughi e da famiglie di migranti. Tre extracomunitari gli arrestati, di età compresa tra i 23 e i 46 anni, tra i quali un latitante condannato a 8 anni e dieci mesi per reati di droga. L’operazione rientra nelle iniziative di controllo delle zone calde della città avviate dalla questura.

Sciopero dei mezzi pubblici

Nella giornata di mercoledì 11 aprile 2018 è previsto uno sciopero di 4 ore, proclamato dall’organizzazione sindacale USB – Lavoro Privato.

LO SCIOPERO SI SVOLGERÀ CON LE SEGUENTI MODALITÀ:

  • Servizio urbano e suburbano della Città di Torino e Metropolitana: dalle ore 18.00 alle ore 22.00
  • Autolinee extraurbane: dalle ore 17.30 alle ore 21.30
  • sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: dalle ore 10.00 alle ore 14.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero. Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Palazzo Lascaris, Boeti nuovo presidente

Cambio al vertice di Palazzo Lascaris. Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 10 aprile, ha eletto Nino Boeti presidente dell’Aula con 46 voti.
Boeti, 65 anni, già vicepresidente da inizio legislatura e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, è consigliere regionale dal 2005, fa parte del gruppo Partito democratico. Chirurgo ortopedico, ha tra le sue esperienze due mandati da sindaco di Rivoli. “Ringrazio i consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, che oggi hanno voluto eleggermi alla presidenza dell’assemblea legislativa regionale. Un incarico che assumo con orgoglio e con responsabilità. In questo scorcio di legislatura mi impegno ad essere il garante dei diritti di tutte le forze politiche qui rappresentate, che hanno tutte pari dignità. Quella che si avvia alla conclusione è stata una buona legislatura perché si è lavorato in un clima positivo, fatto di rispetto reciproco e all’insegna della trasparenza. Non sono mancati momenti anche aspri di confronto, ma senza mai superare i limiti di decoro che devono contraddistinguere un’istituzione. Sono sicuro che tutto ciò non verrà meno nel lavoro che ci attende”, le sue prime parole. Variano anche altri componenti dell’Ufficio di presidenza. Angela Motta (Pd) è stata eletta vicepresidente di maggioranza e Franco Graglia (Fi) vicepresidente di minoranza.
Confermati Giorgio Bertola (M5S) e Gabriele Molinari (Pd) e a cui si aggiunge Walter Ottria (Mdp).


In seguito alle elezioni politiche, il Consiglio ha effettuato anche le sostituzioni di otto consiglieri regionali eletti in Parlamento:
– Giuseppe Antonio Policaro subentra al posto di Diego Sozzani
– Benito Sinatora al posto di Alessandro Benvenuto
– Luca Cassiani al posto di Davide Gariglio
– Andrea Tronzano al posto di Daniela Ruffino
– Angelo Luca Bona al posto di Gilberto Pichetto Fratin
– Luca Angelo Rossi al posto di Vittorio Berutti
– Andrea Fluttero al posto di Claudia Porchietto
– Celestina Olivetti al posto di Mauro Lausfmalagnino

Foodora sotto accusa: prima battaglia legale contro la famosa società

Scritte e slogan di protesta comparsi durante la notte davanti al Palazzo di giustizia. Per la prima volta a processo il colosso del cibo a domicilio.

Riprenderà domani, mercoledì 11 aprile 2018, la prima causa in Italia contro la società colosso del food delivery, Foodora. Proprio il tribunale del lavoro di Torino emetterà la sentenza sul primo processo nel nostro Paese contro il sistema del lavoro – definito ormai “gig economy”- messo in piedi e attuato dalla più famosa piattaforma di “cibo a domicilio”. A fare causa alla società e a dare il via a questo processo divenuto ormai mediatico, sono stati sei ex giovani fattorini, licenziati dopo aver partecipato ad alcune manifestazioni di protesta contro la cosiddetta economia dei lavoretti. A fare da sfondo a tutta questa faccenda, oltre ai numerosi messaggi di solidarietà per i sei ragazzi che girano da giorni su tutti i canali social, si sono aggiunte anche diverse scritte di protesta comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia Bruno Caccia. “Foodora sfruttatori”, “No alla gig economy”, sono solo alcuni degli slogan che sono stati tracciati con vernice spray rossa e nera nelle prime ore di questa notte. Nella giornata di domani è previsto anche un presidio davanti al tribunale, organizzato dalla Camera del lavoro precario e autonomo di Torino che ha da sempre sostenuto la battaglia legale dei giovani ex rider. E’ inoltre stato organizzato, una volta resa pubblica la decisione dei giudici -qualunque essa sia- , un corteo in bicicletta che partirà dal Palagiustizia e si concluderà in piazza Statuto.

Simona Pili Stella

 

A dodici anni muore con un laccio al collo

Tragedia tra le mura di casa, vittima un dodicenne che è morto all’ospedale Maria Vittoria di Torino dove  era stato ricoverato ieri sera  in gravi condizioni. Hanno dato l’allarme  la madre e la nonna che avevano trovato il ragazzino nella sua camera con la fibbia dello zaino legata  al collo. La polizia non esclude alcuna  ipotesi, dal suicidio al gioco finito in dramma.

Trapianto di rene da donatore dializzato per blocco renale acuto

Per la prima volta in Italia è stato effettuato con successo un trapianto di rene su una donna da un donatore dializzato per insufficienza renale acuta, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. E’ il caso di un eccezionale trapianto di reni effettuato alle Molinette due settimane fa. Il donatore, deceduto in un ospedale piemontese per una patologia congenita, nel suo decorso in rianimazione è andato incontro ad un grave peggioramento della funzione renale, tale da spegnere completamente la funzione dei reni e necessitare di dialisi continua per parecchi giorni. Il deterioramento generale non ha reso possibile il trapianto del fegato. Con questi presupposti di una situazione renale in apparenza proibitiva, alle Molinette si è deciso comunque di approfondire la possibilità di utilizzo dei reni per il trapianto con multipli approcci: dalla biopsia renale (analizzata dagli anatomo patologi del professor Mauro Papotti) alla valutazione della perfusione renale mettendo i reni, una volta prelevati, in un dispositivo di perfusione in grado di misurare una serie di parametri, di migliorare la circolazione dei reni stessi fino a rivitalizzarli. Alla biopsia risultavano dei segni di danno renale acuto significativo, ma potenzialmente regredibile, ed i parametri di perfusione davano un’iniziale difficoltà di circolazione poi migliorata dalla macchina, che è riuscita a rivitalizzarli ed a rimetterli in condizione per un possibile trapianto. A mettere insieme i dati determinante è stata l’esperienza nefrologica del Centro delle Molinette, diretto dal professor Luigi Biancone, che ha consentito di valutare come possibile il recupero di funzione dei reni una volta trapiantati. Una volta effettuato il trapianto, tecnicamente riuscito, dai Chirurghi vascolari (diretti dal dottor Maurizio Merlo), dagli Urologi (diretti dal professor Paolo Gontero) e dagli Anestesisti (diretti dal dottor Pier Paolo Donadio), la ricevente, una signora di 60 anni in dialisi dal 2013 per nefropatia per calcolosi a stampo, è stata seguita presso la Terapia intensiva della Nefrologia del professor Biancone con schemi farmacologici particolari, atti a favorire la ripresa del rene trapiantato. Il trapianto ha ripreso a urinare non subito, come accade di consueto ma come era previsto, ma solamente dopo qualche giorno si è sbloccato e dopo 15 giorni la signora ha ora un’ottima funzione renale ed è appena stata dimessa. Dice Biancone: “Dare l’ok al trapianto di quei reni è stato un atto corale di grande responsabilità medica, reso possibile dall’enorme esperienza nell’ospedale Molinette di tutte le figure professionali che collaborano al trapianto: clinici, chirurghi, medici di laboratorio, tutti motivati dal dovere di fare il massimo possibile per realizzare il generoso desiderio di donazione, sempre tenendo come punto fermo la sicurezza del ricevente. Abbiamo ragionato approfonditamente in tante persone quella notte e la strategia si è dimostrata vincente”. L’altro rene è stato tempestivamente inviato, grazie al Centro di Coordinamento regionale trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso) all’ospedale di Novara, dove è stato trapiantato anch’esso con successo (responsabile del programma di trapianto renale professor Vincenzo Cantaluppi). Questo risultato può aprire nuovi scenari in cui la valutazione approfondita dei reni possa non fare perdere delle preziose occasioni di cura per i pazienti.

Alla Casaleggio e associati non piace il giornalista Jacoboni. Lo lasciano fuori dalla porta

Che i rapporti tra grillini e giornalisti non fossero ottimali era cosa risaputa. Se ne è avuta conferma oggi quando il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni è tato bloccato all’evento Sum#02 della Casaleggio Associati a Ivrea. Quando il cronista è arrivato alle Officine H della Olivetti non gli è stato  permesso  l’accesso alla manifestazione, alla quale era intervenuto  nel 2017.  Lo staff dell’organizzazione gli ha “notificato” di avere ricevuto l’ordine di non farlo entrare. Fonti del M5S, scrive l’Ansa,  motivano la decisione sostenendo che l’evento è stato creato per ricordare Gianroberto Casaleggio, ma Iacoboni avrebbe insultato Casaleggio persino sul letto di morte, per una questione personale e non professionale. La Stampa definisce “inaccettabile” l’esclusione del suo giornalista, che ha ricevuto solidarietà da Pd e Forza Italia e dall’ordine professionale.