Una bimba di due anni è morta sabato sera a causa di una emorragia cerebrale. La procura della Repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta e verrà effettuata l’autopsia. Venerdì la piccola, che abitava a Collegno, era stata accompagnata dai genitori all’ospedale di Rivoli, poiché vomitava e non aveva voglia di mangiare. La madre ha spiegato ai medici che la bambina qualche giorno prima era caduta dal letto. Le è stata una gastrite ed è stata dimessa. Peggiorate le condizioni della bimba i genitori sabato mattina sono tornati all’ospedale di Rivoli, dove è stata visitata dal medico di guardia. Ma la situazione è precipitata con bradicardia e la comparsa di un’ematoma alla radice del naso. E’ stata trasferita all’ospedale Regina Margherita di Torino, per una sospetta emorragia. Ricoverata in rianimazione è morta nella notte.
Pulizia del Po alle Vallere
La lettrice Fulvia Roveri ci invia queste immagini scattate lungo il Po, in zona Vallere, alle porte di Torino. Il passaggio dell’acqua è in parte ostruito dai rami e dai detriti ammassati lungo i piloni del ponte. Una adeguata pulizia dei corsi d’acqua, viste le precedenti drammatiche esperienze alluvionali, è estremamente importante per evitare che si verifichino danni alle persone e al territorio. Ed è anche questione di decoro.
Siamo davvero sicuri?




Sul passeggino la droga per i pusher
Nascondeva la droga da distibuire ai pusher nel passeggino di un bambino. La banda che utilizzava anche questo “trucco” e’ però stata smantellata dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. In arresto cinque marocchini e un italiano per detenzione e spaccio di hashish i reati contestati, a vario titolo, all’organizzazione criminale. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati oltre 160 chili di droga. (Foto archivio)
Il portavoce della sindaca Appendino, Luca Pasquaretta, ha restituito al salone del Libro il corrispettivo di 5 mila euro della consulenza che gli era stata pagata e che tante polemiche ha suscitato: “Non ho mai ritenuto che questa collaborazione potesse scatenare tanto clamore – ha detto Pasquaretta – non era assolutamente mia intenzione creare problemi alla sindaca e all’amministrazione. Ho maturato pertanto la decisione di effettuare un bonifico al liquidatore della Fondazione. La prestazione
finita al centro delle polemiche, fu regolarmente autorizzata e, come ribadito dal vice Presidente della Fondazione, fu da me svolta a testa bassa, con impegno e dedizione. E il pagamento della stessa – conclude il portavoce della prima cittadina – è avvenuto, come per molti altri, prima che emergessero i problemi ormai noti della Fondazione”.
(foto: il Torinese)
A fuoco camper abitato da sette nomadi
Sono ancora da chiarire le cause per cui un camper in cui vivevano sette nomadi è andato a fuoco, la scorsa notte, a Torino in via Negarville. Fortunatamente non ci sono feriti o intossicati,I tre adulti e i quattro bambini sono riusciti a scappare quando hanno visto le prime fiamme. A spegnere il rogo sono intervenuti i vigili del fuoco. (Foto archivio)
Uccide la ex moglie e si spara alla testa
Un pensionato di 75 anni ha ucciso l’ex moglie a colpi di pistola e con la stessa arma, ha tentato il suicidio sparandosi in testa. Il drammatico episodio è accaduto a Rivoli, nel parcheggio di via Alpignano. Le condizioni dell’uomo sarebbero gravissime, i carabinieri sono giunti sul posto.
Quelle domeniche in Barriera non ci sono più







Una movida “pacifica” ed educata quella delle migliaia di persone giunte nel centro di Torino, per il Botellon, la festa di tradizione spagnola dove ognuno si porta da bere. Il passaparola su Facebook ha decretato il successo dell’evento, al quale hanno risposto in tanti la scorsa notte. Molti studenti torinesi, di Erasmus e fuori sede, che si sono portati bottiglie e bicchieri per ascoltare gruppi musicali e bere senza esagerare, alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove norme contro la
mala movida, in base alle quali gli alcolici saranno vietati in orario notturno. L’assessore al commercio del Comune di Torino Alberto Sacco ha detto che si tratta di dare regole precise senza arrivare al proibizionismo, ma rispettando anche la quiete dei residenti.
(foto: il Torinese)
AGGIORNAMENTO Lunedì 7 maggio i carabinieri si sono recati a Palazzo Civico per ritirare la documentazione relativa alla consulenza affidata lo scorso anno dal Salone del Libro al portavoce della prima cittadina.
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Nell’indagine sui conti in rosso del Salone del Libro spunta il caso di Luca Pasquaretta, lambito già dall’inchiesta sulla notte drammatica di piazza San Carlo. Secondo quanto emerso, il portavoce della sindaca Appendino avrebbe ottenuto una consulenza di 5 mila euro, per un lavoro quindici giorni, che sarebbe stata prontamente liquidata dal Salone, per la scorsa edizione. Un episodio che si presta alla polemica politica, non solo per il fatto che la consulenza sia stata data ad uno stretto collaboratore della prima cittadina, ma anche perché ci sono molti fornitori che – come è noto – attendono da tempo immemore di essere pagati da Librolandia.
(foto: il Torinese)