Pensionato ucciso in casa a coltellate a San Salvario
Ha telefonato alla sorella ed è scappato di casa dove il padre ormai morto, ucciso a coltellate, è stato trovato dai carabinieri.
Il figlio del pensionato, 43enne, sofferente di disturbi psichici, è stato rintracciato alcune ore dopo nei pressi del Gran Madre. L’uomo viveva con il padre nell’appartamento di San Salvario dove è avvenuto il delitto. I carabinieri stanno svolgendo le indagini.
Allerta pioggia, ma domani il tempo migliora
Fino a oggi è allerta gialla per il maltempo sul Piemonte occidentale, nelle province di Cuneo e Asti
Il grave deficit idrico si riduce grazie alle piogge di questi giorni ma si rischiano locali allagamenti e frane. L’allerta gialla di tipo idraulico è limitata a ieri e oggi in due settori: la pianura cuneese e la Valle Tanaro. Un netto miglioramento totale è previsto mercoledì. I pluviometri delle stazioni dell’ Arpa hanno registrato le piogge più abbondanti nel Cuneese, con 40.8 millimetri a Viola, 38 a Peveragno e 36 a Barge.
(foto: il Torinese)
Non si è fatta mancare nulla una commerciante di Ivrea sorpresa dalla Guardia di Finanza di Torino in un’attività di compravendita “in nero” a tutto tondo
I Finanzieri del Gruppo di Ivrea hanno ricostruito, dopo una breve indagine, come la quarantenne, nonostante il suo ramo d’azienda prevedesse ben altro, si era data alla compravendita di mascherine ed altri presidi sanitari di grande richiesta in questo periodo.
La donna acquistava le mascherine da un grossista torinese; successivamente era lei stessa che le confezionava singolarmente, e, dopo aver raccolto gli ordini, le rivendeva a prezzi decisamente maggiorati, è stato accertato sino al 300% di ricarico.
La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Ivrea per manovre speculative sulle merci.
La Guardia di Finanza di Torino raccomanda di porre la massima attenzione nell’acquisto dei dispositivi di protezione individuale; in questi giorni numerose aziende italiane hanno avviato delle produzioni lecite a prezzi concorrenziali che potranno garantire loro una ripartenza per il post emergenza.
Bar e ristoranti: dehors, ecco cosa cambia
Da Palazzo Civico / Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta di ieri una delibera che prevede la modifica all’articolo 16 del Regolamento 388, che disciplina l’installazione dei Dehors, approvato nell’agosto dello scorso anno ed entrato in vigore il primo gennaio di quest’anno. Il provvedimento riguarda la disciplina dei soli dehors stagionali.
La disposizione, avente validità solo per l’anno 2020, ha la finalità di consentire ad un titolare di un pubblico esercizio di somministrazione che sia stato, per l’anno 2019, in possesso di concessione per l’occupazione di suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, con dehors stagionale, secondo quanto previsto dal precedente Regolamento Comunale n. 287, di presentare istanza di rinnovo della concessione stessa, al fine di reinstallare sul territorio la medesima struttura così come rappresentata nel progetto originario precedentemente autorizzato.
Il progetto dovrà aver ottenuto, nell’annualità precedente, un parere di conformità entro i termini previsti dalla previgente disciplina.
Il periodo di occupazione richiesto potrà essere concesso con scadenza entro e non oltre la data del 30 novembre 2020; successivamente a tale data, le concessioni per la realizzazione di strutture dehors potranno essere rilasciate unicamente ai sensi di quanto previsto dal nuovo Regolamento Comunale n. 388.
Il provvedimento. illustrato dall’assessore al Commercio, Alberto Sacco, si è reso necessario per agevolare gli esercenti, a fronte delle difficoltà di adeguamento alle nuove normative, in questa fase emergenziale, che potranno così presentare istanza di rinnovo concessione di suolo pubblico attraverso una PEC, alla Circoscrizione di riferimento, corredata da autocertificazione che attesti che la struttura sarà installata in modo perfettamente rispondente al progetto originario, approvato con la normativa precedente.
Sacco ha anche annunciato che sono allo studio, in accordo non le associazioni di categoria, nuovi provvedimenti utili alla ripartenza del settore. Si sta, ad esempio, valutando la possibilità di rendere gratuita o ridotta la tassa di occupazione di suolo pubblico, sulla base degli incentivi governativi, o di valutare nuove aree pedonalizzabili, in relazione alla necessità di poter ampliare la superficie dei dehors.
(foto Barranca)
Arrestato marito violento
Un uomo sta tentando di forzare la porta di un appartamento in via Gropello con una serie di calci e pugni.
Mamma tenta di truffare la scuola
Denunciata dagli agenti del commissariato Mirafiori
La sindaca Chiara Appendino aveva espresso la propria condanna dei fatti già ieri in serata attraverso i social network
Un gruppo di antagonisti hanno insultato e aggredito gli agenti di polizia intervenuti per arrestare un rapinatore che aveva strappato la catenina d’oro dal collo di un anziano
In apertura della riunione odierna del Consiglio Comunale di Torino, il presidente della Sala Rossa, Francesco Sicari, a nome della Conferenza dei Capigruppo e di tutto il Consiglio comunale ha letto un messaggio con il quale si esprime “la più ferma condanna rispetto ai fatti di violenza che sono avvenuti nel primo pomeriggio di domenica 19 aprile, in corso Giulio Cesare. Nel difficile momento storico che tutti stiamo vivendo, ha affermato Sicari, è inaccettabile qualsiasi forma di violenza. Alla vittima della rapina e agli agenti di polizia rimasti feriti durante l’intervento, esprimo vicinanza a nome del Consiglio Comunale”.
Pensionata 87enne in auto contromano in tangenziale
Ha 87 anni la pensionata residente ad Alpignano che è stata fermata dalla polizia stradale di Settimo mentre percorreva contromano la tangenziale nord di Torino
L’anziana era al volante di una Fiat Panda e ha percorso nella direzione sbagliata il tratto compreso tra gli svincoli di Borgaro e Caselle. Oltre alla multa verrà richiesta in prefettura la conseguente revoca della patente. Ai poliziotti che l’hanno accompagnata a casa ha detto di essersi smarrita.
Dal rivenditore di mascherine “fai da te”, all’azienda di costruzioni che continuava la sua attività nonostante i divieti, sino all’uomo sorpreso a lavare sempre la stessa auto più volte al giorno.
Oltre 1000 persone identificate, una sessantina quelle sanzionate per assembramento, circa 6.000 gli esercizi commerciali controllati. È un primo bilancio dell’attività di controllo del territorio effettuata dalla Guardia di Finanza di Torino in tutta la Val di Susa da quando sono iniziate le restrizioni per fronteggiare l’emergenza “coronavirus”.
Oltre 50 i Finanzieri della Compagnia di Susa e della Tenenza di Bardonecchia impegnati giornalmente sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.
Come detto, c’è chi è stato sorpreso a lavare la stessa auto più volte al giorno ed in un autolavaggio distante chilometri dal comune di residenza, oppure l’azienda di costruzioni e forniture edili che, non curante della situazione emergenziale, continuava la propria attività a pieno regime.
C’è stato lo spazio anche per un’operazione della Tenenza di Bardonecchia che dopo una breve indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha scoperto come un commerciante torinese aveva allestito nella sua abitazione una mini-fabbrica, con tanto di macchina plastificatrice, dove confezionava e vendeva mascherine chirurgiche, cappellini in carta ad uso ospedaliero ed altro materiale utilizzato per il confezionamento dei dispositivi medici; il tutto in condizioni igienico sanitarie precarie visto come sono stati trovati gli ambienti e gli articoli sequestrati.
Il cinquantenne, acquistava grandi quantità di mascherine e altri dispositivi medici, su importanti piattaforme on line, curando personalmente il singolo confezionamento e la successiva vendita al dettaglio presso alcuni punti vendita di Bardonecchia, tra l’altro a prezzi offerti al consumatore finale decisamente superiori al mercato.
Peccato che il tutto avvenisse in pessime condizioni igienico sanitarie e che tutti gli articoli rinvenuti fossero privi di ogni forma di garanzia a tutela del cliente, vista l’assenza di qualsivoglia indicazione circa la loro natura e provenienza e con caratteristiche difformi da quelle previste dalla normativa.
Nel corso delle perquisizioni sono stati anche rinvenuti numerosi farmaci, parafarmaci e integratori alimentari di dubbia provenienza e dalla composizione sconosciuta per i quali sono in corso ulteriori approfondimenti da parte dei Finanzieri di Bardonecchia presso le competenti autorità del farmaco.
Due le persone denunciate alla Procura della Repubblica torinese e oltre un migliaio le mascherine sequestrate.