Sequestro di mascherine non conformi
Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casale Monferrato hanno sequestrato 74 mascherine facciali in un negozio di articoli sanitari commercializzati in assenza dei requisiti di conformità
I finanzieri a seguito di attività info-investigativa hanno individuato un negozio di articoli sanitari che
su prenotazione vendeva mascherine su misura in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15,00 Euro
cadauna.
In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria
(mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all’apposito regolamento.
Il titolare dell’attività commerciale si è pertanto reso responsabile della condotta prevista e punita
con la pena dell’arresto sino a sei mesi o dell’ammenda da 10.000 a 16.000 Euro
trattandosi di reato di natura contravvenzionale.
L’attività va inquadrata nel contesto emergenziale attuale che sta spingendo la cittadinanza a
ricercare freneticamente i dispositivi di protezione individuale rischiando di acquistare prodotti non
conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.
La Guardia di Finanza, oltre a concorrere alle attività disposte dalla Prefettura di Alessandria circa i
controlli da effettuare per garantire il rispetto dei provvedimenti governativi, nell’ambito delle proprie
attribuzioni di Polizia Economico Finanziaria, sta assicurando la vigilanza del territorio tutelando la
cittadinanza da ogni possibile fenomenologia illecita legata all’emergenza COVID-19
Erano in undici persone, e hanno pensato bene di radunarsi a mangiare e bere in una casa con giardino a Sale, nell’Alessandrino per festeggiare un compleanno
Erano giunti dalle province di Genova e Alessandria. Anche loro sono tra i 170 denunciati negli ultimi 10 giorni dai carabinieri della compagnia di Tortona, che da oltre un mese non fanno giorni di riposo e lavorano a doppi turni. L’attenzione dei Carabinieri di Sale è stata attirata dalle numerose auto parcheggiate in strada una vicino all’altra e dal rumore fatto dal gruppo, composto da cittadini romeni.
(foto archivio)
Dalla notte, stretta dei Carabinieri della Compagnia di Susa sui controlli, già disposti nei giorni scorsi su tutto il territorio dal Comandante Provinciale di Torino, Francesco Rizzo
Il sindaco De Zuanne: “I numeri in crescita impongono di restare a casa”
I dati sulla diffusione del Coronavirus a Volpiano, aggiornati al 21 marzo, comunicati dalla Protezione civile della Città metropolitana di Torino, dall’unità di crisi della Regione Piemonte e dalla Asl, sono di 5 persone positive (sia collocate in quarantena nella propria abitazione che ricoverate in ospedale) e 10 in isolamento fiduciario per aver avuto contatti con soggetti contagiati; nel primo caso si tratta di uomini di età compresa tra 55 e 80 anni, nel secondo di 5 uomini e 5 donne di età compresa tra 22 e 77 anni.
Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Questi numeri e la loro crescita dovrebbero togliere ogni dubbio sul fatto che per evitare di essere contagiati o di contagiare altri bisogna restare nelle nostre case. I dati nazionali che vengono comunicati ogni sera impongono a tutti noi di rispettare rigorosamente le norme, per tutelare la salute di tutti. In questi giorni le forze dell’ordine (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) compiono sul territorio, anche in orari serali, i controlli per far rispettare le norme in vigore. Molte persone sono già state segnalate per aver violato i divieti. In questa situazione di emergenza nessuno può derogare ai provvedimenti di legge seguendo valutazioni personali perché è in gioco la salute di tutti. Mi rendo conto che non è facile cambiare il nostro modo di vivere e di pensare ma il momento lo richiede. L’impegno, quindi, deve essere quello di non uscire di casa, non tanto per le possibili sanzioni o denunce ma perché è l’unica cosa da fare per il bene di tutti».
Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID, strutturare comunicazione tra ospedali e territorio, più posti letto nelle strutture private, linee guida per le RSA
Alla luce dell’appello rivolto al Presidente Conte da parte dei Presidenti di tutti gli Ordini dei medici del Piemonte, Mauro SALIZZONI e Domenico ROSSI (Pd) hanno scritto al Presidente Alberto Cirio e all’assessore Luigi Icardi, indicando quattro priorità sulle quali adottare urgentemente linee guida di intervento regionali. “Ci sono alcune misure e azioni che dipendono anche da fattori esterni all’Unità di Crisi – scrivono Mauro SALIZZONI e Domanico ROSSI – come l’approvvigionamento dei DPI o dei macchinari per allestire nuovi posti di terapia intensiva. Ci sono alcune scelte, però, che dipendono dalla nostra capacità organizzativa e che possiamo assumere in totale autonomia. Riteniamo che, qualora fossero messe in campo, potrebbero contribuire a migliorare la situazione”.
1- Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID. “Abbiamo appreso che in diversi ospedali piemontesi, oramai da diversi giorni, i turni del personale sanitario sono organizzati non tenendo in considerazione questa separazione. Inutile sottolineare come questo elemento faciliti la diffusione del contagio”;
2- Strutturare la comunicazione tra ospedali e territorio. “Oggi ogni azienda sanitaria sta facendo per sé. Molti tra i ricoverati meno gravi nei nostri ospedali potrebbero essere curati a domicilio se adeguatamente seguiti da personale dotato dei necessari dispositivi di sicurezza. Attraverso la creazione delle unità speciali e il potenziamento dei servizi di territorio dovremmo incentivare, ove possibile, la cura a domicilio. Questo alleggerirebbe il carico di lavoro e la pressione su ospedali oramai al limite della loro capacità di ospitalità e di cura. Ma in questo momento non esistono indicazioni e linee guida per la comunicazione e la cooperazione tra aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali”;
3- Aumentare con assoluta determinazione il ricorso ai posti letti disponibili nelle strutture private, così come previsto dalle ultime normative emanate per l’emergenza coronavirus;
4- Affrontare la situazione delle RSA. “Per le caratteristiche degli ospiti siamo di fronte a situazioni di estrema fragilità. L’unità di crisi valuti linee guida di intervento specifiche anche per queste situazioni con un’attenzione agli ospiti e agli operatori socio-sanitari”.
- In allegato il testo integrale della lettera
Mauro SALIZZONI
Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte
Domenico ROSSI
Vice Presidente IV Commissione – Consigliere regionale Pd
E’ morta la mamma di Piero Chiambretti
E’ stata Vladimir Luxuria ad annunciare con un tweet la morte di Felicita, madre di Piero Chiambretti
83 anni, era stata ricoverata con il noto conduttore torinese all’ospedale Mauriziano qualche giorno fa, dopo essere risultata, come il figlio, positiva al coronavirus. L’ex parlamentare, amica di Chiambretti, scrive: “Sentite condoglianze a Piero, mamma Felicita non ce l’ha fatta”.
Il comunicato stampa della Regione Piemonte, ore 19 di sabato 21 marzo
Il CORONAVIRUS PIEMONTE, IL NUMERO DEI GUARITI SALE A DIECI – DICIASSETTE NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 312 RICOVERATI
SALGONO A 10 LE PERSONE GUARITE DAL COVID 19
Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri due pazienti contagiati dal “coronavirus covid19”.
Si tratta di due donne, una dell’Astigiano di 73 anni e una del Vercellese di 44 anni.
Le persone guarite sono in totale 10, di cui quattro uomini a Torino (di 42, 61, 37 e 55 anni), quattro donne ad Asti (di 77, 87 e 76 e 73 anni), un uomo di 44 anni in provincia di Cuneo e una donna di 44 anni in provincia di Vercelli.
DICIASSETTE I NUOVI DECESSI
Sono 17 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 7 in provincia di Torino, 2 nel Novarese, 1 nel Cuneese, 2 in provincia di Asti, 5 nel VCO.
Il totale complessivo è ora di 255 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 10 ad Asti, 25 a Biella, 19 a Cuneo, 33 a Novara, 62 a Torino, 14 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 18.30
Sono 4.059 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 708 in provincia di Alessandria, 169 in provincia di Asti, 227 in provincia di Biella, 283 in provincia di Cuneo, 362 in provincia di Novara, 1.788 in provincia di Torino, 232 in provincia di Vercelli, 149 nel Verbano-Cusio-Ossola, 43 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone in terapia intensiva sono 312.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 11.799, di cui 7.120 risultati negativi.
In isolamento domiciliare ci sono 1.405 persone, in terapia intensiva 312.
Mezza tonnellata di igienizzante grazie a 10 aziende
Grazie alle donazioni di 10 aziende piemontesi, i 4 laboratori di Arpa Piemonte sono riusciti a produrre in 8 giorni 568 litri di liquido igienizzante destinato al personale in prima linea contro il COVID-19. Alle Forze dell’Ordine – Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Questure, Vigili del Fuoco e Esercito – sono stati consegnati 278 litri.
Al comparto della Sanità – di cui fanno parte ASL, ASO, Case di riposo, Consorzi socio assistenziali, CRI, medici e Sanità privata – ne sono stati inviati 180. Ai Comuni sono stati assegnati 90 litri e 20 alla Protezione civile. Arpa ha prodotto anche un video che documenta le varie fasi di produzione. Questa attività straordinaria da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, era stata voluta dall’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati –d’intesa con il direttore di Arpa, Angelo Robotto – per la difficoltà di approvvigionamento da parte di chi svolge un servizio pubblico ed è maggiormente esposto ai contatti. «Ringrazio personalmente tutti coloro che stanno lavorando giorno e notte per superare questo momento, ringrazio Arpa e il direttore Angelo Robotto e le aziende per la generosità dimostrata in un momento così difficile. La produzione proseguirà anche nei prossimi giorni. In questo momento è necessario un lavoro sinergico tra gli enti, come se fossimo un unico corpo per combattere con determinazione ed efficacia il propagarsi del virus».
Le ditte che vogliono offrire i componenti necessari, ivi comprese delle bottiglie di polietilene o polipropilene per la distribuzione del gel igienizzante (come capacità da mezzo litro fino a dieci litri), possono scrivere a direzione.tecnica@arpa.piemonte.it.
I carabinieri della stazione di Beinasco hanno arrestato un italiano di 51 anni, incensurato, per detenzione di 125 g di hashish
L’uomo è stato fermato a Beinasco bordo della sua macchina e durante l’ispezione del mezzo, i militari hanno trovato tre panetti di hashish. L’uomo è stato arrestato per detenzione di droga e collocato ai domiciliari e denunciato per il 650 codice penale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Consegnavano la droga a domicilio in bicicletta
A Leni, i carabinieri della stazione hanno controllato due fratelli, di 17 anni e 24 anni, perché sono stati controllati fuori dalla loro abitazione senza giustificato motivo e in tasca nascondevano 14 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e 85 euro in contanti. Consegnavano la droga a domicilio in bicicletta. Sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e per il 650 c.p. (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” in relazione art.1 Lett. A del DPCM 10.03.2020” )
Armi e droga nel locale ascensore
A Torino, in via Tunisi, in uno stabile in ristrutturazione, i carabinieri della Stazione Lingotto hanno sequestrato un revolver, con apertura a bascula di costruzione artigianale, privo di marca e punzonatura del banco di prova, 5 cartucce cal. 38 con palla blindata, 1 cartuccia cal. 38 special, 2 bilancini di precisione e 15 grammi di mannite. Il tutto era stato nascosto nel controsoffitto del locale ascensore del condominio.