Ha rubato il telefonino a un anziano di 94 anni e d è fuggito. Un passante che si è accorto del furto lo ha inseguito indirizzando i poliziotti che sono riusciti ad arrestarlo. Il fatto è accaduto in via Capelli. Il ladro è un romeno di 40 anni, domiciliato in un campo nomadi della prima cintura torinese. Per cercare di farla franca il malvivente ha indossato il proprio giubbotto “double face” al contrario, passando dal grigio al rosso.
(foto archivio – il Torinese)
Rifiuti illeciti in azienda
Nell’ambito della strategia preventiva e repressiva elaborata dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale volta al contrasto del fenomeno degli incendi di rifiuti illecitamente stoccati, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Alessandria hanno controllato un’impresa del Tortonese che detiene contratti con svariate società, in ambito nazionale ed europeo, dalle quali ritira scarti di lavorazione e parti di autoveicoli in materiali plastici. L’attività, svolta con la collaborazione del personale della Provincia di Alessandria, ha palesato fin dal principio diverse lacune nella gestione aziendale. Visionando lo stato del sito, è infatti apparsa subito la presenza di un ingente quantitativo di rifiuti, stimati in 3.000 tonnellate e costituiti per lo più da plastica ma anche da detriti di demolizione, ferro e cartone, che erano stati collocati in parte all’interno di uno dei capannoni aziendali ed in parte depositati in area esterna, sul terreno ed esposti agli agenti atmosferici. Un ulteriore cumulo di 4 metri cubi di rifiuti plastici, costituito da fanalerie automobilistiche, è stato inoltre rinvenuto in altra area aziendale, dedicata ad impianto di recupero sperimentale ma mai autorizzata all’avvio dell’attività. I Carabinieri del NOE di Alessandria, constatata l’assenza dei necessari titoli autorizzativi, hanno pertanto posto sotto sequestro il capannone di 2.000 metri quadrati e l’area esterna interessata dai rifiuti, che si estende per 10.000 metri quadrati, oltre
alle circa 3.000 tonnellate di rifiuti ivi stoccate illecitamente. L’attività svolta è divenuta ormai routinaria e consueta per i militari del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, che da mesi sono impegnati nella individuazione e sequestro di siti illecitamente adibiti ad aree di stoccaggio di migliaia di tonnellate di rifiuti – potenzialmente destinati poi alle fiamme – e tutto ciò è la manifestazione di un fenomeno in cui imprenditori senza scrupoli ricorrono a modalità di smaltimento attraverso canali illeciti o solo apparentemente regolari sia per tagliare i costi di tale attività massimizzandone i profitti, sia per far fronte alle mutate condizioni internazionali nel commercio dei rifiuti che vede un mercato sostanzialmente saturo. Il rappresentante legale dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di Alessandria dei reati di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e deposito incontrollato, oltre alla violazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione all’esercizio. A breve saranno avviate le attività di caratterizzazione dei rifiuti rinvenuti, allo scopo di poter conseguentemente procedere al corretto smaltimento.
M.Iar.
Titolare fa saltare in aria l’auto dell’ex dipendente
Il titolare 75enne di un bar di Torino ha piazzato sotto l’auto di un ex dipendente con il quale aveva un contenzioso, dell’esplosivo che l’ha danneggiata. Il fatto è accaduto in corso Cadore a Torino, ma l’uomo è stato inquadrato dalle telecamere di sorveglianza e rintracciato dagli agenti del commissariato Dora Vanchiglia che lo hanno denunciato. Nel bar sono stati poi sequestrati diversi fuochi d’artificio e materiale esplosivo pericoloso.
Titolare fa saltare in aria l'auto dell'ex dipendente
Il titolare 75enne di un bar di Torino ha piazzato sotto l’auto di un ex dipendente con il quale aveva un contenzioso, dell’esplosivo che l’ha danneggiata. Il fatto è accaduto in corso Cadore a Torino, ma l’uomo è stato inquadrato dalle telecamere di sorveglianza e rintracciato dagli agenti del commissariato Dora Vanchiglia che lo hanno denunciato. Nel bar sono stati poi sequestrati diversi fuochi d’artificio e materiale esplosivo pericoloso.
Processi separati per sindaca e banda dello spray

“Voglio tranquillizzare e ringraziare chi si è preoccupato, dovrò annullare gli impegni dei prossimi giorni, ma saranno riprogrammati presto”. Dopo l’incidente stradale che lo ha coinvolto a Orbetello è lo stesso Piero Fassino, che ha riportato la frattura dello sterno, con venti giorni di prognosi, a rassicurare gli amici su Facebook. “A parte il forte dolore causato dalla frattura – scrive sul social – sto bene”.
(Foto: il Torinese)
“Voglio tranquillizzare e ringraziare chi si è preoccupato, dovrò annullare gli impegni dei prossimi giorni, ma saranno riprogrammati presto”. Dopo l’incidente stradale che lo ha coinvolto a Orbetello è lo stesso Piero Fassino, che ha riportato la frattura dello sterno, con venti giorni di prognosi, a rassicurare gli amici su Facebook. “A parte il forte dolore causato dalla frattura – scrive sul social – sto bene”.
(Foto: il Torinese)
Attività illegali all’interno dell’ex MOI
Sono anni che cerchiamo di far capire l’urgenza di sgomberare gli edifici dell’ex MOI. I reati che potevano essere orditi all’interno di questi locali era ben più che un semplice sospetto dichiara Eugenio Bravo. Oggi grazie alla grande professionalità dei poliziotti della Squadra Mobile di Torino e grazie all’ impeccabile attività di indagine svolta, si è potuto dimostrare che i sospetti di attività illegali erano più che semplici congetture. Un grande plauso va ai nostri colleghi per l’eccellente operazione compiuta, continua il Segretario del Siulp, ma dalla quale emerge la forte esigenza di liberare l’area dell’ex MOI da queste inquietanti presenze. Spiace soltanto che sia stato necessario far trascorrere molto tempo e si è dovuto sopportare le critiche e le molte contestazioni da parte di chi, come al solito, intriso dal pregiudizio, vede tutti gli extracomunitario, sempre solo come vittime, sempre e solo soggetti deboli e sempre degni di attenzione, considerazione e giustificazione. Grazie alla polizia di Torino può iniziare quell’ opera di risanamento dell’ex MOI recuperando il senso di sicurezza e di giustizia e non solo per i cittadini residenti e da tempo preoccupati delle attività illegali messe in atto da molti occupanti dell’ex NOI, ma anche per gli extracomunitari vittime, questi sì, di trafficanti senza scrupoli.
Il Segretario Generale Siulp Torino Eugenio Bravo
Attività illegali all’interno dell’ex MOI
Sono anni che cerchiamo di far capire l’urgenza di sgomberare gli edifici dell’ex MOI. I reati che potevano essere orditi all’interno di questi locali era ben più che un semplice sospetto dichiara Eugenio Bravo. Oggi grazie alla grande professionalità dei poliziotti della Squadra Mobile di Torino e grazie all’ impeccabile attività di indagine svolta, si è potuto dimostrare che i sospetti di attività illegali erano più che semplici congetture. Un grande plauso va ai nostri colleghi per l’eccellente operazione compiuta, continua il Segretario del Siulp, ma dalla quale emerge la forte esigenza di liberare l’area dell’ex MOI da queste inquietanti presenze. Spiace soltanto che sia stato necessario far trascorrere molto tempo e si è dovuto sopportare le critiche e le molte contestazioni da parte di chi, come al solito, intriso dal pregiudizio, vede tutti gli extracomunitario, sempre solo come vittime, sempre e solo soggetti deboli e sempre degni di attenzione, considerazione e giustificazione. Grazie alla polizia di Torino può iniziare quell’ opera di risanamento dell’ex MOI recuperando il senso di sicurezza e di giustizia e non solo per i cittadini residenti e da tempo preoccupati delle attività illegali messe in atto da molti occupanti dell’ex NOI, ma anche per gli extracomunitari vittime, questi sì, di trafficanti senza scrupoli.
Il Segretario Generale Siulp Torino Eugenio Bravo