Verrà ufficializzata martedì la nomina della nuova assessora all’Istruzione del Comune, in sostituzione della “dimissionata” Federica Patti, rimossa dall’incarico dalla sindaca Appendino. Sarà sempre una donna, così da mantenere inalterate le quote rosa ed esterna al Consiglio comunale. La scelta è ricaduta su Antonietta Di Martino, già preside del liceo Regina Margherita e attuale responsabile dell’Osservatorio sulla sicurezza nelle scuole del Miur del Piemonte.
I carabinieri forestali salvano cervo intrappolato
I carabinieri forestali hanno salvato un esemplare di cervo femmina che era rimasto intrappolato, a Dronero, nel Cuneese, in un canale della centrale idroelettrica di Enel Green Power. Era saltato nel corso d’acqua superando una recinzione metallica e continuava a spostarsi, spaventato, senza riuscire a individuare una via d’uscita.
(foto archivio Centro recupero animali selvatici)
Accolto il ricorso dei rider Foodora
E’ stata accolta dalla corte d’Appello di Torino una parte significativa del ricorso di cinque ex rider di Foodora che richiedevano fosse riconosciuta la subordinazione del rapporto di lavoro. In primo grado, a giugno, le istanze erano state respinte totalmente. Ora viene riconosciuto il diritto dei ricorrenti a ottenere una somma calcolata sulla retribuzione stabilita per dipendenti del contratto collettivo del comparto logistica-trasporto merci. Commenta con l’agenzia Ansa l’avvocato Silvia Druetta, uno dei legali degli ex rider: “E’ la conferma che i diritti esistono”.
(foto: il Torinese)




Donna respira vapori dei prodotti per la casa e muore
Una donna è morta nel suo appartamento di via Bistagno, a Torino, dopo aver respirato i vapori di alcuni prodotti impiegati per pulire la casa, come riferisce il personale del 118. L’anziana vittima, 80 anni, soffriva di asma. Il marito ha dato l’allarme e gli Infermieri e i medici accorsi hanno cercato di rianimarla, senza però farcela. Sul posto è intervenuta la polizia.
Le novità sui trasporti pubblici in città
Attraverso un lungo post su Facebook, che pubblichiamo di seguito integralmente, la sindaca di Torino, Chiara Appendino illustra le novità sul trasporto pubblico
✅ Grazie agli interventi di manutenzione portati avanti da questa Amministrazione, le corse saltate a causa di malfunzionamenti sono passate da 220 a 20, su un totale di 12mila.
✅ Durante i giorni interessati dai provvedimenti anti-smog estesi alle auto Euro 5, verrà aumentata la frequenza dei mezzi pubblici, in particolare nelle fasce orarie 7-9 e 16,30-20.
✅ Da febbraio aumenteranno i passaggi della metro. Nonostante una parte dei convogli sia in revisione (cosa che non era stata fatta in passato e dunque era diventata un’urgenza da affrontare) siamo riusciti a mantenere la stessa frequenza con passaggi ogni 2’17”. Smentendo dunque con i fatti gli allarmismi degli scorsi giorni su questo punto.
✅ Da aprile la metropolitana di Torino avrà orari più lunghi nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Mentre martedì, mercoledì e giovedì verranno uniformati gli orari di chiusura.
Per il momento il lunedì la chiusura rimane anticipata rispetto agli altri giorni per esigenze tecniche legate alla manutenzione.
⭕Ma nel frattempo, cosa succede agli autobus? Perché alcuni prendono fuoco?
È una domanda che molti di voi si saranno fatti vedendo le immagini del mezzo in fiamme di questa mattina. Il secondo dall’inizio dell’anno.
Succede che – come ha spiegato oggi l’AD di GTT, Foti – i mezzi più vecchi di una flotta complessivamente obsoleta, di un’azienda che fino a pochi mesi fa era sull’orlo del fallimento e che fino a prima del nostro arrivo hanno visto una manutenzione pressoché assente, talvolta possono essere oggetto di incidenti come quello che abbiamo visto questa mattina.
Sebbene i numeri di questi fenomeni siano in linea con quelli degli scorsi anni siamo fermamente determinati nel proseguire con massicci interventi di manutenzione dei mezzi, in attesa dell’arrivo di nuovi autobus e tram che andranno a dare una svolta al servizio di trasporto pubblico di Torino.
(foto: il Torinese)
I Presidenti di Amiat – Gruppo Iren, Christian Aimaro, e TRM – Gruppo Iren, Renato Boero, hanno sottoscritto con il Prefetto di Torino Dott. Claudio Palomba un Protocollo di legalità con cui le due società si impegnano ad effettuare, seppur non obbligate dalla normativa vigente, controlli preventivi antimafia sui contratti stipulati
Il Protocollo è un atto di natura completamente volontaria che le due aziende hanno deciso di assumere per rafforzare ulteriormente l’impegno – comune a tutto il Gruppo Iren – di perseguire e attuare comportamenti orientati a contrastare l’illegalità. Tale atto consente infatti alle due società del Gruppo Iren di poter effettuare i controlli antimafia prima della stipula di tutti i contratti non soggetti alla normativa sui contratti pubblici e di obbligare l’appaltatore a inserire, in tutti i subcontratti, la clausola di impegno all’osservanza del Protocollo da parte dei propri subcontraenti. Si genera così un circolo virtuoso che consente di fatto un maggiore controllo su tutta la catena di appalti e subappalti. Attraverso questo atto evidenziamo ulteriormente quanto la legalità sia ritenuta un valore imprescindibile nell’operato di Amiat e TRM, in un settore industriale in cui, purtroppo, le cronache nazionali spesso evidenziano tentativi di infiltrazione malavitosa” ha commentato Christian Aimaro, Presidente di Amiat Gruppo Iren. “TRM e Amiat erogano servizi di pubblica utilità, di conseguenza l’impegno che da quest’oggi assumiamo è un ulteriore segnale di legalità e trasparenza a tutela delle aziende e dei cittadini che esse quotidianamente servono” ha proseguito Renato Boero, Presidente di TRM Gruppo Iren. “Il Gruppo Iren – hanno dichiarato il Presidente di Iren Paolo Peveraro e l’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco – ha deciso di operare in maniera ancora più incisiva in tema di legalità e verifiche antimafia. La stipula di Protocolli di legalità con le Prefetture, nei cui ambiti territoriali il Gruppo opera, consente così di ampliare ulteriormente il perimetro delle verifiche aumentando il livello di controlli e trasparenza delle proprie azioni”.
Tre vetture si scontrano, un morto a Torino
Sono tre le vetture coinvolte in un incidente stradale avvenuto questa mattina presto in corso Potenza nei pressi di via Nole. E’ morto uomo di 63 anni, nonostante il personale del 118 abbia tentato di rianimarlo. Era alla guida di una Nissan schiantatasi sullo spartitraffico di via Pianezza. Coinvolte anche una Ford e una Dacia. La polizia municipale sta svolgendo gli accertamenti.
(foto archivio il Torinese)
ALLARME LUPI A VILLAR PELLICE
«Siamo a disposizione degli allevatori di Villar Pellice e garantiamo loro e alla sindaca Lilia Garnier tutto il nostro impegno e appoggio perché l’emergenza dei lupi venga al più presto presa in considerazione dalle autorità competenti, prima che sia troppo tardi, come da anni invochiamo in tutte le sedi»
Roberto Barbero, presidente di Cia – Agricoltori italiani di Torino, rilancia l’allarme sui predatori che ormai spadroneggiano nel Torinese, dopo che lunedì sera, all’ora di cena, due lupi sono stati visti circolare sulla strada comunale, pienamente illuminata, in borgata Piantà di Villar Pellice. Ad accorgersi dei predatori è stata Katia Monnet, che, richiamata dall’abbaiare dei suoi cani, è uscita dalla stalla nella quale stava lavorando e ha visto i lupi per strada, per nulla intimoriti dai cani, né dalla sua presenza e del compagno Omar Davit, che l’aveva prontamente raggiunta. Non nascondendo la comprensibile preoccupazione per l’incolumità fisica del proprio figlioletto di cinque anni, la giovane coppia di agricoltori ha immediatamente messo al corrente dell’accaduto la sindaca Garnier, che, a sua volta, ha subito sollecitato con una lettera l’attenzione del prefetto di Torino, ribadendo come tali segnalazioni si stiano notevolmente moltiplicando sul territorio comunale, ora anche in zone normalmente antropizzate, come la borgata Piantà. Nonostante i costi e le ore di lavoro profusi dalle aziende agricole per difendersi dai lupi, ha scritto la sindaca di Villar Pellice al prefetto, le aziende agricole continuano a subire gravi perdite di animali da reddito per causa di questi predatori, e la situazione peggiora sempre più. «Abbiamo bisogno di una legge che consenta di gestire i predatori – osserva Barbero -, se occorre anche con dei piani di abbattimento, e non di tutelarli a tutti i costi, come avviene oggi. La salvaguardia dell’ecosistema non può prescindere dall’uomo, lasciando l’ambiente in balìa dei lupi. Se non si interverrà per limitare il numero dei predatori, i pastori saranno costretti ad abbandonare la montagna, con grave danno per tutti». Barbero ricorda come i piani di contenimento dei lupi siano una pratica di normale amministrazione in molti paesi, come la Francia, la Spagna e la Norvegia, mentre in Italia le iniziative legislative promosse in tal senso dalle Regioni Veneto, Toscana e Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano risultano impugnate dal Governo o in attesa del parere dell’Unione europea e dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «In Piemonte – continua il presidente di Cia Agricoltori italiani di Torino -, dove la presenza del predatore è tra le più consistenti in Italia, la politica purtroppo non si è ancora mossa e non ha risposto alle sollecitazioni. A maggio – rileva Barbero – la nostra Organizzazione ha riunito a Fenestrelle centinaia di allevatori, insieme a parlamentari, consiglieri regionali e della Città Metropolitana, oltre ad amministratori locali, tecnici faunistici, ambientalisti e cacciatori, e tutti hanno convenuto sulla necessità di riaprire al più presto il Tavolo del Piano lupo nazionale. Peccato che poi nessuno se ne sia fatto politicamente carico, a cominciare dalla Regione Piemonte, che sembra far finta di non vedere i danni irreparabili che il predatore causa alle aziende in montagna».