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Investito dal camion terrorista a Nizza perse gamba. Ora valuta azione legale

francia italiaVoleva salvare  i nipoti dal tir che lo scorso tragico  14 luglio a Nizza ha investito 286 persone, uccidendone 84.  Gaetano Moscato, 71 anni, che in quella drammatica sera perse una gamba, è un pensionato Olivetti di Chiaverano, ha ripercorso  quei momenti al centro  ‘Vigorso’ di Budrio (Bologna), la struttura che lo segue nella ricostruzione dell’arto. L’uomo, informa l’Ansa, sta valutando un’azione legale. Ha ricordato come figli e nipoti, procurandogli una cintura per fermare l’emorragia dopo l’investimento, gli salvarono a loro volta la vita.

Alle Molinette, prima volta al mondo: trapiantato rene al posto della milza

Impiegata una tecnica innovativa e rivoluzionaria su una bimba, che dalla nascita non ha potuto bere ed urinare, presso l’ospedale della Città della Salute di Torino.

 

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Foto dell’intervento di trapianto, sullo schermo il momento delicato dell’impianto del rene donato

 

R. è una bimba di 6 anni in dialisi dalla nascita presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per una rarissima anomalia dello sviluppo del rene, associata ad una complessa malformazione dei vasi sanguigni addominali. Era già stato tentato un trapianto di rene nell’agosto 2014, che purtroppo non aveva ripreso a funzionare a causa delle anomalie vascolari. Il sistema immunitario della bambina aveva però risposto in maniera vigorosa allo stimolo rappresentato dalle caratteristiche tessutali incompatibili del rene trapiantato. Un ulteriore trapianto di rene risultava dunque molto problematico, sia per la complessità del collegamento vascolare con la piccola ricevente, sia per la necessità di reperire un organo particolarmente compatibile. Poiché la dialisi richiede un accesso vascolare per consentire la purificazione del sangue tramite la macchina, le anomalie vascolari della piccola bambina ponevano anche il rischio di non poter più avvalersi di vasi adeguati, mettendone a rischio la vita.

 

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molinetteSin dalla fase di discussione collegiale il caso di R. è stato seguito con particolare passione e dedizione dall’équipe del trapianto renale pediatrico del dottor Bruno Gianoglio (Direttore Nefrologia Regina Margherita), che ha coinvolto tutte le figure professionali del Dipartimento dei Trapianti. La complessità chirurgica è stata gestita dal chirurgo Renato Romagnoli (dell’équipe del professor Mauro Salizzoni), dai chirurghi vascolari diretti dal dottor Maurizio Merlo e dall’équipe degli urologi del professor Paolo Gontero, entrambi dedicati al trapianto renale dell’adulto dell’ospedale Molinette, in stretta collaborazione con la dottoressa Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico, e con gli anestesisti del dottor Pier Paolo Donadio, professionisti dedicati, nell’ospedale Molinette, al trapianto di fegato e di rene su pazienti adulti e pediatrici. La particolare malformazione della bambina rendeva impossibile l’impianto del rene donato con la classica tecnica convenzionale. L’unica possibilità per poter eseguire il trapianto nella cavità addominale era quindi quella di utilizzare un’altra via di collegamento al circolo sanguigno. La particolare condizione immunologica della bambina, che rendeva pressoché impossibile trovare un donatore compatibile, è stata gestita dall’Immunogenetica dei trapianti, diretta dal professor Antonio Amoroso, che ha identificato con tecniche avanzate quali potessero essere gli abbinamenti giusti per il trapianto.

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Con il supporto del Centro Regionale Trapianti, la bambina è stata iscritta nella lista di urgenza nazionale. Contestualmente presso il Centro trapianto renale pediatrico è stata effettuata una complessa rimozione degli anticorpi antitessuto. L’Immunogenetica ha continuato a monitorare costantemente il livello degli anticorpi fino a rendere possibile il trapianto. Finalmente il 9 dicembre è stato segnalato dal Centro Nazionale Trapianti un potenziale donatore di un’altra regione, che presentava le caratteristiche immunogenetiche e cliniche giuste. Nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre la bimba è stata trapiantata. Per poter creare lo spazio necessario per il nuovo rene, è stata applicata una tecnica chirurgica innovativa e rivoluzionaria che ha comportato l’asportazione della milza e l’impianto del rene sui vasi splenici della stessa milza lungo il loro decorso dietro al pancreas. L’uretere del rene trapiantato (sufficientemente lungo grazie alle dimensioni del donatore superiori rispetto alla statura della piccola) è stato poi impiantato direttamente sulla vescica. In sala operatoria erano presenti i chirurghi Romagnoli, Tandoi, Merlo e Sedigh e gli anestesisti Andruetto e Crucitti e la dottoressa Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico. La bambina ora sta molto bene, ha ripreso ad urinare immediatamente e finalmente a bere dopo sei anni di anuria e di divieto assoluto di bere, diventato ormai insostenibile. Dopo pochi giorni in terapia intensiva nel reparto trapianti di fegato delle Molinette verrà a breve trasferita nuovamente al Centro di trapianto renale del Regina Margherita. Il suo trapianto è l’esempio della collaborazione di numerosi professionisti del trapianto – ognuno con le proprie competenze ed esperienze – della Città della Salute e della Scienza di Torino per completarsi con quelli della Rete nazionale di donazione e trapianto.

 

 

Sesta vittima in montagna in una settimana

soccoros alpino elicotteroAncora una vittima in Piemonte, a causa della neve ghiacciata in montagna.  E’ la sesta in poco più di una settimana.  Francesco Sossi, 68 anni, l’ escursionista disperso sopra Castelnuovo Nigra, nel Canavese, è stato infatti trovato morto dal soccorso alpino sul monte Verzel, 2 mila metri di quota, dopo una caduta di molti  metri. Le ricerche, che  erano immediatamente partite dopo che la moglie si era rivolta ai carabinieri, si sono concluse alle 4 di stamane.

Brucia una casa, morto il proprietario

incendioAveva  78 anni l’uomo che ha perso la vita intossicato dal fumo sprigionato dall’incendio scoppiato questa notte nella sua abitazione, una piccola villa in strada Castelnuovo Nigra, a Castellamonte. I  vigili del fuoco intervenuti hanno trovato la casa invasa dalle fiamme, forse sprigionate da un caminetto, e il corpo ormai  senza vita dell’anziano. Sono da ricostruire le modalità della tragedia.

 

(Foto archivio)

L’anticiclone porta nebbia e smog in Piemonte per tutta la settimana

NEBBIAL’anticiclone dominerà anche in Piemonte come del resto su buona parte dell’Italia e dell’Europa, ancora per diversi giorni. Il risultato saranno nebbie estese e persistenti nelle pianure, almeno fino a venerdì. Lo stimano le previsioni della Smi – Società Meteorologica Italiana. Purtroppo una conseguenza sarà l’aumento dello smog. Si respirerà  “aria pessima”, scrive 3bmeteo. E  il 16-17 l’anticiclone delle Azzorre sarà ancora più forte.

 

(foto: il Torinese)

Protestano i compagni di scuola dell’ “abusivo della merendina” premiato

giovaniLa fondazione Luigi Einaudi ha deciso di premiare con una borsa di studio lo studente torinese che è stato sospeso per quindici giorni da scuola per avere allestito un’attività abusiva di commercio  di merendine. La fondazione ha dichiarato che non vuole di certo premiare una attività illegale,  bensì lo spirito d’iniziativa imprenditoriale del giovane. La decisione però non è piaciuta ai compagni di scuola dello studente. Così domani in contemporanea  con la consegna a Roma della borsa di studio promuoveranno una manifestazione di protesta. Il caso nei giorni scorsi è stato affrontato anche dalla trasmissione televisiva Le iene.  Da lì il polverone.

Thyssen, la Cassazione: “Colpa imponente dei manager”

corte_di_cassazione_Secondo la Cassazione è stata una “colpa imponente” quella dell’ex Ad della Thyssen Harald Espenhahn: egli insieme ad altri cinque manager del gruppo industriale ha provocato, per la totale e consapevole mancanza di adeguate misure di sicurezza, il rogo della fabbrica torinese nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del thyssen-preteroti2007 in cui morirono sette operai. E’ scritto nelle motivazioni del verdetto del 13 maggio a conferma delle pene lievemente ridotte nell’ appello bis.  La Suprema Corte ritiene che la colpa dell’ex ad e degli altri dirigenti, è “imponente” sia  per la consapevolezza che gli imputati avevano maturato del tragico evento prima che poi ebbe a realizzarsi, sia “per la pluralità e per la reiterazione delle condotte antidoverose riferite a ciascuno di essi” che, sinergicamente, avevano confluito nel determinare all’interno dello stabilimento “una situazione di attuale e latente pericolo per la vita e per la integrità fisica dei lavoratori”.

A Pino si parla di sicurezza

ladriLa sicurezza è al centro di un incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Pino Torinese, finalizzato all’informazione ai cittadini per contrastare i fenomeni di reati di microcriminalità, particolarmente avvertiti, come i furti e le truffe. L’evento si svolgerà lunedì 12 dicembre, alle ore 21, all’auditorium Centro Polifunzionale. Interverranno il sindaco Alessandra Tosi, il referente per la Città Metropolitana di Torino dell’Associazione Controllo del Vicinato, Ferdinando Raffero e il comandante della polizia municipale, Angelo Marchesello.

Massimo Iaretti

 

 

Cacciatore muore precipitando nella scarpata

cinghiali cacciaAveva  66 anni ed è morto cadendo in un dirupo in località Pian della Marmotta, nei pressi di Valprato Soana. Il cacciatore. di Ivrea, probabilmente si era  allontanato per seguire una preda, ma è caduto su un terreno coperto di neve, precipitando oltre un salto di roccia a 2 mila metri. Un altro  cacciatore, ha dato l’allarme. Sul posto il soccorso alpino e i carabinieri di Ronco Canavese. Il corpo senza vita verrà trasferito all’ospedale di di Cuorgnè a disposizione della procura della Repubblica di Ivrea.