Spara alla madre di 101 anni uccidendola e poi si toglie la vita con la stessa pistola. L’anziana donna abitava con lui a Rivoli. L’uomo, che nell’appartamento dell’omicidio-suicidio deteneva regolarmente l’arma impiegata, aveva saputo di recente di avere un tumore al pancreas: lo ha scritto in una lettera trovata dai carabinieri, chiamati da lui stesso prima di spararsi.
Se vogliamo le Olimpiadi rispettiamo il Pala Vela
Si era aggrappato al portellone di un’ambulanza e impediva ai mezzi di entrare e di uscire dal pronto soccorso del Mauriziano. Il trentaquattrenne originario del Camerun, ubriaco, è stato arrestato dalla polizia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ha anche dato alcuni calci a un poliziotto che con l’aiuto delle guardie giurate tentava di bloccarlo. E’ stato denunciato per oltraggio e interruzione di pubblico servizio.
(foto: il Torinese)
Il bus che stava per trasportare una scolaresca in gita era riverniciato e ritargato così da farlo sembrare nuovo. Ma i controlli della polizia municipale hanno rivelato che il mezzo era in servizio da ben 22 anni. Il torpedone a tre assi è stato così fermato appena prima della partenza dal quartiere di Madonna di Campagna, aveva anche la revisione scaduta e presentava inoltre violazioni sul cronotachigrafo. Gli studenti sono stati portati in gita su un altro autobus.
(foto: il Torinese)
Omicidio-suicidio In un appartamento di via Coppino, nella zona di Borgo Vittoria. Un uomo anziano ha sparato alla moglie e si è poi ucciso con la stessa arma. I corpi senza vita dei due sarebbero stati trovati uno accanto all’altro su due poltrone. Non si conoscono ancora le motivazioni del dramma. I soccorritori hanno solo potuto constatare la morte dei coniugi. Sta indagando la polizia.
Era da parecchio tempo che un biellese chattava con lei su un sito di incontri. L’uomo è però riuscito ad accorgersi che non era una lei, bensì un lui, solo durante un rapporto sessuale. Si è rivestito spaventato e lo ha denunciato in questura per violenza sessuale. La bella Anna, era invece un trentenne lombardo, che si presentava però come una ragazza, raccontando della sua vita infelice fatta di problemi economici e vicissitudini sfortunate. L’uomo le ha anche inviato del denaro ed è poi riuscito a organizzare un incontro nel parcheggio della stazione, dove ha scoperto la realtà.
Morte orribile per una donna schiacciata dai tronchi d’albero trasportati sul rimorchio di un trattore: il mezzo si è ribaltato durante un sorpasso, oggi pomeriggio, a Osasco, sulla provinciale 589. La vittima era alla guida di una Clio con un bambino di 4 anni a bordo sul sedile posteriore, che e’ miracolosamente rimasto illeso. Per la donna non c’e stato nulla da fare, e’ morta sul colpo. Sono intervenuti anche due elicotteri del 118 e dei Vigili del fuoco.
Per il SIULP, SAP e SIAP l’oggettiva e assolutamente legittima scelta di ripristinare un servizio interforze, non può non essere accolta con grande preoccupazione, anche per quanto concerne eventuali esposizioni ad agenti tossici del personale impiegato. L’attività di prevenire reati o situazioni pericolose è condizione imprescindibile dell’azione delle Forze dell’Ordine. Tuttavia, la questione dei rischi ambientali legati al Campo nomadi di via Germagniano è già stata oggetto di vibrate proteste da parte di questi sindacati conclusesi con una manifestazione di protesta alla quale concorrevano le rappresentanze dei vigili del Fuoco e della Polizia Municipale e di Comitati cittadini. Quel che è particolarmente grave è che in quell’occasione l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino rassicurava gli animi dei contestatori garantendo l’adozione in tempi brevi di un piano strategico predisposto dal Sindaco di Torino, che avrebbe risolto efficacemente il problema di questo e di altri Campi nomadi della città. Se la soluzione a distanza di quasi un anno è stata quella di ripristinare la vigilanza esponendo nuovamente a potenziale rischio la salute degli operatori delle Forze dell’Ordine e militari, anziché rimuovere in modo definitivo il problema delle attività illegali commesse nei campi nomadi, vuol dire che il dubbio che la soluzione proposta dall’Assessore fosse semplicemente “aria fritta” è assolutamente fondato. I poliziotti fedeli al proprio giuramento sono pronti a tutti i sacrifici che si rendessero necessari per la sicurezza pubblica e assolveranno con professionalità al loro dovere. Ma il SIULP , il SAP e il SIAP non possono acconsentire che si possa mettere a repentaglio la loro salute per l’inadeguatezza, la mancanza di fermezza e di lungimiranza da parte di chi ha il dovere istituzionale di salvaguardare la salute dei propri cittadini con provvedimenti di carattere comunale.
SIULP SAP SIAP
Bravo Perna Di Lorenzo
***
La lettera al Questore di Torino
RICHIESTA INCONTRO URGENTE
Apprendiamo da organi di stampa come sia stato previsto dal tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico della Prefettura un nuovo dispositivo interforze, da oggi e per tre mesi, nell’area del campo nomadi di via Germagnano a Torino per prevenire roghi di immondizia e sversamenti di rifiuti nocivi. Secondo tali notizie i militari del progetto ‘Strade sicure’ insieme a Polizia di Stato e Carabinieri saranno presenti 24 ore su 24 per controllare la zona. Significando come queste OO.SS., per tipologia e imput politico del servizio, abbiano da sempre espresso perplessità e preoccupazione, con la presente si chiede un incontro urgente al fine di conoscere modalità, regole di ingaggio e misure preventive di salvaguardia della salute degli operatori impegnati”
Droga, oltre 100 arresti in un mese a Torino
Nell’arco dell’ultimo mese la polizia ha arrestato a Torino 117 persone nell’ambito delle operazioni antidroga, attraverso i controlli straordinari del territorio decisi dal nuovo questore Francesco Messina. Gli arresti riguardano i quartieri “caldi” di Aurora, Barriera e San Salvario, il parco del Valentino e l’ex Moi. Denunciate 210 persone, identificate 1764 espulsi e rimpatriati 116 stranieri irregolari e sequestrati 278 kg di droga oltre a 9.000 euro in contanti.
(foto: il Torinese)
L’appuntamento dedicato alla prevenzione e alla diagnosi di una patologia che colpisce 5 milioni di persone in Italia torna per il 7° anno consecutivo
Giovedì 8 marzo, dalle 10:00 alle 18:00, presso Maria Pia Hospital (Struttura Ospedaliera di Alta Specialità accreditata con il SSN) e Clinica Santa Caterina da Siena (Ospedale Polispecialistico) di GVM Care & Research, sarà possibile sottoporsi gratuitamente ad un’ultrasonometria ossea, un esame non invasivo e di rapida esecuzione che calcola la densità ossea a livello del calcagno.
Valutare il rischio di fratture è il primo passo per una prevenzione mirata al benessere del paziente. Questo screening di primo livello permette infatti di indagare la salute ossea tramite una tecnica diagnostica altamente efficace chestudia l’invecchiamento dell’apparato scheletrico. L’apparecchiatura impiegata utilizza gli ultrasuoni e ne misura la velocità e la capacità di penetrazione attraverso l’osso. Combinando questi due dati si ottiene quello che viene chiamato T-score, un valore utile per definire il rischio di fratture osteoporotiche.
Un importante appuntamento che torna per il 7° anno consecutivo a conferma dell’attenzione per la prevenzione e la diagnosi precoce da parte di GVM Care & Research, gruppo ospedaliero italiano che organizza l’iniziativa in 19 dei suoi ospedali e poliambulatori.
L’osteoporosi è una patologia che colpisce maggiormente il genere femminile: si stima che in Italia il 23% delle donne sopra i 40 anni ne soffra. Questo perché con la menopausa si manifesta uno scatto repentino nella secrezione di ormoni che vengono a mancare, facilitando la riduzione della massa ossea. Nell’uomo ciò avviene in modo più graduale con l’andropausa, lasciando al corpo i tempi per adattarsi.
“Si consiglia questo screening a tutte le donne in menopausa, e anche prima se notano un incurvamento in avanti della colonna, o se hanno fattori di rischio come casi di osteoporosi in famiglia, malattie del metabolismo o uso prolungato di cortisone. È importante farsi consigliare dal medico di famiglia perché le situazioni a rischio possono essere molte ed anche nelle persone più giovani” – commenta il dottor Gianni Nucci, chirurgo ortopedico attivo in diverse strutture di GVM Care & Research.
La patologia può essere infatti legata a più fattori di rischio che possono derivare da una familiarità alla patologia a livello genetico, da una menopausa precoce, in presenza di un ciclo irregolare, qualora vi sia un abuso di alcol e fumo, ma anche quando si adottano regimi alimentari estremi.
“Uno stile di vita corretto svolge un ruolo fondamentale. A partire dall’alimentazione, per una sana costituzione ossea è importante fornire all’organismo Vitamina D e Calcio, contenuti specialmente in alimenti quali il pesce azzurro, le uova e i latticini – spiega il dottor Luigi Petramala, specialista di Medicina generale attivo in diverse strutture di GVM Care & Research – Ma attenzione agli eccessi: variare il cibo e quantità moderate sono il miglior consiglio da dare”.
“L’attività fisica è inoltre sempre raccomandata – specifica il dottor Nucci. – In caso di osteoporosi non deve essere traumatica ed è importante fare un esercizio fisico che stimoli i muscoli contro la forza di gravità: 30-40 minuti di camminata per tre volte alla settimana può essere un valido aiuto alla portata di tutti; inoltre camminare all’aria aperta permette al sole di aiutarci a produrre vitamina D, importante per fissare il calcio nelle ossa”.
L’osteoporosi è una patologia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e dalla compromissione della micro architettura del tessuto. Il decorso è spesso senza sintomi e la diagnosi viene fatta solo quando si verifica una frattura da fragilità, cioè per un trauma che sarebbe insufficiente a procurare la frattura in un soggetto sano. Le fratture osteoporotiche si verificano con maggior frequenza in alcuni segmenti dello scheletro: vertebre, femore e radio. Oltre all’ultrasonometria ossea, per la diagnosi dell’osteoporosi può essere necessario eseguire la MOC Dexa(Mineralometria Ossea Computerizzata o Densitometria ossea) che sfrutta i raggi X per un’indagine strumentale semplice e indolore. Questa è consigliata alla donna in menopausa e viene eseguita se l’ultrasonometria rivela delle alterazioni.
L’iniziativa dell’8 marzo rientra nello spirito di GVM Care & Research che ritiene fondamentale la prevenzione quale momento cruciale per la correzione dei fattori di rischio modificabili con un sano stile di vita.
***
Per informazioni sulle modalità di svolgimento dello screening: Maria Pia Hospital +39 011 8967111 – Clinica Santa Caterina da Siena +39 011 8199211