Stamane, mercoledì 6 febbraio, gli Agenti del Reparto Operativo Speciale insieme ai colleghi del Reparto Polizia Commerciale della Polizia Municipale, hanno effettuato controlli nella zona aulica della città finalizzati al commercio abusivo. Un venditore di caldarroste, cittadino di nazionalità egiziana privo di qualsiasi titolo per la vendita e irregolare sul territorio italiano, privo inoltre di documenti di identificazione validi, è stato fermato e accompagnato presso il Comando per l’identificazione e sanzionato per la vendita abusiva; nel contempo sono state poste sotto sequestro le sue attrezzature di vendita. Agenti del Reparto Operativo Minoranze Etniche, con l’ausilio dei colleghi del Comando Barriera di Milano della Polizia Municipale, hanno effettuato un intervento presso il campo nomadi di strada Aeroporto. Durante l’operazione una persona è stata accompagnata presso il Comando di Via Bologna. L’uomo, cittadino di nazionalità croata di 48 anni, risultava dover scontare ancora più di un anno di reclusione per evasione. Al termine della stesura degli atti di rito è stato trasferito alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.
Troppi bus incendiati, la procura indaga
La procura sta conducendo un’indagine con ipotesi di incendio colposo sulla sicurezza dei trasporti pubblici negli ultimi dieci anni con particolare riferimento agli ultimi episodi – in tutto cinque dallo scorso dicembre – che riguardano i bus pubblici che hanno preso fuoco a Torino. Il caso più recente risale al 2 febbraio, data in cui un mezzo della linea 59 si è incendiato a tra corso Svizzera e corso Regina Margherita. Per capirne le cause sarà affidata una consulenza tecnica a uno specialista.
Avrebbe dato un calmante ad un paziente, che poi è deceduto, allo scopo di sedarlo per lavorare di meno. Questa l’accusa rivolta a un infermiere, indagato per omicidio aggravato, dopo le indagini svolte dai carabinieri del Nas e coordinate dalla procura della repubblica di Asti. La morte sospetta avvenne nel 2015 all’ospedale di Carmagnola. L’accusa sostiene che con la somministrazione del farmaco è stata provocata la crisi respiratoria che ha ucciso l’uomo. L’infermiere avrebbe anche ostacolato i soccorsi, non dicendo nulla al personale medico di quella iniezione, effettuata senza prescrizione medica. Un antidoto disponibile nel reparto e pronto all’uso poteva salvare il paziente.
Al via la Clinica del diritto Torino

Una vicenda che lo ha colpito profondamente: “anche perché essendo uomo di comunicazione si rende conto di quanto che sta succedendo ed è molto provato”. Sono le parole, riportate dall’Ansa, di Stefano Caniglia, avvocato di Luca Pasquaretta, ex portavoce di Chiara Appendino, che oggi non si è presentato dai pm che lo accusano di estorsione nei confronti della sindaca. Il legale afferma che il suo assistito “mai ha minacciato o estorto nulla alla sindaca e dal punto di vista personale il loro rapporto era buono. Valuteremo più avanti se farci sentire dai magistrati”. L’avvocato nega pressioni su Appendino per avere una collaborazione con la viceministro Laura Castelli, collaborazione che, aggiunge, “faceva parte delle occasioni di lavoro di un professionista della comunicazione politica”.
(foto: il Torinese)
In occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, il Comune di Volpianoorganizza lunedì 11 febbraio alle ore 21, nella biblioteca comunale di via Carlo Botta 26, una proiezione di filmati d’epoca con approfondimenti di carattere storico. Commenta il sindaco Emanuele De Zuanne: «Il Comune di Volpiano ha sempre celebrato questa ricorrenza, istituita nel 2004, e ha intitolato una via alle Vittime delle Foibe per ricordare la tragedia degli italiani d’Istria».
In occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, il Comune di Volpianoorganizza lunedì 11 febbraio alle ore 21, nella biblioteca comunale di via Carlo Botta 26, una proiezione di filmati d’epoca con approfondimenti di carattere storico. Commenta il sindaco Emanuele De Zuanne: «Il Comune di Volpiano ha sempre celebrato questa ricorrenza, istituita nel 2004, e ha intitolato una via alle Vittime delle Foibe per ricordare la tragedia degli italiani d’Istria».
Sono quattro gli imprenditori arrestati dai carabinieri nelle indagini scattate dopo il ritrovamento di un notevole quantitativo di lingotti d’oro e banconote per un valore di 1,3 milioni di euro in un deposito di self storage. Sono accusati di associazione finalizzata a truffa, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, truffa per il percepimento di erogazioni pubbliche, frodi fiscali e fittizie intestazioni di beni. Avevano costituito in Italia e all’estero oltre 20 società fantasma, nel settore energetico e consulting, per ottenere finanziamenti bancari per diversi milioni. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati documenti, un rilevatore di microspie, 11 lingotti in oro per un totale di 99mila euro e 49mila euro in contanti. I quattro stavano cercando di scappare all’estero.
Intensificati i controlli dell’Arma in collina
In tutto l’astigiano i Carabinieri hanno intensificato i controlli in particolare nelle ore notturne per la prevenzione dei reati predatori, anche alla luce degli ultimi episodi occorsi che hanno visto gli uffici postali presi di mira da malviventi. Nel corso della notte appena trascorsa, una pattuglia della della Stazione di Montegrosso, sulla SP 456 Asti-Mare, ha notato un furgone e un autocarro dotato di una gru tipo “ragno” che procedevano in colonna e i militari, ritenendo che mezzi di quel tipo circolanti nel cuore della notte potessero essere utilizzati per scopi illeciti, decidevano di procedere al controllo. Non appena i conducenti dei veicoli si accorgevano di essere seguiti dai Carabinieri acceleravano la marcia e si davano alla fuga in direzioni opposte. Nel frangente i Carabinieri decidevano di seguire il furgone che invertiva repentinamente la marcia e ad alta velocità, si dirigeva verso Asti quando, all’altezza del distributore ENI di Corso Savona, il conducente del mezzo improvvisamente scendeva dal veicolo, abbandonandolo a bordo strada, e si dava alla macchia nella campagna circostante. Le ricerche al momento hanno dato esito negativo ma prosegue l’attività investigativa per identificare il soggetto e l’eventuale obiettivo criminale. Dagli accertamenti svolti, il furgone risultava intestato ad un pregiudicato, già noto come prestanome in quanto formalmente proprietario di decine di veicoli spesso utilizzati da altre persone in attività delittuose.
M.Iar.
Intensificati i controlli dell'Arma in collina
In tutto l’astigiano i Carabinieri hanno intensificato i controlli in particolare nelle ore notturne per la prevenzione dei reati predatori, anche alla luce degli ultimi episodi occorsi che hanno visto gli uffici postali presi di mira da malviventi. Nel corso della notte appena trascorsa, una pattuglia della della Stazione di Montegrosso, sulla SP 456 Asti-Mare, ha notato un furgone e un autocarro dotato di una gru tipo “ragno” che procedevano in colonna e i militari, ritenendo che mezzi di quel tipo circolanti nel cuore della notte potessero essere utilizzati per scopi illeciti, decidevano di procedere al controllo. Non appena i conducenti dei veicoli si accorgevano di essere seguiti dai Carabinieri acceleravano la marcia e si davano alla fuga in direzioni opposte. Nel frangente i Carabinieri decidevano di seguire il furgone che invertiva repentinamente la marcia e ad alta velocità, si dirigeva verso Asti quando, all’altezza del distributore ENI di Corso Savona, il conducente del mezzo improvvisamente scendeva dal veicolo, abbandonandolo a bordo strada, e si dava alla macchia nella campagna circostante. Le ricerche al momento hanno dato esito negativo ma prosegue l’attività investigativa per identificare il soggetto e l’eventuale obiettivo criminale. Dagli accertamenti svolti, il furgone risultava intestato ad un pregiudicato, già noto come prestanome in quanto formalmente proprietario di decine di veicoli spesso utilizzati da altre persone in attività delittuose.
M.Iar.