Stroncato dalla polizia il maxi deposito di spaccio
La nuova strategia del Questore di Torino mira a colpire il traffico di stupefacenti, più che lo spaccio al dettaglio, con lo scopo di risalire ai fornitori di droga
L’ultima operazione della Squadra Mobile ha intercettato un vero e proprio deposito destinato a rifornire le piazze di spaccio di Torino, con conseguente incidenza sulla quantità di stupefacente in circolazione e quindi sull’attività dei pusher.
L’indagine ha avuto inizio lo scorso 11 Giugno quando personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Volante della Questura di Torino ha proceduto, in corso Dante angolo via Nizza, al controllo ed all’arresto dei cittadini albanesi di trentadue anni, e 19 anni, responsabili, in concorso, dell’illecita detenzione di oltre 25 Kg di Marijuana. La sostanza stupefacente era stipata a bordo del veicolo su cui viaggiavano i due, una FIAT 500L presa a noleggio. Era evidente che i due avessero prelevato l’ingente quantitativo di stupefacente da un deposito e che stessero per effettuare una consegna a Torino. Gli accertamenti esperiti sulle utenze telefoniche in loro possesso hanno consentito di risalire a ritroso al viaggio effettuato dagli stessi fino alla provincia di Pesaro-Urbino. Nella giornata del 14.giugno, lavorando in stretto raccordo operativo con la Squadra Mobile di Pesaro-Urbino, si raggiungeva la città di Gabicce Monte (PU). Svolgendo gli accertamenti nelle vie adiacenti alla Strada Panoramica, veniva individuato il cittadino albanese L.A., del 1982. Nei sui veniva effettuata una perquisizione domiciliare ai sensi dell’art.103 D.P.R. 309/90, che dava esito positivo: nell’alloggio e nella mansarda dell’abitazione venivano rinvenuti, infatti, numerosi involucri imballati con del cellophane, contenenti complessivamente quasi 500 kg di MARIJUANA e 40 grammi di COCAINA. Il numero degli arresti per spaccio di stupefacenti nei servizi di controllo del territorio è anch’esso in costante aumento, a conferma dell’impegno del personale della Polizia di Stato nel contrasto del fenomeno. Solo negli ultimi 3 giorni, sono state infatti arrestate, dal personale della Squadra Volanti e dei commissariati cittadini, 6 persone per reati connessi al commercio ed al traffico di droga.
M.Iar.
Sicurezza, controlli della polizia sui treni
I servizi, coordinati dal Responsabile del Posto Polfer di Bussoleno coadiuvato da personale dipendente e da Unità Cinofile messe a disposizione dal Signor Questore di Torino, hanno interessato anche le aree adiacenti alla stazione, con controlli ai viaggiatori e bagagli, nonchè un’attenta vigilanza a 23 treni regionali in partenza e transito da quello scalo.
L’azione mirata di contrasto dei fenomeni di illegalità in ambito ferroviario ha interessato il pomeriggio del 14 giugno e venerdì della scorsa settimana, per una più efficace attività preventiva di monitoraggio e controllo dei frequentatori della stazione che utilizzano il mezzo ferroviario per raggiungere diverse località nel fine settimana, anche in concomitanza con la chiusura degli istituti scolastici per le vacanze estive. Complessivamente, sono state identificate una ventina di persone di cui 4 minori.
L’attività proseguirà anche nelle prossime settimane, in ragione della maggiore affluenza di viaggiatori nelle stazioni per i primi esodi estivi e per prevenire conflittualità con i Capitreno e atti di vandalismo già registrati in passato.
Evade dai domiciliari: arrestato
I Carabinieri della provincia di Asti operano quotidianamente sul controllo di 281 soggetti sottoposti a misure cautelari, misure di prevenzione, misure alternative di espiazione della pena e misure di sicurezza, segnatamente, si tratta di persone che stanno scontando un regime dentetivo di arresti domiciliari, piuttosto che particolari prescrizioni imposte da sorveglianza speciale e libertà vigilata. In questo contesto il Comando Provinciale Carabinieri di Asti, attraverso l’operato delle Compagnie di Asti, Villanova d’Asti e Canelli, svolge controlli con cadenza giornaliera, suddivisi per fascia oraria e ambito territoriale, con una media espressa in termini numerici di ben 74 persone controllate al giorno. Il numero è certamente suscettibile di variazioni derivanti da situazioni di contingenza. Ogni mese sono oltre 2200 le persone sottoposte a controllo.
L’assiduità dei controlli è volta alla scrupolosa verifica del rispetto delle prescrizioni cui i soggetti sono sottoposti, intervenendo in caso di violazione.
A tal proposito, nella giornata di ieri, C.R., trentenne marocchino con diversi precedenti di polizia e penali, già agli arresti domiciliari, si allontanava arbitrariamente dalla propria abitazione di Portacomaro (AT) in violazione della misura cui era sottoposto. Per queste motivazioni, il soggetto è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai militari della Stazione Carabinieri di Portacomaro (AT), i quali lo hanno successivamente tradotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di Asti, in attesa del rito per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto il pregiudicato è stato associato presso la casa di reclusione di Asti
Rapina anziana, arrestato
I militari della Compagnia di Alba hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano per la rapina avvenuta il 7 maggio in via Garelli ad Alba nei confronti di una donna. In quella circostanza il cittadino del centro Africa era riuscito ad asportare con violenza e minaccia, denaro contante ed una piccola spesa che la pensionata aveva acquistato poco prima al supermercato. Nella ricostruzione fatta dalla donna l’uomo l’aveva seguita fino all’interno del cortile di casa per rapinarla, non curandosi delle urla di aiuto della vittima e delle persone che passavano in quel frangente. Questa mattina, lunedì 10 giugno i Carabinieri della Stazione di Alba l’hanno tratto in arresto, notificandogli presso il carcere di Alessandria l’ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Asti.
Poste Italiane informa che da lunedì 17 giugno nella provincia di Torino saranno operativi i nuovi Codici di Avviamento Postale (CAP) attribuiti ai Comuni di Val di Chy e Valchiusa. I CAP attualmente in uso resteranno comunque in vigore per i prossimi sei mesi. In particolare al nuovo Comune di Val di Chy, che comprende gli ex Comuni di Alice Superiore, Lugnacco e Pecco, è stato attribuito il CAP 10039, e al nuovo Comune di Valchiusa, che comprende gli ex Comuni di Vico Canavese, Trausella e Meugliano, il CAP 10089. Il Codice di Avviamento Postale, da scrivere in modo corretto su ogni tipo di invio, è fondamentale per la lavorazione della corrispondenza, perché ne consente il trattamento automatizzato sia nella fase di smistamento che nella consegna finale da parte del portalettere. Tale modalità di invio della corrispondenza è stato introdotto in Italia nel 1967, e i CAP sono stati progressivamente modificati ed aggiornati a seconda delle nuove provincie o comuni che venivano istituiti nel corso degli anni. In ogni caso, per conoscere i nuovi CAP della propria zona ci si può rivolgere all’Ufficio Postale, contattare il Call Center di Poste Italiane al numero gratuito 803.160 o consultare il sito www.poste.it .
Sequestro del veterinario: trovati i colpevoli
Si è reso responsabile, circa due anni fa, in concorso con altre due persone rimaste ignote, di rapina aggravata ai danni di un medico all’interno di una clinica veterinaria a Piossasco. Si tratta di un cittadino italiano di 51 anni con precedenti di Polizia che, in quella circostanza, ha anche sequestrato per circa un’ora il medico della struttura
Erano circa le 2 di notte di una calda serata d’estate, lo specialista -che chiameremo Giulio– stava effettuando il suo turno di lavoro, quando si è presentato in clinica un uomo che ha finto di avere tra le mani un animale da curare, mentre un complice impugnava un oggetto, probabilmente una pistola. Giulio è stato spinto contro la vetrata dello sportello ed è stato immediatamente immobilizzato: gli sono stati legati i polsi e le caviglie con del nastro adesivo, gli è stata coperta la testa con un panno ed è stato fatto sdraiare sul pavimento sotto un tavolo. Solo successivamente ha fatto ingresso, all’interno del locale, una terza persona, e mentre uno dei tre lo ha vigilato per tutto il tempo gli altri due hanno proceduto a sradicare dal muro una delle due casseforti, che è poi stata portata via, svuotando il contenuto dell’altra, la più grande, che conteneva 150 euro. Altri 90 euro sono stati invece prelevati da un portafogli posto all’interno della sala visite. I tre hanno poi abbandonato il locale, e solo quando Giulio non ha più sentito rumori, è riuscito a liberarsi ed ha chiamare i soccorsi. Sono stati per lui 60 minuti interminabili. L’intensa attività investigativa del personale del Commissariato “San Paolo” hanno consentito di individuare uno dei responsabili, M.R.. L’uomo è stato arrestato in esecuzione all’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli accertamenti tecnici finalizzati all’estrazione del profilo genetico presente sui reperti – tracce ematiche rinvenute su un foglio trovato a terra e su alcuni punti di una finestra – ha permesso ai laboratori di genetica forense del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino di estrarre un profilo genetico appartenente ad un uomo. Gli esiti degli accertamenti sono risultati positivi in termini di piena compatibilità con il campione biologico prelevato a M.R. mediante tampone buccale.
Aprono porta del Pam con machete e rubano
Con un machete ed un coltello da macellaio hanno creato un varco nella porta d’accesso di un supermercato, poi hanno rubato merce varia ed elettrodomestici per 1000 euro, a Rivarolo Canavese. E’ accaduto qualche notte fa. Ma sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Ivrea su richiesta dell’Istituto di vigilanza che aveva ricevuto l’allarme per il furto in corso al Pam di Rivarolo. L’intervento immediato ha consentito di arrestare i due ladri, di 26 e 27 anni, senza fissa dimora, in flagranza di reato. I due sono stati sorpresi con il carrello del supermercato riempito con la refurtiva. Il gip del Tribunale di Ivrea ha convalidato successivamente gli arresti.
M.Iar.
Nella serata di venerdì 7 giugno 2019 gli equipaggi della Polizia di Stato di Novara sono intervenuti in via San Francesco d’Assisi per una lite tra due stranieri
Giunti sul posto gli agenti delle “volanti” notavano la presenza di un giovane in stato di agitazione con il cranio lesionato ed un’evidente fuoriuscita di sangue. Nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi si riusciva ad identificare la vittima, un cittadino italo marocchino di 23 anni che forniva una dettagliata descrizione dell’aggressore che poco prima l’aveva aggredito colpendolo più volte con una catena in acciaio. Una volta acquisita la descrizione del soggetto le pattuglie, dopo una breve ricerca lo rintracciavano: alla vista degli agenti iniziava ad agitarsi ma veniva prontamente bloccato. Si recuperava anche la catena usata per colpire la vittima, che era stata occultata vicino alle rastrelliere delle biciclette. Lo straniero, un cittadino irregolare egiziano di 23 anni, pertanto, era portato in Questura mentre gli agenti continuavano l’attività d’indagine volta a capire i motivi dell’aggressione, recandosi presso il Pronto Soccorso, dove il personale medico riferiva il malcapitato aveva riportato serie conseguenze, tanto che alla fine degli accertamenti riportava 30 giorni di prognosi. Al termine degli accertamenti lo straniero, accusato di tentato omicidio, veniva arrestato e condotto presso la casa circondariale di Novara, comunicando il tutto all’Ufficio immigrazione per le pratiche relative all’espulsione dal territorio nazionale.
M.Iar.
Atti osceni vicino a minori: arrestato 26enne
E’ stato sorpreso nei pressi di scuole e società sportive
Ieri pomeriggio, agenti del Commissariato di P.S. “San Secondo” hanno arrestato un ventiseienne marocchino responsabile di atti osceni in prossimità di minori. Il giovane era stato segnalato al 112 NUE poiché intento a masturbarsi per strada. All’arrivo della pattuglia di polizia veniva appurato, attraverso la testimonianza di più passanti, che il giovane in questione si era appena reso responsabile di atti di autoerotismo, per strada, sulla via Massena, noncurante del via vai di ragazze di giovane età e di bambini, attesa la presenza, nelle immediate vicinanze, di tre scuole materne e di una società ginnico/sportiva. Il giovane, già denunciato per lo stesso titolo di reato il 23 maggio u.s., allorquando era stato segnalato a commettere gesti simili in prossimità di luoghi abitualmente frequentati da minori, è stato tratto in arresto per atti osceni in prossimità di minori.