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Industria, sociale e Italia-Spagna nella giornata di Matteo Renzi a Torino

matteo renzi3Un giovedì  a Torino, per il premier Matteo Renzi che scrive su Facebook: “Visiteremo il Cottolengo, una struttura di umanità straordinaria, ma parleremo anche di industria 4.0, oltre che incontrare il team che lavora alla grande impresa dell’arrivo su Marte della prima missione europea”. Il programma della visita del presidente del Consiglio in città  prevede tra gli appuntamenti anche  il pranzo al Grattacielo dell’Innovation Center di Intesa Sanpaolo e, alle 17.30, una intervista pubblica “in libertà” con Massimo Gramellini, vicedirettore de La Stampa”. Poi, forse, in serata Renzi andrà allo Juventus Stadium per assistere alla partita di calcio Italia-Spagna, valida per le qualificazioni europee.

Nello Pacifico, giornalista e “uomo verticale”

pacificoE’ morto, a 94 anni, Nello Pacifico. Operaio alla Grandi Motori, al Lingotto e alle Ferriere, venne mandato dalla Fiat nei primi anni ’50  all’Osr, acronimo che stava Officina Sussidiaria Ricambi meglio conosciuta come l’Officina Stella Rossa, un vero e proprio “reparto confino” per sindacalisti e comunisti in una via cieca che sbucava su corso Peschiera. Diventò poi una colonna della redazione torinese de LUnità. Gli spagnoli usano il termine “hombre vertical” per indicare una persona che non scende a compromessi, capace di sostenere le sue opinioni, un “uomo tutto d’un pezzo“. E Nello Pacifico è stato senz’altro un “uomo verticale” che, come pochi altri, ha fatto parte della storia del Partito Comunista torinese e del giornalismo subalpino. Nel 2012, per i tipi della Ediesse, diede alle stampe un libro di memorie “I balilla di corso Parigi. Storie di schiene dritte e no“, in cui raccontò la sua vita, dall’ adolescenza nel “quartiere cinese” di corso Parigi (corso Rosselli) alla grande fabbrica-città fino al giornale. Un bel libro , come scrisse Massimo Novelli, “denso di forza morale e di coerenza, disincantato ma non disposto a cancellare le idee del passato e il sogno di potere costruire un mondo più giusto”. Grande tifoso granata, Nello Pacifico ha passato l’intera vita nella Torino delle tute blu, tra fascismo e Resistenza, lotte sindacali e strapotere della Fiat, militanza nel Pci e giornalismo di opposizione “ in un affollarsi di volti, fatti, odori, illusioni e tradimenti, speranze e passioni, amori poveri e amori grandi, che si declina come una commedia umana popolare e operaia”. Sempre con la schiena dritta e guardando avanti.

Marco Travaglini

Trovato feto di 8 mesi nell’armadio di un appartamento

pronto-soccorso- soccorsiI carabinieri hanno trovato un feto di otto mesi, privo di vita e avvolto in un sacchetto di plastica, nell’armadio della stanza da letto di un appartamento di Torino. La segnalazione è dei medici del 118 del Maria Vittoria. All’ospedale, infatti,  la scorsa notte si è presentata una peruviana di 36 anni con una forte emorragia, la probabile conseguenza di un parto avvenuto. Le indagini sono coordinate dal pm Lisa Bergamasco, ed è stata disposta l’autopsia del feto. All’arrivo dei carabinieri della Compagnia San Carlo, nell’appartamento c’era il marito della donna, un connazionale di 35 anni. Hanno  due figli, di 5 e 7 anni, che vivono con loro.

Eurofidi, tra banche e politica a farne le spese sono i lavoratori

tosettoSTORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto

Mercoledì si saprà chi sono i liquidatori di Eurofidi. Ultime ore per le non univoche decisioni tra banche e Giunta regionale.

Il “solito Gariglio” si è un po’ intrufolato nelle cose di Giunta… ed è comunque, intendiamoci,  suo diritto tra l’essere capogruppo e segretario regionale Pd. Due tesi  si contrappongono sul perché si è arrivati a questo punto.

La prima: da oltre sette anni si sapeva e quello che da molti era considerato il “gigantismo” di Giotti ha ulteriormente aggravato la situazione. La seconda: da due anni  la gestione delle banche che hanno promesso una ricapitalizzazione che, non avvenendo, ha sancito la fine. Probabilmente in tutte e due le tesi ci sono elementi di fondatezza.

Partiamo dall’oggi. Saputo che Eurofidi avrebbe180 milioni di liquidità, stupendomi, mi sono rivolto a chi ne sa molto di più del sottoscritto. Semplice, e le cifre parlano chiare… mi è stato risposto. Penso d’aver capito ma ripetere non è facile.

eurofidiPer chi legge ricordo che le banche hanno sottoscritto ma non versato 50 milioni e ne sono mancati altri 50 che erano a carico di Regione Piemonte e delle Pmi. 140 milioni sono stati accantonati per le sofferenze come previsto dalla legge.

Il Totale delle sofferenze (imprese che non sono in grado di restituire i prestiti, ammonterebbe a 800 milioni). Qui la notizia: 80%  garantito dal MedioCredito Centrale. Rimangono 160 milioni ed affrontare il tutto con 180 milioni di liquidità sembrerebbe un gioco da ragazzi. Ovviamente chi ne fa direttamente le spese sono i lavoratori difficilmente ricollocabili.

Mercoledì assemblea anche per la modifica dello statuto che porta i liquidatori a due.  E la politica? Come oramai è suo solito latita e di fatto legittima le banche, che pur non versando un euro di capitale hanno brillantemente risolto i loro problemi, non quelli dei lavoratori nè quelli delle piccole e medie imprese. Ma Eurofidi è nato per favorire il credito alle imprese.

Carabiniere salva bimba di 18 mesi che stava soffocando

carabinieriAl servizio dei cittadini, ogni giorno, i nostri carabinieri danno prova del loro impegno e dedizione. Una bambina di soli 18 mesi  ha rischiato di soffocare per un pezzo di grissino ingoiato involontariamente, ma è stata salvata, in strada a Torino, da un appuntato dell’Arma. Il carabiniere era in servizio con il nucleo radiomobile,  in pattuglia nella zona di corso Orbassano. Ha notato alcune persone agitarsi vicino a una macchina. Sopra il  cofano c’era la piccola, circondata dai genitori spaventati e da alcuni passanti: la bambina stava soffocando per il grissino. Il militare ha prontamente chiamato il 118 e, seguendo telefonicamente i consigli dei medici, ha eseguito le manovre anti soffocamento, salvando la vita alla piccola che è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Martini. Ora sta bene.

(foto: il Torinese)

PROGETTO DI UNA NUOVA OFFERTA SANITARIA PER IL DOPO OFTALMICO

Saitta e il direttore Alberti: Entro la fine del 2017 l’Oftalmico integrato nella rete ospedaliera e  una sperimentazione  innovativa per Torino

OFTALMICO TORINO

Un progetto fortemente innovativo, un nuovo polo sanitario territoriale dove la Regione Piemonte e la futura ASL unica TO1 e TO2 sperimenteranno nuove soluzioni di offerta sanitaria: questo è il futuro che attende la struttura di via Juvarra, quando l’ospedale Oftalmico verrà trasferito ed integrato nella rete ospedaliera della Città di Torino.

Oggi pomeriggio l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta ha incontrato il direttore dell’ASL TO2 e commissario dell’ASL TO1 Valerio Alberti che gli ha presentato le linee del progetto: “i tempi ora stringono per dare attuazione al doppio progetto – dice l’assessore Saitta – da un lato l’inserimento dell’attuale ospedale Oftlamico nella rete di eccellenza della Città di Torino entro il primo semestre del 2017, e dall’altro l’inizio dell’operazione di ripopolamento della struttura di via Juvarra a partire dal secondo semestre del prossimo anno con l’avvio di almeno 20/30 posti letto di continuità assistenziale, ma soprattutto con la sperimentazione unica per la Città di Torino sull’ospedale di comunità a gestione territoriale con 10 posti letto in forte integrazione con i medici di famiglia. Non dovrà mancare l’integrazione sociosanitaria e la parte di assistenza specialistica, con un poliambulatorio per molte attività tra cui la neuropsichiatria infantile, ma anche un nucleo di oculistica con attività di chirurgia ambulatoriale e le attività correlate”.

“Come ho sempre sostenuto – prosegue Antonio Saitta – l’edificio di via Juvarra non verrà abbandonato, ma sarà un presidio con valenza sanitaria, trasformandosi in una grande ‘Casa della salute’ nel centro di Torino con specificità proprie di un progetto unico nel suo genere”

L’assessore Saitta avvierà quanto prima con il Direttore Alberti il confronto con i medici di famiglia per sondare l’impegno e la collaborazione sui letti di comunità da sperimentare in via Juvarra, mentre il progetto di assistenza territoriale nel suo complesso con ambulatori, letti di continuità assistenziale ed attività specialistica, troverà definizione nell’atto aziendale della futura ASL unica di Torino.

 “I forti investimenti di edilizia sanitaria che nel recente passato avevano interessato la sede di via Juvarra – commenta Valerio Alberti –  sono utilissimi perché hanno di fatto messo a norma un complesso sanitario che diventerà centrale per la futura ASL unica TO1 e TO2 nell’ambito del progetto di assistenza territoriale che stiamo definendo. Insieme alla sede un tempo occupata dal Valdese, quella di via Juvarra diventerà un fulcro per il servizio sanitario regionale che offrirà a Torino servizi e prestazioni importanti”.

Il guasto al Frecciarossa blocca i vertici di Toro, Milan e Auxilium

Itreno frecciarossal guasto improvviso ha bloccato anche l’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, l’amministratore del Milan, Marco Fassone, e  dell’Auxilium Massimo Feira. Il  Frecciarossa  era partito alle 8.10 da Torino Porta Nuova verso Milano ma, dopo circa mezz’ora, si è fermato  alla stazione di Chivasso per un problema al locomotore. Il macchinista ha deviato la corsa sulla linea normale e si è fermato nei pressi della stazione. Poco dopo le 10 i passeggeri sono stati fatti salire su un altro convoglio diretto a Milano.
(foto: il Torinese)

Arrestato stalker di 22 anni che perseguitava la ex

violenzaUna studentessa 18enne di Torino è stata molestata per due anni da parte del suo ex, un giovane di 22 anni. Lui è stato arrestato dai Carabinieri mentre tentava di scassinare la porta di casa della ragazza, che ha chiamato il 112. Dal 2014 quando decise di interrompere la relazione, è stata perseguitata dal ragazzo, che voleva costringerla a stare con lui. L’ha anche minacciata con pistola e coltello e presa a calci e pugni. Lo stalker è in manette per minaccia aggravata, atti persecutori e tentata violazione di domicilio.

Arrestata la rampolla del clan mafioso dei Verde

polizia volanteE’ stata arrestata Raffaella Verde, 41 anni, pregiudicata, figlia del boss mafioso Domenico Verde,  e nipote del capo camorrista Francesco Verde, detto ‘Il Negus’, ucciso nel 2007 in uno scontro a fuoco,   che lo scorso aprile aveva rapinato una gioielleria a Torino insieme con un complice ancora ricercato. la donna è un personaggio “di particolare caratura criminale” così è stata definita in Questura a Torino, è stata arrestata a Cesa, nel Casertano, al termine di una lunga indagine degli agenti del commissariato San Paolo di Torino e dei colleghi campani. La rapina, ripresa da una telecamera, aveva subito mostrato che si trattava di una professionista che,  entrata nel negozio a volto scoperto con una pistola semiautomatica, aveva minacciato personale e clienti, legandoli con nastro adesivo e poi era scappata con 15.000 euro tra gioielli e contanti.

Matrimonio da 150 mila euro. In manette il padre della sposa

Secondo gli investigatori la banda sarebbe responsabile di altre numerose rapine

polizia via poUn regalo di nozze da 150 mila euro. Questa era la cifra che un uomo, residente a Torino, aveva donato alla figlia prossima alle nozze. Fin qui nulla di male, se non fosse che il padre della sposa aveva deciso di procurarsi quella “generosa dote” mettendo a segno – con alcuni complici – un colpo in banca qualche mese prima. La rapina era avvenuta il 26 agosto 2016, quando direttrice e alcuni clienti di una banca in Torino, erano stati presi in ostaggio e minacciati con un coltello, per un bottino pari a circa 150 mila euro. Nonostante i rapinatori fossero stati molto veloci e attenti a non farsi vedere in volto, un passante – che aveva per caso assistito alla fuga dei malviventi – era riuscito a fornire importanti indizi e dettagli agli investigatori che si stavano occupando del caso. BANCA SANPAOLOA poche ore dalle nozze della ragazza, i carabinieri della compagni di Mirafiori hanno arrestato il padre della sposa e altri cinque invitati (tutti di origine napoletana), riunitisi nuovamente tutti insieme in occasione del lieto evento. Secondo gli investigatori che hanno lavorato al caso – coordinati dal pm Andrea Padalino – la banda sarebbe responsabile anche di numerose rapine avvenute in passato. In questi giorni inoltre pare che i malviventi si stessero preparando per mettere a segno un nuovo colpo, sventato all’ultimo grazie a un blitz dell’Arma. Chi lo sa, magari il premuroso padre stava cercando un regalo di nozze adeguato per sua figlia..

                                                                                                         Simona Pili Stella