Stava effettuando un trasloco in un condominio di via Bligny, nel centro di Torino, quando l’ascensore su cui si trovava e’ precipitato per due piani, fortunatamente fermandosi. Il ragazzo, 25enne, figlio del titolare di una ditta di traslochi ha riportato diverse fratture. E’ stato liberato dai vigili del fuoco e portato in ospedale. Illeso il padre che si trovava con lui.
Bloccata al confine partorisce dopo un mese e muore
Il 9 scorso tento’ , incinta di sette mesi, con il marito richiedente asilo di passare il confine francese oltre Bardonecchia. I due furono bloccati dai gendarmi francesi che li tiportarono in Italia. la donna, malata di linfoma, e’ stata ricoverata al Sant’Anna. Ieri, prima di morire, ha fato alla luce un bimbo che si trova in buone condizioni di salute.
Scoperto giro di baby squillo nel prive’
Erano state assunte dal club privè di Collegno come ragazze immagine ma erano in realtà avviate alla prostituzione. Nel giro anche alcune minorenni. La squadra mobile di Torino ha arrestato quattro persone note alle forze dell’ordine, che gestivano i locali lucrando sulle prestazioni delle giovani. L’accusa è di sfruttamento della prostituzione, anche minorile. La tariffa era di 130 euro.
Tornare ai fornelli dopo il cancro
A Torino il primo percorso di gestione dell’alimentazione per pazienti affetti da neoplasie del tratto gastroenterico
Tornare in cucina dopo un tumore a organi come esofago, stomaco, pancreas si può. È il messaggio proveniente dal primo percorso di gestione dell’alimentazione per pazienti con neoplasie del tratto gastroenterico.Il target sono gruppi di pazienti delle Oncologie della Città della Salute di Torino e dell’ospedale Mauriziano.Il progetto, articolato in una fase teorica in aula ed in una fase pratica in cucina, si propone di dare informazioni e fare formazione per un corretto approccio all’alimentazione di questi pazienti che, a causa del tipo di neoplasie di cui sono affetti, sono particolarmente sensibili a sviluppare complicazioni di tipo dietologico e nutrizionale. Oltre quindi a fornire informazioni sui cibi da privilegiare e su quelli da evitare oppure sui più idonei processi di preparazione e conservazione degli alimenti, il corso elargisce consigli e suggerimenti su come assecondare i problemi che possono insorgere dopo interventi chirurgici, anche piuttosto invasivi, o trattamenti chemio / radioterapici. È stato perciò redatto un opuscolo di consigli nutrizionali e ricette dal titolo “E adesso cosa mangio?”, per affrontare lo scarso appetito o la sazietà precoce, nausea o vomito, diarrea o stipsi, la disgeusia, il senso di spossatezza, il malassorbimento, etc., tutti problemi che possono accompagnare le varie fasi di cura.
Nei corsi di cucina, seguiti agli incontri pratici, si mettono in pratica le raccomandazioni nutrizionali con ricette salutari, ma soprattutto sfiziose, capaci di restituire appetito e gusto per il cibo. I corsi di cucina sono organizzati dalla Dietologia (dottori Etta Finocchiaro – Durelli) e dall’Oncologia Medica I (dottoresse Maria Antonietta Satolli – Rosella Spadi) delle Molinette e dalla Dietologia Mauriziano (dottoressa Anna Demagistris) e dall’Oncologia Mauriziano (dottoressa Elisa Sperti) e tenuti da Cristina Cuscunà, referente dell’Associazione L’Ordine dell’Universo, che da anni si occupa di cucina per la prevenzione e la salute. Li ospita la scuola di cucina Let’s Cook di Via Alfieri 6 a Torino, che si è dimostrata molto sensibile a queste particolari tematiche culinarie. “Per la prima volta il progetto pilota affronta con pazienti con neoplasie del tratto gastroenterico il tema di un corretto stile di vita e di una corretta alimentazione” afferma Oscar Bertetto, direttore della Rete Oncologica Piemonte/Valle d’Aosta “Si tratta della prima tappa di un percorso virtuoso per i pazienti e le loro famiglie”.
Roberto Mercuri, il commercialista coinvolto nella truffa dei certificati falsi per l’efficienza energetica, si è ucciso gettandosi dal balcone dell’abitazione del padre. Aveva 48 anni.
Si è tolto la vita buttandosi dal settimo piano del palazzo di c.so Grosseto, Roberto Mercuri, il commercialista finito nello scandalo dei certificati falsi per l’efficienza energetica. L’inchiesta, iniziata nel 2016 e coordinata dal pm Roberto Furlan, era giunta praticamente a termine, al punto che l’istanza di patteggiamento del commercialista era già stata consegnata in via definitiva . Mercuri era finito in manette -insieme ad una trentina di persone- quando le indagine, dopo aver inizialmente coinvolto avvocati e imprenditori, si erano allargate anche ai libri contabili. Il quarantottenne torinese non era mai figurato come ideatore della truffa ma aveva sicuramente rappresentato una pedina molto importante. Come commercialista sapeva destreggiarsi bene tra conti all’estero e paradisi fiscali e inoltre, conosceva le persone giuste a cui chiedere di prestarsi come “teste di legno” di alcune società che curava per i suoi clienti. Secondo la procura da febbraio a giugno 2016, l’uomo era stato beneficiario di un milione e 300mila euro e aveva inoltre percepito 115mila euro da un’altra società; soldi che Mercuri amava spendere per fare la “bella vita” torinese. Era stato rilasciato il 22 febbraio 2017 dopo aver fatto quattro mesi di carcere ma una volta rientrato a casa, nulla era stato più come prima; abbandonato dagli affetti e con grossi problemi economici, si era ritrovato ad andare a vivere a casa dell’ anziano padre, nell’abitazione da dove poi si è tolto la vita. Nonostante avesse patteggiato e l’intera faccenda stesse ormai giungendo a termine, Roberto Mercuri non ha retto le conseguenze del grosso scandalo che lo aveva investito e così, nella giornata di martedì 20 febbraio, ha compiuto l’ultimo ed estremo gesto della sua vita.
Simona Pili Stella
Per un evidente equivoco il fotoreporter torinese 41enne Mauro Donato e’ in carcere da sei giorni in Serbia. E’ Accusato della rapina ed aggressione ad alcuni profughi dei quali era andato a documentare la situazione. Gli stessi profughi rapinati di pochi euro hanno detto che non e’ lui il colpevole, ma l’equivoco è dovuto al precedente riconoscimento attraverso una sua vecchia foto che non corrisponde più ai suoi attuali tratti somatici. L’ambasciata italiana si è attivata per risolvere la delicatissima questione. Le autorità hanno per ora deciso di tenerlo in carcere. La pena prevista può arrivare a 15 anni.
“La situazione del suk e’ inaccettabile!”
Sono anni che questo pseudo mercato dà problemi al territorio perché non si sono mai applicati i Regolamenti. La Giunta pentastellata aveva promesso di risolvere una situazione problematica che durava da più di 15 anni ma continua a fare solo tante parole e fatti nessuno.L’ anno scorso Giusta davanti a cittadini e Comitati nel piazzale di San Pietro in Vincoli aveva promesso entro maggio 2017 di spostarlo, poi altre promesse intermedie fino ad arrivare a un incontro al Cecchi Point il 29/11/2017 dove aveva promesso che entro l’inverno sarebbe avvenuto in modo definitivo il trasloco….. e siamo giunti a primavera senza nulla di fatto..ieri sera al Cortile del Maglio Giusta ha parlato di Mirafiori con i venditori del mercato e con i rappresentanti di Vivibalon…io ho chiesto una Commissione urgente con lui o almeno una Capigruppo per capire cosa vogliono fare ma non si degnano di venire in Circoscrizione a dirci cosa stanno progettando…..come possiamo ancora credere a quello che dicono???? Dopo anni di parole e promesse non esiste ancora nessuna progettazione seria. Intanto i venditori ieri sera hanno ribadito che non vogliono lasciare Borgo Dora! La proposta di Legge Montaruli Marrone sul Libero scambio è ferma in Consiglio regionale a riprova che nessuno tra Pd e Grillini vogliono affrontare in modo serio questa criticità.
Patrizia Alessi
consigliere circoscrizione 7
Fratelli d’Italia
Fondi per fiumi e laghi
Un milione e 260 mila euro a enti locali e Parchi piemontesi per riqualificare i fiumi e i laghi e le loro aree circostanti, attraverso interventi che vedano coinvolta anche la società civile. Li ha stanziati la Regione Piemonte in attuazione del regolamento che disciplina i canoni per l’uso di acqua pubblica e prevede la destinazione di una quota non inferiore al 5% dell’introito dei proventi relativi all’uso dell’acqua pubblica al finanziamento delle attività regionali di attuazione del Piano di tutela delle acque.
Le risorse verranno assegnate a Province, Città metropolitana di Torino, Comuni singoli o associati, soggetti gestori delle aree naturali protette e dei siti Natura 2000 per finanziare interventi di riqualificazione delle aree perifluviali e perilacuali selezionati attraverso la pubblicazione di un bando.
La graduatoria dei progetti che rispettano i requisiti previsti verrà stilata dall’Amministrazione regionale, applicando specifici criteri, volti a promuovere interventi prioritariamente localizzati su corpi idrici che hanno stato di qualità “sufficiente”, presentati in forma associata da più Enti e coerenti con altre pianificazioni e programmazioni di carattere ambientale o inseriti negli strumenti di pianificazione locale vigenti.
“Da questi progetti – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – ci aspettiamo il coinvolgimento della società civile, con l’intento di innescare un percorso virtuoso e diffuso orientato alla tutela delle acque, allo sviluppo sostenibile ed alla governance condivisa”.
www.regione.piemonte.it
“Quartiere Dora” più verde
Il Consiglio comunale ha deliberato con 25 voti favorevoli ed una astensione la variante parziale n. 283 al piano regolatore concernente la Zona Urbana di Trasformazione (Z.U.T.) “Ambito 8.15 Quartiere Dora”.
Si tratta di una porzione di territorio di circa 130.000 mq compresa tra corso Marche, corso Francia e via Madonna delle Salette, dal 2009 oggetto di una trasformazione che prevede la creazione di insediamenti di edilizia residenziale, edilizia convenzionata, aree per servizi pubblici e aree a destinazione commerciale. L’Amministrazione si era impegnata sin da allora a procedere alla revisione del progetto “con particolare riferimento alle previsioni insediative collocate a tergo dell’edificazione residenziale preesistente, con il fine di attenuare l’impatto ambientale e percettivo su tale edificazione preesistente”.
Il nuovo progetto approvato prevede una maggior distanza dai fabbricati esistenti generando un’area libera destinata a verde pubblico e l’insediamento di un edificio residenziale inizialmente non previsto. Viene modificato così il mix funzionale riguardante le destinazioni d’uso previste per la Z.U.T., che passa da un minimo del 40% delle superfici a un minimo del 25%, mentre le aree per “Residenza libera” passano dal limite massimo del 30%, inizialmente previsto, al 45%. La variante genera una maggior superficie di aree per Servizi pubblici ed un incremento di 199 abitanti. A causa della valorizzazione indotta dalla variante, la proprietà corrisponderà un contributo straordinario di valorizzazione di Euro 552.807,00 oltre interessi legali.
www.comune.torino.it
Vaccini: proroga al 30 marzo per la documentazione
Alle Regioni italiane, come il Piemonte, maggiormente virtuose in quanto già dotate di un’anagrafe vaccinale, i Ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno concesso una proroga dal 10 al 30 marzo della scadenza per presentare alle scuole la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni o, in alternativa, la richiesta presso l’Asl di riferimento.
Saranno invece le Asl a fornire alle scuole gli elenchi delle avvenute vaccinazioni, degli eventuali esoneri o dei mancati adempimenti. Le scuole invieranno entro martedì 20 marzo una comunicazione alle famiglie inadempienti, invitandole a mettersi in regola entro altri 10 giorni dalla ricezione. Entro il 30 aprile, infine, le scuole trasmetteranno tutta la documentazione alle Asl.
Intanto, l’assessore Antonio Saitta ha annunciato che la copertura vaccinale in Piemonte per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni è in aumento grazie all’applicazione della nuova legge. In Regione si stanno esaminando i primi dati provvisori che riguardano l’attività nelle Asl. Nei prossimi giorni saranno forniti cifre precise e attendibili. “Per il momento possiamo dire che la legge ha comunque raggiunto il suo obiettivo di incrementare la copertura delle vaccinazioni pediatriche e di conseguenza la sicurezza per i bambini e per le famiglie – ha puntualizzato – Gli allarmismi rischiano di fornire un quadro non corretto della situazione, a maggior ragione in una realtà come il Piemonte, in cui il tasso di copertura è sempre stato decisamente superiore alla media nazionale”.
www.regione.piemonte.it