CRONACA- Pagina 13

Intitolata a Maria Teresa Lavazza l’area giochi di piazza Polonia

E’ intitolata a Maria Teresa Lavazza la nuova area giochi di piazza Polonia, di fronte all’ospedale infantile Regina Margherita.

Maria Teresa Lavazza ha dedicato una parte importante della sua vita alle attività sociali. Per oltre vent’anni presidente della sezione locale dell’Associazione donatrici italiane sangue e cordone ombelicale (ADISCO), ha contribuito a realizzare, nel tempo, alcuni importanti progetti per l’Ospedale infantile Regina Margherita dove ora sorge la nuova area giochi realizzata grazie ad una collaborazione pubblico privato e ad una raccolta fondi con l’obiettivo di offrire un momento di serenità ai piccoli pazienti.

Alla cerimonia di intitolazione erano presenti la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il presidente della Circoscrizione Otto Massimiliano Miano, gli assessori della Regione Piemonte Andrea Tronzano e Federico Riboldi, il presidente Federvolontari Edoardo Casolari, la dirigente dell’Ospedale infantile Regina Margherita Franca Fagioli, Giuseppe e Francesca Lavazza per la Fondazione “Maria Teresa Lavazza” e il sindaco Stefano Lo Russo.

“Oggi – ha detto il Sindaco nel suo intervento – intitoliamo un giardino di fronte ad una istituzione che è nel cuore di questa Città. La toponomastica è qualcosa cui, nella vita di una città, spesso attribuiamo un’importanza minore; in realtà dare un nome a qualcosa non è affatto secondario e decidere di dedicare un luogo ad una persona significa onorarne la memoria e celebrare quanto di buono per quel luogo ha fatto. Da oggi chiunque passerà di qui leggerà il nome di Maria Teresa Lavazza, che nella sua vita si è spesa in modo particolare per questo ospedale, che ogni giorno si prende cura di tanti bambine e bambini”.

TORINO CLICK

Protesta dei trifulau per la libera ricerca

Ieri al Lingotto di Torino sono  scesi in piazza i cercatori di tartufo per protestare contro la riforma delle disposizioni in materia di cerca, raccolta, coltivazione e commercializzazione del tartufo. I trifulau sostengono  che il disegno di legge in preparazione al Parlamento possa danneggiare la  libera cerca dei tartufi.

Mostra sulla Resistenza al Forte di Fenestrelle

 

Inaugurazione domenica 22 giugno

In occasione delle celebrazioni degli 80 anni della Liberazione la Fondazione Centro culturale valdese di Tore Pellice ha realizzato un censimento attraverso immagini di cippi, lapidi e luoghi della Resistenza partigiana nel territorio delle valli del Pinerolese, in collaborazione con la sezione ANPI della Val Pellice e la Città Metropolitana di Torino. Questo lavoro, in continuo divenire, è ora diventato una mostra intitolata “Immagini e luoghi della Resistenza”, allestita presso il Palazzo degli Ufficiali al Forte San Carlo di Fenestrelle, la fortezza più grande d’Europa. L’inaugurazione è prevista domenica 22 giugno alle ore 11 nella Chiesa adiacente al Palazzo degli Ufficiali a Fenestrelle, con i saluti delle autorità locali e della Città Metropolitana di Torino. La mostra sarà visitabile dal 22 giugno al 30 agosto a ingresso libero.

La ricerca storica sulla quale si basa l’evento è molto importante poiché nel Pinerolese si incardinò fin dall’8 settembre 1943 un articolato movimento di Resistenza al nazifascismo che crebbe nelle valli del Chisone e del Pellice, nella valle di Luserna e in quella di Angrogna, nella fascia pedemontana da Barge e Bagnolo fino alla Valle del Po e poi in Val Germanasca. Si sviluppò così, fra il 1943 e il 1945, intorno a Pinerolo un formidabile dispositivo partigiano, capace di grande compattezza in tutti i momenti difficili, anche quando verranno precisandosi le varie ispirazioni sul piano ideologico, comunista, giellista, ‘autonoma’, che lo caratterizzarono, e capace altresì di stabilire contatti diretti con altri resistenti: in particolare, con i maquisard d’oltre confine. Intorno a grandi comandanti come Pompeo Colajanni (Barbato), Vincenzo Modica (Petralia), Maggiorino Marcellin (Bluter), Ettore Serafino e Paolo “Poluccio” Favout si consolidarono reparti importanti nella storia della Resistenza piemontese come la 105ª Brigata Garibaldi, la 44ª Divisione autonoma “Adolfo Serafino”, la 5ª Divisione G.L. “Sergio Toja”, ma anche reparti speciali, come il Gruppo Operativo Mobile (Gmo), o di sappisti, come il battaglione Sap di Pinerolo “Paolo Vasario”, poi aggregato alla 5ª Divisione “speciale” Sap di Torino. La mostra, oltretutto, è strettamente collegata con il Festival letterario Scritto Misto, giunto alla sua undicesima edizione , di cui l’ente organizzatore è proprio la Fondazione valdese, che proporrà dal 12 luglio al 3 agosto –  in versione itinerante sul territorio – molti momenti di riflessione dedicati proprio alla Resistenza partigiana con storici del calibro di  Gianni Oliva e Carlo Greppi, proponendosi come occasione di confronto per riscoprire i principi di libertà, giustizia e solidarietà, riaffermando il valore della pace tra i popoli in un contesto globale segnato da conflitti e tensioni, come è purtroppo quello attuale.

M.Tr.

Inizio d’estate in piazza a Cesana Torinese

AL VIA LE INIZIATIVE ESTIVE

Questa sera sabato 14 giugno, la centralissima piazza Vittorio Amedeo si trasforma in piazza da ballo. Dalle ore 21 a cura della Proyoung ProLoco Cesana Torinese ecco il primo vero evento estivo: “Cesana by night” con musica per tutti. Un evento che si ripeterà anche nei sabati a venire.

Sempre a cura della Proyoung ProLoco Cesana Torinese parte domenica 15 giugno il concorso “Balconi Fioriti” che coinvolge il capoluogo e le sue frazioni. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di valorizzare il territorio ed è aperto sia a privati che alle attività presenti sul territorio. Le premiazioni si terranno in piazza Vittorio Amedeo il 24 agosto e verranno premiati i tre migliori balconi che sapranno combinare al meglio i colori e aggiungeranno un tocco di originalità. Le info per iscriversi e partecipare sono sul sito della Pro Loco e presso l’Ufficio del Turismo.

Ancora a cura della Proyoung ProLoco Cesana Torinese parte domani, domenica 15 giugno, il concorso fotografico “Cesana e le sue frazioni”. Un concorso aperto a tutti con lo scopo di valorizzare l’intero paesaggio di Cesana: dalla natura alla cultura, alle tradizioni. Le premiazioni si terranno il 23 agosto in piazza Vittorio Amedeo e verranno premiate le tre migliori immagini che sapranno rappresentare e/o comunicare il territorio. Anche in questo caso informazioni e iscrizioni sul sito della Pro Loco e presso l’Ufficio del Turismo.

Altro concorso fotografico è invece indetto dall’Associazione Fondiaria Champlas Seguin di Cesana Torinese, con l’Associazione Fondiaria Champlas du Coil e Janvier di Sestriere. In questo caso il tema è “Le mie montagne – Ma Mountanha”. Le iscrizioni si chiudono il 1° agosto e le prime tre foto classificate saranno premiate, mentre le migliori 12 verranno esposte in una mostra fotografica. Per info seguire le pagine instagram @assfoseguin e @assfo.champlas

Questo terzo weekend di giugno si completa poi con il corso base di arrampicata proposto dalle Guide Alpine Follow the Guide. Un corso dedicato ai primi passi, ai nodi e attrezzature, a trovare l’equilibrio e a divertirsi in sicurezza. Per info il sito www.followtheguide.it oppure i numeri delle guide Fede 3498700399, Carlo 3288985067 e Martin 3403711606.

Torino – Ventimiglia, modifiche alla circolazione dei treni

Modifiche alla circolazione per lavori di manutenzione infrastrutturale da lunedì 16 a venerdì 20 giugno sulla linea Torino – Ventimiglia.

Al fine di garantire la continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio, Regionale ha rimodulato il servizio ferroviario: i treni regionali Torino – Savona e Fossano-San Giuseppe di Cairo saranno cancellati tra le stazioni di Ceva e San Giuseppe di Cairo. Istituito servizio bus con fermate intermedie in tutte le stazioni previste dalla linea.

I treni della linea Torino – Ventimiglia seguiranno il percorso alternativo via Alessandria.

Solo per la giornata di lunedì 16 giugno i bus non effettueranno la fermata di Cengio, per contemporanea indisponibilità della rete ferroviaria e stradale.

L’orario del bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non sono ammessi animali di grossa taglia eccetto i cani da assistenza.

VIAGGIARE INFORMATI

È possibile consultare la sezione “Infomobilità” su sito e app Trenitalia, chiamare il call center gratuito 800 89 20 21 e rivolgersi al personale di stazione, presente quest’estate con un presidio più numeroso. I viaggiatori saranno anche informati tramite sms, e-mail e notifiche su app. I clienti del Regionale possono ricevere sms ed e-mail grazie al biglietto digitale acquistabile anche in tutte le biglietterie di stazione. Inoltre, è possibile attivare, tramite App Trenitalia, le notifiche Smart Caring.

Incendio in via Fabrizi, quattro intossicati

Un incendio è divampato in via Nicola Fabrizi, a Torino, in un appartamento  al secondo piano di un palazzo di quattro piani. I Vigili del fuoco  sono giunti sul posto con diverse squadre e  numerosi uomini che hanno azionato le  autoscale. L’edificio è stato evacuato e  quattro persone sono rimaste intossicate, ma non vi sono feriti.

In spiaggia con il relitto: un piemontese a Marina di Massa

Un lettore del “Torinese” in vacanza ci scrive:
La chiamano la piccola “Concordia” di Marina di Massa, molto più piccola per fortuna della maledetta Costa Concordia del Giglio del gennaio 2012 e soprattutto senza morti né feriti. Ma guarda caso, invece di allontanare turisti e villeggianti, ora che inizia la stagione balneare, richiama “folle” di curiosi con tanto di macchine fotografiche con teleobiettivo. Accade, come detto, a Marina di Massa, sul litorale toscano, porta d’ingresso per la Versilia, ma il relitto di quella nave potrebbe trovarsi anche sulla Riviera ligure o altrove. Cosa è accaduto? La “Guang Rong”, grande nave cargo lunga 100 metri e carica di detriti del celebre marmo bianco delle cave di Carrara, lo scorso 28 gennaio, a causa di una terribile tempesta si schiantò contro il pontile turistico, simbolo del lungomare della cittadina.
La rotonda, che caratterizzava la parte finale del pontile, è crollata in mare distrutta dall’impatto con la nave che è ancora lì, incagliata, e chissà per quanto tempo ancora. Nessun ferito, equipaggio in salvo, rischio inquinamento evitato grazie al tempestivo svuotamento dei serbatoi ad opera dei sommozzatori intervenuti subito in condizioni atmosferiche orrende per la mareggiata, le onde alte e il vento fortissimo. Sta di fatto che oggi c’è addirittura qualcuno che chiede una stanza d’albergo con “vista nave” e sul lungomare gli artisti di strada dipingono la nave schiantatasi contro il pontile. Le spiagge di Marina di Massa e dintorni sono comunque salve, le prenotazioni fioccano lo stesso, relitto o non relitto. basta che ci sia il sole e il mare sia pulito, la nave non dà noia. La stagione è tutt’altro che compromessa per la felicità di ristoratori, gestori d’alberghi e stabilimenti balneari. Chi dovrà impegnarsi un po’ di più saranno i bagnini per tenere lontani i curiosi dal relitto posto sotto sequestro dalla Procura di Massa.                Nanni Milani

In manette la banda dei furti in collina

Sono finiti in manette  tre cittadini di origine albanese ritenuti responsabili di una decina i furti  compiuti nei mesi scorsi tra Rivoli, Alpignano e Druento. Rubavano denaro dalle case. In una occasione sarebbero stati sottratti anche lingotti e monete d’oro. I carabinieri di Chieri  hanno bloccato e sottoposto in stato di fermo un 33enne, a capo della banda, che stava organizzando la fuga in Albania, un cinquantaduenne e  il terzo componente è stato raggiunto dalla misura mentre era in carcere al  “Lorusso e Cotugno” , da cui aveva il permesso di uscire per andare a lavorare in cantieri edili.

Franzo Grande Stevens, oltre gli stilemi del secolo breve

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Franzo Grande Stevens è stato mio amico per molti anni. Con il suocero Paolo Greco fu tra i primi soci del Centro “Pannunzio” nel 1968.
Tra noi ci fu un rapporto anche legato al museo del Risorgimento di cui fu presidente. Era un anglo-napoletano naturalizzato torinese. Era orgoglioso di quello Stevens aggiunto al cognome Grande perché collegato al colonnello inglese che durante la guerra parlava da Radio Londra.
Venne anche al ricordo di Pannunzio tenuto da Indro Montanelli al Consiglio Regionale del Piemonte e mi disse con sincerità di aver superato i “pregiudizi giacobini” che lo portavano a considerare Montanelli un reazionario. A quell’incontro partecipò anche Galante Garrone che fu citato da Montanelli. Era un altro mondo, il 1988.
Poi arrivò Tangentopoli e nel ‘94 Berlusconi e la sconfitta imprevista della gioiosa macchina da guerra. Fino ad allora Grande era repubblicano anche se vantava un’amicizia con Parri. Fu persino candidato repubblicano al Senato del PRI . Primo escluso dopo Visentini, fu sacrificato per far posto alla Camera a Luigi Firpo che era già stato bocciato una prima volta proprio al Senato. Gli diedi una mano nella campagna elettorale e Franzo apprezzò il mio aiuto.  La Fiat era impegnata per Susanna Agnelli e non sostenne abbastanza l’avvocato dell’avvocato.  In effetti la nostra amicizia cominciò a vacillare fino ad annullarsi quando io nel 1994 mi rifiutai di firmare un appello a sostegno dei “progressisti”. Non ero un berlusconiano, ma la gioiosa macchina da guerra egemonizzata dai comunisti mi dava fastidio. Da quella volta i nostri rapporti si raffreddarono e finirono qualche anno dopo quando non fu solidale con me in un momento difficile. Ci incontrammo in modo freddo ad una mostra su Calamandrei promossa dal Centro Pannunzio. Ciò che causò la fine dei nostri rapporti fu il Premio Pannunzio a Giampaolo Pansa. Lo ritenne quasi uno sgarbo personale e dal tu passò al lei. L’avvocato Ferreri e il notaio Marocco in quello stesso periodo mi chiamarono per fondare insieme l’associazione cavalieri di Gran Croce. Nel 1999 il presidente Scalfaro mi aveva infatti nominato cavaliere di gran croce, il più giovane d’Italia e anche quella nomina diede fastidio a molti del salotto torinese radical-chic.
Certo Grande Stevens è stato un grande avvocato a cui guardare come ad esempio anche morale, malgrado le ombre gettate su di lui dalla figlia di Agnelli. Lo ricordo come una figura importante della storia torinese, ma non mi sento di dire di più. Certi atteggiamenti politici mi sembrarono fuori dal suo stile misurato, quasi anglosassone o, se napoletano, improntato a Croce delle cui figlie fummo entrambi amici. L’ambiente giacobino torinese lo venera, ma forse la sua figura va oltre gli stilemi ideologici stereotipati del secolo breve. Anzi, ne sono convinto perché Grande era molto al disopra di quello che Scelba chiamava il culturame.

Sale operatorie multimediali al CTO 

 

Sono state inaugurate le nuove sale operatorie multimediali blocco Nord dell’ospedale CTO della Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS), frutto di una collaborazione sinergica tra Azienda CDSS, Università degli Studi di Torino e donazioni. Erano presenti Federico Riboldi, Thomas Schael, Paola Cassoni, Giuseppe Massazza e Alessandra D’Alfonso.
Il CTO è da sempre il Centro di riferimento regionale per l’alta complessità di cura ortopedica e riabilitativa della regione Piemonte. Il cuore pulsante dell’ospedale, il blocco operatorio, è stato oggetto di un importante ammodernamento tecnologico e digitale.
Lo aveva programmato Thomas Schael confermando  gli impegni presi con la Direzione Sanitaria di Presidio (diretta dalla dottoressa Alessandra D’Alfonso) ed il Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Riabilitazione (diretto dal professor Giuseppe Massazza). Come anticipato dopo poche settimane dal suo insediamento, queste sale operatorie utilizzate a pieno regime saranno fondamentali per permettere, come previsto dalle norme nazionali, il rientro a breve in intramoenia tra le mure ospedaliere delle attività chirurgiche, che nel passato si svolgevano o in intramoenia allargata o in extramoenia, come peraltro segnalato dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino. Tutto ciò sempre nel rispetto dell’attività ospedaliera istituzionale, che anch’essa potrà beneficiare di questo nuovo blocco operatorio di tre sale per poter cominciare a smaltire le liste d’attesa.
“Considero molto significativa l’inaugurazione di queste sale operatorie dell’ospedale CTO perchè il primo vero step dei miei primi tre mesi da Commissario. Questo è l’inizio di un nuovo progetto che permetterà ai nostri professionisti ed ai pazienti di poter usufruire di un nuovo blocco operatorio che concilia l’assistenza alla formazione, ma soprattutto permetterà di rafforzare l’attività chirurgica in campo traumatologico ed ortopedico per limitare le liste d’attesa e per poter cominciare a far rientrare in intramoenia tutta una serie di attività che finora erano effettuate all’esterno” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).
L’ammodernamento del blocco delle tre sale operatorie è consistito nella sostituzione dell’impianto illuminante, lampade scialitiche gemellari a led e n. 2 pensili (uno lato anestesia e uno lato chirurgo) di ultima generazione che consentono il posizionamento delle cupole in ogni posizione nello spazio, grazie agli snodi di tipo “libero” (rotazione di 360), con predisposizione per accogliere una telecamera.
Il completo rinnovamento tecnologico è stato realizzato in piena aderenza con le più recenti disposizioni normative e regole tecniche e strutturali applicabili, migliorando altresì una più libera gestione degli spazi di sala.
Gli impianti tecnologici a servizio delle tre sale, pre-sale e corridoi del Blocco operatorio sono stati rinnovati intervenendo sugli impianti elettrici, di illuminazione, gas medicali, antincendio e di ventilazione meccanica.
Nuovi rivestimenti e finiture hanno permesso l’inaugurazione di sale operatorie moderne ed altamente performanti, all’altezza della complessità degli interventi operatori eseguiti al CTO.
L’installazione è stata possibile attraverso la realizzazione di un complesso sistema strutturale di ancoraggio alle strutture portanti in cemento armato esistenti, costituito da nervature in acciaio a limitato spessore, preceduto da un accurato intervento di messa in sicurezza dei solai esistenti in laterocemento risalenti all’epoca di costruzione dell’edificio.
Le Unità di Trattamento dell’Aria a servizio delle sale sono state potenziate attraverso l’installazione di nuovi scambiatori energetici acqua-aria opportunamente dimensionati per affrontare le nuove temperature ambientali estive sempre più severe e torride per effetto del cambiamento climatico. L’importo totale dell’opera interamente finanziato con fondi aziendali, compreso di fornitura e installazioni, è stato di circa 440.000 euro.
L’Università degli Studi di Torino ha affiancato questi interventi di ammodernamento con l’integrazione di moduli digitali che consentiranno di rendere queste sale operatorie multimediali e collegarle con l’Aula magna del CTO, garantendo così la possibilità di integrare la clinica e la didattica.
Il CTO, sede di tre Scuole di specialità in Medicina del lavoro, Ortopedia e Traumatologia e di Medicina Fisica e Riabilitazione, ovvero del corso di Laurea in Fisioterapia numericamente più importante in Italia con i suoi nuovi 100 posti, dovrà garantire una didattica integrata con spazi rinnovati e tecnologicamente all’avanguardia.
Per tale motivo, in accordo con la Direzione, l’Università degli Studi di Torino ha già investito in infrastrutture, cavi in fibre ottiche ed apparati di networking.
La rete che interconnette le 120 sedi dell’Ateneo che garantisce elevati standard di potenza, affidabilità, gestione e riservatezza del dato e continuità operativa è amministrata esclusivamente da personale interno alla Direzione Sistemi Informativi di Ateneo.
L’opera finanziata dall’Università di Torino renderà le sale operatorie ambienti di didattica avanzata in grado di supportare strumenti di realtà immersiva capaci di gestire produzione, condivisione di contenuti multimediali, per i quali sono allo studio progetti specifici ad alto contenuto tecnologico.
100 mila euro sono già stati investiti a tal fine da parte dell’Università di Torino per garantire l’ammodernamento digitale.
In ultimo il progetto sale operatorie integrato con la didattica e la crescita professionale delle nuove generazioni ha attratto Fondazioni.
La Fondazione per la ricerca sui tumori muscoloscheletrici e rari ha deciso di sostenere con una significativa donazione l’impegno dell’ospedale CTO nella realizzazione di sale multimediali, tecnologicamente all’avanguardia con lo specifico obiettivo di favorire la formazione delle nuove generazioni.
“L’ammodernamento tecnologico e l’investimento nelle infrastrutture è uno dei principali obiettivi che abbiamo indicato ai direttori generali. I validi professionisti che operano nelle nostre strutture pubbliche devono essere messi nella condizione di lavorare al meglio. Il Cto è una di queste strutture di riconosciuta eccellenza non solo regionale e quindi è davvero una buona notizia oggi inaugurare le nuove sale operatorie multimediali” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“La sinergia con l’Università di Torino nella realtà della Città della Salute e della Scienza si concretizza oggi in un’altra delle molte azioni che hanno permesso nel tempo di agevolare l’ottimizzazione dell’attività assistenziale con il valore aggiunto delle mission di ricerca e di formazione, proprie dell’Ateneo. L’adeguamento infrastrutturale e l’innovazione tecnologica sono elementi ineludibili per rendere i percorsi assistenziali sempre più performanti e sostenibili, garantendo contestualmente una formazione di nuovi professionisti adeguata alla continua evoluzione degli standard di cura” commenta Paola Cassoni (Direttrice della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino).