Avigliana- Nella mattinata del 5 novembre, in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Torino, i Carabinieri di Avigliana hanno tratto in arresto due italiani di 44 anni e 31 anni perché gravemente indiziati di “lesioni personali pluriaggravate in concorso” e “rapina pluriaggravata in concorso”. A seguito di perquisizione domiciliare, a casa del più giovane, sono stati rinvenuti un coltello a serramanico, una riproduzione “a salve” di pistola Beretta priva di tappo rosso e gli indumenti utilizzati per compiere la spedizione punitiva. Entrambi sono stati accompagnati presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Il provvedimento scaturisce a seguito di denuncia di aggressione subita da un italiano del posto avvenuta il 9 settembre. La complessa attività investigativa, eseguita attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza e alle analisi tecniche, ha permesso di identificare i due presunti malfattori.
La Polizia di Stato del posto di Polizia presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, a seguito di una grave condotta ingiuriosa, offensiva e molesta nei confronti del personale sanitario del locale Pronto Soccorso ospedaliero, posta in essere da parte di un soggetto italiano residente in provincia, ha contestato e notificato, nella giornata del 6 novembre la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.000 €, prevista dall’art. 9 della Legge 113/2020.
Tale normativa, come sottolinea la Questura di Cuneo, è stata prevista per rafforzare la tutela della sicurezza del personale che svolge la professione sanitaria o socio sanitaria e di chiunque svolga attività ausiliaria di cura, assistenza sanitaria o soccorso presso strutture pubbliche o private.
Pertanto, la Polizia di Stato della Questura di Cuneo, avendo già riscontrato analoghi episodi, richiama l’utenza ospedaliera a rapportarsi in modo corretto e civile verso il personale che opera in strutture sanitarie, pena la sanzione amministrativa, da 500€ a 5.000€, prevista dalla legge 113/2020, che può essere contestata entro 90 gg. dall’accaduto, salvo che la condotta non costituisca autonoma fattispecie di reato.
Con riferimento a quest’ultimo contesto, il Questore della Provincia di Cuneo, dopo l’intervento effettuato dai militari della Compagnia Carabinieri di Mondovì, in data 10 ottobre u.s., nei confronti di un cittadino extracomunitario, richiedente protezione internazionale e residente ad Asti, responsabile del reato di minaccia, aggressione e interruzione di pubblico servizio ai danni di personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mondovì, ha emesso, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, l’ordine di allontanamento entro 48 ore e il divieto di ritorno nel comune di Mondovì, per un periodo di anni tre, senza autorizzazione preventiva del Questore, ai sensi dell’art. 3 del Decreto Legge n. 123/2023 (c.d. decreto Caivano).
“CHI È FRAGILE MERITA PIÙ ATTENZIONI”
“Avete fatto un capolavoro di sinergia sociale tra realtà religiosa, civile e di volontariato di cui potete essere orgogliosi e di cui il Consiglio Regionale è orgoglioso”, così è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte all’inaugurazione della nuova Stazione di Posta di Pinerolo, un luogo di solidarietà e condivisione nato grazie all’investimento della Diocesi con il contributo di risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“È uno spazio – continua Nicco – che sono certo rappresenterà un punto di riferimento, aperto a tutti coloro che necessitano di un aiuto. Le nostre azioni dovranno essere rivolte sempre più verso chi ha più bisogno. Non dobbiamo dimenticarci di chi è in stato di disagio”.
La nascita della Stazione di Posta di Pinerolo ha coinvolto cittadini, istituzioni, enti e associazioni in un percorso di reciproco sostegno.
“Questo luogo è simbolo di una visione condivisa: la Diocesi e la Caritas insieme al Ciss, l’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca e il Comune di Pinerolo hanno collaborato uniti e sono la dimostrazione e l’esempio positivo di come insieme si possano ottenere risultati importanti , trasformando la solidarietà in azioni concrete. Chi è più fragile deve avere maggiori attenzioni”, conclude il presidente Nicco.
Sabato 9 novembre
Presso SERMIG – Arsenale della Pace Piazza Borgo Dora, 61 – Torino
Assemblea pubblica di Confartigianato Torino 2024
L’Assemblea di Confartigianato Torino 2024 assume una rilevanza significativa alla luce degli scenari internazionali, nazionali e locali come l’inasprimento del conflitto russo-ucraino e l’escalation della guerra in Medio Oriente, gli esiti negativi per il comparto casa dovuti allo stop del Superbonus, la crisi dell’automotive, le preoccupazioni dell’autotrasporto, l’export rallentato e reso più costoso dai valichi chiusi o intermittenti, il caro energia.
Secondo il Presidente Dino De Santis “il clima di guerra sta penalizzando l’approvvigionamento di prodotti essenziali per la trasformazione della manifattura, aggravando il rallentamento del commercio. Motivi di ulteriore preoccupazione derivano dalla frenata di due fra i grandi player della manifattura mondiale (Germania e Cina).”
“Inoltre, l’instabilità politica che agita il Medio Oriente – prosegue De Santis – sta rallentando la vendita dei prodotti piemontesi verso un’ampia area di Paesi arabi o confinanti in quella zona. Voglio ricordare che dal Piemonte partono beni e servizi per oltre 2 miliardi e mezzo di euro, verso Emirati Arabi, Arabia Saudita, Israele, Qatar, Kuwait oltre ad altre 12 nazioni”.
La crisi dell’automotive rischia di affondare non solo le grandi imprese manifatturiere ma anche le piccole imprese della subfornitura che gravitano attorno a loro, aprendo scenari futuri molto preoccupanti. Già adesso provoca ripercussioni sull’intera filiera, con commesse in diminuzione e contrazione delle esportazioni fino al 46%, coinvolgendo migliaia di piccole imprese, anche artigiane.
“L’Ufficio studi di Confartigianato Torino valuta che nell’area metropolitana torinese saranno coinvolte 20 mila imprese, con un’occupazione stimata di 45 mila addetti, dei quali 1/3 rischia il posto di lavoro. – continua De Santis – Una crisi che ha già prodotto un rallentamento degli investimenti e il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali che entro fine anno coinvolgerà oltre il 30% delle imprese manifatturiere.”
“Edilizia ed Autotrasporto sono altri due comparti ad elevato rischio – denuncia De Santis -; gli esiti negativi per il comparto casa dovuti allo stop del Superbonus con l’abbassamento dell’agevolazione al 50% nel 2025 per la prima casa, e l’incertezza sulle risorse da mettere in campo dal Governo per dare seguito alla direttiva europea sulle case green, sta mettendo in ginocchio il mondo delle costruzioni. Voglio ricordare che da settembre 2022 a settembre 2024 il settore delle Costruzioni piemontesi ha perso 309 imprese artigiane, passando da 49.187 a 48.878. Resta, poi, la criticità sulla patente a crediti che non è lo strumento idoneo a ridurre e, soprattutto, prevenire gli infortuni sul lavoro, ma sembra piuttosto un ulteriore fardello burocratico”.
“Le imprese dell’autotrasporto sono state duramente colpite dalle diverse crisi economiche succedutesi e dai ricorrenti rincari dei costi. L’ipotizzato innalzamento delle accise (che si andrebbe ad aggiungere al caro pedaggi ed alle penalizzazioni derivanti dall’isolamento del Piemonte) provocherebbe un’esplosione dei costi difficilmente scaricabile sui prezzi di listino. Un provvedimento che escluderebbe chi opera con veicoli sopra le 7,5 tonnellate e da euro 5 in su ma che penalizzerebbe i furgoni di 3,5 tonnellate.”
C’è poi il tema del caro energia “tra il 2022 e il 2023 l’extracosto per le PMI di Torino e provincia è cresciuto di 430 milioni. Reclamiamo a gran voce – chiede il Presidente – una politica energetica che miri all’autonomia del Paese agendo su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili, del nucleare e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici ove non impattino sulla capacità economica di famiglie ed imprese, riduzione degli sprechi”.
“In questa difficile situazione – conclude il Presidente De Santis – l’impegno di Confartigianato Torino si rivolge alle imprese in difficoltà per sostenerle in modo pratico e concreto. Nel corso della nostra assemblea annuale verrà presentato il progetto VAL.E. – la multicompetenza al servizio delle imprese. Un servizio gratuito che, in collaborazione con un gruppo di ex dirigenti in pensione, provenienti da Fiat e da altre grandi imprese, fornisce consigli specialistici per risolvere le situazioni di crisi aziendale”.
La Giunta regionale ha approvato ieri la delibera propedeutica alla firma dell’accordo integrativo con i ministeri dell’Economia e delle Finanze e quello della Salute per recepire l’affidamento dei lavori e le risorse aggiuntive già stanziate lo scorso anno per dare copertura ai maggiori costi per la costruzione del Parco della salute, così come determinati dal Commissario Corsini (in condivisione con ANAC) nel mese di ottobre 2023 a fronte dei rincari di energia e materie prime dovuti alla congiuntura internazionale e all’inflazione.
Si tratta di risorse che sono già state accantonate con la delibera di Giunta di luglio 2023 con cui è stata fatta la programmazione di tutti i fondi statali ex art. 20 disponibili per il Piemonte.
La delibera recepisce anche l’incremento pari a 44 milioni che l’impresa ha inserito a suo carico nell’offerta che si è aggiudicata i lavori.
Il valore complessivo dell’opera ammonta complessivamente a circa 610,9 milioni (ospedale come da aggiudicazione di gara più le opere di bonifica in corso) e comprende 238,7 milioni di contributo pubblico (226,8 a carico dello Stato e 11,9 a carico di Regione) e 372,2 milioni di contributo del privato, ovvero 44 milioni aggiuntivi che l’azienda ha inserito nella sua offerta e che sono completamente a suo carico e non incidono nella rata annuale che resta invariata a 39,9 milioni.
Nella quota pubblica è compresa anche l’integrazione definita nell’ottobre 2023, che ha un valore di 88,7 milioni, di cui 4,3 milioni a carico della Regione e 84,4 a carico dello Stato. L’importo tiene conto dell’Iva, in base a quanto stabilito dall‘Agenzia delle Entrate, e non comporta un aumento del costo dell’opera per le casse pubbliche, trattandosi di una partita di giro.
L’accordo integrativo con i Ministeri dovrebbe essere siglato in tempi brevi, presumibilmente entro l’anno.
Addio alla scrittrice torinese Rosa Mogliasso
Si è spenta ieri a 64 anni la scrittrice torinese Rosa Mogliasso all’ospedale Molinette di Torino al termine di una dura lotta contro un brutto male che l’aveva colpita negli ultimi mesi. Nota per i suoi gialli e noir ambientati a Torino, sempre in bilico tra tragiche vicende parossistiche e quell’irresistibile comicità tutta piemontese. Conosciuta anche nella scena teatrale torinese per il suo ruolo come direttrice del Teatro Baretti di Torino collaborandocon artisti e registi di spicco, tra cui l’amico Davide Livermore e Corallina Demaria, sodalizi che avevano dato vita a genialiprogetti teatrali. Riusciva a far incontrare la Torino più rassicurante e familiare con quella più torbida e cupa, quella proletaria sempre pronta a reinventarsi con quella più patinata ma viziosa, sempre sul filo di un’ironia dissacrante, rendendo la realtàmonotona e i personaggi tratteggiati con rara arguzia suscettibili di improvvise scintille. Tra i suoi romanzi ricordiamo: L’assassino qualcosa lascia con cui ha debuttato, L’amore si nutre d’amore, La felicità è un muscolo volontario, Chi bacia e chi viene baciato,Bella era bella, morta era morta, L’irresistibile simmetria della vendetta e l’ultimo del 2023 Uccidere, qualche volta. È stata finalista in molti premi prestigiosi, tra cui il Bancarella, il premio Scerbanenco e il francese Prix Meilleur Polar. Recentemente, a testimonianza del successo consolidato da Mogliasso negli anni, la casa editrice francese Gallimard ha incluso nel suo catalogo due suoi romanzi, “Bella era bella morta era morta” e “L’irresistibile simmetria della vendetta”. Lascerà un vuoto nel pubblico che l’ha seguita e amata in questi anni.
GIULIANA PRESTIPINO
Dalla Regione 4.5 mln di euro per il bando a sostegno delle Unioni di Comuni del Piemonte
Bussalino: “Vogliamo incentivare lo svolgimento delle funzioni della Polizia Locale e della Protezione Civile”
La Giunta della Regione Piemonte ha approvato i criteri per l’assegnazione dei contributi destinati alla gestione associata delle funzioni comunali per il 2024, con una dotazione complessiva di 4.507.967 euro. I contributi saranno destinati alle Unioni di Comuni inserite nella Carta delle Forme associative del Piemonte, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici nelle aree territoriali che necessitano di un maggiore sostegno.
“Siamo orgogliosi di sostenere concretamente le Unioni di Comuni, che con la gestione associata possono ottimizzare le risorse e garantire servizi di qualità anche nei territori più periferici – ha dichiarato l’assessore agli Enti locali, Enrico Bussalino -. Questo intervento è fondamentale per sostenere le aree montane e rurali della nostra regione, dove i singoli Comuni da soli incontrerebbero difficoltà nell’erogare servizi in modo efficiente. Con questo bando, in particolare, vogliamo incentivare lo svolgimento delle funzioni della Polizia Locale e Protezione Civile, per offrire un migliore servizio per il territorio. Questi contributi ci permettono di dare un impulso reale allo sviluppo e alla coesione delle nostre comunità, promuovendo forme di collaborazione che si stanno dimostrando vincenti” ha concluso l’assessore Bussalino.
Il sostegno alle Unioni di Comuni rappresenta una scelta strategica per la Regione Piemonte, perché la gestione associata consente ai Comuni di superare le limitazioni individuali, migliorando i servizi locali e valorizzando il territorio. Il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sito della Regione Piemonte.
Con il cambio orario di dicembre 2024 la linea Sfm1 Rivarolo-Chieri del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) verrà potenziata, un passo importante per migliorare la mobilità quotidiana dei pendolari e dei cittadini piemontesi.
Questo intervento rientra nelle azioni previste dal Contratto di servizio e si inserisce in un ampio piano di sviluppo che la Regione Piemonte ha avviato per rafforzare il trasporto ferroviario metropolitano. Dal lunedì al venerdì, i treni della linea Sfm1 viaggeranno con una frequenza di 30 minuti durante tutta la giornata, garantendo una copertura maggiore rispetto all’attuale. Saranno aggiunte nuove corse e altre, oggi limitate alle stazioni di Stura o Lingotto, saranno prolungate fino a Rivarolo e Chieri, estendendo così la fascia oraria di servizio e rispondendo alle esigenze di chi viaggia per lavoro o studio.
Cosa cambierà per i viaggiatori:
– Per Rivarolo: la città sarà servita da 54 treni al giorno, con un incremento di 14 treni rispetto a oggi, distribuiti in 8 nuove partenze e 6 arrivi aggiuntivi.
– Per Chieri: saranno 60 i treni giornalieri, con un aumento di 16 rispetto all’attuale orario, grazie a 8 nuove partenze e 8 arrivi in più.
– Anche le località intermedie beneficeranno di un servizio potenziato: ad esempio, a Settimo saranno garantiti 103 treni giornalieri, di cui 49 della linea Sfm2 e 54 della linea Sfm1, con un incremento complessivo di 14 treni.
«La Regione Piemonte, come si evince da questi nuovi servizi, – ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi – vuole continuare ad investire per rendere il trasporto ferroviario sempre più efficiente, ampliando l’offerta e garantendo collegamenti più frequenti e comodi. Il nuovo riassetto che prevede collegamenti diretti verso l’aeroporto aveva ridotto alcune corse verso Stura che oggi recupera collegamenti importanti». Gabusi ha concluso sostenendo che “non abbiamo comunque distolto l’attenzione dalle difficoltà che vive oggi la rete piemontese, anzi, siamo stimolati a richiedere più attenzione ai gestori dell’infrastruttura e del servizio».
- Piazze virtuali VS Piazze Reali di Socializzazione
- Inclusione
- Barriere Architettoniche
- Economia Circolare
- Energie Rinnovabili
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Biodiversità
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a cui si aggiunge lo Storytelling come area di formazione specifica per gli insegnanti e gli studenti.
Buone notizie per i collegamenti di trasporto pubblico da Torino al Castello di Rivoli: a partire dalla prima settimana di dicembre, il servizio della linea 36n Rivoli-Alpignano verrà potenziato nelle giornate di sabato, con un nuovo percorso e orario. Questa iniziativa, frutto di una collaborazione tra la Città di Rivoli e la Città Metropolitana di Torino, garantirà collegamenti ogni ora tra la stazione ferroviaria di Alpignano e il Castello di Rivoli negli orari di apertura del Castello (dalle 11 alle 18), in coincidenza con i treni da Torino.
Grazie a questa soluzione, il tempo medio di viaggio tra la stazione di Torino Porta Nuova e il Castello di Rivoli sarà di soli 35 minuti, offrendo una valida alternativa all’auto privata, e agevolando i turisti già a partire dal periodo natalizio. Il nuovo servizio al sabato permetterà, inoltre, di rilanciare il collegamento tra Rivoli e Torino in un’ottica integrata treno+bus, anticipando la logica intermodale su cui si fonda la futura revisione della rete di trasporto pubblico locale (TPL).
“Uno sforzo anche di coordinamento che Città metropolitana di Torino ha messo in campo con impegno e convinzione – sottolinea il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo –per agevolare la mobilità e il trasporto pubblico nella zona ovest per promuovere Rivoli sotto il profilo culturale e turistico grazie al fulcro del Castello. L’urgenza del collegamento pubblico con la stazione FFSS di Alpignano era nota da tempo ed è arrivato il momento di avviare la sperimentazione del sabato e festivi, in attesa di estendere la navetta anche nel resto della settimana. Vogliamo valutare con Agenzia della mobilità e Gtt la possibilità di procedere con rimodulazioni al servizio anche nei giorni feriali, attivando rilevazioni di carico aggiornate sulla linea 36n Rivoli-Alpignano, così da avere una base per le valutazioni relative agli ulteriori interventi possibili da adottare.”
“Questa è una notizia eccellente per Rivoli – aggiunge il sindaco di Rivoli Alessandro Errigo – perché la navetta tra la Stazione di Alpignano e il Castello sarà utile non solo ai turisti, ma anche ai cittadini. In collaborazione con Città Metropolitana e Agenzia per la Mobilità, stiamo finalmente riorganizzando il trasporto pubblico in quest’area della città e della zona ovest. La riduzione del biglietto di ingresso concessa dal Castello rende ancora più inclusiva l’Arte Contemporanea.”
Afferma il Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Francesco Manacorda: “Questa magnifica novità è un enorme regalo delle amministrazioni coinvolte per i quarant’anni del Museo che festeggeremo a dicembre. Un importantissimo progetto che permetterà al Castello di essere più vicino al pubblico della Città metropolitana intera”.
L’operazione anticipa il lavoro che sta prendendo forma con la redazione del PAINT (Piano dell’intermodalità e dell’accessibilità), che dà attuazione al PUMS con il ridisegno della rete di trasporto pubblico metropolitano. Questo ridisegno risponde alle esigenze emerse durante le consultazioni con gli Enti e costituirà la base di gara per l’affidamento del servizio TPL dal 2026.
Il biglietto integrato, valido per 100 minuti, costa 3,80€ e include sia il viaggio in treno sulla tratta Torino-Alpignano che il trasferimento in navetta fino a Rivoli. Per l’andata e il ritorno da Torino sono necessari due titoli di viaggio. I biglietti integrati di tipo A sono disponibili presso le rivendite autorizzate. Il Direttore del Castello, Francesco Manacorda, ha annunciato che i visitatori che lo presenteranno riceveranno un rimborso di 4€.
https://www.gtt.to.it/cms/biglietti-abbonamenti/biglietti/biglietti-carnet#integrati
Si sta inoltre lavorando per rinominare la linea 36n Alpignano-Rivoli Castello, per darle un’identità specifica come servizio di collegamento turistico.