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I 90 anni del Collegio universitario Einaudi

Il Collegio Universitario Einaudi, fondato dal matematico torinese Renato Einaudi nel 1935, compie quest’anno novanta anni

In novanta anni di vita oltre diecimila studenti hanno abitato e vissuto le cinque sezioni del Collegio; tra loro Umberto Eco, Claudio Magris, Francesco Profumo, Annibale Crosignani e Massimo Luigi Salvadori.
Una storia lunga novanta anni cominciata nel 1935, in epoca fascista, con la nascita della Casa dello Studente e che dieci anni dopo, una volta conclusa la seconda guerra mondiale, ha preso nuovo vigore e una direzione ben precisa per volontà del professore  e matematico Renato Einaudi, classe 1909, che intravvide nei locali di via Galliari 30 l’ambiente ideale per permettere agli studenti universitari meritevoli, ma privi di mezzi economici, di emergere e crescere sia dal punto di vista scolastico sia da quello umano.

Un sogno fondato su alcuni valori e principi ben chiari, la centralità della persona, la laicità, il merito, l’apertura alla società civile, l’interculturalità e la sostenibilità. A questi si aggiunge l’attenzione ai meno abbienti. Nei primi anni, con la sola sezione di via Galliari, tutti gli studenti erano ospitati gratuitamente, a volte anche con un presalario, grazie ai fondi che Einaudi riusciva  a raccogliere dai sostenitori. Con l’apertura delle nuove sedi i posti sono stati messi a concorso anche a pagamento e si è diversificata la provenienza sociale dei collegiali, un valore aggiunto che ancora oggi il Collegio si impegna a salvaguardare, pur mantenendo rette agevolate e la gratuità per chi ne avesse i requisiti. Con lo sviluppo delle Opere universitarie, oggi Enti allo Studio, il Collegio ha poi iniziato a condividere e promuovere il fondamentale sostegno al diritto allo studio.
Tutti valori fondamentali che il Collegio ha trasmesso anno dopo anno, generazione dopo generazione agli oltre diecimila ex collegiali che, in questi decenni, hanno vissuto le sue residenze, diventate nel frattempo cinque. È proprio questo esercito pacifico intraprendente e affamato di conoscenza di oltre diecimila ragazzi, Italiani e stranieri, benestanti e non, ingegneri, scienziati, letterati e medici, il vero inestimabile tesoro del Collegio Universitario  Einaudi, che è sempre più proiettato verso il futuro.
Il Collegio è, infatti, diventato una vera e propria istituzione per Torino, capace di dialogare con le istituzioni, creare un sistema vincente con gli Atenei e vivere e anticipare tutti i cambiamenti delle epoche che ha attraversato. Basti pensare alla decisione di inaugurare nel 1954 una sezione femminile, in un’epoca ancora poco sensibile alla parità dei sessi in campo formativo, per poi successivamente rendere miste tutte le proprie sezioni, aprendosi anche agli studenti stranieri, il cui deciso incremento, avvenuto negli ultimi due decenni, è dovuto anche all’apertura internazionale degli atenei.
Dopo la sede storica di via Galliari ampliata nel 1954, nello stesso anno nasceva la Sezione Po, in via Maria Vittoria 39, inizialmente destinata a sole studentesse, a cui faranno seguito nel 1956 la Sezione Crocetta, in corso Lione 24, nel 1961 la Sezione San Paolo, in via Bobbio 3, e nel 1968 la Sezione Mole Antonelliana, in via delle Rosine 3, per un totale di 750 posti in camera singola.

Dal mondo dell’impresa e della finanza si sono distinti, tra gli ex studenti, Francesco Profumo, dal mondo della statistica Nicola Pierpoli, fondatore dell’Istituto Pierpoli, punto di riferimento per i sondaggi in Italia. Dal mondo della letteratura Umberto Eco e Claudio Magris, da quello della storia Massimo Salvadori. Dalla Psichiatria Annibale Crosignani, dalla politica l’ex sindaco di Torino, l’ingegnere Valentino Castellani e Gianni Bullia, ex presidente dell’INPS, dell’Inail ed ex direttore della Rai.
L’espansione degli ultimi venticinque anni ha visto la completa riqualificazione delle proprie cinque sezioni grazie ai fondi stanziati dai vari bandi della legge 338 del 2000. Il progetto ha permesso, senza costruire nuovi edifici, ma soltanto ridisegnandoli, di incrementare i posti studio totali da 750 a 872, che da gennaio 2026 diventeranno 1012 con la riapertura degli spazi dell’ex mensa di via Ormea.
Alle attuali cinque sezioni si aggiungerà in futuro anche una sesta Sezione, il Collegio degli Artisti, all’interno del progetto Polo delle Arti, che nascerà nello storico complesso della Cavallerizza Reale, attualmente in  fase di riqualificazione.

Tante le iniziative per festeggiare i novanta anni del Collegio. A fine ottobre si terrà un Festival dedicato all’AI dal titolo “Una comunità che pensa. Intelligenze artificiali tra politica, affetti e mondo del lavoro” dal 20 al 28 ottobre, dedicato ai giovani collegiali e ad alcuni studenti selezionati del Convitto Umberto I, e un evento istituzionale venerdì 24 ottobre al Museo del Risorgimento di Torino.
Una mostra fotografica ripercorrerà la storia del Collegio e sarà  allestita presso la Biblioteca Civica Centrale in via della Cittadella 5, aperta dall’8 al 20 novembre prossimi.

“Novant’anni e non sentirli. Il leso della tradizione è uno zaino di esperienze che ci arricchisce senza appesantirci e ci fa guardare lontano – racconta Paolo Enrico Camorati, Presidente del Collegio Einaudi di Torino – io ritengo che la grande forza del Collegio, in tutti questi anni, sia stato quello di evolversi e rinnovarsi costantemente, senza mai cambiare spirito. I valori su cui Renato Einaudi ha costruito questa fantastica storia sono, infatti, rimasti i medesimi: laicità, meritocrazia, inclusività, interculturalità e supporto concreto e attivo alla formazione universitaria e umana di ogni singolo studente. Anno dopo anno, generazione dopo generazione, le esigenze sono cambiate, nella quotidianità e in ambito universitario. Siamo stati capaci di affrontarli e in certi casi di prevederli, di adattarci, garantendo sempre solidità, serietà e servizi all’avanguardia”.

Mara Martellotta

La navetta AuToMove si guida da sola

 

Da questa settimana e’ possibile viaggiare gratuitamente a bordo della navetta a guida autonoma AuToMove, attualmente in fase di test a Torino e parte del progetto Living Lab ToMove, dedicato allo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità urbana smart e sostenibile. Ieri il sindaco Lo Russo ha fatto il percorso inaugurale . Dopo una prima fase di test tecnici, finalizzati alla raccolta dati e al monitoraggio dell’interazione tra il mezzo, l’infrastruttura tecnologica e l’ambiente urbano, i torinesi potranno salire a bordo dell’innovativo shuttle per sperimentare direttamente il servizio di trasporto collettivo autonomo “a chiamata”.

Il percorso, lungo circa 3 km, si sviluppa lungo un anello che collega corso Tortona, corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena, con capolinea presso il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino e cinque fermate complessive.

Nei giorni scorsi l’assessora all’Innovazione e alla Mobilità della Città di Torino, Chiara Foglietta, ha effettuato un viaggio in anteprima a bordo del veicolo, accompagnata dai rappresentanti dei partner di progetto: GTT, 5T, Università di Torino, Politecnico di Torino, Fondazione LINKS, Fondazione Piemonte Innova

“AuToMove rappresenta un passo importante per Torino nel percorso verso una mobilità più innovativa e sostenibile – ha commentato l’assessora –. Essere tra le prime città in Italia a sperimentare un servizio autonomo su strada ci consente di esplorare nuove soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita quotidiana delle persone. Questo progetto dimostra come la tecnologia possa contribuire a rendere i nostri spostamenti più sicuri, efficienti e a misura di cittadino.”

La navetta AuToMove, fornita da Ohmio e gestita operativamente da GTT è un veicolo elettrico a guida autonoma e connessa, integrato nel sistema di trasporto pubblico locale. Il mezzo comunica con altri veicoli e, grazie a tecnologie e dispositivi specifici progettati e messi in campo dalla società in house 5T, con l’infrastruttura stradale.

Si tratta di uno shuttle di livello SAE 4, compatibile con infrastruttura V2X per l’attraversamento automatico delle intersezioni semaforiche. Il servizio è attivo su un percorso urbano con 5 fermate, con a bordo un safety driver GTT appositamente formato, e può essere prenotato tramite app Wetaxi.

Grazie alla sensoristica di bordo e alla capacità di ricevere informazioni in tempo reale (ad esempio, sulle fasi semaforiche delle intersezioni), la navetta è in grado di muoversi in sicurezza nel contesto urbano. Il safety driver supervisiona il funzionamento del veicolo e può intervenire manualmente in caso di necessità. La navetta è dotata di una postazione manuale che consente il passaggio alla guida tradizionale in qualsiasi momento.

Il servizio sarà attivo nei giorni feriali, dalle 11:00 alle 16:30, con una capacità massima di 8 passeggeri per corsa. L’utilizzo è gratuito previa prenotazione (a partire da lunedì 13 ottobre) tramite l’app Wetaxi, selezionando il servizio AuToMove.

L’iniziativa fa parte del progetto Living Lab ToMove, finanziato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale (PNRR), e vede la collaborazione di un ampio partenariato pubblico-privato: Città di Torino, GTT, 5T, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione LINKS, Fondazione Piemonte Innova.

Nel solco della CCAM e del paradigma Mobility as a Service (MaaS), la sperimentazione integra soluzioni cooperative, connesse e autonome, digitalizzando il trasporto locale e offrendo un’esperienza continua — dalla pianificazione al pagamento — su più modalità. Torino si conferma laboratorio urbano di riferimento e modello replicabile per il TPL autonomo: gli elementi emersi su esercizio, sicurezza, interazioni V2X e soddisfazione degli utenti orienteranno linee guida tecniche e futuri quadri regolatori a livello locale e nazionale, accelerando un’adozione sicura e consapevole.

L’iniziativa lascerà in eredità a Torino infrastrutture digitali e V2X riutilizzabili (dai sensori ai sistemi di orchestrazione) e competenze operative e scientifiche su esercizio, safety, integrazione nel TPL e governance dei dati. Inoltre, rafforza l’attrattività del territorio verso startup e ricercatori interessati a testare soluzioni in contesto reale, aprendo la strada a nuovi modelli di mobilità urbana: servizi a chiamata — autonomi e tradizionali — pienamente integrati nel MaaS, che ampliano le opportunità di spostamento. Il tutto promuovendo, in attuazione della visione “Torino verso la neutralità climatica 2030”, ambienti urbani più vivibili, dove natura e tecnologia dialogano e la mobilità lenta (a piedi, in bici, micromobilità) si connette alla rete del Trasporto Pubblico Locale.

Per prenotare il viaggio e scoprire di più sul progetto, è possibile scaricare gratuitamente l’app Wetaxi e selezionare il servizio AuToMove. Per maggiori info sul progetto: https://torinocitylab.it/to-move/

Partner della sperimentazione: il comitato promotore

Ambito mobilità e trasporti:

GTT S.p.A.: ha partecipato alla co-progettazione e gestisce operativamente il servizio sperimentale di trasporto collettivo autonomo on demand. A bordo della navetta sono presenti i suoi safety driver. Si è inoltre occupata della selezione dei fornitori.

5T S.r.l.: gestisce la centrale della mobilità e infomobilità della Città di Torino. Si è occupata del dispiegamento dell’infrastruttura tecnologica e ha partecipato alla co-progettazione della sperimentazione, supportando l’integrazione del servizio sperimentale nel servizi MaaS

Enti di ricerca:

Università di Torino, Politecnico di Torino e Fondazione LINKS, conducono attività di ricerca applicata e supportano la valutazione tecnico-strategica delle soluzioni CCAM, monitorando e accompagnando i test sul campo. LINKS  ha supportato lo sviluppo dei protocolli di communicazione fra la navetta e l’infrastruttura stradale oltre a condividere l’esperienza tecnico-normativa acquisita in progettualità pregresse. Il Politecnico di Torino ha favorito il test di sensoristica per la rilevazione di utenti vulnerabili. L’Università di Torino ha coadiuvato le attività di coinvolgimento di utenti e di analisi dell’accetabilità degli utenti.

Ecosistema innovazione e impresa:

Fondazione Piemonte Innova: coordinatore del Polo di Innovazione ICT della Regione Piemonte e del Cluster Tecnologico Nazionale Smart Communities. Garantisce il raccordo con altre aziende e centri di ricerca che sviluppano soluzioni innovative nel settore, ampliando il potenziale delle sperimentazioni del Living Lab.

Fornitori tecnologici

Ohmio – produttore neozelandese con basi in Europa e negli USA, fornitore del veicolo

WeTechnology e Padam, partner tecnologici responsabili dell’integrazione del servizio di prenotazione e gestione della corsa all’interno dell’app Wetaxi e incaricati dello sviluppo del modulo orchestratore del servizio, elemento chiave per la gestione del sistema di trasporto autonomo on demand.

TORINO CLICK

Ragazza della bici dei Murazzi, pena ridotta a 14 anni

Ridotta da 16 a 14 anni la pena comminata a Sara Cherici. E’ la ragazza ventenne condannata per concorso in tentato omicidio nel lancio della bici dai Murazzi di Torino. Il grave atto nel 2023 rese tetraplegico lo studente palermitano Mauro Glorioso.La sentenza è giunta al termine del processo d’appello davanti alla Corte torinese. La giovane in aula ha voluto rendere dichiarazioni spontanee.

Termosifoni accesi da oggi

Da oggi mercoledì 15 ottobre, a Torino si potranno accendere i riscaldamenti in casa e sui luoghi di lavoro.

Le temperature registrate e quelle previste per i prossimi giorni hanno fatto propendere per la conferma del calendario ordinario stabilito dalla normativa nazionale che, in base alla zona climatica in cui si trovano le diverse città, stabilisce periodi, limiti di temperatura per gli ambienti e numero massimo di ore di accensione durante la giornata.

A Torino il funzionamento di tutti gli impianti termici è regolamentato come segue:
– periodo di accensione: dal 15 ottobre 2025 al 15 aprile 2026; ore giornaliere massime consentite: 14, dalle 5:00 alle 23:00;
– temperatura massima consentita: 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli edifici a esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, il cui limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza.

Al di fuori del periodo di accensione consentito e senza alcuna ulteriore disposizione delle Autorità, gli impianti termici possono essere attivati dal Responsabile solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria (7 ore).

Per alcune tipologie di edifici, come ospedali, cliniche, case di riposo, scuole dell’infanzia e nidi, la normativa prevede condizioni di esercizio più flessibili, sia rispetto al periodo di accensione che ai limiti di temperatura, in relazione alla funzione e alla particolare esigenza di comfort degli ambienti.

L’Amministrazione comunale invita cittadini e cittadine ad adottare sempre comportamenti responsabili e buone pratiche che riducano i consumi energetici a vantaggio dell’ambiente e delle bollette.

Il periodo di accensione dei riscaldamenti terminerà il 15 aprile 2026, salvo nuove disposizioni.

TORINO CLICK

Presidio pro Pal davanti alla Rai

Ieri sera davanti alla sede Rai di via Verdi a Torino alcune decine di manifestanti pro Pal hanno dato vita a un presidio contro la partita di calcio Italia Israele tenutasi a Udine. Sono stati esposti striscioni contro Israele e contro il Governo.

Cesana si tinge di rosa per la prevenzione del tumore al seno

CESANA TORINESE – Anche quest’anno Cesana si colora di rosa per la prevenzione del tumore al seno.

L’Amministrazione Comunale di Cesana aderisce anche quest’anno alle iniziative della campagna della prevenzione del tumore al seno “La Regione si colora di rosa. Insieme per la prevenzione”, giunta alla sua quarta edizione.

E lo fa con un doppio appuntamento domenica 19 ottobre.

Sono infatti due i momenti che contraddistinguono la giornata di Cesana, anzi tre perché al termine ci sarà il terzo tempo con l’aperitivo in piazza Vittorio Amedeo offerto dalla Pro Loco di Cesana.

Ma prima si cammina. Domenica 19 ottobre anche a Cesana si cammina per la ricerca.

Cesana sarà una delle tappe della dodicesima edizione della Pink Parade Pittarosso, una camminata non competitiva per sostenere la ricerca sui tumori femminili e sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione.

La Pittarosso Pink Parade partirà come evento diffuso alle ore 9,30 da piazza Vittorio Amedeo per raggiungere la frazione Bousson e fare ritorno a Cesana.

Al rientro dei camminatori alle ore 11,15 presso la Sala Formont di via Pinerolo 0 a Cesana ci sarà l’incontro con il dottor Ferrando dell’Associazione ANDOS Odv (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno).

L’Associazione ANDOS promuove il progetto “La Regione si colora di rosa. Insieme per la prevenzione” dal 2022 in collaborazione con l’ANCI e la Consulta Regionale Femminile del Piemonte per diffondere la cultura della prevenzione e per promuovere i programmi di screening.

Al termine il terzo tempo con l’aperitivo in rosa in piazza Vittorio Amedeo.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni invita alla partecipazione: “La nostra Amministrazione Comunale, come già lo scorso anno, ha aderito con grande piacere alla campagna di prevenzione del tumore al seno. Aspettiamo tutti in rosa domenica mattina in piazza Vittorio Amedeo per colorare la piazza e per dar voce alla campagna. Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e di raccogliere fondi per la ricerca”.

La Consigliera Comunale Clementina Pansoya Di Borio che ha curato l’iniziativa aggiunge: “Abbiamo aderito a questa iniziativa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Oltre a chi ha aderito già alla Pittarosso Pink Parade e camminerà indossando il kit rosa dell’iniziativa, domenica raccoglieremo altre donazioni liberali che verranno devolute all’Associazione ANDOS promotrice della campagna “La Regione si colora di rosa. Insieme per la prevenzione”. Nell’invitare tutti alla camminata di un’oretta per Bousson e poi all’incontro con il dottor Ferrando, ricordo di partecipare indossando qualcosa di rosa al fine di avere anche un bel colpo d’occhio a testimonianza di questo impegno”.

La campagna “Pink is better” fa tappa a Sauze d’Oulx 

SAUZE D’OULX – Anche quest’anno Sauze d’Oulx si tingerà di rosa per sostenere la campagna di lotta ai tumori femminili “Pink is better”.

L’appuntamento è per giovedì 16 ottobre dalle ore 16.30 al Parco Giochi di Sauze d’Oulx.

Una camminata/corsa, rigorosamente in rosa, aperta a tutti per la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere la lotta contro i tumori femminili della Fondazione Veronesi per la lotta contro i tumori femminili.

Come già negli anni scorsi si attende un’ondata rosa che colorerà il paese con un unico obbiettivo: divertirsi e fare del bene.

Tutto il ricavato verrà devoluto alla fondazione Veronesi.

La donazione minima per partecipare all’evento è di 15€.

Per chi volesse contribuire senza partecipare, le donazioni saranno graditissime. Perché in questo caso davvero, l’importante è aiutare!

Per ulteriori info e iscrizioni è possibile contattare: Chicca 3339049080, Denni 3404024791, Giulia 3403944186, Paoletta 3662111115 e Paola 3395731160.

Il Sindaco Mauro Meneguzzi plaude all’iniziativa: “Come Amministrazione Comunale siamo lieti di poter ospitare anche quest’anno a Sauze d’Oulx una tappa di questa fondamentale campagna nazionale di lotta ai tumori femminili. Il grazie va alle organizzatrici e anticipatamente a tutti coloro che vorranno venire a correre o camminare nelle vie del nostro paese per l’occoasione addobbato di rosa, dando così un contributo importante alla ricerca”.

ASL TO4, OPI Torino: “Nessun infermiere in servizio risulta coinvolto nelle indagini”

 

TORINO, 14 ottobre 2025 – In merito alle notizie di cronaca relative alle indagini che hanno interessato l’ASL TO4, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino precisa che, secondo le informazioni attualmente disponibili, nessun infermiere in servizio, a nessun livello di responsabilità, risulta coinvolto nelle inchieste coordinate dalla Procura di Ivrea.

«Si specifica che nessun infermiere attualmente in servizio a nessun livello di responsabilità risulta coinvolto nelle inchieste relative alla ASL TO4 che stanno in questi giorni catalizzando l’interesse dei media locali e nazionali» dichiara Ivan Bufalo, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino.

Le indagini, che coinvolgono complessivamente 38 persone tra dirigenti, medici e professionisti, riguardano ipotesi di reato quali turbativa d’asta, truffa, corruzione, abuso d’ufficio, esercizio abusivo della professione sanitaria e maltrattamenti. Al centro del procedimento vi sarebbero presunti concorsi pilotati, irregolarità negli appalti e condotte improprie da parte di singoli dirigenti e operatori.

Bufalo sottolinea come sia importante mantenere chiarezza e responsabilità nella comunicazione di queste vicende: «È necessario evitare generalizzazioni che rischiano di compromettere l’immagine e la credibilità di una categoria che, soprattutto negli ultimi anni, ha dimostrato competenza, etica e dedizione».

L’Ordine rinnova la piena fiducia nella magistratura e nel lavoro di accertamento in corso, ribadendo che ogni eventuale condotta illecita deve essere valutata singolarmente e che la responsabilità individuale non può mai essere estesa all’intera professione infermieristica.

«La fiducia dei cittadini nei confronti degli infermieri — conclude Bufalo — è un valore costruito nel tempo e va tutelata con trasparenza, rispetto e senso di giustizia».

Minaccia cassiera con le forbici e la rapina, arrestato

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un uomo di 42 anni per tentata rapina aggravata.

Una volante del Commissariato di P.S. “Mirafiori” è intervenuta, nei giorni scorsi, in Corso Traiano per la segnalazione di un’aggressione a mano armata ai danni della cassiera di un supermercato.

Gli operatori, giunti sul luogo, hanno individuato e fermato nel parcheggio antistante all’esercizio commerciale un cittadino italiano che stava cercando di darsi alla fuga; sottoposto a perquisizione, è stato rinvenuto parte del “bottino” ed uno scaldacollo, utilizzato per travisarsi durante la rapina.

A seguito di accurate ricerche, gli operatori sono, inoltre, riusciti a recuperare l’intera somma di denaro sottratta, nonchè il paio di forbici appuntite utilizzate per minacciare la cassiera, delle quali il quarantaduenne aveva tentato di disfarsi durante la fuga.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Inchiesta ospedale di Settimo: pazienti sedati e senza farmaci?

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Emergono nuovi e inquietanti aspetti sullo scandalo “Sanitopoli” all’ASL To4: alcuni pazienti sarebbero stati sedati e lasciati senza farmaci per intere notti nel reparto lungodegenti dell’ospedale di Settimo Torinese. Durante le ispezioni della Guardia di Finanza, altri anziani sarebbero stati trovati in condizioni disumane, fradici e sporchi, nella struttura dove un’azienda privata — oggi al centro della bufera — gestiva i servizi infermieristici.

È un altro aspetto dell’inchiesta sulla sanità del Canavese e di parte del Torinese che punta sugli appalti e sui concorsi che sarebbero stati truccati dell’ASL To4. Secondo gli inquirenti, la società coinvolta sarebbe stata favorita per 16 milioni di euro. In cambio, alcuni dirigenti pubblici avrebbero ottenuto vantaggi personali, ricevendo in anticipo informazioni riservate su bandi e prezzi di gara e garantendo assunzioni a persone legate agli amministratori infedeli.