CRONACA- Pagina 13

Un’estate in nero per il lavoro, tra morti e sfruttamento

Quirico (Sicurezza e Lavoro): «Pene certe e adeguate per chi trasgredisce le più elementari norme di civiltà del lavoro»

«In estate infortuni e sfruttamento sul lavoro non vanno in vacanza e, anzi, da Napoli a Torino, dilaga il lavoro nero» – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.

«I due lavoratori senza contratto morti insieme a un collega nel crollo di un montacarichi impropriamente utilizzato avvenuto il 25 luglio2025 nel capoluogo campano – prosegue Quirico– e l’operaio edile abbandonato per strada gravemente ferito il 7 agosto 2025 a Ciriè, nel Torinese, dopo il cedimento del balcone di una villa che stava ristrutturando ‘in nero’, sono il sintomo di un malcostume, anzi di comportamenti criminali, che sono ancora fortemente radicati nel comparto delle costruzioni in Italia».

«Il ricorso a lavoratori in nero, mal pagati e non adeguatamente formati e informati dei rischi – afferma il direttore di Sicurezza e Lavoro – è un comportamento che ancora resiste pervicacemente, a tutti i livelli, nelle imprese piccole come in quelle grandi, negli appalti pubblici così come nelle committenze private».

«Non ci stancheremo mai di dire – aggiunge Quirico – che servono maggiori controlli nei cantieri, già nelle fasi di allestimento, per stroncare sin dall’inizio pratiche scorrette e verificare che mezzi, attrezzature e ponteggi siano idonei e adeguatamente allestiti e utilizzati, per salvare vite umane e assicurare qualità del lavoro e delle opere».

«È necessario però – spiega MassimilianoQuirico – garantire anche pene certe e adeguate a chi trasgredisce le più elementari norme di civiltà del lavoro. Senza vera giustizia nei tribunali, il mondo del lavoro in Italia rischia di diventare una giungla, con i soggetti ‘deboli’, lavoratori e imprese oneste, che finirebbero divorati dalla voracità del profitto illegale».

«Anche per questo motivo – conclude il direttore – l’associazione Sicurezza e Lavoro continuerà a costituirsi parte civile nei processi penali che riguardano infortuni sul lavoro e malattie professionali e ad assistere gratuitamente le vittime e i loro familiari».

cs

Riaperta la strada del Solomiac a Cesana Torinese

Il Comune di Cesana Torinese con questo intervento di manutenzione e ripristino della strada per la frazione Solomiac completa il recupero della viabilità sulle strade bianche.

È questo l’ultimo risultato, in ordine di tempo, dell’impegno del Comune di garantire manutenzione e transitabilità a tutte le strade bianche che collegano le frazioni di Cesana ed i percorsi turistici.

Nei mesi scorsi, infatti, era stata sistemata la strada tra Lago Nero e Colle Bercia e quella del “Boucoudriu”, riaperta dopo i lavori di consolidamento, resisi necessari dopo la frana.

Sono state inoltre mantenute e ripristinate le vie interne alla frazione di Thuras e la strada che da Thuras conduce alla frazione di Rhuilles.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni esprime la sua soddisfazione “La manutenzione del nostro patrimonio di strade bianche e sentieri è uno degli obiettivi principali che, come Amministrazione, ci siamo posti al fine di valorizzare al meglio le potenzialità del nostro territorio, in continuità con quanto già aveva fatto l’Amministrazione precedente. È un’opera titanica per un piccolo Comune che ha un grande territorio di più di 130 km² costellati di meravigliose strade bianche e sentieri naturalistici di pregio. Occorre ringraziare il servizio manutenzione del Comune con i suoi funzionari e operai i quali, unitamente al Consorzio Forestale, fanno sì che si possano realizzare gli indirizzi amministrativi. Un plauso a tutti loro”.

La Petizione di Mino Giachino per il Centro IA a Barriera

Caro Direttore,
Dal 2012 quando l ‘Arcivescovo Nosiglia coraggiosamente disse che Torino era spaccata in due con la metà della Città che sta bene che non si accorge della metà del Citta’ che sta male .in tredici anni la situazione è peggiorata. Due Parroci coraggiosi e che riempivano la Chiesa della Pace sono stati spostati a S. Mauro dove continuano a riempire la Chiesa e l ‘Oratorio. A Barriera e Aurora continuano violenze, spaccio e degrado. L’Istat ha detto che in Barriera il PIL è il più basso della Città e ci si ammala di più.
Due mesi fa con alcuni amici abbiamo lanciato una Petizione su Change.org che sta raggiungendo 800 firme nella quale cerchiamo di evidenziare i problemi e soprattutto chiediamo al Sindaco di spostare in Barriera nuove attività economiche come ad esempio il Centro per la Intelligenza artificiale. Ne scaturirebbe un Messaggio bello e forte che il futuro di Torino si giocherà anche in Barriera attorno al Centro più avanzato della tecnologia moderna. I ragazzi di Barriera e di tutta la Città verrebbero attratti da un settore nuovo, importante e che interesserà tutta la economia cittadina. Se si riprenda Barriera, Vallette, Aurora e Falcherà si riprenderà tutta la Città.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
(Nella foto il manifesto della Città di Torino per il progetto Barriera Aurora)
La mia Petizione su change.org per rilanciare Barriera che sta arrivando a 800 firme verificate.

 

Caldo, manca l’erba in montagna: in crisi l’alpeggio del Torinese

Scarseggia l’erba in montagna e per le mucche la situazione inizia a farsi critica. Il gran caldo di fine giugno e inizio luglio insieme alle giornate di vento fanno sentire ora i loro effetti sui pascoli delle valli torinesi. Le erbe montane sono fiorite e poi maturate con largo anticipo mentre i margari salivano negli alpeggi. E mentre pascolavano le mandrie alle quote di inizio stagione, in alto l’erba già ingialliva. Il risultato è che ad appena metà stagione manca già l’alimentazione naturale per gli animali e sicuramente mancherà il pascolo di settembre per mancanza di rigenerazione.

«Il caldo anomalo di inizio estate – commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ha sottratto riserve alimentari agli alpeggi che ora si trovano in difficoltà. Un problema che ripropone l’importanza di riaprire la fitta rete irrigua alpina, oggi completamente abbandonata, fatta di piccole canalizzazioni con le prese nei torrenti che un tempo irrigavano in modo capillare i pascoli».

Ma questo ennesimo problema per l’allevamento alpino ci ricorda quanto siano urgenti politiche per l’agricoltura montana.

L’economia d’alpeggio rappresenta una quota importante dell’economia agricola del Torinese.

Nelle valli pascolano oltre 35mila bovini, distribuiti in 420 alpeggi provenienti da 789 allevamenti di pianura. A questi si aggiungono gli oltre 44mila ovini e distribuiti in 200 alpeggi.

Nelle vallate piemontesi i bovini sono oltre 96mila mentre gli ovicaprini superano quota 105mila.

Gli addetti alla pastorizia d’alpeggio sono circa 3.000 in provincia di Torino.

La produzione di formaggi e burro pregiati vale circa 7 milioni.

Delle 35mila mucche che trascorrono i classici 100 giorni estivi in alpeggio circa la metà sono bovini da carne dove prevale la pregiata razza piemontese. L’altra metà è composta da bovine da latte che, in una stagione in alpeggio, producono oltre 11 milioni di litri di latte che, nei circa 200 caseifici d’alpeggio autorizzati vengono trasformati in oltre 80mila forme di formaggio stagionato, dove primeggia la profumata Toma (la più celebrata è quella di Lanzo) seguita dal Plaisentif, il formaggio delle violette, dal Cevrin, dal Blu erborinato (per citare i più ricercati). A questi vanno aggiunti gli oltre 200mila panetti da mezzo Kg di prelibato burro ricco di vitamina A, vitamina E, flavonoidi.

«L’economia d’alpeggio vede una presenza importante di giovani che seguono le orme dei genitori nella passione dell’allevamento e del pascolo. Giovani che sono pronti ad abbracciare questo lavoro con una visione innovativa fatta di servizi per il turismo, per la coesione sociale del territorio, di manutenzione ambientale. Ma ricordiamo che la pastorizia montana ha bisogno di sostegni per non rischiare l’abbandono degli alpeggi. Non possiamo immaginare le conseguenze di un’eliminazione dei premi europei PAC che rischiano di essere cancellati dalla Commissione europea che cerca soldi per il riarmo. Ai margari va affidata la manutenzione del territorio montano così come va promossa la filiera del latte con campagne di promozione sul valore nutrizionale delle proteine animali e dei prodotti ottenuti dal pascolo delle erbe di alta montagna. Inoltre va promosso il soggiorno in agriturismo d’alpeggio e l’acquisto dalla vendita diretta dai pastori. Ma in generale serve un’attenzione forte verso l’agricoltura alpina e promuovere le spinte all’innovazione. Se dovesse sparire alle nostre montagne rimarrebbero soltanto il dissesto, lo spopolamento, l’impoverimento economico».

In auto contro albero, donna incastrata nel veicolo

I vigili del fuoco e il 118 sono intervenuti per un incidente autonomo avvenuto a Pralungo nel Biellese. Una donna alla guida di una Lancia Y è andata a sbattere contro un albero ed è rimasta incastrata dentro l’abitacolo. Dopo essere stata liberata è stata elitrasportata in ospedale a Novara. Sul posto anche i  i carabinieri per i rilievi.

NonnOlimpiadi, progetto di Sereni Orizzonti a Torino Sud

Si sono concluse le “NonnOlimpiadi” per tutte le residenze per anziani italiane gestite da Sereni Orizzonti, seconda in Italia per numero di posti letto nel settore del senior care: nei mesi di giugno e luglio 2025 le RSA italiane del Gruppo hanno organizzato due settimane di giochi “olimpici” per la Terza Età, interamente dedicate all’inclusività motoria e al divertimento degli ospiti.

A seguito del successo nell’anno 2024, Sereni Orizzonti ha rilanciato così il progetto fisio-educativo su scala nazionale, che ha coinvolto più di 6.000 ospiti nelle regioni in cui il Gruppo è presente. Nei mesi scorsi le RSA Sereni Orizzonti di Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Sardegna e Sicilia si sono animate di giochi e gare di psicomotricità volti a promuovere la socialità, le abilità fisiche e una sana competizione.

Le attività del programma psico-pedagogico sono il risultato del lavoro e della collaborazione tra animatori, educatori e fisioterapisti di ogni residenza. Primo fra gli obiettivi delle NonnOlimpiadi, automatizzare le capacità motorie residue di ciascun paziente: gli sport riadattati sono stati pensati per far acquisire maggiore sicurezza e autostima agli ospiti, ripristinando così la fiducia nei propri movimenti.

Nelle RSA Sereni Orizzonti torinesi “Soggiorno Mariuccia” di Volvera, e “Alberto Dalmasso” di Vinovo gli ospiti hanno partecipato ad attività motorie di vario tipo, dal bowling alla pallavolo con palla leggera, dal ping pong alla staffetta con le carrozzine. Non sono mancati i tiri con le palline da tennis ed il lancio del giavellotto. A Vinovo la giornata finale di giochi olimpionici ha visto la partecipazione speciale dei bambini dell’oratorio “Insieme in famiglia”, che hanno condiviso con i nonni alcuni momenti di sport e gioia.

Le animatrici delle residenze Maria Grazia e Gaby ci spiegano che: «gli anziani hanno riscoperto anche il loro spirito agonistico. L’intento è di promuovere il benessere degli ospiti della casa di riposo, lavorando sulla tolleranza alla frustrazione e sulle emozioni negative, ma anche nella creazione di momenti gioiosi e felici. Ogni struttura ha personalizzato la giornata: giochi diversi, all’interno o all’esterno in base al tempo, premiazioni speciali e piccoli buffet».

«Migliorare la qualità di vita degli ospiti affinché, seppur con capacità motorio-cognitive residue ridotte, possano sempre vivere al massimo delle proprie possibilità: è l’obiettivo di questo progetto nazionale, in cui si uniscono fisioterapia e attività di animazione. Ogni ospite è stato a suo modo vincitore, grazie alla motivazione e alla fiducia riacquisite nel proprio corpo» – ha dichiarato Mario Modolo, direttore generale di Sereni Orizzonti.

cs

La polizia sequestra più di 11 kg di cocaina

Nel corso delle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, a Nichelino (TO), la Squadra Mobile di Torino ha arrestato due cittadini albanesi e una cittadina italiana, gravemente indiziati della detenzione ai fini di spaccio di oltre 11 chilogrammi di cocaina.

In particolare, da attività info-investigative, gli investigatori apprendevano che nei pressi dell’area industriale di Nichelino potesse avvenire una compravendita di droga. Pertanto, organizzavano un mirato servizio di osservazione. A distanza di qualche ora, vedevano sopraggiungere, quasi in concomitanza, due macchine con a bordo complessivamente tre persone: mentre una delle due auto restava ferma all’interno di un’area di parcheggio dinanzi a un cascinale, l’altra effettuava un giro circospetto prima di ricongiungersi alla prima; la circostanza insospettiva ulteriormente gli investigatori.

La conferma che si stesse verificando una cessione di sostanza stupefacente giungeva da lì a poco, grazie alla costante osservazione del comportamento tenuto dall’occupante dell’autovettura giunta per seconda. L’uomo, infatti, dopo essere uscito dall’abitacolo con una busta di nylon in mano, si avvicinava all’altro veicolo e, pochi istanti dopo, tornato sui propri passi, collocava la stessa busta all’interno della propria auto.

A quel punto, gli agenti decidevano di intervenire per procedere al controllo dei tre soggetti.

Nel corso della perquisizione, all’interno della busta di nylon venivano rinvenuti circa 7,7 chilogrammi di cocaina suddivisi in panetti; ulteriori 3,5 chilogrammi di sostanza stupefacente dello stesso tipo venivano trovati all’interno dell’auto parcheggiata per prima nell’area di sosta, in parte occultati in un vano costruito artigianalmente sotto il sedile passeggero.

Nel corso delle operazioni, estese anche al cascinale vicino, del quale uno dei tre arrestati possedeva la chiave di accesso, venivano anche sequestrati 4.800 euro e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.  Dopo la convalida dell’arresto, per tutti e tre gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Rivoli, progetti di pubblica utilità: al via le candidature

 

Dal 25 agosto (ore 8.00) al 5 settembre 2025 (ore 23.59) puoi presentare domanda online per partecipare ai nuovi Progetti di Pubblica Utilità promossi dalla Regione Piemonte.

Contratti a tempo determinato (5 mesi) per:
Disoccupati da almeno 12 mesi (30+ anni)
Disoccupati di qualsiasi età già in carico ai servizi socio-assistenziali

Obiettivo: aiutare l’inserimento lavorativo e rafforzare le competenze con esperienze pratiche.

Attività previste a Rivoli:
🔹 Riordino archivio cimiteriale e concessioni
🔹 Miglioramento ambientale nelle aree industriali
🔹 Manutenzione di ringhiere e corrimano negli edifici comunali

Scopri tutti i dettagli https://www.comune.rivoli.to.it/bandolavoripubblicautilita

Invia la tua candidatura https://agenziapiemontelavoro.it/scheda-informativa/offerte-di-lavoro/progetti-di-pubblica-utilita-ppu/ppu-persone-in-stato-di-disoccupazione/

📩 Per info: ufficio.lavoro@comune.rivoli.to.it
📞 011 9511900 / 011 9513589

Agenzia Piemonte Lavoro

Camper si ribalta sulla A32: ferite due bambine

Ieri intorno alle le 16 sull’autostrada A32 Torino Bardonecchia un camper che viaggiava  in direzione Susa, per cause in via di accertamento, si è ribaltato nella galleria di Giaglione, ostruendo le carreggiate. Sono rimaste ferite lievemente due bambine a bordo del mezzo. Sono accorsi i vigili del fuoco, la Polstrada e il personale  Sitaf. L’autostrada è rimasta chiusa per circa due ore ma fortunatamente non si sono verificati tamponamenti.