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Uomo urtato da treno: circolazione bloccata per un’ora

Un ferito è stato trovato accanto ai binari della ferrovia a Moncalieri, nei pressi di via Sestriere. La circolazione tra le stazioni di Moncalieri e Torino Lingotto è stata così interrotta dalle 9 alle 10,30 circa. Si sono verificati rallentamenti per un  Intercity e per dieci treni  regionali, mentre sette  sono stati cancellati parzialmente o totalmente. Il ferito ora è in ospedale. per la polfer una delle ipotesi è che sia stato urtato da un treno in transito.

Piemonte al voto: alle 12 affluenza al 15,5%

Alle 12 è del 15,51% l’affluenza alle urne, in Piemonte, per il secondo turno delle elezioni amministrative,  dato  più alto rispetto alla media nazionale. I Comuni piemontesi al voto sono otto, comprese  Asti e Alessandria. Buona affluenza ad Acqui Terme, dove ha votato il 21,45% degli aventi diritto. Ultima Chivasso,  con il 12,41%.

Furgone di panini va a fuoco prima dei fuochi

A poche ore dai fuochi di San Giovanni un incendio ha distrutto  il furgone di un paninaro giunto a Torino per la festa del patrono  cittadino. La causa è probabilmente un corto circuito. L’incendio in corso Cairoli, dove l’uomo aveva parcheggiato il camion, si è esteso anche ad altri mezzi. Non ci sono feriti e il rogo è stato spento dai vigili del fuoco.

 

(foto: archivio)

Torna a casa Francesca, una delle ferite in piazza San Carlo

Ha lasciato l’ospedale Francesca, la ragazza di 26 anni ferita lo scorso 3 giugno nell’assurda e drammatica notte  di piazza San Carlo. E’ stata dimessa nel  pomeriggio dal reparto di Medicina d’Urgenza delle Molinette. Era stata tenuta in coma farmacologico per sette giorni  a causa di un grave trauma toracico. Restano  due i feriti ancora ricoverati  per le conseguenze di quella sera: sono Marisa Amato e Vincenzo d’Ingeo, moglie e marito, ricoverati rispettivamente alle Molinette e al San Giovanni Bosco. La donna, sottoposta a un delicato intervento chirurgico e’ in condizioni serie e rischia la paralisi.

 

(foto il Torinese)

Montagnese teste in procura per il caso di piazza San Carlo

La sua posizione è quella di  “teste assistito” , cioè accompagnato dal proprio avvocato,  ma  i magistrati della procura potrebbero iscrivere il nome di Montagnese nel registro degli indagati, come anticipato sulle cronache torinesi dal quotidiano La Repubblica. Maurizio Montagnese è il presidente di Turismo Torino, la partecipata del Comune incaricata di organizzare la serata  della finale Champions dello scorso 3 giugno con l’allestimento del maxi schermo  in piazza San Carlo.  Il nome di Montagnese  – come il suo legale Fulvio Gianaria precisa all’Ansa – compare in una delle querele presentate in procura nei giorni scorsi. Poiché in molti tra i feriti di quella serata stanno presentando querele e richieste di danni, è possibile che diversi altri soggetti potranno risultare indagati.

 

(foto: il Torinese)

Palazzo in fiamme, tutti salvi. Anche un micio che si lancia da dieci metri

Oggi un incendio è divampato a Torino, in un appartamento al terzo piano di un edificio in via Monte di Pietà. Sono intervenute  tre squadre dei vigili del fuoco con autoscale e due mezzi di supporto. Diversi inquilini si erano rifugiati sul balcone e sono stati messi in salvo, tre persone sono state trasportate dal 118 in ospedale lievemente intossicate. Le  cause dell’incendio sono ancora da stabilire. In  salvo anche quattro gattini: uno di loro si è lanciato dal balcone da circa dieci metri, tra le braccia della proprietaria.

Unico numero telefonico centralino ospedali

Molinette, Sant’Anna e Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino

 

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino comunica che dal 30 giugno 2017 il numero telefonico 011 313 4444 del Servizio Centralino degli ospedali Sant’Anna e Infantile Regina Margherita non sarà più attivo. Il nuovo numero sarà: 011 633 1633, unificato e coincidente con quello dell’ospedale Molinette.

Grande caldo, massima pericolosità in tutto il Piemonte per gli incendi boschivi

In  tutto il Piemonte  è attivato lo stato di massima pericolosità per  gli incendi boschivi, a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli al propagarsi delle fiamme. La Regione  ricorda che sono vietate tutte le azioni che possono determinare anche se  solo potenzialmente l’innesco di incendio. E’  ovviamente vietato  accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, utilizzare motori, fornelli o inceneritori che “producono faville o brace, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile”. Tali  violazioni di legge sono  punibili anche penalmente. Il Sistema antincendi boschivi regionale è attualmente pienamente operativo e la cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dal Settore della Protezione civile e Sistema antincendi boschivi una volta terminate le condizioni meteorologiche di rischio.

Il caldo fa altri danni: quartieri senza luce

Per il grande caldo un nuovo  black out si è verificato  in città. Senza luce dalle 13.30 di ieri  i quartieri di Torino Centro e Torino Nord. Secondo i tecnici di Iren, fin da subito  impegnati per risolvere il problema, pare che alcune cabine di media tensione sia state danneggiate dalle alte temperature. L’elettricità è tornata in serata.

Omicidio del medico, fermato un collega

Venti minuti prima dell’una di venerdì 23 giugno, un’auto dei carabinieri, con a bordo M.A. 51enne, medico, è partita dalla caserma di corso Giovane Italia a Casale Monferrato alla volta del carcere di San Michele di Alessandria. Questo ha segnato la svolta definitiva delle indagini per l’omicidio del 47enne Andrea Juvara, medico del’Asl Al in forza al Santo Spirito come anestesista, dopo aver maturato una lunga esperienza nel Servizio 118. Era stato trovato morto in casa al mattino, in Cascina Varacca nella frazione San Martino di Rosignano Monferrato, comune della Provincia di Alessandria a pochi chilometri da Casale Mnferato. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Casale e il sostituto procuratore della Repubblica  Roberta Brera, poi anche militari del Ris per i rilievi scientifici. Le indagini hanno preso subito la svolta dell’omicidio per motivi estranei alla rapina e già nel primo pomeriggio il medico ora in stato di fermo, era ascoltato nella caserma dell’Arma. E’ stato un interrogatorio lungo che ha portato alla sua confessione, una vera maratona, che si è conclusa mezzora dopo la mezzanotte quando il sostituto procuratore ha lasciato la caserma dell’Arma. Alla base ci sarebbero dei diverbi tra colleghi, conclusisi tragicamente. Adesso il gip  dovrà convalidare lo stato di fermo entro 48 ore.

Massimo Iaretti