Un arresto per rapina
Un cittadino romeno di 32 anni con precedenti di polizia è stato arrestato venerdì pomeriggio dagli agenti della Squadra Volante per rapina.
L’uomo, dopo essere entrato in un negozio di corso Vercelli, si è impossessato di due power bank. I titolari del negozio si sono resi conto del furto subito e hanno invitato l’uomo a riconsegnare quanto asportato. Gli esercenti riuscivano, con non poche difficoltà, a rientrare in possesso dei due power bank. In questo frangente, lostraniero, per garantirsi la fuga, ha strattonato la parte lesa e si è dato alla fuga. Il trentaduenne è stato, però, fermato in via Fossata dai poliziotti, allertati in strada dal negoziante mentre transitavano nei pressi dell’esercizio.
La Serra di marijuana era nell’armadio
Due fratelli arrestati dagli agenti della Squadra Volante
Due fratelli di 45 e 42 anni sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Volante. Sabato, poco prima delle due della notte, gli agenti sono intervenuti in un alloggio di corso Monte Grappa per la segnalazione di un litigio. Quando sono arrivati sul posto, la porta dell’alloggio è stata aperta dal quarantaduenne il quale ha detto ai poliziotti che il litigio era avvenuto con suo fratello non più presente in casa.
In questo frangente, però, gli agenti hanno immediatamente percepito un forte odore di marijuana provenire dall’abitazione. In una delle stanza, in un armadio, i poliziotti hanno trovato una serra artigianale con 5 piante di marijuana. Insieme a queste ultime, gli agenti hanno anche rinvenuto altro stupefacente dello stesso tipo, prodotti per la coltivazione delle piante e il materiale necessario per il confezionamento delle dosi.
A seguito di accertamenti, gli agenti hanno poi arrestato anche il fratello maggiore, anch’egli residente in corso Monte Grappa, rintracciato circa un’ora dopo in un alloggio in corso Laghi ad Avigliana
Gdf sequestra slot irregolari
Controlli di prevenzione svolti, nei giorni scorsi, della Guardia di Finanza di Torino che ha passato al setaccio alcuni bar, sale giochi e sale scommesse con particolare riguardo all’identificazione di soggetti già noti alle forze di polizia.
I Finanzieri del Gruppo Torino hanno sequestrato in una sala scommesse, nei pressi di corso Vercelli, alcune slot manomesse e con le caratteristiche tecniche non rispondenti alla normativa che tutela i giocatori.
Nel corso dell’identificazione dei soggetti presenti all’interno dei locali i Finanzieri hanno anche individuato un minorenne di origini straniere intento a giocare.
Il ragazzo è stato affidato ad una comunità per minori mentre il locale, viste le irregolarità, sarà chiuso. Il proprietario della sala scommesse rischia sanzioni per 15.000 euro.
Invece, sono stati denunciati i gestori di un bar nel quartiere Lingotto; i Finanzieri hanno scoperto che all’interno del locale si effettuavano scommesse di ogni genere peccato però che il tutto avvenisse senza il rilascio di alcuna licenza ed autorizzazioni di sorta.
I titolari, due quarantenni di origine cinese, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica mentre sono stati cautelati gli apparecchi utilizzati per le scommesse illegali.
Controlli estesi anche nei comuni della cintura torinese; a Carmagnola, il personale del Gruppo Orbassano, ha sanzionato un locale in quanto è stata accertata un’attività di gioco oltre gli orari consentiti violando, in tal modo, l’ordinanza comunale. Comminate sanzioni per 5.000 euro mentre le videoslot sono state interdette ai clienti.
La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.
Rapinano un ragazzo minorenne in pieno centro
La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile’ fin dalla sua prima edizione nel 2002, si propone di far conoscere e promuovere soluzioni di mobilità pulita condivisa e intelligente.
‘Safe walking and cycling’ è il tema dell’appuntamento, dal 16 al 22 settembre, dedicato quest’anno alla sicurezza del camminare e nello spostarsi in bicicletta e ai vantaggi che queste attività possono avere per l’ambiente, la nostra salute e il portafogli.
A caratterizzare l’edizione 2019 anche uno slogan ‘Camminiamo insieme’ che invita tutti i cittadini, spesso costretti nel corso delle loro giornate a lunghe sedute – nel traffico, alla scrivania o davanti a uno schermo – a modificare le proprie abitudini negli spostamenti urbani optando per modalità di trasporto attivo.
Con questo obiettivo, e per sensibilizzare sulla sicurezza e sul rispetto dell’ambiente, dal 18 al 20 settembre verranno chiuse al traffico alcune strade e istituito il divieto di sosta davanti ad alcuni plessi scolastici . Sarà anche avviata una sperimentazione di pedonalizzazione in via Petitti, tra le vie Ormea e Pietro Giuria, e nel controviale di corso Fiume sul territorio della circoscrizione 8.
Il calendario della ‘Settimana’ propone inoltre appuntamenti collaudati come il ‘Giretto d’Italia’, per l’organizzazione di Legambiente, giovedì 19 settembre e la ‘Giornata senza auto’. Inoltre domenica 22 chiusura al traffico nella Ztl centrale dalle ore 10 e fino alle 18 ordinanza n. 84231.
Sempre il 22 settembre è prevista un’iniziativa di ‘plogging’ , ovvero la raccolta dei rifiuti mentre si cammina o si corre.
Sabato 21 settembre, poi, alla presenza della sindaca Appendino e dell’assessora Lapietra verrà inaugurato il tratto di pista ciclabile di via Nizza, tra le piazze De Amicis e Carducci.
Il programma definitivo e dettagliato delle varie manifestazioni sarà pubblicato su www.muoversiatorino.it/mobility-week
Greenpeace: “basta cibo che divora le foreste”
Riceviamo e pubblichiamo
Oggi, secondo giorno dello “sciopero internazionale per il clima” i volontari di Greenpeace hanno svolto un’attività di sensibilizzazione davanti ad alcuni fast fooddella città con l’obiettivo di mostrare il legame fra gli incendi in Amazzonia e la produzione industriale di carne e mangimi come la soia.
Lo sciopero internazionale per il clima è stato indetto per ricordare a tutte e tutti che siamo in uno stato di emergenza. Non possiamo difendere il clima del Pianeta se non difendiamo le foreste. Eppure, in Brasile, l’Amazzonia continua a bruciare per fare spazio ai pascoli di bestiame e in tutto il Sud America le foreste vengono distrutte per produrre quantità insostenibili di carne e fare spazio a colture destinate alla mangimistica.
L’Unione europea, durante il Vertice G7 a Biarritz (Francia) ha dichiarato di voler difendere l’Amazzonia stanziando fondi contro gli incendi, eppure continua a sostenere con sussidi pubblici il sistema industriale di produzione della carne e ha elaborato un Piano d’azione contro la deforestazione che non affronta i costi ambientali e umani delle proprie politiche commerciali e agricole. In questo modo, continua a permettere a una manciata di multinazionali di accedere a nuovi mercati a scapito della necessità di valutare il costo ecologico, climatico e umano degli accordi commerciali in cui è coinvolta, come rischia di accadere nel caso dell’accordo di libero scambio Ue-Mercosur.
Greenpeace chiede quindi all’Unione europea una normativa in grado di garantire che i prodotti immessi sul mercato europeo non siano collegati alla deforestazione, al degrado delle foreste o alle violazioni dei diritti umani, e di assicurare che il settore finanziario non sostenga questa devastazione. L’associazione ambientalista chiede inoltre una riforma della Politica Agricola Europea (Pac) con misure efficaci per ridurre la produzione di carne, tagliando i sussidi pubblici alla produzione industriale di carne e utilizzandoli invece per una vera transizione verso metodi di produzione ecologica.
A giocare un ruolo chiave sono anche le grandi multinazionali. Per quanto riguarda il settore agroalimentare i fast food, ad esempio, utilizzano grandi quantità di materie prime agricole la cui produzione è fra le principali cause di deforestazione in Brasile. Inoltre, commercializzando grandi quantità di prodotti a base di carne nei mercati emergenti e in tutto il mondo, contribuiscono alla crescita della domanda mondiale di carne. Nonostante abbiano sottoscritto impegni di “Zero Deforestazione”, McDonald’s, Burger King, KFC e altre catene di fast food non stanno rispettando gli impegni presi.
Greenpeace ha promosso le petizioni:
“La foresta non è un discount” https://attivati.greenpeace.it/petizioni/foreste/
“Il Pianeta nel Piatto” https://attivati.greenpeace.it/petizioni/allevamenti-intensivi-ambiente/