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A Caselle false fatture per false riparazioni? Aviapartner indagata

Sono state perquisite anche le abitazioni di sette dirigenti e funzionari.

E’ partita nelle prime ore di questa notte un’operazione di polizia all’aeroporto di Caselle, riguardante sia il rilascio di fatture false, sia documenti riguardanti l’avvio di lavori mai eseguiti per ottenere finanziamenti da Roma. L’operazione coordinata dalla procura di Torino è tutt’ora ancora in corso. Secondo le prime indiscrezioni gli investigatori si sarebbero concentrati sul rilascio di false fatture per false riparazioni che coinvolgevano gli aerei di passaggio allo scalo torinese e anche per lavori all’interno dell’aeroporto mai eseguiti che però Aviapartner fatturava “regolarmente”. In queste ore sono stati perquisiti – oltre agli uffici dell’ Enav e dell’ Enac – anche le abitazioni di sette dirigenti e funzionari; intanto le maggiori attenzioni da parte della procura sarebbero rivolte alla Aviapartner, la società che si occupa della logistica dell’aeroporto. La frode, secondo quanto accertato fino ad adesso, sarebbe iniziata nel 2008 apportando nelle tasche della società milioni di euro. 

Simona Pili Stella

CAMPIDOGLIO: STRADE CHIUSE AL TRAFFICO TRA IL 2 E IL 15 OTTOBRE

Dal 2 e fino al 15 ottobre le attività del Laboratorio Campidoglio prenderanno vita nelle vie dell’omonimo borgo. Il Laboratorio è un’iniziativa collegata al progetto europeo Living Streets, che prevede una sperimentazione della moderazione del traffico nelle aree individuate, per incentivare la riappropriazione degli spazi pubblici da parte dei pedoni.

Il progetto prevede il coinvolgimento attivo degli abitanti, delle associazioni, delle realtà culturali, degli artigiani e dei commercianti del quartiere. Living Streets è un progetto promosso dalla Città di Torino e in particolare dagli assessorati all’Ambiente e alla Mobilità. Il Laboratorio Campidoglio coordina le proprie attività con la Circoscrizione 4 e coinvolge i settori dell’amministrazione cittadina competenti per le singole iniziative previste.

Per favorire lo svolgersi delle manifestazioni e per avviare concretamente la sperimentazione, la Città di Torino ha emesso l’ordinanza n. 2017 83920 che prevede limitazioni del traffico in alcune vie. Eccole nei dettagli.

Dal 2 al 7 ottobre e dal 10 al 15 ottobre, dalle ore 10 alle ore 18, in 
– via Rocciamelone tra piazza Moncenisio e via Netro (già area pedonale)
– via Fiano tra piazza Moncenisio e via Balme
– via Musinè tra via Fiano e via Rivara e tra il civico 20/D e il civico 27/a
– piazza Moncenisio nella parte a sud di via Cibrario escluso il lato di via Ceres

Non sarà consentita la circolazione e la sosta ai veicoli, come già di fatto indicato dalla segnaletica stradale. Il passaggio non sarà ostruito e sarà garantito per i veicoli che devono raggiungere gli immobili all’interno dell’area e ovviamente ai mezzi di soccorso e pulizia.

I provvedimenti saranno segnalati tramite un’apposita segnaletica, nei prossimi giorni, integrata con cartelli che identificheranno i tratti di via come aree a priorità pedonale, specificando le eccezioni e gli autorizzati al transito.

Il 7 ottobre in corso Svizzera angolo via Musinè e nel Giardino Zamenhof ci sarà un punto informativo sul progetto Living Streets e si svolgerà una consultazione pubblica sui temi della mobilità nel Borgo Vecchio Campidoglio.

Gli eventi proseguiranno nell’arco di due settimane per culminare, il 14–15 ottobre con una ricca proposta di eventi e iniziative proposte e organizzate dagli abitanti, dalle associazioni, dagli artigiani e dai commercianti del borgo dalle 10 fino a sera, in concomitanza con il programma cittadino di eventi “Torino City of Design”.

In queste giornate gli accessi al Borgo Vecchio saranno transennati per garantire la piena fruizione delle strade da parte degli abitanti e dei visitatori.

Facebook: @laboratorioCampidoglio
(mm) – www.comune.torino.it

Precipita ultraleggero, morto il pilota

Un ultraleggero è caduto nei dintorni di Chivasso, è morto il pilota. Sono intervenuti i vigili del fuoco, allertati dalla chiamata di un cittadino. Il velivolo è precipitato nelle campagne della frazione Boschetto di Chivasso, vicino al campo volo della frazione Carolina da cui era decollato.

Giovane mamma e il figlio di tre anni in gravi condizioni dopo incidente stradale

In gravi condizioni una mamma e il figlio di tre anni,  feritisi nel  pomeriggio in un incidente stradale sulla provinciale 26 a Strambino. Elena B., 23 anni di Ciriè, guidava una Fiat Punto con accanto il piccolo. Per cause in fase di accertamento, l’auto ha sbandato  ribaltandosi. I vigili del fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere e sono stati  trasportati in elicottero al Cto.

Spray al peperoncino ed Elisa interrompe il concerto alle Ogr

Spray al peperoncino e il concerto di Elisa alle Ogr è stato sospeso. Alcuni spettatori hanno detto di aver visto un ragazzino spruzzare il liquido urticante da una bomboletta e poi fuggire. Ormai accade spesso ai concerti che qualche imbecille si comporti in questo modo. Lo spettacolo nelle appena rinnovate Officine Grandi Riparazioni è stato sospeso. Intervenuti sul posto i vigili del fuoco e la polizia. Il 118 ha soccorso una ragazza che sentiva bruciore alla gola e aveva gli occhi arrossati. Oggi le visite nel grande spazio urbano ristrutturato e aperto da pochi giorni proseguono regolarmente

Sparatoria nel Torinese, un morto. Ferito un carabiniere

E’ morto in ospedale,  dove era stato ricoverato in gravissime condizioni, un uomo di 47 anni di Montalenghe. Ferito anche un  carabiniere  dai colpi di pistola sparati dagli occupanti di un furgone nei pressi di una villetta di proprietà di una famiglia sinti. I carabinieri stavano facendo un sopralluogo  nell’abitazione dopo la richiesta del proprietario che aveva visto sui muri fori provocati da proiettili. All’improvviso, da un furgone bianco sono partiti degli spari. Il ferito, parente del proprietario della casa,  è stato prima trasportato all’ospedale di Ivrea e poi trasferito al Cto. Il carabiniere ha riportato ferite di striscio a un braccio causate dalle schegge di un proiettile.

Rai, Carlo de Blasio a Roma

di Pier Franco Quaglieni
Carlo de Blasio, redattore capo del Tg Piemonte negli ultimi due anni, è stato nominato vice direttore del Tg3. Quando arrivò a Torino nel 2015, ci fu chi scrisse che de Blasio “era sconosciuto, o quasi, ai maggiorenti della politica cittadina e regionale” piemontese. L’articolo voleva essere una critica nei confronti di un “mezzobusto sconosciuto”,mentre quel riconoscimento fece intravvedere ,senza volerlo, una qualità rara, rarissima in R ai: l’indipendenza e l’alta deontologia professionale.   De Blasio aveva dietro di sè un curriculum straordinario di livello internazionale anche alla BBC a Londra. Subentrò ai vertici della redazione piemontese ad una figura piuttosto grigia e molto settaria che aveva lasciato il posto di redattore capo di “Stampasera”, ormai agonizzante, per intraprendere la carriera in Rai. Mario Baudino, ad esempio, passò alla “Stampa” e divenne via via un critico letterario di primaria importanza.  A Torino de Blasio ha portato la forza della sua esperienza internazionale. In precedenza il Tg Piemonte era una sorta di collage di servizi di promozione politica appunto dei maggiorenti, costruito seguendo il manuale Cencelli.
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De Blasio introdusse anche i suoi editoriali, concisi, lucidi, obiettivi, controcorrente. Mi capitò di ascoltarne uno e ne rimasi ammirato. Gustavo Selva non mi è mai piaciuto, ma l’efficacia degli editoriali di de Blasio facevano venire in mente l’efficacia radiofonica di Selva durante gli anni di piombo.  Il TG Piemonte è cambiato non solo nei volti ,ma anche nei suoi contenuti giornalistici. Oggi è un vero giornale che dà spazio a tutte le voci. Doveva arrivare sotto la Mole un uomo colto e libero come lui per creare finalmente un Tg che è un piacere, e quasi un dovere, seguire per rimanere informati. De Blasio ha imposto il rispetto di tutte le idee, superando i criteri della lottizzazione. Ha dato, in agendo, una grande lezione ai giornali cartacei torinesi. In questi due anni ha lavorato sodo in redazione ,senza mai voler apparire nel solito milieu subalpino, ma leggendo quasi in tempo reale tutte le mail ricevute. Altri scelgono la strada presuntuosa e arrogante del “Non letto” che per un giornalista è un modo curioso di chiudersi alle notizie invece di andarle a cercare. Torino perde molto con il suo ritorno a Roma. Vorrei aggiungere per lui un viatico beneaugurante  tipicamente torinese, riprendendolo da Bobbio: “Non è vero potere quello del cavallo a cui i ferri consentono di correre anche là dove il cavallo selvaggio non giunge, perché il cavallo ferrato ha perso la libertà di muoversi”.
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quaglieni@gmail.com

Contestatori democratici isolate i violenti

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Eccoli, eccoli i violenti.  Sempre presenti nel seminare odio . Già detto,  ma vale la pena ripeterlo: chi va armato e si nasconde il volto non manifesta il dissenso ma delinque. Con loro inutile discutere. Anzi dannoso. Gli si dà una legittimità che non hanno. Sono appunto solo un problema di ordine pubblico. Ad altri mi rivolgo, a chi manifesta pacificamente, chi è contro ma non manifesta violentemente. Chi dissente stando all’ Interno delle regole democratiche… ma poi sfila con i violenti. Non dico di denunciarli come ha fatto il nostro eroe Guido Rossa, l’operaio comunista. Ma almeno isolarli. In che modo? Semplice, fare un’ altra strada con altre manifestazioni. E se non lo farete ne sarete i complici. Mi dispiace dirlo, ma è proprio così. Era ciò che ripeteva ai compagni di fabbrica Guido Rossa prima del processo e dopo il processo, quando fu testimone chiave per la condanna dei brigatisti. Li denunciò anche perché erano un danno alla nostra causa. Ho molti amici che sono critici e non accettano questo sistema. Io, cari amici, non vi chiedo né pretendo che cambiate idea. Ma vi avverto: questi violenti fanno un danno soprattutto alla vostra causa. Appunto, non ci sono ma o se. Isolarli è l’unica possibilità per darvi l’opportunità di dire ciò che pensate, che desiderate, che volete. Non parlatemi di violenza del sistema. Al “manifestante” che ha aggredito il poliziotto col bastone va la sola conseguenza della condanna e del carcere. Questo è anche il sistema democratico. Prima la condanna e poi le reclusione. C’ é già scappato il morto, in passato, ed io ho paura che si ripeterà.  Contestatori democratici isolate i violenti. Hanno ripetutamente superato il limite.

RIVALTA, IL GIARDINO DEL CASTELLO SARÀ INTITOLATO A UMBERTO ECO

La scelta di intitolare il giardino basso del Castello a Eco non è casuale. Proprio le sale del Castello ospiteranno la nuova biblioteca, che presto aprirà i battenti al pubblico. Nei giorni dell’ultima Sagra del Tomino, poi, è stato inaugurato il nuovo accesso al parco, che tra pochi giorni porterà dunque il nome del saggista alessandrino, scomparso a Milano il 19 febbraio dell’anno scorso all’età di 80 anni. «Il Comune di Rivalta ha scelto di rendere omaggio a un grande scrittore italiano, un piemontese conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua prolifica attività di saggista» ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero. «E lo ha fatto intitolandogli il parco sul quale si aprono le finestre della nuova biblioteca, luogo di elezione per chi, come Umberto Eco, ha fatto dei libri e della trasmissione della conoscenza una missione e una ragione di vita». La decisione della giunta di Rivalta arriva nei giorni in cui sui giornali rimbalza la notizia che ad Alessandria il liceo Saluzzo-Plana non porterà il nome dell’illustre concittadino, che in quelle aule studiò da ragazzo. L’idea del dirigente scolastico del liceo è stata bocciata dall’amministrazione alessandrina. Di tutt’altro avviso invece la giunta rivaltese: «è singolare che a Rivalta si scelga di ricordare Umberto Eco mentre la sua città, nonostante la richiesta di un preside, non sembra intenzionata a farlo -ha commentato ancora de Ruggiero- Noi siamo contenti della nostra decisione e speriamo che un capoluogo di provincia come Alessandria segua l’esempio di un comune di ventimila abitanti come il nostro, che ha a cuore l’omaggio e il ricordo dei personaggi che hanno segnato con il loro lavoro la storia della cultura italiana».

Non era un anziano ospite del cognato ma un ladro

Un anziano distinto e gentile aveva appena salutato la vicina uscendo dalla casa del cognato di lei. In realtà si trattava di  un ladro, un italiano di 71 anni con precedenti contro il patrimonio. E’ stato arrestato dalla polizia, che lo ha sorpreso in via Sant’Ottavio con arnesi di scasso e un mazzo di chiavi. Una di queste, alterata, apriva la porta dell’appartamento da cui  aveva rubato il borsello del proprietario e la borsa della moglie di quest’ultimo .Il proprietario di casa ha dato l’allarme quando la cognata, incontrando vicino di casa, le ha chiesto chi era l’ospite che l’aveva salutata. A carico del ladro c’era anche un obbligo di presentazione alla Pg, ora si trova ora ai domiciliari.