Caro direttore, diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo che in piazza Nazario Sauro ci sono bivacchi a tutte le ore ed il coprifuoco non viene rispettato, difatti dopo le 22 i bivacchi continuano.
Torino: prodotti di dubbia provenienza nel minimarket
Denunciato esercente di Corso Vittorio Emanuele II
Gli agenti del Commissariato San Secondo hanno denunciato in stato di libertà, per acquisto di cose di sospetta provenienza, il titolare di un esercizio commerciale di corso Vittorio Emanuele II.
Ieri mattina, gli agenti del Commissariato insieme a personale della Polizia Municipale sezione “I Centro Crocetta” hanno effettuato un controllo amministrativo dell’attività. All’interno di un magazzino, gli operatori hanno trovato uno zaino, un borsone e diverse altre buste contenenti numerosi prodotti per la cura della persona e generi alimentari, articoli solitamente oggetto di piccoli furti nei supermercati cittadini (scatolette di tonno, prodotti dolciari, shampoo, rasoi e dentifrici). Il valore al dettaglio di quanto sequestrato è di circa 800 euro.
Il titolare dell’esercizio non è riuscito a provare la lecita provenienza degli articoli, né tantomeno ad esibire alcun documento attestante la regolarità dell’acquisto della merce.
L’esercente è anche stato sanzionato per 400 euro per le violazioni delle norme anticovid, non avendo mai sanificato i locali commerciali e di deposito.
(foto archivio)
Riceviamo e pubblichiamo / Si preparano ad una giornata di protesta i lavoratori dell’AF Logistics di Nichelino, nella cintura torinese. Domani, 26 marzo l’intero polo logistico che gestisce il trasporto e il montaggio dei mobili IKEA entrerà in sciopero:
“Il lavoro non viene svolto direttamente da AF Logistics – precisa Stefano CAPELLO, CUB Trasporti Torino e Città Metropolitana – ma da una serie di cooperative che operano in subappalto. E in questo caso siamo al far west: ci sono cooperative che pagano la giornata lavorativa senza riconoscere la malattia, l’eventuale assenza e gli straordinari e le cui buste paga sono letteralmente da fame“.
A questo si aggiungono: “Comportamenti inaccettabili di prevaricazione e discriminazione nei confronti dei lavoratori e il responsabile per AF Logistics del polo di Nichelino si è ripetutamente esibito in atteggiamenti svalorizzanti dei lavoratori – sottolinea Stefano CAPELLO – Poi a seguito dell’eccezionale aumento delle vendite online i carichi di lavoro sono lievitati senza che a questo sia corrisposto un aumento salariale”.
“Chiediamo nelle trattative un coinvolgimento diretto di IKEA – aggiunge il responsabile CUB Trasporti Torino e Città Metropolitana – in quanto responsabile ultimo del valore complessivo dell’appalto. Per questo motivo dopo il presidio al polo logistico abbiamo intenzione di trasferire la protesta davanti ad IKEA di Collegno“.
Le nostre richieste sono:
– Un contratto di polo logistico che riconosca pienamente il CCNL ed eviti le differenze tra dipendenti delle varie cooperative.
– La sostituzione del responsabile di AF Logistics Torino
– Adeguamento dei carichi di lavoro all’effettivo peso delle varie lavorazioni con il coinvolgimento di IKEA nella determinazione del tempo necessario alle varie operazioni.
Anticorpi monoclonali, primo caso in Piemonte
Primo trattamento con anticorpi monoclonali in un paziente Covid-19 nella Regione Piemonte: oggi, presso l’Azienda Ospedaliera “SS Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria è stata effettuata la somministrazione ad un paziente che presentava le caratteristiche per il trattamento.
Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.
«Insieme al protocollo delle cure domiciliari e ai vaccini – osserva Icardi -, gli anticorpi monoclonali forniscono al Piemonte un’arma in più contro covid-19 nella fase precoce della malattia. E’ un’opportunità importante, perché consente di affrontare il virus in modo attivo, senza aspettare l’aggravarsi del quadro clinico del paziente. In questo caso, si tratta di una cura da praticare in ambulatorio specializzato o in ospedale, ma l’aspetto fondamentale rimane la corretta e tempestiva interazione tra il sistema di medicina territoriale e gli ospedali. Una strategia che in Piemonte sta producendo risultati molto incoraggianti».
Il primario delle Malattie Infettive Guido Chichino dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria riferisce che ieri sera si è presentato al Dea un paziente con sintomatologia sospetta per Covid-19. Gli accertamenti eseguiti hanno confermato la diagnosi e stamane il paziente è stato arruolato per eseguire trattamento con anticorpi monoclonali (bamlanivimab).
Il trattamento è stato effettuato in seguito alla proposta della presa in carico da parte dei medici del Dea e la conferma dello specialista infettivologo. Il farmaco è stato autorizzato dall’Aifa. La somministrazione del farmaco è avvenuta senza problemi ed il paziente è stato dimesso nel pomeriggio. Presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria è stato creato un registro per il monitoraggio sia clinico che scientifico-osservazionale di questi trattamenti.
Torino: denunciato negazionista in autobus
Quando un autobus della GTT arresta improvvisamente la sua corsa nei pressi di via Malta.
Alcuni utenti a bordo hanno appena segnalato all’autista del mezzo una violenta lite scoppiata tra un ultrasessantenne ed altri passeggeri, in quanto l’uomo rifiutava di indossare la mascherina. Il dipendente della GTT apre le porte del mezzo, accertandosi che nessuno si sia fatto del male. Il primo a scendere è l’anziano, con il dispositivo di protezione individuale abbassato sotto il mento. L’autista lo invita ad indossarlo in maniera corretta ma l’uomo immediatamente da in escandescenza, riferendo di essere autorizzato a girare senza protezione. Prosegue poi intimando al dipendente di non perdere ulteriore tempo e di rimettersi alla guida del mezzo. L’autista si vede costretto ad allertare la centrale della ditta di trasporti ed il 112 NUE. Il reo, che nel frattempo aveva ingaggiato una nuova discussione con un capannello di gente scesa dall’autobus, intuito che l’autista avesse appena allertato le forze dell’ordine, in pochi attimi gli si avventa addosso, spintonandolo diverse volte.
L’intervento degli agenti del commissariato San Paolo riporta la calma tra i passeggeri e permette la denuncia dell’uomo per violenza a P.U. ed interruzione di pubblico servizio. Sanzionato, inoltre, per violazione alle vigenti normative anti-covid19.
Moncalieri: in via Alfieri parcheggio con il Telepass
MONCALIERI: IL PARCHEGGIO DI VIA VITTORIO ALFIERI (CENTRO STORICO) SI PAGA CON IL TELEPASS
Presso la struttura, è ora attivo il nuovo servizio di pagamento del parcheggio in sicurezza tramite il dispositivo Telepass
Il servizio di pagamento del parcheggio in struttura di Telepass è approdato al Parcheggio Centro Storico di Via Vittorio Alfieri a Moncalieri (TO): è ora possibile, tramite il dispositivo Telepass, entrare e uscire dal parcheggio della struttura senza biglietto, né fila alla cassa e contanti.
L’innovativo sistema consente di accedere in maniera semplice ai parcheggi convenzionati tramite il dispositivo Telepass così come avviene in autostrada: sarà necessario solamente individuare le corsie, identificate da apposita segnaletica Telepass, in entrata e in uscita dalle strutture, e attendere che, dopo il beep, la sbarra si alzi per ripartire senza fermarsi a pagare alla cassa. Comodità, velocità, ma anche sicurezza: infatti, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo ora, il servizio Parcheggi permette di evitare assembramenti alle casse e l’utilizzo di denaro contante.
Chiunque sia in possesso di un dispositivo Telepass potrà avere accesso ai parcheggi convenzionati e l’importo della sosta sarà addebitato sul conto Telepass senza costi aggiuntivi secondo le modalità previste dal proprio contratto.
È possibile, inoltre, scaricando l’app Telepass, fare la propria nota spese accedendo all’archivio delle soste presente in app.
“Con l’avvio del servizio presso il Parcheggio Centro Storico di Moncalieri, Telepass raggiunge un altro importante traguardo grazie alla proficua collaborazione con la Società Parcheggi Italia (Best In Parking) – ha dichiarato Pietro Cereda, Chief Consumer Officer di Telepass – La struttura si aggiunge agli oltre 230 parcheggi negli aeroporti, stazioni, ospedali, centri urbani e fiere su tutto il territorio italiano dove il servizio è già attivo. Nello scenario attuale, la sfida di Telepass è offrire una rete di servizi che diano alle persone la possibilità di muoversi in libertà, in modo integrato, sicuro e sostenibile.
Il pagamento dei parcheggi in struttura è solo uno dei numerosi servizi offerti da Telepass nell’ambito della filosofia Safe&Clean adottata dal Gruppo con l’obiettivo di offrire ai propri clienti una piattaforma sempre più completa di servizi digitali per la mobilità, per garantire il risparmio di tempo e la massima sicurezza in termini di riduzione delle occasioni di contatto grazie alla sua natura cashless, nel rispetto dell’ambiente. Grazie al dispositivo Telepass, ad esempio, è possibile accedere direttamente all’Area C di Milano o acquistare il biglietto per lo Stretto di Messina senza scendere dall’auto.
Per diventare un partner convenzionato con Telepass, è possibile inviare la richiesta nel form disponibile su www.telepass.com nella sezione “Diventa Partner”.
Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato Mirafiori hanno effettuato un controllo presso un bar di via Candiolo.
Al loro arrivo, i poliziotti hanno notato la presenza di un cospicuo numero di persone all’esterno e di 4 persone all’interno, alcune delle quali intente a consumare. Alla vista degli agenti il gruppo all’esterno del locale si è dileguato.
Il controllo delle persone all’interno del bar ha portato a sanzionare uno dei clienti che tra l’altro si trovava fuori del proprio Comune di residenza non essendo domiciliato a Torino.
Per l’assembramento all’esterno dell’esercizio e per la mancanza della prescritta cartellonistica la titolare del bar è stata sanzionata amministrativamente con l’aggiunta della chiusura provvisoria di 5 giorni.
Ci scrivono i titolari dell’Imbarco Perosino, storico ristorante sul Po
Caro direttore, all’ Imbarco Perosino siamo in difficoltà e quel che è peggio, questa volta rischiamo di chiudere.
Rivoli: Festa di compleanno abusiva al ristorante
Il fatto è accaduto in un ristorante del centro città
Sabato sera, intorno alle 21, gli agenti della squadra amministrativa del Commissariato di Rivoli sono intervenuti presso un ristorante del centro cittadino, di cucina tipica piemontese, ove era stata segnalata l’esercizio dell’attività di ristorazione in violazione della normativa Anti-covid19.
Sul posto, gli agenti trovano la porta chiusa a chiave, e dopo aver bussato diverse volte, nessuno apre. Tuttavia, nel silenzio della zona rossa, dall’interno del locale, però, si sente provenire un chiacchiericcio e rumori di stoviglie. Dalla finestra qualcuno si affaccia per capire chi è che suona, finalmente la porta viene aperta agli uomini e le donne del Commissariato che si qualificano e fanno accesso nel locale.
I poliziotti appurano che il ristorante è in funzione e che sono presenti una decina di avventori che, formando una tavolata unica, non rispettano neanche le norme sul distanziamento. La giustificazione fornita è stata agli operatori della Polizia di Stato è stata: “si tratta di una festa di compleanno”, motivazione che comunque non ha evitato l’applicazione della sanzioni previste: chiusura provvisoria per 5 giorni per il ristorante e sanzioni amministrative per ristoratori, avventori e festeggiato.
Nei giorni scorsi alcune segnalazioni giunte al commissariato Madonna di Campagna riferivano della presenza di pusher, all’interno del parco Sempione, accompagnati da un cane di grosse dimensioni utilizzato per veicolare le cessioni di sostanza stupefacente.
Sabato pomeriggio personale del commissariato effettua un sopralluogo nel luogo indicato, notando immediatamente una donna, cittadina italiana di 39 anni, con un cane di grosse dimensioni al guinzaglio. Alla vista della pattuglia, la trentanovenne richiama a sé l’animale, comunicando ai poliziotti di non accostarsi troppo in quanto non avrebbe risposto in luogo di eventuali morsi. Gli operatori, insospettiti dall’atteggiamento dell’italiana, si dirigono verso il cane e lo tranquillizzano. Nell’avvicinarsi notano che una parte del guinzaglio è composta da una sezione in stoffa con una fessura. Inserendo le dita all’interno, gli agenti avvertono la presenza di alcuni ovuli, ritagliati e richiusi artigianalmente con parti di collant femminili. Nel perquisire il collare, vengono ritrovati 25 frammenti di cocaina per un peso di oltre 7 grammi.
La donna, con precedenti di Polizia, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio e sanzionata per aver violato le normative anticovid. Il cane è stato affidato alle cure di una struttura per animali.