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Intitolata piazzetta Franco Antonicelli

La piazzetta delimitata dai quartieri militari juvarriani, in via del Carmine all’angolo con corso Valdocco, a Torino, da questa mattina porta il nome di Franco Antonicelli.

Una cerimonia che si è svolta al Polo del ‘900 ha ricordato la figura del senatore, intellettuale e antifascista scomparso il 6 novembre 1974.

Fu Franco Antonicelli, il 28 aprile 1945, in qualità di presidente del CLN ad annunciare alla radio la Liberazione di Torino e a lui si deve, nel dopoguerra, la fondazione di istituzioni culturali, tra le quali l’Unione culturale, l’Istituto storico della Resistenza, il Centro studi “Piero Gobetti” e l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza.

La sua vita è stata illustrata dal presidente del Consiglio Comunale e della commissione Toponomastica, Francesco Sicari che ha sottolineato come la targa scoperta oggi ricordi come Franco Antonicelli sia stato, prima di tutto, un intellettuale antifascista. Ha affermato che “il nostro Paese sta vivendo un momento buio, in cui pare non vi sia memoria di quello che è stato il ventennio fascista. Ci sono concittadini che senza vergogna rivendicano pubblicamentein molteplici luoghi simbolo di un’ideologia politicala loro nostalgia, la loro appartenenza, il loro desiderio di tornare indietro nel tempo, e ha sottolineato come “alcuni esponenti politici costruiscano il consenso mantenendosi in un limbo di ambiguità perpetua, come se il condividere le piazze con formazioni neofasciste sia qualcosa che può andare bene. Lo scenario politico italiano, ha aggiunto, viene alimentato continuamente da messaggi politici pieni di odio e di intolleranza e ci stiamo quasi abituando ai 200 messaggi quotidiani che riceve la senatrice a vita Liliana Segre. Torino, ha concluso, ancora una volta può avere un ruolo fondamentale nella storia del Paese. La città Medaglia d’oro al valor militare oggi ricorda e intitola una porzione del suo territorio ad Antonicelli che, insieme a tanti altri, ha tracciato un sentiero da seguire nell’ottica di far camminare, lungo un’unica via, tutte le formazioni antifasciste.

E’ quindi seguito il ringraziamento della figlia di Antonicelli, Patrizia che ha invitato i giovani presenti a non cancellare il passato e a lasciarsi ispirare dai giovani che li hanno preceduti, “soprattutto da quelli che lottarono e che diedero il loro contributo e la loro vita per liberarci dal fascismo”.

Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900 promotore dell’intitolazione, ha evidenziato come la denominazione della piazzetta Antonicelli sia nella collocazione più naturale: del Polo, infatti, sono partner enti e associazioni fondati da Franco Antonicelli.

Prima dello scoprimento della targa, il saluto del presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini che ha ribadito come l’impegno di Franco Antonicelli ed altri come lui che si sono battuti per la libertà di espressione e di opinione, oggi consentano di esprimere e manifestare il dissenso.

La cerimonia è stata introdotta dal canto “E’ festa d’aprile”, scritto da Antonicelli, eseguito dal gruppo musicale “Le primule Rosse”

Sala giochi illegale mascherata da cucina

L’insegna sulla porta indicava “CUCINA” “Vietato ai non addetti”.

Sembrava la consueta indicazione di un normale bar tavola calda, come ce ne sono tante, solo che, al posto di fornelli e stoviglie, la Guardia di Finanza di Torino ha trovato una vera e propria sala giochi illegale dove accedeva solamente una clientela “selezionata” e fidelizzata.

È quanto hanno scoperto i Finanzieri della Compagnia di Susa quando sono entrati in un Bar di Pianezza, nel Torinese. Di fittizio non c’era solo la cucina ma anche tutti gli apparecchi installati nel locale; tutte le videoslot rinvenute all’interno del locale, infatti, non erano state collegate alla rete dei Monopoli di Stato; una sorta di “offline” che garantiva l’immunità da ogni forma di controllo; così facendo, infatti, tutte le imposte venivano evase ma, soprattutto, veniva meno ogni forma di garanzia a tutela del giocatore.  Una “bisca” clandestina con tutti i crismi: le luci soffuse e l’odore acre delle sigarette, un connubio perfetto, unitamente all’immancabile entrata posteriore nascosta, sconosciuta ai più e da dove si accedeva passando dall’interno di una palazzina condominiale.

 Il titolare del bar, già con qualche precedente alle spalle, rischia ora sanzioni fino a 100.000 euro; slot, schede gioco, gettoniere e relativi incassi sono invece stati sequestrati.  Sono inoltre in corso gli accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei introiti non dichiarati.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

Arrestato a Porta Nuova per rapina aggravata a un clochard

 GIOVANE MAGREBINO CON DIVIETO DI DIMORA NEL COMUNE DI TORINO

Gli Agenti del Settore Operativo della Polfer di Porta Nuova hanno arrestato un 19 enne cittadino del Marocco, per aver commesso una tentata rapina aggravata e delle lesioni personali nei confronti di un clochard.

In quella circostanza l’uomo, palesemente in stato di ebbrezza, ha tentato di impossessarsi dei cartoni che il senzatetto aveva utilizzato per allestire un giaciglio per la notte nei pressi della Stazione di Porta Nuova.

Il clochard si è opposto al furto scatenando la violenta reazione del magrebino, che lo ha prima colpito con dei calci e poi, estratta una lama, lo ha ferito alle mani.

La brutale aggressione è stata interrotta dall’intervento di alcuni passanti e successivamente dall’intervento di una pattuglia della Polizia Ferroviaria, allertata dagli stessi cittadini intervenuti.

Il clochard è stato quindi trasportato presso l’Ospedale Mauriziano dove è stato curato per le ferite riportate, giudicate guaribili in 6 gg.

Fin da subito gli investigatori hanno tentato di riscostruire quanto accaduto, grazie anche alla precisa testimonianza della vittima che ha sporto regolare denuncia per l’aggressione subita.

L’autore della tentata rapina è stato rintracciato da personale del Settore Operativo della Polfer di Porta Nuova sempre nei pressi della stazione, e sottoposto alla misura del fermo di indiziato di delitto per i reati di tentata rapina aggravata dall’uso di un’arma e lesioni personali.

Il fermato, già gravato da numerosi precedenti penali, era stato appena scarcerato il 31 ottobre scorso dopo che era stato arrestato nel mese di luglio del 2019 per aver tentato una rapina all’interno di un negozio di “Kebab” ubicato nel centro cittadino, procurando, anche in quella occasione, delle lesioni al malcapitato esercente.

Proprio a seguito di questo episodio, il 19 enne, una volta scarcerato, era stato sottoposto alle misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Torino e dell’obbligo di firma presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena, dove in realtà non si era mai presentato.

A seguito del fermo operato da personale Polfer l’uomo è stato condotto presso la locale casa circondariale e, dopo il giudizio di convalida della misura, è stato nuovamente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.

Mattarella consegnerà medaglia in ricordo dei tre vigili del fuoco morti

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà una ulteriore medaglia al Merito Civile alla bandiera del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il 21 novembre prossimo, nel Teatro ‘Vincenzo Bellini’ di Catania. La medaglia  sarà dedicata ai tre vigili del fuoco del comando di Alessandria morti  nell’esplosione di Quargnento: Matteo Gastaldo, di 47 anni, Marco Triches, di 38, e Antonio Candido, di 32.

Tre ultrasessantenni assaltano Postamat

Arrestati dai carabinieri di Torino e Cuneo
Torino, 14 novembre, alle ore 05.30 circa, 3 ultrasessantenni sfondano con un
auto la vetrata dell’Ufficio Postale di Garessio (CN) e fanno saltare il Postamat
con esplosivo, utilizzando la tecnica della“marmotta”, impossessandosi del
denaro ivi contenuto.Intercettati subito dai Carabinieri del Comando Provinciale
Carabinieri di Torino e della Compagnia di Mondovì, già in area nell’ambito di
mirati servizi finalizzati al contrasto di analoghi episodi delittuosi posti in essere
nell’ultimo periodo al confine delle province di Torino e Cuneo, sono stati
arrestati in flagranza di reato. A seguito di perquisizione della vettura, risultata
rubata e con targhe contraffatte, i 3 soggetti sono stati trovati in possesso della
somma asportata, quantificata in Euro 30.000 circa, di chiodi a 4 punte
finalizzati ad eludere eventuali inseguimenti, di un disturbatore di frequenze
(cd jammer), maschere, un inibitore di centraline per furto di autovetture, e di
attrezzatura varia funzionale alla commissione del colpo mediante utilizzo di
sostanze esplodenti. Sul posto è intervenuta, per mirati rilievi tecnici tuttora in
corso, anche Aliquota Artificieri del Nucleo Investigativo di Torino, che ha
peraltro rinvenuto, a casa di uno dei 3 soggetti arrestati, ulteriore “marmotta”
già pronta all’uso per eventuale colpo, nonché vari candelotti pirotecnici da
svuotare, per preparare dispositivi esplosivi.

Tav: Pianese (Coisp), basta criminalizzare Polizia e giustificare violenti 

Riceviamo e pubblichiamo

“Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente. Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commenta  la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa. “Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti  per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise. Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime. Né è tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude.

Antisemitismo, Istituto Friedman: “Lodevole iniziativa della Regione Piemonte”

“L’iniziativa fortemente voluta dall’Assessore alle Politiche giovanili della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, che verrà promossa dalla Maccabi World Union con l’Associazione Italia Israele di Torino, è tra le più lodevoli mai presentate in Italia. Promuovere la memoria con il viaggio degli studenti, la lotta all’odio e all’antisemitismo, inteso anche come antisionismo, deve essere uno degli obiettivi formativi che le nostre istituzioni si pongono nei confronti delle nuove generazioni. Lo spirito autenticamente liberale dell’iniziativa piemontese va proprio nella direzione migliore, unendo a 360 gradi tutti gli elementi necessari affinché iniziative come queste non abbiano colore politico e non siano poco attrattive, ma partendo dalle scuole, venga fatta memoria sulla Shoah fino a giungere alla lotta all’antisemitismo di oggi e all’amicizia che ci lega allo Stato d’Israele. Anche coinvolgere una grande testimone quale la Senatrice Liliana Segre che premierà i ragazzi più meritevoli è una scelta simbolica di grande importanza. Il nostro auspicio è che iniziative come questa possano moltiplicarsi in Italia e nel mondo, il nostro Istituto si impegnerà con le istituzioni proprio in questa direzione” – Così Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman.

Militanti aggrediti, Rosso (FdI): Sindaco prenda provvedimenti su centri sociali

Riceviamo e pubblichiamo

«Spero non si aspetti che ci scappi il morto, per accorgersi di quello che sta succedendo a Torino: una città dove si tollera e si favorisce la presenza dei cosiddetti centri sociali, nei quali alligna la violenza, l’intolleranza e dove potrebbero anche svilupparsi i germi del terrorismo». Roberto Rosso, capogruppo Fratelli d’Italia in Sala Rossa, commenta in questo modo l’aggressione, avvenuta ieri sera, ai danni di due militanti dello spazio identitario Aliud, entrambi iscritti a Fratelli d’Italia. Ad assalirli, una quindicina di incappucciati.

I ragazzi sono stati pedinati dall’uscita della sede fino sotto casa di uno dei due – si legge sul profilo Facebook del Circolo – per poi essere assaliti da una quindicina di ragazzi con il volto travisato. Presi a calci e pugni i due sono finiti all’ospedale Martini. Il circolo nei giorni scorsi era già stato preso di mira con minacce e intimidazioni, scritte sui muri. Le tensioni nel quartiere San Paolo si sono alimentate dopo la manifestazione promossa dal Gabrio e Studenti indipendenti.

«Oggi ho depositato una richiesta di comunicazioni urgenti al Sindaco Chiara Appendino – prosegue Rosso – in merito alla grave aggressione di stampo politico di ieri sera a Torino: è intollerabile che nel 2019, in un Paese democratico, si torni alla violenza per le strade, agli agguati, ai pedinamenti, ai pestaggi di gruppo che possono avere anche conseguenze tragiche. Malmenare due ragazzi soltanto per le loro idee, oltre che criminale è del tutto assurdo».

«Non siamo ancora alle chiavi inglesi, quelle usate dagli assassini di Sergio Ramelli, ma poco ci manca – continua Rosso – e così mentre Liliana Segre è costretta alla protezione per via di insensate minacce online, a Torino qualcuno passa alle vie di fatto, probabilmente qualcuno di quelli che si fregiano della verità in tasca e del potere di giudicare chi è buono e chi è cattivo. Poi vanno a pestare la gente senza altro motivo che l’odio politico».

«Voglio chiedere al Sindaco se secondo lei esistono aggressioni di serie A e aggressioni di serie B. Spesso si è mobilitata, giustamente, contro insulti e parole. Oggi mi auguro che prenda una posizione decisa e inequivocabile contro un pestaggio vigliacco indegno di una città civile e democratica e contro le minacce di morte subite dai due ragazzi aggrediti».

«Ci auguriamo – conclude Rosso – che la Commissione Segre, una volta insediata, anziché essere strabica a sinistra guardi anche a quei facinorosi che l’odio non lo praticano solo a parole ma con pugni e calci».

Oro e Rolex nei reggiseni per sfuggire ai carabinieri

Orologi Rolex, oggetti in oro e pietre preziose, per  oltre 65mila euro, sono stati sequestrati dai carabinieri nelle abitazioni di tre sinti, due le donne, già noti alle forze dell’ordine. L’intervento dei militari è avvenuto  al campo nomadi di via Lega  a Torino, nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto di truffe e furti in abitazione. Sequestrati anche attrezzi per l’edilizia e una banconota falsa, da 200 euro. Le donne hanno nascosto nei reggiseni i preziosi, probabile provento di furto, e hanno finto di sentirsi male.

Il comandante dei Civich ci ripensa e ritira le dimissioni

Il comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon ritira le dimissioni e resta  alla guida dei Civich torinesi. Ha infatti chiesto alla sindaca Appendino di respingere le dimissioni, presentate la scorsa settimana in relazione alla polemica per le multe ai monopattini. “Non me la sento di lasciare il comando”, ha detto  Bezzon durante la cerimonia per di anniversario anniversario della polizia municipale. “La Città ha bisogno di lei. Sono contenta che abbia deciso di rimanere”, ha commentato la sindaca.