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Maltrattata da 18 anni denuncia il marito: arrestato

Vessazioni continue inducono una donna, dopo l’ennesimo evento, a chiamare la polizia perché spaventata per la sua incolumità e quella dei suoi due figli minori. L’ultima lite, per futili motivi, è accaduta in casa nella tarda serata di giovedì nel quartiere Madonna di Campagna. Quel giorno, come tanti altri, l’uomo rincasava ubriaco, minacciava di morte la moglie e prendeva a calci mobili e suppellettili. Davanti agli occhi dei figli urlava e percuoteva violentemente le porte delle camere di casa facendo rompere i vetri di due di queste. Era divenuta abitudine, gesti ingiustificati e incontrollati dovuti all’abuso di alcol. La donna, una mamma stanca e terrorizzata, dopo 18 anni di vessazioni; di cui 14 di matrimonio e 4 di fidanzamento; ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, hanno arrestato il 37enne rumeno per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato anche denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.
M.Iar.
 

Firmava tutti i giorni in commissariato, ma all'uscita vendeva droga

Si recava quotidianamente e con regolarità al Commissariato Barriera di Milano poiché sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma, subito dopo, continuava la sua attività di produzione, confezionamento e smercio di sostanze stupefacenti. Gli agenti di “Barriera Milano” si sono insospettiti quando un pomeriggio lo avevano visto sopraggiungere in un’autovettura condotta da un suo connazionale. L’uomo si faceva lasciare nel parcheggio del supermercato adiacente il Commissariato, apponeva la firma e poi si faceva accompagnare in corso Regina Margherita sebbene non fosse la sua abituale dimora. Dalla successiva perquisizione di quell’alloggio è emerso che lo straniero si recava a quell’indirizzo per occuparsi della produzione e del confezionamento di sostanza stupefacente. Venivano rinvenuti 29 involucri termosaldati di crack, oltre ad oltre 900 euro, di cui alcuni nascosti all’interno della federe del cuscino ed altri nel cassettino del mobile della tv unitamente ad un bilancino di precisione ed una piastra termoelettrica per cucinare la sostanza a bagnomaria.

M.Iar.

CARTELLI ABUSIVI RIMOSSI DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Continua da parte della Polizia Provinciale di Novara, in collaborazione con       il Settore Viabilità della Provincia, l’attività  i contrasto all’abusivismo pubblicitario con la rimozione degli impianti pubblicitari non autorizzati

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In questi giorni, gli agenti della Polizia Provinciale,hanno coordinato gli operai della ditta aggiudicataria dell’appalto di rimozione, rimuovendo n. 33   cartelli   abusivi   tra   cui   un   impianto   delle   dimensioni   di   mt.   6×3   nel territorio del Comune di Trecate. Gli   interventi   sono   stati   effettuati   sulle   principali   strade.   Ora   le   ditte coinvolte   dovranno   rispondere   anche   delle   spese   di   rimozione   delle affissioni e di custodia in locali appositi. L’attività di rimozione degli impianti mira a ristabilire il decoro delle strade provinciali e ad eliminare i cartelli pubblicitari non autorizzati che, oltre a deturpare   le   strade   ed   il   paesaggio,   spesso   influiscono   sulla   sicurezza stradale. E’  risultato   difficile   e   laborioso   per   gli   agenti   riuscire   ad   individuare   i responsabili,   ovvero   le   ditte   pubblicitarie   che   si   sono   occupate   del posizionamento dei cartelloni. La   Provincia   di   Novara,   in   particolare   la   Polizia   Provinciale, ha   sempre avuto   particolare   attenzione   e   sensibilità   rispetto   agli   aspetti   legati   alla sicurezza stradale e alla stabilita’ degli impianti pubblicitari. “Tolleranza zero per chi pensa di poter fare quello che vuole mettendo a rischio la sicurezza stradale e massima tutela per chi rispetta le regole e le leggi. La nostra attenzione riguardo queste tematiche rimane alta e l’attività di controllo sarà continua” – commenta il consigliere delegato alla polizia provinciale Luca Piantanida

Massimo Iaretti

La polizia salva donna dalle fiamme

La Polizia di Stato di Vercelli ha salvato una donna che era rimasta intrappolata nel suo appartamento in fiamme

Nello specifico due pattuglie della Squadra Volante, impegnate nell’ordinario servizio di controllo del territorio, notavano in Corso Mario Abbiate del fumo intenso di colore nero che fuoriusciva da una finestra. Dopo aver allertato immediatamente la Sala Operativa, che inviava sul posto personale medico e dei Vigili del Fuoco, gli Agenti si precipitavano all’interno del condominio e riuscivano ad individuare l’appartamento dal quale fuoriusciva il fumo e dal quale provenivano le urla di una donna che sembrava essere bloccata all’interno. Dopo numerosi tentativi di mettersi in contatto con la donna, gli Agenti della Squadra Volante riuscivano a forzare la porta d’ingresso dell’appartamento e, una volta entrati, notavano che la cucina era ormai completamente invasa dalle fiamme e che l’intera abitazione era satura di fumo. Nonostante queste difficili condizioni, gli Agenti entravano nell’abitazione e dopo brevi ricerche riuscivano ad individuare la donna, stesa a terra priva di sensi, con la faccia rivolta verso il pavimento. A questo punto due Agenti trascinavano fuori la malcapitata e altri due si accertavano che non vi fosse nessun altro all’interno dell’abitazione; subito dopo iniziavano l’evacuazione del palazzo nell’attesa che arrivassero i Vigili del Fuoco. Una volta uscita dall’appartamento, la donna, che nel frattempo aveva riacquistato i sensi, in preda ad uno stato di shock, provava a rientare nella casa in fiamme ed era contenuta con molta difficoltà dagli Agenti. La donna, di origine nigeriana, ma regolarmente residente in Italia, a questo punto iniziava una forte resistenza contro gli Agenti, prima buttandosi a terra e appendendosi alla ringhiera, e poi mordendoli alle mani e colpendoli con calci e pugni. Nonostante ciò si riusciva a portarla all’esterno dello stabile e ad affidarla alla cura del personale medico che la conduceva in Ospedale per gli accertamenti del caso. Nel frattempo i Vigili del Fuoco riuscivano a domare l’incendio, consentendo ai residenti di rientrare nelle loro abitazioni.

M.Iar.

Arrestati con 90 chili di droga nel garage

Tra il 28 febbraio ed il 1 marzo a Novi Ligure (Alessandria), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, hanno tratto in arresto S.E., 36enne e K.E 32enne, entrambi cittadini Marocchini, per traffico illecito di sostanze stupefacenti, perché trovati, all’interno di un garage, in possesso di 90 Kg chili di hashish.  I due avevano ricevuto lo stupefacente nella mattinata, verosimilmente arrivato dalla Spagna, e lo avrebbero poi destinato a diverse piazze di spaccio, tra le quali Savona e Genova. A seguito delle perquisizioni domiciliari sono inoltre stati sequestrati un bilancino digitale, circa 20 grammi di cocaina, un’ingente quantitativo di denaro in contante e numerose sim telefoniche nazionali e marocchine. Gli arrestati, per i quali in data odierna è stata disposta la misura cautelare in carcere, sono ristretti presso il carcere di Alessandria.

M.Iar.

Sospettati di tentato omicidio e denunciati per detenzione di pugnale

Venerdì 1° marzo, una pattuglia motomontata “Pegaso” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Torino, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati nel fine settimana, ha proceduto, in via Vigliani, al controllo di una fiat punto nera con a bordo tre soggetti che, alla vista delle motociclette della Polizia di Stato, si scambiavano rapidi cenni d’intesa, con ciò insospettendo gli Agenti che hanno prontamente bloccato il veicolo per gli approfondimenti del caso. Dagli accertamenti svolti è emerso che due dei tre soggetti, tutti di nazionalità dominicana, erano ricercati per un recentissimo episodio di sangue avvenuto a Suzzara (MN), in quanto autori del tentato omicidio del connazionale ROSA JIMENEZ Marco Adonis prelevato da casa nella serata del 28 febbraio u.s. e colpito a bruciapelo con un colpo di pistola al petto sulla strada di fronte alla propria abitazione. I predetti, a Torino ospiti di conoscenti, sono stati, altresì, denunciati per il possesso di un pugnale ritrovato a seguito del controllo svolto. I due dominicani, T.B.C, classe 1987 e A.D.F., classe 1997, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, armi e spaccio di stupefacenti, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Mantova e incarcerati nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Agli arresti pluripregiudicato autore di 32 furti

I Carabinieri di San Damiano d’Asti hanno dato esecuzione all’ordine di esecuzione di pena detentiva, in regime di arresti domiciliari, a carico di B.S. 32enne pluripregiudicato di etnia “sinti” per una serie di atti criminali commessi nella Città Metropolitana di Torino.
Nel biennio 2015-2016 aveva posto in essere una vera propria opera di saccheggio nel capoluogo torinese e in numerosi comuni della cintura, dal canavese alla zona di Moncalieri, unitamente ad una banda di altri 4 soggetti della stessa etnia, commettendo ben 32 furti in abitazioni, centri commerciali, tabaccherie, ed altre attività ancora. Per tali scorribande è stato ritenuto colpevole e condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furto, rapina e ricettazione, da scontare presso il domicilio. All’epoca dei fatti contestati, l’arrestato era già soggetto conosciuto alle Forze dell’Ordine, perché fin dall’età 15 anni si era reso responsabile di reati contro il patrimonio e la persona e vantava un curriculum criminale di tutto rispetto. Il bottino raccolto nelle numerosissime “spaccate” nelle quali è stato accertato il coinvolgimento del soggetto arrestato e dei suoi complici, ammonta a diverse decine di migliaia di euro, raggranellati in decine di colpi tra i quali quelli portati a segno nel centro commerciale “45° Nord” di Moncalieri, il supermercato IN’S di None, due tabaccherie di La Loggia ed una di Piobesi, un bar di Villafranca Piemonte e diverse sale slot della cintura torinese. Per l’esecuzione dei colpi erano state utilizzate diverse auto di grossa cilindrata, che venivano rubate per tale scopo.

Massimo Iaretti

 
 

Tenta di uccidere la moglie a coltellate


Erano circa le 21 di venerdì 1 marzo quando gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via De Bernardi per la segnalazione della presenza di una donna in strada con un oggetto infilato nella schiena. La donna era stata accoltellata al fianco posteriore sinistro dal compagno in seguito all’ennesima lite. L’uomo faceva abuso di sostanze alcoliche e la donna, esausta, gli avrebbe confessato di voler interrompere la relazione. Dinnanzi a questa scelta, non condivisa, il compagno ha perso il controllo e l’ha colpita al fianco mentre era seduta sul divano all’interno dell’abitazione. La vittima è poi riuscita a scappare in cortile e a chiedere aiuto. Inizialmente la coppia ha fornito agli operatori versioni contrastanti e non attendibili, ma quella ferita non era compatibile con una caduta accidentale. L’uomo, un italiano di 35 anni ha poi confessato di aver colpito la donna e di aver occultato l’arma all’interno di una borsa. I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno arrestato il 35 enne, con precedenti di polizia, per il reato di lesioni aggravate e denunciato lo stesso per invasione di edifici, in quanto aveva occupato l’alloggio in questione qualche giorno prima.
 
M.Iar.
 
 

Aumentano i controlli della Polfer sui treni


Sono aumentati da inizio anno i servizi di controllo compartimentali   da parte   della   polizia   ferroviaria,   nelle   stazioni   e   sui   treni,   per prevenire criminalità   e   degrado   in   ambito   ferroviario   con   risultati   che   non   hanno tardato  ad arrivare. solo nella giornata di martedì 26 febbraio quattro sono state   le   persone   incappate   nei   filtri  operati   dalla   Polizia   Ferroviaria   ai varchi di ingresso degli impianti e nelle aree partenze e a bordo treno. In   particolare   nella  stazione di Asti un   cittadino   peruviano   26enne, residente a Torino, è stato fermato nel primo pomeriggio per detenzione e spaccio   di   stupefacenti,   aveva   nel   bagaglio   al   seguito   115   grammi   di marijuana   impacchettata   con   nylon   termosaldato,   così   da   poter   eludere l’olfatto di eventuali ispezione di unità cinofile.
Massimo Iaretti

Appartamenti e cellulari venduti online: occhio alle truffe

Nel campo della repressione alle truffe e alle frodi informatiche, i Carabinieri della Stazione di Ticineto (Alessandria) hanno seguito due tracce che portano, entrambe al territorio della Città Metropolitana di Torino. Così, in seguito ad una denuncia depositata da uno studente 19enne residente in Valmacca (Alessandria), è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli per truffa un 21enne con precedenti, originario di Aversa (Casera), per aver messo in affitto su un noto sito internet specializzato un appartamento nel Comune di Bardonecchia e dopo aver ricevuto una caparra di 360 euro si era reso irreperibile. Il secondo caso parte, anche qui, da una querela sporta da un 38enne di Ticineto. L’esito è stata la denuncia per truffa in concorso nei confronti di un 29enne residente a Nichelino (TO), un 50enne e una 45enne entrambi residenti a Moncalieri (TO), tutti pretgiudicati. La vittima, nel mese di dicembre 2018, acquistava un telefono cellulare Iphone 7 facendo regolare ricarica di 240 euro su una carta Postepay indicata dal venditore, che affermava di essere titolare di un’attività commerciale in Grugliasco .I due complici risultavano intestatari di carte Postepay riconducibili al finto commerciante.

Massimo Iaretti