CRONACA- Pagina 123

“Una buca pericolosa ‘lunga’ 40 giorni”

“Una buca ” lunga” oltre 40 giorni. Siamo in strada Settimo altezza del civico 61 e in prossimità di un incrocio molto trafficato. Da oltre 40 giorni quella buca sta lì con tutta la sua pericolosità . Si è transennata e provvista di lucerna , peccato che  quella originaria non funzionava e specie di sera la presenza della buca  era pressochè invisibile col rischio di finirci contro. Poi qualcuno ha segnalato che la lanterna non emetteva segnali luminosi ad intermittenza. Qualcuno è venuto a sostituire la lanterna, buttando quella vecchia dentro la buca , è visibile in foto) e mettendone un’altra. Ma lasciando la buca ancora così per chissà quanto tempo. Parlano tanto di sicurezza  nelle strade ma i fatti sono sempre scarsi. Dopo oltre 40  giorni  che il comune ne è a conoscenza , ci si chiede quanto tempo occorre per sistemarla”. E’ quanto ci scrive il lettore Luigi Gagliano che ci invia anche le foto pubblicate.

Vuole lanciarsi dal ponte, i vigili del fuoco lo salvano

Un uomo voleva lanciarsi  dal Ponte Nuovo  di Alpignano.

Grazie all’intervento dei vigili del fuoco è stato salvato e trasportato d’urgenza all’ospedale di Rivoli.

In buone condizioni,  è stato ricoverato  in codice verde.

Area Veglio, 58 nuove abitazioni per famiglie in difficoltà

(Torino Click) – Sono ripartiti i lavori nell’area Veglio per la costruzione di un nuovo complesso di edilizia sociale. Il cantiere sorto nell’ex sito industriale dismesso sul territorio della Circoscrizione 5 aveva infatti subìto un’interruzione nei mesi scorsi, necessaria per effettuare una bonifica ambientale degli oltre 12mila metri quadrati in seguito al ritrovamento di tracce di amianto nel terreno, che non erano emerse dalle precedenti analisi eseguite in fase di avvio progettuale.

Ultimata la bonifica, possono riprendere gli interventi per la costruzione del nuovo edificio. Un investimento da 16 milioni e mezzo di euro, interamente finanziati con fondi Pnrr, che permetterà di ridare vita a uno spazio da tempo inutilizzato per aumentare l’offerta residenziale per persone e famiglie in difficoltà.

58 le unità abitative che verranno realizzate, di diverse tipologie e metrature, per un totale di 146 posti letto, oltre a spazi destinati a servizi e aree di socializzazione aperte al quartiere.

Mercoledì  alla ripresa dei lavori, era presente anche l’assessore alle Politiche sociali e abitative Jacopo Rosatelli per un sopralluogo al cantiere. “Con questo progetto – afferma – la Città porta avanti l’impegno concreto per incrementare e migliorare l’offerta di edilizia sociale, in risposta alla domanda di abitazioni da parte dei torinesi in condizioni di fragilità economica. Proprio in ragione dell’importanza di questo obiettivo, l’amministrazione, gli uffici comunali e le imprese coinvolte hanno messo in campo ogni sforzo possibile per ripartire cercando, nonostante gli imprevisti, di rispettare quanto più possibile il cronoprogramma iniziale”.  

La realizzazione del progetto, che in un primo momento avrebbe dovuto vedere la fine dei lavori a settembre 2025, ha ora come termine per la chiusura del cantiere la prima metà del 2026.

Allerta caldo, call center aiuto anziani

Allerta caldo

La Città di Torino ha attivato il call center del Servizio Aiuto Anziani per fronteggiare il caldo di questi giorni. In caso di necessità è possibile chiamare lo sportello che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).
ll Comune ha inoltre previsto l’apertura nelle varie Circoscrizioni di aree di accoglienza climatizzate, attrezzate con condizionatori o ventilatori.

Arrestato l’uomo che perseguitava l’ex compagna

I Carabinieri di Alessandria hanno arrestato un uomo considerato responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna. La donna ha sporto denuncia e ha raccontato dei continui pedinamenti, appostamenti, oltre a insistenti molestie telefoniche servendosi di numeri sconosciuti, per aggirare i blocchi delle altre utenze. L’ex compagno non accettava la fine della relazione.

Occhio alle strisce blu: tornano Ztl e sosta a pagamento

/

Ancora qualche ora per circolare liberamente nel centro cittadino senza le limitazioni imposte dalla zona a traffico limitato e poter parcheggiare sugli stalli delimitati dalle strisce blu senza dover pagare.

Da lunedì 19 agosto la sosta, gratuita da domenica 4 agosto e fino a domenica 18 agosto, sarà nuovamente a pagamento.

Con la nuova settimana tornerà attiva anche la ZTL ordinaria che nel periodo dal 5 al 16 agosto 2023 compresi è stata sospesa, mentre sono sempre rimasti in vigore i divieti di circolazione previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle ZTL Romana e Valentino e nelle zone pedonali.

Maggiori informazioni sul sito della Città: http://www.comune.torino.it/trasporti/archivio-news/sospensione-estiva-della-ztl-centrale-e-sosta-a-pa-2.shtml

(Torino Click)

Partono da Cesana le Giornate della prevenzione cardiovascolare

CESANA TORINESE – Parte da Cesana Torinese domenica 18 agosto il ciclo di Giornate di prevenzione cardiovascolare che in due settimane toccherà tutti i Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea.

Il progetto “La prevenzione ci sta a cuore” prevede cinque giornate di prevenzione cardiovascolare nell’ambito del progetto “Re-Esistere in alta quota”.

Il Sindaco di Cesana Daniele Mazzoleni presenta il progetto ed invita a servirsi del servizio che è assolutamente gratuito: “L’Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea, nell’ambito del PNRR M5C3 inv 111 “Re-Esistere in Alta Quota” ha attivato il Progetto “Re-Esistere in Alta Quota” finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU. Alla presenza del personale sanitario si effettueranno giornate di prevenzione cardiovascolare con misurazione di pressione arteriosa, saturazione, glicemia, colesterolo. Il progetto si avvale della collaborazione di Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx, Croce Rossa Italiana Comitato di Susa e di “Rainbow for Africa”. Invito di cuore tutti gli abitanti di Cesana ed i tanti turisti che sono presenti sul nostro territorio ad usufruire del servizio che è completamente gratuito ed è proprio finalizzato ad una prevenzione a vasto raggio”.

Il primo appuntamento a Cesana è stato domenica 18 agosto dalle 10,30 alle 16 in piazza Vittorio Amedeo 1, la piazza del Comune di fronte all’Ufficio del Turismo.

I prossimi appuntamenti in Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea sono calendarizzati: mercoledì 21 agosto – Sauze d’Oulx, sabato 24 agosto – Sestriere, martedì 27 agosto – Claviere e venerdì 30 agosto – Pragelato.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero verde 800933388.

Gravi reati: straniero rimpatriato

Continua l’attività della Polizia di Stato volta al rimpatrio di cittadini stranieri che si sono macchiati di reati che destano particolare allarme sociale.

Nelle scorse ore, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino ha dato corso, a seguito di espulsione prefettizia e decreto del Questore di accompagnamento immediato alla frontiera, al rimpatrio di un cittadino albanese; il provvedimento è stato convalidato dal Giudice di Pace di Torino.

 

Lo straniero, già espulso e rimpatriato nel 2013, era stato successivamente arrestato e condannato nello stesso anno per violazione del divieto di reingresso ai sensi dell’art.13 c.13 del D. Lgs 286 del 1998 (Testo Unico Immigrazione). Rientrato successivamente in Italia, ha ottenuto nel 2018 un permesso di soggiorno in quanto coniugato con cittadina italiana; tuttavia, ha successivamente posto in essere reati che destano un particolare allarme sociale.

 

Infatti, nel giugno 2019 le volanti traevano in arresto l’albanese per tentato omicidio nei confronti di un cittadino italiano, ex dipendente del bar della moglie, per averlo colpito con due fendenti al ventre, provocando due ferite sanguinose, che richiedevano un intervento d’urgenza al CTO, essendo il coltello da cucina lungo 34 cm. I due uomini avevano avuto una discussione la sera prima presso i Murazzi e, in considerazione dell’atteggiamento aggressivo dell’albanese nei confronti dell’italiano e della propria compagna, questi ultimi si erano presentati la mattina successiva al bar con una mazza da baseball, iniziando a distruggere una vetrina. Lo straniero, pertanto, era uscito armato di coltello e aveva colpito l’aggressore lasciandolo al suolo sanguinante e continuando a colpirlo con calci e pugni, mentre la fidanzata del soggetto ferito provava ad allontanare lo straniero con la mazza da baseball. Arrivati sul posto, gli agenti delle volanti traevano in arresto l’albanese per tentato omicidio.

 

L’anno successivo l’uomo è stato, invece, denunciato dalla moglie per diversi episodi di violenza e maltrattamenti posti in essere dal dicembre 2018, anche davanti ai clienti del bar, con atteggiamenti sempre più pericolosi nei confronti della donna, accentuati anche dal fatto che l’albanese avesse cominciato a far uso di droghe oltre ad esser assuntore sistematico di bevande alcoliche e giocatore d’azzardo.

 

Pertanto, rigettata la richiesta di permesso di soggiorno presentata nel 2020, viste le condanne a 1 anno e 8 mesi per lesioni aggravate della Corte d’appello di Torino del 21 luglio 2020 e la successiva condanna a 2 anni e 8 mesi per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della moglie del 17 dicembre 2021, lo stesso veniva sottoposto a provvedimento di accompagnamento immediato alla frontiera e rimpatriato nella stessa data.

 

Nella stessa settimana sono state emesse tre misure alternative al trattenimento presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri, con ritiro del passaporto e sottoposizione all’obbligo di firma presso il locale Ufficio Immigrazione, nei confronti di un cittadino albanese e di due cittadini egiziani.

 

Questi ultimi sono stati intercettati sul territorio da parte della Polizia locale di Pinerolo in posizione di irregolarità, avendo violato le norme del D.Lgs 286 del 1998 che regolano l’accesso e la permanenza degli stranieri sul territorio nazionale.

Di conseguenza, dopo esser stati sottoposti alle procedure di identificazione, la Polizia locale di Pinerolo li ha messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione di Torino, che provvederà al rimpatrio degli stranieri predetti nella prossima settimana.

Un progetto per le coppie che iniziano la fecondazione assistita

All’ospedale Sant’Anna di Torino
Nel Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), in sinergia con il Servizio di Psicologia clinica dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e con il sostegno della Fondazione Medicina a Misura di Donna, si avvierà il progetto: “Un passo alla volta”, dedicato a coloro che, a seguito di una diagnosi di infertilità, sono in attesa di intraprendere un percorso di PMA.
Il progetto prevede che, da settembre, a tutte le coppie in lista d’attesa, venga proposto un incontro di accoglienza, della durata di circa un’ora e mezza, antecedente l’inizio delle terapie. L’incontro verrà condotto dall’équipe multidisciplinare, costituita da medici, biologi, psicologi e personale infermieristico, che assisterà la coppia durante il percorso di cura per favorire una maggiore consapevolezza dei passi che dovrà intraprendere.
Un passo alla volta è anche il titolo di un libro-diario di bordo, preciso e puntuale, che con parole delicate si colloca nel tempo sospeso della ricerca di un figlio che non arriva e che le coppie riceveranno in regalo durante l’incontro.
Il libro è stato progettato e scritto dall’équipe del Centro, che ha messo a disposizione la propria esperienza sul campo per far emergere, nei diversi capitoli, la dimensione psicologica delle diverse fasi del percorso, a partire dalla diagnosi sino all’esito dei trattamenti. Alcuni spazi, identificabili graficamente da un simbolo comune, sono stati lasciati volutamente “vuoti”, ma con alcune suggestioni e parole chiave volte a favorire la riflessione individuale e/o di coppia. L’auspicio è che vengano riempiti dalle parole dei protagonisti del percorso e che queste riflessioni possano rappresentare un ulteriore mezzo per favorire una alleanza profonda tra le persone assistite e l’équipe che se ne dovrà prendere cura.
“L’idea del progetto nasce dalla consapevolezza che accedere alle tecniche di PMA richiede uno sforzo importante, sia fisico che psicologico, e che spesso comporta un impatto significativo sul vissuto quotidiano e sulle dinamiche relazionali della coppia. Seppur con differenze individuali, l’impatto emotivo della diagnosi può essere acuito dal peso degli accertamenti e dei trattamenti medici” afferma il dottor Gianluca Gennarelli – Referente del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita
“Lungo il percorso, ogni passo va spiegato nel dettaglio affinché il peso dell’ignoto e delle incertezze possa essere mitigato dalla presenza di una buona relazione medico-paziente e da una presa in carico personalizzata. In questo senso diventa fondamentale la costruzione di una strada condivisa con i suoi viaggiatori” sostiene la professoressa Chiara Benedetto (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria e Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus.
“Un passo alla volta” rappresenta il primo passo per conoscere meglio ed in modo protetto il percorso clinico che si sta per affrontare: dagli aspetti più semplici e concreti a quelli più complessi e profondi che riguardano la propria identità” aggiunge il professore Alberto Revelli (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 2 universitaria).
“Un passo alla volta” vuole anche essere un modo per rendere più comprensibili e meno misteriosi gli aspetti tecnici e di laboratorio che costituiscono una parte rilevante del percorso” afferma la dottoressa Cinzia Racca, Responsabile del Laboratorio del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita
“Un passo alla volta” è complessivamente uno strumento di parola, di ascolto e d’incontro, dove ogni persona può sentire di compiere il suo primo passo verso una nuova opportunità” considera la dottoressa Alessandra Razzano – psicologa e psicoterapeuta del Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliero dedicata alla PMA, curatrice del libro.

Lutto per la morte dello storico centralinista

Una lunga malattia ha consumato all’ospedale di Biella Fabrizio Mosca, 56anni, storico centralinista del Comune di Biella. Veniva chiamato The Voice per la sua voce profonda. Professionale e gentile ha collaborato con le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi decenni.