Controllo del territorio per contrastare le violenze domestiche
Torino, 3 giugno Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare le violenze domestiche, i carabinieri hanno arrestato due uomini.
A Ivrea, nell’hinterland torinese, i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato un 32enne per maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Al culmine di una lite in strada, l’uomo, visibilmente alticcio, ha picchiato la compagna di 36 anni. A dare l’allarme al 112 sono stati alcuni residenti della zona che in piena notte hanno sentito le urla di rabbia dell’uomo e di dolore della donna. L’aggressore si è scagliato anche contro i militari dell’Arma e gli agenti del commissariato di Ivrea intervenuti sul posto. L’uomo è stato arrestato. La 36enne è stata trovata con diverse ecchimosi sul volto, il distaccamento del dente anteriore e un labbro sanguinante ed è stata accompagnata dal 118 all’ospedale di Ivrea.
A Leini, nell’hinterland torinese, è accaduto un altro episodio di violenza, dove i carabinieri hanno arrestato un ventottenne. L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, dopo un violento litigio con i genitori ha picchiato il padre e gli ha procurato diverse escoriazioni al gomito e al polso sinistro. La madre ha dato l’allarme al 112 e l’immediato intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. Il 28enne ha offeso e aggredito anche i militari dell’Arma prima di essere bloccato e arrestato per maltrattamenti, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Alla vigilia della festa della Repubblica e’ mancato Amedeo di Savoia duca d’Aosta, erede di un grande personaggio, l’eroe dell’ Amba Alagi, Amedeo di Savoia che morì a Nairobi, prigioniero degli Inglesi durante la seconda guerra mondiale, che ebbe l’onore delle armi dai nemici dopo una impossibile resistenza senza armi e senza viveri in Africa orientale di cui fu viceré Amedeo cercò di seguire le grandi tradizioni della sua Famiglia, a partire da Emanuele Filiberto , comandante dell’Invitta Terza Armata nella Grande Guerra, sepolto con centomila caduti al Sacrario di Redipuglia. Fece il servizio militare in Marina, giurando fedeltà alla Repubblica. Giovanissimo studente di liceo, nel 1964, partecipai a Sintra, in Portogallo, al suo matrimonio con Claudia di Francia, poi naufragato miseramente. Conservo nel mio archivio famigliare la fotografia con dedica del Duca insieme all’affascinante Claudia. Facevo la I Liceo classico ma mio nonno volle che ci ritrovassimo vicino al Re Umberto, zio dello sposo, che esprimeva la grande tradizione famigliare sabauda a cui la mia famiglia era indissolubilmente legata in pace e in guerra. Dopo la morte del Re Umberto II, ci furono maneggioni senza titoli di sorta che vollero “incoronare” Amedeo come capo della casa di Savoia ed erede al trono. Fu un’operazione squallidissima opera di un un preside pensionato che si illuse di essere arbitro niente meno dei destini di una dinastia millenaria. Mi rividi casualmente a cena con il Duca insieme al sedicente e compianto Conte Cremonte Pastotello. Mi accorsi che era in pessima compagnia, ma vidi lo stile del Duca, intatto nella sua eleganza aristocratica, nonostante tutto. Ritrovato in un ristorante torinese, lo salutai con effetto e devozione. Io voglio pensarlo oggi riappacificato con le beghe famigliari che suscitarono clamori anche mediatici inopportuni . Il capo della Casa Savoia e’ il legittimo erede Vittorio Emanuele duca di Savoia e principe di Napoli.
Dopo vent’anni finalmente partiranno i lavori nella primavera del 2022 per quella cattedrale nel deserto di via Alpignano rimasta lì, ferma da anni, che doveva diventare un Bocciodromo. Dovevano metterlo in funzione per i Mondiali di bocce del 2005, ma niente!