CRONACA- Pagina 1215

Accerchiano anziana e tentano di derubarla

Arrestato  minorenne

 

Sono circa le 18 in via Stradella quando una pattuglia della Squadra Volante in transito nota due ragazzi accerchiare una persona anziana in compagnia di una bambina.

Con il chiaro intento di distrarre la donna, entrambi le parlano, gesticolando in maniera grossolana. Gli operatori decidono di intervenire, affinché l’anziana non venga ulteriormente importunata, ma i giovani, uno dei quali minorenne, con scatto fulmineo, tentano di impadronirsi della borsa e del girocollo della donna. Le urla dei poliziotti, nel frattempo scesi dall’auto di servizio, mettono in fuga i due malfattori. Uno di questi verrà poi bloccato a pochi metri di distanza. Superato lo spavento iniziale, la vittima riferisce di essere riuscita a “difendere” la propria collana che, seppur danneggiata, le era rimasta tra le mani. Recuperata in seguito anche la borsa, abbandonata poco distante dal luogo dell’aggressione.

Arrestato per tentato furto, il giovane è stato tradotto presso una struttura per minori.

“Passerella di via Calabria: mancano i cestini per i rifiuti”

Caro Direttore, Dopo la segnalazione di numerosi cittadini ci siamo recati insieme a loro sulla passerella di via Calabria, che unisce via Borsi a corso Regina Margherita constatando la mancanza di cestini per piccoli rifiuti.

Lungo tutto il tratto di circa 600 metri sono presenti solo due cestini, vicini tra loro, mentre un terzo è stato smontato da qualche incivile.
Abbiamo scritto ad Amiat chiedendo il ripristino del cestino mancante e la possibilità di inserirne di nuovi lungo la passerella, soprattutto in questo periodo dove i cittadini, con l’arrivo della bella stagione e l’apertura della ciclo pedonale Green Belt, iniziano ad accorrere numerosi.
Crediamo che la pulizia del nostro territorio sia fondamentale, ed i cittadini devono poter usufruire di contenitori dove poter gettare i piccoli rifiuti”.
Paolo Biccari, ex presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza
Lorenzo Ciravegna, segretario del comitato Torino BCPS

Lancio di pietre contro la polizia al cantiere Tav

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Ieri notte, alle ore 23 circa un centinaio di attivisti travisati – partiti dal campeggio allestito nell’area del comune di San Didero – hanno raggiunto il parcheggio antistante il cantiere della Torino-Lione.

 Qui, per circa un’ora, hanno lanciato sassi, bombe carta, oggetti contundenti ed esploso fuochi d’artificio all’indirizzo dei reparti delle forze di polizia.
La polizia ha  lanciato lacrimogeni e utilizzato idranti per mantenere a distanza i facinorosi che si sono barricati lungo la recinzione della linea ferroviaria, bloccando la circolazione del traffico per circa un’ora. Nessun contatto diretto tra manifestanti e agenti.
Dal movimento No Tav riferiscono che un’ attivista di nome Giovanna, “da sempre presente alle nostre iniziative”, è finita  in ospedale con ferite al volto definite “gravi”.

Oltre 30 mila vaccinati ieri in Piemonte

30.443 VACCINATI CONTRO IL COVID COMUNICATI SABATO  IN PIEMONTE, COMPRESI 5.136 OVER80, 9.950 SETTANTENNI E 10.573 VULNERABILI.
IL TOTALE È 1.1
98.263, L’88% DI 1.360.920 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE


Sono 30.443 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 3.343 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 5.136 gli over80, 9.950 i settantenni (di cui 4.089 vaccinati dai propri medici di famiglia) e 10.573 le persone estremamente vulnerabili.

“Ci eravamo dati la metà di aprile come obiettivo per arrivare al traguardo di 30 mila vaccini al giorno e lo abbiamo raggiunto – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Di questo dobbiamo ringraziare veramente tutti, perché l’esercito del vaccino in Piemonte ha visto scendere in campo tutte le anime della nostra comunità, unite per dare il massimo. Medici, infermieri, ospedali, sindaci, farmacie, università, aziende, tutti stanno facendo la loro parte. E questo ci dà una forza enorme e la grande speranza di poter finalmente vedere la fine. Abbiamo solo bisogno di tanti vaccini. Ora siamo pronti a puntare ai 40 mila vaccini al giorno per maggio”

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.198.263 dosi (di cui 374.888 come seconde), corrispondenti all’88% di 1.360.920 finora disponibili per il Piemonte.

Tentati furti da “interno cortile”

Due arresti per la Squadra Volante

 

Sono da poco passate le 3 di lunedì notte in via Cialdini quando un cittadino chiama il 112 NUE, segnalando forti rumori metallici provenire dall’interno cortile.

La pattuglia della Squadra Volante giunta sul posto nota una bicicletta, assicurata ad una ringhiera, danneggiata; affianco un paletto anti-parcheggio. Improvvisamente i poliziotti sentono dei rumori provenire da alcuni contenitori per la spazzatura. Avvicinandosi, notano un paio di scarpe sporgere da un bidone. Dopo aver aperto il coperchio, scoprono un soggetto accovacciato al suo interno, cittadino italiano di 52 anni. L’uomo ammette di essere entrato nel cortile per rubare una bicicletta, al fine di rivenderla e, con il denaro ricavato, di pagarsi una notte in albergo. La lite con un parente, poche ore prima, lo aveva fatto desistere dal rincasare e aveva così deciso di trovare una soluzione “alternativa” per riposare.

Il cinquantaduenne, con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentato furto e denunciato per danneggiamenti.

L’indomani ancora un intervento per la Squadra Volante all’interno di un cortile condominiale in via Saorgio.

Intorno alle 2 una donna segnala la presenza di due soggetti che stanno forzando la saracinesca del retro bottega di un negozio. All’arrivo della Volante, entrambi si arrampicano sul tetto del garage nel tentativo di darsi alla fuga. Uno dei due, cittadino romeno di 28 anni, cerca di scavalcare il cancello e correre in direzione via Breglio ma viene immediatamente bloccato dagli operatori.

In fase di accertamenti, i poliziotti appurano come la saracinesca fosse stata divelta senza però riuscire ad accedere all’interno dell’attività, un negozio di telefonia in fase di allestimento. Nei pressi di un garage è stata rinvenuta e sequestrata una sacca contenente una borsa da computer con all’interno numerosi arnesi da scasso. Scattate le manette per tentato furto.

Gastronomia africana chiusa per 5 giorni

Sanzionati due minimarket dagli agenti del commissariato Barriera Milano

 

Nel tardo pomeriggio di martedì gli agenti del commissariato Barriera Milano, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine e del V Reparto Mobile, hanno effettuato un controllo straordinario del territorio nella zona.

All’interno di una gastronomia africana è stata appurata la presenza di 6 avventori, tra cui l’addetto alla cucina ed alla somministrazione. Per l’esercizio è stata disposta la chiusura provvisoria di 5 giorni mentre i clienti ed il dipendente sono stati sanzionati per aver violato le normative di contenimento da pandemia di covid19.

La scorsa settimana i poliziotti del commissariato, con l’ausilio della Polizia Municipale, hanno controllato un market in corso Giulio Cesare dove sia il titolare che una cliente, sono stati sanzionati per la mancanza di dispositivo individuale di protezione.

In un minimarket in via Botticelli sono stati comminati oltre 1500 euro di sanzioni per la vendita a pezzi di merce sottoposta all’obbligo di vendita a peso e per omissione di chiara esposizione degli orari di apertura al pubblico.

Autostrada Frejus, traffico sospeso per cavo d’acciaio teso su carreggiata

Nel pomeriggio il traffico è stato momentaneamente sospeso sull’autostrada del Frejus Torino-Bardonecchia, presso Bruzolo.

Alcune decine di manifestanti staccatisi dal corteo No Tav hanno teso  un cavo d’acciaio ad altezza uomo. La Polizia stradale ha sgomberato l’autostrada e la Sitaf, la società che gestisce l’autostrada, ha poi rimosso l’ostacolo.

L’Odissea dei lavoratori dell’ex Embraco in cerca di una soluzione

“A noi mancano pochi mesi al 21 luglio, data di scadere della cassa integrazione. Se entro quella data non si troverà una soluzione saremo tutti disoccupati.

E c’è già chi sta prendendo i pacchi della Caritas, chi dorme negli scantinati, chi con ottocento euro di cassa non ce la fa a tirare avanti e a pagare l’affitto o le bollette”. A parlare è Roberto Brognano, lavoratore dell’ex Embraco e componente della segreteria dell’Ugl torinese. Giovedì era con molti colleghi a Torino in piazza Castello, davanti al palazzo della Regione Piemonte, per sollecitare delle risposte da Roma per sciogliere il nodo della società Italcoomp – con stabilimenti a Riva presso Chieri dell’ex Embraco e della ex Acc di Mel in Provincia di Belluno – che una volta operativa sarebbe la soluzione dei problemi che si trascinano ormai da tre anni e sono stati acuiti dal fallimento della Ventures, dichiarato da una sentenza del Tribunale di Torino del 21 luglio. In piazza Castello con gli operai dell’azienda del chierese c’erano il segretario provinciale Uglm Metalmeccanici Ciro Marino, il segretario regionale Uglm  Giovanni Antonio Spera, il segretario generale regionale Ugl Armando Murella ed il consigliere comunale di Chieri, Luigi Furgiuele che da sempre segue da vicino la vicenda, vista la ricaduta occupazionale che ha sulla sua città. Martedì 20 aprile, poi, una delegazione sindacale e dei lavoratori (tra cui il segretario Uglm di Torino Marino e lo stesso Brognano) sarà a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo economico, autoconvocata con l’auspicio di essere ricevuta dal ministro Giorgetti o da uno dei viceministri.

Massimo Iaretti

Il fisico Djalali esce dall’isolamento dopo 140 giorni

Una buona notizia e un’altra meno positiva sulla sorte di Ahmadreza Djalali, il fisico iraniano-svedese, ricercatore all’Università di Novara, condannato a morte nella Repubblica islamica per “spionaggio” a favore di Israele.
L’Iran ha interrotto dopo oltre 4 mesi la detenzione in cella di isolamento di Ahmadreza Djalali: l’isolamento era ritenuto l’ultimo passo prima della temuta esecuzione del ricercatore che si è sempre dichiarato innocente. “Dopo 140 lunghi giorni in isolamento, ha riferito Amnesty International, Ahmadreza è stato finalmente trasferito in una cella con altre persone ma non può ancora contattare i propri familiari e il proprio avvocato”. Djalali, che ha trascorso tre anni all’istituto Crimedim (esperto in medicina dei disastri) e ha collaborato per anni con l’Università del Piemonte orientale a Novara, era stato arrestato nell’aprile 2016 durante una visita nel Paese d’origine. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite lo scienziato sarebbe costretto a subire privazioni del sonno e avrebbe avuto una considerevole perdita di peso per la mancanza di un’alimentazione adeguata. Alla fine dello scorso anno, la sua esecuzione era stata rinviata ma la condanna a morte resta però valida per la giustizia di Teheran. Il suo avvocato, dalla prigione di Evin alle porte di Teheran, dove Djalali è detenuto da quasi cinque anni, ha fatto sapere alla moglie che vive a Stoccolma che la richiesta di perdono avanzata di recente è stata di nuovo respinta e quindi la minaccia di esecuzione resta attuale. Resta sospesa ogni comunicazione con la famiglia in Svezia e con la madre e la sorella che vivono a Teheran. Lo scienziato si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, sostenendo di essere stato punito per essersi rifiutato di compiere attività di spionaggio per la Repubblica islamica in Europa. Amnesty International aveva definito il processo a suo carico “clamorosamente iniquo”. Le sue condizioni di salute fisica e psicologica sono state danneggiate ulteriormente dalla prigionia degli ultimi mesi.                                                 f.r.

Arrestata per resistenza una diciannovenne

Il fatto è accaduto in centro città

 

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti martedì pomeriggio in via Milano poiché diversi passanti avevano segnalato la presenza di un soggetto molesto in strada. Il ragazzo, un 19enne del Gambia, stava provocando passanti ed esercenti commerciali senza motivo. Gli operatori nel tentativo di riportare il giovane alla calma sono stati spintonati ed aggrediti dal diciannovenne che ha provato ad allontanarsi eludendo il controllo. Il ragazzo è stato raggiunto dai poliziotti che sono stati colpiti con calci e pugni. Ne è nata una colluttazione a seguito della quale si è riusciti a fermare e mettere in sicurezza il ragazzo. Lo straniero, arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, aveva diversi alias sotto i quali sono emersi precedenti per resistenza, minacce e false attestazioni. Inoltre, è risultato irregolare sul Territorio Nazionale. Gli agenti hanno riportato lesioni guaribili in 2 e 7 giorni.