Violate dall’uomo le norme in materia di immigrazione
Ieri mattina un equipaggio del Commissariato San Secondo viene inviato in piazza Solferino per la segnalazione di un uomo e di una donna che discutono animatamente per strada.
Al loro arrivo gli agenti trovano i due: a detta della donna, mesi addietro, aveva dato del denaro all’uomo con la promessa di vederselo restituito raddoppiato grazie a non meglio definite tecniche basate su procedimenti chimici. Ricevuta la somma, però, circa 800 euro, l’uomo si era reso irreperibile. Nella giornata di ieri, la donna incontra casualmente l’uomo per strada chiedendo la restituzione del denaro, fatto che fa nascere la discussione.
In fase di identificazione, tuttavia, gli agenti scoprono che l’uomo, un cittadino nigeriano di 43 anni, è irregolare sul territorio nazionale. Lo stesso, infatti, espulso nel 2017, non sarebbe potuto rientrare in Italia prima del settembre del 2022. Per lo straniero scatta l’arresto per essere rientrato in Italia prima dei 5 anni previsti dalle norme vigenti.
Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “La situazione in Val di Susa sta degenerando e potrebbe avere nel breve periodo dei risvolti drammatici. A Chiaromonte, Infatti, il corteo dei no-tav ha assaltato il sito dell’alta velocità con un’azione da guerriglia pre-organizzata attraverso lanciarazzi, bombe carta e persino dei bazooka artigianali atti a lanciare ordigni incendiari contro le Forze di Polizia. Difatti (come si vede dalle foto, ndr) un nostro collega ha riportato importanti ferite alle gambe” continua. “Questo movimento anarco-eversivo deve essere bloccato immediatamente: la ricerca continua di nuovi strumenti per attaccare la Polizia, con il chiaro intento di uccidere o di ferire gravemente gli agenti, non può e non deve essere affrontato con superficialità o disattenzione da parte di governo e magistratura. Chiediamo al ministro Lamorgese di intervenire nel più breve tempo possibile per annientare questa organizzazione terroristica. Gli agenti atti al controllo del sito sono esausti, soprattutto di dover contare i feriti, e sono delusi perché le Istituzioni sembra non vogliano interessarsi a risolvere la questione: cosa aspettiamo, che ci scappi il morto?”, conclude.