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Circoscrizione 5, via al nuovo servizio di prossimità in bicicletta della Polizia Municipale

“Non si tratta di un tornare indietro, ma di un andare incontro alle esigenze del tempo”: così il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, ha definito il nuovo servizio di prossimità in bicicletta avviato, in via sperimentale, dal Comando Territoriale V – Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento, Vallette, nato dalla proposta del Responsabile di Sezione sulla base di alcune esigenze insite nel territorio di competenza.

 

“Oggi più che mai – sottolinea Bezzon – in questo periodo di grandi incertezze e paure, di distanze tra le persone, amplificate dall’utilizzo sempre più diffuso delle tecnologie, i cittadini hanno la necessità di essere rassicurati. Il bisogno di sentire più vicine le Istituzioni è avvertito come una necessità primaria e chiedere direttamente un’informazione ai nostri civich sul territorio può risultare molto più rassicurante che leggere le stesse notizie su internet. Le persone hanno bisogno del contatto umano e necessitano di avvertire la presenza delle Forze di Polizia sul territorio per sentirsi più sicure”.

Il servizio di prossimità in bicicletta sul territorio della Circoscrizione V, attivato da mercoledì, viene svolto tutti giorni, inizialmente con due biciclette che potranno essere incrementate fino a quattro dal prossimo anno. La pattuglia di turno effettua il servizio da metà mattinata fino al tardo pomeriggio e, a pochi giorni dalla sua istituzione, ha già riscontrato il favore dei residenti delle aree interessate.

Gli agenti impiegati nel servizio di prossimità gireranno principalmente per le vie del quartiere, nei parchi, nelle aree pedonali, sulle piste ciclabili e nelle piazze.

“Il loro compito primario non sarà quello di andare in giro a fare le multe – prosegue il Comandante Bezzon – bensì quello di monitorare il territorio, prendere nota dei disservizi, dispensare raccomandazioni e rispondere alle richieste di informazioni dei cittadini. E se serve, attivare via radio la Centrale Operativa e di conseguenza le pattuglie in auto o moto per un pronto intervento. La bicicletta è un mezzo di trasporto che consente di percorrere le distanze del quartiere con la giusta velocità, lasciando il tempo a chi la guida di accorgersi di eventuali disservizi e situazioni anomale, quali degrado urbano, buche stradali, depositi di rifiuti, segnaletiche stradali sbagliate o incomplete e di tante altre cose che passando velocemente in auto o in moto possono sfuggire e passare inosservate. Non solo! La bicicletta è anche un veicolo ben tollerato dai cittadini che non esitano ad avvicinarla, fermarla e chiedere a chi le conduce informazioni o segnalare situazioni di pericolo e illecite”.

Il servizio di prossimità in bici è anche un modo per sperimentare un approccio educativo alla mobilità dolce, stabilendo un contatto diretto con quei cittadini che scelgono di muoversi con mezzi di locomozione green, monopattini elettrici e bici, e ponendo gli agenti nel doppio ruolo di esempio virtuoso da seguire e di dispensatore di raccomandazioni sul corretto utilizzo dei mezzi e sul rispetto delle regole.

Se recepito in maniera positiva dalla cittadinanza della Circoscrizione V, il servizio di prossimità sarà replicato su tutto il territorio cittadino e ognuno dei Comandi Territoriali si doterà di almeno due biciclette.

Carabinieri e Gruppi Ricerca Ecologica: accordo operativo

E’ stato sottoscritto un protocollo d‘intesa tra l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, Gen. C. A. Antonio Pietro MARZO, ed i Gruppi Ricerca Ecologica E.T.S., storica associazione di protezione ambientale nata nel 1978 e riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica, nella persona del Presidente nazionale Carlo DE FALCO.

Grande la soddisfazione all’interno dell’associazione ambientalista: «l’organizzazione di attività formative reciproche nelle materie di interesse comune e lo sviluppo di sinergie per la valorizzazione delle aree naturali protette, saranno altri ambiti operativi con cui intenderemo collaborare attivamente con l’Arma dei Carabinieri», ha affermato il Presidente nazionale Carlo De Falco. «Anche al di fuori delle casistiche individuate nel Protocollo, in presenza di convergenti interessi istituzionali e della possibilità di sviluppare ulteriori sinergie, – afferma Ivan Gallon, Commissario per il G.R.E. Piemonte – ci siamo reciprocamente impegnati a fornire reciproca collaborazione al fine di perseguire e realizzare l’interesse della collettività in tutto il territorio regionale». I Gruppi di Ricerca Ecologica sul territorio piemontese sono particolarmente attivi a Torino e provincia e nella Provincia di Alessandria. Due gli elementi determinanti alla base di questo storico accordo. Da un lato i compiti istituzionali dell’ARMA DEI CARABINIERI, quale forza militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza, così come definiti nel Codice dell’Ordinamento Militare, nonché i peculiari compiti nel settore della tutela dell’ambiente. Dall’altro le finalità dell’Associazione di protezione ambientale “GRUPPI RICERCA ECOLOGICA” quale organizzazione impegnata sin dal 1978 per la valorizzazione e la tutela dell’ambiente tramite la ricerca delle cause dirette ed indirette del progressivo disfacimento degli ecosistemi, la difesa l’ambiente da tutte le degradazioni e dagli attacchi distruttivi da chiunque perpetrati, la denuncia di ogni scelta di produzione e di consumo errate che, incidendo nel precario equilibrio ecologico perché inquinanti e nocive, attentano alla sopravvivenza delle specie animali e vegetali. Nella consapevolezza che la conservazione dell’ambiente richiede sinergie tra istituzioni e associazioni per tutelare un patrimonio che è parte fondamentale dell’identità nazionale, Arma dei Carabinieri e GRE hanno pertanto deciso di disciplinare una collaborazione triennale, nei fatti già attiva da anni in forza delle attività operativa di tutela del territorio da parte delle decine di volontari dei GRE. Ed infatti le aree prevalenti di collaborazione saranno iniziative per la salvaguardia del territorio e il rispetto della normativa a tutela dell’ambiente, anche tramite attività di monitoraggio informativo in coordinazione tra le Parti. Ma anche la promozione di attività di ricerca e approfondimento sulle tematiche ambientali e lo svolgimento di attività congiunte di studio, ricerca, monitoraggio, divulgazione ed educazione ambientale per il rispetto della legalità e per la conoscenza del patrimonio naturale e della biodiversità, in particolare a favore dei giovani, nonché per la conservazione delle specie animali e vegetali e degli habitat di interesse comunitario, con particolare riferimento alle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) ed ai Siti di Interesse Comunitario (SIC) all’interno delle Riserve Naturali Statali amministrate dai Reparti Carabinieri Biodiversità.

 

Per informazioni: gredelegazioneprovinciatorino@gmail.com

 

 

Nel campo coltivavano marijuana. I carabinieri ne sequestrano 5 chili

Torino, 13 agosto. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare la produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato due pusher.
A Lauriano, nell’hinterland torinese, i militari della Compagnia di Chivasso hanno bloccato un pensionato di 61 anni che in un campo attiguo alla propria abitazione aveva allestito una piccola coltivazione di cannabis composta di 10 piante. Una successiva perquisizione nella casa dell’uomo ha consentito di rinvenire, all’interno di un frigorifero, 4,5 Kg. di marijuana già confezionata, oltre a materiale per la preparazione delle dosi di stupefacente e ad un bilancino di precisione.
In Val di Chy (TO) analoga sorte è toccata a un 39enne nella cui abitazione i militari della Stazione di Valchiusa (TO) hanno recuperato 52 grammi di marijuana, 230 grammi di trinciato della stessa sostanza stupefacente e dei rami di cannabis in essicazione, oltre a materiale per l’allestimento di una serra casalinga. Sono state anche trovate 4 piante coltivate nel giardino di pertinenza della casa.

Nel giro di pochi giorni malviventi recidivi

Avevano tentato lo scorso giovedì di introdursi all’interno di un appartamento di via Malone ove vive un‘anziana. I due cittadini marocchini, di 30 e 33 anni, aiutandosi con un piede di porco, erano quasi riusciti ad aprire la porta dell’alloggio, ma le urla di un condomino li avevano messi in fuga. Di lì a poco, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale aveva tratto in arresto i due complici, sequestrando a loro carico la spranga e due cacciaviti.

Pochi giorni più tardi uno dei due, il trentenne, che ha numerosi precedenti di polizia specifici, si è reso responsabile, unitamente ad un altro connazionale e ad una terza persona, di un furto pluriaggravato ai danni di una pasticceria del quartiere Regio Parco. Sono le prime ore di domenica mattina, i tre attendono che nessuno passi nelle vicinanze: due di loro alzano e mantengono sollevata una delle saracinesche dell’esercizio commerciale, mentre il trentenne si introduce velocemente all’interno e con violenza strappa il registratore di cassa, arraffando 400 € circa.

All’entrare in funzione dell’antifurto dell’esercizio commerciale, i ladri fuggono precipitosamente, imboccando via Messina. Due verranno raggiunti in corso Palermo da personale della Squadra Volante; il terzo riesce ad allontanarsi in bicicletta. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata ai legittimi proprietari.                    I due fermati sono il trentenne che era stato scarcerato da poche ore ed un suo connazionale di 32 anni, anch’egli con numerosi precedenti di polizia. Sono stati arrestati per furto pluriaggravato in concorso.

 

 

 

 

Torino: effettua dei testa coda, ubriaco, nei pressi di un contingente della Polizia

 Venticinquenne albanese denunciato nel quartiere San Donato

 

Non si è reso conto di avere a qualche decina di metri un mezzo della Polizia di Stato con a bordo personale che da lì a poco avrebbe iniziato un servizio di controllo straordinario del territorio. E così il giovane, un venticinquenne albanese con numerosi pregiudizi di polizia, ha effettuato diversi testa coda con la sua auto nel parcheggio del Parco Dora situato all’intersezione stradale fra Corso Svizzera e via Borgaro. Personale del Comm.to San Donato in servizio di Volante giungeva celermente sul posto e poneva fine alle manovre del giovane, chiedendogli di esibire la patente. Peccato però che lo stesso ne fosse sprovvisto, in quanto mai conseguita. Inoltre, era evidente che lo stesso versasse in stato di ubriachezza, confermato dagli accertamenti svolti con etilometro.

Pertanto, gli operatori provvedevano al fermo ed al sequestro amministrativo del veicolo ed a sanzionare l’uomo per guida senza patente ed in stato di ebbrezza. Infine, in considerazione dell’atteggiamento particolarmente aggressivo e molesto mantenuto dal venticinquenne durante tutto l’arco del controllo, sfociato anche in frasi oltraggiose nei confronti dei poliziotti intervenuti, l’uomo è anche stato denunciato per ubriachezza molesta, oltraggio a P.U. e  per resistenza.

Arrestati i banditi dello scooter che rapinavano le poste

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Nella mattinata di lunedì 9 agosto, personale della Squadra Mobile della Questura di Torino, in questo corso San Maurizio, arrestava due pluripregiudicati, G. F. (cl. 1961) e P.P. (cl. 1968), per rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

I malviventi, armati di pistola del tipo semiautomatico e travisati con caschi integrali, dopo aver applicato ad uno scooter intestato ad uno dei due una targa risultata poi denunciata smarrita, accedevano nell’Ufficio Postale di via Bligny 8 ove, con la minaccia dell’arma, obbligavano le dipendenti ad aprire le casse, impossessandosi di circa 4.200 euro, per poi darsi alla fuga a velocità sostenuta a bordo del motociclo. I rapinatori, una volta giunti nei pressi di corso San Maurizio, si dividevano ma venivano bloccati immediatamente dopo dai poliziotti. Uno veniva trovato in possesso del bottino mentre il secondo dell’arma utilizzata per compiere la rapina, una Glock 9×21, risultata provento di un furto in abitazione perpetrato nel 2018 in provincia di Varese. Nel sottosella del motociclo venivano, inoltre, rinvenute alcune fascette in plastica da elettricista, presumibilmente preparate  dai rapinatori per immobilizzare, in caso di necessità, eventuali vittime. A seguito dell’arresto i due uomini sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e tradotti presso la locale Casa Circondariale. Nella giornata di ieri è stato convalidato dal G.I.P. l’arresto e disposta per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere. La Squadra Mobile sta investigando per appurare se i predetti abbiano perpetrato analoghi episodi delittuosi, verificatisi nei decorsi mesi in questa provincia.

Malmenava la convivente: arrestato

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare le violenze di genere, i carabinieri hanno arrestato 2 persone.

In particolare a Torino, nel Quartiere San Salvario, i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti presso l’abitazione di un 56enne rumeno che durante un litigio familiare stava malmenando la convivente. L’intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccare l’uomo evitando più gravi conseguenze per la donna, la quale ha dichiarato di subire simili condotte oramai da diversi mesi.

A Chieri, nell’hinterland torinese, analoga sorte è toccata ad un italiano di 52 anni che a seguito di un diverbio avuto con la coniuge l’ha più volte colpita al volto con una scarpa. Anche in questo caso la tempestiva azione dei carabinieri della locale Compagnia ha permesso di fermare l’aggressore, consentendo alla donna di ricorrere alle cure mediche.

Entrambi gli arrestati sono ora ristretti in carcere.

Case abusive, TorinoinMovimento contro il degrado

Caro direttore, da mesi teniamo alta l’attenzione sulle occupazioni abusive nelle case Atc di Corso Lecce, abbiamo depositato 2 esposti con firme: uno dai vigili e l’altro al commissariato di polizia. Assieme ai residenti abbiamo sempre segnalato la situazione di continuo degrado. Era stata portata via anche un’automobile rubata, parcheggiata nel cortile. Finalmente qualcosa si muove, restano ancora 2 occupazioni.

Comitato TorinoinMovimento

#occupazioneabusiva#sgombero#caseatc

 Furto in abitazione nella notte: tre arresti

Si sono introdotti nel cuore della notte di domenica scorsa all’interno di un appartamento nel quartiere San Donato, approfittando dell’assenza del proprietario. I tre, 2 quarantaduenni ed un trentatreenne di origini georgiane, hanno rubato dall’appartamento 3000 euro in contanti, alcune bottiglie di profumo di marca, un pc portatile  ed altro materiale tecnologico. Una pattuglia del Comm.to Dora Vanchiglia   intercettava uno dei tre in corso Principe Oddone mentre si allontanava dall’alloggio appena visitato. L’uomo, 42 anni, era verosimilmente rimasto indietro rispetto ai complici: in una borsa di cui il fuggitivo cercava di disfarsi alla vista dei poliziotti, gli agenti hanno rinvenuto parte della refurtiva, principalmente materiale tecnologico, nonché un cacciavite, delle forbici, uno scalpello e tre mini torce. Dagli accertamenti svolti, gli agenti sono risaliti ad una struttura ricettiva sita nei pressi, ove con ogni probabilità il quarantaduenne dimorava: la perquisizione ha avuto esito positivo. Infatti, nella camera erano presenti i suoi complici, sorpresi  a preparare frettolosamente le valigie in quanto avevano notato, a distanza, la cattura del connazionale: nella stanza, gli agenti hanno rinvenuto i 3000  euro in contanti appena trafugati, i profumi e gli occhiali da sole sempre appartenenti alla vittima del furto, nonché altro materiale utile per la commissione dei furti, quali una corda doppia con otto nodi, atti a creare dei gradini, della lunghezza di 3 metri circa, 4 rotoli di scotch, un flessibile elettrico. Uno dei tre georgiani ha precedenti specifici per furto aggravato; tutti e tre sono stati arrestati per furto aggravato in abitazione in concorso.

 

 

Info Covid, il numero Whatsapp della Regione

L’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha attivato un numero dedicato via whatsapp 334 6681342 per informazioni sul Covid19 ed in particolare, in questa fase, sul rilascio della certificazione verde (cd “Green pass”). Il servizio è operativo da oggi e sarà attivo 365 giorni all’anno 24 ore al giorno.

Il cittadino accedendo al numero 334 6681342 potrà sapere come funziona il certificato verde, come ottenerlo e dove utilizzarlo, cosa fare in caso di mancata generazione del green pass (greenpass help) per ciascuna delle condizioni previste dalla normativa (vaccinazione, effettuazione del tampone molecolare o rapido e avvenuta guarigione da Covid).

“Abbiamo deciso di aprire un nuovo canale informativo whatsapp, la chat di messaggistica istantanea che con 2 miliardi di utenti attivi è la più utilizzata al mondo. Una scelta non casuale, perché whatsapp è diffuso e  largamente usato anche dalle persone più anziane a differenza di mail e sms. In questo modo, possiamo fornire informazioni in modo rapido ed in tempo reale. Questo numero whatsapp si aggiunge al call center per l’emergenza (numero verde 800.95.77.95) ed ai servizi telematici tra i quali la piattaforma COVID e la piattaforma per l’attuazione della campagna di vaccinazione anti covid-19 (www.ilpiemontetivaccina.it) che si sono rilevati particolarmente efficaci nella gestione della pandemia”- afferma l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi.

 

Lo sviluppo del progetto è stato affidato alla Etinet di Savigliano (Cuneo), azienda piemontese che è stata confermata dall’indagine di mercato condotta dal CSI-Piemonte.

Etinet, che tra le altre attività sta portando avanti da oltre un anno una piattaforma conversazionale per imprese e pubbliche amministrazioni basata proprio su whatsapp, ha sviluppato il sistema di risposta automatico in collaborazione con CSI Piemonte e la piattaforma di gestione delle comunicazioni.

 

“Stiamo lavorando anche all’integrazione di un servizio che fornisca al cittadino, che li richiede, i dati aggiornati quotidianamente su contagiati, guariti, ricoveri e altre statistiche. Nel corso dei prossimi mesi, il servizio sarà ulteriormente evoluto  adottando un sistema che riconosca le domande aperte e porti l’utente alla risposta più coerente ed estendendo il perimetro dei servizi informativi offerti: sarà possibile, ad esempio, consultare i dati di sintesi del contagio della malattia e l’avanzamento della campagna di vaccinazione.”- sottolinea l’assessore Icardi.

Il sistema potrà essere esteso in un secondo tempo per attività di notifica e di richiamo degli appuntamenti legati al sistema sanità (visite, vaccinazioni), attività che oggi vengono svolte via SMS.

 

Come fare per attivare il servizio nella fase pilota

Per attivare il servizio è sufficiente salvare il numero 334 6681342 sulla rubrica dello smartphone – nominandolo “Regione Piemonte” – e poi inviare un messaggio tramite Whatsapp.

Con l’invio del messaggio di iscrizione al numero il cittadino:

• accetta di entrare nella lista dei contatti whatsapp della Regione Piemonte;

• accetta il trattamento dei dati che lo riguardano;

• accetta di non poter né chiamare, né inviare SMS al di fuori del canale  whatsapp.

Attraverso questo numero l’utente potrà mandare un messaggio generico alla Regione: il sistema gli risponderà con un post di benvenuto che proporrà le opzioni disponibili di approfondimento permettendogli di approfondire argomenti di suo interesse.

Il sistema prevede un alberatura che permette all’utente di partire da un argomento e scendere fino alla risposta: esempio Green pass / green pass dove / Green pass bancone…

Inoltre, alla fine di ogni post è stato inserito un link Click To Call per richiamare velocemente il numero della Regione, funzionalità può risultare molto utile sui messaggi inoltrati ad utenti che ancora non conoscano il servizio.

Per disattivare il servizio relativo alla prima fase pilota è sufficiente cancellare dalla rubrica dello smartphone il numero di Regione Piemonte.

Denunciate per la vendita illecita di medicinali, creme e alimenti

 Controlli straordinari ad Aurora

La scorsa settimana nel corso di un controllo straordinario del territorio nel quartiere Aurora, coordinato da personale del Commissariato Dora Vanchiglia al quale hanno concorso equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, nonché unità cinofile della Polizia di Stato due donne, entrambe cittadine nigeriane, sono state denunciate in stato di libertà.

La prima è stata denunciata per la vendita di alimenti alterati; la merce (pesci gatto essiccati) è stata posta sotto sequestro giudiziario. Creme e profumi trovati in possesso della donna sono, invece, stati sequestrati amministrativamente. La sua connazionale, invece, denunciata in stato di libertà per la vendita non autorizzata di medicinali. Anche a quest’ultima è stata sequestrata amministrativamente merce alimentare e non (spezie, semi, creme e prodotti di cosmesi).

Entrambe le cittadine straniere denunciate sono state sanzionate per 5164 euro.

Nel corso dell’attività, sono stati sequestrati a carico di ignoti oltre una ventina di grammi di marijuana, occultati nei pressi del fiume Dora nel tratto tra Corso Giulio Cesare e ponte Bologna.