CRONACA- Pagina 1187

Rubano bici elettrica, ma la proprietaria li scopre

Avevano adocchiato una bella bicicletta elettrica assicurata a un cancello. Pensando di non essere visti da nessuno, dopo aver rotto le catene che la tenevano ancorata alle inferriate, la avevano presa di peso, allontanandosi. Ma la moglie del proprietario, scesa per fare la spesa, li incrociava e, riconoscendo  il modello della bici, chiedeva loro spiegazioni. La coppia, un uomo di 44 anni e la compagna di 47, non le rispondevano nulla e continuavano la loro azione. Pertanto, la signora avvisava il marito, che richiedeva l’intervento di una  pattuglia all’indirizzo ove i due erano stati visti entrare. Alla richiesta di  apertura della porta di casa,  per alcuni minuti non rispondeva nessuno; ma una volta riusciti ad entrare, gli agenti della Squadra Volante rinvenivano proprio la bicicletta rubata, del valore di 1200 € circa. I due responsabili hanno entrambi numerosi precedenti specifici contro il patrimonio; sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.

 

Addio a Giovanna Borbonese, torinese e signora della moda

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E’ morta a 56 anni, dopo una breve malattia, Giovanna Borbonese, figlia di Umberto Borbonese, lo stilista torinese che negli anni Cinquanta ideò il marchio di borse in occhio di pernice. Era laureata in architettura e dal padre aveva assimilato  capacità creativa e stile. In via Amendola a Torino ha gestito per anni il conosciutissimo store del marchio di moda. Recentemente aveva disegnato una linea di oggetti per la casa.

Tentano di rubare nella roulotte

Due cittadini maghrebini, un tunisino di 54 anni ed un marocchino di 36, sono  stati sorpresi qualche notte fa da una Volante mentre cercavano di introdursi all’interno di una roulotte parcheggiata sul lungo Dora Firenze. Sul mezzo non c’era nessuno in quel momento e con ogni probabilità il loro intento era quello di cercare oggetti o cose preziose da rubare. La segnalazione al 112 NUE effettuata da un residente in zona permetteva agli agenti della Squadra Volante di intervenire tempestivamente e sorprendere la coppia sul fatto. La perquisizione effettuata nei loro confronti ha consentito di rinvenire e sequestrare un cacciavite della lunghezza di 21 cm e due coltelli multiuso. Entrambi hanno numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. Sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso.

La polizia arresta marito violento

Nei giorni scorsi, la Squadra Volante è intervenuta in soccorso di una donna residente nel quartiere Santa Rita; la donna aveva chiesto aiuto al Numero Unico di Emergenza perché violentemente aggredita in casa dal marito. Gli agenti, intervenuti tempestivamente, fattisi aprire il portone da un condomino, individuavano l’alloggio dal quale erano stati chiamati i soccorsi e rendevano inoffensivo il marito violento che, nonostante si accorgesse dell’intervento della polizia, si stava ancora accanendo contro la donna, vistosamente ferita al capo. Portata in sicurezza la vittima e fattala medicare dal 118, gli agenti ricostruivano la vicenda:  a causa di un litigio sorto per futili motivi nel pomeriggio, l’uomo, un cittadino italiano di circa 50 anni, solito a tenere un comportamento aggressivo e maniacale nei confronti della moglie, aveva perso la pazienza iniziando a malmenarla, dapprima a mani nude, successivamente con una statuetta in coccio, che le aveva spaccato in testa. La donna, negli scorsi mesi, si era convinta a denunciare alcune violenze che  in realtà andavano avanti da anni e che lei, motivata da un forte spirito religioso, aveva sempre taciuto alle forze dell’ordine per il bene della coppia. L’uomo, davanti a i poliziotti, negava inizialmente ogni addebito e diceva che non era assolutamente necessario chiamare l’ambulanza per curare la compagna. Per lui sono scattate le manette per maltrattamenti in famiglia e la denuncia per minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale  

 

 

Fermati due giovani con la droga sotto il sedile dell’auto

Agenti della Squadra Volanti in servizio di controllo del territorio notavano martedì pomeriggio scorso, in corso Maroncelli, due persone a bordo di un veicolo in movimento che, alla vista della pattuglia, accelerava la marcia, col probabile fine di eludere l’eventuale controllo di polizia. Gli agenti riuscivano a fermare il mezzo poco più avanti e notavano che i due cittadini italiani, entrambi trentenni, erano molto nervosi; sotto ad uno dei sedili veniva, infatti, rinvenuto un involucro in cellophane contenente 100 grammi di marijuana. A casa di uno dei due giovani è stato successivamente rinvenuto del materiale utile al confezionamento delle dosi di stupefacente, come bilancini di precisione e rotoli di cellophane. Per i due amici sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Atterraggio di emergenza a Caselle

Ieri sera atterraggio d’emergenza per un aereo Alitalia, costretto per un problema tecnico a rientrare all’aeroporto di Caselle poco dopo il decollo

L’allarme è scattato sul  Torino-Roma AZ1430R delle 19.10, con a bordo 113 passeggeri. La  richiesta di atterraggio d’emergenza è una procedura standard, ed è stata attuata per ragioni di prudenza. Il rientro allo scalo di Caselle, alle 19.30, si è svolto in totale sicurezza e senza problemi  per i passeggeri.

L’auto sbanda e si ribalta in autostrada, muoiono due torinesi

Le vittime sono due anziani torinesi coinvolti  oggi in un incidente sull’autostrada Brescia-Torino. La vettura su cui viaggiavano marito e moglie, lui di 71 anni e la donna di 76, e’ sbandata per cause  da accertare finendo a sbattere  contro il guard rail e ribaltandosi. Quando sono stati liberati dalle lamiere dai vigili del fuoco, i soccorritori hanno solo potuto  constatare la morte dei due.

Strade sicure, da 11 anni al fianco dei cittadini

Strade Sicure è il nome dato dall’Esercito Italiano all’operazione iniziata il 4 agosto 2008, su decisione del Parlamento, e finalizzata al contrasto della criminalità e alla prevenzione di possibili attacchi terroristici.

Si tratta di un’operazione che allo stato attuale vede schierati circa 7.000 militari sull’intero territorio nazionale. Il contingente militare viene posto alle dipendenze dei Prefetti per condurre, in concorso e

congiuntamente alle forze di Polizia, attività di pattugliamento e

perlustrazione, ovvero per la vigilanza di obiettivi sensibili di carattere

diplomatico, religioso e di pubblica utilità, nonché per il presidio di specificivalichi di frontiera.

L’Operazione “Strade Sicure” è un esempio, per usare il gergo militare, di

impego “duale” dello strumento militare. Infatti, oltre alle attività prettamente militari (sono circa 3.500 militari sono schierati in oltre 15 paesi nell’ambito degli impegni internazionali assunti dall’Italia), l’Esercito Italiano mette adisposizione le proprie capacità per scopi non-militari a favore della collettività nazionale. Indispensabile, in tali diverse attività, l’esperienza maturata nelle

numerose missioni all’estero condotte dal personale.

A quasi 11 anni dal suo inizio l’operazione “Strade Sicure” vede oggi schierati 12 raggruppamenti che hanno la responsabilità di 430 siti su tutto il territorio

nazionale. In ambito metropolitano torinese, opera il Raggruppamento “Val Susa – Val d’Aosta”attualmente alimentato da personale del 3° reggimento alpini di Pinerolo della Brigata Taurinense. 

 

Il Raggruppamento è responsabile, tra i vari siti, della vigilanza dell’area attorno al campo nomadi in via Germagnano a Torino, del tunnel ferroviario del Frejus, del

varco stradale del Monte Bianco e del cantiere dell’alta velocità in Chiomonte.

Il Raggruppamento opera in sinergia con le Prefetture e le Questure di Torino ed Aosta e il personale militare schierato sui siti ha instaurato rapporti di piena intesa e collaborazione con le forze dell’ordine.

 

Arrestato due volte in una settimana per tentato furto aggravato

Si tratta di un uomo con numerosissimi precedenti di polizia e colpito da avviso orale del Questore

Era stato scarcerato da qualche ora quando è tornato nella medesima zona, nel quartiere Madonna di Campagna, ed ha nuovamente tentato di rubare a bordo di alcune autovettureparcheggiate per strada. Anche questa volta, una pattuglia della Polizia di Stato lo ha, però, colto in flagrante. Si tratta di un cittadino italiano di 41 anni, residente a Torino; l’uomo è stato sorpreso in entrambi i casi con degli oggetti trafugati dalle autovetture appena forzate (due autoradio e dei vestiti), che stava cercando di portare via dopo averli caricati sulla sua bici. La perquisizione effettuata a suo carico dagli agenti della Squadra Volante ha consentito il rinvenimento di alcuni cacciaviti dei quali il ladro si serviva per aprire le portiere. L’uomo, che ha diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e risulta colpito dalla misura dell’avviso orale del Questore di Torino oltre che soggetto all’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G., dopo l’arresto avvenuto il primo Agosto, è stato nuovamente arrestato lunedì scorso per lo stesso reato.

Donna partorisce in casa, il bimbo muore

Un neonato è stato partorito in casa in un  paese della Valsessera, nel biellese, ma è morto dopo essere giunto in condizioni critiche al Regina Margherita.

A  chiedere l’intervento dei sanitari erano stati gli stessi genitori, preoccupati per le condizioni del bimbo, dopo avere chiamato  un’ostetrica e  i medici del servizio 118. Il piccolo è stato portato a Torino con l’elisoccorso. La procura di Vercelli ha aperto un’inchiesta. È stata forse una asfissia neonatale la causa del decesso del bimbo.”Attendevamo la signora per il parto ma, come ospedale, non siamo mai stati contattati in alcun modo e lei non si è mai presentata”, comunica l’Asl di Vercelli.