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Minaccia con un coltello il titolare del locale

Ha rapinato un locale di via Belfiore la sera del 5 Luglio: ha approcciato il titolare, che conosceva molto bene, impugnando un coltello da cucina posto dietro il bancone e gli ha chiesto del denaro, dopo avergli puntato l’arma ad altezza del viso

La vittima gli dava una banconota da 20 € per fare in modo che la situazione non degenerasse e l’uomo si allontanasse; qualche ora più tardi, il rapinatore si è però presentato una seconda volta nel locale, questa volta rivolgendo le proprie attenzioni ad una dipendente, contro cui ha inizialmente inveito verbalmente per poi strattonarla, al fine di avere ancora del denaro. Poco dopo, l’uomo ha desistito, allontanandosi, probabilmente preoccupato perchè dei clienti stavano chiamando il 112.

Avuto notizia della prima rapina e della tentata seconda, alcune Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e del Commissariato Barriera Nizza effettuavano una perlustrazione della zona alla ricerca del responsabile; una pattuglia del Commissariato lo rintracciava in via Galliari, ad appena 500 metro dal luogo del delitto.

L’uomo, un cittadino tunisino di 49 anni, irregolare sul territorio nazionale, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per rapina aggravata. Il coltello utilizzato per commettere la rapina è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro.

M.Iar.

 

Cane muore dimenticato in auto per ore sotto il sole

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Cronache italiane

Dopo essere tornata a casa ha dimenticato il cane per alcune  ore dentro l’auto sotto il sole cocente

Accortasene, ormai era troppo tardi e per l’animale non c’era più nulla da fare. E’ accaduto nel Genovese, dove la donna ha lasciato il suo  golden retriever di  sei anni,  ed è andata a casa con il figlio. I passanti hanno visto l’animale in difficoltà e hanno chiamato gli agenti che  hanno provato a salvare l’animale bagnandolo e provando a farlo respirare ma senza riuscire salvarlo.

 

(foto archivio)

Ambulanza si ribalta nello scontro: paziente incastrato a bordo

In corso Unione Sovietica, questa mattina un incidente ha coinvolto un’auto e un’ambulanza.

Lo scontro è avvenuto all’angolo con corso Giambone, dove  l’ambulanza si è ribaltata ed è finita sui binari del tram.  Grazie all’intervento dei vigili del fuoco è stato estratto il paziente che era rimasto intrappolato a bordo, poi trasportato in ospedale da un altro mezzo di soccorso. La polizia municipale  sta ricostruendo la dinamica, mentre il tram 4  è stato deviato.

Smaltiva i rifiuti della carrozzeria illegalmente e senza autorizzazione

Un imprenditore di Druento, comune del Torinese, è stato denunciato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento effettuato in collaborazione con il personale della Polizia Municipale di Druento e dell’ARPA Piemonte

I Finanzieri della Compagnia di Susa, hanno appurato come l’imprenditore, nel corso del tempo, abbia “alimentato” una vera e propria discarica ambientale di rifiuti pericolosi e potenzialmente nocivi per la salute pubblica. Tutto il materiale, scarto della sua attività di carrozzeria, era, tra l’altro, stato ingegnosamente celato in un seminterrato per evitare lo smaltimento ed occultarlo in caso di controlli.

Sono inoltre state rinvenute, dopo un’attenta verifica, anche evidenti tracce di sversamento al suolo di olii minerali esausti, altamente inquinanti.

L’uomo, un trentanovenne del posto, è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, gestione illecita delle acque di prima pioggia nonché per l’assenza di ogni sorta di autorizzazione in materia.

Nel corso dell’intervento, che ha coinvolto le aree esterne, interne ed il seminterrato dell’edificio, i Finanzieri hanno inoltre scoperto come l’imprenditore impiegasse 3 lavoratori “in nero”, esposti, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali.

Per questa circostanza, l’uomo rischia sanzioni per oltre 30.000 euro e la sospensione dell’attività economica.

L’attività svolta conferma l’impegno della Guardia di Finanza sia nel contrasto agli illeciti profitti sia per la tutela dell’ambiente

Quasi 200 dosi di cocaina sequestrate dalla polizia

Continua la lotta al fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti condotta dagli agenti della Polizia di Stato nel capoluogo torinese

Durante l’ordinario controllo del territorio operato dai poliziotti della Squadra Volante, lunedì notte è stata fermata e controllata in corso Emilia un’autovettura con a bordo due cittadini stranieri. Uno dei due, il passeggero, appariva visibilmente nervoso alla vista degli agenti ed accennava anche a una fuga dopo che l’auto accostava, senza però riuscirvi. Il giovane, un ventunenne originario del Burundi, irregolare sul territorio nazionale, nascondeva, infatti, addosso, un calzino contenente numerosissimi involucri in cellophane gialli, di forma sferica e rettangolare. La sostanza sospetta è stata sottoposta ad analisi presso gli uffici della Polizia Scientifica, rivelandosi essere cocaina, 120 grammi suddivisi in 184 involucri.Il pusher, che ha numerosissimi precedenti di polizia per reati inerenti allo spaccio, aveva in tasca 35 in denaro contante; la cifra è stata sequestrata quale provento dell’illecita attività, mentre il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I carabinieri smantellano organizzazione del doping

Cronache dal Piemonte

La più grande operazione antidoping nell’ambito dell’unione Europea è stata coordinata dai Carabinieri del Nas di Roma e da Europol

 

Oltre 3,8 milioni di Euro il valore complessivo delle sostanze dopanti sequestrate, 234 le persone tratte in arresto, più di 1000 gli indagati. Nel corso delle attività sono stati inoltre scoperti 9 laboratori clandestini, di cui uno nel Salernitano. Controllati 600 atleti, tra i quali 19 sono risultati positivi ai test.

Anche la nostra provincia è stata coivolta nell’indagine dove i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela della Salute di Roma coadiuvati dal N.A.S. Carabinieri di Alessandria e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Asti, il 12 marzo hanno eseguito alcune perquisizioni a carico di un giovane “body builder” residente in Asti nonché la misura cautelare della custodia in carcere a carico di un altro giovane astigiano, proprietario di un negozio di articoli per “body builder” e allenatore presso una palestra di Asti. Nell’operazione astigiana sono state rinvenute e sequestrate oltre 150 fiale e oltre 270 compresse di anabolizzanti ad effetto dopante, gran parte proveniente dall’est europeo e solo in minima parte dall’Italia.

L’ipotesi è che l’arrestato, per la quantità di anabolizzanti rinvenuti nella sua disponibilità nonché per la gestione del negozio di prodotti per sportivi in cui svolgeva la propria attività lavorativa, avesse posto in essere una commercializzazione delle illecite sostanze.L’arrestato espletate le formalità di rito è stato associato presso la casa di reclusione di Asti.

Vendita abusiva di alcolici: chiusi due minimarket a San Salvario

Agenti del Comando San Salvario della Polizia Municipale Torino oggi, mercoledì 10 luglio, hanno notificato i provvedimenti prefettizi che impongono la chiusura a due mini market

I negozi si trovano in via Saluzzo e in via Nizza, chiuderanno rispettivamente per 7 e per 15 giorni. I provvedimenti sono la conseguenza dei controlli effettuati nella zona per il contrasto delle vendite abusive di alcolici e che erano già state punite con altri verbali, il cui sommarsi ha portato alle citate chiusure imposte dal Prefetto.

Donna trovata morta per il caldo dopo una settimana

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Cronache italiane

Una anziana donna è stata trovata morta nella sua casa di Genova  Sampierdarena

 

Sarebbe morta da almeno una settimana e forse a causare il decesso potrebbe essere stato il caldo  dei giorni scorsi. L’allarme è stato dato dai vicini che hanno sentito un cattivo odore provenire dall’abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118.

Sgominata la banda dei ladri di auto di lusso

8 arresti della Polizia di Stato a Torino e Roma

 

Per la terza volta, nel giro di pochi anni, (l’ultimo arresto risale al Dicembre 2015) gli agenti del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino, hanno arrestato alcuni cittadini nordafricani dediti al furto di autovetture di alta gamma (AUDI, MERCEDES, BMW e JEEP). Le autovetture rubate venivano poi cedute ad altri connazionali gravitanti nell’hinterland Torinese e in Brianza, i quali provvedevano a smontarle completamente, alimentando il mercato nero dei pezzi di ricambio.

La tecnica usata i furti per era sempre la stessa: a Cuneo e a Torino, i furti venivano consumati ai danni di autosaloni, concessionarie, autofficine meccaniche ed autorimesse ove i malfattori, introducendosi con l’inganno, simulando di essere interessati all’acquisto di una vettura o fingendo di chiedere informazioni, trafugavano dapprima le chiavi riposte in apposite bacheche e successivamente rubavano le autovetture parcheggiate o all’interno dell’esercizio o poco distante sulla pubblica via.

Le vetture venivano poi trasportate da alcuni “galoppini” a Milano o a Torino, ove in luoghi isolati o capannoni dismessi altre persone provvedevano a smontarle.

 

I primi tre arresti sono stati eseguiti, a fine gennaio 2019, in Torino Strada del Portone ove all’interno di una autodemolizione abusiva sono stati sorpresi un italiano – S.W. di anni 52, e due nigeriani intenti a smontare una JEEP Grand Cherokee 3.0 V6, del valore commerciale di circa 70.000,00 Euro, nuova, ancora da immatricolare, risultata rubata pochi giorni prima a Cuneo ai danni di una concessionaria.

Altre 4 misure cautelari in carcere sono state eseguite a Torino e a Monza tra il 16 e il 17 giugno 2019 mentre l’ultima ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei primi giorni di luglio, dalla Squadra di P.G. della Polstrada di Roma, a ARDEA (RM) sul litorale laziale, ove il principale artefice, F. R., un straniero di 39, aveva trovato rifugio, presso un suo connazionale per sfuggire alla cattura.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Ivrea e poi dal Gip di Cuneo che ha acquisito il fascicolo per competenza territoriale, relativamente a 16 capi di imputazioni riguardanti il furto e/o la ricettazione di 10 autovetture, del valore commerciale di circa 400.000 Euro.

Di seguito le ultime 5 persone colpite da provvedimento cautelare:

  1. F. R., anni 39 di Torino, irregolare sul Territorio Nazionale;
  2. N. A., anni 36 di Torino;
  3. C. A., anni 55 di Front Canavese (TO);
  4. H. M., anni 39 di Monza;
  5. V. C., anni 56 di Torino.

 

 

Nella valigia si celava una “farmacia” illegale

E’ sbarcato con una piccola farmacia illegale nascosta all’interno del bagaglio a mano, il ragazzo fermato all’Aeroporto “Sandro Pertini” dalla Guardia di Finanza di Torino in collaborazione con i Funzionari doganali.

Il ragazzo, un diciannovenne proveniente dal Senegal dopo un breve transito a Casablanca, è stato controllato dai Finanzieri della locale Compagnia aereoportuale non appena ritirato il bagaglio a mano.

All’interno del suo voluminoso trolley, celati tra gli effetti personali, sono stati rinvenuti oltre 500 prodotti tra farmaci e cosmetici di dubbia provenienza, tutti sprovvisti di documentazione autorizzativa.

Da un primo esame i farmaci sequestrati contengono sostanze battericide estremamente pericolose per la salute degli utilizzatori, cosi come i cosmetici composti anch’essi di sostanze potenzialmente nocive e sprovvisti di ogni sorta di documentazione attestante la composizione o l’origine.

Alle domande dei Finanzieri circa la provenienza e la destinazione dei cosmetici e dei farmaci il giovane non ha saputo dare giustificazione. Plausibile in questi casi, tra l’altro già verificatesi in passato, l’ipotesi di un commercio illegale di prodotti farmaceutici. Il valore della merce sequestrata ammonta a diverse migliaia di euro.

Commercio, questo che, non solo impoverisce le risorse dello Stato e dell’economia legale, ma soprattutto mette in serio pericolo la salute dei consumatori.

Il ragazzo, denunciato per importazione illegale di farmaci, rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di oltre 100.000 euro.

Per quanto i compiti istituzionali della Guardia di Finanza siano variegati, delicati e certamente proiettati alla tutela economica dello Stato e della Comunità Europea, resta fermo che al centro di ogni indagine svolta dai Finanzieri c’è sempre la salvaguardia dei cittadini sotto ogni punto di vista.