CRONACA- Pagina 1166

Matsumoto in ospedale, tutti gli eventi annullati

Leiji Matsumoto, l’ideatore di capitan Harlock  è in prognosi riservata alle Molinette . L’autore era infatti giunto a Torino per i 40 anni del suo cartoon. Il disegnatore giapponese, 82 anni, è  intubato e si trova in Rianimazione. Si era sentito male nel pomeriggio di venerdì.  Tutti gli eventi del tour italiano anche a Bologna e Reggio Emilia, sono  stati annullati.

Colpisce un giovane con cocci di bottiglia. Arrestato dalla polizia

Poco prima delle nove di mercoledì sera, transitando in Lungo Dora Napoli, gli agenti del Commissariato Centro sono stati avvicinati da un tassista che ha segnalato loro persone in stato di agitazione in strada.

Gli agenti si sono immediatamente recati sul posto indicato dove hanno visto un cittadino straniero che stava tentando di colpire con un cocci di bottiglia una persona riversa per terra che cercava di parare i colpi. Accortosi della presenza dei poliziotti, il reo, un cittadino marocchino di 32 anni, si è dato alla fuga in direzione di corso Vercelli, dove è stato fermato nonostante la resistenza opposta.

La vittima, un giovane cittadino egiziano, presentava diversi tagli alla nuca, motivo per il quale veniva trasportato in ospedale e poi dimesso con prognosi di 10 giorni.

I poliziotti hanno poi appreso che, senza particolari motivi, l’aggressore aveva insultato il giovane egiziano. Quando quest’ultimo aveva chiesto spiegazioni circa il comportamento del suo interlocutore, era scattata l’aggressione da parte del trentaduenne cittadino marocchino, il quale, dopo aver rotto una bottiglia di vetro contro il muro iniziava a colpire la vittima.

Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato tratto in arresto per tentato omicidio e resistenza a P.U.

 

 

 

Vigili del fuoco piemontesi in piazza a Roma

200 VIGILI DEL FUOCO PIEMONTESI PROTESTERANNO IL  19
NOVEMBRE A PIAZZA MONTECITORIO PER CHIEDERE PARI
TRATTAMENTO RETRIBUTIVO, PREVIDENZIALE E DI CARRIERA CON GLI
ALTRI CORPI DELLO STATO
Iniziativa del sindacato Conapo per fondi in legge di bilancio.
Circa 200 Vigili del Fuoco partiranno da tutto il
Piemonte per manifestare a Roma. L’iniziativa è del Conapo, il sindacato autonomo che da
anni denuncia l’inaccettabile condizione delle retribuzioni e delle pensioni dei Vigili del
Fuoco i quali, come certificato dall’ISTAT, percepiscono mediamente 7 mila euro in meno
l’anno rispetto alle Forze di Polizia, cui si aggiunge la mancanza dei peculiari istituti
previdenziali che negli altri Corpi compensano operatività e specificità. Una retribuzione
pro capite inferiore di circa il 20% rispetto ai pari grado della Polizia.
“Rischiamo la vita ogni maledetto giorno per soccorrere chi ne ha bisogno…” spiega il
Vicesegretario Regionale Piemonte, Alessandro Basile. “Mi domando se la nostra vita valga
di meno di quella degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato! E domando ai leader di
tutte le forze politiche, che si sono avvicendati in questi anni alla guida del nostro Paese,
cosa racconteranno di nuovo alle nostre mogli e ai nostri figli quando un altro di noi perirà
in servizio durante l’espletamento della nostra missione istituzionale! Siamo stanchi degli
abbracci e delle strette di mano, ora abbiamo bisogno di una legge che assicuri per sempre
pari dignità ai pompieri Italiani.
I Vigili del Fuoco Piemontesi, insieme ai colleghi di tutta Italia, invieranno al governo Conte
il forte segnale del loro malessere: chiedono ai responsabili dei partiti di maggioranza, Di
Maio, Zingaretti e Renzi “il dovuto rispetto nella legge di bilancio in discussione in questi
giorni in Parlamento e lo stanziamento di risorse finanziarie per la creazione di un fondo
economico – più volte promesso – dedicato specificatamente ad eliminare il divario esistente
con gli altri Corpi dello Stato, operazione per la quale il Ministero dell’Interno ha calcolato
che – fanno sapere i sindacalisti – occorrono 216 milioni di euro all’anno”.
“I politici si ricordano di noi solo durante le emergenze o ai nostri funerali,” spiega il
Segretario Regionale Piemonte Claudio Cambursano, per sfruttare la nostra popolarità ma
ci dimenticano sistematicamente quando chiediamo di darci la stessa dignità retributiva e
pensionistica degli altri corpi e continuano a trattarci come un corpo di serie B. Ora nella
legge di bilancio è il momento di dimostrare rispetto ai Vigili del Fuoco. Rivolgiamo un
appello al Premier Conte, al Ministro dell’Interno Lamorgese e al Ministro dell’Economia
Gualtieri, ma anche a tutti i politici di maggioranza e opposizione, perché i vigili del fuoco
e la sicurezza sono di tutti e necessitano di impegni concreti e bipartisan”.
Per la manifestazione indetta dal CONAPO, unitamente alle organizzazioni sindacali
APVVF – SINDIR VVF e DIRSTAT VVF, confluiranno a Roma – in Piazza Montecitorio – i
Vigili del Fuoco da tutta Italia, dalla Valle d’ Aosta alla Sicilia ma hanno annunciato
sostegno con una delegazione anche i Vigili del Fuoco della Slovenia.

Maltempo: circolazione ferroviaria ripresa su varie linee

IN PIEMONTE E LIGURIA

 

Alessandria – San Giuseppe di Cairo, Genova – Acqui Terme, Alba – Bra – Cavallermaggiore, Cuneo – Limone e Torino –  San Giuseppe di Cairo –  Savona

Torino, 15 novembre 2019

È tornato alla normalità, nel basso Piemonte e nell’entroterra ligure, il traffico ferroviario sulle linee interessate dal maltempo, con abbondanti piogge e vento forte.

Linea Alessandria – San Giuseppe di Cairo

Circolazione ferroviaria regolare dalle ore 12.35 fra Spigno e Piana, linea Alessandria – San Giuseppe di Cairo. Era sospesa dalle ore 11.10 per la presenza di rami sui binari, abbattuti dal forte vento che ha interessato la zona.

Dalle ore 9.50 la circolazione era tornata regolare anche fra Acqui Terme e San Giuseppe di Cairo, linea Alessandria – San Giuseppe di Cairo, interrotta dalle ore 5.00 per la presenza di rami sui binari.

Due treni regionali cancellati e autosostituiti con autobus. Uno limitato nel percorso.

 

Linea Genova – Acqui Terme

È tornata regolare dalle ore 11 la circolazione ferroviaria sulla linea Genova – Acqui Terme, rallentata dalle ore 6.15. Il maltempo che ha interessato la zona ha causato inconvenienti tecnici agli impianti di circolazione di Campoligure e al sistema di distanziamento dei treni fra Campoligure e Rossiglione.

Otto treni regionali hanno registrato ritardi fino a 80 minuti.

Linea Alba – Bra – Cavallermaggiore

Regolare dalle ore 9.45 la circolazione ferroviaria sulla linea Alba – Bra – Cavallermaggiore, sospesa dalle ore 6.15 per la presenza di rami sui binari, a causa del forte vento.

Un treno regionale ha registrato un ritardo di 170 minuti, tre sono stati cancellati e sei limitati nel percorso. Attivato un servizio autosostitutivo fra Bra e Alba.

Linea Cuneo – Limone

 

Circolazione ferroviaria regolare dalle ore 9.40 fra Borgo San Dalmazzo e Robilante, linea Cuneo – Limone, sospesa dalle ore 6.20 per un guasto a un treno causato dal maltempo.

Quattro treni regionali sono stati limitati nel percorso e sostituiti con bus.

Linea Torino – San Giuseppe di Cairo – Savona

 

Dalle ore 8.10 è ripresa la circolazione ferroviaria fra Fossano e Mondovì, linea Torino – San Giuseppe di Cairo, rallentata dalle 6.30 per la presenza di rami sui binari provocata dal maltempo.

I treni in viaggio hanno registrato ritardi fino a 60 minuti. Tre treni regionali sono stati cancellati e uno limitato nel percorso.

 

Circolazione ripresa dalle 8.10 anche sulla linea San Giuseppe di Cairo – Savona, sospesa dalle ore 6.00 per la presenza di alberi sui binari a causa del forte vento.

Quattro treni regionali sono stati cancellati e autosostituiti.

Intitolata piazzetta Franco Antonicelli

La piazzetta delimitata dai quartieri militari juvarriani, in via del Carmine all’angolo con corso Valdocco, a Torino, da questa mattina porta il nome di Franco Antonicelli.

Una cerimonia che si è svolta al Polo del ‘900 ha ricordato la figura del senatore, intellettuale e antifascista scomparso il 6 novembre 1974.

Fu Franco Antonicelli, il 28 aprile 1945, in qualità di presidente del CLN ad annunciare alla radio la Liberazione di Torino e a lui si deve, nel dopoguerra, la fondazione di istituzioni culturali, tra le quali l’Unione culturale, l’Istituto storico della Resistenza, il Centro studi “Piero Gobetti” e l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza.

La sua vita è stata illustrata dal presidente del Consiglio Comunale e della commissione Toponomastica, Francesco Sicari che ha sottolineato come la targa scoperta oggi ricordi come Franco Antonicelli sia stato, prima di tutto, un intellettuale antifascista. Ha affermato che “il nostro Paese sta vivendo un momento buio, in cui pare non vi sia memoria di quello che è stato il ventennio fascista. Ci sono concittadini che senza vergogna rivendicano pubblicamentein molteplici luoghi simbolo di un’ideologia politicala loro nostalgia, la loro appartenenza, il loro desiderio di tornare indietro nel tempo, e ha sottolineato come “alcuni esponenti politici costruiscano il consenso mantenendosi in un limbo di ambiguità perpetua, come se il condividere le piazze con formazioni neofasciste sia qualcosa che può andare bene. Lo scenario politico italiano, ha aggiunto, viene alimentato continuamente da messaggi politici pieni di odio e di intolleranza e ci stiamo quasi abituando ai 200 messaggi quotidiani che riceve la senatrice a vita Liliana Segre. Torino, ha concluso, ancora una volta può avere un ruolo fondamentale nella storia del Paese. La città Medaglia d’oro al valor militare oggi ricorda e intitola una porzione del suo territorio ad Antonicelli che, insieme a tanti altri, ha tracciato un sentiero da seguire nell’ottica di far camminare, lungo un’unica via, tutte le formazioni antifasciste.

E’ quindi seguito il ringraziamento della figlia di Antonicelli, Patrizia che ha invitato i giovani presenti a non cancellare il passato e a lasciarsi ispirare dai giovani che li hanno preceduti, “soprattutto da quelli che lottarono e che diedero il loro contributo e la loro vita per liberarci dal fascismo”.

Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900 promotore dell’intitolazione, ha evidenziato come la denominazione della piazzetta Antonicelli sia nella collocazione più naturale: del Polo, infatti, sono partner enti e associazioni fondati da Franco Antonicelli.

Prima dello scoprimento della targa, il saluto del presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini che ha ribadito come l’impegno di Franco Antonicelli ed altri come lui che si sono battuti per la libertà di espressione e di opinione, oggi consentano di esprimere e manifestare il dissenso.

La cerimonia è stata introdotta dal canto “E’ festa d’aprile”, scritto da Antonicelli, eseguito dal gruppo musicale “Le primule Rosse”

Sala giochi illegale mascherata da cucina

L’insegna sulla porta indicava “CUCINA” “Vietato ai non addetti”.

Sembrava la consueta indicazione di un normale bar tavola calda, come ce ne sono tante, solo che, al posto di fornelli e stoviglie, la Guardia di Finanza di Torino ha trovato una vera e propria sala giochi illegale dove accedeva solamente una clientela “selezionata” e fidelizzata.

È quanto hanno scoperto i Finanzieri della Compagnia di Susa quando sono entrati in un Bar di Pianezza, nel Torinese. Di fittizio non c’era solo la cucina ma anche tutti gli apparecchi installati nel locale; tutte le videoslot rinvenute all’interno del locale, infatti, non erano state collegate alla rete dei Monopoli di Stato; una sorta di “offline” che garantiva l’immunità da ogni forma di controllo; così facendo, infatti, tutte le imposte venivano evase ma, soprattutto, veniva meno ogni forma di garanzia a tutela del giocatore.  Una “bisca” clandestina con tutti i crismi: le luci soffuse e l’odore acre delle sigarette, un connubio perfetto, unitamente all’immancabile entrata posteriore nascosta, sconosciuta ai più e da dove si accedeva passando dall’interno di una palazzina condominiale.

 Il titolare del bar, già con qualche precedente alle spalle, rischia ora sanzioni fino a 100.000 euro; slot, schede gioco, gettoniere e relativi incassi sono invece stati sequestrati.  Sono inoltre in corso gli accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei introiti non dichiarati.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

Arrestato a Porta Nuova per rapina aggravata a un clochard

 GIOVANE MAGREBINO CON DIVIETO DI DIMORA NEL COMUNE DI TORINO

Gli Agenti del Settore Operativo della Polfer di Porta Nuova hanno arrestato un 19 enne cittadino del Marocco, per aver commesso una tentata rapina aggravata e delle lesioni personali nei confronti di un clochard.

In quella circostanza l’uomo, palesemente in stato di ebbrezza, ha tentato di impossessarsi dei cartoni che il senzatetto aveva utilizzato per allestire un giaciglio per la notte nei pressi della Stazione di Porta Nuova.

Il clochard si è opposto al furto scatenando la violenta reazione del magrebino, che lo ha prima colpito con dei calci e poi, estratta una lama, lo ha ferito alle mani.

La brutale aggressione è stata interrotta dall’intervento di alcuni passanti e successivamente dall’intervento di una pattuglia della Polizia Ferroviaria, allertata dagli stessi cittadini intervenuti.

Il clochard è stato quindi trasportato presso l’Ospedale Mauriziano dove è stato curato per le ferite riportate, giudicate guaribili in 6 gg.

Fin da subito gli investigatori hanno tentato di riscostruire quanto accaduto, grazie anche alla precisa testimonianza della vittima che ha sporto regolare denuncia per l’aggressione subita.

L’autore della tentata rapina è stato rintracciato da personale del Settore Operativo della Polfer di Porta Nuova sempre nei pressi della stazione, e sottoposto alla misura del fermo di indiziato di delitto per i reati di tentata rapina aggravata dall’uso di un’arma e lesioni personali.

Il fermato, già gravato da numerosi precedenti penali, era stato appena scarcerato il 31 ottobre scorso dopo che era stato arrestato nel mese di luglio del 2019 per aver tentato una rapina all’interno di un negozio di “Kebab” ubicato nel centro cittadino, procurando, anche in quella occasione, delle lesioni al malcapitato esercente.

Proprio a seguito di questo episodio, il 19 enne, una volta scarcerato, era stato sottoposto alle misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Torino e dell’obbligo di firma presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena, dove in realtà non si era mai presentato.

A seguito del fermo operato da personale Polfer l’uomo è stato condotto presso la locale casa circondariale e, dopo il giudizio di convalida della misura, è stato nuovamente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.

Mattarella consegnerà medaglia in ricordo dei tre vigili del fuoco morti

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà una ulteriore medaglia al Merito Civile alla bandiera del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il 21 novembre prossimo, nel Teatro ‘Vincenzo Bellini’ di Catania. La medaglia  sarà dedicata ai tre vigili del fuoco del comando di Alessandria morti  nell’esplosione di Quargnento: Matteo Gastaldo, di 47 anni, Marco Triches, di 38, e Antonio Candido, di 32.

Tre ultrasessantenni assaltano Postamat

Arrestati dai carabinieri di Torino e Cuneo
Torino, 14 novembre, alle ore 05.30 circa, 3 ultrasessantenni sfondano con un
auto la vetrata dell’Ufficio Postale di Garessio (CN) e fanno saltare il Postamat
con esplosivo, utilizzando la tecnica della“marmotta”, impossessandosi del
denaro ivi contenuto.Intercettati subito dai Carabinieri del Comando Provinciale
Carabinieri di Torino e della Compagnia di Mondovì, già in area nell’ambito di
mirati servizi finalizzati al contrasto di analoghi episodi delittuosi posti in essere
nell’ultimo periodo al confine delle province di Torino e Cuneo, sono stati
arrestati in flagranza di reato. A seguito di perquisizione della vettura, risultata
rubata e con targhe contraffatte, i 3 soggetti sono stati trovati in possesso della
somma asportata, quantificata in Euro 30.000 circa, di chiodi a 4 punte
finalizzati ad eludere eventuali inseguimenti, di un disturbatore di frequenze
(cd jammer), maschere, un inibitore di centraline per furto di autovetture, e di
attrezzatura varia funzionale alla commissione del colpo mediante utilizzo di
sostanze esplodenti. Sul posto è intervenuta, per mirati rilievi tecnici tuttora in
corso, anche Aliquota Artificieri del Nucleo Investigativo di Torino, che ha
peraltro rinvenuto, a casa di uno dei 3 soggetti arrestati, ulteriore “marmotta”
già pronta all’uso per eventuale colpo, nonché vari candelotti pirotecnici da
svuotare, per preparare dispositivi esplosivi.

Tav: Pianese (Coisp), basta criminalizzare Polizia e giustificare violenti 

Riceviamo e pubblichiamo

“Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente. Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commenta  la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa. “Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti  per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise. Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime. Né è tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude.