I temporali di ieri tra Torinese, Cuneese e Astigiano, compresa la città di Torino, hanno portato le temperature sotto i 20 gradi. Ora per un po’ torna il sole, ma il miglioramento del tempo sarà effimero. La presenza di una circolazione depressionaria in quota con instabilità produrrà ancora qualche temporale. Le temperature massime si attesteranno tra i 26 e i 28 gradi e lunedì il ritorno dell’alta pressione porterà tempo più stabile e caldo. Ma entro la metà della prossima settimana le perturbazioni atlantiche faranno tornare i temporali.
Per asportare uno sportello bancomat lo hanno fissato a un carro attrezzi ma sono stati messi in fuga dai carabinieri a Piscina (Torino). I malviventi si sono allontanati a bordo di una Fiat Punto. I militari hanno sparato un colpo di pistola alle gomme finchè i fuggitivi hanno abbandonato la vettura nei campi e hanno proseguito a piedi disperdendosi tra la vegetazione.
ERANO COLLEGATE ALLA CENTRALE OPERATIVA DELLA QUESTURA
Non hanno certamente scelto al meglio il punto in cui colpire i due cittadini dell’Est Europa che, martedì pomeriggio, sono piombati alle spalle di una donna seduta su una panchina del Parco del Valentino, in prossimità di Corso Massimo d’Azeglio, altezza di via Silvio Pellico, strappandole di mano il telefono.
Per l’esattezza, mentre uno dei due, un moldavo di 21 anni, commetteva il furto, l’altro, un cittadino rumeno di 23 anni, si avvicinava alla vittima come a prestarle soccorso, fingendo anche di seguire il complice per recuperare il maltolto, ma in realtà al solo scopo di rallentare la donna nel chiamare le forze dell’ordine.
Ma l’intensificazione dei servizi al Parco del Valentino nel periodo estivo consentiva un esito diverso delle cose. Personale addetto alla Centrale Operativa della Questura, impegnato nella scrupolosa visione dei monitor della sala radio, si avvedeva infatti della commissione del reato in diretta e, pertanto, inviava immediatamente personale dipendente sul posto dopo aver fornito le opportune descrizioni dei ladri.
La coppia veniva intercettata e fermata da una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale in via Saluzzo angolo Galliari, ancora col telefonino addosso, che così è stato recuperato e restituito alla legittima proprietaria.
Per i due giovani, davvero sorpresi per l’inaspettato evolversi della vicenda, (entrambi hanno precedenti specifici per reati contro il patrimonio e la persona), sono scattate le manette per furto con strappo in concorso.
(foto: il Torinese)
Muore il diciottenne ferito nello scontro frontale
Dal Piemonte
E’ morto dopo il ricovero in ospedale ad Alessandria Alex Zambrano, il ragazzo di Basaluzzo che lo scorso 9 agosto era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale sulla provinciale 185 alla periferia di Casal Cermelli. Avrebbe compiuto 19 anni il 31 agosto. Si trovava alla guida di un’auto coinvolta in uno scontro frontale con un’altra vettura. Grande appassionato di calcio, aveva giocato nell’Atalanta Bergamasca e in formazioni locali.
I pusher erano aiutati dalle “vivandiere”
CONTROLLI CONGIUNTI SUL LUNGO DORA SAVONA
LE LORO CONNAZIONALI LI SUPPORTAVANO CON UN SERVIZIO DI VENDITA DI VIVANDE
Lunedì e martedì scorso, sul quadrante serale e pomeridiano, è stata effettuata un’attività di contrasto allo spaccio nella zona di lungo Dora Savona e lungo Dora Napoli coordinata dal Commissariato Dora Vanchiglia, che si è avvalso di personale appartenente all’ R.P.C., alla Squadra Cinofili Antidroga, e con la collaborazione della Polizia Municipale, VII circoscrizione.
Complessivamente, sono state identificate 70 persone; 8 di esse, straniere, sono state fermate per l’identificazione, perché non in regola con il permesso di soggiorno ed accompagnate presso l’ufficio immigrazione; un cittadino italiano è stato denunciato per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Torino.
2 ragazzi nigeriani, di 24 e 23 anni, sono stati arrestati in quanto sorpresi a spacciare marijuana sul Lungo Dora Savona. Complessivamente, a loro carico ed a carico di ignoti, grazie ai controlli dell’unità cinofila antidroga lungo gli argini del fiume, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi involucri contenenti oltre 700 grammi di marijuana.
Infine, con l’ausilio della Polizia Municipale, sono state sanzionate amministrativamente due donne nigeriane che avevano improvvisato un servizio di vendita di alimenti e bevande per i loro connazionali intenti allo spaccio o che comunque stazionano nella zona del lungo Dora. In merito a tale attività di vendita su area pubblica, sprovvista della relativa autorizzazione, sono state elevate 5614 € di sanzioni e sequestrate numerose bevande e cibarie varie.
Non si ferma all’alt e l’auto si ribalta
Questa mattina in corso Vercelli ang. corso Emilia un Agente della Polizia Municipale del VII Comando Aurora vedendolo arrivare a forte velocità una Fiat Punto, gli intimava l’alt, ma questi dapprima sembrava rallentare per fermarsi e, poi, tentava di investirlo, dandosi alla fuga. La corsa finiva in corso Regio Parco ang. lungo Dora Firenze con il veicolo ribaltato e l’uomo in fuga.Gli Agenti del Reparto Operativo Speciale riuscivano a intercettarlo e a fermarlo.L’uomo, italiano di 48 anni pluripregiudicato, è stato accompagnato presso il Comando di via Bologna 74, per l’identificazione e poi accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco e da qui, sentito il magistrato di Turno, trasferito in stato di arresto presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno. L’auto è risultata rubata ieri.Nello stesso Ospedale è stato accompagnato il primo Agente, ferito in maniera non grave, che è stato dimesso con 5 giorni di prognosi.
Espugnato bunker della droga: due arresti
Ore di appostamenti, poi l’irruzione e la cattura dei due trafficanti
Torino, 21 agosto Una fabbrica della marijuana, dal seme allo spinello, all’interno di una villa trasformata in un vero e proprio bunker. A portarlo alla luce sono stati i carabinieri della compagnia di Chivasso, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Casalborgone e della stazione forestale di Chivasso, a Lauriano. Due le persone arrestate. Si tratta di due italiani, un 33enne e un 37enne, responsabili in concorso del reato di produzione di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica. Un cancello alto circa due metri, un sofisticatissimo impianto di videosorveglianza con telecamere che controllavano ogni angolo dell’edificio sono stati gli elementi che hanno reso la villa una fortezza quasi inespugnabile. Ieri mattina i carabinieri sono riusciti a espugnare il bunker dopo aver fermato uniodei due trafficanti fuori dalla villa
Nel bunker, uno stabile di due piani, composto da 9 stanze, di cui 7 con pareti rivestite con fogli d’alluminio rifrangente adibite esclusivamente alla coltivazione di sostanza stupefacente con sistema di climatizzazione e 2 adibite all’essicazione con lampade riscaldanti, sono stati rinvenuti 1.264 piante di marijuana, di cui n. 803 recise e le restanti di altezza variabile tra 70 cm e 2 m, kg. 38 di infiorescenze di marijuana, varie lampade di riscaldamento da 600 watt, ventilatori e un impianto di climatizzazione alimentato da 8 motori, con allaccio abusivo corrente elettrica su traliccio pubblica via. La successiva perquisizione alle abitazione dei due produttori ha permessi si sequestrare 132.000 euro, quale provento illecita attività, e 100 kg di marijuana.
La Polizia arresta cittadino romeno per tentato furto aggravato in abitazione
Nella tarda serata di domenica la custode di uno stabile di corso Mediterraneo ha notato un volto nuovo all’interno del condominio. Il ragazzo, con t-shirt, bermuda e zainetto in spalla, stava stazionando dinnanzi un balcone dove c’erano alcune biciclette assicurate alla ringhiera, con molta probabilità nel tentativo di rubarle. La donna, insospettitasi, ha chiesto spiegazioni, ma il giovane, con fuorvianti motivazioni si è trattenuto all’interno del cortile del condominio. Mentre il marito della donna ha monitorato gli spostamenti del giovane la custode ha contattato la Polizia. Gli agenti della Squadra Volante hanno constatato che il cancello carraio di via Marco Polo era stato forzato ed all’interno dello zainetto del giovane hanno trovato un paio di grosse pinze. Il ventiquattrenne, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentato furto aggravato in abitazione.
Non si rassegnava alla fine della relazione con la sua ex, continuando a perseguitare la donna arrivando a rubarle degli oggetti. In questo modo ha ottenuto un appuntamento per restituirglieli. Lo stalker 34enne di origine marocchina, regolare sul territorio italiano, è stato così arrestato dalla polizia a Torino con l’accusa di atti persecutori. Le volanti l’hanno intercettato a Barriera di Milano e alcuni passanti l’hanno bloccato mentre seguiva la donna tentando di strattonarla. E’ emerso che la vittima l’aveva già denunciato a marzo e il questore aveva emesso un ammonimento che l’uomo non ha mai rispettato. L’ex fidanzata, per sfuggirgli, aveva persino lasciato l’Italia per due mesi, ma al suo ritorno l’aveva ritrovato sotto casa.
DAL PIEMONTE
I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno deferito in stato di libertà tre uomini residenti nei campi nomadi rom di Asti e di Castagnole delle Lanze per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di grimaldelli e strumenti atti allo scasso.
L’altro ieri sera i militari della Stazione di Govone, nel corso di un servizio perlustrativo intercettavano un’autovettura Fiat grande punto con a bordo quattro uomini, parcheggiata poco prima all’interno del parcheggio del bowling di Castagnito, località Baraccone. I quattro, alla vista della pattuglia tentavano la fuga; dopo un breve inseguimento abbandonavano l’autovettura scappando nei frutteti della zona, facendo perdere inizialmente le proprie tracce. Gli stessi poco dopo venivano avvistati nuovamente dalle pattuglie di Govone e del Nucleo Radiomobile, sopraggiunto subito dopo per concorrere nelle ricerche. Tre dei quattro fuggitivi riuscivano a salire a bordo di un’Audi di grossa cilindrata, tentando la fuga in direzione di Neive. L’inseguimento, durato diversi chilometri, si concludeva a Santo Stefano Belbo con l’ausilio delle pattuglie della locale Stazione e di un’altra autovettura della Compagnia Carabinieri di Canelli (AT). I quattro uomini, tutti nomadi rom, sono stati trasportati presso la caserma di Alba per gli accertamenti conseguenti. A seguito delle perquisizioni personali e sulle autovetture eseguite, i militari rinvenivano svariati strumenti atti allo scasso e dei passamontagna. I quattro fuggitivi sono risultati essere professionisti dei reati contro il patrimonio, considerati i numerosissimi precedenti penali e di polizia per furti e tagli di cassaforte.
I quattro venivano pertanto denunciati dai Carabinieri di Govone per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di grimaldelli e strumenti atti allo scasso, mentre, per l’autista dell’Audi, si è aggiunto anche il deferimento del favoreggiamento personale.