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Tangenziale sud, chiusura della corsia di marcia tra gli svincoli Allamano e Francia

A.T.I.V.A. comunica che verranno eseguiti lavori sull’infrastruttura autostradale sulla Tangenziale sud di Torino in entrambe le carreggiate, tra gli svincoli di Corso Allamano e Corso Francia.

Al fine di consentire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza, verrà chiusa al traffico la corsia di marcia lenta (la corsia di destra) e rimarranno aperte al traffico a larghezza ridotta, la corsia di marcia veloce e quella di sorpasso.

Tale modifica alla circolazione comporterà disagi agli utenti in transito lungo la direttrice autostradale e a coloro che si immetteranno  in autostrada dallo svincolo di Corso Allamano in carreggiata Nord (verso Milano) e dallo svincolo di C.so Francia in carreggiata Sud (verso Piacenza)

Tali modifiche alla circolazione saranno attive dal 2 al 31 agosto 2020.

Sul sito internet della Società www.ativa.it, sono presenti le informazioni relative ai cantieri con maggiori interferenze sulla viabilità ed è possibile consultare i percorsi alternativi suggeriti.

Anche Marazzato dal Piemonte per il ponte di Genova

La storica azienda vercellese leader nelle bonifiche ambientali presente al taglio del nastro lunedì 3 agosto nel capoluogo ligure.

Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte di Genova progettato dall’archistar e senatore a vita Renzo Piano, lunedì 3 agosto alle 18.30, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e delle massime autorità, vi sarà anche il ‘Gruppo Marazzato’, rappresentato da Davide Marazzato: che, insieme ai fratelli Alberto e Luca, completa la terza generazione di imprenditori, dopo il nonno Lucillo in qualità di fondatore e il figlio Carlo, alla guida della stimata e solida impresa.

L ’azienda vercellese, dal 1952 leader in Italia nel settore delle bonifiche ambientali e delle soluzioni per il pianeta, è stata fra i grandi partners del Consorzio ‘Pergenova’ cui è stata affidata la costruzione ex novo del viadotto sul fiume Polcevera. “Un contesto di primaria importanza all’interno del quale abbiamo fatto il nostro ingresso in sordina, aggiudicandoci in primis la gara di appalto relativa allo smaltimento del ballast ferroviario: in seguito al crollo del ponte infatti si è resa necessaria la bonifica dell’area ove sono stati realizzati i nuovi pilastri pronti a sorreggere il viadotto. In seguito, passo dopo passo, grazie anche al know-how a 360° maturato nei decenni nel settore delle bonifiche, siamo progressivamente diventati i gestori di tutti i rifiuti presenti nel sito guadagnandoci massima fiducia da parte del ‘Consorzio Pergenova’, con cui abbiamo sviluppato e mantenuto sempre un crescente, ottimo rapporto umano e professionale, e che ringraziamo per questa preziosa e irripetibile esperienza condivisa”, osserva soddisfatto il geologo Marco Tamberi, Responsabile del Settore Bonifiche del ‘Gruppo Marazzato’.
Per poi proseguire: “Fornendo di volta in volta supporto tecnico qualificato a operazioni anche molto complesse e delicate, e continua assistenza nelle varie fasi realizzative del ponte stesso tramite il nostro personale specializzato, che si è sempre fatto trovare pronto nelle diverse necessità che si sono nel tempo presentate. E senza distinzione fra notte e giorno, né tantomeno orario alcuno, nel pieno rispetto della tabella di marcia. Abbiamo condiviso con ‘Pergenova’ le modalità di conferimento dei rifiuti, tra cui anche l’insaccamento di materiale contenente amianto in big bags, e le difficoltà logistiche legate alla operatività del cantiere e alle difficoltà di viabilità presenti nella zona”. Gli fa eco Davide Marazzato: “Ma, soprattutto, si tratta di un’attività unica nel suo genere che ha coinvolto il nostro Gruppo unitamente e profondamente da vicino, creando coesione interna e maggiorando in maniera positiva l’entusiasmo lavorativo delle équipes di professionisti che abbiamo inviato in loco. E proprio a loro va il nostro ringraziamento più grande: hanno messo impegno e passione, molto spesso togliendo tempo ai propri cari, per contribuire alla causa comune”, conclude il manager.

Rapina al Valentino, fermati dalla polizia

Sono le 17 di mercoledì pomeriggio, un giovane ventenne  sta passeggiando dentro il Parco del Valentino e, stanco per il caldo, si siede su una panchina. Viene avvicinato da due soggetti stranieri che non conosce.

Mentre uno fa da palo, a bordo di una bicicletta, l’altro gli propone di acquistare del “fumo”, appoggiando sulla panchina un pezzo di sostanza dal colore bianco ed una pallina, dicendogli che fa 30 €. Ma il giovane non intende acquistare ne’ consumare stupefacente, pertanto si alza e si allontana.

Poco dopo, viene raggiunto dallo straniero appiedato che, brandendogli contro una forbicina a distanza ravvicinata, lo accusa di avergli sottratto lo stupefacente e che dovrà dargli i 30 €. Per il timore di essere aggredito, il giovane gli porge una banconota da 50 € e lo prega di lasciarlo tranquillo. Il pusher gli dice “aspettami, vado a prenderti il resto” e si allontana.  La vittima  incontra da lì a pochi istanti dei poliziotti in moto che stanno pattugliando il parco, raccontando loro quello che è appena accaduto e fornisce delle puntuali descrizioni degli autori del fatto. Gli agenti rintracciano gli autori del fatto  dopo qualche minuto, intenti a disfarsi del contenuto delle loro pipe per crack. Addosso a uno dei due verrà rinvenuta e sequestrata la forbicina prima adoperata. Si tratta di un tunisino di 31 anni ed un senegalese di 24, irregolari  e con precedenti di polizia specifici, sotto vari alias. Non hanno un’occupazione stabile e vivono di espedienti e di probabili attività illecite; non avendo una dimora fissa né documenti d’identità, sono stati sottoposti a fermo per rapina in concorso. Il provvedimento è stato convalidato e si trovano tuttora in carcere.

“Il cimitero monumentale? In condizioni disastrose”

“A  seguito di segnalazioni ricevute da cittadini che lamentavano condizioni disastrose del Cimitero Monumentale ho appurato di persona la mancanza di cura e attenzione per un luogo di memoria che dovrebbe essere curato e non pieno di erbacce ovunque alte anche più di un metro Vi sono fosse di recente tumulazione coperte da lapidi gettate alla rinfusa e luci accese alle dieci di mattina in piena estate”.

Così il Capogruppo Raffaele Petrarulo del Gruppo Consiliare Lista Civica Sicurezza e Legalità, che  ha presentato  un’interpellanza in cui chiede alla Sindaca “quali, quanti e quando siano gli interventi di manutenzione programmati, per quale motivo si debba arrivare a prevedere un intervento straordinario (come si evince dall’intervista rilasciata dall’Assessore Giusta) per porre rimedio alla situazione, a quanto ammontino i fondi stanziati per le opere ordinarie e per quelle straordinarie suddivisi per taglio dell’erba e spese di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Nubifragio scoperchia tetti e abbatte alberi

Intorno alle 21.30 di sabato, dopo una giornata calda e afosa, un vero e proprio nubifragio  si è abbattuto su tutta la Provincia di Alessandria e di Vercelli.

DAL PIEMONTE / Particolarmente intensa è stata la pioggia caduta su Casale Monferrato, dove sono cadute piante, ci sono state strade allagate, tetti danneggiati. I volontari di Protezione Civile ed il personale del Comune sono inervenuti al più presto per la rimozione della piante dalle strade.. Una tromba d’aria si è abbattuta sulla Valle Ghenza, danni si sono riscontrati anche ad Ozzano Monferrato (sessanta centimentri d’acqua in pochissimo tempo e la località Lavello che sembrava un fiume) e Cereseto. Anche a Ponzano Monferrato ci sono stati tetti e capannoni scoperchiati in zona Tomarengo e Cascine Sapelli. La strada provinciale 23 ed alcune strade comunali hanno subito delle interruzioni per caduta alberi. Nella notte la viabilità è stata ripristinata con il gruppo dei cittadini volontari. Rimangono ancora da quantificare i danni a privati ed all’agricoltura. Anche a Serralunga di Crea si sono avuti notevoli problemi con il sindaco ed il vice sindaco, Giancarlo Berto e Beppe Trovato, sul campo per tutta la notte e la mattinata di domenica, insieme ai volontari Aib Valcerrina

VERCELLI. Nella serata del 1 agosto, dalle ore 21.30 circa, una squadra dei vigili del fuoco di Vercelli, supportate dalle squadre volontarie di Santhià e Trino, sono intervenute nell’area a Sud della Provincia, nel tratto compreso tra Ronsecco-Trino-Motta dei Conti per diversi interventi provocati dal maltempo. L’intervento della squadre ha consentito il taglio e la rimozione di alberi e pali telefonici che occupavano la sede stradale, permettendo di liberare alcuni automobilisti che erano rimasti intrappolati. L’ondata di maltempo ha coinvolto anche alcune automobili rimaste danneggiate dalla caduta di pali ed alberi sin zona Trino sulla Sp 455 e a Ronsecco sulla SP 86. Diversi sono stati anche gli interventi delle pattuglie di carabinieri e polizia.

Massimo Iaretti

Un carabiniere ferito negli scontri al centro per migranti di corso Brunelleschi

Nuove tensioni nella notte nel Centro di Permanenza Temporanea di corso Brunelleschi, a Torino

Gli agenti sono riusciti a riportare la calma tra i migranti ospitati nella struttura,  dopo i disordini verificatisi  con l’arrivo di numerosi tunisini, provenienti da altre regioni, a seguito degli sbarchi delle scorse  settimane.  Due gli arrestati. Un cittadino egiziano che ha aggredito un carabiniere provocandogli lesioni al setto nasale, e  un cittadino tunisino che ha cercato di provocare una vera e propria rivolta istigando gli altri ospiti che però non lo hanno seguito. Con un pezzo di vetro si è ferito  e ha incendiato un materasso. I due saranno  rimpatriati nelle prossime ore.

Prorogate al 10 agosto le ordinanze Covid della Regione

Il presidente Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza che, con le relative linee guida, proroga al 10 agosto 2020 gli effetti disposti dalle seguenti ordinanze:

– la n.68 del 13 giugno 2020 sulle visite nelle residenze assistenziali e la fruizione di centri benessere e termali, circoli culturali, centri sociali, sale gioco, teatri, cinema e sale concerti;

– la n.72 del 29 giugno 2020 sulla formazione in presenza in modo più esteso, non solo quindi nel caso dei laboratori o delle altre attività non eseguibili in smart working;

– la n.75 del 3 luglio 2020 sulla ripresa del trasporto a pieno carico, limitatamente ai posti a sedere, nelle linee extraurbane di treni, autobus (di linea e turistici), sui taxi e nel trasporto con conducente, l’apertura di sale da ballo e discoteche con le attività di danza svolte esclusivamente in spazi esterni, nonché l’accesso ai locali di qualsiasi attività tuttora sospesa per lo svolgimento di operazioni di vigilanza, manutenzione, pulizia e sanificazione, la ricezione di beni e forniture;

– la n.76 dell’11 luglio 2020 sulla consultazione di giornali e quotidiani e sul gioco delle carte;

– la n.82 del 17 luglio 2020 sugli sport di squadra e di contatto. .

Covid “importato” dall’estero e da altre regioni: i casi raddoppiano in una settimana

I nuovi casi di positivi al Covid in Piemonte nell’ultima settimana  sono quasi raddoppiati per il focolaio fra gli stagionali di Saluzzo per i casi “importati” da altre Regioni e dall’estero.

Lo ha comunicato  il governatore Alberto Cirio, in occasione della firma del protocollo con i sindacati per il Tavolo permanente sulla sanità. I dati sono contenuti nel rapporto  sull’ultima settimana del ministero della Salute.

Un luglio intenso per la Guardia costiera del lago Maggiore

Dal Piemonte / Ben 36 persone assistite e 12 unità soccorse nelle acque del Lago Maggiore da parte dei militari della
Guardia costiera nel corso del primo mese di attività del 2020.

Un impegno votato al soccorso e alla
salvaguardia della vita umana nelle acque lacustri che passa anche dal rispetto delle norme a tutela
della sicurezza: 62 i controlli alle unità da diporto intercettate in navigazione sul Lago, ai quali sono
seguite 9 sanzioni per violazioni della normativa sul diporto.

Lesa, 31 luglio 2020 – Le attività del 2° Nucleo mezzi navali della Guardia costiera del Lago Maggiore
hanno registrato il primo intervento di soccorso lo scorso 08 luglio, quando il battello d’altura veloce
GC-A72 ha intercettato un’unità in vetroresina con 5 persone italiane a bordo nei pressi dell’abitato di
Laveno-Mombello (VA) e con motore in avaria. Dopo un intervento tecnico da parte dei militari per far
ripartire il motore dell’unità, questa era scortata sino al vicino porticciolo di “Porto Labieno” dove gli
occupanti potevano così sbarcare senza ulteriori difficoltà.

Dagli specchi acquei prospicienti la costa piemontese a quelli della costa lombarda, numerosi sono stati
gli interventi che in questo primo mese di attività hanno interessato la Guardia costiera. Spesso, infatti,
i militari sono stati chiamati a dare assistenza a unità rimaste in avaria nel bel mezzo del lago. La
rapidità d’intervento unita alla conoscenza degli apparati di bordo e di propulsione degli esperti
equipaggi della Guardia costiera hanno consentito di portare rapidamente a conclusione ogni
emergenza e, quindi, permesso di evitare ai diportisti di assumere maggiori rischi per il prolungarsi
dello stato di difficoltà. Tra le attività operative di maggior rilievo per le condizioni d’intervento, e a
titolo di esempio, si segnalano:

 Il giorno 25 Luglio 2020, a seguito di segnalazione il GC-A72 si recava in zona Cannero Riviera (VB)
per soccorrere alcuni bagnanti in difficoltà. La segnalante, a bordo di un natante, riferiva che il
coniuge, tuffatosi in acqua per recuperare i tre figli, non riusciva a ritornare a bordo a causa della
corrente. La donna, incapace di manovrare l’unità in navigazione, chiedeva saggiamente aiuto
all’Autorità coordinatrice delle operazioni di soccorso. Giunto in zona, il battello GC-A72,
coordinando anche gli altri natanti presenti in zona, recuperava i quattro naufraghi che venivano
successivamente trasbordati sulla propria unità, impauriti, ma incolumi;

 Nella notte del 26 luglio, su segnalazione della Stazione Carabinieri di Luino (VA), la Motovedetta CP
701 portava assistenza a un’unità in avaria al traverso dell’Hotel Dino in località Baveno (VB). Giunta
in loco, l’unità della Guardia costiera procedeva al trasbordo in piena notte dei 6 occupanti (2
italiani e 4 tedeschi) per poi sbarcarli, in piena sicurezza, presso la località di soggiorno degli stessi.

 

Intensa, dunque, l’attività dei militari della Guardia Costiera che resta principalmente finalizzata a
garantire il soccorso e la salvaguardia della vita umana nelle acque del Lago Maggiore per tuto il
periodo estivo e che, quest’anno, proseguirà fino al 15 Settembre.
Giova, con l’occasione, ricordare che per richiedere assistenza in mare e sui laghi Maggiore e del Garda
è attivo, 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale, il Numero Blu 1530 ovvero, nelle aree già coperte
dal servizio, il Numero Unico per le Emergenze 112.***

Raid punitivo con mazza chiodata e spranga di ferro

Grugliasco, raid punitivo nei confronti di due dipendenti di società facchinaggio rivale con mazza chiodata e spranga di ferro per avere monopolio servizio al CAAT

<< Se ci denunciate vi uccidiamo >>, carabinieri arrestano quattro egiziani

Volevano avere il monopolio del servizio di facchinaggio al CAAT di Grugliasco e per arrivare all’obiettivo hanno pensato bene di aggredire e picchiare selvaggiamente con mazze da baseball con punta chiodata e una spranga di ferro, due dipendenti di un’altra ditta concorrente.

Era successo il 20 agosto 2019, all’interno del CAAT, e questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro egiziani, dipendenti di una ditta di facchinaggio, tra 24 e 50 anni, responsabili a vario titolo di tentata estorsione in concorso, rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e illecita concorrenza con violenza o minaccia in concorso.

Le indagini hanno consentito di identificare i mandanti e gli esecutori materiali del raid nei confronti di due egiziani, picchiati selvaggiamente fino a farli svenire, con prognosi di 35  e 60 giorni, impiegati presso un’altra ditta concorrente operante nel settore ortofrutticolo.

L’obiettivo degli indagati era quello di ottenere una posizione dominante nel suddetto settore, eliminando, o comunque, limitando fortemente la concorrenza.

Sono state documentate anche altre intimidazioni, pedinamenti, minacce e il furto delle chiavi di un furgone ai danni delle vittime da parte degli indagati, avvenute dal mese di settembre 2019 al mese di giugno 2020.