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Vaccini a Torino e in Piemonte, terza dose e accessi diretti: istruzioni per l’uso

LA REGIONE PIEMONTE INFORMA
Le nuove disposizioni del Governo, che hanno fortemente ampliato le platee di questa nuova fase della campagna vaccinale, hanno portato la Regione Piemonte a stabilire un aggiornamento delle modalità d’accesso alla vaccinazione.

L’obiettivo è garantire l’ordine stabilito dal Piano nazionale, che prevede priorità massima per immunodepressi, fragili, ospiti e operatori Rsa, over80, personale sanitario, a seguire over60 e caregiver, 40-59enni e 18-39enni.

Le persone interessate sono oltre 3 milioni, di cui 1,4 milioni hanno raggiunto il requisito temporale dal completamento del primo ciclo.

Convocazione diretta

Per quando riguarda la terza dose, che viene somministrata agli over18, rispetto al meccanismo della prenotazione viene avviata la convocazione diretta, dando priorità sugli appuntamenti ai più anziani e ai soggetti fragili.

Maturati i 5 mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo vaccinale (con monodose o doppia dose) al cittadino viene inviato un sms con la proposta di data per ricevere la dose di richiamo entro la finestra temporale di validità del proprio green pass.

Un’eventuale modifica della data proposta è possibile tramite www.ilPiemontetivaccina.it Si può cambiare la data o prenotare autonomamente anche nelle farmacie aderenti (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Accessi diretti

Sempre per garantire la somministrazione immediata alle categorie più urgenti, dal 1° dicembre è consentito l’accesso diretto ai centri vaccinali a coloro a cui scade il green pass entro le 72 ore successive ed ai soggetti con obbligo vaccinale (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico docente e non docente, forze dell’ordine, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico).

L’accesso diretto resta sempre valido anche per chi intende ricevere la prima dose

Elenco degli hub ad accesso diretto

Video

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Potenziamento della macchina vaccinale

La macchina vaccinale viene potenziata mediante l’attivazione in ogni Asl di un superhub capace di somministrare un minimo di 500 vaccini al giorno, un maggiore coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie, la riattivazione di hub in strutture sanitarie e socio-assistenziali private e degli hub privati e aziendali, l’organizzazione di Open day su prenotazione per specifici target di persone.

“Le disposizioni nazionali hanno generato una grande accelerazione della campagna vaccinale – ha chiarito nei giorni scorsi il presidente della Regione Alberto Cirio illustrando le novità insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al consulente strategico Covid Pietro Presti – L’obiettivo è procedere spediti, ma a partire dalle categorie individuate come prioritarie dell’autorità nazionale, cioè anziani e soggetti fragili, facendo però anche in modo di garantire chi ha il green pass in scadenza o l’obbligo della vaccinazione. Ci stiamo assestando su 30-35.000 vaccini al giorno e ringraziamo le nostre aziende sanitarie per lo sforzo enorme che stanno mettendo in campo. Il fatto che il Piemonte svetti ancora tra le prime Regioni in Italia per terze dose somministrate ci inorgoglisce e allo stesso tempo ci responsabilizza nel seguire in modo scrupoloso le disposizioni nazionali”.

Accordo con i medici di famiglia

Regione e sindacati dei medici di medicina generale hanno raggiunto un nuovo accordo per potenziare il sistema di vaccinazioni contro il Covid-19.

La novità principale riguarda la somministrazione di 150 vaccinazioni mensili da parte dei medici facenti parte della medesima equipe territoriale, oppure, in alternativa, raggiungere in forma aggregata il totale di 150 vaccinazioni per ogni componente l’equipe aderente alla campagna vaccinale. In questi casi, oltre all’aumentato compenso di 9 euro per ciascuna inoculazione effettuata negli hub vaccinali e di 10,50 euro per ogni vaccinazione effettuata nei rispettivi studi professionali, verranno corrisposti 1,50 euro per ciascuna prestazione effettuata nel mese di riferimento. Con il supporto del loro personale amministrativo e infermieristico, i medici di famiglia potranno organizzare “Vax day” a livello di equipe, di distretto o di Asl.

“Occorre accelerare l’attività di somministrazione della terza dose vaccinale – osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – per contrastare la repentina diffusione del virus, evitando il rischio di un nuovo sovraffollamento dei pronto soccorso e dell’indisponibilità di posti letto nei reparti e nelle terapie intensive. La capillarità degli studi dei medici di assistenza primaria sul territorio, nonchè il rapporto di fiducia che l’assistito instaura con loro, sono condizioni in grado di garantire una maggiore adesione vaccinale. Ringrazio i medici di famiglia che hanno accolto questa nuova sfida a raggiungere obiettivi di vaccinazione sempre più ambiziosi, nell’interesse della comunità”.

Muore bimbo di due mesi: “un caso di morte in culla”

Si è probabilmente trattato di un caso di Sids – Sudden infant death syndrome  

Così sarebbe morto il bambino di due mesi,  a Bardonecchia il 2 gennaio, mentre era in braccio alla mamma, nei pressi degli impianti sciistici a Campo Smith.

Lo dimostrerebbe il risultato dell’autopsia  effettuata dal medico legale della procura di Torino.

E’ la cosiddetta  “morte in culla”, che  può verificarsi anche in altri momenti, oltre a quando i bambini riposano adagiati.

Il corpo del piccolo è stato restituito  alla famiglia per celebrare i funerali.

Rientra da un viaggio e trova la moglie morta in casa

E’ probabilmente morta a causa di un infarto la 58enne di nazionalità polacca, da anni residente a Nole (To).

Il marito era rientrato da  un viaggio all’estero, ha provato a rianimare la donna ed ha chiamato la polizia locale.Ma non è stato possibile salvare la moglie.

Sul posto, con la polizia municipale è intervenuto il medico legale dell’Asl To4: si dovrebbe trattare di morte naturale ma la procura di Ivrea, per fugare ogni dubbio, ha disposto un’autopsia nei prossimi giorni.

Il corpo della donna è stato  trasferito nelle camere mortuarie dell’ospedale di Ciriè.

Infermieri pediatrici: “la Regione faccia in modo che le aziende assumano”

“Subito per chi entra in graduatoria, con contratti di almeno un anno”

 

Riceviamo e pubblichiamo

Oggi si concluderà il bando per la creazione delle graduatorie per la figura degli infermieri pediatrici. È imperativo che nel minor tempo possibile le aziende sanitarie di tutta la regione e in special modo il Regina Margherita di Torino, si attivino per proporre a chi entrerà in graduatoria contratti a tempo determinato di almeno un anno. La necessità di infermieri pediatrici, infatti, è altissima, acuita dal numero sempre maggiore di piccoli pazienti che finiscono in ospedale in questo periodo sia per malattie respiratorie varie sia per il Covid.

A lanciare l’appello per l’assunzione immediata di infermieri pediatrici con contratti a più lungo respiro è il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie.

Spiega il segretario regionale Nursing Up, Claudio Delli Carri: “Il problema della carenza di infermieri pediatrici in rapporto alle sempre maggiori necessità, dovute all’aumento dei reparti e alla maggiore richiesta per un numero alto di piccoli pazienti, è generalizzata in tutta la Regione. E si fa ancora più pressante nei grandi ospedali come il Regina Margherita di Torino. Domani, si concluderà il bando per la formazione delle graduatorie per queste figure professionali. Noi chiediamo a tutte le aziende sanitarie e in special modo al Regina Margherita, ma soprattutto alla Regione in modo che faccia pressione sulle aziende sanitarie, che immediatamente, già nei prossimi 3 o 4 giorni, appena i tempi tecnici lo permetteranno, vengano proposti contratti di almeno un anno alle persone che sono entrare nella graduatoria.

Procedere, dunque, alle assunzioni rapidamente per andare a coprire quelle lacune che si fanno sempre più evidenti nei reparti, giorno dopo giorno, sia per l’aumento di piccoli pazienti con malattie respiratorie tipo le bronchioliti, sia per i piccoli ammalati di Covid.

Se il problema della carenza di personale è generale in tutte le aziende sanitarie piemontesi e in quasi tutte le specialità, esso diventa ancora più pressante per quel che riguarda gli infermieri pediatrici vista la delicatezza del loro compito, la particolarità dei loro piccoli pazienti, e le caratteristiche uniche di centri come il Regina Margherita di Torino”:

 

Vigili del fuoco volontari, arrivano i fondi regionali

L’assessore Gabusi: “Abbiamo ereditato una graduatoria e ci siamo impegnati a finanziare tutti i distaccamenti perché riteniamo fondamentale il supporto dei vigili del fuoco nel sistema integrato di Protezione civile. La capacità della componente volontaria del sistema si basa sulla disponibilità, competenza e puntuale conoscenza del territorio di tutti coloro che dedicano migliaia di ore al servizio ma anche sulla dotazione che viene messa loro a disposizione. Grazie a questo finanziamento implementiamo proprio quest’ultimo asse”.

La Regione Piemonte completa l’erogazione di contributi a favore degli Enti locali sede di Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari del Piemonte. Una tranche da 346.000 euro andrà a favore dei Comuni di Fossano, Busca, Santena, Rivoli, Bosconero, Morozzo, Grugliasco, Cossato, Villadossola, Nizza Monferrato, Gravellona Toce, Baceno, Romagnano Sesia, Racconigi, Macugnaga, Montanaro, Santhià, Varzo, Cravagliana, Vinovo.

I Comuni riceveranno contributi regionali da 13.000 a 20.000 euro per finanziare attività di potenziamento della logistica, acquisti e manutenzione straordinaria dei mezzi e delle sedi di proprietà pubblica, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi e sedi.

“L’impegno condiviso di Giunta e Consiglio regionale ci ha consentito questo risultato – sottolineano l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi e il consigliere regionale Paolo Ruzzola – Abbiamo finanziato tutti i distaccamenti, ma siamo già al lavoro affinché nel 2022 ci possa essere una nuova forma di aiuto della Regione Piemonte al sistema dei Vigili del Fuoco Volontari».

Il limite delle risorse a disposizione dei Distaccamenti volontari, dipendenti dal Ministero degli Interni, ha indotto la Regione Piemonte ad intervenire direttamente a sostegno di questa fondamentale componente con importanti risorse proprie.

“Un grazie a tutti coloro che quotidianamente si mettono al servizio dei piemontesi e che lo faranno ancora nel 2022”, concludono Gabusi e Ruzzola.

La Squadra mobile scopre arsenale e mezzo quintale di droga nel garage

Nelle prime ore del 29 e del 30 dicembre 2021, personale della Squadra Mobile di Torino, nell’ambito dell’attività investigativa finalizzata a far luce sulle dinamiche criminali di tipo associativo riconducibili alla presenza della ndrangheta nel territorio di questo Capoluogo e condotta sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di D. V. di 33 anni, P. D. di 29 anni, entrambi originari della Provincia di Reggio Calabria, e T. S., torinese di 27 anni.

  1. V. e P.D. sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di detenzione illegale di diverse armi da fuoco e di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente mentre il terzo uomo dell’acquisto, in concorso con altri, di circa 15 chili di marijuana e 2 kg di hashish.

In particolare il 9 ottobre scorso gli investigatori avevano arrestato in flagranza di reato D. V. in quanto all’interno di box ubicati in Corso Traiano, a lui in uso, erano stati rinvenuti e sequestrati circa 53 kg di hashish, 1 kg di marijuana e numerose armi.

Nel dettaglio venivano sequestrati due fucili semiautomatici modello AKS 47 calibro 7,62X39, due fucili semiautomatici cal. 12, marca Beretta, quattro fucili a canne sovrapposte, un fucile a pompa marca MAG-TECH mod. 586.2, cal. 12, un fucile semiautomatico cal. 12, marca “FN” Brownig, un fucile semiautomatico marca Beretta mod. BM59, un fucile a canne giustapposte mozzate, cal. 12, due pistole tipo revolver e due pistole tipo semiautomatica cal. 7,65, circa 200 munizioni e due granate cd. “bombe a mano” mod. MK2 disinnescate.

Dalla susseguente attività investigativa era emerso che i citati box erano in uso anche a P. D. e che all’interno degli stessi avevano occultato, nei mesi precedenti e poi venduti al dettaglio, anche circa 5 kg di cocaina.

Peraltro quest’ultimo si era reso irreperibile alla data dell’esecuzione del provvedimento restrittivo e veniva rintracciato da personale della Squadra Mobile il successivo 30 dicembre in questo Capoluogo.

T.S. è, invece, gravemente indiziato di aver acquistato dai due indagati calabresi un consistente quantitativo di hashish e marijuana unitamente ad un complice, S.G., di 35 anni e originario della Provincia di Agrigento, a propria volta tratto in arresto il 9 ottobre u.s., nell’immediatezza dei fatti.

Sono in corso accertamenti al fine di verificare eventuali collegamenti degli arrestati con esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese, anche stanziali sul territorio piemontese.

Venerdi 7 gennaio in Comune garantiti i servizi essenziali

Venerdì 7 gennaio saranno aperti al pubblico gli sportelli anagrafici e dello Stato Civile di via della Consolata 23, di strada comunale di Mirafiori 7, di via Stradella 192 e di corso Corsica 55, dei tributi e catasto, del settore commercio, i Musei civici e le Biblioteche civiche.

 

I reparti della Polizia municipale e gli sportelli l’Ufficio verbali del Comando di via Bologna 74 saranno attivi, così come la Protezione Civile.

 

Infine, verrà assicurato il regolare funzionamento delle strutture residenziali (per anziani, disabili, minori) dei servizi socio-assistenziali.

 

Resteranno invece chiusi al pubblico gli altri uffici comunali, le sedi circoscrizionali, l’Archivio Storico, Informacittà di piazza Palazzo di Città 9/A e l’URP.

Polfer, in un anno 228 mila persone controllate

BILANCIO DI FINE ANNO DELLA POLIZIA FERROVIARIA COMPARTIMENTO PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

 

228.000 le persone controllate, con un aumento del 36% rispetto al 2020. 57 arrestati e 623 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia Ferroviaria del Piemonte e la Valle D’Aosta , grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti covid”.

 

Numerosi anche i sequestri: 1 da fuoco, 27 da taglio e 6 improprie nonché circa 22 gr di cocaina, circa 2 gr di eroina e oltre 12 kg di hashish.

 

Durante l’anno sono state impiegate oltre 13.000 pattuglie in stazione e 3.566 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 8.531 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 816 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.

 

Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 33 operazioni organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria in ambito nazionale: 11 Stazioni Sicure”,  finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del Compartimento Piemonte e Valle D’Aosta hanno partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

 

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 41 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 81 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 1 tonnellata e mezza del cosiddetto “oro rosso” di provenienza illecita, la denuncia di 8 soggetti e la  contestazione di sanzioni amministrative per un totale di 35.800 euro.

 

Nell’ambito dei controlli delle merci pericolose, sono state effettuate verifiche su circa 30 carri ferroviari, italiani e stranieri, nel corso delle 3 action week dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.

 

Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 21 persone scomparse, di cui circa 18 minori.

 

Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi: sia di viaggiatori che, non rispettando le regole di comportamento, hanno messo in pericolo la propria incolumità, sia di persone colte da malore o che hanno posto in essere tentativi di suicidio. Come nel caso del quarantatreenne italiano residente a Biella tratto in salvo dagli operatori di polizia in servizio presso il Posto Polfer di Santhia’, dopo che lo stesso aveva minacciato di gettarsi sotto un convoglio in arrivo in stazione. Per la lodevole operazione di salvataggio, il personale ha ricevuto l’encomio solenne dal Sindaco della città per l’“atto di valore” compiuto durante il servizio d’istituto. All’attività è stato dato risalto con la pubblicazione sul sito istituzionale del Servizio di Polizia Ferroviaria, sulla piattaforma social ‘Agente Lisa’ della Polizia di Stato nonché sulla stampa locale.

 

Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati 455 gli studenti di Scuole primarie di 1° grado delle province di Torino, Asti e Alessandria, raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più 300.000 studenti in oltre 3.500 incontri.

 

Il Compartimento Polfer di Torino ha partecipato inoltre, nell’ambito del progetto ministeriale, alla XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro svoltosi a Torino nel mese di ottobre, dove gli operatori impiegati nello stand appositamente dedicato a questa Specialità, hanno promosso, tra i numerosi visitatori presenti, i valori della sicurezza in ambito ferroviario.

Aeroporto e Ryanair precisano: “Le prenotazioni non sono sospese”

Riceviamo e pubblichiamo – In seguito ai vari articoli usciti oggi che parlano di spegnimento e di chiusura della base Ryanair a Torino si riporta di seguito la posizione della compagnia aerea:

“Ryanair, la compagnia aerea n 1 in Italia, conferma l’impegno sull’Italia e sulla sua base di Torino, che rappresenta un investimento a lungo termine di 200 milioni di dollari che porterà circa 40 rotte e 60 posti di lavoro diretti a livello locale. L’emergere della variante Omicron e le relative restrizioni di viaggio hanno costretto Ryanair a ridurre il proprio operativo di gennaio del 33% su tutto il suo network, inclusa Torino. Non sono stati ancora decisi ulteriori tagli all’operativo per febbraio o marzo ’22. Gli operativi saranno rivisti questo mese man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni scientifiche sulla variante Omicron”.

SAGAT precisa inoltre che la base Ryanair, frutto di un grande investimento della società di gestione dell’Aeroporto di Torino e della compagnia aerea, continua ad essere operativa e che non vi è nessuna maggiore riduzione di voli sullo scalo di Torino rispetto ad altri aeroporti serviti da Ryanair, e che quindi non esiste alcun disinvestimento specifico sullo sviluppo dell’Aeroporto di Torino.

A differenza di quando erroneamente riportato, le prenotazioni non sono sospese ed è possibile continuare ad acquistare voli da Torino per tutte le destinazioni del network Ryanair nei prossimi mesi del 2022.

Il mese di novembre 2021 rispetto al 2019 (anno pre-Covid) ha recuperato oltre il 90% dei passeggeri rispetto allo stesso mese del 2019, prima della pandemia, attestandosi così fra i migliori aeroporti In Italia per ripresa del traffico, risultato raggiunto anche grazie all’avvio della base Ryanair.

Si noti peraltro che, anche grazie all’avvio della stagione sciistica, nella giornata di domenica 2 gennaio 2022 l’Aeroporto di Torino ha registrato 15.784 passeggeri, che è il giorno con più traffico mai registrato da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19.

In un momento così difficile per il trasporto aereo, contrastato attivamente da ingenti sforzi commerciali per aumentare il numero di destinazioni servite e anche sostenuto da campagne pubblicitarie sia a Torino, per far conoscere l’offerta di voli, sia all’estero per far conoscere la destinazione Piemonte, ci stupiamo della disinformazione che viene fornita ai lettori, senza interpellare preventivamente né la compagnia aerea né l’Aeroporto di Torino.

Mistero alla Mandria, trovato un teschio umano: si indaga per omicidio

E’ giallo alla Mandria per il teschio umano trovato da un passante qualche giorno fa, a Fiano, lungo il muro del parco, in corso Agnelli.  Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria con un medico legale dell’Asl per le  analisi e le indagini. Il medico non ha trovato lesioni sulla scatola cranica. Tra i vari esami anche quello sul dna. Il teschio è compatibile con entrambi i sessi. Non si esclude l’ipotesi di omicidio.