Sei arresti dopo i disordini al Cpr
La sera di sabato, alle 9:30 circa, sono stati accesi dei roghi nell’area “bianca”, “blu”, “rossa” e “verde” del Centro di permanenza per il rimpatrio di Corso Brunelleschi
Le fiamme sono state immediatamente domate dai vigili del fuco e dal personale di vigilanza della Questura di Torino. Nessun soggetto è rimasto intossicato o ferito.
Spento l’incendio, la stima dei danni. Coinvolti gli edifici di tutte le aree e i locali mensa, numerose strutture sono state dichiarate inagibili e dovranno essere ripristinate con significativi oneri.
A questi fatti sono seguiti, il giorno successivo, altri incendi per i quali la Questura di Torino ha arrestato per danneggiamento aggravato sei responsabili. Cinque sono di nazionalità marocchina: B.E. classe 1979, S.A.E.G. classe 1993, C.M. del 1970, E.H. e H.S. rispettivamente di ventiquattro e quarantadue anni. È stato inoltre arrestato un cittadino algerino di cinquantasette anni.
Solo nello scorso mese, comportamenti violenti in danno dei locali e degli arredi hanno riguardato anche i C.P.R. di Caltanissetta, Trapani e Bari. Non si esclude una regia comune dietro i singoli episodi rivoltosi, tenuto conto delle loro caratteristiche e della concomitanza degli eventi.
Il fenomeno delle rivolte nei Centri di Rimpatrio interessa tutta la penisola ed è verosimilmente riconducibile anche alla tipologia di soggetti ivi trattenuti. Per quanto riguarda il C.P.R. “Brunelleschi”, infatti, solo il 10% dei presenti è incensurato o responsabile di reati connessi alla violazione della sola normativa in tema di immigrazione. Tale percentuale non subisce variazioni in ragione dei periodi, mantenendosi costante nel corso degli anni. La restante parte dei presenti nel centro, e dunque il 90% degli stessi, risulta essere gravato da precedenti penali per reati anche gravissimi. In particolare, per quanto concerne i delitti contro la persona spiccano: omicidi, lesioni gravi e gravissime, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, in alcuni casi anche di gruppo. Molti hanno precedenti specifici per reati in tema di stupefacenti, con frequenti casi di recidiva. Altrettanto numerosi i delitti di furto, rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Infine, sono stati riscontrati casi di sospetta affiliazione con organizzazioni estremiste radicalizzate.
Le rivolte non hanno in alcun modo ostacolato le procedure volte al riconoscimento ed al rimpatrio degli stranieri presenti nel C.P.R. “Brunelleschi”. Al contrario, la strategia della Questura di Torino, ed in particolare dell’Ufficio Immigrazione, è quella di individuare percorsi sempre più virtuosi per snellire e rendere più rapidi gli accompagnamenti degli stranieri nel paese di origine, con risultati incoraggianti.
(foto archivio)
La polizia scopre “ostie” di cocaina
Proprio come già scoperto nell’aprile scorso in un appartamento in Via Randaccio, nel quartiere “Madonna di Campagna”, gli operatori delle pattuglie “Falco” della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in un alloggio in Via Leinì, a “Barriera Milano”
Vi hanno trovato un secondo piccolo laboratorio per la preparazione della “cocaina basata”, meglio nota come “crack”, sostanza solida che viene assunta per inalazione, realizzata nella forma tipica delle “ostie”. Il cittadino di origine senegalese è stato identificato: M.A.N., 1995 ed è stato pertanto arrestato per la violazione della normativa sugli stupefacenti. Sono in corso approfondimenti investigativi allo scopo di accertare se i due laboratori, quello di Via Randaccio e quello scoperto ieri in Via Leinì, fossero collegati o riconducibili al medesimo gruppo criminale.
(foto archivio)
Ruba la borsa ad una donna e scappa
Deposito di pneumatici divorato dalle fiamme
Un incendio ad Avigliana, in via Moncenisio, ha distrutto un deposito di pneumatici
Sono intervenuti i vigili del fuoco di Grugliasco e i volontari di Avigliana e Borgone di Susa, impegnati nelle operazioni di spegnimento con l’impiego di un’autobotte e un carro schiuma. Da verificare le cause del rogo.
(foto archivio)
Record di denunce (più di 700) al rave party
700 denunce al rave party di Capodanno svoltosi nella ex cartiera di Ciriè nella notte tra il 30 e il 31 dicembre e finito solo ieri.
I carabinieri hanno denunciato per la precisione 708 persone per invasione di edifici privati e sono stati segnalati 20 giovani per detenzione e uso di droghe. Un ragazzo è stato invece arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
A spasso nella notte con una affettatrice
Arrestato per furto cittadino marocchino
Non poteva passare inosservato e destare sospetto visto che camminava nella notte con un’affettatrice in mano. Infatti, gli agenti della Squadra Volante vengono informati sulla presenza dell’uomo in strada e lo fermano in via Borgo Dora, dopo una segnalazione. Lo straniero, un ventitreenne cittadino marocchino, con sé ha uno smartphone dal quale, grazie alle credenziali di una app installata nel telefono, emerge che è di proprietà di un esercizio commerciale di via Borgo Dora. Gli agenti trovano, poi, l’affettatrice nell’androne di un condominio della via. I poliziotti apprendono che oltre agli oggetti rinvenuti, dal locale erano stati asportati un altro cellulare e due bottiglie di champagne.
Il ventitreenne viene arrestato per furto e denunciato per il possesso di sostanza stupefacente, con sé, infatti, aveva una decina di grammi di hashish. A seguito di accertamenti, emerge che il cittadino marocchino è gravato da diversi precedenti di polizia e che è gravato da un provvedimento di espulsione, ragione per cui viene anche denunciato per la violazione in materia di immigrazione.
Aveva 250 grammi di marijuana in cantina
Arrestato un ventitreenne dalla Polizia di Stato
Arrestato pusher in taxi
Fermato dagli agenti del commissariato Barriera Milano
Lunedì scorso, transitando in corso Vigevano, gli agenti del Commissariato Barriera Milano notano un taxi che procede nella stessa direzione ma non si affianca mai alla volante. Ogni volta si ferma alcuni metri prima, non accostandosi all’auto della polizia. Non appena uno degli operatori scende dall’auto, il passeggero del taxi esce dal veicolo e si dà alla fuga. Inseguito, il fuggitivo viene raggiunto all’interno di un cortile del corso dove ingaggia una colluttazione per garantirsi nuovamente la fuga. Prima di essere messo in sicurezza, l’uomo, un senegalese di 24 anni, si disfa di un calzino tentando anche di spegnere il suo cellulare.
Nel calzino, poi, gli agenti rinvengono 85 dosi di crack/cocaina per un peso di 80 grammi. A casa dell’arrestato, i poliziotti hanno poi trovato il materiale necessario al confezionamento delle dosi.
Alla luce dei fatti, il ventiquattrenne cittadino senegalese è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente, resistenza e lesioni per le contusioni procurate a uno degli agenti nel corso della colluttazione.