Continua a suscitare grande interesse la presenza dell’Esercito Italiano nei luoghi di aggregazione frequentati dai giovani. Oggi, sabato 7 agosto, un Info Point dei militari è presente al parco acquatico “Bolleblu” di Borghetto Borbera (AL). Moltissimi i ragazzi e le ragazze che si avvicinano allo stand, dove, nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di contrasto e contenimento del contagio del Covid-19, il personale del CME Piemonte di Torino fornisce informazioni dettagliate sulle offerte formative e professionali della Forza Armata, le diverse carriere cui è possibile accedere e le modalità di partecipazione ai concorsi per l’arruolamento.
In fiamme appartamento: tre ragazzi intossicati
Questa mattina all’alba un appartamento è andato in fiamme a San Salvario
I tre ragazzi che lo abitavano sono stati trasportati in ospedale con codici gialli: non sono in pericolo di vita.
L’incendio è scoppiato al settimo e ultimo piano di un edificio tra via Madama Cristina e via Giacosa.
Diverse le squadre dei vigili del fuoco impegnate.
Alcuni condomini sono stati evacuati e si stanno facendo gli accertamenti per capire le cause dell’incendio.
Oulx, inaugurato il sentiero degli alpini
SENTIERO ATTREZZATO DALL’ESERCITO ITALIANO
Venerdì è stato inaugurato il sentiero attrezzato “Brigata Alpina Taurinense” a Passo della Mulattiera, comune di Oulx (TO) in Alta Val Susa ai confini con la Francia. Presenti al taglio del nastro molte autorità civili e militari: il Vice Comandante della Brigata Alpina “Taurinense” Colonnello Pierpaolo Lamacchia, il Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, il Sindaco di Oulx Andrea Terzolo, il Presidente del CAI Bardonecchia Piero Scaglia, il Presidente del Comprensorio Alpino Torino 2 Marco Cenni ed il Presidente del Consorzio Forestale Alta Valle Susa Massimo Garavelli.
La storica “Ferrata degli Alpini”, così denominata prima dei lavori di ripristino appena ultimati, è in realtà un sentiero attrezzato che attraversa diagonalmente il versante italiano sotto la Punta Charrà. Costruito dagli alpini negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale, l’obiettivo del sentiero era proteggere i rifornimenti tra i passi della Mulattiera e della Sanità, rimanendo al riparo dal versante francese. A metà degli anni ‘70, il Battaglione Susa ripristinò il sentiero rendendolo accessibile agli escursionisti. Tuttavia, i cavi e gli ancoraggi, sottoposti a valanghe durante il periodo invernale e a frane durante quello estivo, col passare del tempo, risultavano molto deteriorati.
A distanza di cinquant’anni, gli Alpini della Brigata “Taurinense” dell’Esercito Italiano e i volontari della Protezione Civile del 1° Raggruppamento dell’ANA si sono occupati nuovamente del ripristino e della messa in sicurezza del sentiero attrezzato, effettuando importanti lavori di manutenzione, di ispezione e di controllo.
Grazie all’ausilio di mezzi speciali del 32° reggimento Genio Guastatori di stanza a Fossano e alla grande esperienza di qualificati istruttori militari di alpinismo appartenenti alla “Taurinense”, e con l’impiego delle Squadre Alpinistiche, dei logisti e dei supporti della Protezione Civile dell’ANA, è stato possibile riaprire l’impianto, molto apprezzato da turisti e alpinisti italiani e stranieri.
A ideare questo restauro è stato il Club Alpino Italiano locale che, insieme al Comprensorio Alpino Torino2 e al Comune di Oulx, ha provveduto a reperire i fondi usati dal Consorzio Forestale Alta Valle di Susa e ad acquistare i materiali necessari per la realizzazione dei lavori, successivamente svolti dal personale dell’Esercito e dalla Protezione Civile dell’ANA.
In particolare i Guastatori del 32° reggimento si sono occupati della manutenzione della strada militare che dal Colomion conduce al Passo della Mulattiera, inizio della via ferrata. La strada, a causa delle avverse condizioni meteorologiche del periodo invernale, era in diversi punti franata causando un restringimento della carreggiata. Pertanto, è stato necessario intervenire per allargare la sede stradale e realizzare delle opere di contenimento. L’intervento ha richiesto un organizzazione del cantiere di lavoro in spazi ristretti per trasportare mezzi e materiali fino ad una quota di 2.400 metri. È toccato invece agli istruttori militari di alpinismo, assieme ad Alpinisti ed Ergotecnici della Protezione Civile dell’ANA, pianificare organizzare e condurre la messa in opera dei cavi metallici e degli ancoraggi lungo l’itinerario che si sviluppa dal colle della Mulattiera al colle della Sanità per circa 1.6 chilometri e 250 metri di dislivello. Determinante anche il supporto dell’Aviazione dell’Esercito che, con gli elicotteri del 34° Distaccamento Permanente “Toro” di Venaria Reale (TO), ha assicurato il trasporto al Passo della Mulattiera e al Passo della Sanità di nove bobine di cavo di acciaio.
L’Esercito Italiano, forte anche dell’esperienza maturata nel corso delle esercitazioni congiunte della serie Vardirex (Various Disaster Relief Management Exercise) e degli interventi di soccorso e messa in sicurezza del territorio come l’operazione LUTO 2021 in Piemonte, ha messo a disposizione la professionalità, l’entusiasmo e le tecnologie di cui dispone a conferma del costante impegno a favore delle popolazioni e della sicurezza in montagna.
Attraverso un test rapido del sudore si capirà se chi guida è in stato di alterazione da alcol o da sostanze stupefacenti. Al via a Torino, a settembre, la sperimentazione del nuovo test che si affianca a quello della saliva e del sangue.
L’iniziativa rientra nel ‘Progetto per la prevenzione e il contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata’, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministro con 450mila euro, presentato dalla sindaca Chiara Appendino e dal comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon.
L’automobilista poserà il polpastrello su una cartuccia e, con una procedura simile a quella per la raccolta delle impronte digitali, sarà prelevato un campione di sudore.
Denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino il noto rapper “Baby gang”per aver utilizzato immagini di minori in un video lesivo della loro reputazione
La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato un popolare rapper, con milioni di visualizzazioni in rete, per aver indebitamente utilizzato la fotografia dei figli di una nota blogger influencer accostandone la loro immagine al contenuto di una canzone immessa nella rete che descrive la vita in prigione del protagonista.
I Finanzieri torinesi, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno eseguito sia indagini nel web sia perquisizioni in alcune città lombarde acquisendo le prove che il rapper, unitamente ad altre due persone, in qualità di regista e realizzatore del video musicale, ha reperito la fotografia dei figli minori della blogger all’interno del suo sito, tutelato dal diritto d’autore, per poi riprodurla abusivamente nel videoclip e nella copertina di una nota composizione musicale che ha ottenuto quasi 10 milioni di visualizzazioni.
Considerando che il brano descrive la vita in prigione del protagonista, è stato ritenuto che la riproduzione fosse anche diffamatoria nei confronti dei bambini. Il rapper, peraltro, durante la fase delle investigazioni è stato protagonista di un’azione dimostrativa contro rappresentanti degli organi di polizia nel quartiere San Siro di Milano e, nel contempo, ha realizzato un video, immesso in rete, con il quale inneggia alla violenza e alla rivoluzione contro il sistema e le forze dell’ordine.
Nel corso delle operazioni, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino hanno dato esecuzione all’ordine di esibizione, emesso dall’Autorità giudiziaria, nei confronti di una nota società multinazionale presso la quale è stata acquisita la documentazione afferente ai download e allo streaming del filmato musicale, accertando che è stato riprodotto 9.633.480 volte, di cui 3.026.140 con particolare riferimento all’istante in cui appariva l’immagine incriminata.
Al fine di scongiurare la perpetrazione del reato e tutelare i minori, è stato chiesto di rimuovere e oscurare le immagini e i video riprodotti sulle note piattaforme Apple Music Service (Itunes), Spotify, Deezer, Telecom, Qobuz.com e Amazon.
A conclusione delle attività, il magistrato inquirente ha indagato le tre persone per aver abusivamente riprodotto, trasmesso e diffuso in pubblico la fotografia dei minori, in violazione della normativa sul diritto d’autore e per aver diffamato la loro immagine.
Ai tre soggetti sono state contestate anche le sanzioni amministrative previste dalla legislazione in materia di copyright.
Sono stati raccolti il 4 agosto scorso gli ultimi moduli della petizione promossa contro la pedonalizzazione di via del Carmine voluta dall’amministrazione comunale di Torino.
Giovedì 5 agosto i tre firmatari della petizione hanno presentato le 330 firme raccolte all’URP per l’avvio delle procedure in merito alla loro verifica e validità.
A dichiararlo è stato Alberto De Reviziis, a capo della petizione sostenuta anche da altri commercianti di via del Carmine e da molti cittadini che hanno firmato la stessa petizione, che ha ricevuto l’appoggio anche da parte del Comitato TorinoinMovimento.
“La piazza è infatti – dichiara Federica Fulco del Comitato TorinoinMovimento – totalmente interdetta a causa dei lavori di ristrutturazione in corso. Ci domandiamo che tipo di eventi si possano organizzare in questo momento. La legislatura è terminata, il problema permane, la stessa Circoscrizione ha scritto al Comune di Torino, comprendendo l’inutilità di questa sperimentazione”
Mara Martellotta
1 arrestato, 9 indagati, 4.170 persone controllate, di cui 698 con precedenti. 223 pattuglie impegnate nelle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio. 41 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 89 convogli presenziati. 12 i servizi lungo linea e 23 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 luglio al 1° agosto 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, anche in ragione dell’aumento del numero dei viaggiatori in concomitanza con le partenze di fine luglio per i luoghi di vacanza. Il personale Polfer è stato impiegato nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino presso le stazioni Stura, Rebaudengo e Rivarolo; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano, Sommariva del Bosco e Mondovì.
A Torino un trentunenne senegalese è stato denunciato dagli agenti Polfer per porto abusivo di strumento atto ad offendere. L’uomo, fermato nelle adiacenze della stazione ferroviaria, si è da subito mostrato nervoso durante il controllo: all’interno del suo zaino sono stati rinvenute due catene d’acciaio antifurto per biciclette sprovviste di chiavi di apertura ed una tenaglia della lunghezza di 22 cm. Dopo una compiuta identificazione, lo straniero è stato denunciato e la tenaglia sequestrata.
Il personale in servizio presso il Settore Operativo ha denunciato un trentaseienne italiano per percosse e minaccia. I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un macchinista di un treno regionale è stato schiaffeggiato e minacciato, nella stazione di Alpignano (TO), a seguito di un futile diverbio. Rintracciato anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza di stazione, l’uomo è stato identificato e denunciato.
A Vercelli una trentaduenne gambiana è stata denunciata per lancio pericoloso di cose. Senza nessun apparente motivo, la donna, seduta nella sala d’attesa della stazione, ha scagliato una pietra verso una viaggiatrice di passaggio sfiorandole il volto. Fermata e controllata dal personale Polfer durante il quotidiano servizio di vigilanza, è stata accompagnata presso gli uffici di polizia e denunciata. Su richiesta dei poliziotti la vittima ha detto di non avere bisogno di cure mediche e che non avrebbe sporto denuncia per l’accaduto.
Il nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino, realizzato da Dussmann Service, sarà inaugurato martedì 10 agosto 2021 alle 11:30 presso la Palazzina Ristorazione, in Via Santena, 5.
Dal nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette verranno serviti ogni giorno circa 3900 pasti per la Città della Salute di Torino. Il personale Dussmann Service avrà modo di mostrare e raccontare alla stampa presente l’organizzazione, la composizione e il funzionamento del nuovo terminale intelligente, in relazione alla gestione di servizi di ristorazione in atto presso il Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino.
Durante l’evento interverranno il Direttore Generale Città della Salute Giovanni La Valle e l’Amministratore Delegato Dussmann Service Renato Spotti.
Insufficienza tricuspidale: per la prima volta in Italia innovativo intervento di TriClip in combinazione con ECMO
L’équipe di Maria Pia Hospital ha salvato una paziente 81enne grazie a una procedura mininvasiva di applicazione di protesi di ultima generazione supportata dal sistema di ossigenazione extracorporea ECMOlife
Torino, 5 agosto 2021 – A Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research, è stato effettuato per la prima volta in Italia un intervento di plastica valvolare transcatetere su una donna di 81 anni, utilizzando l’innovativo sistema TriClip con il supporto dell’assistenza circolatoria extracorporea ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation). Si è trattato del primo intervento percutaneo di plastica della tricuspide combinando le due procedure. L’eccezionalità dell’intervento è data dal quadro clinico particolarmente critico del paziente: la paziente, già sottoposta in passato ad intervento cardiochirurgico per la correzione della valvola aortica, presentava una storia di scompenso cardiaco progressivo del ventricolo destro dovuto al difetto della valvola tricuspide; una condizione troppo rischiosa per un intervento chirurgico tradizionale.
“La paziente era affetta da un’insufficienza della valvola tricuspide, la principale valvola del ventricolo destro, patologia che ne determinava il malfunzionamento. La gestione di questi pazienti è molto delicata – spiega il dott. Elvis Brscic, responsabile dell’Unità di Cardiologia Interventistica presso Maria Pia Hospital, a guida dell’équipe multidisciplinare che ha eseguito il raro intervento – perché paradossalmente, la correzione improvvisa e completa del difetto può provocare un arresto cardiaco, in quanto il cuore non è immediatamente in grado di tollerare l’equilibrio cardiocircolatorio che si è ripristinato”.
Le cause alla base di un’insufficienza tricuspidale possono essere primarie (difetti congeniti, patologie reumatiche, traumi o infezioni) o secondarie/funzionali (più frequentemente causate da patologie delle sezioni sinistre del cuore o del polmone). La patologia della valvola viene classificata in base alla gravità del rigurgito dovuto all’insufficienza: da un grado lieve, moderato o severo fino ad arrivare a massivo e torrenziale.
Tale condizione è associata ad una scarsa qualità di vita e a un quadro clinico complesso che inoltre tende a peggiorare nel tempo così come i sintomi correlati: astenia, ipotensione, presenza di edemi periferici che determinano una marcata stasi venosa, con conseguente sovraccarico su fegato e insufficienza renale.
La paziente trattata a Maria Pia Hospital presentava una massiva insufficienza tricuspidalica funzionale a fronte di un corretto funzionamento della valvola aortica protesica ed un quadro di comorbidità che rendeva proibitivo il rischio di un eventuale re-intervento cardiochirurgico per la sua riparazione. Per questo motivo, dopo la discussione collegiale dell’Heart Team, si è deciso di intervenire tramite l’applicazione di una TriClip (innovativo sistema che attraverso un catetere permette di posizionare una clip protesica ripristinando la funzionalità della valvola tricuspide) per via percutanea, ovvero senza taglio chirurgico, con l’impiego combinato di ECMOlife, un dispositivo di ultima generazione per il supporto extracorporeo dell’attività cardiaca prodotto e brevettato in Italia da Eurosets, in grado di fornire ossigeno e rimuovere anidride carbonica direttamente nel sangue del paziente, mettendo così a riposo il muscolo cardiaco.
“L’impiego dell’ECMO, ci ha consentito di controllare il sovraccarico di lavoro sul ventricolo destro, determinato dalla correzione completa del difetto che causava lo scompenso, e di ridurre l’insufficienza tricuspidale in sicurezza – spiega il dott. Brscic – consentendo al muscolo cardiaco di adattarsi progressivamente al nuovo equilibrio del flusso, ripristinando l’autonomia cardiaca e respiratoria in modo graduale anche con il supporto di farmaci”.
L’intervento è stato efficace e la paziente è stata precocemente mobilizzata e dimessa dopo una settimana di degenza grazie alla normalizzazione del suo compenso clinico.
Riparare le valvole cardiache con device di ultima generazione: la TriClip
La TriClip è un sistema di ultima generazione che, tramite una procedura transcatetere, ripara i lembi della valvola tricuspide danneggiata, ripristinando attraverso il posizionamento di una clip protesica la funzionalità della valvola stessa in modo da ridurre il grado di insufficienza con notevole beneficio per il paziente.
L’impianto di TriClip non comporta nessun taglio chirurgico, si interviene infatti per via percutanea attraverso la vena femorale grazie ad una piccola incisione e richiede un’anestesia generale solo per tollerare l’ecografia transesofagea, necessaria per visualizzare il cuore e guidare il corretto impianto della clip.
Per la sua complessità, l’intervento di correzione della valvola tricuspide richiede il coinvolgimento di una équipe composta da un cardiologo emodinamista, un ecografista, un cardiochirurgo e un anestesista.
Maria Pia Hospital è tra i pochissimi centri in Italia, e tra le strutture riconosciute per la loro grande esperienza nel trattamento delle patologie valvolari, ad utilizzare la TriClip.
Il cardiologo insieme all’équipe multidisciplinare che lo affianca valuta, caso per caso, l’idoneità del paziente, sulla base di eventuali comorbilità e delle condizioni del ventricolo destro. Individuare il paziente idoneo permette interventi efficaci per la riduzione dell’insufficienza tricuspidale nella stragrande maggioranza dei casi.
Sono otto i dipendenti assunti nel nuovo punto vendita dm, il cinquantottesimo in Italia e il quarto nel capoluogo, inaugurato oggi in Corso Grosseto 138, una zona della città oggetto di un ambizioso progetto di valorizzazione e riqualificazione dell’ambiente urbano.
dm conferma il suo interesse per il Piemonte e per Torino, dove apre nuovamente un punto vendita a soli nove mesi dall’ultima inaugurazione. La catena offre da sempre una proposta completa e specializzata per la bellezza e il benessere di ogni giorno, che include molti prodotti bio e green. Con l’apertura di un nuovo store, dm trasmette un segnale positivo di ripresa e prosegue nell’obiettivo di soddisfare le esigenze quotidiane dei propri clienti, offrendo un ottimo rapporto qualità/prezzo.
“Con l’apertura del quarto punto vendita in città, dm è sempre più vicino ai torinesi, che ci conoscono bene e hanno mostrato un forte interesse e apprezzamento per la nostra offerta – afferma Hubert Krabichler, CEO di dm Italia –. Sappiamo di essere un punto di riferimento per tutti coloro che cercano qualità e marchi unici a prezzi piccoli. Un doveroso ringraziamento va a tutti i nostri collaboratori, i quali hanno mostrato una grande professionalità nella realizzazione di questo punto vendita.”
Parole di soddisfazione sono arrivate anche da Orazio Alù, Vicepresidente della quinta circoscrizione, presente per il taglio del nastro inaugurale, che ha dichiarato: “Accogliamo con piacere l’arrivo di dm, importante catena commerciale, nella nostra circoscrizione che ha comportato nuova occupazione sul territorio”.