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Operazione Oro Rosso, la polizia contro i furti di rame

81 persone controllate, 4 indagati, 24 le ditte ispezionate dislocate sul territorio, 10 servizi di controllo lungo linea e su strada, 37 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impiegati.

Questo il bilancio dell’operazione denominata “Oro Rosso”, una giornata dedicata al contrasto dei furti di rame, nonché delle violazioni alle norme ambientali sullo smaltimento di rifiuti particolari, tra cui i metalli.

 

I servizi svolti hanno interessato tutto l’ambito ferroviario di entrambe le regioni di competenza da parte degli operatori Polfer con controlli, anche lungo le linee ferroviarie, mirati al contrasto del fenomeno dei furti di cavi di rame che crea particolare disagio provocando, in alcune occasioni, l’interruzione della circolazione ferroviaria.

 

A Torino il personale della Squadra Informativa compartimentale ha deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone, legali rappresentanti di tre ditte di smaltimento rifiuti della provincia di Torino. In particolare sono state contestate violazioni alla normativa vigente per mancanza delle previste autorizzazioni inerenti lo stoccaggio e la gestione dei rifiuti, elevando anche sanzioni amministrative per complessivi 4.133 euro, per irregolarità della documentazione ambientale nella gestione dell’attività stessa.

 

Ad Alessandria gli agenti Polfer hanno effettuato un controllo amministrativo presso una ditta di smaltimento rifiuti pericolosi della provincia, congiuntamente al personale dell’Ufficio di Vigilanza Ambientale della provincia di Alessandria. Dall’attività sono stati contestati il deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e violazioni alle prescrizioni autorizzative. Sono stati rinvenuti 1.800 tonnellate di rifiuti, tra cui 1.500 kg di rame. Pertanto, l’intera area interna all’azienda e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro e il legale rappresentante denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Torna in cella contrabbandiere di lungo corso

Arrestato dagli agenti del commissariato Barriera Nizza

 

Lo scorso venerdì personale del commissariato Barriera Nizza appartenente all’ufficio preposto al controllo dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione, sicurezza e cautelari, ha condotto una serie di accertamenti volti all’individuazione di un cittadino rumeno di cinquantasette anni, ricercato in quanto colpito da un ordine di carcerazione. L’uomo, nello specifico, è stato condannato a scontare una pena di 10 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre a una multa di 360000 €, per reati inerenti al contrabbando di sigarette. Gli accertamenti sono partiti dalla consultazione delle banche date informatiche ministeriali e dei servizi anagrafici comunali e regionali, ed hanno condotto i poliziotti a un condominio di Moncalieri. Alla porta dell’alloggio   era presente un cognome simile ma differente e non apriva nessuno. Gli agenti hanno allora aspettato, appostandosi pazientemente nel cortile del condominio, fin quando non hanno visto uscire il ricercato dall’alloggio ed hanno proceduto al suo arresto.

Al via la nuova rotta Torino-Reggio Calabria

La rotta sarà servita due volte a settimana

 Blue Air annuncia oggi l’avvio della nuova rotta Torino-Reggio Calabria. Il collegamento prenderà il via dal prossimo 25 giugno 2021 con prezzi a partire da €29,99 (tasse incluse), e sarà effettuato due volte a settimana, con partenze venerdì e domenica.

Il nuovo volo si inserisce nel piano di investimenti sul segmento nazionale che Blue Air ha avviato su Torino, collegando la città con 9 tra le principali destinazioni italiane: Alghero, Bari, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Napoli, Palermo, Trapani e infine Reggio Calabria.

Gli orari della nuova rotta Torino-Reggio Calabria, ideali per poter usufruire del weekend, sono i seguenti:

Giorno                  Torino – Reggio Calabria                                Reggio Calabria – Torino

Venerdì                7:20 – 9:10                           10:10 – 12:00

Domenica           18:20 – 20:10                      21:10 – 23:00

Krassimir Tanev, Direttore Commerciale di Blue Air, ha dichiarato: “Siamo lieti di annunciare il nostro nuovo servizio ultra-low cost tra Torino e Reggio Calabria che offre ai nostri clienti destinazioni ancora più entusiasmanti quest’estate. Blue Air si impegna a fornire prezzi più bassi e opzioni ancora migliori per volare tra il Piemonte e la Calabria, offrendo fino a 9 connessioni settimanali tra le Regioni”.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Con il nuovo volo per Reggio Calabria, operato in esclusiva, Blue Air completa il proprio network, andando a servire non solo la porzione più meridionale della Calabria, ma anche la provincia di Messina e le isole Eolie. Un’ulteriore destinazione raggiungibile dal nostro aeroporto, da tempo richiesta sia dai residenti in Piemonte originari di quei territori, sia da chi desidera trascorrere le vacanze in uno dei mari più belli d’Italia. Blue Air conferma ancora una volta l’impegno a sviluppare nuove opportunità di traffico da e verso Torino in questa estate 2021”.

Uniformità di colore per i contenitori della raccolta rifiuti

Approvato dal Consiglio Comunale di Torino (24 voti favorevoli e 7 astenuti) un ordine del giorno, proposto da Raffaele Petrarulo (Forza Italia) ed emendato da Federico Mensio (M5S), che propone di uniformare in tutto il Piemonte il colore dei contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti entro il 2024.

Il documento impegna la Sindaca e la Giunta a richiedere alla Regione Piemonte, in qualità di autorità d’ambito regionale, l’applicazione tempestiva delle norme nazionali e regionali in merito agli elementi visuali di identificazione dei contenitori per la raccolta differenziata.

In particolare, si chiede di applicare le indicazioni contenute nella norma UNI 11686-2017, per tutti i consorzi regionali, anche in fase di implementazione o cambio di sistema di raccolta ovvero di sostituzione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, entro l’anno 2024.

Anziana signora tiene in scacco il truffatore

Ventenne polacca denunciata dalla Polizia di Stato

Non solo ha capito cosa le stava capitando ma con grande lucidità e senso di creatività ha mantenuto due comunicazioni contemporaneamente finendo per avere la meglio sul truffatore.

Lunedì mattina, un’anziana signora riceve sul telefono fisso di casa una chiamata da un uomo che si spaccia per il nipote il quale le racconta che a causa del Covid sua mamma, la nuora della signora, si trova in gravi condizioni di salute e necessita di cure costose. Per questo motivo, l’uomo chiede alla donna di consegnare ori e denari ad una persona che sarebbe passata più tardi. L’anziana dice al suo interlocutore di non avere molto in casa, chiede, però, al “nipote” di attenderla al telefono in modo da controllare in stanza quanto è realmente in suo possesso. La signora, invece, di fare ciò, avendo intuito che è vittima di un tentativo di truffa, prende il suo cellulare e chiama la Polizia.

Ricevuta la telefonata della vittima, gli operatori della Centrale Operativa della Questura chiedono alla donna di prolungare quanto più possibile la telefonata con il truffatore per permettere ai poliziotti di arrivare sul posto.

È qui che l’anziana signora dà il suo meglio. Senza interrompere mai la chiamata con l’operatore della Polizia di Stato, tiene il truffatore al telefono descrivendo i preziosi in suo possesso ma che in realtà nemmeno ha! La signora parla al suo interlocutore come se fosse realmente il nipote, a volte assume anche una voce tremante. Tanto la performance è efficace che la signora riesce ancora una volta, con la scusa di un nuovo controllo sui beni, a tenere in attesa il suo interlocutore per poter parlare con la polizia per ricevere indicazioni. La donna è così convincente che l’uomo all’altro capo del telefono le fornisce la descrizione della persona che verrà a ritirare i monili sotto casa.

Mentre la donna è ancora al telefono, gli agenti della Squadra Mobile arrivano a casa della vittima. Con lei prima organizzano l’incontro e poi preparano il sacchetto da consegnare. Nello stesso frangente, dalla Centrale Operativa vengono create tutte le condizioni di contesto al fine di non insinuare dubbi nei truffatori e ridurre il rischio di una fuga. L’incontro avviene nell’atrio del palazzo: l’anziana signora consegna il sacchetto che la donna preleva e mette in borsa. Ad attenderla all’esterno, però, ci sono gli agenti della Squadra Mobile che fermano la ventenne polacca. La straniera, che verrà denunciata per tentata truffa, viene trovata in possesso 1100 euro in contanti e del sacchetto.

Controlli dei carabinieri, tre persone arrestate e una sala biliardo chiusa

Torino, 12 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati e verificare il rispetto della normativa anti Covid, i carabinieri hanno arrestato tre persone e chiuso una sala da biliardo.

A Chivasso, nell’hinterland torinese, i militari dell’Arma sono intervenuti presso la locale stazione ferroviaria dove un giovane di 20 anni, dopo una colluttazione con un coetaneo, ha bloccato un treno proveniente da Milano e diretto a Torino sedendosi sui gradini d’ingresso di una carrozza. Alla vista dei militari ha opposto resistenza al controllo danneggiando l’autovettura di servizio a calci. Successivamente giunti in caserma ha aggredito fisicamente i militari che lo hanno arrestato. Il giovane è stato inoltre denunciato in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato.
A Borgone Susa è finito in manette un 26enne, pregiudicato, trovato durante un controllo fuori dalla propria abitazione in violazione alle restrizioni imposte dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
A Moncalieri, stessa sorte è toccata a un 47enne che si è reso responsabile di maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre. I carabinieri della locale Compagnia sono prontamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo dove erano stati segnalati degli episodi di violenza nei confronti della donna, 82enne, che è stata trovato in uno stato di forte prostrazione psicologica. Le indagini esperite hanno consentito di accertare come tali condotte andassero avanti almeno da 10 anni nonostante non fossero mai state denunciate. L’uomo è ora in carcere.
Infine a Torino, nel quartiere Mirafiori è stato contravvenzionato il titolare di una sala biliardo che ha consentito a 2 avventori, anch’essi multati, di intrattenersi all’interno del proprio circolo in violazione delle norme anti Covid. L’attività è stata inoltre chiusa per 2 giorni.

Spaccio nel parco dell’Arrivore

Arrestato cittadino marocchino di 32 anni

Lo scorso martedì mattina, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale appartenente alla sezione “Pegaso-Motociclisti” ha effettuato un controllo mirato anti spaccio all’interno del Parco dell’Arrivore. Gli agenti, durante il servizio, hanno notato nitidamente un soggetto straniero avvicinarsi ad una vettura posteggiata sulla parte del parco adiacente alla via Botticelli, parlottare con la persona seduta al posto guida, dopodiché allontanarsi. Ritenendo potesse essere avvenuta una cessione di sostanze stupefacenti, i poliziotti hanno proceduto al controllo del soggetto straniero, che inizialmente si è dato alla fuga, e dell’acquirente. Quest’ultimo, un cittadino italiano di 63 anni, veniva trovato in possesso di un involucro di eroina di circa 1 grammi, che lo stesso dichiarava di aver pagato 15 €. Il pusher, che si era dato a repentina fuga all’interno del parco, è stato raggiunto da due poliziotti sulle moto. Perquisito, all’interno di un marsupio deteneva 12 involucri della stessa fattura di quello ritrovato all’acquirente, per un peso complessivo di 14 grammi di eroina. Il trentaduenne, che ha numerosi precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Tenta di rapinare un giovane introducendosi a bordo della sua auto

Venticinquenne nigeriano arrestato dagli agenti 

Lo scorso lunedì, attorno alle 4 del mattino, un ventunenne parcheggia la propria auto, rincasando, in via Monte Rosa angolo Porpora; mentre si accinge a scendere, nota un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che, dopo averlo incrociato, torna indietro verso di lui con fare minaccioso. Intuite le cattive intenzioni, il giovane cerca di rimettere in moto il mezzo, ma l’uomo è più veloce: lo raggiunge, apre la portiera e si introduce a bordo. Gli chiede del denaro, minacciandolo di accoltellarlo. Il giovane reagisce prima che l’aggressore impugni l’arma e, approfittando del fatto che lo sportello dell’auto fosse rimasto aperto, spinge fuori l’intruso con tutta la forza che ha. L’uomo cade all’indietro e rimane incastrato con le gambe nell’abitacolo. La vittima però riesce a chiudersi dentro e mentre l’aggressore corre via, ne segue la direzione di fuga, avvertendo contestualmente il 112 NUE.

Mentre sono in atto le ricerche dell’uomo, giunge una seconda segnalazione: questa volta è una donna che nei pressi del Parco Sempione, è stata avvicinata dal medesimo uomo a bordo di una bicicletta; sceso dal mezzo, l’uomo le si avvicina, armato di un oggetto affilato in metallo, e le urla qualcosa contro. La vittima fugge a velocità fin quando non incontra una pattuglia della Polizia di Stato già in zona. Il responsabile delle due tentate rapine viene rintracciato poco distante: si tratta di un cittadino nigeriano di 25 anni; con sé ha un arnese da lavoro con un’ascia ed un martello incorporati. Verrà arrestato per le due tentate rapine.

Incidente in tangenziale: volontario di 24 anni della Croce Rossa muore a fine turno

L’autista 24enne di un furgone per disabili della Croce Rossa di Beinasco è morto ieri sera  in un incidente sulla tangenziale di Torino.

Stava rientrando a fine turno alla sede della Croce Rossa poiché aveva accompagnato un paziente che necessitava di dialisi all’ospedale Giovanni Bosco.

Mentre stava guidando il furgone  ha perso il controllo  ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Soccorso dal 118 è stato portato al  Cto in condizioni gravissime e non è stato possibile salvarlo.

Autismo, 100 nuovi casi l’anno in Piemonte

Il Piemonte è una delle poche Regioni in Italia con un Centro per l’autismo degli adulti, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza adeguata sul territorio.

“Il Centro per gli adulti con autismo di Torino segue 750 persone ed ha liste di attesa lunghe fino a 12 mesi perché manca il personale – ha riferito Benedetta De Marchis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ascoltata in Commissione regionale Sanità (presidente Alessandro Stecco) – Negli altri territori della regione non si è riusciti ad organizzare équipe dedicate in grado di rispondere alle necessità di questa condizione così complessa. Le famiglie di queste persone adulte con autismo si sentono abbandonate, in casi estremi si ricorre al ricovero e ai sedativi”.

Al Coordinamento Autismo Piemonte fanno capo 20 associazioni in rappresentanza di circa mille famiglie che ogni giorno si occupano di un adulto con diagnosi da autismo. Oltre a Torino soltanto a Castellamonte opera un altro centro per autistici adulti che segue 180 casi ma ha soltanto uno psichiatra in servizio un giorno a settimana.

Gli auditi in Commissione Sanità hanno denunciato che anche la situazione della neuropsichiatria infantile è molto peggiorata in questo periodo di pandemia: c’è un notevole problema di personale e di formazione specifica, inoltre quando i ragazzi autistici compiono 18 anni non riescono più a essere seguiti adeguatamente.

Roberto Keller, referente del Centro autismo per adulti della Regione Piemonte, ha spiegato: “Il nostro Centro è stato attivato da più di 10 anni, in altre regioni non c’è affatto. Il fenomeno clinico però in costante crescista: c’è un caso ogni 54 persone. I costi sono molto alti: da 5 a 10 mila euro al mese a persona. Sono costi insostenibili: l’unico modo per gestire il fenomeno è attivare interventi territoriali con tutte le risorse necessarie”.

“Adesso tra le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan – ha proseguito il dottor Keller –  c’è un fondo di 50 milioni di euro dedicati all’autismo, di cui il 25% espressamente destinato ai servizi rivolti alla fascia adulta che andranno suddivisi tra le regioni”.

Giancarlo D’Errico, vice presidente FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha sottolineato la necessità di utilizzare metodi di co-progettazione per arrivare ad un reale coordinamento con i territori provinciali.

Arianna Porzi, vicepresidente del Coordinamento, ha parlato del Centro di Castellamonte: “Uno psichiatra con sei ore a settimana deve seguire 180 casi: non è stato fatto un investimento nella formazione. Abbiamo chiesto più volte un aggiornamento delle normative. Per fortuna la rete associativa piemontese ha creato alcune équipe specializzate ma sono private: c’è bisogno di convenzioni per evitare che le famiglie si svenino per avere i servizi”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Andrea Cane (Lega), Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Alessandro Stecco (Lega) hanno chiesto chiarimenti sulla situazione del servizio per l’autismo degli adulti soprattutto nei piccoli centri, sulla quantità di personale impiegato e soprattutto sulle esigenze di coordinamento territoriale e di collaborazione tra il Tavolo per la disabilità e quello per l’Autismo.