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Cittadinanza onoraria alla “Veja”, prima sezione degli alpini

Approvata in Sala Rossa, la mozione presentata dal presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari a nome della Conferenza dei Capigruppo, che concede la cittadinanza onoraria a “La Veja”, la prima sezione d’Italia dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), fondata a Torino nel febbraio del 1920.

Oggi è strutturata in 147 Gruppi che coprono quasi tutto il territorio della Città metropolitana di Torino e alcuni comuni della provincia di Asti, conta circa quattordicimila soci, partecipa con i suoi Alpini a tutte le attività di soccorso alla popolazione a seguito di calamità naturale.

A Torino, “La Veja” è impegnata nella collaborazione sul territorio con associazioni, le Circoscrizioni, le autorità scolastiche e gruppi di cittadini. I gruppi che hanno sede nei piccoli comuni collaborano con gli amministratori locali per l’organizzazione di eventi e per la gestione di attività utili alla collettività.

Come racconta il testo del documento, le radici della sezione affondano nell’ormai lontano novembre del 1919 a Morgex, in Valle d’Aosta, quando Arnaldo Bianco, Umberto Balestrieri, Guido Operti e Pietro Rivano, durante la cerimonia per lo scoprimento della lapide in onore della medaglia d’oro al valor militare a Giuseppe Garrone, decidono di fondare la Sezione di Torino della neonata Associazione Nazionale Alpini.

Fondazione poi ratificata il 6 febbraio 1920 nel salone del Circolo ufficiali in congedo, al numero 7 di via Lagrange. Ne fanno parte alpini in servizio e in congedo che, nella sede del Club Alpino Italiano di via Monte di Pietà, durante la prima riunione dell’assemblea dei soci eleggono Andrea Cerri presidente. Il caffè Fiorina, in via Pietro Micca, sarà la prima sede della sezione.

Roulotte e degrado in via Monteverdi

La presenza di un accampamento di roulotte di nomadi nello spiazzo davanti all’ex palazzo delle Poste di Via Monteverdi, è una problematica che va avanti ormai da decenni
Le Forze dell’Ordine tentano di allontanare e sgomberare gli occupanti, ma puntualmente ritornano come se niente fosse.
I residenti e le aziende che operano nella zona, che si trova a pochi passi da Via Bologna, si sentono abbandonati e si trovano a convivere con questi insediamenti abusivi che sembra siano diventati territori franchi dove tutto è consentito.
Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Lista Civica Sicurezza e Legalità Raffaele Petra Ruli  ha presentato in data odierna un’interpellanza per sapere “cosa stia facendo questa Amministrazione in merito, se si sia provveduto all’identificazione degli occupanti e chi provveda alla pulizia dell’area occupata e alla raccolta dei rifiuti.“

Violenze in casa, i carabinieri arrestano quattro persone

Ieri i carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per violenza tra le mura domestiche e in strada. In totale 4 persone arrestate e una denunciata.

In particolare a Forno Canavese I militari della Stazione di Barbania hanno arrestato un italiano di 23 anni, per maltrattamenti. Al culmine di un litigio con la madre, che gli aveva negato la somma di 70 euro per l’acquisto di droga, l’uomo l’ha minacciata con un coltello e l’ha colpita con diversi calci. E’ dovuto intervenire il fratello per sedare la lite e chiamare il 112. La vittima ha dichiarato ai carabinieri prontamente intervenuti sul posto che le liti e le minacce sono iniziate nel mese di luglio di quest’anno perché il figlio pretendeva la consegna giornaliera di 70/100 euro per l’acquisto di sostanza stupefacente. La donna è stata soccorsa e accompagnata all’Ospedale di Cirié per essere medicata.
A Venaria, i militari della locale Compagnia sono intervenuti per sedare una violenta lite familiare. All’arrivo degli uomini dell’Arma la vittima, una donna 61enne, ha denunciato che era costretta a subire continue minacce di morte e frasi denigratori da parte del marito, che è stato denunciato.
A Rivarolo Canavese, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 24enne italiano, in ottemperanza ad un ordine di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal Gip di Ivrea.
L’uomo era stato denunciato lo scorso 20 dicembre per atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata. Dopo la fine della loro relazione, le aveva inviato decine di messaggi minatori oltre ad averla pedinata e minacciata. A seguito della denuncia gli era stato notificato un provvedimento di non avvicinamento alla sua ex.
Ora è arrivato l’aggravamento della misura dato che ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna.
A Pinasca, i militari della Stazione di Villar Perosa hanno arrestato un italiano di 43 anni per maltrattamenti nei confronti dei genitori. Ubriaco li ha minacciati con un bastone perché voleva gli consegnassero del denaro. L’immediato intervento degli uomini dell’Arma, chiamati dai vicini di casa, ha permesso di evitare il e peggio e di bloccare l’uomo. Le vittime una volta alla presenza dei carabinieri hanno trovato il coraggio di denunciare di subire maltrattamenti simili da vari mesi.
Infine nella notte a Torino, a seguito di una segnalazione al numero unico di emergenza 112, le gazzelle del Nucleo Radiomobile sono intervenute in Via Spontini per sedare una violenta rissa tra extracomunitari e hanno arrestato un nigeriano di 52 anni per  violenza, resistenza , lesioni e lesioni aggravate. L’uomo, unitamente ad altri soggetti fuggiti prima dell’arrivo delle pattuglie, aveva malmenato un connazionale 32enne, procurandogli un trauma cranico. Inoltre per sottrarsi al controllo non ha esitato a colpire con calci e pugni i carabinieri intervenuti. L’uomo è stato arrestato.

E’ morto Cravero, austero e onesto senatore piemontese

Di Pier Franco Quaglieni / Dario Cravero è stato un medico e un senatore della Repubblica davvero fuori ordinanza, testimone delle fasi storiche del suo tempo, tra  il Novecento ed i primi vent’anni del nuovo secolo.
Una lunga vita dedicata a nobili e grandi ideali. Come medico istituì e diresse il Pronto Soccorso alle Molinette, come parlamentare fu tra i padri della Riforma sanitaria, come uomo fu impegnato nei Lion’s, nella Fidas di cui fu presidente,nella protezione civile il cui comitato presso la Presidenza del Consiglio lo
ebbe Presidente. Fu fra i fondatori dell’associazione ex allievi del Liceo “d ‘Azeglio“ , fu presidente onorario del Centro “Pannunzio” di cui fu socio per tanti anni. Era un uomo amabile, ma austero, semplice nella disponibilità umana, ma anche intransigente su certe scelte.  La mia amicizia con lui risale ai tempi di Valdo Fusi. Era come Fusi una persona indipendente, non riconducibile a schemi ideologici. Cattolico,  eletto nelle file della DC, sentì il valore della laicità dello Stato e della cultura. Era un cattolico che aveva letto “ Il Mondo “ di Pannunzio.  Io lo ricordo sempre equilibrato e pur appassionato a presiedere certi incontri importanti,  in cui leggeva anche i messaggi del Presidente della Repubblica. Lo ricordo alla festa per gli 80 anni di Pannella a cui partecipò con un bell’ intervento che piacque molto a Marco. Noi oggi, nei tempi difficili che viviamo, possiamo capire lo sforzo immane che fecero uomini come Cravero per darci il Servizio sanitario nazionale. Ma Cravero era anche un po’ un Don Chiosciotte che sapeva innamorarsi delle cause perdute , difendendole per amore di verità. Quando il Governo Berlusconi  intendeva chiudere l’Ordine Mauriziano di cui Dario era stato in passato Presidente, mosse mari e monti tra cui il grande giurista Vittorio Barosio, per difenderne la sopravvivenza in nome della storia. Berlusconi non osò  abolire totalmente l’ Ordine, (anche se lo
svuotò ) per l’intransigenza della battaglia ingaggiata da Cravero. E’ un onore essere stato tuo amico per tanti anni ed aver condiviso il
tuo impegno civile,  caro Dario. Sei stato unico ed irripetibile. Uomini del tuo livello oggi non ci sono più, con te scompare una generazione di gente seria,  capace, onesta, semplice e anche allegra. Un vecchio Piemonte che scompare, il cui esempio deve restare impresso nella nostra memoria di cittadini e di piemontesi.

Grave bimbo di tre anni investito da uno scooter

Un bimbo  di tre anni è stato investito da uno scooter ed ora e’ ricoverato in condizioni gravi al Regina Margherita

L’incidente è avvenuto a Volpiano, nei pressi della casa  in cui abita con i genitori. Sembra che il bambino sia sfuggito per un attimo al controllo di suo padre che stava parcheggiando l’auto, quando è sopraggiunta la moto che lo ha investito.

Rave party nella fabbrica abbandonata

A Settimo Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, in via Cebrosa, presso una ex ditta abbandonata, i Carabinieri hanno individuato un rave party con la partecipazione di circa 300 persone. La situazione è stata monitorata con pattuglie dell’Arma in attesa del deflusso.

L’assessore: “Preoccupano i conti della Sanità”

«Vedo che sulla rendicontazione approvata  in Consiglio regionale, il Centrosinistra non si rassegna ad ammettere le proprie gravi responsabilità nella passata gestione della Sanità.

I numeri certificati dalla Corte dei Conti non fanno che confermare quanto si è sempre sostenuto fin dall’insediamento della nostra Amministrazione e cioè che i bilanci approvati e certificati delle Aziende sanitarie locali del Piemonte vanno male, tanto che non è per nulla scongiurato un nuovo piano di rientro. I conti della Sanità regionale del 2019 si sono pareggiati grazie alle risorse straordinarie “una tantum” (144 milioni) delle Aziende sanitarie locali, ma lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito “strutturalmente debole” l’equilibrio economico della nostra Sanità, rilevando l’anno scorso un disavanzo strutturale di ben 150 milioni di euro. Nel corso dei sei mesi della nostra Amministrazione del 2019, siamo riusciti a raddrizzare la situazione contabile con vigorose manovre di efficientamento e riduzione della crescita dei costi, ma l’eredità strutturale del passato continua a pesare come un macigno sul futuro dei nostri conti sanitari. Rimaniamo sotto stretto monitoraggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, consapevoli che l’emergenza covid non giocherà certamente a favore dei bilanci futuri».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sul dibattito in Consiglio regionale relativo all’approvazione del rendiconto 2019.

«Sul fronte dell’edilizia sanitaria – continua l’assessore Icardi -, sempre nel 2019 abbiamo ottenuto risultati storici, sbloccando progetti di primaria importanza come la Città della Salute di Torino e la Città della Salute e della Scienza di Novara. Così come sta per risolversi l’avvio del progetto dell’ospedale dell’Asl To5, in attesa solo della perizia definitiva per l’individuazione della sede, mentre sono già state attivate le richieste di finanziamento per le nuove strutture ospedaliere di Alessandria e Cuneo. Una programmazione in piena attività, alla quale abbiamo appena affiancato l’investimento di 35 milioni di euro per la realizzazione di un software unico di amministrazione, con l’obiettivo di efficientare al massimo la gestione dei flussi contabili delle Aziende sanitarie locali del Piemonte».

Sotto i portici ecco i percorsi creativi

Si è inaugurato ieri, in via Po, nel tratto da via Rossini a via Sant’Ottavio, “Spazio Portici – Percorsi Creativi”, un progetto di Città di Torino, Fondazione Contrada Torino Onlus e Torino Creativa, realizzato con il sostegno di Iren e Lavazza.

L’obiettivo è avviare degli spazi di espressione artistica sotto i portici della città di Torino valorizzando la creatività giovanile.

Lungo i 12 chilometri di portici, partendo da via Po, si svilupperanno nel tempo installazioni, esposizioni, mostre temporanee e happening artistici al fine di creare un percorso visivo itinerante che contribuirà a dare nuova vita alle arcate.

Spazio Portici – Percorsi Creativi oltre a essere una nuova dimensione di espressione artistica é anche una proiezione del futuro dell’arte, integrata con gli spazi urbani in modo non convenzionale.

La galleria a cielo aperto è voluta fortemente dall’assessorato ai Diritti, Giovani e Creatività della Città di Torino. L’assessore Marco Alessandro Giusta infatti dichiara:

“Una città che vuole crescere collabora e mette insieme in modo sinergico l’amministrazione pubblica, soggetti privati, giovani professionisti, commercianti, fondazioni e altri stakeholders del territorio, creando nuove reti sociali, connessioni tra centro e periferia,  immaginando ambiti di sviluppo. Spazio Portici nasce da questa visione d’insieme e porta con sé un valore più ampio. Non è una semplice galleria ma un progetto di trasformazione urbana che valorizza la professione creativa e che mette al centro i giovani e le giovani, la loro visione del mondo, i temi ambientali e sociali che affrontano. I portici sono, oggi come nel passato, teatro di scritte, messaggi politici, amorosi, che rappresentano forme di espressività, manifestazione di conflitti e di protesta. Sono convinto dell’importanza di uscire dalla retorica del decoro e affrontare il tema dello spontaneismo valorizzandone la componente artistica e dandole la possibilità di avere spazi di  espressione riconosciuti, anche a vantaggio del commercio e del turismo. L’arte è frattura, è visione, è libertà. Ce lo ha dimostrato Saype la scorsa settimana con la sua opera. Così come Toward 2030, Beyond Walls, Campus Diffuso, ToNite, Casa Bottega, progetti realizzati in partenariato pubblico privato, Spazio Portici è un tassello importante che riconosce la creatività giovanile e le politiche destinate ai giovani come elementi imprescindibili di sviluppo, costruendo percorsi di crescita e di scambio con il resto del mondo, creando occasioni di incontro tra i soggetti della cultura e dell’arte torinese e i giovani professionisti, offrendo alla cittadinanza la capacità di (ri)lettura del quotidiano che l’arte e lo spettacolo nello spazio pubblico rappresentano e, ultimo, ma non ultimo, riconoscendo le professionalità e il lavoro delle e degli artisti a servizio della valorizzazione della città, delle comunità che la abitano e del turismo. Circa un anno fa, su richiesta della Sindaca, la Fondazione Contrada Torino, insieme all’associazione Commercianti di via Po, ha ideato e progettato un piano straordinario in tre fasi per il recupero dei portici. Straordinario in quanto la pulizia e il mantenimento dei portici sono normalmente a carico dei proprietari degli stabili. La spinta propulsiva, caratterizzata dal recupero della bellezza dei portici e nell’allestimento di questa galleria a cielo aperto, è stata sostenuta da Iren e Lavazza, e vuole diventare un modello da applicare anche agli altri portici torinesi, a iniziare da via Nizza, via Sacchi e via Cernaia già coinvolte nel processo. Sono quindi felice di inaugurare oggi una nuova galleria pubblica cittadina, Spazio Portici, dove il contemporaneo, l’arte e la creatività giovanile trovano la loro collocazione all’interno di uno spazio di bellezza storica.”

 

Il progetto è organizzato e gestito da Fondazione Contrada Torino, già impegnata da molti anni nella valorizzazione dei portici della città e che ha da poco coordinato la pulizia di via Po, via Nizza, via Sacchi e via Cernaia.

Parte oggi una nuova ed entusiasmante sfida per valorizzare i portici di Torino. Portare l’arte sotto i 12 chilometri di arcate che costituiscono uno dei patrimoni culturali più rilevanti della città – Dichiara Germano Tagliasacchi, Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus – . Nella logica prosecuzione delle varie attività condotte in dieci anni dalla Fondazione Contrada Torino sul tema della conservazione dei beni culturali e dell’arte pubblica si materializza, con ‘Spazio Portici – percorsi creativi’, una proficua congiunzione di intenti. Promuovere un uso insolito di questa galleria urbana, unica in Italia, grazie alla creatività di giovani talenti e con essa sostenere , in un momento così delicato, lo spazio pubblico e le sue funzioni principali: la socialità, l’inclusione, la trasmissione di saperi, il miglioramento della percezione della qualità urbana. Inizia un itinerario che porterà nel tempo,  nei diversi contesti porticati, suggestioni artistiche che dovranno aumentare l’attrattività dei singoli percorsi a vantaggio dell’intero sistema. Il prologo è particolarmente interessante in quanto la comunità degli urban artists si presenta alla collettività con una modalità differente rispetto alle loro performance nello spazio pubblico. Interventi che hanno contribuito a rendere Torino una delle capitali europee della street art. Questa caratteristica pone in evidenza il loro impegno a sostenere concetti e attitudini a pieno diritto ricomprese nelle migliori espressioni delle arti visive contemporanee e, non ultimo, a marcare la evidente differenza corrente tra spontaneismo e professionalità.

Torino da più decenni è interessata allo sviluppo della cultura del graffiti-writing e alla sua evoluzione che segue varie declinazioni. Ne sono esempio le numerose opere, sparse sui muri della città, di artisti nazionali e internazionali. È proprio per questo che Spazio Portici – Percorsi Creativi inaugurerà con la dirompente creatività degli urban artists, torinesi e italiani, coordinati dalla curatela di Roberto Mastroianni, Critico d’arte e Curatore, in collaborazione con le associazioni culturali torinesi “Il Cerchio e le Gocce” e “Monkeys Evolution” che si sono occupate della selezione degli artisti.

Nel ventennale del progetto ‘MurArte’ e nel decennale di ‘PicTurin- Mural Art Festival’, che hanno permesso a Torino di diventare – prima tra le città italiane ed europee – un laboratorio di istituzionalizzazione del Graffiti-Writing e una delle capitali europee della Street Art e della Urban Art, si dà vita alla prima galleria a cielo aperto di arte e creatività urbana: ‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’. All’interno di un contesto architettonico e culturale tra i più rilevanti del tessuto metropolitano,  trova collocazione una sequenza di banner, sui quali una restituzione fotografica di opere di Street Artist e muralisti torinesi e italiani viene esposta in una mostra temporanea dal carattere museale – Spiega Roberto Mastroianni, Critico d’arte e Curatore del percorso espositivo – . Torino è attraversata da una galleria a cielo aperto di ‘pezzi’ che rappresentano la Graffiti-Street-Urban Art nella sua evoluzione da fenomeno contro-culturale a espressione globalizzata dell’arte contemporanea. Se le molte opere site specific sparse per la città, prodotte da quelli che una volta erano i ‘terribili kids’ del graffitismo e che oggi sono artisti o designer di rilevanza internazionale, rappresentano un’esposizione che ha preso forma attraverso processi di istituzionalizzazione (‘MurArte’), festival internazionali (‘PicTurin’) o progetti di comunicazione sociale realizzati in sinergia tra enti pubblici o privati (ex. ‘Toward2030. What are you doing?’), ‘Spazio Portici – Percorsi creativi’ rappresenta invece il luogo i cui linguaggi nascono nella strada, incarnando creatività giovanile e metropolitana, per diventare autonome opere d’arte. Questa mostra temporanea mette infatti in scena una selezione di lavori, realizzati dalle tre crew storiche (Truly-Urban Artist, Monkeys Evolution e Il cerchio e le gocce) e da alcuni loro compagni di strada che operano in altri contesti urbani. Nello stesso tempo dialoga con altre due Temporary Exhibition (‘TOward2030’ e ‘Beyond Walls’) ospitate negli spazi dei Musei Reali Torino e con l’opera site specific di Land-Street Art di Saype nei giardini della Porta Palatina. Stili, linguaggi, forme e colori delle immagini collocate sulla parte superiore delle arcate rapiscono lo sguardo, costringendo il passante a soffermarsi su una parte di questo immaginario urbano, ormai diventato estetica diffusa, spingendolo a rintracciare nella continuità e nella ricorrenza di stilemi e codici un’aria di famiglia caratteristica di ‘una scuola torinese’ dell’Urban Art nata nella strada, nutrita dalla contro-cultura e oggi diventata parte integrante del nostro immaginario globale.

 

Il progetto, a partire da via Po, avvia un percorso che, grazie ai prossimi contributi delle arti visive e performative, animerà progressivamente i portici di via Nizza, via Sacchi per estendersi a tutti i 12 km di portici della città di Torino.

 

Gli artisti che per primi vedranno le loro opere allestite in questa nuova galleria a cielo aperto sono: 108, Abel, Andrea Casciu, Aris, Bans, Br1, Camilla Falsini, Corn79, CT, Diego Federico,  Droufla, Encs, Fabio Petani, Geometric Bang, Giorgio Bartocci, Howlers, Kiki Skipi, Livio Ninni, Luca Font, Mach505, Mauro149, Moneyless, Mr Fijodor, Nice and the fox, Ninja1, Rems182, Sea Creative, Shekoo, Supe, Truly design Crew, Vesod, Viola Gesmundo, Wasp, Wat, Wens, Wubik.

 

Dagli urban artists in poi le arcate non rimarranno vuote. Le opere diventeranno itineranti e al loro posto verranno presentati altri percorsi creativi: artisti dell’Accademia Albertina, designers e grafici come i protagonisti di Graphic Days o delle settimane del Design.

 

Auto contro dehors lo distrugge. Ferita la donna alla guida

Ieri sera un’Alfa Mito è finita  contro il dehors della gelateria di corso De Gasperi, angolo corso Einaudi, alla Crocetta.
La  donna alla guida è rimasta ferita e il dehors (per fortuna senza clienti in quel momento) è andato distrutto.
Sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i soccorsi del 118.

Torino non è una città per disabili?

Queste foto scattate nel centro di Torino testimoniano come la mancanza di educazione civica viaggia a braccetto con la mancanza d’educazione stradale.

Strade dissestate, marciapiedi coi buchi,tram vecchi non a norma con gradini per salire,rendono la vita difficile alle tante persone con diversa abilità motoria e non.Un’amministrazione comunale efficiente e premurosa non dovrebbe permettere che accadano queste situazioni. Più  telecamere di sorveglianza, multe salate a chi parcheggia in malo modo bici, moto e monopattini sui marciapiedi. Ricordiamoci sempre che una città vivibile è un diritto che spetta a tutti!

Vincenzo Grassano