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San Giovanni a Torino con Messa in Duomo, campane e regate

Venerdì 24 giugno San Giovanni, patrono della città di Torino, verrà celebrato con una messa solenne presieduta dall’arcivescovo Roberto Repole alle 10,30 in Duomo e, come vuole la tradizione, è prevista la distribuzione dei pani della Carità a cura della Famija Turineisa con la partecipazione della Banda del Corpo di Polizia municipale di Torino.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva su Telecupole (canale 11 del digitale terrestre, canale 824 di Sky e canale 422 di Tivùsat). Diretta streaming anche sul canale YouTube del Duomo. In preparazione alla festa giovedì 23 si svolgerà il corteo storico in costumi d’epoca lungo le vie del centro dalle 18,30 alle 22.00. Cento campane per sedici campanili sono invece i numeri del “Campane in festa per San Giovanni 2022”, la rassegna di concerti campanari organizzati dal gruppo CampaneTo in collaborazione con la diocesi torinese in programma questa settimana fino a sabato 25 giugno. L’evento, giunto alla sesta edizione, intende solennizzare la festa dei santi patroni e valorizzare i preziosi strumenti musicali presenti nelle torri cittadine con le “baudette” e le “tribaude” tradizionali del territorio torinese.    fr

Al Comune tre immobili sequestrati alle mafie

Deliberata dal Consiglio comunale, su proposta della vicesindaca Michela Favaro, l’acquisizione da parte della Città di Torino di tre unità immobiliari messe a disposizione dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Si tratta di due appartamenti, situati rispettivamente in corso Lecce 25 e via Bardonecchia 48, nonché del cosiddetto “castello Bramafame”, al civico 22 della strada vicinale omonima, utilizzabili a fini sociali.

L’intendimento dell’Amministrazione, come sottolineato anche nel corso della riunione delle commissioni Patrimonio e Legalità che ha preceduto il voto in Consiglio, è di assegnare il “castello Bramafame” (già sede di attività ricettive e di ristorazione), tramite procedure ad evidenza pubblica, a soggetti terzi senza fine di lucro, per lo sviluppo di progettualità in ambito sociale. Per gli appartamenti si prevede l’utilizzo per casi inerenti l’emergenza abitativa.

Prima del voto, che ha riscontrato l’unanimità del Consiglio comunale, Sara Diena (Sinistra Ecologista), Luca Pidello (PD), Andrea Russi (M5S), Domenico Garcea (FI), Fabrizio Ricca (Lega) e Giuseppe Iannò (Torino Bellissima) si sono espressi a favore del provvedimento, anche a nome dei rispettivi gruppi consiliari.

A Chieri limitazioni per l’uso di acqua potabile

SICCHIERO: “Invito tutti i chieresi a collaborare per fronteggiare la crisi idrica.”

Il Comune di Chieri vieta il prelievo ed il consumo di acqua potabile per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e sanitario: lo prevede un’Ordinanza adottata dal Sindaco Alessandro SICCHIERO per fare fronte alla carenza idrica conseguente al protrarsi delle condizioni di grave siccità.

Per la precisione, è vietato il prelievo ed il consumo dell’acqua potabile per l’irrigazione e l’annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli privati; il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua.

Spiega Alessandro SICCHIERO: “Siamo in presenza di una situazione molto grave che rende urgente l’adozione di limitazioni all’uso dell’acqua potabile. Occorre razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, per garantire ai cittadini di poter utilizzare l’acqua per le necessità primarie, ovvero quelle alimentari, domestiche e sanitarie. Confido nella collaborazione di tutti i chieresi. Dobbiamo salvaguardare il “bene acqua” e agire responsabilmente di fronte a questa preoccupante emergenza conseguenza dei cambiamenti climatici”.

Il mancato rispetto dei divieti sarà sanzionato, ai sensi dell’art.7-bis del D.Lgs 267/2000 e s.m.i., con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.

Giovane muore nello scontro tra un’auto e un tir

Aveva 29 anni, di Busca (Cuneo), il giovane morto in un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale tra Cuneo e Caraglio. Era a bordo di una Fiat Panda che si è scontrata frontalmente con un tir. Dopo lo schianto  la Panda è uscita di strada, finendo in un canale. Il camion con rimorchio è finito in un campo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Sette cani morti nel negozio del toelettatore

Sette carcasse di cani in decomposizione sono state trovate in un negozio di toelettatura  a Lumellogno, una frazione di Novara. Alcuni residenti avevano segnalato  strani odori nauseabondi, provenienti da un negozio di toelettatura chiuso. Gli agenti della polizia locale sono intervenuti  accertando che il forte odore proveniva proprio da lì. Il  titolare del negozio non rispondeva al telefono quindi con l’aiuto dei vigili del fuoco gli agenti hanno aperto il negozio: all’interno di alcuni sacchi hanno trovato i  cani morti in stato di decomposizione. I corpi degli animali sono stati sequestrati  e trasportati nel canile sanitario. Sequestrati in via cautelare anche i locali dell’attività. Il titolare oltre ad essere sanzionato amministrativamente, è stato  denunciato all’autorità giudiziaria.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Giovane su monopattino investito da un’auto finisce in ospedale

Le telecamere del municipio hanno ripreso lo scontro tra un’auto e un giovane su un monopattino, davanti al palazzo comunale di Novara. Il ragazzo, che non ha riportato gravi ferite, è stato soccorso dal 118 che lo ha  portato all’ospedale. L’assessore alla sicurezza della città ha colto l’occasione di questo incidente per raccomandare di usare sempre la massima prudenza sia da parte di chi usa i monopattini, sia degli automobilisti.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

 

Lutto nel Torinese per la morte di due grandi agricoltori

Se ne vanno due grandi interpreti dell’agricoltura torinese: Confagricoltura Torino in lutto per la perdita di Nino Prunelli e Guido Detragiache

Due lutti, a pochi giorni di distanza, per i pensionati del mondo agricolo torinese.

Giovedì 16 giugno, a Caselle Torinese, si è spento Bartolomeo, per tutti “Nino” Brunelli, classe 1937, per lunghi anni vicepresidente del sindacato dei  pensionati di Confagricoltura Torino, animatore instancabile degli eventi dell’associazione, sempre in mezzo agli agricoltori di cui era espressione autentica in qualità di imprenditore agricolo zootecnico all’avanguardia del comparto.

Questa mattina 20 giugno, a Perosa Canavese, è mancato Guido Detragiache, 90 anni, attivo fino all’ultimo con i suoi consigli nell’azienda agricola di famiglia dedita all’allevamento di  bovini da carne di razza Piemontese.

“Guido Detragiache è stato un punto di riferimento importante per tutti gli imprenditori agricoli del Canavese – come ricorda Sergio Tos, presidente zonale di Confagricoltura – un vero patriarca della sua grande famiglia”.

Guido Detragiache è anche stato sindaco del comune di Perosa Canavese  dal 1985 al 1990.

“Il suo equilibrio e la sua dirittura morale, associati a uno spiccato senso civico – ricorda Ernesto Balma, presidente del sindacato pensionati di Confagricoltura Piemonte – l’hanno portato a ricoprire l’incarico di presidente del  Sindacato Pensionati di Confagricoltura Torino dal 2005 al 2013”.

Le sue esequie avranno luogo a Perosa Canavese, mercoledì 22 giugno alle 10 nella chiesa parrocchiale; il rosario verrà recitato nella stessa chiesa martedì 21 alle 20,30.

Guido Detragiache, già sindaco di Perosa Canavese e presidente dei pensionati di Confagricoltura Torino
 

Il Gay Pride, riflessioni controcorrente

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il Gay Pride torinese si è rivelato un successo perché secondo gli organizzatori la sfilata di 150 mila persone con il caldo afoso è stato un vero traguardo.
Non ci sono numeri ufficiali da parte della Polizia, come accade di norma per altri eventi.

Il fatto nuovo è la partecipazione del quotidiano “La Stampa“ con in testa il suo direttore e vicedirettore ad un evento pubblico di quel genere. Una tappa miliare nella storia del giornalismo, ha scritto sullo stesso giornale, il leader politico ed esponente Gay Ivan Scalfarotto, elogiando la scelta di campo fatta da Giannini e da una parte dei suoi collaboratori. Direttori come Alberto Ronchey, ne sono certo, sarebbero inorriditi da certi elogi. Se leggo nello stesso giornale il bellissimo articolo di Renato Rizzo su Ferruccio Borio, il mitico redattore capo della “Stampa”, in cui si ricorda come il giornale per iniziativa di Borio, riuscì a mobilitare oltre duecentomila torinesi ad esporre il tricolore nel 1961, centenario dell’Unita’ nazionale, vedo come il passato sia davvero una preistoria rispetto alle nuove scelte che forse si armonizzano anche con quelle di Lapo Elkann. Eugenio Scalfari direttore di “Repubblica” scrisse a Mario Soldati che avrebbe voluto iscriversi al Centro “Pannunzio”, ma che la sua indipendenza professionale glielo impediva. Scalfari non fu mai sempre così indipendente, ma in quel caso si pose il problema di non poter parteggiare formalmente e insieme informare con l’autonomia necessaria. Le ampie cronache offerte da “La Stampa” dimostrano che il giornale si è limitato ad esaltare i partecipanti e a pubblicare gli elogi non proprio imparziali di Scalfarotto. Possibile che un giornalista avveduto come Giannini non si sia neppure posto il problema di chi non ha ritenuto di sfilare o dissente dalle sguaiataggini del Pride evidenziate in passato dallo stesso padre nobile del “Fuori”, Angelo Pezzana e anche da Gianni Vattimo?
Anche chi dissente e’ un lettore che può diventare ex lettore se vede che il concetto di un’informazione completa è disatteso. I giornali devono fare i giornali, le associazioni le associazioni. Potrei elencare le tante manifestazioni importanti svoltesi a Torino ed ignorate totalmente dal quotidiano.
Persino la Regione, che non ha dato il patrocinio al Pride, è stata oggetto di critiche, senza rispettare l’autonomia degli Enti. Anzi, ci sarebbe da porre un problema inverso: a quali manifestazioni va dato il patrocinio e quando un sindaco possa indossare la fascia tricolore. Che durante il corteo si siano viste esibizioni sguaiate e sentite volgari bestemmie contro la Madonna che io ho ascoltato con orrore con le mie orecchie, è un dato incontestabile.
Va bene, sia  chiaro, il diritto di tutti di manifestare liberamente, ma, di norma, la concessione di un patrocinio e la presenza di un sindaco in fascia tricolore sono condizionate dalla firma di certi impegni che nel suo vitalismo erompente,  direi quasi inconsciamente dannunziano, il Pride non ha rispettato e non sarebbe in grado di rispettare. Voglio ripubblicare una fotografia del sindaco Fassino che rivela quanto meno un disagio che fa molto onore a Piero.

Al lupo, al lupo. La Regione chiede l’intervento del Ministero: troppi avvistamenti

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LUPO IN PIEMONTE, IL VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE SCRIVE AL MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

RICHIESTO UN INCONTRO URGENTE PER DEFINIRE LE AZIONI DA ADOTTARE

Un incontro urgente per definire le azioni che, nell’attesa dell’approvazione del “Piano lupo”, la Regione Piemonte può mettere in atto per contenere l’aumento delle predazioni e il problema dell’avvicinamento del lupo alle zone abitate. Lo chiede il Vice Presidente della Regione Fabio Calosso in una nota indirizzata al Ministro della Transizione Ecologica.

Nelle scorse settimane il Ministero, in collaborazione con Ispra e con i ricercatori del progetto Life Wolf Alps Eu, ha reso pubblico il primo monitoraggio nazionale del lupo condotto tra il 2020 ed il 2021. I numeri che sono emersi da questo studio stimano tra gli 800 e i 1100 i lupi presenti nelle regioni alpine, in particolare nelle zone del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta.

Nella lettera il Vice Presidente della Regione Piemonte afferma che questi numeri preoccupanti richiamano la necessità di un tempestivo intervento del Ministero della Transizione Ecologica. La soluzione al problema non è ormai più procrastinabile.

La Regione ribadisce che sono numeri assolutamente insostenibili. Sono quotidiani gli avvistamenti effettuati da residenti ed escursionisti anche in zone collinari e di pianura. Gli esemplari censiti nel biennio 2020/2021 sono con ragionevole certezza notevolmente aumentati.

Si continua a registrare un aumento di segnalazioni da parte di amministratori locali, associazioni di allevatori e pastori di avvistamenti e attacchi anche ad animali domestici in aree densamente popolate.

Non è più un fenomeno isolato per il quale sono sufficienti azioni di protezione e dissuasione da parte delle singole Regioni ma un fenomeno che richiede l’approvazione in tempi rapidi del “Piano lupo nazionale” ed una strategia condivisa ed efficace per il controllo di lupi ed ibridi.

In fiamme azienda agricola: nella stalla trenta bovini

Ieri sera un esteso incendio è scoppiato in un’azienda agricola di San Damiano d’Asti. Le fiamme  si sono sviluppate per cause ancora da accertare, nel vicino deposito di mezzi agricoli e accanto alla stalla, contenente 30 bovini. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio e salvato gli animali. Sul posto sono giunti anche i carabinieri.

NOTIZIE DAL PIEMONTE