MALTEMPO IN PIEMONTE: L’AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14
In Piemonte è ancora allerta arancione per deflussi lungo le aste di Belbo e Bormida, gialla sul resto del territorio per rischio idrogeologico: è quanto disposto dal Centro funzionale di Arpa Piemonte per la giornata di oggi, caratterizzata fino a metà pomeriggio piogge e rovesci sparsi, localmente più intensi al confine con la Liguria di centro-ponente, in successiva attenuazione ed in generale esaurimento entro sera.
Da domani si avranno condizioni meteo più stabili che favoriranno la formazione di foschie e nebbie anche fitte sulle pianure.
Dalla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte, che chiuderà alle ore 24, si comunica che:
– dai volontari che stanno monitorando la situazione sul territorio non giungono segnalazioni di particolari criticità;
– iniziano ad arrivare le comunicazioni di chiusura dai 96 centri operativi comunali aperti da ieri, mentre sono ancora attivi 13 centri operativi misti nelle province di Alessandria e Asti.
MALTEMPO IN PIEMONTE:
L’AGGIORNAMENTO DELLE ORE 8.30
Dalla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte, che sta monitorando la situazione del maltempo e che è pronta a rispondere ad eventuali richieste di assistenza provenienti dal territorio, si comunica che:
– il coordinamento di Alessandria sta lavorando per mettere in opera delle barriere antiinondazione ad Acqui Terme per il controllo del fiume Bormida;
– a Premosello Chiovenda (VB) si è verificato uno smottamento che ha interessato un tratto della strada per frazione Colloro;
– resta in arancione la criticità per piene riguardante i fiumi Belbo, Bormida, Tanaro e Po (tra San Sebastiano e Crescentino), tutte le altre aste fluviali sono in criticità ordinaria, solo
per la Dora Baltea la criticità è assente;
– il livello di Tanaro, Belbo, Orba, Ticino, Stura di Lanzo, che si erano avvicinati al livello di pericolo, è in decrescita;
– al momento sono aperti 96 centri operativi comunali, 12 centri operativi misti nelle province di Alessandria e Asti, e sono all’opera circa 370 volontari.
Si ricorda che è in vigore l’allerta arancione per rischio idrogeologico sulle valli Tanaro, Belbo e Bormida e su Cuneese, Biellese, Torinese e Alto Vercellese.
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Si estendono le zone del Piemonte sulle quali oggi, domenica sarà allerta arancione per rischio idrogeologico a causa del maltempo: alle valli Tanaro, Belbo e Bormida, interessate già da questa classificazione, si aggiungono Cuneese, Biellese, Torinese e Alto Vercellese.
A darne notizia è il Centro funzionale di Arpa Piemonte, secondo il quale sono attese fino a metà pomeriggio di oggi precipitazioni localmente molto forti al confine con la Liguria e progressivamente anche a ridosso delle vallate alpine, dapprima settentrionali e poi su quelle nord-occidentali.
Confermate le condizioni di tempo diffusamente perturbato attese fino al primo pomeriggio di domani, con precipitazioni che potranno risultare localmente molto forti al confine con la Liguria di centro-ponente anche a ridosso delle vallate settentrionali e nord-occidentali. I valori puntuali su queste aree potranno essere, a fine evento, superiori ai 150-200 mm. Una progressiva attenuazione delle precipitazioni è attesa nel pomeriggio di oggi.
Le precipitazioni intense determineranno l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua del reticolo principale e secondario. Gli incrementi maggiori sono attesi oggi pomeriggio per Tanaro, Belbo e Bormida, che potranno superare la soglia di guardia e sono attesi in mattinata innalzamenti per il Po su tutto il tratto da Carignano a Crescentino e, nel pomeriggio, anche nelle sezioni più a valle.
La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continuerà a monitorare la situazione per disporre gli opportuni interventi in caso di necessità.
Vista la situazione molto dinamica, si consigliano i cittadini di tenersi informati sull’evolversi delle condizioni meteorologiche, limitare gli spostamenti e adottare adeguati comportamenti di auto-protezione.


Il 26 ottobre 1954 Trieste torno’ finalmente italiana dopo il disastro della II guerra mondiale. Rischio’ di diventare titina e jugoslava, pagando il trattato di pace del 1947, altamente punitivo, che previde forti mutilazioni al territorio nazionale del martoriato confine orientale. Chissà quanti italiani avranno ricordato l’anniversario di una data importante e ricorderanno il Presidente Giuseppe Pella che ebbe stroncata la carriera politica perché tenne una ferma e coraggiosa posizione su Trieste? C’è chi ha esposto in questi giorni la bandiera tricolore per riannodare la Vittoria del 4 novembre 1918 con Trieste nuovamente italiana e per ricordare il sindaco di Trieste Bartoli che espose il tricolore, malgrado il divieto degli alleati anglo – americani. E bisognerebbe ricordare i martiri di Trieste del 1952 uccisi dal piombo degli inglesi mentre, di ritorno da Redipuglia, manifestarono per l’italianità della terra di San Giusto. Anche la cantante Nilla Pizzi con “Vola colomba” ricordò agli italiani la dignità nazionale infranta. Il presidente Einaudi andò a Trieste come il Re Vittorio Emanuele III nel 1918. Era un‘Italia sconfitta che aveva rialzato la testa e non era più disposta a cedere ai ricatti. Chissà quanti l’avranno ricordata questa data storica?
bel libro su di lui di Salvatore Vullo, nulla è stato fatto a Torino di significativo . Un premio a lui intitolato ,dato a giornalisti torinesi a Pianezza non basta a ricordare Brancati, che ha pagato il fatto di essere stato un pannunziano non succubo della egemonia gramsciana.

sindaco di Napoli, venne eletto anche dai grillini. E tanto mi basta. Lo Russo da un certo tempo sta affrancandosi dall’ala demagogica della sua maggioranza che tanto danno provoca alla città e sta rivelando doti amministrative che il suo competitor come sindaco alle elezioni non ha mai avuto e continua a non avere.
Il casino continua. E’ impercorribile. Di chi la colpa? Elena Soffici
Le Residenze Reali e le sovrintendenze hanno organizzato una due giorni a livello internazionale dedicata a Umberto II e i suoi luoghi. Bella iniziativa anche se la presenza di Gentile (che offese in un libretto la Regina Elena che avrebbe avuto un’avventura con un dignitario di corte in assenza del re durante la Grande Guerra) appare del tutto inopportuna. Ma è stato bello che una parte di istituzioni si sia ricordata dei 120 anni della nascita del Re Umberto. Vittorio Raiteri

Roberto Tentoni