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Il Pci, una storia italiana

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Nel gennaio del 1921, centotre anni fa, veniva fondato a Livorno il Partito Comunista Italiano. Una storia politica che terminò trentatré anni fa, il 3 febbraio 1991 quando, durante il suo XX° Congresso, la maggioranza dei delegati approvò la svolta della Bolognina voluta da Achille Occhetto e diede vita al Partito Democratico della Sinistra mentre la minoranza dissenziente scelse di costituire il partito della Rifondazione Comunista. Da tempo, ben oltre il centenario celebrato nel 2021, si sono svolte e si svolgono moltissime iniziative legate all’evento con convegni, celebrazioni, giornate di studio mentre moltissimi libri sono stati pubblicati e altri certamente arriveranno nelle librerie. L’originale vicenda dei comunisti italiani verrà analizzata, studiata e riproposta sotto varie angolature perché, in fondo, si tratta di una storia collettiva che per sette decenni nell’arco del ‘900 ha coinciso e si è sovrapposta a quella della nazione.

La lotta antifascista, la Resistenza, la Costituzione repubblicana, la costruzione della democrazia, le tante battaglie sociali e civili, una fitta rete di “buon governo cittadino” in tantissime amministrazioni comunali e regionali restano  a testimonianza di quanto i comunisti siano stati “dentro” la storia di questo Paese e l’abbiano influenzata. Tra i tanti libri e le varie testimonianze una è particolarmente originale e s’intitola Voi personaggi austeri, militanti severi.., parafrasando il testo dell’Avvelenata, una delle più note canzoni di Francesco Guccini. L’autore del libro, edito qualche tempo fa dalla torinese Impremix Visual Grafika, è Marco Travaglini, un ex dirigente della sinistra piemontese. Nei ventisei racconti che riempiono le 128 pagine del libro ( l’ex ministro Livia Turco ne ha curato la prefazione) lo scrittore-giornalista – torinese d’adozione, nato a Baveno sulle rive del lago Maggiore –  racconta le “storie di compagni che sapevano ridere anche di se stessi”. Dare conto di questa straordinaria e articolata vicenda umana, fatta di gesti generosi e impegno civile, così come di ipocrisie e di errori storici, momenti drammatici e un enorme sforzo pedagogico di massa non era un compito facile, soprattutto facendo la scelta di raccontare episodi  che si propongono di strappare un sorriso. Storie, tra l’altro, che hanno come sfondo fatti reali.

In alcuni casi vissuti in prima persona dall’autore che è stato l’ultimo segretario provinciale del PCI della Federazione di Verbania (realtà della quale è stato praticamente coetaneo avendo entrambi visto la luce nell’autunno del 1957, quando si separò dalla realtà novarese) e, come tale, ha potuto viverne da protagonista una fase importante della storia e le successive evoluzioni. Quasi tutti i racconti si svolgono in Piemonte, tra l’Ossola, le terre delle risaie e il biellese, le terre dei laghi Maggiore e d’Orta, con qualche puntata nella lomellina pavese e sulla sponda magra del Verbano, in Lombardia. Dalle lotte operaie dell’acciaieria Cobianchi alle cene elettorali a base di polenta e coniglio in Valle Strona, dalle avventure di un comunista omegnese tra le risaie vercellesi a caccia dei voti dei monarchici al tempo della “legge truffa”  alla strana bandiera che sventolò sulle Settimane musicali di Stresa, queste storie – ricche di situazioni grottesche generate perlopiù da malintesi- strappano sorrisi nel dar conto di una importante e per certi versi non comune vicenda umana. “Nei racconti cito vicende più o meno note, utilizzando solo una parte di una vasta casistica immagazzinata dalla memoria”, afferma l’autore. “Naturalmente, come insegnava Piero Chiara,  quel che mancava a raggiungere l’effetto narrativo l’ho aggiunto. Del resto, nessuna realtà è buona per sé”. Apparentemente fatti “tutti d’un pezzo”, i protagonisti di questi racconti  dimostrano – il più delle volte loro malgrado, inconsapevolmente – di non esser privi d’ironia. Sorridono, ammiccando a malintesi e disavventure di questo o quell’altro loro “compagno”.

Sono vicende, in gran parte tramandatesi oralmente e arricchitesi con il trascorrere del tempo fino a diventare sempre più grottesche e ironiche, modificandosi e ingigantendosi un poco come i pesci nei racconti dei  pescatori. Storie romanzate  ma sempre con un fondo di verità (con le opportune modifiche a nomi e cognomi) a riprova dell’umanità di quelle donne e quegli  uomini che all’ombra della stessa bandiera hanno contribuito a fare la storia di un partito che è stato tanta parte della realtà politica e della società italiana. Livia Turco, già ministro e autorevole esponente di quello che un tempo fu il Pci di Berlinguer, oggi Presidente della fondazione Nilde Iotti, nella sua prefazione ha scritto: “il bel  libro di Marco Travaglini ci consente di fare un tuffo in una storia bellissima, di incontrare la comunità dei comunisti italiani. Per raccontarla sceglie il modo più autentico ed efficace. Racconta le persone in carne ed ossa, i loro contesti di vita, la loro quotidiana normalità. Questa umanità generosa avrebbe dovuto molto di più entrare nella narrazione e nella rappresentazione dell’Italia. Sono convinta che l’idea e la pratica della politica raccontata in queste pagine sia non solo moderna, ma necessaria. In questa nostra società,  in questo nostro tempo, ciò che alimenta le  passioni  tristi è la solitudine, la fragilità delle relazioni umane.

C’è bisogno di comunità e di compagnia”. Tutti i principali protagonisti di quelle vicende, ambientate negli anni dal primo dopoguerra agli anni ’80, hanno fatto parte di quel PCI voluto da Togliatti nel 1944 come un “partito nuovo” con l’obiettivo di trasformare l’ossatura clandestina e resistenziale dell’organizzazione comunista in  un partito di governo, progressista e democratico. Una lunga storia testimoniata da documenti, congressi, atti parlamentari, campagne elettorali, libri – a partire dagli straordinari Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci –  fino a quaderni della propaganda con i quali il partito organizzava la sua presenza nei territori e tra la gente. Travaglini sorride e ricorda la “Guida al segretario di cellula”, uno dei manuali per la propaganda capillare che riportavano, in copertina, le citazioni di Togliatti per definire la linea. Ne legge un brano: “..il Partito si sviluppa e si rafforza quando sa lavorare non soltanto per chiusi interessi di organizzazione e di gruppo, ma per gli interessi di tutto il popolo e di tutta la nazione”. I suoi anni sono stati però gli anni di Berlinguer, del colpo di stato in Cile e del  compromesso storico, del rinnovamento culturale e politico del Pci a partire dalla “questione morale” (l’eccesso di occupazione dello spazio pubblico da parte dei partiti), della capacità de gli ultimi tempi della segreteria berlingueriana di immaginare una strategia fondata su una nuova lettura della società italiana.

Si coglie, tra le righe dei racconti, una lieve nota malinconica e qualche rimpianto non solo per gli anni più belli della gioventù. “ E’ vero. Per certi versi mi manca quel partito”, dice il giornalista e scrittore, ormai lontano dalla politica attiva. “Non era per nulla esente da difetti, anche seri; era certamente imperfetto ma al tempo stesso autentico, popolare, molto più vicino alle necessità delle persone di quanto non sia la politica oggi. Continuerà a mancarmi e  sono certo che questo sentimento è comune a molti pur avendo coscienza che ciò che è stato fa parte della storia e va considerato con rispetto, senza indulgere in nostalgie”.

B.C.

Giornata di Prevenzione della Shaken Baby Syndrome

Domenica 7 aprile 2024 in piazza Castello, a Torino, e in altre piazze italiane

Simeup (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) e Terre des Hommes, fondazione da sempre attiva per la tutela dei minori, in collaborazione con la struttura complessa di Pediatria d’Urgenza dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, della Città della Salute e della Scienza di Torino e la Croce Verde Torino, saranno in Piazza Castello dalle 10 alle 14, per la prima Giornata di Prevenzione della Shaken Baby Syndrome, la sindrome dello scuotimento, che in un caso su quattro porta a coma  o morte del lattante.

L’iniziativa porterà per la prima volta in piazza a Torino e in oltre 25 città in Italia, la campagna “Non scuoterlo!” avviata da Terre des Hommes nel 2017 con il sostegno della Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile e Anpas.

La Shaken Baby Syndrome è una forma di grave trauma cerebrale che può avvenire in neonati e lattanti se scossi violentemente, talvolta da parte di genitori estenuati dal pianto del bambino, particolarmente intenso nei primi mesi di vita, ignari che questa manovra possa essere così pericolosa.

«È questo il messaggio che vogliamo trasmettere ai genitori e a coloro che si prendono cura dei più piccoli. I più colpiti sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del lattante. A chiunque può capitare di perdere il controllo, ma se un genitore si accorge di essere in difficoltà, è importante mettere il bambino in un luogo sicuro e chiedere aiuto» spiega la dr.ssa Barbara Lauria, presidente SIMEUP Regione Piemonte e Valle d’Aosta e responsabile dell’ambulatorio Bambi della struttura complessa di Pediatria d’Urgenza dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, dedicato ai minori vittime di abusi e maltrattamenti.

«Siamo orgogliosi del grande impegno che il nostro Ente svolge nel campo della prevenzione in età pediatrica. Alla giornata dedicata alla manovra per la vita (disostruzione da corpo estraneo) si aggiunge questa iniziativa che vuole prevenire le gravi conseguenze che lo scuotere un bambino può presentare» dice il Dr. Antonio Urbino, direttore sanitario della Croce Verde di Torino.

Nello stand di piazza Castello – allestito da Ospedale Infantile Regina Margherita e Croce Verde Torino – gli operatori saranno a disposizione dei cittadini per spiegare i pericoli dello scuotimento e come gestire senza rischi il pianto del lattante nei primi mesi di vita. Lo faranno anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici.

School Game Day a Rivoli

IL TAVOLO SCUOLE E TERRITORIO è una rete per ideare progetti con la partecipazione diretta degli studenti.

Prevede la messa a sistema della “Giornata in Comune dello Studente”

SCHOOL GAME DAY è
Un grande torneo che comprende una serie di giochi interscolastici:
Calcio a 5 –  Volley – Calcetto (calciobalilla) – ma anche Tavoli Dibattito e Quizzone

Il tutto si svolgerà presso la pista di Atletica  in gestione alla UISP Vallesusa e messa a disposizione per la realizzazione dell’attività, in via XX Settembre, a Rivoli,
il giorno 4 APRILE 2024, a partire dalle ore 9:00.
Nei pressi dell’IIS Giulio Natta

Con il gentile contributo di EURORISTORAZIONE

Zone movida, 200 persone controllate

Nella notte fra sabato e domenica hanno avuto luogo i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale – nelle aree maggiormente caratterizzate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 di sabato sera, si è avvalsa anche del contributo di alcune pattuglie della Polizia Stradale e si è concentrata soprattutto nell’area del quadrilatero romano, nel quartiere San Salvario, in Piazza Vittorio Veneto, con particolare riferimento alla zona dei murazzi del Po, via Matteo Pescatore, via Bava, Lungo Po Cadorna, e poi ancora nella zona di Piazza Santa Giulia e nelle vie limitrofe.

L’attività ha portato:

  • all’identificazione di 206 persone e al controllo di 41 veicoli;
  • all’emissione di 31 sanzioni da parte della Polizia Municipale, una per guida senza patente, le altre 30 per non aver ottemperato al divieto di fermata e sosta all’angolo fra le vie Andrea Doria e Carlo Alberto;
  • al controllo di 6 esercizi pubblici;
  • a una sanzione per presenza di prodotti scaduti (2000 €) e a una per carenze igienico sanitarie e strutturali (1000 €), elevate da personale dei NAS.

Inoltre, sono stati sequestrati a carico di ignoti 75 grammi di hashish.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Un video al giorno per celebrare la Resistenza

Dal 5 aprile saranno pubblicati online, sui canali social di Torinogiovani e dell’associazione Plurale, venti video sulla Resistenza per ricordare i luoghi e le vicende principali dei venti mesi di lotta di Liberazione.

L’idea è di celebrare la Resistenza per venti giorni, a partire da una data simbolica come il 5 aprile, la ricorrenza della fucilazione al Martinetto dei vertici del Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Piemontese, fino al 25 aprile, il giorno della Festa della Liberazione.

I video sono stati realizzati dal regista torinese Stefano Di Polito in venti luoghi simbolici per la Resistenza a Torino e sono pubblicati sulla app Tellingstones in un itinerario alla scoperta dei posti in cui sono avvenuti i principali episodi della Liberazione.

Tra i venti luoghi la Casa Gobetti, Palazzo Campana, l’Albergo Nazionale, la Caserma Alessandro La Marmora, le Carceri Nuove, la Casa di Dante Di Nanni, il Poligono di tiro del Martinetto, il Cimitero Monumentale, le Officine FIAT Grandi Motori, il Museo Diffuso della Resistenza.

Ogni video contiene una descrizione degli eventi da parte di un giovane divulgatore Luca Zanotta, un ricercatore storico molto abile ad appassionare il pubblico in un minuto e mezzo sulla storia della Resistenza.

I video saranno pubblicati in ordine cronologico ripercorrendo gli avvenimenti della Resistenza, l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando in Torino entrarono i Tedeschi, le torture e le repressioni ai danni dei partigiani,  gli scioperi operai, le deportazioni e la Liberazione della città, rendendo così omaggio a figure celebri come Ada e Piero Gobetti, Emanuele Artom, Dante Di Nanni, Antonio Banfo.

Il progetto Itinerari digitali sulla Resistenza è stato realizzato con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.

Commenta Daniele Valle, Vicepresidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte: «Il progetto degli Itinerari Digitali sulla Resistenza corrisponde pienamente con la mission del Comitato, ovvero portare avanti un impegno non solo istituzionale ma culturale ed educativo, sui temi della Memoria e sui valori della Resistenza, che sono alla base della nostra Costituzione. Per questo in occasione delle date fondamentali del calendario civile, affianchiamo alle tradizionali commemorazioni istituzionali e ai momenti di approfondimento storico, eventi e iniziative che auspichiamo servano a coinvolgere le generazioni più giovani. La Festa della Liberazione è la festa di tutti gli italiani, è la celebrazione di tutti coloro che si sacrificarono per riscattare il nostro Paese e consentire a tutti noi di vivere in una democrazia».

«La Resistenza dovrebbe essere festeggiata ogni giorno – dichiara il regista Stefano Di Polito – sarebbe bello se molte persone condividessero tali video per venti giorni sui loro profili social e se i media decidessero di diffonderli  per far conoscere a più persone possibile i valori e gli episodi della Resistenza. Inoltre sull’applicazione Tellingstones abbiamo pubblicato delle schede con riferimenti bibliografici che gli insegnanti potranno utlizzare liberamente per spiegare in modo coinvolgente la storia contemporanea nelle scuole elementari, medie e superiori».

Per informazioni sul progetto: associazioneplurale@gmail.com

Prevenzione e salute, riprendono gli incontri

Lunedì 8 aprile 2024 riprenderanno gli Incontri – il 18° ciclo – sempre
proposti da questa Associazione, finalizzati ad indicare l’adozione di corretti stili di
vita fondamentali per ‘prevenire’ le malattie croniche oggi sempre più frequenti.
La prevenzione é il più importante investimento sulla salute ed é nostro
dovere difendere un tale ‘capitale’ per garantire, il più a lungo possibile, la buona
funzionalità e l’efficienza dei nostri fondamentali organi.
Le tante richieste e il costante interesse dei numerosi partecipanti alle
nostre Conferenze, ci stimola a presentare un nuovo ciclo, di cui alleghiamo il
programma, che propone interessanti argomenti.
“I LUNEDÌ POMERIGGIO DELLA PREVENZIONE E DELLA SALUTE”.
IL RENDERE FRUIBILE A TUTTI IL SAPERE MEDICO-SCIENTIFICO
É ESSENZIALE PER VIVERE PIÙ A LUNGO IN SALUTE E BENESSERE
I salutari comportamenti enunciati dagli stimati Relatori, possono
concretamente portare un sostanziale beneficio alla singola Persona e di conseguenza
alla Collettività.
Gli Incontri si svolgeranno, come sempre, il Lunedì pomeriggio dalle 16,15 alle
18,30 presso il CENTRO DI BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI dell’Università di Torino, in via
Nizza al n° 52 a Torino.
Il ciclo di Conferenze è realizzato grazie alla preziosa partecipazione di insigni
RELATORI e si avvale del supporto di alcune ISTITUZIONI PUBBLICHE e PRIVATE, soprattutto
del “CENTRO DI BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO”, che ci offre
cortesemente l’utilizzo dell’Aula Magna.
LA PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO É LIBERA FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI A SEDERE.
L’INIZIATIVA, COME SEMPRE, É TOTALMENTE GRATUITA E NON HA ALCUN SCOPO DI LUCRO

Stellantis, Grimaldi (Verdi Sinistra): Italia ultima della classe

Governo convochi Tavares e non si faccia ricattare.

“L’Italia è l’ultima della classe. L’unica macchina elettrica che produciamo è la Cinquecento (fino al 2027), gli altri modelli sono volati quest’anno all’estero. Urso parla di un tavolo che porterà ‘più chiarezza sulle prospettive sulla produzione e i modelli, sugli investimenti e sull’occupazione’, ma a questo tavolo l’azienda non ha presentato alcun piano. Tavares non si è fatto vedere per dare garanzie sui 5 modelli elettrici promessi a Melfi e sui lavoratori dell’indotto e della componentistica che rischiano di perdere il lavoro. Ma di cosa parliamo? Il mercato italiano è l’unico in cui le immatricolazioni di auto elettriche languono. Il settore dipende ancora per il 93,4% da fonti fossili. A Mirafiori servono nuovi modelli e un progetto vero. L’hub dell’economia circolare non basta nemmeno a ricollocare tutti gli attuali dipendenti, altro che nuova occupazione. Il Governo convochi Tavares invece di farsi ricattare” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Bioeconomia circolare: esperienze e prospettive in Piemonte

Mercoledì 3 aprile dalle ore 9.45 alle ore 13, nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, piazza Piemonte 1, si svolgerà il convegno “La bioeconomia circolare: esperienze e prospettive in Piemonte”.

L’evento ha il duplice obiettivo di presentare esperienze e attività significative già messe in campo dalla Regione Piemonte e favorire un confronto con il mondo imprenditoriale e tecnico-scientifico.

All’evento parteciperanno:

Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente, Energia, Ricerca e Innovazione

Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura e Cibo

Catia Bastioli, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale SPRING e Amministratore Delegato di Novamont

Angelo Robotto, direttore di IRES Piemonte

Più di cento interventi per la sicurezza e la pulizia dei fiumi

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla difesa del suolo Marco Gabusi, ha approvato il terzo programma di interventi per la manutenzione e l’asportazione di materiale litoide nell’alveo dei corsi d’acqua piemontesi.

La Regione è infatti da tempo impegnata nel garantire la conservazione e il ripristino della capacità di deflusso dei corsi d’acqua, prioritariamente attraverso la movimentazione del materiale e, ove necessario, tramite l’estrazione e l’asportazione di materiale litoide con l’obiettivo di assicurare una gestione oculata e responsabile delle risorse idriche, in linea con le normative vigenti e nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

Tutto ciò si è reso possibile grazie ad un’innovativadelibera quadro approvata nel 2021 che prende spunto dalle buone pratiche manutentive dei nostri avi e che ha semplificato notevolmente le pratiche amministrative, consentendo l’individuazione di una serie di interventi e poi la ricerca di soggetti interessati a eseguirli con un meccanismo virtuoso per cui il privato asporta il materiale litoide e lo acquista per utilizzarlo nelle proprie attività di costruzione.

Questa modalità operativa, grazie a un’attenta pianificazione e alla collaborazione con imprese e soggetti privati, rappresenta un passo fondamentale nella protezione della pubblica incolumità e nella difesa del territorio dalle minacce idrogeologiche.

I risultati sono già ben visibili; infatti i programmi precedenti hanno consentito di programmare l’asportazione di circa 2 milioni di metri cubi di materiale con un introito di circa 1 milione di euro per la Regione Piemonte.

Per questo terzo programma gli interventi sono 121 e si suddividono in 23 in provincia di Torino, 31 ad Alessandria, 18 interventi in provincia di Asti, 7 interventi nella provincia di Biella, 25 in provincia di Cuneo, 4 interventi in provincia di Novara, 5 nella provincia del VCO e 8 interventi in provincia di Vercelli.

La pubblicazione sul sito istituzionale della Regione degli avvisi per la manifestazione di interesse apre le porte a tutte le realtà interessate a contribuire attivamente alla realizzazione di questi interventi cruciali, attuando un importante processo di semplificazione, accelerando nettamente le procedure ma soprattutto dando maggiore priorità esclusivamente agli interventi veramente necessari per garantire la sicurezza dei cittadini.

Continueremo a vigilare sull’attuazione tempestiva ed efficace di questi interventi, assicurando che ogni fase del processo sia condotta con trasparenza, rigore e attenzione al bene comune. Siamo fermamente convinti che solo attraverso un impegno concreto e coordinato possiamo preservare e valorizzare il nostro territorio, assicurando un futuro migliore per le generazioni a venire”, concludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi.