Scendi le scale della metropolitana, compri il biglietto, vai ai tornelli, li attraversi e come per magia si accoda qualcuno dietro che passa con te.
La prima volta che si assiste o si vive questa scena si crede che sia un’ eccezione e si e’ portati a pensare che non tutti si possono permettere il biglietto e si materializza dentro la nostra mente una giustificazione, questa pero’ solo e’ una parte della verita’. L’altra e’ che questo gioco di prestigio e’ una abitudine frequente praticata da diverse persone per viaggiare gratis. Signore ben vestite, padri con figli, ragazzoni con enormi zaini, gente ubriaca utilizza disonestamente questo metodo per non pagare il biglietto. A parte il fastidio e la paura di sentire qualcuno troppo vicino mentre si accede all’entrata della metropolitana, la sensazione di avversione di aver fatto da veicolo ad una azione illegale e’ quella che prevale. Perche’ la maggior parte delle persone comprano il biglietto e voi invece dovete passare a nostre spese? Perche’ in quel momento non si trova mai nessuno a cui poter segnalare questo abuso? Le fermate piu’ presidiate dai controlli sono Porta Nuova e Porta Susa, le altre, invece, sono perlopiu’ vuote di personale che si occupa di disciplinare e monitorare le entrate.
Gli sciacalli del trasporto pubblico prediligono le prede piu’ deboli e inoffensive come gli anziani, ma se intravedono altre opportunita’ le sfruttano con grande prontezza.
E’ vero che il biglietto e’ caro e inaccessibile per molti cittadini e questo e’ un tema su cui bisognerebbe fare una riflessione, per il resto e’ necessario aumentare i controlli e garantire alle persone che ancora comprano i biglietti per usufruire di un servizio pubblico la sicurezza di non dover subire soprusi. Il pensiero che troppo spesso ribolle oramai nella nostra mente e’ che si e’ sciocchi a seguire le regole considerato che chi non lo fa ha piu’ vantaggi, in questo caso quello di viaggiare gratis, sara’ vero?
Maria La Barbera

Un parente che non riusciva a contattarli ha dato l’allarme e i soccorsi li hanno trovati morti in casa a Moncalieri. Marito di 69 anni, e moglie di 61 anni: lui era impiccato, sul corpo della donna sono state trovate ferite da arma da taglio. Gli investigatori propendono per l’omicidio-suicidio.
Il presidente Alberto Cirio: «Identica centralità per tutti i Comuni, da Torino ai più piccoli»
Una carrellata degli obiettivi della Giunta regionale per il 2025 al centro dell’evento “Il Piemonte è i suoi Comuni”, che Regione e Consiglio regionale hanno organizzato questa sera alla Reggia di Venaria per illustrare ai sindaci quanto svolto all’inizio della nuova legislatura e presentare il programma di lavoro dei prossimi mesi.
«Si sta concludendo il 2024, che è stato l’anno della riconferma alla guida del Piemonte per il quale desidero ancora ringraziare i piemontesi, insieme ai miei assessori e ai sottosegretari, per la fiducia che ci hanno confermato. Fiducia che ripaghiamo con grande impegno e determinazione nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati per la nostra Regione. Si comincia dal diritto alla salute, con la realizzazione dei nuovi ospedali a partire dal Parco della Salute di Torino, per il quale nel 2025 inizieranno finalmente i lavori, dall’attenzione al lavoro, con la misura di integrazione al reddito per i lavoratori in cassa integrazione del settore auto. Poi la tutela dell’ambiente, per cui abbiamo appena approvato il nuovo Piano della qualità dell’aria e nel 2025 si avvierà una misura che prevede il trasporto pubblico gratuito per gli studenti under26 nelle città universitarie che aderiranno all’iniziativa. Sono solo alcuni degli obiettivi che ci siamo dati per il 2025, che compongono un’agenda serrata che portiamo avanti con lo spirito di sempre. Attenzione al nostro capoluogo, ma identica centralità anche ai nostri tanti piccoli Comuni, che sono la ricchezza e il tessuto connettivo del nostro Piemonte», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nel suo intervento, che ha fatto seguito a quelli del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio.

L’attenzione verso i piccoli Comuni si concretizza con il supporto a moltissimi progetti. Al momento, tra Fondi di Sviluppo e Coesione, Accordi di programma, Aree interne e Strategie urbane d’area, la Regione lavora su progetti che coinvolgono oltre 1.000 Comuni con uno stanziamento complessivo di 271 milioni di euro.
Gli obiettivi 2025 sono stati poi illustrati dai vari assessori in un video nel quale ognuno di loro ha elencato le priorità di lavoro dei prossimi 12 mesi.
«In questa legislatura intendiamo consolidare e ampliare il cambio di passo avviato in Piemonte, puntando su interventi concreti e strategici. È pertanto mia intenzione dare massimo valore al potenziale delle partecipate regionali, rafforzando il loro impatto sul territorio.
Parallelamente, implementeremo le politiche del lavoro orientate al welfare aziendale, con l’obiettivo di supportare in modo significativo le famiglie. Nel 2025, dopo aver avviato la rivoluzione della formazione, ci concentreremo sull’evoluzione delle Accademie di Filiera garantendo formazione di qualità per imprese e lavoratori, così da sostenere la competitività del nostro tessuto produttivo. Vogliamo inoltre sviluppare gli indici predittivi per prevenire le crisi d’impresa, intervenendo per tempo e prima che si manifestino le difficoltà.
Infine, ribadiamo il nostro impegno per una piena meritocrazia nell’assegnazione delle borse di studio, offrendo ai giovani studenti opportunità fondate sul talento e sull’impegno.

Un’economia in rilancio, un futuro giusto e solido: lavoriamo così al miglior Piemonte possibile», ha spiegato Elena Chiorino, vicepresidente, assessore a Istruzione e merito, Diritto allo studio universitario, Lavoro, formazione professionale e welfare aziendale, Rapporti con le società a partecipazione regionale.
«Al primo posto delle questioni su cui lavoriamo fin dall’insediamento e che proseguiremo con decisione nel 2025, anche mettendo mano a una coraggiosa riprogrammazione delle risorse del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-27, la sburocratizzazione delle procedure nella gestione dei bandi per accelerare l’accesso alle contribuzioni. Al centro dell’attività figurano anche: lo sviluppo della Filiera corta dell’agroalimentare piemontese per una maggiore remunerazione dei produttori, valorizzando il commercio di vicinato, i mercati di tradizione, il sistema della nostra ristorazione; la strutturazione dei Distretti del Cibo per favorirne la nascita di nuovi e in contemporanea dotarli di una veste giuridica più solida che consenta di svilupparsi e attrarre in autonomia nuove risorse; il rifinanziamento dei Distretti del Commercio per sostenere i negozi di prossimità e fermare la desertificazione commerciale, specie nei piccoli centri; la ripresa in modo deciso del sostegno alle fiere che identificano i nostri prodotti tipici legati al territorio. E infine il potenziamento della ricerca in agricoltura, per avere prodotti che coniughino in modo sempre più competitivo qualità, tracciabilità e sostenibilità rispetto alle sfide dei cambiamenti ambientali e dei mercati», ha affermato Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Parchi, Caccia e Pesca, Peste suina.
«Per quanto riguarda gli Enti locali, a breve saranno attivati nuovi bandi a favore della Polizia locale per sostenere l’acquisto di vestiario e attrezzature. Intendiamo inoltre promuovere le Unioni dei Comuni e valorizzare le funzioni di Protezione civile. Il 2025 sarà un anno cruciale anche per la logistica e le infrastrutture strategiche. Stiamo lavorando alla creazione di un sistema retroportuale sul nostro territorio, grazie alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS). Questo progetto includerà interporti, scali ferroviari e piattaforme logistiche, in un’integrazione efficace con il sistema portuale e retroportuale di Genova e dei porti liguri. Proseguiremo con la definizione dei confini dei 5.000 ettari di ZLS e con il completamento dei lavori della Asti-Cuneo e del Tunnel del Tenda. Sul tema dell’Autonomia differenziata proseguiranno le trattative con il Governo e con le altre Regioni, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti e condivisi», ha sottolineato Enrico Bussalino, assessore all’Autonomia, Sicurezza e Polizia locale, Immigrazione, Logistica e Infrastrutture strategiche, Enti locali.
Per Marina Chiarelli, assessore al Turismo, Cultura, Sport e post-olimpico, Pari opportunità e Politiche giovanili, «il 2025 sarà un anno straordinario per il Piemonte, con un’agenda densa di eventi culturali e sportivi che rappresentano un’opportunità irripetibile per far conoscere al mondo la ricchezza del nostro territorio. Accoglieremo il prestigioso World’s 50 Best Restaurants, occasione unica per esaltare la nostra eccellenza enogastronomica e la filiera piemontese, portando il Piemonte sotto i riflettori della scena internazionale. Sul fronte sportivo ospiteremo eventi di grande rilievo, con una strategia mirata non solo a valorizzare le grandi città, ma anche a portare luce sulle aree meno conosciute, creando un itinerario ideale per chi desidera scoprire un Piemonte autentico e sorprendente. Stiamo insomma lavorando con determinazione per rendere sempre di più il nostro Piemonte in una meta globale, in grado di coniugare tradizione, paesaggio e innovazione in un’esperienza unica e indimenticabile. Il nostro impegno è volto a non disperdere quanto costruito negli ultimi anni ed a consolidare e rafforzare il lavoro svolto, grazie anche alla formazione di manager e all’acquisizione di competenze specifiche per le aziende turistiche locali. Puntiamo su una visione moderna e integrata del turismo, che sappia affrontare le sfide del futuro con preparazione e professionalità. Il 2025 sarà un anno di trasformazioni e opportunità, in cui il Piemonte si presenterà al mondo con la sua miglior versione, capace di emozionare, ispirare e lasciare un segno nel cuore dei visitatori».
«Nel 2025 avremo finalmente in servizio 71 nuovi treni, a testimonianza dell’attenzione che abbiamo messo nel settore ferroviario, invertendo una tendenza che durava da troppi anni. Per la prima volta ci si avvale di un processo partecipativo appositamente ideato per coinvolgere attivamente gli stakeholder e le amministrazioni locali piemontesi, immaginando un servizio che non lasci indietro nessuno e che risponda davvero ai bisogni di ogni comunità.
Incentiveremo l’uso del mezzo pubblico per gli studenti universitari under 26, aiutando i giovani a scegliere il mezzo collettivo e riducendo così l’impatto ambientale nelle grandi aree urbane.
Renderemo il Piemonte il territorio più ciclabile d’Italia, realizzando oltre 120 km di piste attraverso un piano d’azione innovativo da 40 milioni di euro che vede la bicicletta come un’esperienza comune di benessere quotidiano: in città e tra città, nella natura, per turismo. La bici, normale mezzo di tutti i giorni, come grande opportunità di sviluppo locale che toccherà Comuni per oltre 200mila abitanti.
Sono previsti inoltre altri 20 progetti nuovi di prevenzione del rischio idrogeologico, per rendere più sicuro il nostro Piemonte», ha dichiarato Marco Gabusi, assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Opere pubbliche e Difesa del suolo, Protezione civile.
«Tra le priorità in ambito legislativo c’è il disegno di legge su recupero e rigenerazione dei fabbricati, così da concludere il superamento del vuoto normativo legato alla sentenza della Corte costituzionale in materia urbanistica.
D’intesa con il collega Bussalino avvieremo la riforma delle 54 Unioni montane, puntando su una maggiore omogeneità d’area. Il 2025 segnerà poi l’avvio del Programma forestale, che delineerà lo sviluppo per i prossimi dieci anni, puntando molto sulla filiera del legno locale.

Getteremo le basi per sperimentare nella stagione 2025-26 il biglietto unico nelle oltre 50 stazioni sciistiche del Piemonte.
In termini di promozione e sviluppo lavoreremo per il ritorno, l’auspicio è fin dal 2025, del Salone della Montagna, con un format nuovo per raccontare le eccellenze delle nostre terre alte.
Ci sarà una novità anche per il tartufo: l’esordio del mercato estivo», ha evidenziato Marco Gallo, assessore allo Sviluppo e Promozione della montagna, Aree interne e GAL, Sistema neve, Tutela delle Aree protette, Attività estrattive, Programmazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica, Biodiversità, Tartuficoltura.
«Il Piano strategico ICT 2024-26 della Regione Piemonte prevede di applicare sperimentalmente metodologie e strumenti dell’Intelligenza artificiale come percorso di trasformazione digitale che vede integrate l’evoluzione dell’organizzazione, del sistema informativo della Regione e dei suoi servizi digitali.
Continueremo la sfida della decarbonizzazione del sistema energetico con una serie di azioni concrete a beneficio soprattutto di imprese e Comuni, come interventi di efficienza energetica e promozione delle fonti rinnovabili.
In materia di economia circolare si punterà nei primi mesi del 2025 all’approvazione del Piano sui rifiuti speciali, che darà il via a bandi sui fondi Fesr.
Si proseguirà sullo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio da selvicoltura e urban forestry/verde urbano, valorizzando il ruolo del verde nel rimuovere gli inquinanti atmosferici, mitigare gli effetti dell’isola di calore urbano, conservare la biodiversità.
Si prevede di partire con le prime gare per il rinnovo di grandi concessioni idroelettriche (con potenza superiore a 3.000 kW). Regione Piemonte pubblicherà i bandi relativi ai project financing “Valle Orco” e “San Mauro”, che hanno superato il giudizio di fattibilità tecnico-economica e che costituiranno la base di gara: si tratta del primo caso in Italia», ha sostenuto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Energia, Coordinamento del Tavolo permanente regionale per l’emergenza alla siccità, Innovazione, Intelligenza artificiale, Ricerca, Servizi digitali per cittadini ed imprese.
«Il 2025 sarà l’anno di Vesta, il nuovo voucher da 1000 euro per le famiglie con bambini in fascia 0-6 anni, ma non solo. Riapriremo le domande per Scelta Sociale, 600 euro al mese per anziani e disabili non autosufficienti. Con il nuovo Servizio Civile Regionale contrasteremo il degrado nelle periferie impiegando i giovani volontari nel contrasto alle droghe. Infine, realizzando l’autorecupero renderemo finalmente assegnabili centinaia di alloggi delle case popolari», ha annunciato Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali e integrazione socio-sanitaria, Emigrazione, Cooperazione decentrata e internazionale, Usura e beni confiscati alla criminalità organizzata, Interventi a favore delle vittime delle mafie, Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini.

«Lavoreremo con determinazione per avere una sanità pubblica aperta a tutti, gratuita e universale, che punti a dare servizi migliori e non lasciare indietro nessuno, soprattutto le persone più deboli. I dati indicano che c’è una percentuale di cittadini che non riesce ad accedere alle cure, una situazione inaccettabile. Si punterà con decisione sull’edilizia sanitaria per avere infrastrutture adeguate e competitive. Un investimento complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi dedicati all’edilizia territoriale: il più imponente dal dopoguerra ad oggi, che doterà il Piemonte di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali. Con Azienda Zero si è deciso di predisporre un nuovo capitolato per un Centro unico di prenotazione integrato con l’intelligenza artificiale, che dovrebbe diventare operativo entro la prima metà del 2025.
I direttori generali delle Aziende sanitarie Regionali dovranno raggiungere obiettivi di mandato specifici per il recupero delle liste d’attesa per singola prestazione, partendo dalla gestione della presa in carico del paziente cronico affinché si alleggerisca anche la pressione sul Cup. Ai nuovi direttori generali verrà assegnato un obiettivo specifico vincolante. Per colmare il divario rispetto alle regioni confinanti sarà all’opera un tavolo permanente di indirizzo e monitoraggio delle procedure di individuazione e riconoscimento degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), affinché si giunga già nei prossimi anni ad averne almeno cinque pubblici», ha sottolineato Federico Riboldi, assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Prevenzione e Sicurezza sanitaria, Edilizia sanitaria.
«La riduzione del disavanzo e del debito della Regione sarà l’impegno più importante da affrontare nel 2025. Sarà anche l’anno della definizione della Città dell’Aerospazio, dove le eccellenze tecnologiche e industriale cammineranno insieme al mondo accademico.
Lavoreremo per diventare sempre più importanti a livello internazionale per l’attrazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese: le classifiche sono già soddisfacenti ma cercheremo ancora di migliorare. Con Lombardia e Liguria ci adopereremo come Nord-Ovest per trattare le questioni cruciali della nostra economia, a partire da automotive, semiconduttori, energia e manifattura», ha evidenziato Andrea Tronzano, assessore al Bilancio, Finanze e Programmazione economica e finanziaria, Sviluppo delle attività produttive, Internazionalizzazione, Attrazione investimenti.
Per Gian Luca Vignale, assessore al Personale, Organizzazione, Patrimonio, Affari legali e contenzioso, Rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di Sviluppo e Coesione, «nel 2025 si entrerà nella fase esecutiva della messa a terra dei 105 milioni di euro dei Fondi di Sviluppo e Coesione per gli 805 Comuni beneficiari. La Regione sarà impegnata a seguire i cantieri e l’avanzamento dei lavori degli oltre 1000 progetti finanziati. Stileremo un approfondito Piano delle valorizzazioni del vasto patrimonio regionale, effettuando puntuali sopralluoghi. Si avvieranno le procedure concorsuali con la prima fase di selezioni, che porteranno nel quinquennio all’assunzione di 606 nuovi dipendent regionale e un ulteriore incremento dei servizi per il Grattacielo che ospita la Regione, quali, a titolo di esempio, un bancomat interno, la velostazione, la palestra».
Vittoria Nallo, eletta per la Lista Stati Uniti d’Europa (opposizione), ha presentato una mozione votata all’unanimità in Consiglio Regionale.
Ci racconta di cosa si tratta?
La mozione che ho presentato, sottoscritta da più di venti consiglieri di maggioranza e opposizione, mira ad estendere lo screening neonatale per l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) in Piemonte. La SMA è una malattia genetica rara e gravemente invalidante, che colpisce circa 1 neonato su 10.000. La diagnosi precoce è fondamentale per intervenire tempestivamente con terapie innovative che possono migliorare notevolmente la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.
Perché questo screening è così importante?
Quando parliamo di screening ci riferiamo alla prevenzione secondaria: diagnosi precoce che consente di identificare i neonati affetti in fase pre-sintomatica, ovvero prima che i segni della malattia si manifestino. Questo è cruciale, perché intervenendo subito con le nuove terapie si puo trasformare completamente il corso della SMA. Per essere chiari: fino a qualche anno fa era impensabile che bambini affetti da SMA potessero camminare. Oggi, sappiamo che questo è possibile se si agisce per tempo.
Alcune Regioni italiane hanno già adottato lo screening per la SMA. Qual è la situazione in Piemonte?
Regioni come Lombardia, Toscana, Lazio e Puglia hanno già avviato programmi di screening con risultati molto positivi. In Piemonte, invece, siamo ancora aspettando. Questo significa che i nostri neonati non hanno ancora le stesse opportunità offerte in altre regioni. Con la mozione approvata, il Consiglio Regionale ha fatto un primo passo importante per colmare questa mancanza.
Quali sono i prossimi passi che la Regione dovrebbe intraprendere?
La mozione impegna la Giunta regionale a potenziare lo screening neonatale, sollecitare il Governo e la Conferenza Stato-Regioni per l’anticipazione dell’entrata in vigore dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione per professionisti sanitari e famiglie. Inoltre, abbiamo proposto l’istituzione di un Gruppo di lavoro sulle neuroscienze ampliato alle malattie rare, per migliorare il coordinamento e la consapevolezza, ma anche seguire il percorso di presa in carico dei bambini per le cure. Il prossimo passaggio sarà prevedere i fondi necessari in previsione di Bilancio 2025.
Questa mozione rappresenta una battaglia anche politica. Qual è stato il ruolo di Italia Viva?
Italia Viva è sempre stata in prima linea su questo argomento. La nostra ex deputata Lisa Noja, affetta da SMA, ha portato avanti una battaglia in parlamento e in consiglio regionale in Lombardia, promuovendo anche una petizione nazionale per chiedere l’estensione dello screening neonatale per la SMA su tutto il territorio nazionale.
Ha parlato di sensibilizzazione. Quali strumenti sono previsti per informare le famiglie e il personale sanitario?
La sensibilizzazione è una parte essenziale di questa iniziativa. È necessario avviare campagne informative rivolte alle famiglie per spiegare l’importanza dello screening neonatale e aumentare la consapevolezza sulla SMA.
Quale messaggio vorrebbe lanciare alle famiglie piemontesi?
Questo risultato è un esempio concreto di come possiamo fare la differenza per migliorare la vita dei cittadini, con battaglie che sono di tutti noi. Dare a tutti le stesse possibilità è il compito della Politica. Oggi non è ancora così, perché molto dipende dalla regione in cui si nasce.
Auspico che questo sia solo un primo passo verso questo grande e ambizioso obiettivo.
La classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città e province italiane vede quest’anno Torino solo 58esima, davanti alla capitale, Roma, 59esima. Il capoluogo piemontese ha perso ben 22 posizioni.
L’indagine del quotidiano economico stima il benessere nei territori della penisola servendosi di 90 indicatori da fonti certificate, suddivisi in sei categorie tematiche. Prima quest’anno è la provincia di Bergamo. Escluse dalla top ten tutte le province con grandi città, comprese Milano (12esima), Firenze (36esima) e Roma (59esima). In Piemonte la migliore città in classifica è Novara, 32esima, seguita da Cuneo 37esima. Asti è al 49esimo posto, Verbania 60esima, Vercelli 63esima e Alessandria 64esima.
“Siamo amareggiati per questa decisione. Proseguiremo comunque sulla strada intrapresa -dichiara il sindaco Stefano Lo Russo- e confidiamo che l’8 gennaio, entrando nel merito della questione, il Tribunale Amministrativo riconosca la necessità di tutelare quello che è un servizio essenziale per i cittadini.
Quello postale è un servizio primario per la comunità e gli uffici presenti nei quartieri svolgono anche una funzione di presidio sul territorio. Per questo abbiamo ricorso al Tar contro il provvedimento di chiusura, nell’interesse dei diritti delle torinesi e dei torinesi, che non possono e non devono veder scomparire un servizio importante a causa di logiche guidate primariamente da criteri economici”.
TORINO CLICK
Presepi dal mondo a Palazzo Lascaris

Sarà visitabile fino al 15 gennaio la mostra di presepi dal mondo intitolata “Anche qui è nato Gesù”, allestita all’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (in via Arsenale 14G a Torino), realizzata in collaborazione con l’Associazione Archivio Amoretti.
I quaranta presepi esposti provengono dalla ricca raccolta di Roberto Nivolo, architetto torinese, collezionista di presepi da decenni che ha allestito la mostra insieme alla collega Sonia Bigando.
Durante l’accensione del grande albero di Natale nell’atrio di Palazzo Lascaris e l’inaugurazione della mostra, a cui hanno partecipato gli alunni della classe V dell’Istituto comprensivo Duca d’Aosta di Torino, il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco ha sottolineato: “il presepio in generale, e soprattutto in questa mostra, ha un significato universale di amore e di fratellanza tra tutti i popoli del mondo, un messaggio importante in questo periodo difficile in cui c’è molto bisogno di pace”. Hanno partecipato anche il vicepresidente Domenico Ravetti e il consigliere segretario Fabio Carosso che ha concluso con un augurio di pace e serenità rivolto in particolare alle nuove generazioni.
Ogni presepe presente nella mostra racconta una storia unica, non solo quella della nascita di Gesù Bambino, ma anche quella delle tradizioni, dei costumi, delle terre e delle mani che lo hanno creato. Dalla raffinatezza dei presepi napoletani, ricchi di dettagli e di vita quotidiana, ai panorami surreali delle creazioni sudamericane, passando per le versioni minimaliste dei presepi africani per arrivare al pastore Gelindo, che arricchisce il presepe tradizionale piemontese, ogni opera è il frutto di un incontro tra sacro e profano, storia e fantasia.
Un’attenzione particolare ha suscitato il presepe costruito dal generale Guido Amoretti quando fu prigioniero nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale: un presepe necessariamente povero ma portatore di una grande speranza. Grazie alla generosità della figlia Carla Amoretti, presidente dell’Associazione Archivio Amoretti che ha partecipato all’inaugurazione, tutti potranno ammirare questa piccola Natività ricca di suggestioni e di memoria storica.
La mostra – arricchita anche da un catalogo fotografico – è visitabile fino al 15 gennaio 2025 nelle vetrine e nei locali all’Urp del Consiglio regionale in via Arsenale 14/G a Torino. Orario di apertura: dal lunedì al giovedì 9-12.30 e 14 -15.30, il venerdì 9-12.30. Ingresso libero.
Ufficio stampa CrP
Ieri alle 15.30 nella Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, ha celebrato una funzione eucaristica “per ringraziare il Signore per la scelta di Papa Francesco di chiamarlo al servizio del Collegio dei cardinali”.

In una cattedrale gremita di fedeli, presenti i vescovi del Piemonte i familiari dell’arcivescovo e le autorità locali, il neo – porporato ha avuto il “battesimo” con la sua prima celebrazione nella nuova veste. Nell’omelia ha ricordato i drammi dell’immigrazione e dei conflitti presenti nello scenario internazionale. (Foto Mihai Bursuc – La Vice e il Tempo)