ilTorinese

Al via Circular plastic, il più grande impianto di recupero

 

·       L’impianto, altamente innovativo, processerà ogni anno fino a 100mila tonnellate di plastiche, selezionando fino a 17 tipologie di materiali preparandoli per il recupero

·       Un progetto di Amiat Gruppo Iren e gestito da I.Blu, controllata da Iren Ambiente: investiti 45 milioni di euro per l’economia circolare

 

 

Torino, 5 aprile 2024 – È stato inaugurato a Borgaro Torinese, in provincia di Torino, Circular Plastic, uno dei più grandi impianti in Italia per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti plastici. Realizzato da Amiat e gestito da I.Blu, due società del Gruppo Iren attive nella filiera ambientale e dell’economia circolare, l’impianto ha una capacità di trattamento annuale pari a circa 100.000 tonnellate. È stato realizzato con le più moderne tecnologie del settore, che permettono la massima flessibilità a tutti gli elementi di riciclo della plastica.

Sono intervenuti all’inaugurazione il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, l’Assessore all’Ambiente, Energia e Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, il Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo, il Sindaco di Borgaro Torinese, Claudio Gambino e il Direttore Generale di Corepla, Giovanni Bellomi.

Presenti per il Gruppo Iren il Presidente, Luca Dal Fabbro, la Presidente di Amiat, Paola Bragantini, e l’Amministratore Delegato di Iren Ambiente, Eugenio Bertolini.

L’impianto, per la cui realizzazione sono stati investiti 45 milioni di euro, sorge su un’area di 77mila mq di superficie ed è in grado di trattare rifiuti sfusi derivati dalla raccolta differenziata della plastica e mono/multimateriale, conferiti dal sistema di raccolta oppure derivanti dalle operazioni di preselezione effettuata in altri impianti dell’Italia centro-settentrionale, tra i quali l’impianto di Iren Ambiente di Pianezza.

Circular Plastic comprende 130 nastri trasportatori dotati di 22 lettori ottici in grado di riconoscere e suddividere 17 tipi di polimeri e plastiche, svolgendo una selezione accurata delle plastiche che potranno rientrare in un ciclo di recupero successivo della materia prima.  Il materiale in ingresso viene innanzitutto selezionato per dimensione: i rifiuti più fini subiscono una successiva separazione, che permette di recuperare ulteriori frazioni di imballaggi valorizzabili. I materiali di dimensione intermedia vengono differenziati tra rigidi e flessibili e, nel caso delle bottiglie in PET, anche per colore.

Una volta terminato il processo di selezione ottica e dimensionale, la plastica viene stoccata e consegnata ai consorzi autorizzati, mentre gli scarti non plastici o le plastiche non valorizzabili vengono lavorate e preparate per il recupero energetico.

Da un unico flusso di materiale l’impianto permette quindi di dividere i differenti prodotti, selezionati per tipo di polimero e per colore, inviando agli impianti di riciclo circa l’80% del rifiuto in ingresso, e favorendo così una significativa circolarità attraverso il riuso dei materiali.

Efficienza che potrà essere ulteriormente migliorata: all’interno di Circular Plastic verrà infatti realizzata una sperimentazione legata al progetto europeo ReBioCycle, finanziato nell’ambito del programma Horizon, grazie al quale saranno testati sistemi robotici per la selezione, attraverso algoritmi di Intelligenza artificiale, delle bioplastiche.

Con l’impianto Circular Plastic prosegue il forte impegno nella gestione e trattamento dei rifiuti da parte del Gruppo Iren attraverso un progetto all’avanguardia a livello internazionale”, dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren. “L’Innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia  rappresenta la strategia vincente del modello industriale di Iren   e valorizza un  territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e  creazione di valore aggiunto”.

 

L’impianto inaugurato oggi è un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per il settore del waste management“, commenta Paola Bragantini, Presidente di Amiat “L’elemento altamente innovativo del polo testimonia la lungimiranza di una società come Amiat, legata al proprio territorio ma al contempo in grado di guardare lontano e innovare. Una mission a cui affianchiamo un lavoro quotidiano di sensibilizzazione: per questo motivo anche questo impianto sarà aperto alla cittadinanza grazie a percorsi di visita dedicati, per sensibilizzare gli utenti sull’importanza del recupero per trasformare scarti in risorse”. 

I lavori di realizzazione dell’impianto hanno permesso di portare a termine una completa riconversione del sito, che in precedenza ospitava un impianto di compostaggio Amiat: il cantiere, che ha avuto una durata di circa tre anni, ha visto alternarsi come massima presenza sul posto fino a 150 lavoratori delle diverse imprese appaltatrici.

Sul piano della sensibilizzazione alle tematiche ecocompatibili, il revamping dell’impianto è stata inoltre l’occasione per collaborare con due artiste, la fotografa Silvia Fubini e la scultrice e fotografa Ornella Rovera, che hanno realizzato ognuna un’opera ispirata all’impianto e ai temi della sostenibilità e del contrasto al cambiamento climatico: le due installazioni – alcune fotografie stampate in grandi dimensioni e una scultura – saranno posizionate all’interno del sito.

Anteprima Floreal, i migliori vivaisti a Stupinigi

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Da venerdì 5 a domenica 7 aprile torna per il terzo anno Anteprima Floreal presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Si tratta di una vera e propria “Anteprima” primaverile a cui parteciperanno alcuni dei migliori vivaisti italiani selezionati all’interno della “Guida ai Vivai d’Italia” e alcune realtà artigianali specializzate nell’arredo del giardino per un totale di circa 40 espositori.

Spazio anche a momenti di “cultura green” con Flor Academy: appuntamenti che vedranno alcuni dei florovivaisti presenti partecipare a talk o laboratori per conoscere più da vicino i segreti e le curiosità di piante e fiori.

Inoltre, Anteprima FloREAL avrà anche un importante appuntamento solidale, che aprirà idealmente la manifestazione: la sera precedente l’inaugurazione, giovedì 4 aprile a partire dalle 19.30, la Palazzina di Caccia di Stupinigi ospiterà Degustando, lo street-food gastronomico alla presenza di 10 Chef che prepareranno altrettanti piatti gourmet, accompagnati dai grandi vini del territorio. L’intero ricavato della serata di Degustando sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, per sostenere le attività di cura dell’Istituto di Candiolo – IRCCS (maggiori informazioni al link Degustando Palazzina di Caccia di Stupinigi – To Be Events • Shop (tobevents.it)

Parte il nuovissimo trenino verde delle Alpi

Con il battesimo di tre treni Mika al Sempione

 

Tre treni Mika sono stati dedicati ieri da BLS al territorio del Sempione.

Hanno partecipato il presidente della Regione Alberto Cirio, il consigliere di stato del Canton Vallese,  Franz Ruppen e numerosi esponenti della politica e dell’economia, a partire dai sindaci di Briga Matthias Bellwald, di Varzo  Bruno Stefanetti e di Domodossola, Lucio Pizzi

La società svizzera che svolge il servizio regionale sulla linea di confine ha battezzato i treni con i nomi di Briga, Varzi, Domodossola e Regione Piemonte, volendo evidenziare l’importanza della linea del Sempione per il turismo e l’economia regionale su entrambi i confini.

Il Ceo di BLS Daniel Schafer ha evidenziato l’importanzadell’offerta attraverso  il Sempione, affermando che “è legata storicamente alla linea del Sempione. Infatti l’apertura della galleria nel 1906 segnò anche la nascita di BLS. A quei tempi il nostro scopo era quello di collegare l’Europa nord occidentale  direttamente all’Italia attraverso Berna e Briga. Oggi con l’inaugurazione dei nuovi treni facciamo un ulteriore passo nello sviluppo del servizio BLS”.

I treni Mika garantiscono il servizio per i pendolari, sono gli elettrotreni più moderni della flotta BLS, offrono più spazio rispetto ai treni finora in servizio su questa linea e dispongono di una zona bistrot. Questi treni vengono chiamati “Trenini verdi delle Alpi” e vengono utilizzati da BLS come servizio dedicato ai viaggiatori per esplorare montagne, laghi e città, in un viaggio panoramico attraverso il cuore delle Alpi svizzere da Domodossola fino a Berna.

 

Mara  Martellotta

Finti manifesti per Ilaria Salis candidata

Nella serata di ieri i militanti del movimento “La Barriera Torino” hanno affisso, davanti a varie sedi del Partito Democratico e in altri luoghi della città, finti manifesti elettorali raffiguranti Ilaria Salis come candidata alle elezioni europee del Partito Democratico, accompagnati da altri manifesti raffiguranti, si legge in una nota  “il volto tumefatto di una delle vittime dei pestaggi dell’attivista antifascista italiana e della “Hammerbande”, l’organizzazione terroristica internazionale di cui lei è parte”.

Donna investita sulla strisce è grave in ospedale

Questa mattina una  donna  è stata investita da un’auto  in via Cecchi a Torino. L’ambulanza l’ha portata all’ospedale San p Giovanni Bosco in condizioni gravi. Sul posto la polizia locale per i rilievi. Sembra dalle testimonianze che la vittima abbia attraversato sulle strisce pedonali.

Il Piemonte vuole recuperare i tribunali soppressi

Durante l’ultima seduta, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza un Ddl al Parlamento che chiede al ministero della Giustizia, attraverso apposite convenzioni, d’istituire nuovamente alcuni tribunali e procure soppressi nel 2012 dal governo nazionale, per operare una riorganizzazione complessiva degli uffici giudiziari.
Il provvedimento aveva riguardato i tribunali di Pinerolo, Saluzzo, Mondovì, Alba, Acqui Terme, Tortona e Casale Monferrato, con importanti ricadute sull’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini. La proposta prevede, inoltre, che a certe condizioni, possano essere istituiti nuovi tribunali ordinari nelle città in cui avevano sede alcune delle 220 sezioni distaccate soppresse dal medesimo provvedimento.
Come spiegato dalla Giunta nella precedente seduta di Commissione, diverse regioni si sono mosse nei confronti del governo segnalando le loro esigenze e il ministro avrebbe già in programma diversi sopralluoghi. Il Piemonte vuole inserirsi, quindi, in questo progetto di riorganizzazione con delle sedi da riaprire.
Critico sui tempi il relatore di minoranza, Maurizio Marello (Pd): “Dopo 10 anni non sappiamo se è stato raggiunto l’obiettivo economico di quel decreto legislativo, il Ministero della Giustizia non ha mai pubblicato un’analisi, quindi immaginiamo che i risparmi non si siano realizzati e i cittadini hanno subito e continuano a subire un grave disservizio. Questa proposta può anche essere positiva, ma non capiamo perché siamo arrivati all’ultimo giorno, la regione è in forte ritardo. Dobbiamo insistere sul tema delle risorse, i tribunali riaperti devono
funzionare”.
Per Ivano Martinetti (M5s) “siamo di fronte a uno spot elettorale, all’ennesimo episodio di ‘annuncite’. Non ci risulta alcuna proposta al Parlamento approvata negli ultimi decenni e sarà veramente difficile che succeda questa volta. Questa Giunta avrebbe dovuto muoversi con largo anticipo come hanno fatto le altre regioni e la soluzione non può essere una legge presentata in fretta l’ultimo giorno, rischiamo che sia una nuova presa in giro del territorio”.
“Abbiamo contestato questo Ddl nel metodo – ha spiegato Giorgio Bertola (Ev) – poteva essere presentato molto prima e sappiamo, inoltre, il pochissimo peso che hanno le proposte di legge al Parlamento nazionale. A noi sembra un’iniziativa puramente elettorale che serve magari a far uscire un comunicato stampa, ma di nessun effetto concreto”.

“Oltranza Festival” Ritorna a Torino l’“arte dell’incontro contro ogni barriera”

Premio di Musica in “Lingua dei segni”

Da sabato 6 aprile a domenica 15 settembre

Fra arte, musica, tanti concerti e attesi ospiti, ma anche talk, reading e spettacoli teatrali, prenderà il via sabato prossimo, 6 aprile, il nuovo appuntamento con “Oltranza Festival”,il festival multidisciplinare che promuove a Torino la “totale accessibilità” dei luoghi e dei contenuti della cultura, e si differenzia dalla maggior parte degli altri Festival perché, nella sua organizzazione, la resa accessibile dell’evento è al primo posto. Promossa da “Indiependence” e “Soundset APS”, in collaborazione con “LISten APS”, “Magazzino sul Po” e “Anomalia Teatro”, la rassegna si aprirà alle 21 di sabato prossimo 6 aprile al “Magazzino sul Po” (Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione, 18), con il Premio Listen To Me”: il contest di “musica visiva” per cantautori e cantautrici, dedicato alla musica inclusiva e organizzato da “Soundset APS” e “Indiependence”, in collaborazione con “LISten APS”.

 “Ospite d’onore” della serata, “Il Solito Dandy” (al secolo Fabrizio Longobardi, torinese, classe ’93), cantautore che – col suo stile rétro e il suo fascino d’altri tempi – è approdato alla finale di “X-Factor 2023”, e che al “Magazzino sul Po” regalerà una breve performance in acustico con i suoi brani tradotti in “LIS” dall’interprete Erica Zani.

“L’arte e l’incontro – sottolinea Gigi “Bandini” Cosi, presidente di ‘Indiependence’-sono un diritto di tutti. Il nostro non vuole essere però un ‘Festival’ sulla ‘disabilità’. Nostra convinzione é che l’incontro sia l’elemento più potente che sperimentiamo nella vita. E che siano proprio l’‘arte’ e la ‘cultura’, per la loro natura aggregativa, il mezzo più potente attraverso cui amplificare questo messaggio. Perché questo accada, i luoghi che frequentiamo e i contenuti che promuoviamo devono diventare ‘accessibili’ a tutte e a tutti. Nell’immaginare gli spazi d’aggregazione, e quindi nel creare cultura, non può essere concepibile un luogo che, a priori, escluda qualcuno”.

Il “Premio Listen to me” rappresenta quindi la “prima importante iniziativa”, il primo passo fra le tante attività proposte e gli appuntamenti del Festival. Obiettivo del “contest”, la promozione dei concerti e delle performancemusicali tradotte in “lingua dei segni”, per sensibilizzare artisti, pubblico e operatori dello spettacolo, sul tema dell’inclusione. Il vincitore avrà inoltre la possibilità di esibirsi dal vivo con la traduzione dei propri brani in “LIS (Lingua dei Segni Italiana)” sul palcodell’evento principale di “Oltranza Festival” in programma domenica 7 luglio allo “Spazio 211” di via Cigna.

Al fine di “migliorare ulteriormente l’accessibilità” della serata, oltre alle traduzioni in “LIS” il pubblico potrà fruire di “palloncini” per favorire la percezione musicale attraverso le vibrazioni, sottotitoli per le canzoni. In più i volontari saranno a disposizione per facilitare l’ordinazione al bar e per necessità di comunicazione e mobilità, compreso  l’accompagnamento per il tragitto “piazza Vittorio/Magazzino”. Prevista anche la possibilità di avere un ⁠contatto in “videochiamata in LIS” per informazioni, oltre a un pannello di comunicazione da banco, specifico per chi ha impianto cocleare grazie alla collaborazione con “APIC”. E, infine, proprio per eliminare qualsiasi tipo di “barriera”, gli organizzatori hanno pensato e provveduto ad un’iniziativa davvero da “dieci e lode”: un “intervento risolutore” per rendere accessibile (a partire già da sabato 6 aprile) lo spazio sotto il palco del Magazzino con l’installazione di un “piano – palco” in grado di offrire a tutti la possibilità di una migliore visione ed acustica.

Il ricavato del Festival è destinato in parte al finanziamento di una “borsa di studio” in “Disability Management & Inclusive Thinking” presso la “SAA” di Torino e in parte alla realizzazione di “interventi di abbattimento” di barriere architettoniche in circoli culturali non ancora a tutti accessibili.

“Oltranza Festival” prevede altri sette appuntamenti, da domenica 5 maggio a domenica 15 settembre. Evento di chiusura, “Ad Oltranza//Teatro in Lis”, lo spettacolo teatrale tradotto in “lingua dei segni” con visita guidata al “Museo d’Antichità” ai Musei Reali.Per le persone cieche e ipovedenti sarà possibile fruire dell’“audio – descrizione” e, per loro, anche la possibilità di partecipare al “tour tattile” sul palcoscenico.

Per ulteriori info e programma completo: www.oltranzafestival.it

 

g. m.

 

Nelle foto di Marzia Allietta: immagini di repertorio e ” Il Solito Dandy”

Vercelli tra risaie, arte e gastronomia

Il prezioso e singolare passaggio per il Piemonte.

E’ tra le città che Dante ha citato più spesso nella Divina Commedia ricordandola per la ricchezza del suo armonioso e suggestivo paesaggio, il Monte Rosa che la domina dall’alto, il “mare a quadretti” di risaie che orna i dintorni come un florido e umido tessuto, le ricchezze artistiche e architettoniche di coinvolgente bellezza.

Stiamo parlando di Vercelli, la porta di accesso al Piemonte dallavicina Lombardia, probabilmente celtica di origine,  Wehr-Celt il suo antico nome, deliziosa città densa di bellezze , di misurata e gentile atmosfera.

L’ho visitata di domenica, una gita in giornata da Torino per celebrare la fine del lockdown  e immergermi nuovamente in questa regione meravigliosa che è il Piemonte. La sensazione è stata di sospensione onirica, di una realtà d’altri tempi, forse per i suoi borghi silenziosi, per la sobrietà e l’eleganza che la caratterizzano, per la dovizia di tracce e  sigilli storici.

Oltre che per la sua piacevole frugalità Vercelli è nota per importanti impulsi sociali ed economici. L’appellativo di “citta delle 8 ore” le è stato conferito per il limite ad otto ore lavorativeche si concesse alle mondine sancito successivamente a  livello nazionale, è la capitale europea del riso, con una propria Borsa del Riso e  la Stazione Sperimentale di Risicoltura e delle Coltivazioni irrigue; viene inoltre gloriosamente chiamata “la città dei 7 scudetti” grazie alle conquiste sportive del Pro Vercelli tra il 1908 e il 1922.

Arrivando si intuisce subito che ci si addentra in un territorio unico e prezioso ma forse poco conosciuto e sottovalutato livello turistico cosa che credo si debba prontamente rettificare, Vercelli e i suoi dintorni sono certamente da visitare.

Come ci ha suggerito la guida ci dirigiamo subito a Piazza Cavouressenza del centro storico dalla forma a trapezio, luogo di incontri e del mercato bisettimanale, dedicata allo statista che fu uno dei maggiori promotori della risicoltura con la realizzazione di opere dedicate come il Canale Cavour e l’istituzione dell’Associazione Ovest-Sesia. Diversi sono i locali dove mangiare e godersi lo scenario urbano costituito dagli edifici più antichi della città, i portici e la leggendaria Torre dell’Angelo. Non lontano , a Via Foà, troviamo la Sinagoga, opera dell’architetto Giuseppe Locarni, una bellissima espressione di arte moresca in pietra arenaria decorata da merlature, torri e cupole a cipolla e la Chiesa di San Cristoforo, denominata la Cappella Sistina di Vercelli, che lascia senza fiato con i suoi meravigliosi dipinti del ‘500 di Gaudenzio Ferrari. A pochi passi Piazza di Palazzo Vecchio, conosciuta anche come Piazza dei Pesci per il mercato ittico che vi si teneva, ma soprattutto il “broletto” della città dove, nelMedioevo, si radunava il popolo.

Nella direzione opposta si trovano il Duomo dedicato al Patrono della città, Sant’Eusebio, che domina la verde e omonima piazza;più volte distrutto e ricostruito la struttura attuale è stata edificata tra il 1500 e il 1800,  l’importante campanile risale invece al XII secolo.   All’interno troviamo

un imponente crocifisso in legno e oro realizzato nell’anno mille e la cappella con le spoglie del santo. Uscendo dalla Cattedrale vale la pena di dare uno sguardo esterno al Castello Visconteo che fu residenza sabauda, alloggio militare, e attualmente tribunale e carcere.

A pochissimi passi spicca la Basilica di Sant’Andrea, meraviglioso esempio di architettura gotica e romanica completata nel 1227. Simbolo della città, ci meraviglia con la sua bellezza e maestosità; percorriamo il suo perimetro esterno e poi entriamo a visitare la chiesa e il pacifico chiostro. Uscendo troviamo il Salone Dugentesco ex ospedale militare che ospitava pellegrini e viandanti che percorrevano la via Francigena, di cui Vercelli è la decima tappa fino a Robbio; sul lato esterno si può leggere la targa con un passo della Divina Commedia dedicato alla città.

A   Vërsèj, in dialetto piemontese, diversi sono i musei da visitare: sicuramente la Casa-Museo Borgogna, seconda pinacoteca della regione, che vanta numerose opere d’arte collezionate da AntonioBorgogna appunto, viaggiatore e amante dell’arte, Il piccolo Museo dell’Opera del Duomo, il Museo Leone risalente ai primi del 1900 presso la Casa Alciati e il barocco Palazzo Langosco, cheospita una collezione varia: armi preistoriche, corredi di tombe egizie, vasi etruschi, mosaici medievali, porcellane, quadri di epoca moderna e il MAC – Museo Archeologico Civico L. Bruzzadove sono raccolti reperti archeologici “moderni” che ripercorrono il periodo dalle origini della città fino al Medioevo.Davvero interessante è l’Arca, un polo espositivo contemporaneoin vetro e acciaio collocato nella navata centrale della chiesa di San Marco.

Svariate sono le  visite che si potrebbero fare, anche nei dintorni, sostando più giorni.

Consigliato a più voci è il giro delle risaie in bici, soprattutto quando sono allagate in aprile e maggio, (sicuramente evitando l’estate piena per non godere della compagnia di numerose e fastidiose zanzare),  il Sacro Monte di Varallo, Valduggia e la chiesa di San Giorgio.

Un altro validissimo motivo per visitare questo luogo delizioso è l’arte culinaria. Fare un salto alla pasticceria Follis per comprare i bicciolani, i biscotti speziati, è una tappa obbligata come fare colazione o merenda alla Pasticceria Tarnuzzer per gustare la torta tartufata. Il piatto tipico di Vercelli è la Panissa, ma anche il risotto alla Gattinara, il vino che profuma di viola, è notevole! E ancora le patate masarai, la toma valsesiana e i fagioli rossi di Saluggia. Da bere? Dei buonissimi Gattinara, Bramaterra, Coste della Sesia ed Erbaluce.

Quando deciderete di visitare questa bellissima città e i suoi dintorni verificate gli orari di apertura e chiusura delle chiese, dei musei e delle attrazioni in genere, soprattutto nel weekend alcune di queste chiudono alle 12.

Per informazioni www.atlvalsesiavercelli.it

 

MARIA LA BARBERA

Sicurezza sul lavoro, la Regione punta sulla formazione

Sono tanti, troppi gli incidenti sul lavoro anche a Torino e in Piemonte.  È in tema di sicurezza sul lavoro si è rivelata una grande differenza di condizioni tra le piccole, medie e grandi realtà lavorative, con i rischi di incidenti che aumentano in fase decrescente. Il dato emerge dall’indagine conoscitiva del Consiglio regionale, che, come ha sottolineato Sara Zambaia (Lega) nell’introduzione, ha l’obiettivo di elaborare una programmazione delle politiche regionali per migliorare la prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza sui posti di lavoro.  La relazione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.

È stata evidenziata la necessità di istituire una commissione regionale di coordinamento per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inoltre s’intende avviare con lo Spresal un atto d’indirizzo per azioni mutuate e preventive.

Il documento è stato scritto dalla terza Commissione, presieduta da Claudio Leone, al termine di uno specifico lavoro che, dallo scorso 2 novembre, ha visto convocate 12 sedute con l’audizione di tutti i soggetti istituzionali interessati, unitamente alle organizzazioni sindacali e alle associazioni del mondo del lavoro.  Per giungere ad un testo condiviso è stato fondamentale il lavoro svolto da Valter Marin (Lega) per la maggioranza, e da Monica Canalis (Pd) e Francesca Frediani (Up) per i gruppi di opposizione.

La relazione sensibilizza sulla copertura del personale degli organi di vigilanza e chiede di mettere in rete i controlli alle imprese, per poi concentrarsi sulla formazione proponendo che nelle scuole secondarie di secondo grado, ci sia un’ora al mese dedicata alla sicurezza compatibilmente con gli altri moduli formativi.

Importante è poi l’utilizzo del prezziario della Regione per contrastare il lavoro nero, così come si vuole migliorare il monitoraggio informatico sui dati, consentendo anche agli Spresal di collegarsi al Servizio informatizzato nazionale (Sin), per l’incrocio mirato di tutti i dati dell’Agenzia delle entrate, della Camera di commercio, notifiche cantieri, dei Comuni, Inps – Inail, Ispettorato del Lavoro, Pronto soccorso, sulla congruità del costo del lavoro e sui ribassi anomali.

Nel dibattito Canalis si è soffermata sulle piaghe del lavoro nero, del caporalato e del lavoro sfruttato e sommerso, “che comportano maggiori rischi, così come la mancanza di investimenti sulla sicurezza nelle piccole medie imprese, la carenza del personale per i controlli e subappalti”. Frediani ha parlato di mondo del lavoro che cambia, “ma alcune attività continuano ad essere svolte senza innovazioni sulla sicurezza e senza formazione adeguata. Seve lavorare per una cultura della sicurezza nelle scuole”.

Edilizia sociale, Pd: “Residenzialità prima del bisogno”

SARNO – CANALIS (PD): “STRAVOLGE IL CONCETTO DI CASA POPOLARE: AVEVAMO RAGIONE!”

4 aprile 2024 – La II Commissione del Consiglio regionale è stata chiamata a esprimere il parere sulle modifiche al “Regolamento dei punteggi in attuazione dell’articolo 8, comma 1, della legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3 Norme in materia di edilizia sociale” a seguito dell’approvazione della nuova legge sull’edilizia sociale.

“Viene confermato, totalmente discriminatorio, il nuovo Regolamento per l’assegnazione delle case popolari. E la stessa denuncia è stata avanzata dai sindacati degli inquilini delle case popolari. La Giunta Cirio, infatti, dà più valore agli anni di residenza che alle fragilità sociali. Richiedenti titolari di pensioni o assegno sociale ricevono 1 punto, mentre chi risiede nel territorio regionale da almeno 15 anni ne riceve 3. Per non parlare dei nuclei monogenitoriali con presenza di figli minori che si vedono assegnare 3 punti e sopravanzare da chi risiede in Piemonte da 20 anni e 25 anni rispettivamente con 4 e 5 punti! Legare punteggi così alti al periodo di residenza e non al reale bisogno è una vergogna. È un affronto a chi vive in situazioni di difficoltà.” dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Diego Sarno e Monica Canalis.

“Durante la discussione della nuova legge sull’edilizia sociale – affermano gli esponenti dem – avevamo denunciato più volte che il provvedimento avrebbe sovvertito il concetto di base per il quale sono state create le case popolari: il bisogno, il sostegno alle fragilità. Questo Regolamento non fa che confermare i nostri timori. Il Presidente Cirio ha voluto una legge profondamente sbagliata, che creerà un vulnus profondo nelle assegnazioni, trasformando, in molti casi, il bisogno in un elemento secondario. Continueremo a denunciarlo in tutte le sedi possibili e una volta tornati al governo del Piemonte aboliremo questo abominio”.