ilTorinese

Controlli di polizia in Barriera di Milano

La Polizia di Stato ha effettuato un controllo straordinario del territorio ad “Alto Impatto” insieme a personale della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale. Al servizio, coordinato dal Commissariato di P.S. Barriera Milano, hanno concorso equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile e dell’unità cinofila.

L’attività si è concentrata nei quartieri di competenza del Commissariato portando ai seguenti risultati:

ü 120 persone identificate;

ü 2 persone denunciate in stato di libertà;

ü 6 locali controllati;

ü 19100 euro di sanzioni amministrative.

Nello specifico, due cittadini di origine subsahariana sono stati trovati in Largo Corso Giulio Cesare con alcune dosi di crack e circa 300 euro in banconote, il tutto è stato debitamente sequestrato. Entrambi, dichiaratosi minorenni, ma di fatto maggiorenni a seguito di accertamenti, sono stati deferiti in stato di libertà per falsa dichiarazione a Pubblico Ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Nella stessa zona la Polizia Locale ha elevato sanzioni amministrative per un ammontare di 8000 euro nei confronti di un mini market ove hanno rinvenuto e sequestrato 24 kili di pesce mal conservato e senza alcuna tracciabilità.

In una traversa del medesimo Corso la Polizia Locale ha inoltre sanzionato un negozio ortofrutticolo per un totale di 5000 euro in quanto sorpreso a vendere alcolici senza alcuna licenza e per carenza di condizioni igienico-sanitarie.

In un altro mini market nelle vicinanze è stata riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare per cui il titolare è stato sanzionato per un ammontare di 6100 euro dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale.

Torna Fabbriche Aperte Piemonte

Dentro il cuore del Piemonte industriale, per scoprire il valore di chi crea valore

 

L’assessore Tronzano: “Un evento importante che fa cultura e permette al pubblico di visitare i luoghi della produzione industriale”

Lo scorso mese di ottobre si è tenuta la quarta edizione di Fabbriche Aperte Piemonte, un successo di pubblico e di partecipazione che ha permesso a più di 8000 persone di visitare i luoghi di produzione industriale e manifatturiera del territorio, aperti per l’occasione. 117 le aziende che avevano partecipato lo scorso mese di ottobre e che erano rappresentative delle principali filiere produttive che compongono l’economia piemontese dall’aerospazio all’automotive, dal tessile all’alimentare, dalla meccatronica alla chimica e farmaceutica. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di conoscere la propensione all’innovazione tecnologica, capire l’organizzazione della produzione e le fasi dei processi che portano sul mercato prodotti di eccellenza, simbolo della grande tradizione manifatturiera del territorio.

Ora si parte con la prossima edizione Quest’anno la manifestazione è prevista nei giorni 25 e 26 ottobre, con possibilità, per le aziende interessate, di proporre slot di visita aggiuntivi anche per giovedì 24. L’iniziativa rientra fra le attività di comunicazione istituzionale del programma regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027.

Anche per l’edizione targata 2024, le imprese possono proporre dei percorsi di visita, rigorosamente gratuite, nel loro stabilimento (sede di processo produttivo manifatturiero, in Piemonte) nell’arco dei giorni della manifestazione, organizzati e gestiti sulla base delle loro esigenze e disponibilità, indicando degli slot temporali e il numero massimo di presenze accettabili per ogni turno.

Al fine di informare le aziende e raccogliere la loro fondamentale disponibilità a collaborare per la migliore realizzazione dell’iniziativa, la Regione Piemonte ha pubblicato un Avviso di interesse e ha mandato una lettera a 900 aziende presenti sul territorio, sia a quelle che avevano già partecipato in passato, alle precedenti edizioni, che a quelle finanziate coi fondi POR FESR 2014-2020.

“L’iniziativa “Fabbriche Aperte Piemonte – Dentro il cuore del Piemonte industriale, per scoprire il valore di chi crea valore”, commenta l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano – è validissima e ha avuto un grande riscontro in passato. Permette al pubblico di visitare i luoghi della produzione industriale, aperti straordinariamente per l’occasione. Un’occasione di incontro e di valorizzazione del nostro patrimonio per far comprendere l’altissima qualità delle nostre produzioni e del Made in.”

L’avviso per le manifestazioni di interesse da parte delle aziende è disponibile alla pagina:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/comunicazione-fesr/fabbriche-aperte-2024-manifestazione-interesse-partecipare-per-aziende-piemontesi

La Polizia Locale sventa due furti nelle scuole

La Polizia Locale ha sventato nella notte due furti in altrettante scuole della città, in via Tronzano 20 e via Thouar 2.

Nel primo caso il responsabile è stato individuato e assicurato alla giustizia. Intorno alle 4 del mattino gli agenti stavano effettuando un sopralluogo di pattuglia all’interno del Nido d’Infanzia “Il Pulcino” di via Tronzano 20 quando un uomo ha cercato di introdursi all’interno forzando la porta d’ingresso ed è stato arrestato in flagranza di reato.

Qualche ora dopo qualcuno ha cercato di introdursi nella Scuola Primaria “Margherita di Savoia” di via Thouar 5 con l’effrazione di una finestra. Il suono dell’antifurto e l’immediato arrivo degli agenti della municipale di pattuglia sul posto ha messo in fuga i ladri e sventato il furto.

È il primo esito positivo del rafforzamento dell’attività di controllo del territorio da parte della Polizia Locale a seguito del preoccupante incremento dei furti nelle scuole torinesi, segnalato il 27 marzo scorso dal Sindaco al Prefetto con una lettera. In quell’occasione oltre all’attività investigativa già avviata dalla Municipale si era deciso di potenziare il controllo del territorio con 10 pattuglie e una ventina di agenti dedicati al monitoraggio delle scuole, sul posto e con pattugliamenti di quartiere, con particolare attenzione per le scuola maggiormente interessate da furti nell’ultimo periodo, situate in particolare nelle circoscrizioni 5 e 6.

“Un primo risultato dell’azione di contrasto messa in campo verso un fenomeno odioso come quello dei furti e dei vandalismi nelle scuole -commenta il Sindaco Stefano Lo Russo- per il quale ringrazio l’impegno della Polizia Locale. Un fenomeno su cui, come ho già avuto modo di dire, l’attenzione deve restare alta: sono stati 22 i furti perpetrati nelle scuole della città di Torino dall’inizio dell’anno, che hanno causato danni per la collettività e richiesto operazioni di riparazione e sanificazione bloccando lo svolgimento delle lezioni.

Certi del sostegno delle forze dell’ordine, continueremo a portare avanti impegno costante, grazie al lavoro prezioso della nostra Polizia Municipale. Vogliamo utilizzare tutte le risorse a disposizione, nelle nostre aree di competenza, per contrastare questi atti, vandalismi contro l’intera comunità. Continueremo a vigilare, nell’interesse delle bambini e dei bambini”.

Giovedì il problema dei furti nelle scuole è stato all’ordine del giorno del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura, cui ha preso parte per la Città l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno. “Queste intrusioni violano uno spazio che dovrebbe sempre far sentire bambine e bambini al sicuro -aggiunge l’assessora-. L’edilizia scolastica sta facendo la sua parte riparando tempestivamente i danni e rafforzando, laddove possibile, le misure di sicurezza, ma certamente l’intervento della Polizia Municipale è essenziale per contrastare questi reati e dà un segnale immediato e molto forte alle scuole e alle famiglie. Il tema, come già evidenziato nei giorni scorsi, è una priorità per l’amministrazione. Uniamo le forze, con tutte le istituzioni, per invertire insieme questa riprovevole tendenza”.

RUN4HOP – Torino corre per la solidarietà

 

Anche Torino, il 13 aprile, alle 11 da piazza Castello, in contemporanea con i capoluoghi di tutte le Regioni, sotto la regia del Comitato Fidal Piemonte in collaborazione con i Comitati provinciali, correrà per la ricerca partecipando alla quarta edizione della Run4Hop, il Giro d’Italia podistico solidale non competitivo organizzato  in staffette che,  fino al 21 aprile, coinvolgerà tutta Italia.

Oltre 400 associazioni sportive, decine di reparti militari, sezioni AIA e singoli runners si passeranno il testimone della solidarietà su tutto il territorio nazionale fino al 21 aprile. Quest’anno i fondi andranno a favore di AIL l’associazione italiana contro leucemie-linfomi e mieloma.

Ogni giorno verrà percorsa una tratta prestabilita che vedrà coinvolti i podisti  dei rispettivi territori che potranno percorrere la quantità di km desiderata, contribuendo a portare a termine il progetto benefico.

Il percorso che interessa Torino e il Piemonte è consultabile al link https://run4hope.it/staffetta/il-percorso

“Ogni passo, ogni forma di partecipazione a questa manifestazione sportiva – ha dichiarato l’assessore allo Sport Domenico Carretta  in occasione della presentazione delle magliette ufficiali della gara –  rappresenterà un contributo per migliorare la vita di qualcuno. Invitiamo tutti i torinesi a unirsi a noi nella Run4Hope, mostrando il loro impegno e la loro generosità per sostenere una causa così importante” .

TORINO CLICK

Assemblea dei benzinai Confesercenti

Affollatissima assemblea dei benzinai nella sede di Confesercenti a Torino. Molti i temi all’ordine del giorno: dal tavolo con il governo per la nuova normativa di settore, ai nuovi contratti proposti dalle compagnie petrolifere, i quali comportano precarietà e insicurezza. (Facebook)

Castellamonte collabora con la Cina per un progetto artistico

Un’importante collaborazione Italia – Cina è stata illustrata nel Comune di Castellamonte durante la presentazione del progetto della nuova opera d’arte urbana che sarà realizzata in cooperazione fra artisti cinesi e castellamontesi.
Castellamonte e la città cinese di Wenzhou unite artisticamente nell’amore per la ceramica.
Nella sala consiliare di Palazzo Antonelli Pasquale Mazza, sindaco di Castellamonte e consigliere delegato di Città metropolitana di Torino, ha accolto Ming Chen, presidente di Angi Italia, Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese e gli artisti e artigiani della ceramica cinese Zhang Changcai e Zhang Liang che insieme agli artisti locali stanno realizzando l’opera.
Alla presentazione sono intervenuti Claudio Bethaz, assessore alla cultura di Castellamonte, Giuseppe Bertero, curatore della Mostra della Ceramica – Castellamonte e i ceramisti locali Roberto Perino e Sandra Baruzzi. (Facebook)

La Regione recluta 181 nuovi medici di famiglia in Piemonte

La Regione Piemonte ha reclutato 181 nuovi medici di famiglia destinati ad altrettante zone che risultavano scoperte. L’assegnazione è avvenuta al termine di un avviso che ha visto la partecipazione di circa 200 aspiranti medici di medicina generale, la grande maggioranza dei quali ha accettato l’assegnazione.

«Da mesi la Regione Piemonte è al lavoro per garantire la presenza dei medici di famiglia nelle zone che sono rimaste scoperte a causa della carenza di professionisti – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – molti medici in questi anni sono andati in pensione e non sempre si riesce a garantire il turn over a causa della mancanza di professionisti in arrivo dalle scuole di medicina. In questo difficile contesto, che riguarda tutte le regioni italiane, garantire l’assistenza sanitaria territoriale è per noi una priorità e infatti già la prossima settimana è previsto un nuovo avviso per ulteriori assegnazioni aperto a medici già nella graduatoria regionale, ai trasferimenti da fuori regione e a eventuali nuovi idonei che abbiano acquisito i titoli».

Nel dettaglio, la suddivisione per provincia:

18 ALESSANDRIA

5 ad Alessandria,

2 a Castellazzo Bormida, Casale Monferrato, Ovada

1 a Frassineto Po, Sale, Tortona, Novi Ligure, Carpeneto-Trisobbio

NB* per 2 medici è ancora in fase di definizione il Comune al quale sono stati assegnati

1 ASTI

1 nuovo medico a Baldichieri

7 BIELLA

2 nuovi medici prendono servizio rispettivamente a Biella e a Pollone

1 rispettivamente a Sandigliano, Cavaglià, Valdilana.

33 CUNEO

2 a Cuneo, Demonte, Sommariva Perno;

1 nuovo medico a Caraglio, Borgo San Dalmazzo, Centallo, Mondovì, Pianfei, Farigliano, Garessio-Ormea, Saliceto, Barge, Saluzzo, Bagnolo, Costigliole Saluzzo, Savigliano, Racconigi, Marene, Neive, Castagnito, Guarene, La Morra, Cherasco, Bra

NB * per 6 medici è ancora in fase di definizione il Comune al quale sono stati assegnati

11 NOVARA

4 nuovi medici a Novara

3 a Trecate

2 a Galliate

1 a Cameri e Caltignaga

104 TORINO E CITTA’ METROPOLITANA

54 nuovi medici a Torino,

5 a Collegno

3 a Pavone Canavese

2 a Rivoli, Leinì, Avigliana, Chieri, Moncalieri, Venaria

1 rispettivamente a Grugliasco, Piossasco, Beinasco, Giaveno, Chiomonte, Almese, Druento, Givoletto, Pinerolo, Roletto, Perosa Argentina, Villar Pellice-Bobbio Pellice, Borgaro, Barbania, Lanzo, Brandizzo, Cavagnolo, Chivasso, Ivrea, Borgofranco di Ivrea, Candia, Strambino, Rivarolo, Busano, Baldissero, Carmagnola.

NB* per 4 medici è ancora in fase di definizione il Comune al quale sono stati assegnati

2 VERBANO CUSIO OSSOLA

1 a Santa Maria Maggiore e 1 a Domodossola

5 VERCELLI

2 a Gattinara

1 a Santhià, a Varallo e Trino (Comune che fa parte dell’Asl Alessandria).

Apre l’ambulatorio veterinario sociale

Lunedì 8 aprile si terrà a Torino,  in via degli Abeti 16, nel quartiere Falchera, l’inaugurazione dell’Ambulatorio Veterinario Sociale dell’Asl «Città di Torino», destinato alla cura degli animali da affezione intestati alle persone in carico ai Servizi Sociali.
L’appuntamento è alle ore 10, in via degli Abeti 16, alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dell’assessore regionale al Benessere Animale, Chiara Caucino, di esponenti dei vertici della Sanità piemontese e dell’Asl «Città di Torino» e di altre autorità ed esponenti delle Associazioni.

Fare l’Europa, fare la pace: la visione dell’economista Jahier

Lunedì 15 aprile 2024

LUCA JAHIER

Moncalieri, ore 17

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Una bussola per ritrovare l’orientamento nel complesso scenario europeo, tra corrosive parole d’ordine anti-sistema – ovunque in forte ascesa nei consensi – e rischio di sfilacciamento della delicata trama alla base del progetto dell’Unione Europea. Lunedì 15 aprile Luca Jahier è alla biblioteca civica Arduino di Moncalieri per presentare il suo volume Fare l’Europa, fare la pace. Riflessioni e provocazioni per evitare il collasso europeo (ore 17, via Cavour 31). Luca Jahier è giornalista, politologo ed economista esperto di Terzo Settore, cooperazione internazionale e politiche europee. Modera l’incontro il giornalista Luca Rolandi. Introduce l’assessore alla Cultura Laura Pompeo. Cambiamento climatico, migrazioni epocali, guerre, crisi del nostro modello economico, contraddizioni culturali e rivendicazioni sociali sono la miscela esplosiva che può fare a pezzi i nostri destini. Eppure l’Europa non è un “incidente della storia”, ma uno straordinario progetto politico, nato sulle ceneri di due guerre mondiali, volto a condividere valori, risorse e istituzioni per il progresso comune. E l’Europa in questi passati quattro anni ha dato riposte straordinarie di fronte alle più gravi crisi della sua storia. Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook.

Luca Jahier passa in rassegna gli ultimi sessantasette anni del progetto a dodici stelle, con la competenza e la passione di un militante europeo che propone un’agenda di speranza per l’Europa del 2030 – sintetizzano il ViceSindaco Davide Guida e l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – priorità programmatiche che, dal patto verde alle politiche di asilo, dalla sovranità strategica alla difesa, dalla coesione alla riforma delle Istituzioni e del bilancio, tracciano la rotta di una scommessa possibile. Sta a noi raccogliere l’invito di David Sassoli, cui Jahier ha dedicato il suo saggio, a custodire l’edificio di pace sorto sulle macerie del secondo conflitto mondiale. E’ più che mai necessaria una mobilitazione straordinaria della società civile, una stagione rifondativa e di riscoperta del progetto europeo, e la vicina scadenza elettorale europea è certamente un’occasione da non sprecare”.

Lo stile democristiano, cioè lo stile centrista

LO SCENARIO POLITICO Di Giorgio Merlo

Lo stile conta in politica? Sì, eccome se conta. Perchè lo stile non è solo forma ma è anche, e soprattutto, sostanza. Certo, se confrontiamo lo stile dei populisti con tutti quelli che sono estranei ed esterni a qualsiasi deriva populista e anti politica, non è necessario neanche un supplemento di riflessione per coglierne la differenza strutturale. La realtà evidenzia, in modo persin plastico, la diversità quasi antropologica tra i due campi.
Ora, per non rifugiarsi nel genericismo, è abbastanza evidente che c’è uno stile che caratterizza la buona politica. O meglio, una politica che non ama gli attacchi personali, la criminalizzazione politica degli avversari/nemici, la delegittimazione morale, gli insulti e ogni sorta di contumelie nei confronti di chi non la pensa come te. Uno stile che, come ovvio a tutti, non appartiene a coloro che praticano quotidianamente la radicalizzazione della lotta politica da un lato e la scientifica demolizione personale e morale degli avversari/nemici dall’altro. E, al riguardo, c’è una categoria di persone – come cifra politica e culturale – che erano e restano alternativi e sostanzialmente estranei a quello stile. Ed è lo stile che comunemente viene definito come “democristiano”. Che dagli storici detrattori della sinistra ex e post comunista e da tutto il circo mediatico e giornalistico che storicamente li sostiene, viene interpretato come un comportamento alla ricerca della sola mediazione al ribasso, un po’ tartufesco e un po’ ipocrita, nonchè viscido. Insomma, secondo questi incalliti e strutturali detrattori, lo stile democristiano non è altro che una versione macchiettistica o vagamente goliardica da rispettare, oggi che non c’è più la Dc, ma nulla più.
Eppure, al di là di questa categoria ideologica e moralistica, cresce la domanda trasversale nella pubblica opinione di chi vuole una classe dirigente politica che si caratterizzi anche attraverso lo stile. Che non va confuso, come ovvio, con un tratto moralistico o perbenista ma, semmai, con un modo d’essere che restituisce serietà, credibilità e trasparenza alla politica, anche attraverso quella che un tempo un grande storico cattolico, Pietro Scoppola, definiva come “cultura del comportamento”.
Penso, per fare due soli esempi concreti e al di là anche delle riflessioni che di volta in volta vengono avanzate, allo stile di Dario Franceschini e di Pier Ferdinando Casini. Due esponenti politici che, ieri come oggi, sono stimati e rispettati – per citarne solo due, come ovvio – per come espongono le loro argomentazioni, per il comportamento concreto con cui declinano il confronto con gli altri interlocutori politici amici e avversari e, in ultimo, per una concezione della politica che non è mai ispirata e caratterizzata da massimalismi, radicalismi, radicalizzazione, giudizi morali e men che meno attacchi personali.
Insomma, quando si parla della rimpianta e sempre più evocata classe dirigente del passato – soprattutto e specificatamente quella democristiana – non c’è solo il ricordo di una cultura politica ma anche, e soprattutto, di un modo d’essere in politica che è destinato a restare sempre attuale contro ogni forma di maldestra e presunta modernità. Perchè, appunto, lo stile non è mai solo forma ma è sempre vera e propria sostanza. Politica e culturale.