ilTorinese

L’isola del libro

 

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Tore Renberg “La mia Ingeborg” -Fazi Editore- euro 18,00

Tore Renberg è uno degli autori Norvegesi più acclamati e di successo, e l’editore Fazi ha il merito di avere tradotto in italiano questo strepitoso libro.

Romanzo breve, duro, durissimo, a tratti scarno, ma di una portata emotiva immensa. Capitoli brevi e frasi spesso taglienti come una lama affilata che entra laddove non vorremmo arrivasse.

Cruda la storia raccontata in prima persona dal protagonista. L’anziano Tollak, rude, scontroso e solitario, che vive isolato sulle alture del Sørfjellet e, sentendo approssimarsi la morte, decide di svelare il terribile segreto che gli rode l’anima.

Proprietario di una segheria (alla quale è rimasto tenacemente attaccato anche se insufficiente a garantire il sostentamento della famiglia) tutta la sua vita ruotava intorno alla moglie che non c’è più. Era la sua Ingeborg, il suo baricentro, l’unica persona ad averlo capito; e la sua morte l’ha scaraventato in un abisso di solitudine e rimpianto.

I figli ormai sono lontani e lui è rimasto con Oddo, il ragazzo ritardato e maltrattato da tutti, che con Ingeborg avevano accolto quando era bambino. Ora Oddo è un adulto nel fisico, ma il cervello è quello di un infante.

Ed è anche intorno a lui che si muove questo romanzo denso di tristezza, solitudine, disagio, anafettività e un terribile segreto.

 

 

Rebecca Donner “Nei giorni oscuri della nostra vita” -Feltrinelli- euro 25,00

Questo è uno dei libri più belli letti ultimamente, dedicato a Mildred Harnack, animatrice di una rete di resistenza antinazista, che finì sulla ghigliottina per ordine diretto di Hitler.

A scrivere la sua tragica storia è la pronipote, la scrittrice e giornalista canadese 53enne Rebecca Donner, dopo anni di accurate ricerche.

Mildred Fish Harnack -sorella della bisnonna della scrittrice- è nata il 16 settembre 1902 a Milwaukee nel Wisconsin, e il suo destino viene deciso quando all’università incontra l’intellettuale tedesco Arvid Harnack. Oltre all’amore e al matrimonio c’è la condivisione profonda delle idee e dell’impegno politico.

I due si stabiliscono a Berlino e insegnano all’università; mentre la storia scivola verso l’orrore con la fulminante ascesa al potere di Adolf Hitler.

Arvid e Mildred creano una rete di oppositori al nazismo composta da studenti, operai, intellettuali, diplomatici…uomini e donne indomiti, pronti a rischiare la vita per le loro idee di libertà e giustizia. Il gruppo denominato “Orchestra rossa”, organizza riunioni segrete (anche nel modesto appartamento della coppia) e diventa una delle più importanti reti di resistenza, il cui percorso interseca drammaticamente i tragici eventi storici.

I due infine vengono arrestati e torturati a lungo dai peggiori aguzzini dell’apparato di persecuzione e morte Hitleriano. Come loro, cadono nella rete delle SS, uno dopo l’altro, i membri della resistenza. “Orchestra rossa” viene smantellata, i suoi componenti torturati e condannati tutti a morte.

Arvid viene impiccato, mentre per Mildred la pena comminata è di sei anni di reclusione. Ma i verdetti devono essere vagliati ed approvati direttamente dal Führer, che va su tutte le furie davanti a quello per Mildred e lo cambia con l’inappellabile condanna a morte. E che morte!

Le pagine più intense del libro sono quelle dedicate alla prigionia, all’isolamento, alle torture dei prigionieri. Si entra nelle celle e nelle storie di uomini e donne che gli aguzzini distruggono con orribile sadismo. Mildred finisce legata e ghigliottinata il 16 febbraio 1943 nel carcere di Plötzensee; la sua testa cade sotto la lama dell’efficiente ghigliottina Mannhardt, messa a punto dai nazisti per incrementare le esecuzioni.

Ancora più atroce è scoprire il destino che attende i corpi delle giustiziate; finiscono tutti dissezionati dal professore Hermann Stieve che riceve continuamente i cadaveri delle donne della resistenza grazie ad un accordo con il direttore del carcere.

Stieve stila un preciso elenco della sua carne da macello, compreso quello decapitato di una giovane Hilde Coppi che aveva partorito da poco.

Giustifica il suo operato con la ricerca medica: preleva ovaie e uteri per studiare gli effetti dello stress sull’apparato riproduttivo femminile. Fa a pezzi quei corpi con lo stesso ardore scientifico con cui nei campi di concentramento altri medici condussero esperimenti orribili sui prigionieri. E la Donner ricostruisce anche questa nefanda pagina di storia.

Inclusa la menzogna con cui Stieve, professore di anatomia all’Università di Berlino, consegna all’allieva Margarete von Zahn-Harnack (nipote di Arvid) l’urna con le ceneri di Mildred, sostenendo che ne aveva salvato il cadavere decapitato dalla dissezione. Falso, perché nella sua lista macabra Mildred compare con il n 84 tra i corpi smembrati.

 

 

Valeria Provenzano “Le mille strade per Buenos Aires” -Garzanti- euro 16,00

Una bellissima e struggente storia scritta dalla giovane Valeria Provenzano, nata nel 1992 a Cumaná nei Caraibi Venezuelani; oggi trapiantata a Torino, dopo aver vissuto in vari luoghi e sempre in movimento.

In questo romanzo di esordio narra la vita difficile della protagonista Rosario, sospesa tra abbandono, fuga e rinascita. La conosciamo quando ha 12 anni, nel 1941, e vive a San Juan, paesino dell’Argentina, in una famiglia numerosa e poverissima. Tanto in difficoltà che il padre la vende a un’anziana signora, Iris; durissima ebrea ortodossa che le cambia il nome in Judith e la porta nella sua fattoria a lavorare come schiava.

L’impatto con il duro lavoro, la solitudine, la vita di stenti e in cattività le piomba addosso come un macigno. Ad alleviare il suo dolore è la presenza del giovane Facundo che ha avuto la stessa sorte. Lui è diventato Ivri e, a differenza di Rosario, ha accettato la schiavitù quasi con gratitudine, legandosi sempre di più ai padroni. Un terremoto che spezza la schiena a Iris scombussola la vita della fattoria e i due ragazzi diventano strategici per la vita dei padroni.

Ma è appena l’inizio di una serie di vicende che inducono Rosario a scappare, incinta e sola, verso la famiglia di origine, che nel frattempo è stata falciata da lutti e abbandoni. Nulla potrà più essere come prima. E ancora una volta la protagonista deve ricominciare daccapo.

Altri lidi, un altro paese, una sorella che la ospita e poi precipita nella malattia. Rosario si mantiene come donna delle pulizie nelle case dei ricchi e riesce a farsi una famiglia tutta sua con Raúl. Avranno 5 figli, ma lui non è l’uomo che lei pensava.

Altre battaglie l’attendono, le affronta tutte, con forza e coraggio; cresce come essere umano che impara a fare i conti con quel senso di abbandono di quando aveva 12 anni e un futuro da schiava. Diventa una donna indipendente e piena di affetti profondi, che è andata oltre tutte le delusioni che la vita le ha scaraventato addosso.

 

 

Hannah Rotschild “Ritorno a Trelawney”

-Neri Pozza- euro 19,00

Hannah Rotschild è un’aristocratica dama inglese, prima donna presidente del Cda della National Gallery, autrice di romanzi in cui mette sotto la lente d’ingrandimento vizi e vezzi

dell’aristocrazia britannica e il business (non sempre limpido) del mondo dell’arte.

Ora ci riporta nella fatiscente dimora di Trelawney, in Cornovaglia, nelle spire della famiglia eccentrica, andata in malora nel corso di tre generazioni di incapaci.

La tenuta è finita nelle mani di sir Thomlinson Sleet, personaggio discutibile che ha sposato la bellissima Ayesha, figlia illegittima del conte di Trelawney, cresciuta nel palazzo indiano di un maharajah. E’ una storica dell’arte che si ritrova ad essere moglie trofeo, sottomessa al marito faccendiere senza scrupoli, accumulatore di ricchezze e conquiste femminili senza un’oncia di autentico sentimento.

Ayesha ha ereditato il castello, suscitando la rabbia dei parenti che l’avevano sempre tenuta lontana e reietta. Quando poi scopre che il marito l’ha ingannata (facendole firmare documenti che di fatto la privano di proprietà e soldi), e deve lottare per la custodia della figlia Stella, allora rialza la testa.

Il resto è la storia di come Ayesha cerca di fronteggiare il marito che si è invaghito di una losca affarista albanese legata alla mafia del suo paese.

In mezzo ci sono vari personaggi, spesso parecchio eccentrici, come la duchessa vedova 87enne Clarissa che inventa un talk show sul nulla.

Poi dissapori tra consanguinei e meschinità assortite, raccontati con grande ironia. Ma anche argomenti tosti, come l’uso illegale delle cripto valute, le zone d’ombra della politica internazionale, l’abuso informatico dell’insider trading.

Europee, Forza Italia candida il notaio Gili

La linea moderata, europeista  e liberale che Forza Italia ha abbracciato sotto la guida di Antonio Tajani pare stia dando buoni frutti, almeno a giudicare dalle ultime competizioni elettorali e dai sondaggi che danno gli “azzurri” in recupero, con un possibile sorpasso rispetto alla Lega. 

Una caratteristica che ha sempre connotato e “premiato” il movimento fondato da Silvio Berlusconi è poi quella di far scendere in campo esponenti della società civile, del mondo delle imprese e delle professioni, in grado di mettere al servizio delle istituzioni e dei cittadini  le proprie competenze. In questo senso è da interpretare la decisione dei coordinatori regionale e provinciale di Forza Italia, il ministro Zangrillo e il senatore Rosso, di candidare il notaio torinese Gustavo Gili alle prossime elezioni europee.

 

La candidatura di Gili, che due anni fa è stato eletto revisore dei conti nel Consiglio Nazionale del Notariato, è stata presentata nella sede torinese del partito in via Barbaroux, insieme a quella della commercialista chivassese Clara Marta, già candidata a sindaco di Chivasso per il centrodestra. Gili ha spiegato di avere accettato la candidatura alle elezioni europee, nel collegio nord-ovest, per la lista di Forza Italia proprio perché si tratta di “Un’opportunità per me di portare le istanze di un’intera categoria, il Notariato, davanti a tutta l’Europa: sarebbe la prima volta in assoluto. Il peso delle decisioni prese dall’alto, a Bruxelles, influenza pesantemente la nostra vita professionale”.

Gili afferma di sentire “il bisogno di contribuire in prima persona a scelte  importanti: farlo “a monte” è l’unico modo per cambiare le cose. E sono pronto – aggiunge – a mettere al servizio della politica attiva la stessa passione, lealtà e serietà che hanno guidato per oltre 20 anni il mio lavoro”. Tra i temi che il candidato, forte del suo “bagaglio” professionale di notaio,  intende approfondire nel suo programma: la concorrenza, il contrasto a criminalità e riciclaggio, le politiche di transizione energetica, E ancora: una parità reale tra donne e uomini, data dallo sviluppo di una nuova mentalità e cultura, il recupero del patrimonio edilizio esistente, l’introduzione  di una soglia di compenso minima inderogabile e davvero equa per tutti i professionisti.

“Farò di tutto – conclude Gili – per portare incentivi europei nella nostra meravigliosa nazione: solo innescando un volano economico virtuoso si potrà generare benessere per tutti”.

 

Montagna, interventi per le calamità

Sono oltre 5,2 i milioni di euro che saranno erogati, con le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, a favore dei Comuni montani colpiti da calamità naturali.

“In questi anni la Regione Piemonte ha promosso e realizzato numerosi interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna ed altrettante misure di sostegno a favore dei Comuni, per rendere le nostre montagne sempre più attrattive non solo per il turismo ma anche come luoghi per vivere tutto l’anno.

Con questo dettagliato programma agiamo sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico e del pronto intervento quando si verificano eventi calamitosi che necessitano di risposte tempestive”, affermano il presidente della Regione Alberto Cirio, il vice presidente ed assessore alla montagna, Fabio Carosso e l’assessore alla difesa del suolo Marco Gabusi.

Gli interventi previsti sono:

  • la difesa da frane di crollo e caduta di massi o porzioni di terreno su luoghi abitati, luoghi di transito, zone di deflusso delle acque;

  • le opere di difesa idraulica e di regimazione dei corsi d’acqua;

  • il ripristino di viabilità comunale finalizzato a prevenire ulteriori dissesti.

In totale sono 64 i Comuni beneficiari degli interventi: questo l’elenco suddiviso per provincia.

Alessandria (14): Albera Ligure, Borghetto Borbera, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Casasco, Castellania Coppi, Castelletto d’Erro, Cavatore, Costa Vescovato, Gremiasco, Lerma, Mongiardino Ligure, Montechiaro d’Acqui, Pozzol Groppo;

Asti (2): Cassinasco, Roccaverano;

Biella (6): Campiglia Cervo, Pettinengo, Portula, Sordevolo, Valdilana, Zumaglia;

Cuneo (22): Acceglio, Brossasco, Chiusa Pesio, Entracque, Frabosa Soprana, Gambasca, Martiniana Po, Melle, Monastero di Vasco, Montaldo di Mondovì, Paesana, Pamparato, Piasco, Rifreddo, Roburent, Roccaforte Mondovì, Sampeyre, Torre Mondovì, Valdieri, Valgrana, Vernante, Villar San Costanzo;

Torino (9): Almese, Bardonecchia, Gravere, Ribordone, Ronco Canavese, Rubiana, Sauze di Cesana, Traversella, Traves;

Verbano-Cusio-Ossola (6): Bognanco, Domodossola, Gignese, Macugnaga, Montescheno, Pallanzeno;

Vercelli (5): Cellio con Breia, Cravagliana, Fobello, Mollia, Rimella.

A Torino la mostra MIIT Factory, una riflessione sul concetto di arte

Ha inaugurato sabato 6 aprile scorso, al museo MIIT di corso Cairoli 4 la mostra MIIT Factory, un’occasione di dialogo e di confronto con esperti, istituzioni, associazioni e reti per delineare le direzioni e le strategie più opportune su cui poter lavorare in futuro.

Il tema risulta molto ampio nell’accezione più allargata, l’arte, quale elemento di confronto, pace, dialogo, libertà, amore, scambio di cultura e tradizione artistica, innovazione, ma in particolare ricerca e sperimentazione nel senso più autentico della mission di una Factory.

L’esposizione è una mostra internazionale dedicata all’arte, alle ricerche e sperimentazioni visive di artisti quali Paolo Avanzi, Lucia Albertini, Enrico Frusciante, Bruno Molinaro, Vito Garofalo, Giuseppe Oliva, Massimo Ricchiuto, Maria Elena Ritorto, Adriano Savoye e altri.

La mostra è anche dedicata ai sentimenti e alle condizioni umane in cui l’arte, da sempre, si fa portavoce, al desiderio di liberazione dell’anima e della mente attraverso ogni forma espressiva, capacità di esprimere se stessi e la nostra società con la propria creatività.

L’esposizione intende sollecitare gli artisti e gli osservatori a un confronto su queste tematiche di forte attualità che possono essere declinate con stili e forme estetiche diverse, per scavare e indagare nell’animo umano nella storia, sulla contemporaneità e il futuro dell’arte.

In mostra sono una ventina di artisti contemporanei che si confrontano con varie tecniche materiali, dall’olio all’acrilico, dalla grafica all’acquerello, dai video alle installazioni e alle sculture.

A lato una seconda mostra che evidenzia le tappe della Via Crucis dei bambini, molto toccante, di Christel Sobke, artista tedesca che vive e lavora alle isole Baleari e a Tenerife.

 

Mara Martellotta

 

 

I “diavoli rossi” conquistano la classifica generale del cross CSI

Il CSI Morbegno vince la campestre nazionale

Duemila atleti in gara nel verde della Brianza lecchese. Il sodalizio valtellinese del CSI Sondrio vince davanti a quello trentino dell’U.S. 5 Stelle Seregnano e ai vicini di casa del GP Santi Nuova Olonio. Lombardia con 6 società tra le top 10 del circuito arancioblu. Trenta campioni nella gara individuale: 14 ori sono lombardi, 10 veneti e 3 trentini. Un successo a testa per Umbria, Toscana ed Emilia Romagna. Nelle 176 staffette domenicali, brilla Belluno nel settore assoluto ed ancora Lecco, Sondrio ed il Friuli in quello giovanile

Lecco, 7 aprile 2024 – Una corsa campestre impegnativa sul percorso a saliscendi di Calco. Nella Brianza lecchese, il 25° Campionato nazionale CSI di corsa campestre ha ancora una volta regalato una giornata memorabile ai quasi 2000 atleti in gara giunti da tutta Italia (11 regioni) per l’appuntamento che assegna le maglie associative tricolori. Agonismo, tecnica ed un bel sole hanno caratterizzato la manifestazione podistica nazionale – tra le più importanti in Italia a livello di atletica giovanile – che godeva del contributo e del patronato di Regione Lombardia, del patrocinio della Provincia di Lecco, del patrocinio ed il contributo dei Comuni di Calco e di Brivio e che è stata possibile grazie alla collaborazione con il CSI Lombardia e la società sportiva locale del GS Virtus Calco.

La prima giornata di gare ha visto dopo la prova individuale le premiazioni di società, con la vittoria nel settore giovanile dei diavoli rossi del GS CSI Morbegno (Sondrio) davanti ai trentini dell’US 5 Stelle Seregnano e all’Atletica ECM Foligno; nel settore assoluto il GP Santi Nuova Olonio (Sondrio) hanno invece preceduto i vicini di casa del GS CSI Morbegno con il terzo posto andato alla vicentina Polisportiva Dueville. Entusiasmo alle stelle per l’ambitissima classifica generale che, sommando i punteggi di entrambe, ha visto sul gradino più alto del podio i valtellinesi del GS CSI Morbegno con l’US 5 Stelle Seregnano al 2° posto e il GP Santi Nuova Olonio al terzo.

Citazione d’obbligo per gli altri 24 campioni nazionali CSI, tutti premiati dalle autorità presenti, tra cui il presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, il presidente del CSI Lombardia, Paolo Fasani, il presidente della FIDAL Lombardia, Gianni Mauri e il sindaco di Calco Stefano Motta. Premiati con la medaglia d’oro 10 atleti lombardi, 5 del comitato di casa di Lecco e 5 di Sondrio, 8 atleti veneti (4 di Vicenza, 3 di Feltre ed uno di Belluno, quindi tre titoli trentini ed un campione a testa anche per Umbria, Emilia Romagna e Toscana.
In ordine di categoria sono:

I CAMPIONI NAZIONALI DELLA CAMPESTRE CSI 2024
Angel Maschera 
(Atletica ECM Foligno\Esordienti 1° anno f)
Geremia Maistrello (Pol. Dueville\Esordienti 1° m)
Chiara De Nard (Atl. Lamon\Esordienti 2° anno f)
Pietro Gosatti (GS CSI Tirano\Esordienti 2° anno m)
Allegra Iori (Atl. Reggio\Ragazze A)
Federico Deflorian (US Cornacci Tesero\Ragazzi A)
Maissara Iwena (CSC Cortenova\Ragazze B)
Giuseppe Tirinzoni (GP Talamona\Ragazzi B)
Chiara Marangon (Pol. Valdagno\Cadette)
Davide Songini (GS Valgerola\Cadetti)
Alessia Miniutti (GS Astra\Allieve)
Francesco Gianola (AS Premana\Allievi)
Leila Colussi (US Virtus Nemeggio\Junior f)
Yassine Lamnaouar (Pol. Pontremolese\Junior m)
Gloria Tessaro (Pol. Dueville\Senior f)
Massimo Guerra (Pol. Dueville\Senior m)
Laura Nardo (Pol. Pagnona\Amatori A f)
Daniel Antonioli (Team Pasturo\Amatori A m)
Sabrina Boldrin (Atl. Cortina\Amatori B f)
Graziano Zugnoni (GP Santi\Amatori B m)
Simonetta Menestrina (US 5 Stelle Seregnano\Veterane A)
Roberto Pedroncelli (GP Santi\Veterani A)
Donatella Rota (Pol. Pagnona\Veterana B)
Franco Torresani (Sci Club Fondisti Alta Val di Non\Veterani B)

Per la cronaca la domenica dedicata, a Brivio lungo l’Adda, allo Staffettone delle Regioni, con squadre formate da 5 atleti corregionali, ha visto premiata nel circuito giovanile l’alleanza lombarda fra la Valgerola Sondrio e il Cortenova Lecco che ha vinto le staffette sia maschili sia, femminili, mentre nelle categorie assolute, maschili e femminili hanno vinto i portacolori di Belluno.

TUTTI I RISULTATI E LE CLASSIFICHE DI CALCO-BRIVIO 2024

Schianto mortale, vittima donna a bordo di una moto

Una donna di 41 anni, di Monteu Roero è morta oggi in uno scontro fra un’auto e una moto a Vezza d’Alba. La vittima  era a bordo della moto. La conducente dell’auto, si 26 anni, è stata trasferita con l’ambulanza del 118 al Pronto soccorso dell’ospedale di Verduno ferita lievemente.

Torino, inchiesta Pd: Raffaele Gallo si dimette da capogruppo in Regione e non si ricandida

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Il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Raffaele Gallo, si dimette dal suo incarico e annuncia che non si ricandiderà alle prossime elezioni. Il padre, Salvatore,  83enne, è rimasto coinvolto nell’inchiesta che riguarda il presunto scambio di voti e di favori legato a candidati dem alle elezioni comunali di Torino del 2021.

“In merito all’indagine Echidna della DDA di Torino sottolineo con forza la mia totale estraneità a comportamenti e fatti anche solo lontanamente assimilabili a vicinanza all’Ndrangheta”, commenta Raffaele Gallo in una nota.

“Sul secondo filone di indagine non legato a rapporti con l’Ndrangheta che coinvolge su alcuni fatti mio padre Salvatore Gallo, sono fiducioso che lui potrà chiarire tutti gli aspetti contestati dagli inquirenti in tempi rapidi. Riguardo al dibattito sulla mia candidatura e sulla mia figura, a cui ho assistito in questi giorni, ribadisco di  aver sempre cercato di svolgere la mia attività al meglio e per il bene del Piemonte, lavorando sui temi con proposte e idee, studiando e approfondendo, con la massima onestà e trasparenza”, aggiunge il consigliere dem.

“Oggi però a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, – conclude Gallo –  ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno. Prima di essere un uomo pubblico con responsabilità politica sono un padre e un marito. Mi dimetto da Presidente del Gruppo consiliare a Palazzo Lascaris lasciando il mandato nelle mani del segretario Mimmo Rossi e del gruppo stesso per identificare il nuovo capogruppo in queste ultime settimane di legislatura, connesse con gli adempimenti formali per le liste da presentare. Alla candidata Presidente Gianna Pentenero e alle candidate e ai candidati che correranno in lista l’8 e il 9 giugno va il mio personale in bocca al lupo”.

Raffaele Gallo non è indagato nell’ambito dell’inchiesta.

Empoli – Torino 3-2

L’Empoli batte i Granata 3-2 con le reti di Cambiaghi, Cancellieri e Niang al 94′, che vanificano la doppietta di Zapata. Sono tre punti decisivi per i toscani di Nicola che, a quota 28 punti, si piazzano fuori dalla zona retrocessione. Il Toro si blocca dopo due vittorie consecutive contro l’Udinese e il Monza.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Subsonica e Annalisa

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour suonano gli Ozric Tentacles. All’Inalpi Arena canta Annalisa.

Martedì. Al Museo d’Arte Orientale si esibiscono i Mohan Brothers. Al Concordia di Venaria è di scena Fulminacci. Allo Ziggy suona il percussionista Ryosuke Kiyasu.

Mercoledì. All’Off Topic per il festival transfemminista “Mind The Gap”, si esibisce la cantante Chiara Civello. Al teatro Colosseo arriva Samuele Bersani con orchestra. Al Folk Club suona il quartetto di Mark Stockhausen e Lino “Capra” Vaccina.

Giovedì. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Arisa. All’ Hiroshima 2 concerti consecutivi “sold out” per i Marlene Kuntz, per celebrare il disco d’esordio “Catartica”. All’Off Topic canta Gaia Morelli. Al Colosseo la cover band Break Free interpreta le canzoni dei Queen.  Al Blah Blah si esibisce l’australiano Hugo Race.

Venerdì.  Al Blah Blah si esibiscono  gli Scat.  Al Massimo il chitarrista Teve Gunn sonorizza il lungometraggio “Vision in Meditation” del regista Stan Brakhage. Allo Spazio 21  suona il duo Circus Punk. All’Imbarchino si esibisce  il quintetto Sioxie &The Skunks. Al Folk Club è di scena il cantautore Pippo Pollina.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano Bobby Joe Long’s Friendship Party . All’Inalpi Arena arrivano i Subsonica. Al Blah Blah sono di scena gli Estetica Noir. All’Off Topic si esibiscono Anna Castiglia mentre Giulia B è di scena al Magazzino sul Po. Al Barrio suonano Vision Divine  e Deathless Legacy. A El Paso si esibiscono i Cani Sciorri.

Domenica. All’Imbarchino suonano gli australiani Drunk Mums.

Pier Luigi Fuggetta