ilTorinese

“La Credenza”, progetto ristorazione nei locali di Fiorshop Coop

Fare la spesa tra le eccellenze gastronomiche piemontesi del Fiorshop Coop,  salire le scale e accomodarsi in una piccola sala accogliente, luminosa, e degustare piatti realizzati, per la maggior parte, proprio con i prodotti d’alta gamma a marchio Fior fiore” dei supermercati Coop, nella storica  Galleria San Federico a Torino.
Il progetto ristorativo Fiorfood by  ” La Credenza“, accanto all’offerta più easy ma al contempo di qualità, del già consolidato Bistrot , è guidato, da poco più di un anno dal già noto e grintoso, sulla piazza della ristorazione torinese,  chef Alessandro Uccheddu.  È l’angolo dedicato alle ” estasi culinarie”, dove l’unione di cibo ed emozioni non può che lasciare a bocca aperta e occhi chiusi.
L’aspetto su cui Novacoop ha voluto focalizzare l’attenzione è stato proprio l’aspetto emozionale che deriva dal gesto del mangiare: desiderio, piacere, soddisfazione, condivisione. Con il quid aggiuntivo del luogo di ritrovo e frequentazione quotidiano per tutti noi, cioè il supermercato, esempio originale che regala l’opportunità al cliente di gustare quegli stessi prodotti visti o acquistati tra gli scaffali del market : ” Nova Coop, ha colto la sfida del tentativo di prendersi cura dei consumatori /clienti in un luogo così carico di storia e significato attraverso un concept store innovativo, dove far crescere la socialità, assistere alla presentazione di libri , fare la spesa a prezzi convenienti e poter degustare cibi sapientemente preparati. Un luogo dove si fa innovazione, si sviluppano emozioni e si tenta di divulgare un approccio al cibo in maniera diversa rispetto all’esperienze tradizionali al ristorante”. 
La cucina ha ripreso vita con un menù che mantiene ed esalta la cucina che caratterizza la mano dello chef, declinata al vegetale, in stretta unione sia con le tipicità regionali che con gli ingredienti in stretta correlazione con i sapori del mare, coi quali lo chef è cresciuto ( Alessandro è nato e cresciuto in Sardegna).
Il menù è davvero curioso e inaspettato:  ideato in collaborazione con il ristorante stellato ” La Credenza” di San Maurizio Canavese, attraverso la personalità chiave di Giovanni Grasso e gli chef de ” La Credenza Group” , contribuiscono tutti insieme alla creazione e allo sviluppo dell’offerta ristorativa.
È suddiviso in un ” menù degustazione del nostro Chef” ,  della “tradizione” e alla carta: tutti i piatti sono realizzati con materie prime eccellenti sia di pesce che di carne, esaltati da abbinamenti audaci con ingredienti di altrettanta qualità,  riusciti alla perfezione e che riescono ad armonizzare e a definire gusti apparentemente ” difficili” da percepire.
Come accade con lo starter, un foie gras di fegato dello scorfano, capperi e lampone: pura scioglievolezza in bocca, dove l’eventuale sentore di salato è smorzato dalla piacevole acidità del lampone. La tartarre di tonno, la vera scoperta del menù primaverile: 80 grammi di morbidezza, marinata con latte di bufala, olio al basilico e accompagnata con fette di pane carasau e uovo di lompo. I contrasti che lasciano il ricordo, insomma.
L’inclinazione di chef Uccheddu per la cura della parte vegetale e il talento nel lavoro della materia prima, consiste, in particolar modo, in questi due piatti: un maestoso e gustoso spaghetto all’estratto di carota, pinoli, olive taggiasche e gel di uvetta e l’anatra pechinese, salsa all’arancia accompagnata da pack choi. Piatti caratterizzati dai sapori ben distinti degli ortaggi utilizzati, condimenti leggeri e facilmente digeribili, attenzione nel dosaggio dei gusti nelle parti croccanti, mantenimento il più possibile del gusto naturale, in questo caso, dell’anatra e del pack choi.
E, a finire,  semplicemente ma non banalmente, un minestrone di frutta e verdura, degno di un ristorante che vuole comunque regalare tocchi di finezza e coraggio, senza dimenticare che mangiare è prima di tutto una coccola che si fa a sè stessi.
Bistrot e Ristorante Fior Food by la Credenza: da Lunedì alla Domenica 12 – 14.30/ 18 – 22.30 
Galleria San Federico 26, Torino 
 
 
Chiara Vannini

Focus settimanale Covid Piemonte

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta all0.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.5%.

Si conferma un andamento stabile rispetto al periodo precedente e la situazione rimane ampiamente sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 11.080.966 dosi, di cui 3.347.670 come seconde, 2.966.890 come terze, 838.162 come quarte, 269.247 come quinte, 50.563 come seste.

Nel periodo 28 marzo– 4 aprile sono state vaccinate 66 persone: 1 ha ricevuto la prima dose, 2 la terza dose, 11 hanno ricevuto la quarta dose, 40 la quinta, 12 la sesta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 28 marzo a mercoledì 3 aprile i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3.

Suddivisi per province: Alessandria 0.1, Asti 0.4, Biella 0, Cuneo 0.1, Novara 0.3, Vercelli 0, VCO 0.1, Torino città 0.9, Torino area metropolitana 0.9.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 14 giorni sono stati 5.7. Questa la suddivisione per province: Alessandria 0.9 (-88.9%), Asti 0 (invariato), Biella 0.1 (-100%), Cuneo 0.3 (-66.7%), Novara 0.9 (-66.7%), Vercelli 0.1 (-100%), VCO 0.4 (-75%), Torino città 1.1 (-18.2% ), Torino area metropolitana 1.6 (-43.8%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 28 marzo-3 aprile l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 0.5 (-47.4%) rispetto a 1.0 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni non si sono registrati casi, così come nella fascia 25-44 anni. Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 0.(invariata). Nella fascia 60-69 anni è 0.7 (-50-0 %). Tra i 70-79 anni è 1.3 (-38.1%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 0.8 (-72.4%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 2marzo- 3 aprile nelle fasce di età 0-2, 3-e 6-10 anni non si sono verificati casi, nella fascia 11- 13 anni l’incidenza è 0.9 e nella fascia 14-18 anni l’incidenza è 0.5 (invariata).

Smog, fino a lunedì 8 aprile le sole misure strutturali

 

Restano in vigore fino a lunedì 8 marzo 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – le sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Il Torino Club “Giorgio Ferrini” di Giovanni Rosso

Cronistoria di un casalese appassionato di calcio dotato di visionario parallelismo tra personaggi di diverse epoche che, incontrandosi in una realtà quotidiana, hanno trasformato la sua esistenza in testamento sportivo. 
La mitica grinta del capitano per eccellenza Giorgio Ferrini, vecchio cuore granata e indomito combattente simbolo dei tifosi del Torino scomparso nel 1976 che ha incarnato tutte le caratteristiche che quella maglia rappresenta, ha scatenato in Giovanni Rosso la scintilla che ha permesso di creare il Torino Club “Giorgio Ferrini”, fondato a Casale Monferrato nel 1977. Il club casalese è stato riconosciuto ufficialmente nel 1978 e per l’occasione il presidente Giovanni Rosso fu ricevuto nella tribuna d’onore dello stadio comunale dal presidente del Torino F.C. Orfeo Pianelli che gli consegnò il Gran Cordone Granata, importante riconoscimento per la fede sportiva e l’attaccamento ai colori granata registrato sul mensile ufficiale “Alè Toro” nel gennaio dello stesso anno. Giovanni Rosso istituì il premio della combattività, consistente in un trofeo annuale simboleggiato dal leone d’argento che caratterizzava la proverbiale grinta di capitan Ferrini. Il premio fu assegnato al miglior giocatore della stagione durante i pranzi svoltisi nel Ristorante del Castello di Cereseto proprietà del cavalier Luigi Antonioli, grande tifoso del Toro e sbigottito spettatore.
L’assegnazione del primo trofeo a Claudio Sala coincise con il riconoscimento del club nella storica stagione del 1978 a cui partecipò anche l’omonimo Patrizio Sala. Nel 1979 il trofeo fu assegnato a Paolino Pulici, accompagnato dai colleghi Terraneo, Vullo, Santin e Danova. L’anno successivo l’ambito premio andò a Roberto Salvadori, giunto a Cereseto con Pileggi, Volpati, mister Rabitti e con il vice presidente del Torino F.C. Salvadore Aldo. Al pranzo partecipò Secondo Perona, responsabile del Torino Club “Alberto Pavese”, uomo positivo e pittoresco dal cuore granata che aveva aperto a Torino in via Palestrina il primo negozio di gadget sportivi, prodotti ufficiali del Torino F.C. impiegati come strumenti di marketing strategico. Sempre nel 1980, Giovanni Rosso fu nominato cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sandro Pertini.
Dal 1981 al 1984 altri giocatori del nuovo corso furono insigniti dello speciale trofeo annuale partecipando con altri colleghi di squadra al pranzo di Cereseto, nell’ordine Luigi Danova (con Mariani, Cuttone e Copparoni), Renato Zaccarelli (con Dossena e Bonesso), Giuseppe Dossena (con Ferri ed Hernandez) e Paolo Beruatto (con Selvaggi). Nel 1985 Giovanni Rosso, con un’idea geniale, fu il primo presidente dei club granata italiani a consegnare direttamente sul campo il trofeo durante la partita Torino-Pisa a Leovigildo Junior, il giocatore che più si accostava al temperamento del mitico Ferrini. L’anno successivo, il presidente Rosso premiò mister Gigi Radice prima della partita Torino-Fiorentina e in rappresentanza della società granata partecipò Bruno Broggia, responsabile dei club granata esterni. La premiazione del 1987 a Giacomo Ferri fu effettuata a Torino nella sede storica granata di corso Vittorio Emanuele. Per il primo decennale di presidenza, a Giovanni Rosso fu assegnato il premio “Fedeltà Granata” a Monteforte d’Alpone (Verona) e il sodalizio casalese fu definito il club granata esterno più numeroso d’Italia da Gian Mauro Borsano, presidente del Torino F.C. dal 1989 al 1993. Le premiazioni ritornarono a Cereseto nel 1989 assegnando il trofeo a Sergio Vatta, allenatore del Torino F.C. in quella stagione e dal 1973 al 1975 della JuniorCasale.
Vatta fu denominato il mago delle squadre giovanili granata scopritore di Vieri, Cravero, Dino Baggio e Gianluigi Lentini, quest’ultimo premiato nello stessa giornata a Cereseto unitamente a Sauro Tomà (1925-2018), il terzino ultimo rappresentante del Grande Torino degli anni ’40 arrivato al Toro nel 1947 per la tournée in Brasile in sostituzione di Virginio Maroso. Un infortunio al ginocchio gli permise di non salire sull’aereo che si schiantò nell’evento drammatico di Superga dopo l’amichevole di Lisbona del 1949. Tomà pubblicò a Bari nel 1955 “Me Grand Turin”, storia della squadra di calcio più forte del mondo ed era soprannominato “2 metri e 70” a causa dei suoi deboli rilanci dalla propria area di gioco non superiori ai tre metri. Nel 1991 il presidente Rosso ebbe l’intuizione di creare il gemellaggio con i tifosi ultras viola in occasione della partita Torino-Fiorentina, scambiandosi le sciarpe ed entrando insieme per assistere all’incontro allo scopo di riflettere sulle tensioni e violenze negli stadi dell’epoca. Il club di Rosso fu anche ospitato nel centro sportivo nazionale di Coverciano, accompagnato dal casalese Sergio Castelletti membro dello staff azzurro ed ex difensore del Casale, Torino, Fiorentina e dell’Italia. Da ricordare che nel primo torneo internazionale giovanile Umberto Caligaris a otto squadre (4 italiane e 4 straniere) del 1957 a Casale Monferrato, parteciparono Giorgio Ferrini e lo stesso Sergio Castelletti. La finale fu disputata tra Torino e Lanerossi Vicenza, vinta da quest’ultima squadra per sorteggio.
La tradizionale premiazione al ristorante di Cereseto riprese nel 2008 e il trofeo fu assegnato al fantasista Alessandro Rosina, alla presenza del direttore sportivo del Torino F.C. Fabio Lupo. Durante i festeggiamenti dedicati anche ai 30 anni di attività del club casalese, fu donato al presidente del Museo Storico Grande Torino Domenico Beccaria un filmato ritrovato nell’archivio del cinema casalese Vittoria gestito da Giovanni Rosso, reperto storico più antico della squadra granata. La pellicola in 16 mm. documenta l’incontro di calcio Casale-Torino del 27-1-1929, dove si possono vedere gli spettatori che si erano arrampicati sugli alberi per poter assistere all’esibizione devastante dell’attacco granata formato da Libonatti, Baloncieri e Rossetti, autori di 89 reti nell’anno dello scudetto. Dopo 35 anni, la presidenza del sodalizio casalese è stata ereditata nel 2011 dal figlio Massimo con lo stesso ardore entusiastico del padre, a cui è stato intitolato il nuovo corso del Torino Club “Giovanni Rosso” per ricostruire un passato che si allontana inesorabile.
Il club casalese organizzò nel 2016 la presentazione del libro “Oggi torniamo a casa”, scritto e pubblicato dal giornalista Domenico Beccaria già presidente della Memoria Storica Granata, dedicato alla rinascita dello stadio Filadelfia di Torino oggi utilizzato per gli allenamenti della prima squadra, consegnando 1000 euro per una poltrona dedicata allo scomparso Giovanni Rosso nello storico stadio. Per il 40° anno dalla fondazione, il Torino Club “Giovanni Rosso” ha organizzato nel 2018 una cena granata al ristorante Villa Rosa di Crescentino, ospitando il figlio di Ossola del Grande Torino, gli ex granata monferrini Pigino e Depetrini, l’ex presidente del Casale Calcio Giuseppino Coppo e i responsabili del Museo Grande Torino, Beccaria e Muliari. Il presidente Massimo Rosso, marito di Aura Gozzano, è un esperto collezionista di circa 6000 distintivi in metallo smaltato dei club calcistici Italiani e di oltre 1200 biglietti di ingresso allo stadio di tutte le partite di campionato e coppe europee a cui ha partecipato il Torino F.C. dal 1950 ad oggi.
Armano Luigi Gozzano 

Notturno con raga: Mohan Brothers in concerto

Martedì 9 aprile 2024 ore 22
MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

 

La raffinata e suadente musica classica indiana arriva al MAO.

Martedì 9 aprile alle ore 22 il Museo d’Arte Orientale di Torino ha il grande piacere di ospitare i Mohan Brothers, duo composto dai fratelli indiani Lakshay e Aayush Mohan, fra i più importanti esponenti della musica classica indiana contemporanea, che il Times of India ha descritto come dotati di “talento supremo”.

Primi indiani a esibirsi al Grammy Museum di Los Angeles, i Mohan Brothers hanno suonato in sedi e festival prestigiosi in tutto il mondo, fra cui la Royal Festival Hall di Londra, il Symphony Space di New York, il Berklee College of Music di Boston e il Conservatorio Centrale di Musica di Pechino.

I Mohan Brothers arrivano al MAO per Notturno con raga, realizzato in collaborazione con la Scuola Holden nell’ambito del neonato festival Seven Springs, che porta a Torino musicisti provenienti da tutto il mondo.

Durante la serata al Museo d’Arte Orientale le melodie raffinate e ipnotiche dei raga della notte prenderanno vita grazie alle note prodotte da sitar e sarod, due strumenti tradizionali a corde che fanno parte del patrimonio musicale indiano da secoli.

Il raga è una struttura melodica per l’improvvisazione nella musica classica indiana e, per le sue caratteristiche peculiari, non ha un corrispettivo nella musica classica europea.

Ogni raga è composto da una serie di strutture melodiche con motivi musicali che, secondo la tradizione, sono capaci di “colorare la mente”, influenzando le emozioni del pubblico: non a caso in hindi la parola raga significa colorazione, tintura.

La particolarità di questo genere musicale è quella di utilizzare due scale differenti: all’interno di ogni raga le note possono essere riordinate in infinite combinazioni, creando melodie sempre nuove e uniche e lasciando ampio spazio all’improvvisazione.

Esistono composizioni adatte a ogni periodo dell’anno e a ogni ora del giorno o, come nel caso del concerto al MAO, della notte, a seconda dei rasa (emozioni primarie) che sono capaci di scatenare: secondo la tradizione infatti, i raga sono associati a precisi stato d’animo e sentimenti che la natura suscita negli esseri umani.

Un’inusuale notte al museo, per lasciarsi ipnotizzare dalle vibrazioni di sitar e sarod.

Informazioni utili

 

Costo: 7€ a persona. Biglietto acquistabile presso la biglietteria del MAO il giorno del concerto previa prenotazione.

Prenotazione obbligatoria alla mail sevensprings@scuolaholden.it o tramite sito.

Ingresso a partire dalle 21.30. Inizio concerto ore 22.

Aperto l’Emporio Solidale di Leini

È stato inaugurato  l’Emporio Solidale di Leini, ospitato nella palazzina di via Capirone 5, all’angolo con via Carlo Alberto. Dopo quello di Settimo Torinese, attivo da due anni, è il secondo Emporio Solidale operativo sul territorio di Unione NET.

L’Emporio Solidale è un vero e proprio negozio dove le persone che vivono un momento di difficoltà (selezionate tramite la partecipazione a un apposito bando) possono fare la spesa in autonomia, con una tessera punti personalizzata. Al fine di superare il concetto assistenzialistico a favore di un modello che promuova potenzialità e sviluppo personale e sociale, i beneficiari vengono coinvolti in un progetto, condiviso con il Servizio Sociale, finalizzato al raggiungimento di una maggior autonomia e al reinserimento nel mondo del lavoro.

All’inaugurazione  Renato Pittalis, sindaco di Leini e presidente Unione NET, e Carlo Tomassone, presidente dell’Associazione Leini Live, capofila del progetto.

MARA MARTELLOTTA

Merlo: Regione Piemonte, il Centro sta con Cirio

“Com’era facilmente prevedibile, chi si riconosce nei valori, nella tradizione e nella politica centrista, non può che stare con la lista civica di Alberto Cirio. E questo non per un’auto investitura ma per la semplice ragione che l’alleanza di sinistra per come si va configurando in Piemonte, per non parlare dei populisti dei 5 stelle, sono sostanzialmente estranei ed esterni a qualsiasi richiamo al Centro e a ciò che storicamente e politicamente rappresenta. Ovvero, al suo elettorato e ai mondi sociali e culturali di riferimento che in Piemonte continuano a rappresentare un segmento importante se non addirittura decisivo dell’intero corpo elettorale.
E la lista civica di Cirio, espressione degli amministratori locali dei piccoli e medi Comuni – che rappresentano la spina dorsale del sistema istituzionale piemontese – e dei territori è il luogo politico più pertinente e più coerente per il vasto, articolato e composito elettorato centrista.
Una scelta politica, questa della lista civica del Presidente Cirio, che permette anche di riaggregare le culture, le tradizioni e il pensiero delle varie sensibilità centriste. A cominciare dal mondo e dall’area cattolico popolare, sociale e democratica che sono estranei rispetto all’attuale sinistra massimalista e radicale del PD ed alleati da un un lato e dei populisti pentastellati dall’altro”.

Giorgio Merlo, Dirigente Nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.