ilTorinese

Le Giornate FAI d’autunno

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano le giornate FAI d’autunno, uno degli eventi più amati dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, organizzato dal FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO. Durante queste giornate speciali, saranno aperti al pubblico 700 luoghi distribuiti in 360 città italiane, permettendo a migliaia di persone di scoprire tesori nascosti, solitamente inaccessibili o poco valorizzati. Questo evento offre una straordinaria opportunità per entrare in contatto con la cultura, l’arte e la natura del nostro Paese, esplorando siti che spesso sfuggono all’attenzione del grande pubblico. Tra i siti selezionati, la delegazione FAI del Piemonte ha individuato anche Villa Rey, a Torino, che dal 2006 ospita la sede nazionale dell’Automotoclub Storico Italiano. Si tratta di una delle più antiche e imponenti vigne che, dal primo ‘600, vennero costruite a corona della città capitale del Ducato. La sua posizione dominante permette ancora oggi di spaziare lo sguardo dalla pianura sino alla cerchia dei monti. Villa Rey fu realizzata nella metà del ‘600 da Giovanni Antonio Turinetti, il cui nipote, Ercole II, fu personaggio di spicco della politica in Piemonte sotto il regno di Vittorio Amedeo II. Le giornate FAI sono un’occasione storica per visitare palazzi storici, ville, chiese, collezioni d’arte, laboratori artigiani e esempi di archeologia industriale, ma anche per partecipare a percorsi naturalistici in parchi urbani, orti botanici e aree di interesse paesaggistico. Ogni luogo racconta una storia unica, offrendo una prospettiva diversa su paesaggi e cultura che rafforzano l’identità italiana. Il cuore delle giornate FAI d’autunno risiede nella partecipazione attiva della cittadinanza, i visitatori potranno contribuire direttamente alla missione del FAI di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano. A ogni visita sarà suggerito un contributo libero che andrà a sostenere le numerose attività della Fondazione, impegnata nella cura di questi tesori da tramandare alle generazioni future.

Per le giornate FAI d’autunno 2024, Villa Rey osserverà i seguenti orari di visita: sabato 12 ottobre dalle 9 alle 16, domenica 13 ottobre dalle 9 alle 19. Non sono richieste prenotazioni.

Villa Rey, strada Comunale Val San Martino Superiore 27, a Torino

 

Mara Martellotta

Coldiretti: «abolizione Parco dei 5 Laghi ripensamento su clamoroso pasticcio»

Coldiretti Torino accoglie con favore la notizia della proposta di legge presentata in Consiglio regionale per chiedere l’abolizione della legge istitutiva del parco dei 5 Laghi.

«Apprezziamo che si abbiamo il coraggio di abolire una legge sbagliata per un Parco inutile e costoso, che introduce solo nuova burocrazia e che limita il controllo della fauna selvatica che danneggia l’agricoltura», commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici.

«La scelta di abolire una legge votata con blitz all’ultimo minuto dell’ultima seduta della scorsa legislatura regionale è un atto di ripensamento verso un clamoroso pasticcio suggerito forse guardando più alla scadenza elettorale che agli interessi del territorio».

Intanto, il nuovo Parco non è ancora entrato in funzione e continua ad essere bloccato il contenimento dei cinghiali per colpa del vuoto amministrativo che si è creato con l’istituzione del Parco di valenza provinciale. Questo avrebbe dovuto iniziare ad essere operativo il 1 giugno scorso ma la Città Metropolitana, l’ente che ha in gestione il Parco, non ha ancora terminato gli studi per la redazione dei futuri piani di gestione.

Tavolo dell’automotive, la Regione: “Un’indennità di formazione a sostegno dei lavoratori”

“La misura – per la quale prevediamo una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro – permetterà di arrivare al 2026 salvaguardando i lavoratori e integrando il loro reddito. A novembre la riunione per definire i dettagli”

Un’indennità di formazione per integrare il reddito di quei lavoratori del settore automotive che percepiscono un’ammortizzatore sociale. A presentarla  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano durante il tavolo dell’automotive svoltosi questa mattina al grattacielo Piemonte. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti regionali di Cgil, Fiom Cigl, Cisl e Fim Cisl, Uil e Uilm Uil, Ugl Piemonte, Fismic-Confsal, e Aqcf.

“Ritenendo il settore dell’automotive fondamentale e strategico per il nostro territorio e consapevoli che il settore si trova di fronte alla sfida della transizione ecologica, abbiamo deciso di dare vita a una misura in grado di integrare il reddito di quei lavoratori che percepiscono un ammortizzatore sociale. L’obiettivo è quello di arrivare al 2026, anno in cui Stellantis prevede la produzione di un nuovo modello di auto, mitigando il più possibile i disagi di quei lavoratori che vivono delle difficoltà legate alla crisi del settore e consentendo anche alle aziende dell’indotto per attrezzarsi ad affrontare le congiunture industriali dei prossimi anni“ spiegano Cirio, Chiorino e Tronzano.

“Si tratta di una misura innovativa di politica attiva del lavoro, volta ad abbinare al sostegno al reddito i corsi di formazione. L’obiettivo è duplice: mettere i lavoratori al centro di un processo di Upskilling e Reskilling volto a dare loro quelle competenze che possano renderli appetibili sul mercato del lavoro e – al contempo – sostenere le persone e le famiglie che vivono delle difficoltà a causa della contrazione del reddito” spiegano presidente, vicepresidente e assessore.

La misura – che dovrebbe avere una dotazione di 10 milioni di euro recuperati dai fondi Fse – verrà definita e declinata nei dettagli in una prossima riunione del tavolo dell’automotive prevista a novembre.  “Lavoreremo a fianco dei sindacati, delle parti sociali e datoriali con un obiettivo preciso: non lasciare indietro nessuno” concludono Cirio, Chiorino e Tronzano.

Binzoni (Fdi): «Cancellato parco 5 laghi, un costo e un problema per la peste suina»

 È stata presentata in data 7 ottobre 2024 la proposta di legge per la cancellazione del testo istitutivo del parco dei 5 laghi – legge regionale 8 aprile 2024.

La proposta porta le firme dei consiglieri regionali, primo firmatario Paolo Ruzzola di Forza Italia e sottoscrittrice Alessandra Binzoni, Vice Presidente di Fratelli d’Italia.

”Ho sottoscritto – spiega la consigliera Binzoni – la proposta di legge del collega Ruzzola atta ad abolire la legge costitutiva del Parco dei 5 Laghi. La legge istitutiva non aveva previsto una copertura economica per la gestione così scaricando sugli enti locali i costi.

Il parco ha portato ad un appesantimento burocratico a partire dai contenimenti faunistici che di fatto bloccano la caccia al cinghiale in questo momento di grave situazione sanitaria causata dalla peste suina africana”.

Phubbing, stare al cellulare può essere antisocial

Di recente creazione, il termine inglese phubbing è la fusione tra phone (cellulare) e snubbing (snobbare).

Nella sostanza, invece, questo neologismo corrisponde alla poco gradevole attività, e in alcuni casi anche nociva, che molti compiono stando ininterrottamente al cellulare, ignorando gli altri in loro compagnia e sminuendo di fatto il valore delle relazioni concrete e tangibili.

Non si tratta di guardare ogni tanto il telefono o di rispondere alle chiamate di lavoro, ma di una attenzione permanente nei confronti dello strumento più usato del secolo che promette una vita social in costante aggiornamento, ma che spesso ci fa trascurare le persone vicine che con noi condividono spazi e tempo; con questa condotta si attua una vera e propria mancanza di considerazione nei confronti di coloro che ci vorrebbero vivere, ascoltare e parlare ed è molto probabile che si perda il contatto col mondo reale.

Al bar con un amico, a casa con i figli o anche durante un incontro di lavoro a chi non è capitato di stare con persone che dovrebbero rivolgerci l’attenzione ma che invece fissano ipnotizzati il cellulare, consultano i vari profili social, controllano ossessivamente le email o fanno shopping online? E’ molto frustrante essere in competizione con un mini aggeggio che ha il potere di annullare una conversazione, lo scambio tra individui e persino una sana discussione, ma purtroppo questa abitudine disfunzionale è sempre più frequente. Io per conto mio se capisco che la situazione sta prendendo una piega non tollerabile comincio con l’emettere piccoli sospiri, proseguo con manifestare facce seccate e, infine, con una scusa mi congedo sperando che il messaggio “ci sono anche io” arrivi diretto.

Questo non saper fare a meno di attenzionare il cellulare di continuo è a tutti gli effetti una dipendenza causata dall’ansia di essere tagliati fuori dalle notizie, dagli aggiornamenti e in generale dal circuito di internet e dei social network; si tratta di una vera e propria paura, la Fomo, in inglese “fear of missing out”. Ci sono anche altre cause per cui si ignora il mondo circostante dedicandosi quasi esclusivamente allo smartphone, per esempio la noia e, in alcuni casi più gravi, alcuni tratti della personalità che rimandano al neuroticismo che provoca instabilità emotiva e disadattamento.

“La buona notizia è che l’intelligenza sociale si può imparare, attraverso l’esperienza, l’ascolto attivo o una riflessione sugli errori compiuti o osservati negli altri”. E’ importante, facendo un passo per volta, riabilitare quella fondamentale capacità che ci rimette in sintonia con gli altri, quella attitudine sociale che ci fa connettere realmente con gli altri ponendoci in modalità di ascolto e di empatia. Un telefono per quanto smart sia non può sostituire le persone, la rete con tutti i suoi ammalianti contenuti è un luogo fittizio e limitante. Senza voler togliere i meriti a sistemi che hanno rivoluzionato la nostra vita in maniera decisamente positiva facilitando molte delle nostre attività, nulla può prendere il posto delle conversazioni in presenza, niente può sostituire lo stare insieme condividendo sensazioni, emozioni ma anche

gli scenari e l’ ambiente circostante. Qualsiasi macchina per quanto potente non può sostituire l’essere umano.

MARIA LA BARBERA

 

Fonte: Focus

Crédit Agricole Italia e Drivalia siglano una nuova partnership

Per potenziare i servizi di mobilità integrata

Tutte le formule di mobilità offerte da Drivalia saranno accessibili attraverso l’app
di Crédit Agricole Italia.

I clienti potranno accedere al “Planet Mobility”, un sistema completo di mobilità
flessibile, integrata e orientata alla sostenibilità.

Prosegue lo sviluppo di Crédit Agricole in Italia, guidato dalle sinergie tra le varie società
del Gruppo. Crédit Agricole Italia ha stretto una nuova partnership con Drivalia,
società di noleggio e mobilità controllata da CA Auto Bank, per potenziare i servizi di
mobilità offerti ai clienti della Banca.
In virtù dell’accordo, l’intera gamma di soluzioni di mobilità di Drivalia entrerà a far parte
dell’offerta di Crédit Agricole Italia e sarà resa ancora più accessibile grazie alle
condizioni vantaggiose dedicate alla clientela.
Drivalia offre una gamma completa di soluzioni di mobilità: noleggi di tutte le durate (dal
breve al medio e lungo termine), leasing, abbonamenti all’auto, car sharing elettrico. È
il cosiddetto “Planet Mobility”, un sistema completo di mobilità flessibile, integrata e
sempre più orientata alla sostenibilità, riassunto dai quattro verbi “Rent. Lease.
Subscribe. Share”.
Tutte le formule di mobilità saranno accessibili ai clienti di Crédit Agricole Italia
attraverso l’app CAI, che fungerà da portale di accesso all’intero mondo di Drivalia. Qui
sarà presente la sezione “Mobilità”, dedicata al “Planet Mobility” e corredata da vantaggi
e sconti per i servizi prenotati tramite l’app.
Con questa partnership, che rimarca il valore aggiunto creato dalle sinergie tra le varie
società del Gruppo in Italia, Drivalia e Crédit Agricole Italia confermano il loro
impegno in favore della transizione energetica e nella promozione di una mobilità
sempre più innovativa e sostenibile.

Lingotto Fiere apre i suoi spazi a QuattroZampeInFiera

Colori e luci natalizie si accendono nel Lingotto Fiere dal 9 al 10 novembre in occasione della manifestazione dedicata al mondo degli animali “QuattroZampeInFiera- versione natalizia”, facendo battere il cuore a tutti gli appassionati degli amici a quattro zampe.L’evento, che aprirà alle 10 e chiuderà alle 19, offrirà un’esperienza unica tra attività, formazione e divertimento, una vera e propria immersione nel mondo degli animali domestici che darà occasione ai partecipanti di vivere momenti di svago e ottenere informazioni utili al  benessere dei propri animali.

Le attività proposte sono a titolo gratuito e aperte a tutti, compresi gli amici a quattro zampe.

Cani e gatti potranno cimentarsi in sfilate, shooting fotografici ed altre attività pensate per farli sentire protagonisti dell’evento. La fiera ospiterà numerose aziende leader del settore, pronte a presentare le novità in fatto di alimentazione, accessori, salute e benessere.

QuattroZampeInFiera è pensata per le famiglie e per chiunque ami gli animali.

I più piccoli potranno divertirsi nelle aree tematiche ad essi dedicate attraverso attività ludico educative che li avvicineranno al mondo degli animali in modo sicuro e divertente.

Un evento imperdibile per chiunque voglia trascorrere del tempo di qualità con il proprio animale e conoscere in modo approfondito il mondo del proprio amico a quattro zampe grazie al coinvolgimento di aziende, veterinari, esperti cinofili, allevatori e influencer.

QuattroZampeInFiera vi aspetta il 9 e 10 novembre al Lingotto Fiere di Torino, dalle 10 alle 19, per trascorrere due giornate indimenticabili.

Biglietti intero euro 12 o scontati acquistabili online.

Info@quattrozampeinfiera.it

 

Mara Martellotta

Lite in strada, uomo colpito al petto da uno sparo

Ivrea banchette  (TO) questa mattina attorno alle ore 09.00, un cittadino di origine marocchino over 30, già noto alle forze di polizia, a seguito di un alterco, per strada, ha sparato al petto ad un uomo, ferendolo in maniera fortunatamente non grave; la vittima, ricoverata all’ospedale di Ivrea, non versa in pericolo di vita.

Intervenuti CC di Ivrea e SIS del Nucleo Investigativo di Torino: il presunto autore è stato identificato, individuato ed arrestato dopo un breve inseguimento;
Al momento non si conosce il movente.

Pensioni di novembre, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Aumenti sulle pensioni a novembre 2024, come già avvenuto a ottobre, per effetto della rivalutazione degli assegni previdenziali in seguito al taglio al cuneo fiscale. Gli effetti maggiori saranno osservabili soprattutto sulle pensioni minime. Come stima l’Inps, i beneficiari della rivalutazione in corso sono circa 16 milioni.

La misura verrà messa in atto dall’Inps come risultato della rivalutazione annuale legata all’inflazione e di una serie di misure fiscali introdotte dal governo tramite la legge di Bilancio 2024. La pensione a novembre sale anche per chi non ha ancora ricevuto gli arretrati nei mesi scorsi. Ma il cedolino di novembre può crescere anche per effetto dei crediti sul Modello 730, per i pensionati che hanno scelto l’Inps quale sostituto d’imposta.

Si ricorda poi che non tutti hanno incassato la quattordicesima sulla pensione: parte degli aventi diritto l’ha già avuta a settembre, mentre altri la prenderanno a dicembre.

Per gli over 75 l’incremento sarà del +2,7%, pari a un massimo di 16 euro. La pensione minima a novembre 2024 sale da 598,61 a 614,77 euro. Sempre sul fronte delle pensioni minime, si ricorda che la Manovra 2025 introdurrà dei micro aumenti.

In attesa dei veri e propri aumenti dal 2025, grazie alla rivalutazione delle pensioni, secondo le regole in vigore dall’1 gennaio 2024, l’aumento delle pensioni di novembre 2024 verrà messo in atto secondo i seguenti scaglioni di reddito: pensione fino a 4 volte il minimo Inps: aumento del +5,4% su un importo lordo fino a 2.272,76 euro; pensione da 4 a 5 volte il minimo Inps: aumento del +4,59% su un importo fino a 2.839,70 euro; pensione da 5 a 6 volte il minimo Inps: aumento del +2,862% su un importo fino a 3.407,64 euro; pensione da 6 a 8 volte il minimo Inps: aumento del +2,538% su un importo fino a 4.543,52 euro;pensione da 8 a 10 volte il minimo Inps: aumento del +1,998% su un importo fino a 5.679,40 euro; pensione oltre 10 volte il minimo Inps: aumento del +1,728% su importi superiori a 5.679,40 euro.

C’è poi un’altra voce che può modificare l’importo del cedolino della pensione: novembre è l’ultimo mese dell’anno in cui vengono applicate le trattenute sulle addizionali sugli assegni pensionistici.

Le trattenute regionali relative all’anno precedente vengono infatti recuperate in 11 rate da gennaio a novembre. Le trattenute per le addizionali comunali vengono spalmate, in forma di acconto, sull’anno di riferimento in 9 rate da marzo a novembre.

Il cedolino della pensione è visionabile tramite l’apposito servizio sul portale dell’Inps. I percettori possono controllare gli assegni e le voci che hanno determinato la variazione degli importi. All’interno dell’area MyInps è possibile scaricare il cedolino della pensione in formato Pdf.

Registrandosi al servizio è anche possibile ricevere il cedolino per email. All’interno di MyInps è presente un avviso con le indicazioni utili per l’attivazione della funzionalità. In particolare, è necessario visitare la sezione “Gestione consensi”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.