Antonio Rossomando, uno degli avvocati penalisti più noti non solo a Torino è morto all’età di 90 anni. Nato a Tropea si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956, svolgendo però soprattutto a Torino la sua attività professionale. Dal 2001 al 2005 fu presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi, e dal 2008 al 2012 componente del Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo e del Consiglio Direttivo della Sezione Piemontese dell’A.I.D.A. (Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni). Sua figlia, Anna Rossomando, è vicepresidente del Senato.
Basket, Torino lotta ma Gara3 è di Trieste
FINISCE QUI LA STAGIONE GIALLOBLÙ
La Reale Mutua Basket Torino lotta fino all’ultimo ma non riesce ad allungare la serie di playoff contro la Pallacanestro Trieste. Una Gara 3 equilibrata premia la formazione giuliana, che chiude così i giochi per 3-0 e sancisce l’eliminazione della squadra di coach Franco Ciani.
Coach Ciani decide di partire con il quintetto formato da Vencato, Kennedy, De Vico, Thomas e Poser. Coach Christian risponde con Ruzzier, Brooks, Reyes, Candussi e Vildera.
Avvio di gara tutt’altro che incoraggiante per la Reale Mutua che subisce una partenza-lampo dei padroni di casa: 14-4 di parziale nei primi quattro minuti di gioco e coach Ciani deve subito chiamare timeout. De Vico va a segno dal mid-range ma dall’altra parte l’atteggiamento difensivo non è quello necessario per contrastare Trieste, che si porta addirittura sul +15 (21-6). Poser da solo firma sei punti in fila, poi lo segue Ghirlanda per il -7, con coach Christian che chiama il suo primo timeout (21-14 al 7’). Al rientro in campo Trieste torna sul +10 con una tripla di Brooks, Schina va a segno per tenere i suoi entro la singola cifra di svantaggio. Il primo quarto si chiude sul 29-21.
Riprende il gioco con Trieste prova un nuovo allungo con Filloy che realizza da tre per il +11, ma Torino prova a restare aggrappata ai padroni di casa e torna a -6 con De Vico e Vencato (36-30 al 15’). Complice un momento di disattenzione dei triestini, Torino rientra così in partita: Schina segna da tre per il -3 e poi Poser appoggia il layup del -1, con coach Christian che chiama timeout sul 36-35. Trieste si affida a Filloy e Ruzzier per tentare una nuova fuga, Torino però risponde dalla lunga distanza con Thomas e Ghirlanda. Si va negli spogliatoi sul 47-43.
In apertura di terzo quarto Torino riesce a impattare sul 48-48. Il gioco prosegue con Trieste che riprende il vantaggio ma la Reale Mutua riesce a rimanere in scia a un solo possesso di distanza, sciupando però diverse opportunità per piazzare il sorpasso. Ghirlanda segna la tripla per portare il punteggio nuovamente in parità a quota 56 al 29’. Torino annusa il sorpasso con i liberi di Schina ma Filloy si inventa una tripla da metà campo per finire il terzo quarto sul 62-60.
Kennedy apre le danze dell’ultimo quarto ed è nuovamente parità. Si abbassano i ritmi e anche le percentuali, con le due squadre che dopo quattro minuti nel quarto quarto rimangono ferme sul 64-64. Le due formazioni continuano a litigare con i ferri, con Trieste che fatica ad allungare e Torino che non è abbastanza concreta da poter mettere la freccia. Si entra negli ultimi tre minuti con Trieste avanti 69-66. Punteggio che rimane fisso per due minuti, con mancanza di lucidità per entrambi gli attacchi. Vildera fa 1 su 2 in lunetta per il +4 entrando nell’ultimo minuto. Thomas risponde con la tripla del -1, i gialloblù mandano in lunetta Ruzzier che fa 2 su 2 per il +3 a 29 secondi dalla fine. La Reale Mutua ha l’opportunità per mandare la partita all’overtime ma non concretizza. Finisce così 74-71.
Franco Ciani nel postpartita: “Abbiamo incontrato una squadra di livello importante e in ottime condizioni, a cui faccio gli auguri di buon prosieguo della stagione. Dal nostro punto di vista abbiamo dovuto gestire le condizioni fisiche non ottimali di Pepe, a cui poi si è aggiunto l’infortunio di Ghirlanda. Dispiace per come sia finita ma sono comunque orgoglioso di questa stagione, abbiamo fatto una regular season di alto livello, ma abbiamo pagato in termini di energia nei playoff, in cui comunque siamo riusciti ad esprimere ancora una volta l’atteggiamento, lo spirito e l’unione del gruppo per mettere in difficoltà una squadra tra le candidate al salto di categoria.”
Pallacanestro Trieste – Reale Mutua Torino 74-71 (29-21, 18-22, 15-17, 12-11)
Pallacanestro Trieste: Michele Ruzzier 15 (5/7, 0/4), Eli jameson Brooks 13 (1/4, 3/6), Ariel Filloy 12 (1/3, 3/11), Francesco Candussi 10 (2/3, 1/4), Giovanni Vildera 9 (4/9, 0/0), Justin Reyes 6 (3/10, 0/3), Stefano Bossi 5 (0/0, 1/3), Lodovico Deangeli 2 (1/1, 0/0), Giancarlo Ferrero 2 (0/1, 0/0), Leo Menalo 0 (0/0, 0/1), Danny Camporeale 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 16 / 23 – Rimbalzi: 48 13 + 35 (Justin Reyes 14) – Assist: 15 (Michele Ruzzier 6).
Reale Mutua Torino: Keondre Kennedy 14 (7/11, 0/5), Matteo Schina 14 (3/5, 2/4), Federico Poser 12 (4/7, 0/0), Donte Thomas 9 (1/6, 2/4), Matteo Ghirlanda 8 (1/1, 2/2), Niccolo De vico 5 (1/5, 1/2), Simone Pepe 5 (1/1, 1/3), Luca Vencato 4 (2/6, 0/2), Marco Cusin 0 (0/2, 0/0), Gianluca Fea 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 7 / 14 – Rimbalzi: 31 2 + 29 (Donte Thomas 12) – Assist: 14 (Luca Vencato 3).
UFFICIO STAMPA REALE MUTUA BASKET
Schlein con Pentenero e Lo Russo al Salone del Libro
Visita al Salone del Libro per la segretaria del Pd Elly Schlein (anche) per supportare la candidata presidente del Piemonte del centrosinistra Gianna Pentenero. Ad accompagnare la segretaria anche il sindaco Stefano Lo Russo e la vicepresidente dem Chiara Gribaudo. Schlein ha fatto dichiarazioni sui temi di politica interna ed estera e ha detto di tornare sempre con piacere al salone di Torino
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Al teatro Colosseo si esibiscono i Ricchi e Poveri.
Martedì. Per il “Salone Off” all’Istituto delle Rosine è di scena Alberto Fortis.
Mercoledì. All’Off Topic suona la Funky Club Orchestra. Allo Spazio 211 si esibisce Bonnie”Prince” Billy. Al Blah Blah suonano i Pat Todd & The Rankoutsiders.
Giovedì. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Fabrizio Cammarata con Orlando Manfredi. Al Blah Blah suonano i Private Function . All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Gionny Scandal. All’Off Topic è di scena Anthony Sasso. Al Magazzino sul Po suonano i Crabs e Fukuoka.
Venerdì. Ai Murazzi inaugurazione del “Fringe Festival” con l’esibizione della Bandakadabra. Allo Spazio 211 suona il duo Animaux Formidables. Alla Suoneria di Settimo si esibisce la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra. Al Magazzino sul Po sono di scena i Sabbia. All’Off Topic si esibisce Matteo Alieno. Allo Ziggy sono di scena Gli Atroci. Al Blah Blah suonano i Mahout. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i Rumba De Bodas.
Sabato. Al Blah Blah suonano i White Llama. Al Folk Club è di scena il trio di James Maddock. Al Magazzino sul Po suonano i Yosh Whale. A El Paso sono di scena i Cannibal Mosquitos. Allo Ziggy si esibisce Nex Cassel. Al Gabrio è di scena R.Y.F.
Domenica. Al Diavolo Rosso di Asti si esibisce Frida Bollani Magoni.
Pier Luigi Fuggetta
Per non farsi rubare il borsone che aveva con se’ si è aggrappato alla maniglia dell’auto dei rapinatori, il 75enne torinese ora in gravissime condizioni al Cto. L’anziano è caduto a terra e i malviventi sono fuggiti sgommando. I suoi due aggressori, marocchini, sono però stati fermati dagli agenti della Squadra mobile e accusati di tentato omicidio e rapina aggravata. Al momento dell’aggressione il malcapitato stava uscendo dalla palestra nel quartiere Mirafiori di Torino.
Muore nell’auto finita fuori strada
Nuovo incidente mortale sulle strade del Piemonte, si è verificato ieri sera sulla strada per Villafalletto alla periferia di Cuneo dove il traffico lungo la provinciale è stato deviato. È deceduto un uomo di 53 anni finito fuori strada con la propria auto. Nel Cuneese dall’inizio dell’anno sono quattordici le persone decedute in incidenti in auto o in moto.
Alle amiche aveva detto che non si sentiva bene. Il giorno dopo l’hanno chiamata al telefono ma non ha risposto, cosi una di loro che aveva una copia delle chiavi, si è recata presso la casa della 66enne di Biella ed è entrata trovandola senza vita. La donna è morta per cause naturali. Sul posto i soccorsi e i Carabinieri.
Un ambiente inclusivo dove tutti i partecipanti possano sentirsi accettati, compresi e valorizzati: è stato presentato ‘EstAUT – la tua vacanza in città’, il campus estivo organizzato da CSEN Piemonte e rivolto a bambini e bambine neurodivergenti e bambini e bambine normotipici di età compresa tra i 3 e i 14 anni. L’evento si è tenuto venerdì 10 maggio alle ore 18.00 presso Casa Ugi2 in corso Dante 101 a Torino.
‘EstAUT’ è un progetto di integrazione, un’opportunità per favorire l’inclusione sociale e per sostenere concretamente le famiglie. Le attività proposte dal campus, di natura laboratoriale, sono mirate allo sviluppo delle funzioni cognitive alte di attenzione e al potenziamento di abilità sociali di interazione: laboratori multisensoriali, piscina, sport, gite e molto altro.
Il periodo previsto per il campus va dal 10 giugno 2024 al 26 luglio 2024 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 15.00. Gli spazi messi a disposizione saranno quelli dell’ASD Studio 21, di Casa Ugi2, della RSA Mazzarello e della piscina Lido. Gli educatori e gli operatori specializzati saranno presenti per guidare le attività e supportare i ragazzi nelle loro relazioni, incoraggiando la cooperazione, la comunicazione e la comprensione reciproca.
Le tariffe settimanali per il campus saranno molto contenute. Questo è possibile grazie al fatto che CSEN Piemonte fungerà solamente da veicolo per i compensi che verranno girati direttamente ai formatori e per le spese necessarie di gestione.
Durante la presentazione sono intervenuti: Gianluca Carcangiu, Presidente di CSEN Piemonte, la dott.ssa Barbara Carnovale, Direttore Tecnico di ‘EstAUT’ che ha illustrato lo sviluppo del progetto, Marcella Mondini, Segretario Generale Ugi, Sonia Gagliano, Consigliera della Circoscrizione 4, Fabrizio Utro, Direttore Gestionale della RSA Mazzarello e Fabio Scafidi, che durante il campus si occuperà del laboratorio di archeologia. Alla conferenza era presente anche il magistrato Gian Carlo Caselli, intervenuto per un saluto e per un augurio per l’inizio di questo importante cammino.
Gianluca Carcangiu, Presidente CSEN Piemonte: “Posso dire che questo sia un momento molto importante e sentito per noi. Questo campus estivo è una sorte di fiore all’occhiello di un percorso di inclusione che abbiamo iniziato da molto tempo e che questa primavera ha trovato sbocco anche attraverso ‘OpenAut’, il progetto di informare e formare per facilitare l’inclusione di minori e adulti con disturbo dello spettro autistico in ogni ambito della quotidianità. Devo ringraziare tutti gli educatori che prenderanno parte a ‘EstAut’: sono tutti dei grandissimi professionisti. CSEN sarà di supporto e farà solo da veicolo per i vari costi: ci sono tantissime persone che doneranno il loro tempo per questa causa in cui credono con tutto il loro cuore”.
Una mostra dedicata alla grande fotografa belga, seconda moglie di Henri Carier-Bresson e fra le poche donne di “Magnum Photos”
Fino al 2 giugno
Bard (Aosta)
Dalla delicata, ironica poesia del piccolo che, in un monastero nel cuore del Nepal, osserva divertito, stuzzicandola con la penna, la bianca colomba comodamente adagiata sul capo calvo del suo monaco tutore al racconto emotivamente partecipato della quotidiana fatica dei pescatori intenti a ritrarre le grandi reti dalle acque oceaniche di Amagansett (Long Island), sullo sfondo il volo – ali tese – di gabbiani, anch’essi speranzosi di un buon “bottino”: c’è sempre una sincera attrazione per l’essere umano e per il mondo animale al centro dei soggetti fotografici di Martine Franck (Anversa, 1938 – Parigi, 2012), cui il vadostano “Forte di Bard” dedica, fino a domenica 2 giugno, in collaborazione con la “Fondazione Henri Cartier-Bresson”, la mostra “Martine Franck. Regarder les autres”, all’interno degli spazi delle “Cantine” dell’ottocentesca “Fortezza”. “Non penso che si possa essere un buon fotografo se non si ha curiosità per l’altro”, diceva e pienamente dimostrava nei suoi scatti (180 quelli esposti a Bard, articolati in 7 sezioni) la stessa fotografa, che, con preziosa maestria e acuta sensibilità, ebbe a documentare i principali eventi politici e sociali del XX secolo per riviste come “Life” e il “New York’s Times”, partecipando altresì alla creazione di agenzie come “Vu” e al lavoro collettivo di “Viva”, prima di diventare una delle poche donne di “Magnum Photos” e la più forte sostenitrice della “Fondazione Henri Cartier-Bresson”, da lei creata, a Parigi nel 2002, insieme allo
stesso Cartier-Bresson (di cui fu seconda moglie dal 1966) e alla loro figlia, Mélanie.
Curata da Clément Chéroux, direttore della “Fondazione Henri Cartier-Bresson”, la mostra (che nel corso di quest’anno avrà anche un’altra tappa estera in Grecia) ha come obiettivo, quello di celebrare le immagini più note dell’artista – fra le principali esponenti della fotografia umanista francese e di tutta la storia della fotografia del XX secolo – dedicate all’infanzia, alla vecchiaia e al teatro, alcune diventate vere e proprie icone. Ma non solo. Martine, infatti, fu anche fotografa socialmente impegnata e attivista per molte delle cause (le lotte femministe, fra le tante) da lei attivamente documentate, alla ricerca costante della vita e di ciò che si spinge oltre la verità: nell’“inaspettato” (che con la fotografia, diceva, “bisogna sempre essere pronti ad accogliere”), colto insieme alle maschere del “Théâtre du Soleil” (teatro d’avanguardia parigino fondato nel 1964 da Ariane Mnouchkine, Philippe Léotard e altri studenti dell’“Ecole Internationale de Théatre Jacques Lecoq”) e nelle rivolte del ‘68, ma anche scovato nelle case di riposo degli anziani francesi e in un monastero in Nepal, fotografando le altre donne, privilegiate e indigenti, celebri e anonime, avvicinando ricamatrici di doti come le giovani ragazze indiane dei piccoli villaggi indiani del Gujarat o artiste del calibro di Sarah Moon, fermata mentre salta la corda con una ragazzina. “Ognuna delle sue fotografie – si è scritto – nonostante nasca dall’istinto del momento, rivela una profonda cura della composizione e una potenza artistica fuori del comune. La sua arte è il riflesso di una scrittura personale segnata da geometrie, curve e linee, alla ricerca della bellezza dell’animo umano e della profondità dei cuori e delle anime, catturati nel vivo delle cose, compresa l’espressione artistica resa attraverso uno ‘sguardo’ di eccezionale sensibilità”.
Gianni Milani
“Martine Franck. Regarder les autre”
Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it
Fino al 2 giugno
Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Lun. chiuso
Nelle foto:
– Martine Franck: “Tulku Khentrul Lodro Rabsel, 12 ans, avec son tuteur Lhagyel, monastère Shechen, Népal”, 1996, Credit “Magnum Photos
– Martine Franck: “Pécheur”, Amagansett, 1983, Credit “Magnum Photos”
– Martine Franck: “Hospice”, Ivry-sur-Seine, 1975, Credit “Magnum Photos”
– Martine Franck: “L’age d’or”, “Théatre du Soleil”, Cartoucherie de Vincennes, Paris, 1975, Credit “Magnum Photos”
Il ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia con la racchetta da tennis sarà esposto alla mostra “Les défis du corps” all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi
Dopo l’esposizione straordinaria per la ATP Finals 2021 e 2022 alla Palazzina di Caccia di Stupinigi del Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia con la racchetta da tennis, la FOM – Fondazione Ordine Mauriziano concede in prestito l’opera alla mostra “Le défis du corps” in programma all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per “Passion Olimpiques 2024” dal 15 maggio al 6 settembre 2024. La mostra esamina la straordinaria dimensione del corpo umano proiettata nell’arena sportiva o nell’astrazione della danza, ripercorrendo il rapporto tra arte e sport nel corso dei secoli.
Il Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele di Savoia è uno dei rari casi che documenta l’importanza del gioco nella formazione dei piccoli principi. Il gioco della pallacorda (jeu de paume in Francia), antenato del tennis, viene adottato presso le corti europee nei primi passi della formazione dei piccoli principi. L’esercizio corporale è infatti ritenuto fondamentale per la costruzione del valore militare e le attività atletiche, tra cui i giochi con la palla si affiancano ai tradizionali apprendimenti dell’arte equestre e del maneggio delle armi. L’uso della palla ha un doppio valore pedagogico: è esercizio fisico per la sanità del corpo unito alla prontezza della mente (destrezza) ed è anche svago lecito sotto il profilo morale perché insegna ad elaborare strategie e a rispettare le regole.
Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto, nato nel 1632 e morto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele, nato nel 1634. I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda, che si può considerare l’antenata del tennis, e il più giovane un uccellino legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo, ma è uno strumento da impiegare per l’apprendimento di gesti che gioveranno al coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro.
INFO
Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II
Pittore attivo alla corte sabauda
1636-1637
Olio su tela, 140 x 115 cm
Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi