ilTorinese

Frabosa Soprana, auditorium a cielo aperto

Venerdì 4 luglio ore 21.00 – Amarcord Concerto e proiezioni dedicati al grande cinema italiano

Sala Concerti, Frabosa Soprana | MUSICA-CINEMA

 

Sabato 5 luglio ore 21.00 e domenica 6 luglio ore 11.00 – Sulle tracce di Dante: la nostra piccola Divina Commedia

Sala Concerti, Frabosa Soprana | MUSICA-TEATRO

 

Per l’undicesimo anno consecutivo, grazie alla passione e all’impegno della musicista Lucia Margherita Marino insieme a tutto lo staff di ESTEMPORANEA, il piccolo borgo piemontese di Frabosa Soprana (CN), ai piedi delle Alpi Liguri, si prepara a vivere la sua trasformazione più sorprendente: per un intero mese, dal 29 giugno al 2 agosto, il paese ospita il Festival Contaminazioni e si trasforma in un immenso auditorium a cielo aperto dove musica, teatro e cinema invadono ogni angolo con la loro energia travolgente.

Balconi, cortili, negozi, palazzi: ogni luogo vibra al ritmo delle note di oltre 250 musicisti provenienti da tutto il mondo. Dall’alba fino a tarda sera, Frabosa Soprana risuona di voci, strumenti, sperimentazioni artistiche e contaminazioni culturali che si intrecciano in un’atmosfera di festa e bellezza condivisa.

 

Tre giorni di emozioni tra cinema, musica e teatro: dal 4 al 6 luglio il Festival Contaminazioni 2025 propone a Frabosa Soprana un trittico di appuntamenti imperdibili, all’insegna della contaminazione tra le arti e dei grandi classici riletti in chiave contemporanea.

 

Venerdì 4 luglio, ore 21.00 – Sala Concerti | MUSICA-CINEMA
AMARCORD
Nel cinema immagini e musica si fondono in un linguaggio nuovo, dando vita a un viaggio incantato dove lo spettatore si immedesima perdendo la dimensione del tempo e del luogo.
Un cineconcerto che fa rivivere le atmosfere delle grandi pellicole d’autore, attraverso la musica di compositori che le hanno rese immortali con temi indimenticabili: torniamo bambini in un passato che, forse, non abbiamo mai conosciuto, ma che è come se ci fosse nascosto dentro a nostra insaputa. In un mondo che sta promuovendo una dimensione artificiale di bellezza, sul grande schermo si impongono le voci e i volti sublimi e autentici di Claudia Cardinale, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni, Clint Eastwood, Gian Maria Volontè e molti altri. Da Ennio Morricone a Nino Rota nelle pellicole di Federico Fellini, Giuseppe Tornatore senza dimenticare i grandi western di Sergio Leone: 81⁄2, La strada, Romeo e Giulietta, La Dolce Vita, Nuovo Cinema Paradiso, Il Pianista sull’Oceano, Per un pugno di dollari

Un viaggio emozionante che fonde immagini e musica, evocando un passato che sembra appartenere a tutti noi.
Sul palco Luciano Meola (clarinetto), Luigi Colasanto (violoncello), Sara Musso (pianoforte) e le suggestioni visive di Fiammetta Piovano al videomapping.

 

 

Sabato 5 luglio ore 21.00 – Sala Concerti, Frabosa Soprana | MUSICA-TEATRO
Domenica 6 luglio ore 11.00 – replica

 

SULLE TRACCE DI DANTE: LA NOSTRA PICCOLA DIVINA COMMEDIA
Spettacolo in collaborazione con i Corsi di Perfezionamento Frabosa 2025

 

Se Dante affrontasse il suo viaggio oggi, nel 2025, chi incontrerebbe? Quali personaggi meriterebbero il Paradiso? E chi, invece, sarebbe condannato all’Inferno? Un viaggio teatrale e musicale attraverso i gironi danteschi, riscritto dai ragazzi con lo sguardo rivolto al presente. Attraverso giochi di improvvisazione e scrittura scenica, diamo nuova forma alla Divina Commedia, popolandola di figure, temi e domande che appartengono alla realtà di oggi: un’esperienza immersiva per reinventare il viaggio di Dante con la voce e i suoni delle nuove generazioni. Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con i Corsi di Perfezionamento Frabosa 2025 che, dal 2015, coinvolgono nel mese di luglio, oltre 400 giovani musicisti e attori provenienti da tutto il mondo. In scena la regia di Enrico Dusio, le musiche dell’Ensemble a 6 corde di Gian Paolo Lopresti, e la partecipazione de I Papillon diretti da Lucia Margherita Marino.
https://www.estemporanea.eu/1311/stagioni-musicali/festival-contaminazioni

2 giugno, “Elisir d’amore” a Trofarello

La collaborazione tra il maestro Giulio Castagnoli e il maestro Gabriele Manassi, entrambi docenti del Conservatorio di Torino, prosegue lunedì 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica per la stagione musicale 2025 di Trofarello. Sarà presentato l’Elisir d’Amore, capolavoro dell’opera comica ottocentesca di Gaetano Donizetti su arrangiamento in forma di concerto del maestro Enea Tonetti, direttore della Banda Musicale di S. Cecilia fondata nel 1802 che figura tra le più antiche d’Italia.

Per la parte vocale interverranno il Casale Coro di Casale Monferrato, il Coro Haendel di Trofarello e i solisti Anna Delfino soprano nella parte di Adina, Mattia Pelosi tenore nel ruolo di Memorino, Lorenzo Battagion baritono sarà Belcore, Nicholas Tagliatini basso interpreterà Dulcamara e Andrea Benfante sarà la voce narrante. Durante la manifestazione saranno consegnate le Civiche Benemerenze 2025 da Stefano Napoletano, sindaco di Trofarello. Il maestro Gabriele Manassi, polistrumentista laureato in matematica, direzione di coro e orchestra è stato insignito nel 2023 della cittadinanza onoraria di Trofarello.

Armano Luigi Gozzano

Scuole sicure e sostenibili: la Regione avvia la nuova programmazione di edilizia scolastica

Garantire edifici scolastici sicuri, sostenibili, accoglienti, adeguati alle più recenti concezioni della didattica rappresenta una sfida che la Regione Piemonte affronta attraverso la programmazione, la pianificazione e la gestione di interventi finanziati con fondi comunitari, statali e regionali, per la messa a norma e in sicurezza, la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.

 

Fino al 30 giugno 2025 gli Enti proprietari o gestori di edifici scolastici pubblici possono esprimere i loro fabbisogni e caricare le proposte progettuali sul portale dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (ARES)modulo “Fabbisogni”, lo strumento a disposizione di Comuni e Province per la richiesta di finanziamenti per l’edilizia scolastica per interventi che vanno dalle nuove costruzioni, all’adeguamento e miglioramento sismico, all’efficientamento energetico, al superamento delle barriere architettoniche.

In questo modo la Regione scatterà una “fotografia” delle esigenze territoriali in materia di edilizia scolastica, che verrà sottoposta al Ministero dell’Istruzione e del merito, per proporre il proprio Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2025-2027.

Si tratta di una fase propedeutica e preliminare, necessaria, intesa come manifestazione di interesse per l’accesso alla programmazione triennale. Gli Enti interessati dovranno in seguito presentare la propria candidatura effettiva partecipando al Bando regionale che sarà successivamente pubblicato.

Chiorino: “Costruire un quadro chiaro dei reali bisogni dei territori, per investire risorse in modo efficace e mirato”

“La scuola è il primo presidio educativo ed è nostro dovere garantire che i luoghi in cui si formano i cittadini di domani siano sicuri, moderni e adeguati  alla didattica contemporanea. Con questa nuova programmazione vogliamo costruire un quadro chiaro e aggiornato dei reali bisogni dei territori, per investire risorse in modo efficace e mirato” ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’istruzione e Merito della Regione Piemonte. “È un lavoro – ha concluso il vicepresidente – che richiede visione, concretezza e sinergia tra istituzioni: la Regione Piemonte è presente, con determinazione e senso di responsabilità, al fianco di Comuni e Province per offrire agli studenti ambienti scolastici all’altezza dei loro sogni e del loro futuro, e per garantire al personale scolastico luoghi di lavoro salubri, sicuri e dignitosi”.

Link presentazione candidature :

https://ediliziascolastica.regione.piemonte.it/moduli/ReReFES/

Maggiori informazioni:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/avvio-programmazione-regionale-materia-edilizia-scolastica-2025-2027

La scomparsa di Fiammotto, esponente storico del liberalismo torinese

È con profondo dolore che il Centro Pannunzio annuncia l’ improvvisa scomparsa del suo dirigente dottor Edoardo Massimo Fiammotto, giornalista liberale di grandi qualità intellettuali. Il Centro abbruna il labaro sociale per la sua immatura scomparsa. Anche nel suo nome continueremo il nostro impegno.

Fu stretto collaboratore del ministro Renato Altissimo, dirigente nazionale del PLI, assessore comunale a Pinerolo e direttore del quotidiano “Corriere Alpino”.

È stata una notizia improvvisa e sconvolgente arrivata come un fulmine.È  stato un grande amico e anche un mio estimatore. Avrebbe meritato riconoscimenti maggiori. A Ivrea gli venne assegnata una targa di benemerenza in maggio al termine di una mia conferenza a cui aveva dato il suo prezioso apporto con una testimonianza di rara acutezza. Il liberalismo piemontese, anzi la diaspora liberale deve rendere omaggio alla sua coerenza adamantina, appassionata e disinteressata.  Io ho perso un accompagnatore prezioso con cui abbiamo parlato tanto e in libertà come neppure nel PLI era consentito fare.

In segno di lutto la Presidenza ha deciso di annullare l’incontro dell’11 giugno in sede che E.M. Fiammotto aveva ideato e avrebbe dovuto presiedere. L’incontro del 6 giugno si aprirà con un minuto di silenzio e un ricordo del Presidente su Fiammotto a cui inviteremo la famiglia.

Pier Franco Quaglieni

Presidente Centro Pannunzio

I pro Pal cantano “Bella ciao” per Gaza

La manifestazione “Musica contro il silenzio” per la pace a Gaza si è tenuta oggi in piazza Carignano a Torino. Sono intervenute alcune centinaia di persone. I manifestanti hanno intonato la canzone partigiana “Bella ciao”. Analoghe iniziative si sono tenute in diverse città italiane.

“ASA NISI MASA”, le grandi sculture di Giuseppe Maraniello

 

I Musei Reali di Torino tributano un omaggio dal titolo “Asa-nisi-masa” all’artista napoletano Giuseppe Maraniello con le sue sculture allestite in piazza Castello e alla Galleria Sabauda

I  Musei Reali di Torino rendono omaggio dal 30 maggio al 16 settembre prossimo  a uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, Giuseppe Maraniello, nativo di Napoli nel 1945. E lo fanno con  una mostra realizzata  da Nicola Loi Studio Copernico e curata da Francesco Tedeschi, dal titolo “Asa-nisi-masa”. L’esposizione presenta una serie di quattordici opere scultoree e ambientali, che dialogano con gli spazi storici e monumentali circostantI. Cuore della rassegna il Giardino di Levante,  ritornato l’11 aprile scorso  alla completa fruizione da parte del pubblico dopo i lavori di riqualificazione realizzati con i fondi del Pnrr.

“’Asa nisi masa’ è  molto più  di un  titolo evocativo – dichiara Mario Turetta, delegato dei Musei Reali di  Torino – è una chiave che ci invita a entrare nel linguaggio simbolico , stratificato e visionario dell’artista. Dalla Piazzetta Reale ai Giardini  Reali e al primo piano della Galleria Sabauda, le sue  sculture tracciano un percorso  che attraversa la memoria, il mito e la materia, in continuo equilibrio tra forma e mistero. Sono figure enigmatiche, materiali recuperati, strutture che sembrano emergere da un tempo sospeso. Tutto nelle sue opere parla un linguaggio che non si lascia tradurre, ma si offre solo allo sguardo come esperienza, come soglia da attraversare. Con questa mostra i Musei Reali di Torino rinnovano il proprio impegno nel dare spazio all’arte contemporanea,  promuovendo una visione  del museo come laboratorio aperto, dove le espressioni del presente possono confrontarsi  con la storia e nutrirsi di essa”.

Per l’artista la frase scelta come titolo della mostra non significa nulla. È  la frase che, nel film “Otto e mezzo” di Federico Fellini, Marcello Mastroianni scrive su di un foglietto trasmesso dal mago a Mademoiselle Maya, che non comprende il significato preciso delle parole, ma lo percepisce.

Le opere di Giuseppe Maraniello, che sono andate definendosi progressivamente attraverso la combinazione di tele, materiali di recupero ed elementi scultorei in bronzo e ferro, si sviluppano  secondo diverse soluzioni, sia a parete, sia nello spazio architettonico e paesaggistico, secondo una sintesi tra la memoria di temi e immagini  e l’elaborazione dei materiali.

Nelle sculture di Maraniello, anche quelle di grande formato, allestite in Piazzetta Reale e nei Giardini Reali, le figure del suo mondo fantastico prendono forma in situazioni di forte impatto visivo. Qui si incontrano demoni, come il diavolo alato che riporta alla mente le immagini del Cimitero Monumentale di Pisa, centauri della mitologia greca che si combattono in duello, in una sorta di allegoria dell’uomo che lotta contro se stesso, figure ibride, di funamboli, di ermafroditi, figure che alludono ai miti, riletti con estrema ironia. Sono presenti nelle sue opere scultoree alambicchi, otri, borracce che ricordano certe forme disseminate in molti dei dipinti di Hieronymus Bosch. Di particolare rilevanza è  l’opera intitolata “Il Nido”, un luogo che accoglie la ragnatela dei sogni e delle fantasie possibili, dalla struttura esile di rami derivate dalle colate di fusione che, come altri materiali di recupero, diventano parte delle sue composizioni.

“Ecco che scatta – spiega Sandro Parmiggiani – in chi si sofferma davanti a queste opere l’invito a immergersi, almeno in parte, in una sorta di mistero, sulle tracce delle ignote  associazioni che, nella fantasia dell’artista, li hanno generati, cercando di svelare qualcuno dei significati profondi che vi sono racchiusi e  che ancora non sono venuti alla luce”.

Il percorso espositivo si conclude con tre sculture al primo piano della Galleria Sabauda, precisamente con una scultura dal titolo  “Il gatto dorme rotondo” del 2009 in marmo statuario e oro a foglia su bronzo e due mosaici con inserti in bronzo e ferro, dal titolo “Tueio” (2005) e “L’occhio di Narciso” ( 2009).

Mara Martellotta

 

foto IGINO MACAGNO

Una notte da incubo per l’Inter a Monaco

Una notte da incubo per l’Inter a Monaco, dove il Paris Saint-Germain ha conquistato la sua prima Champions League con un clamoroso 5-0. Una sconfitta pesantissima per i nerazzurri, mai realmente in partita e travolti dalla forza offensiva dei parigini.
Serata amarissima per i tifosi nerazzurri e per una squadra apparsa irriconoscibile, incapace di reggere il confronto sul piano fisico e tecnico. Trionfo storico invece per il PSG, che dopo anni di delusioni internazionali corona il sogno europeo.

Per l’Inter, una lezione dura da digerire. Per Parigi, è il giorno della gloria.

Enzo Grassano

Essere giovani in un mondo fragile

Al Festival Internazionale dell’Economia continuano i numerosi incontri con il contributo, tra gli altri, di economistisociologi, statisticidemografi, scrittori e psicologi a confronto sulle grandi sfide che il nostro tempo ci riserva e che le generazioni più giovani dovranno vivere e affrontare. Il titolo di questa edizione del Festival è infatti “Le nuove generazioni del mondo” 

Ieri mattina al Teatro Carignano Viola Ardone, docente, scrittrice, editorialista de La Stampa in dialogo con la giornalista Letizia Tortello ha offerto il suo punto di vista sfaccettato nell’incontro dal titolo “Essere giovani in un mondo fragile”.

Letizia Tortello apre con un affondo netto: Tra l’instabilità globale crescente di cui non si vede la fine, le guerre, siamo passati attraverso una pandemia, una diseguaglianza economica stabile, una crisi climatica, i legami sociali che si in deboliscono sempre di più. Ecco, vorrei partire dai numeri del sondaggio del Global Flourishing Study di Harvard che racconta la felicità delle nostre generazioni. È un sondaggio aggiornato all’anno scorso, ma insomma direi che le cose non sono tanto cambiate in meglio per alcuni fattori. Risulta che la visualizzazione plastica della felicità è sempre stata quella di una U. Quindi da giovani felici poi nell’età adulta con dei problemi, quindi la curva appunto discendente, per poi risalire nell’età più matura con una ritrovata nuova felicità, una stabilità maggiore. E invece da questo sondaggio molto recenteviene fuori che quasi la metà della generazione Z dice di sentirsi spesso o sempre ansioso. Cioè, i giovani dicono di essere più stressati rispetto agli anziani. E questo non lo dicono loro, ma sono i numeri che lo dimostrano e più soli rispetto alle generazioni precedenti e quindi questa U si trasforma in una J. E allora volevo proprio chiederti questo: che cosa ci raccontano, che cosa ti raccontano i giovani di questo mondo che gli abbiamo impacchettato e infiocchettato per venire al mondo?

Viola Ardone ci offre con la sua risposta una contronarrazione:

Intanto il titolo che ho voluto dare a questa chiacchierata è un po’provocatorio, per immaginare anche una contro narrazione rispetto a quello che è diventato uno stereotipo dei giovani fragili dei giovani bamboccioni, dei giovani violenti che sono tutti bulli, menefreghisti che sono tutti ossessionarti dal telefonino, non hanno prospettive. Questa fragilità dei giovani che è diventata anche un po’ un alibi, una foglia di fico. Ma è una narrazione che serve più a noi adulti che a loro. Come a dire: non siamo noi che gli abbiamo consegnato una scatola vuota, un pupazzo senza corda, nel futuro, ma sono loro che sono fragili e quindi la colpa è loro che sono tarati male e hanno una fragilità intrinseca e quindi di fronte alle difficoltà vanno in pezzi. Io siccome sono una grande sponsor dei ragazzi della nuova generazione, perché li io osservo, li vedo perché ne conosco anche un po’ tutte le criticità come tutte quelli che lavorano nella scuola come me. Chi ha figli adolescenti anche, conoscendoli vediamo un po’ che il paradigma è molto diverso. Ovvero, il mondo si è un po’ infragilito per le cose che dicevi tu, anche perché quella autostrada del futuro che era prospettata alle altre generazioni in cui c’era più o meno un iter definito, il conseguimento di alcuni titoli di studio, la laurea, l’ingresso nel mondo del lavoro, l’ingresso nel mondo della famiglia, tutto questo è diventato più fluido. Il nostro poi è un paese in decrescita ormai dal punto di vista demografico. Quindi in questo mondo che è diventato un po più instabile loro secondo me si stanno fortificando. Cioè non è fragilità la loro, è una capacità di assorbire colpi in maniera diversa. Anche la questione dei telefonini e dei social, io sono molto d’accordo con la proposta fatta anche ultimamente da Macron e altri leader europei di vietare il telefonino fino ai 13 anni. Però è anche vero che poi la proibizione per chi passa? Passa sempre per le famiglie. È vero e i ragazzi hanno un legame spesso patologico con i telefonini efaticano a distaccarsene. Loro vengono raggiunti dalle stesse notizie, sollecitazioni che raggiungono noi adulti, mentre per le generazioni precedenti non era così, cioè c’erano una bolla d’infanzia e una bolla di adolescenza per cui poi tramite l’acquisto del giornale, il quotidiano, il telegiornale si parlava in famiglia e si entrava nelle problematiche più adulte gradualmente e se ne parlava a scuola. Ora, quella bolla dì protezione non c’è più perché come arrivano a me le notizie anche inquietanti e tremende, così arrivano anche a loro. E questo in qualche modo li rende anche più tosti più forti.

GIULIANA PRESTIPINO

Liste d’attesa, Fdi: “Un successo l’iniziativa voluta dall’assessore Riboldi”

Carlo Riva Vercellotti: “Questi risultati premiano il lavoro serio di questi mesi e l’impegno di Fratelli d’Italia per migliorare e rafforzare la Sanità piemontese. Rispondiamo con i fatti a chi fa sterili polemiche”

La sperimentazione delle visite e degli esami in orario serale e nei fine settimana, iniziata a fine febbraio, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie e ridurre le liste d’attesa, ha ottenuto un risultato che supera tutte le attese: oltre 65 mila prestazioni.

Siamo soddisfatti ed orgogliosi degli ottimi risultati raggiunti che confermano la bontà dell’iniziativa voluta dall’assessore Riboldi” afferma Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fdi in Consiglio Regionale.

Questi dati – prosegue il Capogruppo di Fdi – sono la miglior risposta a chi in questi mesi ha tentato di screditare questo progetto la cui serietà è stata testimoniata dall’impegno concreto messo in campo dalle Aziende sanitarie e dagli oltre 5 mila professionisti e operatori del comparto. La positiva risposta dei piemontesi ci motiva a continuare a lavorare al rafforzamento del sistema sanitario, al potenziamento del personale e ad una più moderna ed adeguata edilizia sanitaria” aggiunge Riva Vercellotti

Un ringraziamento sincero va a tutti i medici che hanno dato la propria disponibilità ad accettare le nuove richieste di lavoro pervenute dall’Assessorato e dal Ministero. Senza il loro contributo, questi risultati non sarebbero stati possibili. La sanità pubblica è un bene prezioso: se non garantita e accessibile, rischia di escludere i cittadini che si trovano in condizioni socio-economiche difficili. È nostro dovere difenderla e rafforzarla perché sia davvero capace di offrire a tutti, senza distinzioni, un servizio di qualità” rimarca Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fdi.

Il plauso all’iniziativa sulle liste d’attesa del Presidente del Consiglio Meloni deve essere da stimolo per affrontare con rinnovato entusiasmo i prossimi rilevanti temi che ci aspettano. L’assessore Riboldi ha dimostrato di avere le idee chiare e, sono certo, metterà eguale serietà ed impegno nel grande lavoro che ancora resta da fare per rispondere alle differenti esigenze sanitarie dei cittadini piemontesi” conclude Gianluca Godio, Portavoce di Fdi in Commissione Sanità

Rock Jazz e dintorni a Torino: Jazz is Dead!

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Lunedì. Al Bunker per Jazz is Dead! suonano : Teeta + Galas, Timpani Music Forum, Ghost Dubs, Mad Professor, The Bug Presents Machine, Cortex Light. Allo Spazio 211 si esibiscono gli Alan Sparhawki.

Martedì. Allo Ziggy sono di scena i Fazi. Al Blah Blah suonano Le Syndicat Electronique. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Giulia Mei.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana è di scena Venegoni & Co. All’Off Topic suonano i 4GOT 10.

Giovedì. Al Magazzino sul Po si esibisce Arssalendo. All’Hiroshima è di scena Francesco Tricarico. A El Barrio suonano i French Police. Al cinema Massimo inaugurazione di Cinemambiente con i Perturbazione che sonorizzano il film muto “Wonder Of The Sea”.

Venerdì. Al Blah Blah suonano i The Cleopatras + Animaux Formidables. Al Vinile sono di scena i The Bartenders.

Sabato. Allo Ziggy si esibiscono gli Junius. Al Blah Blah suonano i Black Wings of Destiny.

Pier Luigi Fuggetta