ilTorinese

A Candiolo lezioni di pilates con Cristina Chiabotto

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, insieme alla madrina Cristina Chiabotto e all’insegnante Simona Romagnolo della scuola “Futura Pilates” di Torino, hanno organizzato questa mattina nel verde dell’Istituto di Candiolo – IRCCS la prima lezione dell’iniziativa “Pilates e benessere. In equilibrio per la ricerca”, un ciclo di lezioni di pilates dedicato alle pazienti, al personale e a tutti gli amici dell’Istituto. Numerose le persone che hanno aderito.

L’armonia del pilates guiderà tutte loro in un viaggio di salute e benessere, un momento speciale per rigenerare corpo e mente. Questo percorso, che si svolgerà fino al mese di ottobre, culminerà con una lezione conclusiva tutta dedicata a Life is Pink, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, per la ricerca sui tumori femminili.

Un ringraziamento a tutti i partner che hanno deciso di sostenere ancora una volta la Fondazione (Galup, Battaglio Frutta, Acqua Valmora e Jolly Sport), e a tutte coloro che hanno partecipato a questa iniziativa che unisce il benessere fisico alla solidarietà, creando un equilibrio perfetto per sostenere la ricerca.

Il MAUTO celebra la corsa leggendaria con una mostra dedicata alla Mille Miglia

12 giugno – 29 settembre

 

UN VIAGGIO LUNGO MILLE MIGLIA

Il MAUTO celebra la corsa leggendaria con una mostra

realizzata in collaborazione con il Museo Mille Miglia di Brescia.

 

Apre la giornata la seconda edizione de “La Millemiglia delle idee”, una maratona di talk con cinque ospiti d’eccezione moderati da Gianluigi Ricuperati.

Performances e visite guidate a seguire.

 

In occasione del primo traguardo di tappa a Torino della 42esima edizione della Mille Miglia, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile celebra la corsa più bella del mondo con la mostra UN VIAGGIO LUNGO MILLE MIGLIA: l’esposizione – realizzata in collaborazione con il Museo Mille Miglia di Brescia e visitabile nella project room del MAUTO dal 12 giugno al 29 settembre – racconta la storia della leggendaria corsa, un’epopea durata un trentennio – dal 1927 al 1957 – e per la quale gareggiarono su un percorso di “1000 Miglia” i campioni più celebri del periodo.

 

Il percorso espositivo racconta i tre decenni della corsa, con una particolare attenzione agli anni più significativi: il 1927, data della prima edizione, il rilancio dopo la guerra nel 1947 e il 1957, l’anno del trionfo di Taruffi e del tragico epilogo. A ciascuno di questi anni corrisponde una tappa fondamentale nella storia della Mille Miglia: Brescia, il luogo dove tutto ebbe inizio; Torino, simbolo della ripresa nel dopoguerra; Roma, la tappa che unisce l’Italia da nord a sud e città della vittoria amara di Taruffi.

 

Sono tre i livelli del racconto, ciascuno sostenuto da una specifica tipologia di materiale: il dietro le quinte della gara – illustrato da un’ampia selezione di materiali originali esposti in teca, in gran parte inediti, provenienti dall’archivio Mille Miglia che raccontano i preparativi alla gara, le lettere delle scuderie, i rapporti con gli organizzatori e i materiali degli addetti ai lavori; l’emozione della gara in presa diretta, con fotografie e filmati d’epoca che mostrano i protagonisti della corsa, le loro imprese sulle strade impervie del percorso e la partecipazione calorosa del pubblico; il fascino popolare della gara nel cinema: una selezione di filmati cinematografici – dalla cronaca dell’Istituto Luce al cinema d’autore di Wes Anderson – che rappresentano in maniera spettacolare, controversa e talvolta onirica una gara che ancora oggi affascina e offre spunti di riflessione.

 

LA MILLEMIGLIA DELLE IDEE

12 giugno / dalle h 17 alle h 19 – Talk / Piazza del MAUTO

In occasione della partenza della Mille Miglia da Torino e nella giornata di apertura della mostra – mercoledì 12 giugno, dalle 17 alle 19 – il MAUTO presenta la seconda edizione delle Millemiglia delle idee dal titolo Passaggi e paesaggi. Come la corsa più bella del mondo svela e rivela la storia e la geografia d’Italia: la rassegna di interventi e storie curata da Gianluigi Ricuperati che nel 2023 aveva inaugurato le celebrazioni per i 90 anni del Museo, portando esponenti dell’umanesimo contemporaneo a parlare di cultura dell’Automobile.

Si alterneranno nella piazza del MAUTO nomi di spicco del panorama culturale italiano per esplorare i diversi modi con cui la corsa più importante d’Italia si è intrecciata con le vicende storiche del Paese, con il paesaggio e con i temi, oggi fondamentali, della mobilita sostenibile. 

 

Il link per la prenotazione all’evento è https://ticket.museoauto.com/categoria/un-viaggio-lungo-millemiglia/

 

IL MAUTO IN PIAZZA SAN CARLO CON TRE VETTURE DELLA SUA COLLEZIONE

11 giugno / dalle h 15 alle h 23.30

Esposizione/ Piazza San Carlo

Il MAUTO sarà presente in Piazza San Carlo – martedì 11 giugno, a partire dalle ore 15 – con tre esemplari della sua collezione, ciascuno dei quali rappresenta una tipologia di vettura che ha partecipato a “corse epiche” su strada. La Fiat 8 HP del 1901 ha preso parte al primo Giro d’Italia nel 1901, la Itala 34/45 Pechino Parigi del 1907 ha partecipato e vinto al 1° raid internazionale attraversando Asia ed Europa e la Lancia D24 del 1953 ha preso parte alla famosa Carrera Panamericana attraversando l’America da Nord a Sud.

 

 

Rubare l’erba. L’omaggio di Marco Aime a contadini e pastori di Roaschia

 

Con Rubare l’erba, piccolo e quanto mai prezioso saggio, l’antropologo e scrittore piemontese Marco Aime rese omaggio alle sue radici, a quella civiltà contadina cuneese che ha sempre saputo ascoltare il respiro della terra e delle stagioni. Aime è nato a Torino ma la sua famiglia era originaria di Roaschia, piccolo paese situato nel fondovalle dell’omonimo vallone laterale alla destra del torrente Gesso, a ottocento metri sul livello del mare,in mezzo a montagne costellate di frazioni (i roaschini si distribuivano nel passato in ben cinquantadue frazioni ). Un paese, con le sue viuzze strette e i cortili aperti, eccezionale per il fresco d’estate ma temibile per il freddo d’inverno. La popolazione, per antiche tradizioni, si era sempre divisa in due tra pastori (gratta) e stanziali (üvernenc). In una valle povera e stretta, scarsamente illuminata dal sole, abitata da pastori e contadini, Roaschia aveva nel 1911 duemila abitanti mentre  oggi ne conta poco meno di cento, la maggior parte anziani. Molti nuclei, oggi disabitati, offrono ancora esempi notevoli di quell’architettura alpina riconoscibile nei tetti in paglia di segale. Roaschia è stata a lungo la patria di generazioni di famosi pastori transumanti, costretti a spostarsi continuamente dal monte al piano in cerca di quei pascoli che in paese non bastavano mai, dove l’agricoltura si poteva praticare soltanto a livelli di sussistenza e da dove, per sopravvivere, bisognava necessariamente imboccare le strade e vie per il mondo. E così c’erano i “cavié” (commercianti di capelli) e gli “anciuè” (i venditori di acciughe), i quali entrambi a piedi o con un carrettino se ne andavano in giro, spingendosi verso la pianura o a volte sino al mare, comprando e rivendendo. Ma soprattutto c’erano i pastori di pecore e transumanti, ed è a loro che Marco Aime, ricordando di aver trascorso in questo paese a venti chilometri da Cuneo lunghi periodi della sua infanzia e della sua adolescenza, dedicò questo libro. Il paese, i suoi abitanti e gli alpeggi sono parte della sua storia.

Quindi, e non solo perché di mestiere fa l’antropologo, in questo libro racconta con una partecipazione diretta, intensa e dal sapore antico le vicende di questa terra e della sua gente, dei pastori e della transumanza, un rito ormai quasi del tutto scomparso, della gente migrante a volte costretta a “rubare l’erba” per dar da mangiare alle pecore, che si sposava, lavorava, partoriva e moriva in viaggio, senza un tetto fisso sopra la testa. “Partivano. La gente di queste parti è sempre partita”. Nei ricordi di Toni e Margherita, un anziano pastore e sua moglie, rivive la loro storia nel contesto del Piemonte rurale di molti decenni fa. Pastori, acciugai, venditori di capelli, uomini perennemente in viaggio: Marco Aime si chiede se abbia senso parlare di radici quando esistono “terre dove vivere è un lusso che non ci si può concedere sempre”, quando si è costretti a fuggire dal proprio villaggio per scampare alla povertà, per sopravvivere. Eppure afferma come “continuiamo a pensare che il nomade, il randagio, il bastardo, siano l’eccezione, e che il sedentario sia la norma”. La vita del pastore, segnata dall’universale diffidenza che i sedentari covano per i migranti di ogni tempo e luogo, diventa l’emblema – e la guida – di tutte le nostre peregrinazioni: “È quello il suo sapere, uno dei saperi del pastore, che tu non sai: conoscere la strada, trovarla sempre”. Rubare l’erba è un libro che rivendica quasi il bisogno di essere letto per non dimenticare il valore di una vita difficile fatta di silenzi e di solitudine, ma anche piena di scoperte e di conquiste. Quando Aime accompagna il lettore a Roaschia ( “il paese dai cinque cognomi e dai due mestieri: contadino e pastore”) lo fa per esercitare un diritto di conoscenza e un dovere di memoria. D’inverno, i contadini, restavano in paese mentre i pastori dovevano partire, caricando su un carro i pochi beni e mettendosi in strada, con tutta la famiglia. Poche cose ad accompagnarli, caricate sul carro: un baule, con gli abiti più belli, quelli “della festa” – perché sia per un matrimonio o in occasione di un funerale bisogna vestirsi con decoro -; il sacco con i vestiti di tutti i giorni, quello con le patate per nutrirsi, i materassi e un poco di spazio per gli agnelli nati da poco e ancora incapaci di camminare. È così ogni anno, quando l’inverno si avvicinava, si muovevano verso le nebbie della pianura, sempre attenti ai proprietari che difendevano i beni attraversati dal gregge. “La vita era faticosa, se ci penso non mi sembra nemmeno vero che ho fatto quelle cose. Comunque l’abbiamo attraversata” afferma Toni nel libro, grattandosi la testa. “Attraversata, perché per Toni e Margherita e per tutti i pastori come loro – scrive l’antropologo Aime – la vita è come una terra, non ci si siede a guardarla, ad attendere che dia qualcosa. La si attraversa”.

 Marco Travaglini

Pedaggi autostradali, ecco il bonus dedicato

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Al via le domande per il Bonus pedaggi autostradali 2024. La data fissata è il 5 giugno, a partire dal quale si potranno effettuare le proprie richieste per il supporto economico. Di fatto si tratta di un contributo per la riduzione dei pedaggi del 2023, come previsto dal Bonus pedaggi dedicato. Il procedimento prevede due fasi distinte e di seguito riportiamo tutti i dettagli.

L’obiettivo del Bonus pedaggi autostradali è quello di garantire una misura per ridurre i costi sostenuti al casello dagli autotrasportatori. Uno sconto compensato, con una riduzione variabile dal 1 al 13%. Tale percentuale dipende dal tipo di mezzo usato, così come dal proprio fatturato.

Nello specifico, i soggetti autorizzati a presentare domanda per questo contributo fiscale sono coloro che, alla data del 31 dicembre 2022, e nel corso del 2023, risultavano iscritti all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi, in qualità di imprese, cooperative, consorzi o società consortili. Lo stesso dicasi per l’Albo nazionale degli autotrasportatori.

Garantita la possibilità d’accesso al beneficio anche alle imprese di autotrasporto di merci in conto proprio o per conto terzi, con sede in uno dei Paesi membri dell’Unione europea. Per poter effettuare una richiesta di questo genere, però, occorre poter essere in grado di vantare la necessaria licenza. Lo stesso dicasi per Svizzera e Inghilterra.

Il fondo sancito per il Bonus pedaggi è di circa 148 milioni di euro. Una somma garantita alle imprese per alleviare in parte il peso dei costi autostradali sostenuti nel corso dello scorso anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Per quanto concerne i veicoli, però, occorre precisare come si parli unicamente di mezzi rientranti nelle categorie Euro 5, Euro 6 o superiore, con alimentazione alternativa o elettrica.

Gli scaglioni sono calcolati sulla base del fatturato globale annuo, della classe ecologica del veicolo e della relativa percentuale di riduzione. Chiunque fosse interessato a presentare una domanda, queste partono dal 5 giugno, come detto. La gestione dello sconto per gli autotrasportatori è affidata al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori e di seguito spieghiamo come avanzare richiesta.

Via libera a partire dalle ore 9.00 di mercoledì 5 giugno. La possibilità di presentare domanda sarà valida fino alle ore 14 di martedì 11 giugno. Il tutto avviene in modalità telematica, senza necessità di recarsi presso alcun ufficio. Attraverso il Portale dell’Albo si può avanzare richiesta esclusivamente via applicativo “Pedaggi”.

Il secondo e ultimo step avrà invece inizio alle ore 9 di lunedì 24 giugno. Terminerà invece alle ore 14 di domenica 21 luglio. Quest’ultimo passaggio prevede l’inserimento di tutti i dati relativi alla domanda. Si aggiungono poi firma digitale e invio dell’istanza.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Consumatori, c’è il bonus spesa da 940 euro

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Nel 2024 gli italiani possono arrivare a percepire un bonus spesa che potrebbe arrivare fino a 940 euro. Si tratta di una cifra frutto della somma di due diverse misure che il Governo ha pensato per sostenere la spesa alimentare delle famiglie in difficoltà, contributi che potranno essere richiesti soltanto in base a dei requisiti precisi.

Ma quali sono e cosa si può acquistare grazie alla misura statale? Il primo importante contributo è quello della Carta Acquisti, rinnovata nel 2024. Si tratta di una prepagata che viene caricata ogni due mesi con 80 euro, per un totale di 480 euro annui. La misura è pensata per essere un sostegno delle spese alimentari e sanitarie, nonché per il pagamento delle bollette della luce e del gas. Si possono ottenere anche sconti in negozi convenzionati.

A poterne usufruire sono le famiglie al cui interno è registrata la presenza di un minore di età inferiore ai tre anni o anziani d’età uguale o superiore ai 65 anni. Insieme alla cittadinanza italiana e all’iscrizione all’Anagrafe comunale, i richiedenti non devono avere Isee e importo complessivo dei redditi percepito superiore a 8.052,75 euro. Unica eccezione per gli over 70, il cui tetto sale a 10.737 euro.

Limitatamente agli over 65, questi non devono essere intestatari, da soli o insieme a un coniuge, di più utenze elettriche o del gas, così come non devono essere proprietari di più di un autoveicolo e di quote oltre il 25% di un immobile a uso abitativo o titolari di un patrimonio mobiliare superiore a 15mila euro.

La Carta Acquisti può essere richiesta presentando domanda presso gli uffici postali compilando e presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione. L’importo può essere speso per beni alimentari di base come pane, pasta, carne e uova, ma anche per rifornimenti alle stazioni di servizio (dato il caro carburanti) e per pagare abbonamenti ai mezzi pubblici. Escluse invece bibite zuccherate o alcoliche e le marmellate, medicinali da banco e prodotti per l’igiene personale.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Merce rubata, era nei furgoni. Sei persone fermate

La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo sei persone, tutte di origine rumena, gravemente indiziate di ricettazione.

Nei giorni scorsi, personale dell’Arma dei Carabinieri nota movimenti sospetti di due furgoni e un’autovettura. Un gruppo di persone sta rifornendo i veicoli in modo estemporaneo, cercando di rendere l’operazione rapida e di nasconderla ai passanti. Terminato il rifornimento, la carovana composta dai tre veicoli riparte celermente ma viene intercettata e fermata in via Pavia a Rivoli da volanti della Polizia di Stato e da personale dell’Arma dei Carabinieri.

A bordo di ciascun veicolo ci sono tre persone. Nel corso del controllo in uno dei furgoni vengono trovate diverse taniche di gasolio, contenenti circa 120 litri di carburante. Nel mezzo, vengono anche rinvenuti oltre 50 pezzi, soprattutto attrezzi professionali da lavoro: martelli, tenaglie, tronchesi, crick idraulici, seghetti elettrici, oltre ad altro materiale di anura elettronica. Da successivi accertamenti, si scopre che il gasolio e parte degli attrezzi sono provento di furto avvenuto in una ditta edile di Modena nei giorni precedenti. Anche nel secondo furgone e nell’auto ci sono oggetti della stessa natura trovati nel primo veicolo. Tra questi anche una saldatrice, generatori di corrente, avvitatori, batterie auto e telefoni cellulari. Complessivamente, vengono rivenuti circa 120 oggetti.

Nell’auto e nei furgoni, vengono trovati quattro coltelli e quattro cutter; per tale ragione i conducenti vengono anche denunciati in stato di libertà per la violazione della normativa in materia di armi.

Il menù estivo di Obicà mozzarella bar per il ventennale del marchio

 
Il locale situato proprio a fianco alla Rinascente di via Lagrange, continua a emergere nella proposta di  menù freschi e di stagione, nella sue peculiarità, pizze e mozzarelle, accompagnati da vini  e una drink list di livello.
Obicà Mozzarella Bar è il Gruppo portavoce dell’autenticità e della genuinità dei migliori prodotti italiani nel mondo e conta, a oggi, 24 ristoranti tra Italia ed estero, dall’atmosfera cosmopolita e conviviale. Ha succcesso perchè persegue i valori dell’autencità gastronomica italiana e al pubblico piace per questo: senza troppi fronzoli, la cucina italiana dev’essere riconoscibile a partire soprattutto dai prodotti, e poi dalle ricette.  Da Milano a Palermo, da New York a Tokyo,  la Mozzarella di Bufala Campana DOP è l’orgoglioso  emblema che in ogni parte è percepito come “italianissimo” : come orgogliosa é Torino di ospitare questa gustosissima realtà e dove la famiglia Scudieri ha deciso di investire nell’apertura del secondo bar gastronomico del Nord Italia:  piace tanto  agli stranieri, in lenta scoperta ( ancora?) da parte dei torinesi. Ma si sa che a Torino si è  un po’ ‘ bogianen’.
La proposta si inserisce nel contesto delle celebrazioni per il 20° anniversario del marchio, che prevedono una speciale rassegna di piatti che contraddistinguono il loro percorso gastronomico: accostamenti inediti ma anche grandi classici, fanno sì che la materia prima venga  valorizzata al meglio, a scelta fra pesce, formaggi freschi  , pane artigianale e una vasta selezione di oli pugliesi.
Per iniziare, è possibile scegliere tra una selezione di assaggi tra cui la Panzanella di Mare con Gamberi, Calamaretti, Pomodori Datterini Gialli e Rossi, Dressing al Cetriolo e Alici, la Tartare di Pomodoro con Pomodoro Masseria Dauna, Senape, Tarallo Sbriciolato, Capperi Fritti e Salsa al Basilico, e i Crostini, come quello con Mozzarella di Bufala Campana DOP Affumicata e Friggitelli saltati con Alici.
Tra i primi spiccano gli Spaghetti alla Chitarra con Crema di Zucchine, Gamberi in Salsa Bisque e Zucchine Marinate; mentre, tra i secondi, il Fritto dell’Orto con Zucchine, Peperoni, Funghi Portobello, Melanzane in Pastella con Senape, serviti con Salsa al Pomodoro.
 In carta, anche le Insalate – come la Burrata e Fragole con Rucola, Spinacino, Fagiolini, Pinoli Italiani, Basilico Fresco e Riduzione all’Aceto Balsamico – e le Pizze, tra cui la Pesto e Stracciatella con Fiordilatte di Agerola, Pesto di Basilico, Pesto di Pomodori Secchi, Crema di Stracciatella al Lime e Mandorle Tostate, oppure la Filetto di Tonnetto con Pomodoro Biologico, Filetti di Tonnetto Alletterato, Pomodori Datterini Gialli, Olive Taggiasche, Scorza di Lime e Basilico Fresco.
Al nuovo menu, chiamato “Summer Delights” , si affiancano gli “Anniversary Special”, che omaggiano le specialità e i produttori che hanno fatto la storia di Obicà negli ultimi vent’anni. Fino agli inizi di giugno, la protagonista è la Figliata di Latte di Bufala con Bocconcini di Mozzarella di Bufala Campana DOP ( goduria consigliata) sia come piatto singolo sia abbinata a vari piattini, come, ad esempio, i Crostini con Pacchetelle di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP e Origano Fresco o  la Caponata Siciliana e il Pesto di Pomodori Secchi. Da metà giugno ad agosto, sarà invece disponibile uno speciale menù campano in collaborazione con Gentile, che propone la pregiata pasta di Gragnano IGP e altri prodotti della tradizione campana. A settembre e ottobre, sarà la volta del Salumificio Santoro, azienda pugliese che produce salumi tradizionali nel cuore della Valle D’Itria, tra cui il Capocollo di Martina Franca, nato da antiche tradizioni contadine che lo hanno conservato fino ai nostri giorni, grazie alla lenta marinatura e al profumo dell’affumicatura con la corteccia di fragno.
CHIARA VANNINI
Obicà Mozzarella Bar 
Rinascente Piano Terra 
V. Lagrange 15 , Torino 
Tel. 011 19042353

Sauze, Barbara Merlin: “Ferma opposizione per migliorare le cose”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Barbara Merlin, candidata sindaco alle elezioni comunali di Sauze D’Oulx

 

Cari Concittadini, sostenitori e amici,

Con rammarico vi comunico che non abbiamo vinto questa tornata elettorale.

È un momento difficile da accettare, ma come la vita e lo sport insegnano non bisogna arrendersi.

Vorremmo innanzitutto ringraziare di cuore tutti voi che ci avete sostenuto, con il voto, con i fatti, con le parole e con gli abbracci. Il vostro supporto è stato inestimabile e ci ha dato la forza di combattere fino alla fine.

Nonostante la sconfitta, la nostra determinazione rimane intatta, anche perché rappresentiamo la volontà di quasi il 50% del paese, e sentiamo tutta la responsabilità nel farlo.

La nostra opposizione sarà dura e ferma, ancorata ai valori che vi abbiamo promesso. Essere fuori dalla maggioranza non significa rinunciare a cambiare e migliorare le cose. Rimaniamo un gruppo unito e coeso, deciso a non perdere nessuna occasione per riunirci e partecipare attivamente alla vita politica della nostra amata Sauze.

La politica non si ferma senza le poltrone; la politica si fa con la presenza costante. Vi chiediamo di non abbandonarci, di continuare a seguirci su tutti i canali a nostra disposizione. Saremo costanti nella pubblicazione di aggiornamenti sul nostro lavoro e soprattutto nel condividere tutto ciò che riguarda la vita amministrativa.

Insieme possiamo ancora fare la differenza. Grazie di cuore a tutti.

Con gratitudine e impegno,
Barbara Merlin