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Negli spazi della Pinacoteca “Francesco Tabusso” di Rubiana, sino al 16 maggio
Francesco Tabusso scomparve sul finire di gennaio del 2012, a ottantadue anni, e nell’estate di quattro anni dopo venne intitolata a lui la Pinacoteca comunale in quel paese di Rubiana, sulle prime alture della Valsusa, dove l’artista aveva casa (una elegante villa dei primi del secolo scorso, immersa nel verde, facilmente riconoscibile in quel colore rosso che all’esterno la contraddistingue), dove aveva trascorso gli anni della giovinezza e della maturità, dove lavorava ai suoi paesaggi e alle sue eterne immagini femminili, dove ogni estate si ritemprava.
Nella pinacoteca, sulla piazza dove sfocia la via principale, con i suoi angoli, i piccoli negozi, il vecchio albergo ormai dismesso, le giravolte dove troppe sono le costruzioni impoverite e imbruttite – chi scrive queste note le ricorda ben diversamente, negli anni dell’infanzia -, l’asse portante che ha visto le ospitalità per molti anni di personaggi quali Dino Campana ed Emilio Salgari, in quella pinacoteca sono raccolti i nomi maggiori dei pittori e degli scultori, piemontesi principalmente, che abbiano agito dalla seconda metà del Novecento sino ad arrivare a oggi, opere donate dagli amici di una vita intera e dai suoi più o meno assidui frequentatori, lasciti che si sono ulteriormente arricchiti in questi ultimi anni, trovando ognuno una propria esatta collocazione grazie agli interventi dell’architetto Massimo Venegoni e del curatore Marco Marzi: un work in progress che ancora nei primi mesi di quest’anno ha beneficiato di un importante restyling particolarmente attento all’abbattimento delle barriere fisiche e cognitive, con l’obiettivo di rendere sempre più fruibile e immersiva la visione delle opere ad ogni visitatore. Per ammirare quindi tra gli altri, in un significativo percorso, Felice e Francesco Casorati, Gigi Chessa, Sergio Albano e Colombotto Rosso, Piero Ruggeri e Antonio Carena, Tino Aime e Sergio Saroni e Giacomo Soffiantino, Guido Bertello e Angela Giuffrey e Francesco Preverino, Annamaria Palumbo e Lia Laterza, Riccardo Cordero e Sandro Lobalzo e Luciano Spessot.
Negli spazi della pinacoteca dedicati alle estemporanee, s’è inaugurata sabato scorso (proseguirà sino al 16 giugno, con aperture sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30; per ulteriori informazioni info@arsrubiana.net / info@pinacotecatabusso.it) la mostra di Ines Daniela Bertolino dal titolo “Felis Silvestris Catus, sospeso tra la terra e il cielo”, differenti immagini in acquerello dell’abituale felino di casa nostra, create dalla pittrice con la sensibilità che le è propria, con la innata padronanza che le conosciamo dei tanti panorami cromatici. Personalissimi, padroni degli spazi che si sono creati, irrefrenabili e curiosi, dispettosi e imperturbabili, arroccati e sensibili, forti della loro libertà e per nulla servizievoli, i gatti offrono alla Bertolino una gamma inesauribile di sguardi, di posture, di occhi indagatori e sornioni, di attacchi improvvisi e di attese interessate, immersi principalmente in quegli azzurri e in quei blu caricati, sparsi sulla carta con sempre maggior maestria (“con il passare degli anni, certo, la tecnica s’affina sempre di più”, confessa l’artista alla presentazione della mostra accanto a Marco Marzi, che coglie l’occasione per snocciolare interessati proposte future della pinacoteca), dove gioca innanzitutto la raffinatezza del tratto, la capacità sempre più esplicita di afferrare l’attimo, la spericolatezza del momento e della situazione. Mai nulla di lezioso, di attimi accattivanti “freddamente” l’attenzione di chi guarda (e ammira): c’è un’anima, c’è la compostezza, c’è l’invenzione continua di una creatura e del suo modo di vivere. C’è anche una leggera aria di mistero, che spinge lo spettatore a indagare, a cercare di comprendere, sperando il troppo a immedesimarsi, anche per un solo attimo.
Poi un omaggio, da parte della pittrice, ancora con i suoi acquerelli personalissimi, inconfondibili, al piccolo comune che in questi giorni la ospita: e sono vedute che magari acquistano sapori nuovi, una scalinata, un angolo verso la chiesa, il cancello che immette alla casa di Tabusso, quasi seminascosto da foglie e rami, da una macchia che si confonde tra il verde e il blu ormai predominante, la porticina di ingresso che pare immettere in un mondo di favola, antico, magari lasciando riascoltare le voci di casa, il muro di cinta oltre il quale s’intravedono porte e finestre chiuse. O ancora la Sacra, a pochi passi da Rubiana, forte e alta in tutta la sua millenaria costruzione, stagliata contro le montagne e contro quelle nevi che ancora in questi giorni le imbiancano.
Elio Rabbione
Alcune delle opere esposte in mostra; la pittrice Ines Daniela Bertolini, alla presentazione della mostra, con il curatore Marco Marzi (la foto è di Giancarlo Giorgio Passerana)
Poliziotto aggredito da detenuto
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Non c’è pace nella Casa di Reclusione di Alessandria dove, sabato 1° giugno, si è consumata l’ennesima aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria. Dura presa di posizione da parte di Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dopo il grave episodio: “Nel pomeriggio, un detenuto di origini tunisine, ha chiesto di poter fare una telefonata ai familiari ma, una volta apertagli la cella, si è recato presso lo sbarramento del Reparto isolamento per comunicare con i detenuti isolati. Richiamato dall’Agente, il detenuto gli si è rivoltato contro insultandolo ed aggredendolo verbalmente, per poi spintonarlo e colpirlo con violenti pugni al viso. Riteniamo sia giunto il momento che la politica prenda coscienza del fatto che nelle carceri italiane c’è un gravissimo problema di sicurezza dovuto a taluni detenuti carenti anche delle più basiche regole di educazione e noncuranti delle Leggi dello Stato”.Santilli denuncia che “l’aggressore è un soggetto con un lungo trascorso detentivo che, alternando alcuni periodi di libertà, è iniziato nel 2010. Durante la sua carriera penitenziaria si è reso protagonista di più di 100 gravi episodi di danneggiamento, incendio e violenza ai danni del personale, per non contare le aggressioni di altri detenuti e i quasi 70 procedimenti disciplinari registrati nei suoi confronti. In casi come questi riteniamo che sia necessaria una ferma presa di posizione da parte delle istituzioni con l’introduzione di nuove norme che vadano ad aggiornare un Ordinamento Penitenziario ormai vecchio di cinquant’anni e, nei casi consentiti, prevedano anche l’estradizione dei soggetti che non intendono conformarsi alle Leggi dello Stato”. Il sindacalista ricorda infine che “il Sappe da tempo sta proponendo l’apertura di un confronto politico sul tema. Recentemente siamo stati accolti dal Prefetto di Vercelli e siamo in attesa di un incontro anche con quello di Torino, perché crediamo che il problema non sia solo interno al carcere. Le statistiche ci dicono che sono in forte aumento i reati contro la Pubblica Amministrazione che caratterizzano la violenza e la resistenza a pubblico ufficiale ma anche i reati in famiglia sono in ascesa e crediamo che questo denoti una certa deriva dei principi e dei valori su cui poggia la storia del nostro Paese”. Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la situazione penitenziaria regionale e nazionale fa, ogni giorno di più, emergere la tensione che è non più latente ma palese ed evidente. Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”. E torna a sollecitare “provvedimenti urgenti”, a cominciare da “un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere” e dalle “espulsioni di tutti i detenuti stranieri in Italia, spesso protagonisti per più gravi eventi critici in carcere”. “Serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude il leader del primo Sindacato dei Baschi Azzurri, che si appella ai vertici del DAP affinché creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”. “
Prato Nevoso potenzia l’innevamento programmato
Le piste della Conca saranno totalmente innevate entro 48 ore
L’estate è alle porte, ma Prato Nevoso gioca ancora una volta d’anticipo intervenendo sul potenziamento dell’innevamento programmato, aspetto che separa le località alpine a fronte di inverni dalle condizioni climatiche sempre più atipiche. Puntando sulla tecnologia TechnoAlpin, storico partner di stazione nel settore dell’innevamento, nelle prossime settimane avverrà la sostituzione delle lance attualmente presenti lungo le piste 1 e 2 della Conca. Al loro posto saranno installate 36 ventole di ultima generazione altamente performanti. 30 di esse saranno fisse su torre, sei saranno mobili. Grazie a questo avvicendamento si riusciranno a sfruttare al meglio le finestre di freddo che si paleseranno giungendo all’apertura delle piste in appena 48 ore. Prato Nevoso dispone a oggi di una rete di circa 200 innevatori automatici e interconnessi a un server centrale, in grado di gestire, monitorare e regolare i singoli generatori in base alla situazione meteorologica esterna. I lavori saranno seguiti da vicino dal direttore della stazione sciistica Enrico Martina e, autorizzazione permettendo, viaggeranno quasi in simultanea con la realizzazione del nuovo invaso in località Trucca Sapè, la cui capacità di stoccaggio sarà pari a 30mila mq di acqua. Verrà così garantito il completo e simultaneo innevamento dell’intera area sciabile senza alcuno spreco della risorsa idrica immagazzinata; infatti, qualora sia impiegata ai fini dell’innevamento programmato, quest’ultima si tramuterà in neve sulla pista di comprensorio e, suo naturale scioglimento, tornerà a scorrere nel reticolo idrografico di appartenenza.
Mara Martellotta
Ubriaco alla guida di un camion provoca due incidenti stradali in poche ore in due comuni diversi. Primo incidente a Cameri: qui il camionista ha perso il controllo del mezzo e ha sbattuto contro un palo della luce abbattendolo. A Galliate ha causato poco dopo un secondo incidente, danneggiando il parapetto di un ponte sui binari della linea Novara Nord – Milano Cadorna provocando il blocco dei treni sulla linea ferroviaria per circa due ore. È stato fermato dalla polizia stradale a Galliate e denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Il cartellone del teatro Stabile, che sarà presentato domani alla stampa, affiancherà i grandi titoli del repertorio classico alla nuova drammaturgia e da ottobre 2024 a giugno 2025 porterà sui nostri palcoscenici oltre 60 spettacoli.
I prezzi degli abbonamenti e dei biglietti della stagione 2024/25 sono rimasti invariati rispetto all’anno precedente, mentre sono diminuite le commissioni online.
Dal 4 giugno saranno in vendita gli abbonamenti Premium, che garantiscono la possibilità di scegliere il proprio posto in anticipo, mentre tutte l3 altre formule di abbonamento saranno in vendita a partire dal 13 giugno, seguite poi il 3 luglio dagli abbonamenti riservati agli studenti universitari.
Premium in vendita dal 4 giugno 2024
Premium big, 10 spettacoli a scelta, di cui almeno 3 al Gobetti e 2 alle Fonderie.
In biglietteria 258 euro, online 240 euro
Premium Carignano 8 spettacoli a scelta al Carignano.
In biglietteria 120 euro, online 108 euro
Premium Gobetti 6 spettacoli a scelta al Gobetti.
In biglietteria 120 euro, online 108 euro
Premium Small 4 spettacoli a scelta
Riservato a chi già possiede un abbonamento Premium o a Posto Fisso. In vendita solo in biglietteria a 84 euro.
Posto fisso
L’abbonamento è connesso alla programmazione del Teatro Carignano e consente di assistere agli spettacoli dallo stesso posto e nello stesso giorno della settimana.
Dal 12 al 18 giugno 2024 coloro che erano abbonati a posto fisso nella stagione 2023/2024 potranno confermare la propria poltrona. Chi invece intende abbonarsi per la prima volta potrà venire in biglietteria a partire dal 19 giugno 2024.
Aperture straordinarie della biglietteria mercoledì 12 giugno 8.30-19, lunedì 17 giugno dalle 13 alle 19 e mercoledì 19 giugno dalle 8.30 alle 19.
Posto fisso a 8 spettacoli 216 euro.
Posto fisso a 6 spettacoli 171 euro.
Standard a scelta
Questi abbonamenti saranno in vendita dal 13 giugno 2024 senza assegnazione del posto.
Dal 26 giugno sarà possibile scegliere quali spettacoli inserire in abbonamento attraverso la nostra biglietteria online o prenotando telefonicamente il proprio turno allo sportello attraverso il call centro (800915576 dalle 8 alle 18), che sarà attivato giovedì 13 e venerdì 14 giugno 2024.
Apertura straordinaria della biglietteria mercoledì 26 giugno dalle 8.30 alle 19.
12 spettacoli a scelta ( di cui 1 produzione del Teatro Stabile)
In biglietteria 220 euro, online 200
Ridotto giovani ( nati dal 1999 in poi)
In biglietteria 150 euro, online 132 euro
7 spettacoli a scelta ( di cui una produzione del Teatro Stabile)
In biglietteria 160 euro, online 145 euro.
Ridotto ( Cral, Associazioni convenzionate, disabili / over 65/ insegnanti)
In biglietteria 143 euro, online 130 euro
Ridotto giovani ( nati dal 1999 in poi)
In biglietteria 102 euro, online 95 euro
Under 35 (8 spettacoli più una produzione del teatro Stabile)
In biglietteria 136 euro, online 126 euro
Mara Martellotta
Il Questore di Torino, attraverso la locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e su proposta dell’Arma dei Carabinieri, ha sospeso per 8 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar sito nel Comune di Poirino.
Il provvedimento scaturisce dalla sinergia tra le diverse forze di polizia che insistono sul territorio. Infatti, in occasione di diversi controlli effettuati nelle scorse settimane dai Carabinieri, è stata riscontrata all’interno del locale una presenza significativa di persone pregiudicate per reati contro la persona, contro il patrimonio, contro la PA, la moralità pubblica e il buon costume, nonché, in materia di stupefacenti, di armi e per violazione al Cds.
Pertanto, ritenendo che l’esercizio in questione rappresenti fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza di tutti i consociati e per il normale svolgimento della vita collettiva, il Questore ha disposto la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, con immediata chiusura al pubblico del bar per la durata di 8 giorni a decorrere da sabato primo giugno 2024.
Nei giorni scorsi il personale di sicurezza del «Bennet» di Chivasso è stato allertato da una mamma con un passeggino. La donna per un pelo non è stata colpita alla testa da una bottiglia di Coca-Cola lanciata dal parcheggio del piano superiore. Autori del pericoloso gesto sono ragazzini (fuggiti e non rintracciati) delle diverse baby gang che scorrazzano nelle aree di pertinenza del supermercato, protagonisti di furti, risse e atti vandalici.
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