Alle ore 16.50, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione Borgata La Falchera, sono intervenuti in via Sansovino 28 a Torino per un incendio sviluppatosi, cause corso accertamento, interno appartamento sito al 5 piano. Fiamme prontamente spente dai Vigili del Fuoco. La 58 enne proprietaria dell’alloggio è stata trasportata in codice giallo, non in pericolo di vita, presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Nessun altro ferito. Alloggio dichiarato inagibile. Al momento evacuati 14 condomini.
In tutto il Paese, come evidenzia lo studio della CGIA di Mestre, si fatica a reperire nel mercato del lavoro giovani disposti a fare gli autisti, gli autoriparatori, i sarti, i pasticceri, i fornai, i parrucchieri, le estetiste, gli idraulici, gli elettricisti, i manutentori delle caldaie, i tornitori, i fresatori, i verniciatori e i batti-lamiera. “Senza contare che nel mondo dell’edilizia è sempre più difficile reperire carpentieri, posatori e lattonieri. Più in generale, comunque, l’artigiano di domani sarà colui che vincerà la sfida della tecnologia per rilanciare
fare che è il vero motore della nostra eccellenza manifatturiera.”, osserva la CGIA.
• A Vercelli, Rovigo, Lucca e Teramo le flessioni percentuali più elevate
Tra il 2023 e il 2012 è stata Vercelli la provincia con il -32,7 per cento ad aver registrato la variazione negativa più elevata d’Italia. Seguono Rovigo con -31, Lucca con -30,8 e Teramo con il -30,6 per cento. Le realtà, invece, che hanno subito le flessioni più contenute sono state Napoli con il -8,1, Trieste con il -7,9 e, infine, Bolzano con il -6,1 per cento. In termini assoluti le province che hanno registrato le decurtazioni più importanti sono state Torino con -21.873, Milano con -21.383, Roma con -14.140, Brescia con -10.545, Verona con -10.267 e Bergamo con -10.237 (vedi Tab.1). Per quanto riguarda le regioni, infine, le flessioni più marcate in termini percentuali hanno interessato l’Abruzzo con il -29,2 per cento, le Marche con il -26,3 e il Piemonte con il -25,8. In valore assoluto, invece, le perdite più significative hanno interessato la Lombardia con -60.412 unità, l’Emila Romagna con -46.696 e il Piemonte con -46.139. Il dato medio nazionale è stato pari al -22 per cento.
Flash mob a Torino per il Venezuela
NICCO: “CONVOCHERÒ UN COMITATO DEI DIRITTI UMANI. UNITI PER LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA”
“Esprimo la mia, e quella del consiglio regionale del Piemonte del Comitato dei Diritti umani e Civili, totale vicinanza al vostro popolo. Siamo stati al vostro fianco in queste settimane ed oggi partecipiamo per esprimervi il nostro pieno sostegno, in un momento cruciale per la difesa dei diritti umani e della democrazia. “, il messaggio del presidente Davide Nicco durante il flash mob (un grande cerchio con tante bandiere del Venezuela), che si è svolto ieri pomeriggio, la giornata della ‘grande protesta mondiale’, davanti a Palazzo Madama anche a Torino.
“Sono e siamo tutti davvero addolorati – ha sottolineato Nicco – perchè la crisi in Venezuela non si ferma. Anzi, la situazione politica e sociale, dopo la contestata rielezione del presidente Nicolas Maduro, si aggrava, giorno dopo giorno. Con ripercussioni devastanti sulla popolazione civile”.
Il Consiglio regionale del Piemonte ed il Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili, rappresentato dal vice presidente Gianpiero Leo, hanno ancora una volta espresso la propria profonda preoccupazione per la grave situazione di crisi che sta affliggendo il Venezuela e così come già fatto da molti rappresentanti di governo e associazioni umanitarie hanno chiesto alle autorità venezuelane di pubblicare tempestivamente tutti i registri di voto per garantire piena trasparenza del processo elettorale.
“Ad oggi – hanno sottolineato Nicco e Leo – non sembrano esserci più dubbi rispetto al fatto che anche le ultime elezioni non siano state libere ed eque, e siano quindi prive di legittimità democratica”.
“Ho già deciso di convocare entro la prima metà di settembre il Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili per concordare e definire altre azioni di sostegno al popolo venezuelano. E’ fondamentale unirsi in nome di un popolo, per la sua libertà di scelta e per la sua dignità, per difendere i valori di giustizia e contro ogni forma di oppressione.
Vogliamo fare sentire la nostra solidarietà e dare voce a chi sta difendendo anche a costo della vita i propri diritti fondamentali: i venezuelani non devono mai sentirsi soli. Noi faremo la nostra piccola ma doverosa parte”, ha concluso il presidente del consiglio regionale Nicco.
Gli agenti del Commissariato di P.S. Centro hanno arrestato un cittadino marocchino di trent’anni gravemente indiziato di rapina, denunciandolo anche per il rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.
E’ mattina quando la pattuglia del commissariato, transitando in Via Milano, nota, all’altezza della fermata della GTT “Porta Palazzo Sud”, un uomo strappare una collana d’oro ad un cittadino italiano, che colpisce anche con un pugno al volto per poi darsi alla fuga.
Non perdendolo mai di vista, i poliziotti rincorrono il trentenne fino a Via Goffredo Mameli, dove viene fermato; dopo un primo controllo si riscontra che l’uomo si era verosimilmente disfatto della collana durante la fuga.
Successivamente il cittadino marocchino viene sottoposto ad ulteriori accertamenti per l’identificazione ma lo stesso si rifiuta di comunicare le proprie generalità.
A questo punto gli agenti si sincerano delle condizioni della parte lesa la quale riferisce che mentre era alla fermata della GTT era stato avvicinato dal soggetto che, dapprima gli poneva delle domande incomprensibili, poi con una mossa improvvisa, gli strappava la collana d’oro che aveva al collo e lo colpiva con un violento pugno, provocandogli delle escoriazioni.
Il trentenne viene denunciato per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, arrestato per rapina e tradotto in carcere.
Ad agosto nessun problema per cenare fuori casa a Torino, i ristoranti sono aperti in ogni quartiere. Lo rileva la mappatura realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provincia sulle attività di ristorazione sui che restano aperte in città per offrire residenti e visitatori l’opportunità di esplorare e gustare la nostra offerta gastronomica.
«Lontani i tempi in cui Torino si svuotava con la chiusura della Fiat e il conseguente esodo verso il Sud, oggi la città resta viva e animata anche ad agosto– sottolinea Maria Luisa Coppa, Presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – e la ristorazione ne è una dimostrazione. In ogni quartiere si possono, infatti, trovare ristoranti aperti tutto il mese, anche a Ferragosto. La città si conferma in grado di offrire una variegata ristorazione di qualità sia per i cittadini rimasti in città sia per i turisti che scelgono il nostro territorio per le vacanze estive. La presenza di ristoranti aperti in misura maggiore in centro rispetto a quartieri più periferici è proprio il segnale della volontà degli imprenditori di rispondere ad un turismo che apprezza sempre di più l’offerta enogastronomica torinese».
Nel centro cittadino c’è l’imbarazzo della scelta, tra locali tradizionali e nuove proposte. Partendo dal Po, ai Murazzi è aperto il Porto Urbano; risalendo lungo piazza Vittorio si incontra la Drogheria e, più avanti, l’Antico Ristorante Porto di Savona e, poco distante Planet, in via Principe Amedeo. In zona piazza Castello ci sono lo Sfashion Cafè e l’Arcadia. Il Pastificio Defilippis accoglie chi sceglie via Lagrange, mentre in via San Francesco da Paola cucine aperte per Le Vitel Etonné e La via del sale. Spostandosi verso il Quadrilatero, si trova il Forno Ricca, in piazzetta IV Marzo e, per chi preferisce la cucina vegetariana e vegana, la Mezzaluna, in Piazza Emanuele Filiberto. In zona Università ci sono, ad esempio, Hambre Burger in via Montebello 2 e la storica pizzeria Mammamia di corso san Maurizio. Per gli amanti del classico, in piazza Solferino l’omonimo ristorante è aperto tutto il mese. Proposte sfiziose arrivano da Savurè, in via Piave, CheeseTO in Via Des Ambrois, El Puig d’Estelles in Via XX Settembre e M**BUN in via Rattazzi.
La zona della Gran Madre si conferma un luogo vivace e per agosto restano aperti rinomati ristoranti come il Monferrato, Aroma, Vineria Rabezzana e il plant based L’Orto già Salsamentario, tutti in via Monferrato. Poco più in su, verso la collina, troviamo la storica trattoria Decoratori e Imbianchini in via Lanfranchi e, salendo ancora, il fresco della Trattoria Con Calma accoglie torinesi e turisti in strada comunale del Cartman, mentre in strada Val San Martino è aperto il Birilli. Per chi preferisce la zona lungo il fiume, ecco Pantagruele, in corso Moncalieri.
Man mano che ci si allontana dal centro l’offerta è più circoscritta, ma comunque interessante. In Crocetta, locali come il Bistrot Papillon in Corso Montelungo, e Slurp in via Massena, mantengono viva la scena gastronomica della zona. In Cit Turin si possono trovare proposte stellate come il Piano 35, in cima al grattacielo di corso Inghilterra, e più popolari come Forchetta e Scarpetta, sempre in corso Inghilterra.
In San Salvario la vita serale prosegue anche in agosto con ristoranti aperti come Scannabue, in Largo Saluzzo o Bottega Baretti in via Sant’Anselmo. Altra zona di movida, il quartiere Vanchiglia, non fa mancare la sua proposta gastronomica in locali come Bachalau Osteria in corso Regina Margherita o il vegetariano Soul Kitchen in via Santa Giulia.
Anche nei quartieri più periferici non mancano i ristoranti aperti, tanto che agosto potrebbe rappresentare una buona occasione qualche nuova scoperta. A Regio Parco, ad esempio, troviamo aperti Fratelli La Cozza e la Fabbrica Di Birra Metzger; in Borgo San Paolo c’è la trattoria Mombercelli (fino al 24 agosto); a Mirafiori si danno il cambio Lentinis’, che chiude solo la settimana di Ferragosto, e All’Oca di Pulcinella, che riapre il 17 agosto. In San Donato è sempre aperta l’Osteria Barcellona, in Barriera di Milano cucine attive per tutto il mese da Edit in piazza Teresa Noce e Tut vin in Borgo Dora.
Cinquantenne muore sul campo di motocross
Un uomo di 50 anni è morto sul campo di motocross di Vercelli. Il motociclista stava percorrendo il tracciato in sella alla sua motocicletta da cui è caduto per cause da accertare. A nulla sono valsi i soccorsi del 118 per tentare di salvarlo.
Milan – Torino 2-2
Il Milan recupera al 95′ e ce la fa a pareggiare con il Torino a San Siro. In soli sette minuti recupera due reti e conquista il primo punto della stagione. La partita si smuove con l’autorete di Thiaw nel primo tempo, Zapata raddoppia nella ripresa. Morata e Theo Hernandez giocano solo nel secondo tempo. Così lo spagnolo segna il gol dell’1-2 all’89’, fino all’incredibile 2-2 di Okafor in pieno recupero.
È un salto nel passato medioevale di Moncenisio che festeggia i suoi 800 anni dalla fondazione nel 1224. Incastonato in Val Cenischia lungo la via Francigena Moncenisio si chiamava un tempo Ferrera Cenisio. Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, è l’assoluto protagonista dello spettacolo equestre che ogni anno nel piccolo comune (51 residenti) richiama centinaia di turisti e villeggianti. La festa, animata dal Gruppo storico dei cavalieri del Conte Verde, rievoca i viaggi e le spedizioni compiute da Amedeo VI per visitare i suoi numerosi possedimenti a cavallo delle Alpi. Per l’occasione i personaggi che danno vita allo spettacolo sono tutti rigorosamente vestiti di verde, destrieri compresi. Fin da ragazzo infatti Amedeo partecipava ai tornei equestri indossando abiti di colore verde. È il gran giorno del Conte Verde e dei suoi fedeli cavalieri tornati a Moncenisio dopo una lunga cavalcata attraverso le Alpi. Ognuno rappresenta un personaggio d’epoca con costumi medievali e con accampamenti, vessilli e spade che riproducono quelli originali curati in ogni dettaglio. Più volte in questi anni il gruppo storico ha attraversato le antiche strade delle terre dei Savoia sostando nelle dimore e nei castelli reali che si trovano lungo il percorso.
Da Torino a Chambéry e fino ad Altacomba, l’abbazia dove è sepolto Amedeo VI. È suggestiva e affascinante la rievocazione storica del passaggio del Conte Verde al valico del Moncenisio. Sono stati tanti i viaggi compiuti da Amedeo VI su e giù per le Alpi. Nell’autunno del 1350 accompagnò la sorella Bianca attraverso la Maurienne e il Colle del Moncenisio (2083 metri) in occasione del matrimonio di Bianca con Galeazzo Visconti, celebrato a Rivoli. Alcuni anni dopo valicò nuovamente il Moncenisio per accompagnare la nipote Isabella di Valois promessa sposa a Gian Giacomo Visconti. Non appagato dalle fatiche piemontesi il Conte Verde decise di trasferirsi nel vicino Oriente, di andare all’avventura in terre a lui sconosciute e di combattere contro nemici molto potenti, i turchi ottomani, la superpotenza dell’epoca che cominciava a penetrare nei Balcani. Si tratta della celebre spedizione in Oriente (giugno 1366 -luglio 1367) immortalata nell’imponente monumento di Pelagio Palagi di fronte al Municipio di Torino. La statua al Conte Verde in piazza Palazzo di Città ricorda appunto la sua partecipazione alla crociata contro turchi e bulgari. Fu una decisione presa sull’onda dell’entusiasmo e del fervore determinato dalle notizie che filtravano in Europa sull’espansione turca a danno dell’Impero bizantino e anche per la stretta parentela che univa Amedeo al cugino Giovanni V Paleologo prigioniero dei bulgari. Il Conte conquistò Gallipoli sullo stretto dei Dardanelli e la restituì ai bizantini dopo aver liberato Giovanni V imperatore d’Oriente. L’ultimo viaggio del Conte Verde attraverso il valico del Moncenisio avvenne nel 1383 quando la sua salma (morì di peste durante l’ennesima campagna militare) fu portata a Lanslebourg scortata con tutti gli onori dai suoi cavalieri e da lì ad Hautecombe dove fu sepolto.
Filippo Re
L’intelligenza emotiva
STARE BENE CON NOI STESSI
Siamo abituati a parlare di intelligenza come ne esistesse una solo tipologia. Si sente spesso dire “Quella è una persona intelligente” o, al contrario, “Lo trovo poco intelligente”, ma in realtà esistono varie tipologie di intelligenza.
Verbale e linguistica, logico matematica, musicale, corporea e cinestesica, spaziale e visiva, interpersonale, intrapersonale, naturalistica, tecnologica, concreta, emotiva, ecc. A ben pensarci, dunque, è praticamente impossibile essere totalmente intelligenti.
Il che è anche un po’ una salvezza per ognuno di noi, perché immagino ci sia successo di sentirci particolarmente poco intelligenti in certe situazioni o riguardo ad alcuni aspetti teorici o pratici. Ci sono quindi intelligenze che abbiamo in misura più o meno rilevante.
Tra queste l’intelligenza emotiva ha una grande importanza. Essa consiste nel gestire nel modo migliore le proprie emozioni e quelle delle altre persone, avendo la capacità di percepire con precisione le emozioni, di generarle e di comprenderle.
Con la conseguente possibilità di regolarle in maniera riflessiva, anche allo scopo di promuovere la nostra crescita emotiva e intellettuale. L’intelligenza emotiva (o emozionale) include un insieme di cinque competenze e abilità principali.
Che ci sostengono nelle nostre relazioni sia interpersonali, cioè nelle relazioni con le altre persone, che intrapersonali, cioè nella relazione che abbiamo con noi stessi. Ne riparliamo domenica prossima su Il Torinese.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Facebook Consapevolezza e Valore