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Torino al centro di Terra Madre Salone del Gusto

Anche quest’anno la provincia di Torino è protagonista di Terra Madre Salone del Gusto, l’evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in scena proprio nella città di Torino, a Parco Dora, dal 26 al 30 settembre 2024.

 

venti anni dalla prima edizione, l’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte riunisce a Parco Dora più di tremila protagonisti: contadini e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, e giovani attivisti provenienti da 120 Paesi, oltre 700 espositori del Mercato italiano e internazionale e circa 180 Presìdi Slow Food da tutto il mondo. Un viaggio di scoperta e conoscenza scandito dal claim We are nature, che pone l’accento sulla necessità di stabilire una nuova relazione con la natura, attraverso il cibo, l’elemento più potente che ci riconduce alla terra.

 

Ecco un assaggio del programma e le principali segnalazioni riguardanti gli espositori nel Mercato italiano e internazionale. Il programma completo e il catalogo sono disponibili su https://2024.terramadresalonedelgusto.com.

 

I Laboratori del Gusto e le degustazioni nello spazio Slow Food 

 

A Parco Dora i Laboratori del Gusto vedono protagonisti tipicità locali, Presìdi Slow Food, come il plaisentif, uno dei 30 formaggi del Presidio Slow Food dei Prati stabili e dei pascoli, che debutta in questa edizione di Terra Madre, e cuochi dell’Alleanza torinese, tra cui Antonio Labriola, che nello stand di Pastificio Di Martino abbina la pasta di Gragnano al Presidio della razza piemontese. Nello stand Slow Food Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente di Slow Mays guida la degustazione della miassa, ottenuta da quelle croste di “meliga” (mais) che si staccano dal paiolo dopo la cottura della polenta. La tradizione enologica piemontese viene valorizzata in numerosi eventi: dall’elogio dei vigneti centenari ai grandi cru del Piemonte si possono degustare diverse varietà di Barolo e alcune proposte frizzanti.

Lo spazio Demeter, main partner della manifestazione, ospita invece l’appuntamento Il giardino biodinamico, dove l’esperto Nils Klass, dell’Azienda agricola Officinali della Collina di Pino Torinese, mostra come valorizzare la biodiversità attraverso pratiche e accorgimenti da utilizzare anche nei giardini di casa.

 

Appuntamenti a Tavola

 

Tra gli Appuntamenti a Tavola da segnare in agenda, la cena realizzata grazie alla collaborazione tra diversi locali dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi torinese e la cooperativa sociale Fonderie Ozanam, che aiuta decine di ragazzi in situazioni difficili a inserirsi nel mondo della ristorazione. Durante questo buffet i presenti possono spostarsi da un tavolo all’altro, ascoltando i racconti di diversi protagonisti che metteranno a disposizione la propria esperienza, dando il via a occasioni di dialogo e confronto. Tra le ultime novità in programma anche un pranzo da assaporare attraverso gusto, tatto e olfatto: cinque interpretazioni vegetali e cinque pairing in abbinamento proposti da Antonio Chiodi Latini, cuoco e filosofo della cucina underground, insieme all’agricoltore Federico Chierico e a Bioartlab, progetto partecipato volto a valorizzare il mondo dei funghi.

 

Conferenze

 

Terra Madre vuole essere anche un luogo di riflessione ed è attraverso le conferenze che ripensiamo al rapporto che abbiamo con la natura. Nella Joannah Stutchbury Arena, si possono ascoltare le storie delle “Donne che salvano la terra“, un’iniziativa realizzata da Slow Food Italia con il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte, assessorato Pari Opportunità, e che vede coinvolte 10 donne piemontesi che si prendono cura del pianeta, ognuna in modo diverso. Nello spazio Noi Custodiamo Natura si approfondisce il ruolo di api e apicoltori nel mitigare la crisi climatica insieme a Claudia Roggero, apicoltrice di Rivoli e delegata provinciale di Coldiretti Giovani Impresa di Torino, mentre  Laura Lancerotto, responsabile del Club Amici della Valchiusella e Magistra delle erbe della Valchiusella, interviene nell’incontro dedicato alle erbe selvatiche, un’occasione per conoscere le loro proprietà alimentari e curative, ma anche per imparare preparazioni gastronomiche e tecniche di conservazione.

 

Eventi off

 

Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico e tanti altri tutti da scoprire.

Lo Stand della Camera di Commercio di Torino

 

Lo spazio di Camera di commercio di Torino a Terra Madre consiste di due palchi in parallelo, Piazza del Gusto e Spazio incontri, e propone un programma di oltre 60 eventi con un centinaio di attori diversi, tra Maestri del Gusto, consorzi, associazioni di categoria, aziende, cooperative, produttori di vini Torino DOC e formaggi Torino Cheese, artigiani, commercianti, ristoratori, tutti esponenti del gusto torinese. Un susseguirsi di appuntamenti gratuiti su prenotazione, per far conoscere ad un pubblico di appassionati e curiosi le migliori proposte dell’enogastronomia torinese. Come ormai da tradizione, una delle più attese anteprime è la presentazione di una nuova edizione dei Maestri del Gusto di Torino e provincia: la cerimonia di presentazione è un evento su invito: un momento esclusivo per celebrare le eccellenze che rendono questo territorio un punto di riferimento a livello nazionale e non solo. Qui il programma completo.

 

Il Mercato 

 

I produttori che si impegnano a difendere le biodiversità, a proteggere il suolo, i mari e il benessere animale sono un esempio virtuoso per ristabilire un nuovo equilibrio con la natura. Sono oltre 700 gli espositori, provenienti dall’Italia e dall’estero, presenti nel Mercato di Terra Madre e portano con sé un enorme patrimonio culinario: formaggi, salumi, lievitati, legumi, frutta, verdura e tanto altro. Ovviamente non possono mancare i Presìdi Slow Food, il Mercato ne conta circa 180. Ecco i produttori della provincia di Torino:

 

AL.pi srl – Torino

Amico Società Cooperativa Sociale – Almese

Associazione Aicec – Agenzia Per L’interscambio Culturale Ed Economico Con Cuba – Torino

Associazione Amece Bailty Aps – Torino

A Tavola! – Torino

Azienda Agricola Scaglia – Rivoli

Azienda Agricola Valle Orco – Maestri del Gusto dal 2019 – Montanaro

BBBell – Torino

Birrificio Castagnero – Rosta

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio San Michele – S. Ambrosio di Torino

Benvenuto Uao – Sorprendentemente Vegetale – Roletto

Borgiattino Formaggi – Torino

Boutic Caffè – Torino

Bread Bro – Torino

Buongustaio Piemonte – Santena

Caffè Costadoro – Torino

Caseificio Paje – Giaveno

CCIAA Torino – Camera di Commercio Industria Artigianato E Agricoltura Di Torino – Torino

Chialvamenta – Coltivatori Dal 1865, Distillatori Dal 1926 – Pancalieri

Consorzio Carni Qualità Piemonte – Carmagnola

Cuki Cofresco – Volpiano

Davide Appendino – Turingianduia SAS – Torino

Distilleria Erboristica Alpina – Susa

Edisu Piemonte

Edit – Torino

Emporio Vegetale – Torino

Eremia – Ivrea

Gelateria Via Mazzini – Alpignano

Grissinificio Feyles – Santena

Gtt Spa – Torino

Guido Castagna – Giaveno

Guido Gobino – Torino

Ialty Speciality Coffee – Torino

Il Dolce Canavese – Chivasso

Il Frutto Permesso – Bibiana

Jllee – Torino

Laboratorio Marchetti – Torino

La Perla di Torino – Torino

L.a. Torrefazione Insieme Srl – Torino

Luigi Lavazza Spa – Torino

Maestri Del Gusto Con Contributo E Patrocinio Della Circoscrizione V – Torino

Maison della Nocciola – Settimo Vittone

Moou Gelateria Artigianale – Torino

Natureale – Venaria Reale

Nk Società Cooperativa Agricola Demeter – Pino Torinese

Pasta Girardi Business – Torino

Pastificio Virgilio – Torino

Pian della Mussa – Balme

Planet Idea – Torino

Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura, Caccia E Pesca – Torino

Renault Autovip Srl – Torino

Sesames – Torino

Società Reale Mutua di Assicurazioni – Torino

Tibi Kefir D’Acqua – Roletto

Touberi – Torino

Unione Regionale Ccia Del Piemonte – Torino

Zero Glutine Life – Torino

Zeronove Srl – Torino

30 Tuorli Pastificio Artigianale – Garzigliana

Tra cui i produttori dei Presìdi Slow Food:

Carema – Maestro Del Gusto Cantina Dei Produttori Nebbiolo Di Carema – Carema

Prati Stabili E Pascoli – Cascina Roseleto – Villastellone

Mieli Di Alta Montagna Alpina – Le Querce Apicoltura – Azeglio

 

Ma non finisce qui, il Mercato si arricchisce con tanti altri produttori, scopri l’elenco completo.  

 

Food truck/Cucine di strada/Birrifici artigianali

Albergo Ristorante San Giors – Torino

Antica Pasticceria Pan Belmonte – Cuorgnè

Birrificio Castagnero Savant Ross – Rosta

Birrificio Exit – La Cassa

Birrificio Filodilana – Avigliana

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio La Piazza – Torino

Birrificio San Michele – Sant’Ambrogio di Torino

Brace Pura – Torino

Brickstogo Gastro Bakery – Torino

Edit Brewing – Torino

Luca Scarcella – Torino

Pan Pan La Cucina In Un Panino – Torino

Parsifal Birrificio Artigianale – San Raffaele Cimena

Pastificio Virgilio – Torino

Qr Quadrilatero Romano – Torino

Revolución – Torino

Soralamà – Maestri del Gusto – Vaie

Spoto Bakery – Torino

Tuttofabrodo – Torino

Van Ver Burger – Torino

Uptown Torino vince il Premio della Giuria dei CasaClima Awards

Il progetto del Gruppo Building vince il Premio della Giuria per la combinazione di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e innovazione architettonica

 

Il progetto di rigenerazione urbana Uptown Torino, realizzato dal Gruppo Building e firmato dallo studio Boffa Petrone & Partners, si è aggiudicato il prestigioso Premio della Giuria alla ventiduesima edizione dei CasaClima Awards, tenutasi a Bolzano il 20 settembre.

 

Uptown Torino è stato selezionato tra 1.700 progetti certificati, distinguendosi per aver coniugato in modo eccellente innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e comfort abitativo. Il progetto ha beneficiato del sostegno di BPER Banca.

 

Il complesso residenziale, situato ai piedi della precollina torinese, alle spalle della Gran Madre, è il risultato di un intervento di recupero e riconversione dell’ex complesso dell’ordine La Salle di Villa San Giuseppe. Con una superficie riscaldata di 4.286 mq ed emissioni ridotte di 5 volte rispetto a un edificio tradizionale, Uptown Torino rappresenta un nuovo standard nell’edilizia sostenibile, grazie alla sua capacità di integrare coefficienza energetica e basso impatto ambientale.

 

La facciata è ricoperta da pannelli in fibra di legno riciclato al 99% e impreziosita da aree verdi che favoriscono l’integrazione con il paesaggio circostante, mentre sulla copertura sono installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

 

Piero Boffa, Presidente del Gruppo Building, ha commentato: “Questo riconoscimento rappresenta la nostra visione per il futuro sostenibile dell’edilizia. Uptown Torino è il manifesto per questo tipo di progettazioni, che abbiamo fortemente voluto a Torino. Siamo onorati di aver conquistato il Premio della giuria, composta da professionisti di grande esperienza, che hanno riconosciuto il valore del progetto. Questo premio conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Crediamo che l’edilizia del futuro debba necessariamente coniugare alta efficienza energetica, materiali eco-sostenibili e tecnologie smart, rimanendo sempre impegnati nel recupero dell’esistente. Il nostro obiettivo è continuare a essere all’avanguardia in questo campo, definendo nuovi standard per l’abitare contemporaneo.

 

Il progetto Uptown Torino è un esempio virtuoso di come la rigenerazione urbana possa contribuire a creare città più sostenibili e vivibili, recuperando spazi esistenti e migliorando la qualità della vita dei residenti.

“Vivere a colori” di Bruno Casetta al Con/Temporray Spaces

Inaugura martedì primo ottobre in via Santa Teresa

 

Inaugura martedì primo ottobre 2024, alle ore 18.30, presso Con/Temporary Spaces di via Santa Teresa ( ex teatro Macario) la mostra intitolata “Vivere a colori” di Bruno Casetta, curata da Ermanno Tedeschi, visitabile fino al 15 ottobre prossimo.

L’esposizione, composta da una ventina di opere, racconta il favoloso immaginario dell’artista che in ogni dipinto, tra colori sgargianti e ambientazioni iconiche, ha dato forma alla gioia di vivere e all’energia creativa che da sempre lo caratterizzano.

“Autenticità, semplicità, solarità e gentilezza sono le caratteristiche che contraddistinguono Bruno Casetta – spiega Ermanno Tedeschi, curatore della mostra – l’artista è protagonista di un’arte mai banale ed è un pittore sempre attento alla realtà che lo circonda”.

Si tratta di una pittura figurativa e immaginaria, che ritrae natura e luoghi familiari, quali il mercato di Porta Palazzo, i paesaggi torinesi, i tram, dettagli come i grappoli d’uva, fabbriche dismesse, elefanti e panorami marini, esprimendo emozioni di felicità e tristezza”.

Bruno Casetta nasce a Torino nel 1959, compie gli studi artistici da autodidatta e inizia nel 1979 a frequentare corsi per giovani pittori presso il Museo Jeau Des Pommes di Parigi e in seguito frequentando gli studi di amici pittori torinesi. Partito dagli impressionisti a Parigi, si è poi dedicato alla pittura espressionista e fauvista, studiando Delonnay e elaborando una pittura vorticistica che caratterizzerà le sue prime opere. È continua la sua ricerca sul colore, sul suo movimento e linguaggio, che lo hanno portato a elaborare una pittura figurativa molto personale.

 

Mara Martellotta

Referendum, +Europa: 500mila firme raggiunte. Piemonte protagonista

“Abbiamo raggiunto le 500.000 firme necessarie per presentare il referendum cittadinanza ampiamente prima della scadenza ed essendo partiti solo il 6 settembre, con uno sprint negli ultimi giorni che non ha precedenti. Ora inizia la vera sfida” dichiara in una nota Andrea Turi, portavoce di +Europa Torino. Prosegue: “solo una settimana fa eravamo in conferenza stampa in Sala Musy per lanciare, assieme agli altri partiti e associazioni, la mobilitazione torinese per chiedere ai cittadini piemontesi di sostenere la richiesta di referendum per diminuire da 10 a 5 anni i tempi di soggiorno continuativo necessari per richiedere la cittadinanza. Di lì a poco sarebbe arrivata la firma del sindaco Stefano Lo Russo. La risposta è stata eccezionale e senza precedenti: più di 40.000 firme delle 500.000 raccolte sono di cittadini piemontesi che evidentemente sono stufi della retorica nostrana sulla cittadinanza e chiedono un cambio di passo. In questa stessa giornata la maggioranza di centrodestra ha bloccato sul nascere il dibattito sullo ius scholae, sono evidentemente scollati dalla realtà.” Conclude: “ora inizia la vera sfida, col vaglio delle Corti e poi la celebrazione del referendum nella prossima primavera assieme ai quesiti sull’autonomia differenziata e sul jobs act”.

La lezione di Olmi tra le montagne del Trentino

Da Venezia sugli schermi “Vermiglio” di Maura Delpero

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Il risveglio nella grande stanza piena di letti dove ci si dorme in due, in tre; il secchio del latte riempito dalla mungitura della vacca, là nella stalla; il padre, un vecchio maestro, che ama Chopin e Vivaldi e che mette i suoi piccoli (e grandi) allievi dinanzi alle suggestioni della parola e della poesia, forte come una torre di difesa e da sempre ancorato a una educazione che non ammette repliche, una madre che ha messo al mondo una decina di figli, quelle rimasti e quelli che ha dovuto seppellire, ogni giorno ad affannarsi nella cucina per non far mancare nulla a quelle bocche, la zia sentenziosa, anche un giovane disertore di quell’ultimo anno della guerra del ’40, che qualcuno in paese tratta da vigliacco ma che in quella famiglia ha trovato rifugio e protezione, lui lontanissimo da quella sua Sicilia che dal nordico Trentino, dallo sperduto paese di Vermiglio, si distanzia di parecchie spanne: tutti attorno al tavolo, un pezzo di pane e una scodella di quel latte caldo. Fuori il bianco della neve e la sua faticosa compattezza (ma ci sarà lungo l’arco della vicenda l’avvicendarsi delle stagioni) e le montagne alte, sovrastanti tutti e tutto, protettive ma anche separazione dal resto dell’umanità, in mezzo alle quali la guerra con gli eccidi e le bombe e le battaglie appare tranquillamente lontana. Ma sempre la grande Storia a raccogliere le piccole storie, di ogni giorno e di ogni anno.

Maura Delpero, nata a Bolzano, pressoché cinquantenne, se n’è andata alla Mostra di Venezia circondata da nomi d’autori altisonanti e dal macigno delle grandi produzioni e se ne è tornata con il Leone d’Argento Gran premio della Giuria. Cinque anni fa, dopo un passato di corto e mediometraggi, il primo importante successo con il premiatissimo “Maternal” a Locarno, selezionato in seguito per un centinaio di festival, carico di riconoscimenti, acquistato al di qua come al di là dell’Atlantico. Oggi con “Vermiglio” continua il proprio cammino guardando principalmente alla figura della donna, alla maternità e alla sessualità, alle rivoluzioni che coltiva e che le stanno intorno, ai sensi colpa che in qualche caso la devastano, ai tradimenti subiti. Un cammino condotto con grande grazia, con pacatezza, con una ricchezza di soffici particolari come raramente s’incrociano sullo schermo, in un racconto che non mostra mai attimi di stanchezza, guardando al passato con occhio critico ma anche facendo inevitabilmente sua la quotidianità del presente, in un panorama cinematografico che ha nel cinema di Ermanno Olmi il proprio sicuro punto d’attracco e la sua indimenticabile lezione. Delpero costruisce momenti che possono nascere quasi dal nulla ma che hanno in sé una invidiabile robustezza, regala la bellezza dell’ambientazione del fuori e dell’interno, riempie le immagini di luci e di ombre anche grazie all’ottima fotografia di Michail Kričman, di oggetti, di facce che restano nella memoria, di innocenti complicità, di ribellioni verso l’autorità dei padri e verso le filosofie antiche, di fatica e di sentimenti, di situazioni d’affetto e di egoismi (la moglie, che ha nuovamente partorito, rinfaccia al suo uomo di non averle mai offerto un mazzo di fiori al termine delle tante gravidanze, mentre lui è pronto a rimproverare il figlio maggiore d’aver “rubato” dal cortile dei vicini quei fiori per portarli a sua madre).

All’interno della forza e della musicalità del dialetto – e non poteva essere diversamente -, in quello che Delpero ha definito “un paesaggio dell’anima, un ‘lessico famigliare’ – momenti fatti di un presente che coltiva felicità momentanee (l’incontro tra il ragazzo di Sicilia e la maggiore delle figlie del maestro, la stretta di mano e i bigliettini con il cuore disegnato, la promessa e il matrimonio e la festa di nozze sul grande prato) e di dolore (il ritorno di lui a guerra finita e la scoperta di come sia già sposato); di futuro, con la più piccola delle sorelle che potrà felicemente continuare gli studi; mentre l’altra sceglierà la strada del convento, nella volontà di cancellare quegli istinti e quel peccato che da sempre la inseguono. Emozioni nette, precise, ben delineate, uno sguardo, una confessione, un sorriso e una lacrima, tutto disseminato in un racconto che lascia conoscere e apprezzare senza mezzi termini una autentica autrice. Sempre coadiuvata da un manipolo di interpreti eccellenti, la maggior parte visi sconosciuti al grande pubblico, ma da tenere a mente: non il granitico Tommaso Ragno e Orietta Notari, che piace sempre di più ritrovare sullo schermo al di là dei palcoscenici teatrali, ma le efficaci sorprese che sono Martina Scrinzi (la sposa abbandonata) e Roberta Rovelli e Anna Thaler e Rachele Potrich. Una autentico successo, che a Torino un unico esercente cinematografico sta ospitando in una delle proprie sale: a significare che per l’occasione il coraggio è davvero mancato.

Torino – Empoli 1-2

Empoli batte Torino 2-1 e passa il turno in Coppa Italia. I toscani agli ottavi incontreranno la Fiorentina.

Ekong porta in vantaggio l’Empoli nel primo tempo su un assist perfetto di Haas.

Adams pareggia nella ripresa, Haas consegna la vittoria agli azzurri.

Stresa, il Plauso di USIC ai Carabinieri per l’operazione di contrasto alla prostituzione

La Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) ringrazia i militari della Stazione Carabinieri di Stresa e del Comando Provinciale di Verbania per la professionalità dimostrata durante l’importante operazione di ieri, 24 settembre, volta al contrasto dell’attività di prostituzione in alcuni centri massaggi cinesi sul territorio provinciale.

Il Segretario Generale Regionale, Dott. Leonardo Silvestri, ha dichiarato: “L’operazione condotta dai Carabinieri di Stresa, con il supporto del Comando Provinciale di Verbania, è un chiaro esempio dell’impegno costante dell’Arma nel difendere la sicurezza della nostra comunità. Grazie a questa operazione, sette strutture illegali sono state chiuse, tutelando non solo i cittadini, ma anche le vittime dello sfruttamento. Questo intervento rafforza la fiducia dei cittadini nelle nostre forze dell’ordine e dimostra la determinazione nel contrastare l’illegalità. Auspichiamo – conclude – che la scala gerarchica possa riconoscere l’importante lavoro svolto dai militari, anche in virtù della grande risonanza mediatica dell’operazione, che ha posto fine a una situazione di degrado e sfruttamento, dando così grande lustro all’Arma dei Carabinieri”.

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‘Ndrangheta, boss e altri 5 in manette

È stato arrestato Francesco D’Onofrio  in una operazione contro la ‘ndrangheta in Piemonte che sferra un duro colpo alla criminalità organizzata. Anche altre cinque persone sono state fermate a Torino e nell’area metropolitana accusate di associazione mafiosa, ricettazione, estorsione aggravata e detenzione illegale di armi. L’operazione Factotum, della guardia di finanza di Torino è avvenuta con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, sotto il coordinamento e su disposizione della Direzione distrettuale antimafia torinese.

Garante dei detenuti: “Sovraffollamento, suicidi e aumento di minori in carcere”

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“Riavviare e valorizzare la Cabina di regia tra istituzioni e potenziare le risposte sulla Sanità penitenziaria” sono due delle richieste formulate dal Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano nel corso dell’illustrazione – oggi in Aula – della relazione annuale del proprio Ufficio.

Prendendo le mosse dalle conclusioni del convegno Carcere: il ruolo delle Regioni, svoltosi nell’ottobre scorso a Torino, Mellano ha aggiunto, tra le richieste, la necessità “di fare sistema con le politiche attive del lavoro, la formazione professionale, la scuola e i progetti avviati con il privato sociale e il territorio”.

“Occorre inoltre affrontare – ha proseguito – le questioni relative ai servizi dedicati al disagio mentale: le Articolazioni per la tutela della salute mentale (Atsm), le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) e i servizi dedicati sul territorio” e ha richiamato l’attenzione sulla prossima riapertura del Centro per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, a Torino.

Mellano, il cui mandato scadrà nel febbraio 2025, ha sottolineato che “le funzioni del Garante non sono limitate entro il perimetro del carcere ma si estendono all’esecuzione penale esterna, in continua espansione, se si considera che, a livello nazionale, al 31 dicembre 2023 erano 60.166 i detenuti in carcere e 130.406 persone erano seguite dagli Uffici per l’esecuzione penale esterna (Uepe)”.

Per quanto riguarda la giustizia minorile Mellano si è, inoltre, soffermato “sul fortissimo incremento, negli ultimi tre anni, dei detenuti nel sistema penale minorile: 318 al dicembre 2021; 400 al dicembre 2022; 495 al dicembre 2023 e 580 all’agosto 2024. Una situazione che, a causa di crescenti disagi, proprio all’inizio di agosto ha provocato una rivolta all’Istituto minorile Ferrante Aporti di Torino dove, su una capienza massima di 46 posti, i detenuti erano 60 e da settimane una dozzina dormivano su brandine da spiaggia aggiunte nelle stanze”.

Mellano ha anche puntato l’attenzione sull’alto numero di suicidi, “che dall’inizio dell’anno sono 73 in Italia, di cui 6 in Piemonte, mentre in tutto il 2023 sono stati 69, di cui 5 nella nostra regione” e sui procedimenti penali per tortura e violenza in corso a Biella, Cuneo, Ivrea e Torino.

“Il Garante – ha sottolineato – si è costituito parte civile a Torino e a Ivrea e intende farlo anche a Biella e a Cuneo grazie al patrocinio ‘pro bono’ del presidente della Camera penale del Piemonte occidentale e della Valle d’Aosta”.

Il dibattito è stato aperto da Domenico Rossi – intervenuto per il Pd con Nadia Conticelli ed Emanuela Verzella – che ha sottolineato come, di anno in anno, le criticità denunciate rimangano più o meno le medesime, suggerendo di “provare a elencare i problemi in modo puntuale e tentare di risolverli dandoci delle scadenze. Occorre, inoltre, puntare su lavoro e formazione perché è chiaro che più le persone hanno titoli di studio elevati meno hanno possibilità di andare in carcere”.

Roberto Ravello (Fdi) ha rivendicato “che il Piemonte, con la rete dei Garanti comunali, è tra le Regioni più avanzate d’Italia” e dichiarato la contrarietà “a indulti, amnistie e abolizione delle carceri minorili”, illustrando “quanto fatto dal Governo negli ultimi venti mesi per la sicurezza all’interno del carcere, per il sovraffollamento, per la rieducazione e il reinserimento dei detenuti”. Ha invece espresso riserve sulla decisione del Garante di costituirsi “parte civile nei processi contro la polizia penitenziaria senza averlo mai fatto in nessun procedimento nei confronti della popolazione carceraria quando si è resa responsabile di disordini e distruzioni”.

Giulia Marro – intervenuta per Avs con Alice Ravinale – ha evidenziato come “il ruolo del Garante sia fondamentale, essendo l’unica voce che porta dal carcere le istanze di chi è dentro, diversamente da chi ci lavora che può rivolgersi ai propri sindacati di riferimento”, ha espresso preoccupazione “per il nuovo Ddl sicurezza proposto dal Governo, che rischia di inasprire l’emergenza carceraria il cui effetto sono sovraffollamento, suicidi e scioperi della fame e per l’aumento delle persone tossicodipendenti in carcere perché manca il personale medico e gli educatori per seguirli”.

Gianna Gancia (Lega) ha affermato di “avere a cuore i seri problemi delle persone con disagio mentale e psichiatrico: dobbiamo fare in modo che chi ne soffre venga curato, ma non nel sistema carcerario, soprattutto per chi ha commesso reati minori”. Anche lei ha espresso qualche perplessità “sulla costituzione di parte civile, perché credo che le guardie carcerarie lavorino in un clima di forti difficoltà”.

Alberto Unia (M5s) ha ribadito la necessità di aprire una discussione “per cercare di trovare soluzioni affinché la detenzione rappresenti sempre più un’occasione per i detenuti per crescere e per imparare in maniera continuativa”, facendo riferimento “a un’epoca in cui si parlava di progetti di lavori socialmente utili sia all’esterno sia all’interno del carcere”.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha sottolineato “la necessità di impegnarsi sui temi della Sanità penitenziaria e sulla formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, strumenti insostituibili per aiutare i detenuti a riscattarsi e a diminuire i rischi di recidiva grazie anche al contributo del Terzo settore e delle associazioni no profit”.

Paolo Ruzzola (Fi), osservando che “il numero dei detenuti e il conseguente sovraffollamento, fonte di esasperazione e di proteste, sia in ulteriore aumento” ha ricordato “l’importanza di accrescere il numero del personale e aiutare i detenuti a riscattarsi per evitare il rischio di recidiva. Alla certezza della pena dobbiamo affiancare politiche educative e di reintegrazione nel tessuto sociale”.

Un corso di difesa aperto alle donne di tutte le età

Giornata promossa da Fdkm e Unione Sindacale Italiana Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta

Sabato mattina 28 settembre a partire dalle 8,45 si svolgerà un evento importante di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’iniziativa si terrà presso la palestra della scuola Borione in via Borione 5 a Gassino Torinese.

Gli organizzatori, gli atleti e gli enti patrocinatori:

Evento aperto a tutti

L’evento, aperto al pubblico, vedrà la presenza di esponenti delle istituzioni e sarà occasione per fare il punto sul tema della violenza contro le donne e sulle iniziative da adottare, ad incominciare dal corso di difesa che verrà presentato. Si tratta di un primo appuntamento al quale ne seguiranno altri due rispettivamente il 26 ottobre e 25 novembre.

Ecco la locandina con tutte le informazioni