ilTorinese

Il 6 marzo l’appuntamento con GiovedìScienza raddoppia

6 MARZO Ore 11 – Intelligenza artificiale: la nuova rivoluzione del mondo. Lavoro, industria, economia e politica, con Marco Mezzalama, Politecnico di Torino e Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino.

Beeozanam – Community Hub. Via Foligno 14, Torino.

Ore 17.45 – Verso il riso del futuro. Modificare le piante con le tecniche di evoluzione assistita, con Beatrice Mautino e Vittoria Brambilla.

Polo del ‘900, Via del Carmine 14, Torino.

Il 6 marzo l’appuntamento con GiovedìScienza raddoppia.

Alle 11 tornano i GiovedìScienza dietro l’angolo: speciali incontri in orario mattutino in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e la Rete case del Quartiere. A guidare la conferenza in programma presso Beeozanam – Community Hub di Via Foligno 14, Marco Mezzalama, professore emerito di Sistemi di Elaborazione al Politecnico di Torino e Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, che dialogherà con il pubblico su come si prospetta il mondo del futuro, sempre più influenzato da tecnologia e IA: dal lavoro all’industria, dall’economia alla politica.

 

Alle 17.45 GiovedìScienza si sposta al Polo del ‘900 per la consueta conferenza pomeridiana. Protagoniste la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino e la biologa Vittoria Brambilla che analizzeranno il settore di ricerca che ha recentemente portato all’avvio della prima sperimentazione in Italia di piante di riso geneticamente modificate con le tecniche di evoluzione assistita (TEA).

L’obiettivo delle ricercatrici e dei ricercatori che stanno portando avanti la sperimentazione presso l’Università di Milano è quella di trasmettere alle piante di riso la resistenza alla malattia, rendendole più forti e meno dipendenti dall’uso di sostanze fungicide. È un esperimento importante, che ha segnato la fine di un periodo di blocco alla ricerca sulle piante geneticamente modificate durato vent’anni, nel corso dei quali i ricercatori italiani hanno dovuto lavorare con una cassetta degli attrezzi ridotta rispetto ai loro colleghi in giro per il mondo.

L’ingresso ad entrambi gli incontri è libero e gratuito sino ad esaurimento posti. Maggiori informazioni su www.giovediscienza.it – Tel. 0118394913. WhatsApp 375 6266090 – mail gs@centroscienza.it

Le conferenze si svolgono in presenza e saranno disponibili online sul canale YouTube di GiovedìScienza a partire dalle ore 17:45 di venerdì 7 marzo 2025.

Boschi promossi: sostenibilità forestale, Piemonte al terzo posto per superficie certificata

PEFC Italia presenta il Rapporto Annuale sulla certificazione di gestione forestale sostenibile: a fine 2024 sono 1.061.059,26 gli ettari di superficie certificata PEFC (+8,2% rispetto all’anno precedente). Il Piemonte si posiziona sul podio – dopo Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia – per superficie forestale certificata. Press kit Un traguardo significativo per l’ecosistema della certificazione forestale: il 2024 ha registrato il maggior numero da sempre di nuove aziende certificate in un solo anno, confermando la validità del sistema di certificazione PEFC in particolare per le piccole e medie imprese. Gli ettari di foreste e piantagioni gestite in maniera sostenibile in Italia nel 2024 sono saliti a quota 1.061.059,26 (+8,2% rispetto all’anno precedente) e sono 236 le nuove aziende ad aver ottenuto la certificazione di catena di custodia (o CoC, dall’inglese Chain of Custody) che, sommate a quelle degli anni precedenti, raggiungono un totale di 1.585, registrando un +16,8% rispetto al 2023.

Sono questi i numeri emersi dal Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. Per quanto riguarda i servizi ecosistemici da foreste certificate, sono 15 le nuove attestazioni rilasciate, di cui 14 riguardanti il servizio ecosistemico del carbonio e 1 per la biodiversità. Attualmente, PEFC Italia conta 35 certificati di servizi ecosistemici, con un coinvolgimento di 27.856 ettari, a dimostrazione della sempre più crescente attenzione verso la tutela della biodiversità, la promozione del turismo e del benessere forestale e dei benefici ecosistemici. Piemonte sul podio per superficie forestale certificata e maggior incremento di aziende certificate Tra le regioni protagoniste del report PEFC Italia, spicca il Piemonte, che si conferma al terzo posto per superficie forestale certificata con 86.847,97 ettari gestiti in modo sostenibile (dopo Trentino Alto Adige con 598.463,29 ettari e il Friuli-Venezia Giulia con 98.570,46 ettari). Il Piemonte si distingue inoltre per il numero di nuove aziende che hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia PEFC nel 2024: con 70 nuove certificazioni, la regione registra il maggior incremento a livello nazionale. Questo risultato porta il totale delle aziende certificate in Piemonte a 179, evidenziando l’interesse crescente delle imprese verso la sostenibilità e la tracciabilità, garantendo che il materiale legnoso e i prodotti derivati siano gestiti e trasformati in modo responsabile, dal bosco al consumatore finale. A livello provinciale, il contributo del Piemonte è variegato e significativo.

Torino guida la classifica regionale con una superficie forestale certificata di 50.076,22 ettari, di cui 2,25 ettari di pioppeti, e 90 aziende certificate nella catena di custodia. Il Verbano-Cusio-Ossola contribuisce con 16.771,58 ettari certificati e 4 aziende CoC, mentre Vercelli registra 10.860,8 ettari certificati e 4 aziende CoC. Cuneo segue con 5.866,94 ettari certificati, di cui 151,95 di pioppeti, e 58 certificazioni CoC. Alessandria si distingue per i suoi 2.764,29 ettari di pioppeti certificati e 12 aziende CoC.Infine, Asti e Biella, pur con superfici più contenute – rispettivamente 163 ettari e 259,71 ettari – dimostrano un impegno crescente, con 7 aziende certificate ad Asti e una a Biella. Biella, infine, vanta una certificazione per il servizio ecosistemico del carbonio. “I risultati di quest’anno sono straordinari e dimostrano come la certificazione PEFC stia diventando un elemento chiave per le aziende italiane orientate a perseguire pratiche sostenibili e obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Questo è un percorso fondamentale per trasformare processi produttivi e organizzativi”, spiega Marco Bussone, Presidente di PEFC Italia.

“Il Piemonte, in particolare, si conferma una regione all’avanguardia nella gestione forestale sostenibile e nella certificazione PEFC: il crescente numero di aziende certificate e gli ettari di foreste gestiti in modo responsabile dimostrano come la sostenibilità sia ormai parte integrante delle strategie produttive e organizzative delle imprese piemontesi. Pianificare e certificare è una necessità, una opportunità anche per il sistema degli Enti locali, in particolare nel quadro delle Strategie di Green Community”. “In generale, l’aumento delle certificazioni PEFC non è solo un numero ma piuttosto il segno tangibile di un cambiamento culturale in direzione della sostenibilità e della trasparenza delle filiere di approvvigionamento”, conclude Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia. “In un momento storico in cui la crisi climatica è al centro del dibattito globale, la certificazione PEFC rappresenta un impegno concreto per il futuro del nostro patrimonio forestale, per la sua gestione al fine di una mitigazione degli estremi climatici e per il benessere della società”.

Poliziotto preso a martellate: “Sparò perché aggredito”

PAOLONI (SAP), INACCETTABILE, SIAMO CERTI CHE IL COLLEGA DIMOSTRERÀ CORRETTEZZA SUO COMPORTAMENTO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Indagato per lesioni aggravate dall’uso dell’arma il poliziotto che lo scorso febbraio, in una stazione di servizio piemontese, ha aperto il fuoco per difendersi da un 26enne francese che aveva aggredito a martellate lui e il suo collega. I fatti, avvenuti sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, risalgono a poco meno di un mese fa e, come appreso dal SAP, in questi giorni a uno dei due uomini della Polstrada è stato notificato l’avviso di garanzia come atto dovuto. Come affermato dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni: “Puntuale come un orologio svizzero l’atto dovuto è arrivato. I colleghi aggrediti con un martello sono stati obbligati a difendersi e hanno dovuto sparare per fermare l’aggressore. Siamo alle solite, non è stata fatta nessuna verifica dell’eventuale sussistenza di oggettive cause di giustificazione del reato e il collega ora dovrà affidarsi ai propri legali e ai propri periti per difendersi in merito a un fatto di servizio”.

“Il collega – ha ricordato Paoloni – era di pattuglia, sia lui che l’altro operatore non solo avevano il dovere di fermare questa persona, che dopo avere causato un sinistro stradale aveva persino tentato di rubare un’auto, ma avevano anche il diritto di difendersi e lo hanno fatto con gli strumenti a loro disposizione. È inaccettabile che per fare il nostro dovere siamo noi a finire sotto processo. Ora il collega sarà obbligato a difendersi di tasca propria e sino a quando il processo non sarà concluso avrà pure la carriera bloccata”.

“Se da una parte l’avviso di garanzia consente al collega di partecipare sin da subito a tutte le fasi del procedimento penale dall’altra è anche vero che lo debba fare personalmente, nonostante stesse svolgendo una funzione pubblica. Siamo certi che saprà dimostrare la correttezza del proprio comportamento e il nostro auspicio è che i tempi del processo penale siano rapidissimi”, ha aggiunto il Segretario Generale del SAP, ricordando come questa sia “la dimostrazione di quanto sia urgente l’approvazione del Ddl sicurezza poiché contiene nuove norme relative alla tutela legale per fatti di servizio”.

Dall’“età fragile” al bello dell’improvvisazione musicale

Sarà Donatella Di Pietrantonio, “Premio Strega 2024, la prossima ospite della “Fondazione E. di Mirafiore”. Dopo di lei la “grande musica” di Stefano Bollani

Venerdì 7 e sabato 8 marzo

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Come da tradizione, non può mai mancare, negli incontri del “Villaggio Narrante” di “Fontanafredda”, organizzati dalla “Fondazione E. di Mirafiore”, l’ultimo vincitore del letterario “Premio Strega”. Così, venerdì 7 marzo (ore 19) sarà ospite a Serralunga d’Alba, la scrittrice di Arsita (Teramo), oggi residente a Penne, nel Pescarese, Donatella Di Pietrantonio con il suo ultimo libro “L’età fragile”, vincitore, per l’appunto, lo scorso giugno 2024, del prestigioso riconoscimento. Ma non solo. Il fine settimana del cosiddetto “Laboratorio di Resistenza Permanente” della “Fondazione” (voluta da Oscar Farinetti, nel 2010) abbinerà infatti all’alta “scrittura”, un eccezionale fuori programma “dialogico – musicale” dal titolo alquanto significativo de “Il bello dell’improvvisazione” con, ospite illustre, sabato 8 marzo (ore 18,30), Stefano Bollani, milanese, classe ’72, compositore, pianista e cantante, attivo anche come scrittore, attore teatrale, conduttore televisivo e showman.

Divenuta nota al grande pubblico con il romanzo “L’Arminuta” (termine dialettale abruzzese, traducibile letteralmente in “La ritornata”) vincitore del “Premio Campiello” nel 2017, per Donatella Di Pietrantonio (laureata in “Odontoiatria” all’Università dell’Aquila) “L’età fragile” è il suo quinto romanzo, di ambientazione ancora abruzzese e incentrato sul tema di estrema attualità della “violenza di genere”. Essenziale nelle parole e capace di colpire in profondità, la scrittura della Di Pietrantonio riesce a scavare nell’animo del lettore solchi profondi in cui la narrazione riversa emozioni, dubbi, vuoti esistenziali e domande che spesso vanno oltre ogni possibile, reale risposta. “L’età fragile” non è un’età precisa e ben definita della vita, “è la vita stessa”“La vita dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura … è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite”. Leggiamo, in proposito, nella “quarta” di copertina: “Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al ‘Dente del Lupo’ c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più”. Libro intrigante, di quelli che ti fermano sulla pagina, alla ricerca di vie interpretative in grado di lasciare spazio e fare luce sul buio dell’“appena letto”, apparentemente senza sbocchi a voli alti capaci di dribblare la “fangosità” terrena e quegli enigmi innescati dal racconto, che sono in fondo enigmi del nostro vivere quotidiano, della fatica ad alzare gli occhi al cielo cui forse potrà ancora essere possibile guardare e aspettarci, prima o poi, un segnale di speranza e di pace.

Su tutt’altre onde scorrerà invece la serata di sabato 8 marzo (ore 18,30) con Stefano Bollani, fra i più istrionici ed eclettici musicisti italiani, che intratterrà il pubblico su “Il bello dell’improvvisazione”. Titolo che già la dice lunga sul concetto attribuito dall’artista al suo “fare musica”. Virtuoso, irriverente esploratore di suoni, le “etichette”, nel suo caso, sono sempre un po’ riduttive. All’attivo 49 album, di cui 31 in studio, la sua musica non conosce confini, “sconfessa i generi musicali” e si nutre di tutti quei momenti unici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo, da Enrico Rava a Chick Corea, da Richard Galliano a Bill Frisell o a Lee Konitz. Per non dimenticare, naturalmente, l’amicizia e la lunga collaborazione con il cantautore cuneese Gianmaria Testa. La sua musica riesce a passare con la massima disinvoltura e gran divertimento per tutti dal jazz all’“Orchestra Sinfonica” e anche in occasione dell’incontro alla “Fondazione Mirafiore”, l’artista milanese renderà omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in oltre venti anni di “jam session”.

Per info: “Fondazione E. di Mirafiore”, Serralunga d’Alba (Cuneo), via Alba 15; tel. 0173/626424 o www.fondazionemirafiore.it

Gianni Milani

Nelle foto: Donatella Di Pietrantonio e Stefano Bollani

Fugge a bordo di un’auto rubata: arrestato

La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo per ricettazione un cittadino albanese di 20 anni nel quartiere Mirafiori.

Poco prima delle tre di notte, mentre stava transitando in via Bonfante, un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato un’auto giungere contromano da via Ignazio Collino e fermarsi all’incrocio con via Gaidano. Alla vista dei poliziotti il ventenne eseguiva una retromarcia repentina in direzione opposta, ma vedendosi raggiunto dalla Volante, abbandonava l’auto per darsi alla fuga a piedi, per poi essere fermato dagli agenti.

Dai successivi accertamenti è emersa la provenienza furtiva del veicolo: circa un mese prima, ignoti si erano impossessati dell’auto rubandone le chiavi nel corso di un furto in appartamento.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida del fermo, con applicazione della misura degli arresti domiciliari.

 

“Accanto” al teatro Astra per la stagione “Fantasmi”

A cura della Fondazione TPE

“ACCANTO”, creazione e regia di Barbara Altissimo, produzione LiberamenteUnico, è il titolo dello spettacolo frutto di una lunga attività di formazione in dieci presidi civici territoriali diffusi in tutta la città per il progetto “La cultura dietro l’angolo”, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino. Il progetto di formazione è stato coordinato dalla Fondazione TPE, che ospita lo spettacolo nella stagione 2024-2025 “Fantasmi”, presso il Teatro Astra di Torino, il 14 marzo alle ore 21 e il 15 marzo alle ore 16, in una replica dedicata alla rete dei presidi civici che hanno partecipato al progetto, e alle ore 19 per tutto il pubblico.

“Il percorso è iniziato nel 2024 con incontri periodici ai quali hanno partecipato centinaia di persone per lavorare intorno alle domande ‘Quale è il tuo fantasma? Chi, che cosa ti cammina Accanto?’, arrivando ad una riflessione collettiva, incontrando e riconoscendo i propri fantasmi e intessendo insieme una trama – ha spiegato la regista Barbara Altissimo – una grande generosità nel raccontarsi è stata la cifra che ha contraddistinto questo cammino. Ci sono stati regalati piccoli frammenti di vite, dolori e gioie che appartengono a tutti noi e che costituiscono la trama della nostra identità emotiva. Storie, testimonianze, ricordi e memoria sono stati raccolti, condivisi e trasformati in una narrazione teatrale”.

I protagonisti sono donne e uomini comuni, persone che abitualmente non vivono il palcoscenico, rappresentanti dei presidi civici e delle comunità incontrate in mesi di attività, che hanno camminato accanto ai loro fantasmi.

La creazione di Altissimo, che ancora una volta mette in scena le individualità, ciascuna con la propria unica ed irripetibile cifra emotiva, si completa con la drammaturgia di Emanuela Currao, il disegno luci e lo spazio scenico di Massimo Vesco, gli elementi scenici di Jasmine Pochat, i costumi di Gualtiero Scola e l’assistenza alla regia di Fabio Castello, e disegna un gioco di specchi in cui è possibile trovare un riflesso di esperienza, appartenenza e condivisione. L’organizzazione è curata da Nadia Frola.

Sul palco Franco Albanese, Laura Brunetta, Martina Caruso, Loredana Casorio, Francesca Catania, Tommy Crosara, Emanuela Currao, Alessandro Dichirico, Allegra Florioli, Alessia Garombo, Rosaria Giangreco, Salvatore Loiodice, Francesco Piarulli, Raffaella Pitrolo, Amalia Piumatti, Stefania Savelli, Renato Scarpato, Amalia Scotti, Stefano Tubia.

Gian Giacomo Della Porta

Le iniziative delle Associazioni VSP ODV e Casa Arcobaleno ODV

VSP ODV annuncia un incontro speciale con La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura, che si terrà il 5 marzo prossimo, alle ore 17.30, presso la sede di CSV Vol.To in via Giolitti 21, a Torino. Questo evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino l’operato della Fondazione, impegnata dal 1998 nella prevenzione dell’usura in Piemonte e Valle d’Aosta. Durante l’incontro Ernesto Ramojno, Presidente del Consiglio di Amministrazione de La Scialuppa CRT Onlus, insieme a Luciana Malatesta, Consigliere Delegato, presenteranno l’attività della Fondazione e il loro impegno a supporto di famiglie e piccole imprese in difficoltà economico finanziaria. La Scialuppa offre consulenza gratuita e garanzia per facilitare l’accesso a finanziamenti agevolati, prevenendo il ricorso al prestito usurario. Il programma dell’evento prevede un interventi di Gian Maria Scapin, Presidente di VSP ODV, e un saluto iniziale da parte di Francesco Cuoco, Consigliere di Vol.To. l’incontro si chiuderà con una sessione di domande, seguita da un aperitivo per favorire il networking tra partecipanti. VSP ODV è un’Associazione che promuove il volontariato professionale, coinvolgendo professionisti in pensione e in attività che mettono a disposizione le loro competenze per aiutare la comunità in vari settori. L’Associazione offre consulenza, supporto e formazione, con particolare attenzione alle esigenze dell’organizzazione non profit e delle comunità locali. La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura è un punto di riferimento nella prevenzione dell’usura grazie a 50 volontari e 10 punti d’ascolto sul territorio, la Fondazione ha erogato oltre 17 mila consulenze gratuite e ha garantito finanziamenti per oltre 45 milioni di euro a famiglie e piccole imprese in difficoltà. La Scialuppa si impegna a tutelare le vittime dell’usura offrendo una solida rete di protezione contro l’indebitamento. Per confermare la partecipazione all’incontro, inviare una mail a infovsp@vspodv.org o whatsapp al numero 334 6081059.

L’Associazione Cas Arcobaleno ODV annuncia la seconda edizione del Premio Gigi Guglielmini per il “Volontariato e l’impatto sulla comunità”, un’iniziativa nata per riconoscere e celebrare l’eccellenza nell’ambito del volontariato e delle attività che generano un impatto positivo sulle comunità. Il Premio si rivolge a tutte le organizzazioni, dagli enti del terzo settore alle imprese sociali, dalle reti associativi ai gruppi informali di cittadini e mira a premiare chi contribuisce attivamente al benessere sociale, promuovendo valori quali solidarietà e sviluppo sostenibile. Il Premio Guglielmini si propone di riconoscere coloro che con il proprio impegno riescono a trasformare le comunità attraverso progetti che spaziano dal volontariato all’innovazione sociale, che mostrino un forte impatto sanitario e sociale tale da rispondere ai bisogni locali, con un’attenzione particolare alle buone pratiche e alla replicabilità dei risultati. Le organizzazioni dei ricercatori interessate a partecipare possono inviare i loro contributi entro il 15 maggio 2025 all’indirizzo email ejvcbp@odvarcobaleno.it . I progetti presentati saranno esaminati da una commissione di esperti composta da accademici e rappresentanti del volontariato che valuteranno i seguenti criteri: capacità di promuovere il volontariato e creare un impatto positivo sulla comunità; innovazione nei contenuti e nella rappresentazione comunicativa; diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e nazionale; rigorosità metodologica; replicabilità dei risultati. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 giugno 2025 con la possibilità di partecipare anche in modalità online. Sarà un’occasione per mettere in luce il valore del volontariato del terzo settore, promuovendo la collaborazione tra organizzazione non profit e cittadinanza attiva.

Mara Martellotta

Iren a KEY, evento europeo dedicato alle tecnologie

Il Gruppo parteciperà alla manifestazione con uno stand immersivo e due eventi dedicati a fotovoltaico, autoconsumo ed elettrificazione per le imprese

 

Anche quest’anno il Gruppo Iren parteciperà a KEY, The Energy Transition Expo, il principale evento europeo dedicato alle tecnologie, ai servizi e alle soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, che si terrà presso il Rimini Expo Centre dal 5 al 7 marzo.

L’evento sarà l’occasione, per l’azienda, di valorizzare le best practice sviluppate nelle diverse aree di business che spaziano dallo sviluppo di innovative soluzioni per l’efficienza energetica delle abitazioni alle opzioni di autoconsumo per le imprese, offrendo al pubblico presente in fiera una panoramica di tutti i servizi disponibili.

Lo stand Iren, suddiviso in due ampie aree, si trova al Padiglione A1: attraverso un percorso immersivo realizzato con foto, video e materiali interattivi, i partner e gli ospiti saranno guidati alla scoperta delle attività del Gruppo, attraverso una galleria digitale dei progetti realizzati nei diversi territori.  Presso lo stand sarà anche possibile partecipare a due momenti di approfondimento: il primo sarà dedicato al contesto e ai trend di mercato del prodotto fotovoltaico (mercoledì 5 marzo alle ore 15.15), mentre il secondo avrà l’obiettivo di fare il punto sull’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile e l’elettrificazione dei consumi per le imprese (giovedì 6 marzo alle ore 15.30).

Attraverso case studies e confronti con esperti del settore, Iren si propone di accompagnare i clienti e gli operatori a comprendere le principali sfide e opportunità legate alla transizione energetica, anche in maniera integrata rispetto alle commodities di privati e aziende.

Inoltre, lo stand sarà sempre presidiato dai professionisti di Iren che potranno proporre consulenze personalizzate sulle soluzioni di Iren luce gas e servizi e di Iren Smart Solutions a tutti i potenziali clienti interessati e alle imprese di settore.

PalaTazzoli, ecco il più grande impianto fotovoltaico della Città

/
 

Nell’ambito del programma EfficienTo, il piano di efficientamento e riqualificazione energetica degli immobili comunali, realizzato da Iren, è stato attivato il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del PalaTazzoli, il più grande di proprietà della Città. L’intervento rientra nel più ampio progetto di riqualificazione del palazzo del ghiaccio di via Sanremo 67, recentemente riaperto al pubblico al termine dei lavori di rinnovamento delle piste e ad interventi di adeguamento normativi.

Con una potenza nominale di circa 248,4 kWp e una potenza di picco complessiva pari a 288 kWp, il nuovo impianto rafforza l’impegno della Città nella promozione delle energie rinnovabili e nella riduzione delle emissioni di CO2, affiancandosi agli altri 18 impianti fotovoltaici già attivi. L’energia prodotta dal nuovo impianto coprirà circa il 12% del fabbisogno energetico del PalaTazzoli, contribuendo a ridurre i costi operativi e la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.

“Grazie all’energia prodotta, il risparmio medio in bolletta sarà di circa 44mila euro l’anno – commenta l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta -. Con l’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico si completa la riqualificazione del PalaTazzoli, che oggi si presenta completamente rinnovato e pronto ad ospitare eventi di alto livello, come già dimostrato per le Universiadi e come avverrà la prossima settimana con le gare dei Giochi Mondiali Special Olympics. Senza dimenticare il fondamentale ruolo della struttura per la pratica delle attività sportive di base”. 

L’adeguamento e la messa in funzione dell’impianto è stata realizzata da Iren Smart Solutions ed è parte del piano di ristrutturazione del PalaTazzoli, avviato nel 2018 e finanziato con i fondi residui delle Olimpiadi del 2006 e curata da SCR – Società di Committenza della Regione Piemonte Spa. Dopo gli ultimi adeguamenti tecnici a cura di Iren Smart Solutions, l’impianto è entrato in funzione nelle scorse settimane; composto da 800 pannelli fotovoltaici da 360 Wp ciascuno, produrrà ogni anno circa 278.640 kWh, con un risparmio stimato di 71 tonnellate di CO2, che equivale alla messa a dimora di circa 750 alberi.

Dal punto di vista tecnico la struttura è composta da 9 inverter da 27,6 kW ciascuno collegati a 3 stringhe da 30 moduli, con un totale di 15 ottimizzatori per stringa per massimizzare la produzione di energia. La riqualificazione complessiva del PalaTazzoli ha riguardato il completo rifacimento dell’impianto di raffreddamento della Pista 1, nonché il rinnovo della balaustra della pista, che è stata adeguata all’attuale normativa della Federazione Internazionale. Ulteriori lavori hanno interessato anche la Pista 2, con l’impermeabilizzazione dei torrini degli ascensori al piano terra.

TORINO CLICK

Redazione Rai, aperto il processo a Torino

Si è aperto ieri, 4 marzo, a Palazzo di Giustizia di Torino, il processo che vede imputato l’ex caporedattore della Tgr-Piemonte Rai Tarcisio Mazzeo, 68 anni, genovese d’adozione. Mazzeo, che ha diretto la redazione di via Verdi 16 fino dall’ottobre del 2017 al 2021, è accusato dei reati di stalking e maltrattamenti nei confronti dell’ex capo servizio della Tgr Piemonte Michele Ruggiero, comportamenti che avrebbero costretto il giornalista alle dimissioni anticipate, secondo i magistrati della Procura. Nella sua inchiesta, circa mille pagine di verbale, la Procura di Torino ha raccolto le testimonianze di numerosi giornalisti Rai e verificato la memoria dell’indagato; nell’insieme il fascicolo d’indagine ha superato l’esame del Gip, che ha accolto la richiesta di parte civile avanzata dall’avvocata Michela Malerba, legale di Michele Ruggiero, e nel maggio scorso il Gup ha disposto il rinvio a giudizio di Mazzeo. Ieri, nell’udienza filtro, il difensore dell’imputato ha sollevato una questione di nullità del capo di imputazione poiché formulato con una contestazione alternativa. Tale questione, contro cui si sono schierati sia il Pubblico Ministero, sia la parte civile, è stata respinta dal Tribunale (presidente e due giudici a latere) che ha rinviato il processo al 15 maggio per l’escussione dei testi, prevalentemente giornalisti e dirigenti della Rai. Deposizioni che per profondità e delicatezza degli argomenti rappresenteranno, a quanto pare, uno spaccato interessante dell’attività e delle dinamiche della redazione torinese vista dall’interno. Le successive udienze sono state calendarizzate al 20 e al 30 dello stesso mese.