ilTorinese

Merlo. Elezioni europee, tutte le forze di centro in un’unica lista

“Il Centro è utile ed indispensabile in vista delle prossime elezioni europee. Un Centro che non
può riconoscersi, come ovvio ed evidente, nella sinistra massimalista, radicale ed estremista della
Schlein. Come, del resto, in alcuni settori della destra. A cominciare dalla destra leghista.

Un luogo politico plurale, democratico e di governo che deve unire tutte le culture politiche
riconducibili ad un centrismo dinamico e riformista.

Un alleanza, in vista delle elezioni europee, che deve superare le piccole rivalità personali, le
pregiudiziali ad personam e tutto quello che evidenziano atteggiamenti impolitici e politicamente
insignificanti se non addirittura grotteschi.

Per questi motivi la lista alle europee deve saper unire i gruppi, i partiti, i movimenti e le forze che
si riconoscono nel Centro. Alternativi alla sinistra e distanti e distanti dalla destra. E l’area
cattolico popolare e cattolico sociale centrista non può che appoggiare questo progetto politico”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

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Condove, operazioni antincendio a Natale

Anche nella giornata di Natale sono proseguite  le operazioni di spegnimento del fronte dell’incendio poco sopra località Magnotti nel territorio di Condove. Due elicotteri hanno effettuato  lanci mirati sul fuoco, rifornendosi nella vasca di Dravugna e in una vasca montata per l’occasione a Pratobotrile. É intervenuto anche un altro elicottero Erickson. Sul territorio hanno operato una cinquantina di operatori tra vigili del fuoco e volontari AIB. (Facebook)

 

Bilancio dei danni causati dal vento, in corso la manutenzione delle scuole scoperchiate

Gli incendi e i capannoni devastati non sono stati gli unici danni provocati dal foehn che ha soffiato sul Piemonte. Le forti raffiche di vento che nei giorni scorsi hanno colpito il territorio torinese hanno causato diversi danni agli edifici di proprietà della Città metropolitana di Torino, in particolare gli edifici scolastici. I tecnici e i funzionari dell’Ente stanno effettuando sopralluoghi per valutare di persona i problemi che si sono verificati, e si stanno attivando insieme alle ditte che si occupano della manutenzione per risolvere le situazioni più urgenti e mettere in sicurezza le aree, rafforzando la sorveglianza o chiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco nei casi in cui non sia possibile intervenire direttamente.
Nel dettaglio, questi i problemi che si sono verificati al momento negli edifici delle scuole superiori del territorio:
-Fermi di Ciriè: problemi alla copertura, scoperchiata una parte della falda; intervento dei Vigili del Fuoco e dei tecnici della Città metropolitana per rimuovere i residui pericolanti e per mettere in sicurezza la parte della falda interessata; programmato per il 27 dicembre l’intervento di ripristino della copertura e di chiusura dei varchi;
-Galilei di Avigliana: divelti i cupolotti della palestra della succursale, fabbricato al momento inagibile;
-Albert di Lanzo: caduto un vetro della palestra;
-D’Oria di Ciriè: faldali spostati dal vento; la ditta operante nel cantiere preesistente sta valutando il ripristino;
-Amaldi-Sraffa di Orbassano: scossaline divelte dalla copertura del bar, è già intervenuta la ditta di manutenzione;
-Plana di Torino: distacco di scossalina metallica; constatata la necessità di una piattaforma aerea sono stati contattati i Vigili del Fuoco;
-Bobbio di Carignano (Alberghiero): distacco di una parte della scossalina;
-Rosa di Bussoleno: distacco di una parte della scossalina.

Il vento ha causato danni anche alla sede di corso Inghilterra della Città metropolitana: si è sganciato un pannello di rivestimento in alluminio della testata sul lato di via Cavalli al 5 piano fuori terra; non si è staccato, ma una folata più forte potrebbe farlo volare via. È stata transennata l’area sottostante e sono presenti sul posto i Vigili del Fuoco.

Digitalizzazione, la Regione rifinanzia il voucher per aiutare imprese e professionisti

“Aiutare le imprese e i professionisti a lavorare con strumentazione adeguata, era una delle misure che si voleva attuare da tempo perché si sentiva l’esigenza da parte di Pmi e liberi professionisti di migliorare la competitività” – commenta l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano.  “Il successo di questa misura è stato determinato dalla partecipazione numerosa che ha visto la presentazione di centinaia di domande che hanno superato la disponibilità finanziaria che era stata messa a disposizione”. “L’esigenza di implementare le risorse – prosegue l’assessore Andrea Tronzano è utile per permettere a tutti di poterne usufruire è di stare al passo con il mercato”.

“L’esaurimento delle risorse in tempi rapidissimi dimostra che la misura messa in campo dalla Regione Piemonte ha intercettato appieno le reali esigenze del mondo imprenditoriale delle Pmi che sono la dorsale del nostro sistema economico regionale, e dei liberi professionisti” – commenta l’assessore regionale all’Innovazione Matteo Marnati. “Prosegue dunque la nostra strategia per supportare tutte le imprese del territorio ed accompagnarle nel percorso della trasformazione digitale, per migliorare la loro competitività sul mercato e migliorare il livello dei servizi forniti”.

Il bando, gestito in collaborazione con Unioncamere, e aperto in data 24 ottobre 2023, proprio in relazione all’intenso afflusso di domande inviate (ne sono state ricevute entro le ore 24 del giorno 24 ottobre, 1.339, per una richiesta fondi pari ad euro 23.305.573,26) ha in tempi strettissimi di fatto esaurito la dotazione iniziale. Per questo motivo la DGR approvata ha stanziato ulteriori 13.421.000 euro al fine di dare copertura alle domande pervenute oltre la capienza della dotazione finanziaria iniziale. Questa immissione di nuove risorse va a beneficio di chi ha presentato domanda ed è stato ritenuto ammissibile sul bando “Voucher digitalizzazione PMI”

Presepe in fiamme sul sagrato della chiesa

Ad Alessandria il presepe collocato sul sagrato della chiesa della frazione di Mandrogne è andato distrutto dalle fiamme che  hanno anche annerito la facciata della parrocchia. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Non è ancora chiaro se il rogo sia dovuto a un cortocircuito o se sia di origine dolosa. (foto archivio)

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Natale sfortunato per il ladro: trova solo 70 centesimi in cassa e viene arrestato

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Un ladro marocchino di 27 anni ha forzato la finestra del bagno è entrato nel negozio di Antonio Marras  in via Lagrange ma ha trovato solo 70 centesimi nella cassa. Uscito dal negozio, si è recato  in un palazzo di via Maria Vittoria 4, dove ha derubato la casa del custode sottraendo un portafogli con denaro e carte di pagamento. Alla fine  i carabinieri sono intervenuti trovando il ladro su un balcone di una casa vicina e lo hanno arrestato.

Casa divorata dalle fiamme nella notte

Una villetta è stata completamente distrutta dalle fiamme nella notte a Rueglio, le cause sono ancora da accertare. Il rogo è partito dal tetto e ha coinvolto tutta la casa

Nonostante siano accorsi i vigili del fuoco con più squadre non è stato possibile salvare l’edificio. Gli abitanti della casa non hanno subito danni e sono stati portati in salvo.

“Sì Virginia, Babbo Natale esiste”. Una storia vera diventata leggenda di Natale

“Caro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei piccoli amici affermano che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: “Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale?”.

1897, Manhattan –Virginia O’Hanlon vuole disperatamente continuare a credere nel grande mistero di Babbo Natale, ma, al tempo stesso,è costretta a scontrarsi con la razionalità di un mondo cinico che vuole spogliare di poesia la festa più magica dell’anno. Per risolvere il dubbio si rivolge al padre, il medico legale Philip O’Hanlon che le suggerisce di scrivere al direttore del Sun. La risposta è affidata a un editoriale che porta la firma di un veterano del giornalismo: Francis Pharcellus Church. Il giornalista, che aveva seguito la guerra di secessione americana, era venuto a contatto con le sofferenze, le ingiustizie, gli odi, ma soprattutto con la mancanza di fede che si era diffusa in gran parte della società. La domanda di Virginia, in tutta la sua disarmante e apparente semplicità racchiude speranze e desideri di generazioni di bambini e di generazioni di adulti che sono stati e continuano a essere, dentro di sé, fanciulli, chiede alla società di riflettere su uno dei misteri che se svelati, se distrutti, se rivelati, se sviliti, porterebbe con sé la morte del sogno e apre un dibattito sull’eterna dicotomia tra il credere e non credere. L’editoriale di Church rappresenta non solo una grande lezione di giornalismo, ma una riflessione su un mondo incapace di andare oltre l’apparenza delle cose e di percepire la realtà se non attraverso la pura razionalità, ma soprattutto di abbandonarsi a un atto di fede, accettando di credere in qualcosa che non si può vedere, che non si può esperire attraverso i sensi. “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”scriverà nel 1943, quasi 46 anni dopo l’editoriale di Church, Antoine de Saint Exupery nella dedica del suo capolavoro, pubblicato proprio negli Stati Uniti. Solo i bambini o solo chi, crescendo è riuscito a conservare dentro di sé lo spirito del fanciullo, è in grado di continuare a vedere con il cuore. L’articolo di Church non rappresenta soltanto una risposta chiara e articolata alla domanda di Virginia, ma mostra a tutti i lettori quanto sarebbe triste, spoglio e senza prospettive un mondo senza misteri, senza atti di fede, senza sentimenti. “Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non a quello che vedono. Credono che niente possa esistere se non è comprensibile alle loro piccole menti. Tutte le menti, Virginia, sia degli uomini che dei bambini sono piccole. In questo nostro grande universo, l’uomo ha l’intelletto di un semplice insetto, di una formica, se lo paragoniamo al mondo senza confini che lo circonda e se lo misuriamo dall’intelligenza che dimostra nel cercare di afferrare la verità e la conoscenza. Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e della vista. La luce eterna con cui l’infanzia riempie il mondo si spegnerebbe. Non credere in Babbo Natale! E’ come non credere alle fate! Puoi anche chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i comignoli del mondo per vederlo, ma anche se nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere. Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebè e vedere da dove viene il rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia del mondo. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini”. La risposta di Church è diventata parte integrante delle tradizioni di Natale degli Stati Uniti, è stata tradotta in venti lingue e The Sun, fino alla sua chiusura nel 1950, l’ha ristampata ogni anno in occasione del Natale. La storia realmente accaduta di Virginia si è trasformata, con il tempo, in qualcosa di non dissimile dalla visita dei tre fantasmi a Scrooge: una leggenda, un racconto, un canto che, insieme a tanti altri, si rievoca, si rilegge e che contribuisce a rendere speciale il Natale. In fondo, la bellezza di questa festività è racchiusa nell’abbandonarsi, anche solo per ventiquattro ore alla fede, nel credere al ripetersi della nascita di un Bambino che cambierà il mondo, nel credere a un Vecchio che porta i regali, nel credere che possano diffondersi ovunque la pace, la gioia, la speranza. Illusioni? Fantasie? Utopie? Forse. Ma anche potenti strumenti per rendere la vita di ciascuno di noi migliore.

Barbara Castellaro

SE questo è un augurio

IL PUNTASPILLI  di Luca Martina

Quelli della mia generazione (baby boomers) ricorderanno forse ancora con nostalgia, come me, una poesia che, troppo lunga da essere inculcata a forza nella memoria, si imponeva, pur nella sua semplicità, per la profondità del suo significato.

Dopo averla letta per la prima volta in uno dei “Manuali delle giovani marmotte” (Nota per i più giovani: non si trattava di una trattazione sui simpatici e sonnolenti roditori…) ricevuto come regalo natalizio ne avevo rimediato, non ricordo come, una copia stampata in bianco e nero, niente di più che un semplice foglio A4, e l’avevo fatta incorniciare da mio padre.

Il “Breviario per laici”, come l’aveva definita Antonio Gramsci, il primo a tradurla nella nostra lingua, faceva dunque bella mostra nella mia cameretta e, quando mi sentivo più solo o triste, bastava gettargli una veloce occhiata per rimettermi di buon umore…. beh forse non era proprio così ma sì, insomma, si trattava comunque di una ventata di meditato ottimismo e pragmatica saggezza che non mancava di addolcire anche i momenti meno lieti.

Rudyard Kipling è diventato famoso per avere appassionato generazioni di lettori con il suo “Libro della Giungla” ma io gli sono stato sempre molto più riconoscente per questa sorta di bignami del Libro della vita.

A questo è tornata in questi giorni la mia mente intenta a cercare di partorire un augurio sincero, non di maniera, alla vigilia del tramonto di un altro anno pieno di tutto il bello e di tutto il brutto che noi umani sappiamo esprimere e sopportare.

Che davanti a voi si possa dunque affacciare il miglior futuro che potete immaginare e che la lettura di “Se” sia in grado di riportare alla mente i vostri più bei ricordi e suscitare le emozioni che solo la rivelazione (o la sua riscoperta) di un piccolo capolavoro possono provocare.

Giudicate voi se questi miei sforzi hanno raggiunto il loro obiettivo e se questo è un augurio che appaga le vostre aspettative.

Se, invece, il miracolo non riuscisse, cercherò di fare di meglio il prossimo anno… Se…

 

Se

Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;

Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.

Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”

Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,

Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,

E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!