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Viaggio nella storia dell’Infermieristica

Gli IPASVI compiono 70 anni. L’OPI Torino celebra l’anniversario della Legge n. 1049 del 29 ottobre 1954
Torino, 24 ottobre 2024 – Il 70° anniversario degli IPASVI, oggi Ordini delle Professioni Infermieristiche (OPI), segna una tappa storica per una professione che ha trasformato la cura in un’arte e il servizio in una missione. In occasione di questa ricorrenza speciale, che celebra la storica Legge n. 1049 del 29 ottobre 1954 – la quale diede vita ai Collegi IPASVI – l’OPI di Torino organizza un pomeriggio di riflessione e celebrazione presso la sua sede di via Stellone 5, Torino.
L’evento si terrà il 29 ottobre 2024 a partire dalle ore 15:45, offrendo l’opportunità per rivivere il lungo viaggio della professione infermieristica in Italia, dagli esordi fino all’odierna rilevanza sociale e normativa, culminata con la Legge n. 3 del 2018. Saranno presenti figure emblematiche del settore, che condivideranno storie e percorso personale, raccontando l’evoluzione di una professione che, giorno dopo giorno, si pone al fianco delle persone più fragili e vulnerabili, diventando ruolo chiave della sanità nazionale.
Aprirà l’evento il dottor Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, seguito dall’avvocato Marcello Maria Bossi, che dalle 16:30 alle 17:30 esplorerà l’importanza sociale e giuridica degli Ordini Professionali, sottolineando come questi garantiscano non solo la tutela della Professione, ma anche la sicurezza dei cittadini. Il professor Valerio Dimonte offrirà una riflessione storica sul cammino dell’infermieristica in Italia, tracciando un ponte tra passato e futuro.
Dalle 18:45 alle 19:30, toccherà a tre voci speciali, che racconteranno la loro esperienza personale all’interno del Collegio IPASVI di Torino: la dott.ssa Fiorenza Bugana, la dott.ssa Maria Adele Schirru e il dott. Diego Targhetta Dur. Questi racconti intimi e appassionati metteranno in luce l’essenza della professione infermieristica, fatta di dedizione, empatia, competenza e umanità.
L’incontro si concluderà con l’intervento del dottor Giulio Zella, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Vercelli, che racconterà la sua esperienza di “30 anni al servizio dell’Infermieristica“, un viaggio costellato di sacrifici, sfide, ma anche di straordinarie soddisfazioni.
«Questo anniversario non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sul percorso che abbiamo compiuto e su quello che ancora ci attende. La Legge n. 1049 del 1954 ha segnato l’inizio di un cammino di crescita, riconoscimento e dignità per la nostra professione, un cammino che, con orgoglio, continua ancora oggi. Siamo felici di ospitare questo evento, che ci permette non solo di guardare al passato con gratitudine, ma anche di costruire insieme il futuro dell’infermieristica in Italia. La nostra missione rimane quella di tutelare, valorizzare e dare voce a una professione che ogni giorno si prende cura della vita, garantendo professionalità e rispetto per tutti», ha commentato Bufalo.
L’evento si chiuderà con un momento di incontro e condivisione, durante il quale i partecipanti potranno scambiarsi idee e riflettere sulle sfide e le opportunità future, unendo le forze per continuare a dare valore a una professione che è sinonimo di impegno, cuore e servizio.

“Quando inizia la felicità” di Gianluca Gotto

Recensione dell’ultimo libro dello scrittore torinese

Quando inizia la felicità“, ognuno di noi potrebbe avere una propria risposta, oppure potrebbe trovarsi in difficoltà nel capire cosa pensare esattamente, trasformando la frase in una vera e propria domanda: Quando inizia la felicità?

L’autore torinese e cittadino del mondo Gianluca Gotto, già molto noto per altre sue opere come “Succede sempre qualcosa di meraviglioso”, “Le coordinate della felicità”, “La Pura Vida” e non solo, ha fatto della frase “Quando inizia la felicità” il titolo del suo ultimissimo libro, uscito all’inizio di questa estate 2024.

Fondatore del blog “Mangia Vivi Viaggia” e autore di numerosi best seller e podcast, Gotto ha saputo trasformare il viaggio in uno stile di vita, diventando un punto di riferimento per chi desidera cambiare rotta e intraprendere un percorso di crescita personale.

Con oltre mezzo milione di copie vendute, i suoi libri rappresentano un manifesto generazionale per tutti coloro che si sentono “fuori posto” in una vita ordinaria e sognano di vivere secondo la propria vera natura.

L’autore racchiude nelle pagine di Quando comincia la felicità diversi capitoli intitolati con una domanda, come ad esempio: “Tra 10 anni quale decisione ti darà meno rimpianti?”, “Stai lasciando la porta aperta al destino?”, “Hai bisogno davvero di tutte le risposte ora per andare avanti?”, “Se dovessi morire oggi quanti rimpianti avresti?” e molti altri capitoli/quesiti.

Perché questa scelta?

Ad ogni capitolo, Gianluca risponde parlando di diverse sue esperienze nel mondo e del suo percorso buddista, insieme alla sua compagna di sempre Claudia.

Attraverso i suoi vagabondaggi, condivide i suoi viaggi interiori, gli insegnamenti di vari maestri e quelle di diverse persone incontrate lungo il suo cammino.

In questo modo, fornisce risposte chiare e comprensibili alle questioni affrontate nelle sue diverse argomentazioni, stimolando i lettori a riflettere, porsi domande e cercare risposte profonde.

Gotto invita anche a confrontare le proprie esperienze e opinioni con quelle del lettore, creando un dialogo significativo e personale che arricchisce il percorso di chi legge.

E’ un libro consigliato? Da recensione positiva o negativa?

I libri sono sempre soggettivi.

Da lettrice ( e non solo), posso dire che è un’opera molto positiva.

I capitoli di questo libro possono essere apprezzati in modo diverso a seconda delle risposte che si cercano nel momento di vita in cui lo si legge. Alcuni argomenti potrebbero risultare più facili da assimilare rispetto ad altri, e certi messaggi potrebbero arrivare con maggiore chiarezza e immediatezza. Tuttavia, ciò non esclude che, rileggendo certi capitoli in un altro periodo della propria vita, si possa trovare una nuova sintonia con quei contenuti.

Al di là dei consigli buddhisti o delle esperienze personali di Gotto, l’opera è indubbiamente un buon compagno di viaggio, per chi lo legge.

Quindi si, è assolutamente un libro consigliato.

CRISTINA TAVERNITI

Rivoli, ripartono gli incontri con le aziende


Le competenze per il lavoro di domani

La Città di Rivoli, attraverso il servizio “Rivoli & Lavoro”, in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Rivoli e il Patto Territoriale Zona Ovest, dà il via a una nuova serie di incontri mirati per mettere in contatto chi cerca lavoro con le aziende del territorio. Questi appuntamenti offrono un’occasione concreta di confronto diretto tra candidati e datori di lavoro in diversi settori professionali.

Gli incontri, che si terranno presso la sede di Corso Francia 98 a Rivoli, sono gratuiti e aperti al pubblico, e si svolgeranno dal 29 ottobre 2024 al 17 dicembre 2024, per un totale di cinque appuntamenti, con la partecipazione di aziende locali.

Calendario degli incontri:

  • Martedì 29/10/2024, ore 10.00 – Lavorare come addetto/a pulizie. Sarà presente un’azienda del settore.
  • Martedì 12/11/2024, ore 10.00 – Lavorare come operatore di magazzino. Sarà presente un’azienda del territorio.
  • Giovedì 21/11/2024, ore 10.00 – Lavorare nella grande distribuzione.
  • Giovedì 5/12/2024, ore 10.00 – Lavorare come addetto alla ristorazione collettiva. Sarà presente un’azienda del settore.
  • Martedì 17/12/2024, ore 10.00 – Lavorare come assistente familiare, con la collaborazione dello sportello Badanti del CPI di Rivoli.

L’Assessore al LavoroMarco Tilelli, ha espresso il suo entusiasmo per questa nuova edizione di incontri, dichiarando:
Rivoli & Lavoro si conferma un progetto fondamentale per la nostra comunità. L’obiettivo è favorire il contatto diretto tra domanda e offerta di lavoro, offrendo ai cittadini opportunità concrete di occupazione. È importante che chi cerca un impiego possa trovare nel proprio territorio occasioni adeguate alle proprie competenze, e allo stesso tempo le aziende locali possono trovare personale qualificato in linea con le proprie esigenze.”

 

Gli incontri rappresentano un momento di confronto diretto per i partecipanti, che avranno l’opportunità di informarsi sui profili richiesti e dialogare con i responsabili delle risorse umane delle aziende coinvolte. Il progetto ha l’obiettivo di supportare sia chi è in cerca di lavoro sia le imprese alla ricerca di nuove risorse, puntando sulle competenze necessarie per il lavoro di domani.

Exodos, il fotografico racconto dei popoli in cammino

 

Fino al 31 ottobre il Circolo della Stampa di Torino ospita in Corso Stati Uniti 27 la mostra “Exodos – Exit – popoli in cammino” con le fotografie di tredici reporter piemontesi sulle migrazioni.

Dare volto, voce e immagine alle donne e agli uomini in viaggio. “Exodos-Exit” (dal greco uscita) è un progetto fotografico nato nel 2017 da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo Giorgio Bocca di Torino con il sostegno della Regione Piemonte. Quest’anno la mostra è stata rilevata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte che ha deciso di riproporla aggiornandone i contenuti. Ne sono coinvolti alcuni dei più importanti e noti fotoreporter piemontesi ( Marco Alpozzi, Max Ferrero, Stefano Stranges, Mauro Donato, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Mirko Isaia, Simona Carnino, Mauro Ujetto, Andreja Restek, Renata Busettini e Paolo Siccardi ) che nel loro percorso professionale hanno descritto il fenomeno delle migrazioni in diversi contesti mondiali.

Un racconto che parte dai paesi di origine dei migranti, in contesti spesso sconosciuti al grande pubblico, per arrivare a quanto accade nei nostri confini, da Trieste alla Val Susa fino a Ventimiglia. Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa. “Exodos”, come nella tradizione del migliore giornalismo, non ha l’obiettivo di indicare soluzione politiche, ma vuole fornire a chi la visiterà qualche strumento in più per formarsi un’opinione libera e documentata su un fenomeno complesso che non può conoscere semplificazioni. La mostra, che è stata esposta in quaranta città italiane e nel 2017 al Parlamento Europeo a Bruxelles, è stata premiata con la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana. Inoltre ha ottenuto il Patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il Patrocinio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

M.Tr.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Attenti alla truffa del bait-and-switch”

Parla la Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

In aumento le insidie per i consumatori. A mettere in guardia contro una delle ultime frontiere dei raggiri in corso è l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori. “La truffa bait-and-switch consiste nel proporre un prodotto o un servizio ad un prezzo estremamente conveniente, una di quelle offerte che non si possono lasciare scappare, che, in realtà, non esiste. È una forma di pubblicità falsa.  L’offerta serve solo ad attirare il cliente sul sito o in negozio, ma il venditore non ha mai avuto intenzione di renderla disponibile. Una volta che l’acquirente tenta di acquistare il prodotto, questo viene sostituito con uno più costoso”, spiega il noto legale.

Il cellulare che abbiamo visto a metà prezzo non esiste più, l’abito scontato al 70% è solo di una taglia troppo grande o troppo piccola per noi, quell’hotel super scontato non ha disponibilità nella data che abbiamo scelto.  L’offerta è troppo bella per essere vera: il venditore usa un’esca (bait) e poi sostituisce il prodotto (switch) Internet ha moltiplicato le truffe bait-and-switch, perché è molto più semplice ingannare gli acquirenti online, dato che non possono vedere fisicamente l’oggetto che intendono acquistare”, prosegue Polliotto.

Il consumatore vede un annuncio online con uno sconto importante su un prodotto, ma quando clicca sull’annuncio, il prodotto risulta esaurito. A quel punto gli vengono offerte tante alternative simili ma più costose, perché il venditore conta sul fatto che l’acquirente resti sul sito e decida comunque di comprare l’alternativa costosa, anche se l’esca non c’è più. 

Le piattaforme principali hanno adottato delle procedure per prevenire questo tipo di truffa, molti hacker sono in grado di superare i controlli fin quando non vengono segnalati.  Ma la truffa bait-and-switch non è solo online. E riguarda anche gli affitti. Può succedere di cercare un appartamento in affitto, di trovarne uno bellissimo e in una zona molto ambita ad un prezzo veramente conveniente, per poi scoprire (ovviamente dopo aver pagato) che non è più disponibile ma al suo posto c’è una soluzione di livello più basso. Troviamo questa pratica commerciale scorretta anche in alcune concessionarie di auto usate, che pubblicizzano prezzi super convenienti che, una volta arrivati sul posto intenzionati ad acquistare, non troviamo più. L’auto conveniente che ci aveva spinti in concessionaria non c’è più o ci sono dei costi nascosti che dovremmo affrontare se la acquistassimo, pagando così molto di più. Anche qui, naturalmente, ci sono opzioni simili che possiamo comprare ad un prezzo più alto”, conclude Patrizia Polliotto: “Ecco i nostri consigli su cosa tenere d’occhio quando facciamo un acquisto, online o in negozio: acquistiamo solo su piattaforme affidabili.  Se abbiamo dubbi o non conosciamo bene il sito, possiamo cercarlo online per scoprire se altri acquirenti hanno avuto esperienze negative; se stiamo comprando su siti di vendita tra privati, controlliamo sempre prima le recensioni dei venditori, per assicurarci che siano sempre stati onesti con gli acquirenti precedenti; leggiamo bene l’offerta, spesso l’inganno è nelle condizioni; verifichiamo la disponibilità: prima di andare in negozio controlliamo che il prodotto o il servizio pubblicizzato ci sia effettivamente; non facciamoci ingannare da prezzi troppo bassi, un’offerta a prezzi troppo al di sotto del mercato deve insospettirci. Confrontiamo i prezzi con quelli di altri negozi o siti web per averne un’idea”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Minimarket, Ruffino (Az): “Depositata proposta di legge per regole più stringenti”

“A pochi giorni dalla visita della Commissione periferie a Torino, in cui abbiamo affrontato la necessità di intervenire sulla regolamentazione dei minimarket, ho depositato una proposta di legge per rendere la normativa più stringente, con l’obiettivo di implementare i controlli e tutelare appieno la legalità”.
A dichiararlo è Daniela Ruffino, deputata di Azione e vicepresidente della commissione parlamentare sul degrado delle periferie.
“Il tema dei minimarket – ha proseguito Ruffino – è particolarmente sentito: in una città come Torino ce ne sono oltre 2000, molti non rispettano gli orari di chiusura provocando assembramenti, soprattutto tra i giovani a cui sono anche venduti alcolici. Con la proposta di legge vogliamo conferire maggiori poteri ai sindaci, dando loro la possibilità di concentrare le aperture di specifici esercizi commerciali nella fascia oraria 7-22, con un limite di 13 ore giornaliere. Il tutto, con provvedimenti di durata annuale, rinnovabili. In questo modo sarà possibile effettuare migliori controlli e intervenire nei confronti delle persone socialmente più deboli: non mancheranno, infatti, le sanzioni, con la possibilità di sospensione dell’attività fino a quindici giorni nel caso di reiterata inosservanza nell’arco di sei mesi. Azione risponde in maniera concreta alle problematiche: mi auguro che questo provvedimento segua il corretto iter per una rapida approvazione”.

Il ciliegio e il bambù

Un romanzo di Antonio Daniele De Giorgi edito da Paola Caramella editrice

 

Un ingegnere scrittore. È il caso di Antonio Daniele De Giorgi, laureato in ingegneria nucleare, che ha da sempre coltivato l’hobby della scrittura, divenuto più continuativo a partire dalla metà degli anni Novanta. Nel maggio 2016 veniva pubblicato, dopo anni di collaborazioni giornalistiche, il suo primo libro “Racconti delle stelle”, cui ha fatto seguito un secondo libro intitolato ‘Francis mon amour’ e poi ‘Pancrazia’.

La sua ultima fatica letteraria, che potrebbe considerarsi un po’ un romanzo di formazione, si intitola “Il ciliegio e il bambù”, edito da Paola Caramella Editrice . Protagonista un uomo in carriera, un trentacinquenne, che nel momento in cui si mette in discussione sfugge ad una morte sicura. Accanto a lui compare un misterioso personaggio che, facendo irruzione nella sua vita, diventa uno scomodo compagno, imponendo per il salvataggio il pagamento di un pegno non indifferente.

Nel romanzo il protagonista fa i conti con il suo passato, richiama alla memoria episodi dimenticati o che avrebbe preferito seppellire del tutto, esamina i propri comportamenti e decide di cambiare il proprio atteggiamento mentale, fatto che lo porta ad accettare situazioni che mai avrebbe creduto possibili.

Abbandonato l’egoismo che lo contraddistingueva, scopre un mondo lontano da quello suo abituale , un mondo fatto di altruismo, di umiltà. Matura nuove conoscenze, come quella di una giovane antropologa torinese che diventerà un suo punto di riferimento.

Un cambiamento di vita, quello del protagonista, che fa riflettere il lettore e magari gli pone delle domande sulla sua stessa esistenza.

 

Mara Martellotta

IOLAVORO si conclude con la visita del Ministro Calderone


10.000 partecipanti per oltre 5.300 offerte di lavoro

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha visitato gli stand insieme al Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino. “IOLAVORO rappresenta un modello virtuoso di incontro tra domanda e offerta”

Si è conclusa con grande successo l’edizione autunnale di IOLAVORO, la più grande manifestazione del Piemonte. Un’edizione che, poco prima di giungere al termine, ha visto la partecipazione straordinaria del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, in una visita a sorpresa.

Il Ministro Calderone, insieme al Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, ha visitato lo stand del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quello dell’Inps, di Regione Piemonte, prima di concedersi un passaggio presso l’area delle 11 Accademie di filiera, vera novità di quest’anno.

La visita a sorpresa evidenzia l’importanza di eventi come IOLAVORO per sostenere i giovani e chiunque sia in cerca di nuove opportunità lavorative e l’impegno del Governo nel rafforzare le politiche attive del lavoro e nel promuovere iniziative che favoriscano l’occupazione giovanile.

IOLAVORO: i numeri

Anche la 67esima edizione della più longeva manifestazione italiana, che sta per compiere 20 anni, ha visto una robusta partecipazione di persone: sono state 10 mila quelle che fra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre hanno frequentato gli spazi allestiti al Lingotto Fiere. Ad accoglierle più di 5.300 proposte occupazionali (1.600 si sono aggiunte alle 3.700 iniziali) rese disponibili da oltre 130 realtà presenti per fare recruiting: 90 aziende e 42 agenzie per il lavoro, oltre ai Centri per l’impiego piemontesi, al servizio Eures, che promuove la mobilità europea, e Collocamento mirato, dedicato a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro delle persone con disabilità o appartenenti alle categorie protette.

Chiorino: “Crediamo fermamente in questo territorio”
Soddisfatta dei risultati della 67esima dizione di IOLAVORO il vicepresidente Chiorino: “IOLAVORO rappresenta un modello virtuoso di incontro tra domanda e offerta, e questi risultati dimostrano come il Piemonte sia in prima linea nel creare opportunità reali per i nostri giovani e per tutti coloro che cercano un’occupazione”. “Le oltre 5.300 offerte di lavoro sono la migliore risposta a chi invoca fallimenti e predica disfattismo: il Piemonte ha nel suo tessuto industriale, nel dinamismo delle sue imprese e nelle competenze dei lavoratori, le migliori garanzie per un futuro all’altezza della sua storia. Crediamo fermamente in questo territorio”.

Servizi per l’impiego

Oltre a incontrare le aziende, i partecipanti hanno anche potuto usufruire dei servizi regionali per l’impiego, come far certificare le proprie competenze, indirizzarle con Obiettivo Orientamento Piemonte, oppure scoprire come aprire un’attività in proprio con il servizio MIP. Molto frequentati poi gli spazi per aiutare i più giovani a indirizzare il proprio futuro: sono stati oltre 450 gli under 18 che si sono messi alla prova nei laboratori che orientano al lavoro tramite attività di gamification. Richiestissima anche la consulenza del servizio SOS curriculum, che ha aiutato oltre 300 persone a comporre o aggiornare il proprio profilo professionale.

Gli incontri: focus sul nuovo portale regionale e sulle accademie di filiera

Le 48 ore di IOLAVORO è stata scandita da un fitto susseguirsi di seminari, laboratori e convegni, aperti a chi aveva interesse a sentire raccontare il mondo del lavoro con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti. Fra i 55 incontri in scaletta, focus in particolare sul modello Accademia Piemonte, un incontro partecipato da importanti stakeholder coinvolti nei partenariati disegnati da Regione Piemonte per rispondere in maniera innovativa e sartoriale ai fabbisogni formativi delle filiere; la restituzione partecipata dei primi risultati ottenuti ha fatto comprendere quanto questa architettura sfidante abbia contribuito alla crescita dell’intero sistema.

Area formazione e istruzione

Negli stand riservati alle fondazioni ITS del Piemonte ha trovato risposta chi aveva interesse per i percorsi post diploma che queste scuole ad alta specializzazione tecnologica realizzano in aree considerate strategiche. Il racconto ha preso ancora più concretezza nell’area WorldSkills (l’organizzazione mondiale che si pone l’obiettivo di valorizzare le competenze) con il “tour dei mestieri” – dove cimentarsi in attività manuali come costruire un muro, preparare un cocktail, riparare uno pneumatico – oppure con il “tour dei mestieri giovani”, dove workshop e incontri hanno aiutato a scoprire le proprie propensioni. Sempre nell’area WorldSkills, hanno suscitato la curiosità dei tremila studenti in visita le sfide che 130 partecipanti competitor provenienti da cinque regioni italiane, oltre che da Lussemburgo, Svizzera e Austria, supportati da 80 insegnanti (expert), hanno animato, in 16 mestieri diversi, nell’ambito dei campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte 2024. Nel corso di una partecipata cerimonia di chiusura sono stati premiati i vincitori delle competizioni.

Prossimi appuntamenti a Biella il 15 novembre e Asti il 28 novembre.

Violenza di gruppo al Valentino: riconosciuti due presunti stupratori

La notte dello scorso 15 ottobre, secondo il racconto di una 27enne che ha denunciato una violenza sessuale di gruppo nei suoi confronti, un giovane nordafricano le avrebbe rubato il telefono in via Nizza. Lei lo avrebbe rincorso fino a trovarsi al Valentino, nei pressi di una ex discoteca abbandonata. Qui la giovane sarebbe stata vittima di violenza sessuale da parte di altri 5 o sei nordafricani. La giovane ha fatto denuncia alla polizia. Nelle scorse ore sarebbero stati identificati due tra gli stupratori.