Magnifica Torino / Luci d’artista in piazza Vittorio
Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino torna dall’ 1 al 3 novembre all’Oval Lingotto Fiere. Unica fiera in Italia dedicata esclusivamente al contemporaneo, si distingue per il suo approccio innovativo e sperimentale che la rende uno degli appuntamenti più attesi a livello internazionale.
Le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future – ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over.
L’edizione 2024 di Artissima vede complessivamente la partecipazione di 189 gallerie italiane e internazionali, di cui 66 presentano progetti monografici.
Il tema di questa edizione è The Era of Daydreaming, incentrato sul daydreaming come manifestazione centrale del pensiero spontaneo e strumento di creazione proiettato verso il futuro.
Artissima e dintorni
In linea con la propria vocazione dinamica e sperimentale, Artissima anche quest’anno affianca ad una offerta di mercato di alto livello, un’ampia proposta di progetti speciali, in città e in fiera, frutto di collaborazione con partner d’eccezione e prestigiose istituzioni culturali, per esplorare e ridefinire il panorama dell’arte contemporanea.
The Underground Cinema
La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Artissima prosegue con la terza edizione della rassegna di film e video d’artista ospitata negli spazi di Gallerie d’Italia – Torino. La mostra The Underground Cinema è a cura di Irene Calderoni, curatrice indipendente, e consiste in una rassegna di opere video di artisti rappresentati dalle gallerie partecipanti ad Artissima, molte delle quali esposte per la prima volta in Italia. Gli artisti presentati sono: Pauline Boudry & Renate Lorenz (Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam), Alice Bucknell (IMPORT EXPORT, Varsavia), Stephanie Comilang (ChertLüdde, Berlino), Pauline Curnier Jardin (ChertLüdde, Berlino), Valentina Furian (UNA, Piacenza), Lungiswa Gqunta (WHATIFTHEWORLD, Cape Town), Beatrice Marchi (Federico Vavassori, Milano), Lili Reynaud Dewar (Layr, Vienna) e Silvia Rivas (Rolf Art, Buenos Aires).
DOVE: Gallerie d’Italia – Torino (Piazza San Carlo, 156)
QUANDO: 1–3 NOV
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Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear
Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, in collaborazione con e con la curatela di Artissima, presenta l’installazione Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear, di Julian Charrière e Julius von Bismarck (Sies + Höke, Düsseldorf). L’opera attiva un dialogo inedito tra Artissima e il Museo, settore della Direzione Cultura e Commercio della Regione Piemonte, affrontando in modo innovativo, grazie al linguaggio dell’arte contemporanea, temi cruciali del nostro tempo già presenti nel percorso di visita del Museo grazie alle sue straordinarie collezioni.
DOVE: Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (Via Accademia Albertina, 15)
QUANDO: 30 OTT–4 NOV
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Raised in the Dust
Artissima presenta in collaborazione con la Città di Torino il progetto Raised in the Dustdell’artista Andro Eradze (SpazioA, Pistoia) presso l’Ex Giardino Zoologico – Parco Michelotti di Torino. Muovendo una forte critica alle azioni umane che risultano in questi casi tossiche e fatali per la fauna selvatica, il film di Eradze riposiziona i fuochi d’artificio come un punto di accesso al lato oscuro e mitologico della foresta, un mondo popolato di piante, animali e fantasmi.
DOVE: Ex Giardino Zoologico – Parco Michelotti (Corso Casale, 43)
QUANDO: 29 OTT–4 NOV
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Euridome
Artissima cura la produzione di Euridome, l’installazione luminosa promossa daConsulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino e a firma di Erik Saglia(Thomas Brambilla, Bergamo). L’opera entra a far parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista. Con questo intervento, i promotori celebrano l’assegnazione a Torino del titolo di Capitale della Cultura d’Impresa 2024 offrendo al territorio e alla comunità un segno tangibile del riconoscimento conseguito.
DOVE: Unione Industriali Torino (Via Manfredo Fanti, 17)
QUANDO: DAL 25 OTT
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Afasia 1
Grazie al rinnovato dialogo tra Artissima e UNA Esperienze, brand di Gruppo UNA, il Salone delle Feste dello storicohotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze nel centro di Torino ospita, per la quinta volta in collaborazione con Artissima, un progetto espositivo d’arte contemporanea. Nel 2024 viene presentato Afasia 1 di Arcangelo Sassolino(Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, Roma, Sao Paulo, Paris), uno dei primi lavori in cui l’artista applica la fisica alla scultura indagando sul concetto di velocità.
DOVE: Hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze (Via Piero Gobetti, 15)
QUANDO: 31 OTT–3 NOV
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Hearsay. Premio illy Present Future 2023
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengoospita Hearsay, la mostra personale di Bekhbaatar Enkhtur (Matèria, Roma), vincitore dell’edizione 2023 del Premio illy Present Future. La mostra presenta una nuova serie di opere di Enkhtur che indagano il potenziale simbolico e metonimico degli animali e degli esseri umani per esplorare il rapporto tra rappresentazione visiva e linguistica.
DOVE: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Via Modane, 16)
QUANDO: 31 OTT 2024–5 GEN 2025
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EMBRACE. VANNI occhiali #artistroom
VANNI lancia in esclusiva EMBRACE, la capsule-collection di occhiali d’artista realizzati su progetto di Elisa Alberti, vincitrice del premio VANNI #artistroom ad Artissima 2023. La collezione si ispira alle caratteristiche distintive delle opere di Elisa Alberti: uso mirato del colore, gioco con le forme, composizione spaziale e l’attenzione alla materialità sensoriale delle superfici.
DOVE: Showroom VANNI occhiali (Piazza Carlo Emanuele II, 15)
QUANDO: 31 OTT–23 NOV
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Le vedute urbane di Olivo Barbieri nelle collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo
Il dialogo tra Intesa Sanpaolo e Artissima prosegue anche in fiera con la presentazione di un progetto espositivo originale che conferma il valore della partnership. Presso lo stand Intesa Sanpaolo l’esposizione di un nucleo di opere fotografiche di Olivo Barbieri anticiperà la mostra del fotografo in programma a febbraio 2025 nell’ambito della rassegna La Grande Fotografia Italiana presso Gallerie d’Italia —Torino. Le fotografie di Barbieri, entrate a far parte delle collezioni di Intesa Sanpaolo, saranno in dialogo con tre dipinti dalle collezioni d’arte del Gruppo.
DOVE: Artissima (OVAL | Torino)
QUANDO: 1–3 NOV
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Direzione Generale Creatività Contemporanea — Ministero della Cultura
La Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura è presente in fiera con un proprio spazio istituzionale, dedicato alla presentazione di tutte le iniziative attivate a sostegno del sistema dell’arte contemporanea italiana e dei giovani artisti, in ambito nazionale e internazionale. Artissima, insieme a Fondazione Torino Musei, è lieta di poter avviare un dialogo progettuale che enfatizzi la ricerca e l’internazionalizzazione, temi strategici e condivisi dalle tre istituzioni coinvolte, in una logica di sistema.
DOVE: Artissima (OVAL | Torino)
QUANDO: 1–3 NOV
IDENTITY 2024 | WoW — Worlds of Words
Artissima, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo – da sempre partner della fiera nella creazione di progetti e contenuti con propositi di valorizzazione e innovazione – presenta in fiera il progettoWoW – Worlds of Words, secondo capitolo del percorso triennale IDENTITY. WoW offre un focus speciale sul mondo dei magazine e dei progetti editoriali italiani e internazionali e lo fa attraverso 3 spazi:
– TALKING MAGAZINES by Jaguar. Daydreaming with words | un palinsesto di talk a cura di Reading Room, per esplorare le connessioni dell’arte contemporanea con moda e design. Con la partecipazione di: ARCHIVIO, As a Journal, C41 Magazine, Cactus Magazine, Chiaromonte, Cap74024, Cose Journal, CURA., Epoch Review, Flash Art, King Kong, magazine II, MOUSSE, Middle Plane, Tank magazine e Urbano.
– EDICOLA | una vera e propria edicola a cura di Reading Room, con una selezione esclusiva di importanti titoli dell’editoria italiana e internazionale.
– EDITORIAL AREA | un nucleo di spazi creati ad hoc riservati a riviste e editori, tra cui: Arte – Cairo Editore, Artribune, CURA, exibart, Flash Art e MOUSSE.
DOVE: Artissima (OVAL | Torino)
QUANDO: 1–3 NOV
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sognare di lato, di qua, di là — Artissima Junior
Un progetto di Artissima e Juventus pensato per i giovani visitatori della fiera, tra i 6 e gli 11 anni. Quest’anno Artissima Junior vede l’artista Sara Enrico (Vistamare, Milano, Pescara) guidare la creazione dell’opera corale sognare di lato, di qua, di là, nata come invito a vivere un’esperienza empatica e di condivisione per aprire i confini della soggettività, guardare “oltre” e proiettarsi dentro un sogno collettivo vagando con la mente. Lo stand di Artissima Junior ospiterà anche Il tappeto verde, cortometraggio dell’artista e regista Yuri Ancarani (Isabella Bortolozzi, Berlino e ZERO…, Milano), ambientato all’Allianz Stadium e dedicato ai sogni dell’infanzia, presentato in anteprima al Giffoni Film Festival e alla 81.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nello stand sarà anche possibile vedere l’episodio speciale della serie animata Team Jay che racchiude i sogni disegnati e raccontati dai bambini del Giffoni Film Festival.
DOVE: Artissima (OVAL | Torino)
QUANDO: 1–3 NOV
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MADE IN
MADE IN è un progetto di residenza d’artista realizzato da Artissima con il sostegno di Camera di commercio di Torino, nato dal desiderio di attivare un dialogo tra l’arte contemporanea e il florido tessuto aziendale torinese con la curatela di Sonia Belfiore, founder di Ultravioletto Arte + Impresa.
Uno stand dedicato presenta in fiera le opere prodotte dai vincitori della seconda edizione, scelti in collaborazione con le quattro gallerie madrine del progetto: Lorena Bucur per Kristina Ti (Galleria Franco Noero), Christian Offman per Guido Gobino (Luce Gallery), Jacopo Naccarato per Dott.Gallina (Simóndi Gallery) e Giulia Poppi per Pininfarina Architecture (galleria Mazzoleni). In occasione di Artissima 2024 un talk al Meeting Point (domenica 3 novembre alle ore 14.30) sarà l’occasione per lanciare la terza edizione del progetto con nuovi partner d’eccezione: Azimut Yachts, Manifattura Tessile DINOLE®, Sabelt, Xerjoff che accoglieranno nelle proprie aziende i nuovi artisti a partire da inizio 2025.
DOVE: Artissima (OVAL | Torino)
QUANDO: 1–3 NOV
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Le AudioGuide
DOVE: Artissima (OVAL | Torino) e ONLINE
QUANDO: 1–3 NOV
Online dal 1 novembre QUI
Info: https://www.turismotorino.org/it/esperienze/eventi/artissima-internazionale-darte-contemporanea
Dal prossimo 2 novembre le migliori otto giocatrici singolariste e le migliori otto coppie della stagione si sfideranno nella capitale saudita per la conquista dell’ambito trofeo che chiude tradizionalmente la lunga stagione tennistica. L’Italia, per la prima volta impegnata in entrambe le competizioni, potrà contare sulle presenze di Jasmine Paolini (numero 6 nel ranking mondiale), per il singolare, e della coppia Errani/Paolini (terze in classifica WTA) per il doppio. Gli appassionati potranno seguire l’evento su Supertennis (Canale 64 del digitale terrestre).
Non è mai accaduto nella storia del tennis che l’Italia fosse presente nei quattro principali tornei di fine stagione: WTA Finals, Atp Finals, Billie Jean King Cup e Coppa Davis! Invece quest’anno, nel mese di novembre, molti nostri giocatori parteciperanno ai quattro prestigiosi eventi, grazie a un movimento, tanto maschile quanto femminile, che nel corso delle ultime stagioni è cresciuto a livelli insperati, forse ben oltre ogni aspettativa e speranza. Naturalmente a partire da Jannik Sinner, da 21 settimane numero uno del ranking della classifica Atp maschile, nonché vincitore quest’anno di due slam (Australia Open e US Open), per arrivare alla crescita di molti tennisti, come Musetti, Arnaldi, Cobolli e il redivivo Berrettini, e tenniste, in particolare Jasmine Paolini che, nel suo anno di grazia, è entrata tra le Top Ten in singolare e, in coppia con la sempiterna Sara Errani (Sarita), è ascesa alla terza posizione del ranking mondiale.
Le prime a scendere in campo per questo straordinario e intenso finale di stagione saranno le donne con le WTA Finals di Riyadh, che si svolgono per la prima volta (dal 2 al 9 novembre) in Arabia Saudita (recente teatro peraltro del Six Kings Slam, un’esibizione deluxe e da Mille e una Notte, con alcuni tra i migliori tennisti del mondo e con un premio da capogiro per il vincitore – 6 milioni di dollari! -, che ha visto il trionfo del nostro Jannik Sinner sullo spagnolo Alcaraz).
La prima a qualificarsi (6 agosto c.a.), per quanto riguarda il singolare, è stata la polacca Iga Swiatek (quest’anno vincitrice dell’Open di Francia e bronzo Olimpico a Parigi), seguita poi da Aryna Sabalenka (attuale numero 1 del ranking WTA), dalla statunitense Coco Gauff (recentemente vittoriosa al China Open), dalla nostra Jasmine Paolini (nel 2024 finalista in due Slam: Roland Garros e Wimbledon, nonché vincitrice, in coppia con Sara Errani, della medaglia d’oro Olimpica a Parigi), da Elena Ribakyna, Jessika Pegula, dalla cinese Zheng e infine dalla Krejcikova (vincitrice dell’ultima edizione di Wimbledon, in cui ha battuto la nostra Paolini).
Nel doppio invece saranno presenti le coppie formate da Kichenok/Ostapenko, Hsieh Su-Wei/Mertens, Sara Errani/Jasmine Paolini (con Jasmine impegnata su due fronti), Gabriela Dabrowski/Erin Routliffe, Katerina Siniakova/Taylor Townsend, Desirae Krawczyk/Caroline Dolehide, Chan Hao-Ching/Veronika Kudermetova, Nicole Melichar-Martinez/Ellen Perez.
PATRIZIO BRUSASCO
L’isola del libro
Rubrica settimanale a cura di Lura Goria
Karin Tuil “L’incoscienza” -La Tartaruga- euro 22,00
Politica, terrorismo, tradimenti, amore e passioni travolgenti. Sono queste le colonne portanti del romanzo intricato e intrigante che può essere letto anche come spaccato della società francese contemporanea. E’ stato ispirato alla Tuil dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, che ha cambiato il mondo, e dai rischi dei soldati francesi in Afghanistan.
E’ proprio dall’Afghanistan che è ritornato il tenente Romain Roller, segnato nell’anima e devastato psicologicamente. Non riesce a superare gli orrori di cui è stato testimone ed è consumato dai sensi di colpa per i commilitoni che non è riuscito a salvare. Poi incontra la giornalista Marion Decker e le cose cambiano.
Lei è giovane, bella in modo intrigante, sposata con il ricchissimo e potente François Vely, amministratore delegato dell’omonimo gruppo di telecomunicazioni. Un matrimonio in bilico, sul quale pesa come un macigno il suicidio della prima moglie di François, che non aveva retto alla separazione.
L’incontro tra Marion e Roman mescola le carte, tra i due è passione a mille e l’inizio di una serie di complicazioni non solo con i rispettivi coniugi. Poi, gli eventi precipitano.
Vely viene travolto dall’accusa di razzismo, e si intrecciano tematiche attuali per la Francia che riguardano anche l’antisemitismo, il femminismo e il sessismo. A difenderlo è l’amico Osman Diboula, figlio di immigrati ivoriani, cresciuto nelle banlieu, diventato un politico di successo.
Ma ad attendere François c’è un destino che modificherà ancora una volta le traiettorie dei protagonisti. E terrà il lettore sulla corda fino all’ultima riga del romanzo.
Roberto Cicala “Andare per i luoghi dell’editoria” -Il Mulino- euro 14,00
Roberto Cicala è lui stesso editore con il marchio Interlinea, critico letterario e filologo; da esperto del settore in questo volume delinea un’interessante geografia dell’editoria italiana. Poco meno di 200 pagine che scorrono come un romanzo, e sono un atto d’amore in cui ripercorre le vicende dei grandi patron dell’editoria nel nostro paese e ci svela l’affascinante lavoro che c’è dietro ogni pubblicazione.
Racconta le case dove nascono i libri, dove sono, come e chi ci lavora. Gli editori italiani sono circa 3000 e ovviamente qui è stata compiuta una selezione. Dall’Einaudi di Torino con Pavese e le tante riunioni di redazione con i massimi intellettuali, al Mulino di Firenze, poi il rivoluzionario Feltrinelli, le scommesse di Mondadori e Rizzoli…e via così lungo tutto l’italico stivale.
Un libro che ci racconta aneddoti, fatiche, decisioni complesse, personaggi che hanno fatto la storia del settore e della cultura. Un lavoro che è frutto di grande esperienza, oltre 20 anni di appunti, ricerche e studi, che ci portano dritti nelle stanze dove i libri nascono.
John Grisham “I fantasmi dell’isola” -Mondadori- euro 23,00
Questo è il capitolo finale di una trilogia che il maestro del thriller procedurale ha iniziato nel 2017, ed è il suo 50esimo romanzo.
La storia ruota intorno a Dark Island, minuscola isola disabitata al largo della Florida; un’oasi di natura incontaminata che fa gola ad una società immobiliare che ne vede il potenziale come sede di un lussuoso Resort con Casinò annesso e introiti a palate.
Però se in quel paradiso terrestre non c’è anima viva è per una ragione. Il problema è che intorno all’isola aleggiano inquietanti leggende con al centro storie di annegamenti, fantasmi, riti vudù ed inspiegabili sparizioni.
Il personaggio centrale è l’incredibile Lovely. Arzilla 85enne, depositaria di un passato che spiega molte cose intorno alla storia di: schiavitù, segregazione, suprematismo bianco, deportazione degli schiavi, (spesso periti in misteriosi naufragi) e tragedie varie.
Lovely custodisce parecchi segreti che però non ha voglia di raccontare. Invece a insistere perché sveli tutto quello che sa è la tenace scrittrice 30enne Mercer.
Il romanzo prende sempre più quota nel confronto tra due posizioni opposte: da un lato la voglia di non rinvangare il passato e dall’altra una divorante voglia di scoprire. Il tutto con comparsa di altri personaggi indimenticabili e sullo sfondo sdrucciolevole di corruzione, illegalità e ingiustizie.
Cherie Dimaline “Canzoni funebri per ragazze quasi morte” -Bompiani- euro 18,00
L’autrice è nata in Canada nel 1975, ha pubblicato 12 romanzi e una raccolta di racconti, scrive anche per cinema e teatro, e questo suo libro -uno Young Adult fuori dai soliti canoni del genere- è il primo ad essere tradotto in italiano.
E’ la storia della 16enne Winifred, figlia di Thomas che lavora come operatore del crematorio del cimitero di Winterson, e vive con la figlia e un cane sovrappeso nella casa che affaccia sul recinto di tombe.
La madre di Win, Mary, una giovane Métis (uno dei tre gruppi di comunità indigene riconosciute in Canada) invece è morta nel dare alla luce la bambina.
Ma non pensiate che Winifred sia infelice; anzi è perfettamente a suo agio tra le lapidi che sono un po’ il suo giardino. Conosce ogni tomba, le piace camminare tra le scritte dei defunti e questa prossimità con la morte è la dimensione in cui si sente più vicina alla madre che non ha mai conosciuto. Unico neo è che questo pedigree di morte è alla base dell’emarginazione da parte dei suoi coetanei, che la fanno sentire “diversa”.
L’altra protagonista invece è uno spettro che appare a Win. E’ Philomene, detta Phil, ed era una giovanissima indigena lesbica scappata a Toronto nella speranza di trovare un’ambiente più aperto. Invece l’avevano schiantata la disillusione, le droghe e infine la morte.
Poi c’è un momento difficile perché il camposanto ha problemi di bilancio, ed il servizio di cremazioni rischia di essere appaltato altrove. Thomas è sul punto di perdere lavoro e casa. Forse a salvare la situazione potrebbe essere lo stratagemma dell’apparizione di un fantasma per attirare tour turistici.
Questo e molto altro nelle pagine che si concentrano sulla difficoltà di staccarsi da lutti antichi ed avere la forza di imprimere una svolta nuova alla propria vita. Molto più che un libro per giovani adulti.
Che cosa succederebbe al sistema scolastico piemontese se oltre 50mila studenti si riversassero contemporaneamente nella scuola statale?
Nella polemica strumentale sui voucher scuola si fa troppa confusione: una cosa è la libertà di educazione, una il diritto allo studio.
Nella polemica strumentale di questi giorni sul voucher scuola e sulla possibilità di abbassare la soglia ISEE per averne diritto, si dimentica che il diritto allo studio e il diritto alla libertà di educazione sono egualmente rilevanti, ma distinti. Uno è il diritto di tutti i cittadini di avere la possibilità di studiare indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche, l’altro è il diritto dei genitori, a cui compete la scelta educativa per i figli, di scegliere quale tipo di educazione, anche scolastica, impartire loro.
Sfortunatamente, in altre Legislature, si è fatto l’errore di accomunare i due diritti nella stessa misura e nella stessa legge, mentre in realtà sarebbe necessario individuare misure distinte con atti differenti, in modo da non generare la confusione in cui sono caduti alcuni esponenti del Consiglio regionale.
Presenterò un Ordine del Giorno in Consiglio regionale nel quale si richiede alla Giunta regionale di reperire le risorse necessarie per erogare il contributo alle 1577 domande del voucher scuola di tipo A, legato alla libertà di educazione, ammesse in graduatoria ma ancora non finanziate e confido che l’Assessore competente vorrà accogliere questa mia istanza.
A tutto questo si aggiunge un’ulteriore considerazione: se il diritto alla libertà di educazione non fosse più sostenuto e oltre 50mila studenti delle 671 scuole paritarie, circa un decimo degli studenti piemontesi, si riversassero nelle scuole statali della nostra regione, che ne sarebbe del sistema scolastico? Quali maggiori costi dovrebbe affrontare? È bene ricordare che attualmente tali costi sono due volte a carico delle famiglie che fanno la scelta di mandare i propri figli nelle scuole paritarie: una prima volta attraverso la fiscalità generale da cui vengono prelevate anche le risorse per il sistema scolastico statale, la seconda volta quando pagano la retta delle scuole paritarie, sostenuti solo in parte, e non per tutti gli studenti, da questo voucher che ora viene contestato così duramente, ingiustamente e anche a sproposito.
Silvio Magliano
Presidente Gruppo Consiliare Regione Piemonte
Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale
Start up innovative: un successo il bando regionale
È stato un successo il bando dedicato al sostegno alla prima crescita delle start up innovative, che poggiava su una dotazione di 5 milioni di euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 2021-27): 83 le domande pervenute, che saranno sottoposte a valutazione per individuare i progetti che potranno essere finanziati.
«Il risultato di questo bando, le cui risorse sono andate esaurite in pochissimo tempo, conferma che stiamo percorrendo la strada giusta per sostenere i programmi di crescita delle start up innovative – commenta l’assessore all’Innovazione e RicercaMatteo Marnati – Le start up, infatti, hanno un ruolo di attori chiave per la promozione di un sistema economico innovativo e competitivo e al passo con i tempi, e sono essenziali per il futuro del Piemonte, in particolare per poter trovare soluzioni alle eventuali criticità alle quali bisogna rispondere con le eccellenze e la qualità».
In particolare, l’obiettivo del bando è sostenere, nelle prime e delicate fasi di vita, il posizionamento competitivo e di mercato di progetti imprenditoriali originanti da iniziative pubbliche o private e fondati su prodotti, servizi o modelli di business innovativi. I progetti devono essere coerenti con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente S3 e quindi potranno ricadere su diverse tematiche, dall’aerospazio alla mobilità, dalla salute al cibo, dalle tecnologie verdi alla manifattura avanzata.
L’assessore regionale alla Logistica e Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino ha incontrato a Modane, con l’europarlamentare Pierfrancesco Maran e i consiglieri regionali Gianna Pentenero, Daniele Valle e Nadia Conticelli, autorità e tecnici del Dipartimento della Savoia per osservare da vicino lo stato di avanzamento dei lavori relativi alla frana che nell’agosto 2023 ha interrotto la linea ferroviaria del Frejus.
Un evento che ha avuto un impatto significativo sul turismo tra Italia e Francia e trasporto delle merci, compromettendo le attività economiche delle zone di confine, soprattutto in vista della prossima stagione invernale.

“L’incontro – ha dichiarato Bussalino – dimostra l’attenzione della Regione verso questo tema cruciale per il nostro territorio. A seguito di questo sopralluogo informerò il viceministro Edoardo Rixi e organizzeremo presto un incontro per fare il punto non solo sulla situazione del Frejus, ma anche su tutte le infrastrutture strategiche del Piemonte, che rappresentano un motore per l’economia”.
La Regione, in collaborazione con il Governo, è in dialogo con le autorità francesi per individuare una soluzione condivisa che permetta di ripristinare rapidamente la mobilità ferroviaria, cercando di ridurre al minimo i disagi per il territorio e le sue attività economiche.
Durante l’incontro sono stati illustrati i lavori in corso che dovrebbero terminare nel mese di marzo 2025. “Con la Francia c’è una collaborazione costruttiva, e apprezziamo il loro impegno – ha evidenziato l’assessore – Sul cantiere si lavora senza sosta, sette giorni su sette, per ripristinare l’area”.
In Palazzo Madama … andar “per mirabilia” fra la “Sala tessuti” ed il “Gabinetto Cinese”
Dal 22 febbraio 2024 al 28 gennaio 2025
“Palazzo Madama”: è un viaggio di estrema suggestione nell’arte tessile dal XIV al XX secolo, quello proposto dal “Museo Civico d’Arte Antica”, in virtù della rotazione dei manufatti esposti nella “Sala tessuti”, sotto l’attenta curatela di Maria Paola Ruffino e attraverso una nuova scelta di tessuti e abiti “che corre sul filo conduttore della seta”. Di meraviglia in meraviglia, il percorso ci porta dallo splendore delle stoffe tardomedievali e rinascimentali – spesso intessute d’oro, lavorate in Italia e richieste dall’aristocrazia europea, ma non solo – fino al Sette – Novecento, con diversi manufatti (alcuni oggetto di recente restauro e presentati al pubblico per la prima volta) che “aprono la visuale sulla storia della moda e su come la seta ne sia da sempre assoluta protagonista”.
Primo assoluto protagonista, fino all’epoca rinascimentale, il “più ricco e magniloquente dei tessuti”, sua maestà il “velluto”. E fiorentino è il telo dall’iconico motivo a melagrane e fiori di cardo, in oro e cremisi, come fiorentino è anche il più raffinato velluto “ad arabeschi” verdi e argento, di ispirazione orientale, molto vicino a quello prodotto per la sposa di Cosimo de Medici, Eleonora di Toledo, che lo indossa nel celebre ritratto eseguito dal Bronzino intorno al 1545 e conservato agli “Uffizi” di Firenze. Attraverso i modelli a struttura geometrica che caratterizzano le composizioni decorative della seconda metà del XVI secolo, il percorso ci presenta i fiori e le volute del “gusto barocco” per arrivare ai disegni fantasiosi elaborati a Lione per l’abbigliamento nel XVIII secolo. “Grazia e leggerezza dominano il disegno, che unisce elementi del mondo naturale, resi in modo quanto mai naturalistico, ad architetture, cineserie ed esotismi, in composizioni di grande varietà ed effetto”. Altra storia quella che, dalla metà del Settecento, ci si propone attraverso la progressiva semplificazione del “decorato” che accompagna l’affermarsi del “gusto neoclassico”: ecco allora stoffe in cui i fiori si “miniaturizzano” e si sovrappongono a “sfondi rigati”, lasciando poi le sole righe quali protagoniste. Fra Otto e Novecento, l’iter espositivo ci racconta di richiami e di un ritorno molto evidente di modelli decorativi elaborati nei secoli precedenti e rivisitati dalle manifatture tessili prendendo ispirazione dai manufatti antichi raccolti a livello museale. Questo lungo percorso nella storia del tessuto è illustrato a “Palazzo Madama” non soltanto da teli bidimensionali, ma anche da un gruppo di vesti maschili e femminili, dal Settecento al Novecento, che vanno dalle “marsine” e dai “gilet” ricamati, a una “robe” femminile e a un “caracò” (corpetto) a grandi fiori, fino agli abiti in raso e “taffetas” dai colori accesi e cangianti, concreto preludio a nuove futuristiche visioni del “fashion”e alla riconferma di come “la seta ne sia da sempre assoluta protagonista”.
Ma il viaggio all’interno di “Palazzo Madama” non finisce qui. Dopo la “seta” è meraviglia per occhi e cuore anche l’esposizione, curata da Clelia Arnaldi di Balme, all’interno del “Gabinetto Cinese”, al primo piano del Palazzo, dei 128 oggetti “in peltro” (pezzi piemontesi del Settecento e dell’Ottocento)donati dagli eredi di Attilio Bonci (Lanzo Torinese 1942 – 2022), grande collezionista e studioso della storia del peltro piemontese, attraverso ricerche durate tutta la vita e confluite in un volume del 2005 edito dal “Centro Studi Piemontesi”. Raccolti in bella mostra, troviamo soprattutto oggetti di uso quotidiano (utilizzati nelle case contadine come nelle dimore signorili), dai piatti ai candelieri, dalle teiere ai calamai, fino agli strumenti utilizzati per scopi attinenti alla medicina come le grandi siringhe e gli accessori per i clisteri.
Praticata fin dall’epoca degli antichi Romani, l’arte del peltro (lega composta principalmente di stagno, con l’aggiunta di una piccola percentuale di altri metalli come il rame, il bismuto e l’antimonio) si sviluppa particolarmente a partire dalla fine del Cinquecento, raggiungendo livelli artistici molto alti in Germania, in Inghilterra e in Francia.
In Italia la produzione di peltri si concentra soprattutto in Veneto ed in Piemonte, dove i peltrai sono riuniti in “Corporazione” a partire dal 1634, in seguito alle disposizioni di Cristina di Francia e poi di Carlo Emanuele II (1652). Peltrai – artigiani – fantasiosi artisti. Vedere per credere!
Gianni Milani
“La meraviglia della seta e il peltro a Torino”
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Dal 22 febbraio 2024 al 28 gennaio 2025
Orari: lun. e da merc. a dom. 10/18; mart. chiuso
Nelle foto: particolari allestimento “Sala Tessuti” e Peltri “Gabinetto Cinese” (Ph Perottino); “Abito da sera”, Taffetas cangiante, 1932 –’35, dono Giovanna Dal Vesco, 2019
Ivrea, si parla di salute del cuore alla Cittadella
Primo appuntamento, martedì 29 ottobre 2024, del ciclo di “Incontri culturali”, organizzato dalla Cittadella della Musica e della Cultura di Ivrea e del Canavese, progetto a cura di Giancarlo Bonzo.
Nell’occasione si affronta il tema dell’emergenza vascolare, con il dottor Walter Grosso Marra, direttore S.C. Cardiologia ASL TO4 dell’ospedale di Ivrea.
martedì 29 ottobre | ore 18 | Ivrea, Auditorium Mozart
TRATTAMENTO DELLE EMERGENZE VASCOLARI
Quando il cuore deve essere salvato in tempi rapidi
Walter Grosso Marra si è laureato in medicina e chirurgia con 110/110 con lode presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; ha poi conseguito la specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare presso l’Università degli Studi di Torino e un dottorato di ricerca in fisiologia cardiovascolare ed è titolare della certificazione europea in ACC (Acute Cardiovascular Care).
Cardiologo specializzato in cure intensive ed ecocardiografia, proviene dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, dove ha iniziato a lavorare nel 2004 e dove, in particolare, è stato titolare di un incarico dirigenziale di “Assistenza in Unità di Terapia Intensiva Coronarica” e Responsabile di Ecocardiografia in Chirurgia Cardiaca; è direttore della Cardiologia di Ivrea.