Non ce l’ha fatta Rosangela Merlo, di 67 anni, conosciutissima volontaria della Protezione Civile di Ceres che era rimasta gravemente ferita mesi fa, il 22 luglio. Un ciclista l’aveva investita vicino a casa sua. Dopo il lungo ricovero in ospedale è morta nelle scorse ore. Vasto cordoglio nella comunità locale.
Un calendario per dire stop al bullismo
Al Grattacielo Piemonte presentato il calendariom2025 Stop al Bullismo, l’unico calendario in Italia contro ogni forma di bullismo
Al Grattacielo Piemonte si è svolta mercoledì 11dicembre la presentazione del ‘calendario 2025 stop al bullismo’, l’unico calendario contro il fenomeno del bullismo, per ricordare ogni giorno che dobbiamo impegnarci tutti e sempre per combattere e prevenire, tramite formazione e informazione, il bullismo, il cyberbullismo e la violenza in qualsiasi forma si presenti.
L’associazione “Bullismo no grazie” e il comitato UISP di Cirié, Settimo e Chivasso, hanno dato vita e realizzato il progetto del Calendario 2025 Stop al Bullismo per sensibilizzare l’opinione pubblica, creando attenzione verso i problemi sofferti dai ragazzi più vulnerabili che sono oggetto di bullismo e lanciando contemporaneamente un forte allarme sui pericoli di questo fenomeno
Il bullismo e il cyberbullismo costituiscono ormai un problema sociale che coinvolge gli adolescenti e i loro genitori. Sono all’ordine del giorno notizie di violenze, aggressioni e di suicidi di giovanissimi.
Con la realizzazione del calendario si è voluto creare uno strumento che, in bella vista nelle case, negli uffici, nelle scuole, potesse aiutare a ricordare che ogni giorno sono molteplici i pericoli in cui possono incorrere i nostri ragazzi e che tutti dobbiamo impegnarci nella prevenzione e nella lotta al bullismo.
Il progetto è stato fortemente voluto da Fabio De Nuzio, presidente dell’Associazione Bullismo no grazie, che ne ha curato la regia, e da Ferruccio Valzano , presidente del Comitato territoriale UISP di Cirié, Settimo e Chivasso, ente di promozione sportiva e sociale.
L’obiettivo è quello di distribuire il calendario all’interno degli uffici delle istituzioni pubbliche sul territorio e soprattutto di consegnarlo nelle scuole di ogni ordine e grado, accompagnato da incontri sul campo per discutere e dare informazioni e indicazioni su come affrontare il problema.
Il calendario è stato realizzato grazie al contributo dell’entusiastica partecipazione dei ragazzi e delle ragazze delle Associazioni Sportive di Settimo Borgonuovo, guidate da Lisa Sella, e dall’Associazione Hockey Breganze, presidente Stefano Volpe, che hanno prestato il loro volto alla rappresentazioni delle situazioni di potenziale pericolo che potrebbero nascere a scuola, in strada, nelle attività sportive.
La traduzione in immagini di queste situazioni di pericolo è stata realizzata dai fotografi Gabriele Cannone e Donovan Gionata Ciscato. Le immagini sono accompagnate da didascalie volte a creare emozioni e riflessioni in chi legge. Gli autori sono Vittorio Graziosi e Fabio De Nunzio.
Nel calendario è presente un decalogo pensato sia per i ragazzi sia per gli adulti, in cui si forniscono dei consigli per riconoscere, discutere e affrontare i problemi derivanti dal bullismo.
“Avere contribuito alla realizzazione del Calendario 2025 Stop al Bullismo- spiega Ferruccio Valzano, presidente del Comitato territoriale UISP, associazione di promozione sociale di Cirié, Settimo e Chivasso- è motivo di vanto e soddisfazione . Infatti non dobbiamo dimenticare che, purtroppo, anche nel mondo sportivo, all’interno delle squadre e degli spogliatoi, si annidano fenomeni di bullismo, su cui, anche grazie al nostro Calendario, vogliamo sensibilizzare tutte le componenti che ruotano intorno al mondo dello sport e della cultura sociale, con l’obiettivo finale di contribuire come squadra a combattere e prevenire il bullismo”.
“Sono molto orgoglioso – spiega Fabio De Nuzio, presidente di Bullismo no grazie- della realizzazione del calendario 2025 Stop al Bullismo, l’unico Calendario in Italia che rappresenti attraverso immagini e testi il fenomeno del bullismo. Un Calendario nato per tenere alta la nostra attenzione e sensibilizzazione, comunicazione, informazione, prevenzione e lotta al bullismo e ad ogni altra forma di violenza”.
Mara Martellotta
Nominati i 5 vicepresidenti AMMA
Definite e approvate dal Consiglio di Amministrazione anche le deleghe.
La Presidente Giorgia Garola ha comunicato, nel primo consiglio generale DELL’IMMAGINE, successiva alla sua elezione del 13 novembre, i nominativi dei Vicepresidenti e le rispettive deleghe. Riccardo Cerrato, AD di CMS ITALIA avrà la delega per le aziende impiantistiche e general contractor; Francesco Joly, Responsabile delle relazioni esterne FINDER, avrà la delega di capitale umano nella formazione; Edoardo Pavesio, Presidente di SILATECH, che viene confermato come Vicepresidente, avrà la delega all’Automotive; Andrea Romiti, Amministratore unico di Apr, anche lui confermato, avrà la delega dell’aerospazio; Cristina Tumiatti, Sales and Marketing Manager SEA Marconi Technologies, già componente del Consiglio di Presidenza, va la delega Diversity and Inclusion.
“Innanzitutto voglio ringraziare i colleghi che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo all’AMMA – ha spiegato Giorgia Garola, comunicando le nomine al Consiglio di Presidenza – ho scelto una squadra dalle grandi capacità ed esperienza. I prossimi anni dovremo affrontare nuove sfide di transizione ecologica e ambientale, intelligenza artificiale e cultura digitale. Nuovi prodotti e servizi, sostenibilità e ambiente, inclusione e diversità, reti e internazionalizzazione, formazione e capitale umano. Sono i temi che affronteremo insieme. Dovremo farlo sviluppando ulteriormente le nostre già grandi capacità di innovazione”.
“Il nostro tessuto industriale deve imparare a riconoscere vocazioni diverse molteplici – ha sottolineato ancora la Presidente Garola – come sono già quelle che convivono nell’associazione, ma altre ne nasceranno portate dai rapidi cambiamenti in corso. È fondamentale esserne consapevoli per supportare al meglio le aziende nel cogliere le opportunità che ne deriveranno, con lungimiranza, coraggio e intraprendenza. Insieme abbiamo definito le linee programmatiche della mia Presidenza, tenendo conto che l’inarrestabile cambiamento in atto necessita di un’attenta analisi di uno scenario, e la determinazione delle azioni necessarie da realizzare in tempi certi”.
Le deleghe assegnate ai Vicepresidenti rappresentano infatti il cuore del programma di Giorgia Garola per i prossimi quattro anni, progetto che pone al centro la formazione e le competenze, così come il rafforzamento del lavoro di networking nel principale gruppo merceologico dell’Unione Industriale, e il rafforzamento della capacità di attirare nuovi associati che si affianchino nell’attuale 623, che rappresenta oltre 53 mila addetti, pari al 40% degli occupati nel settore metalmeccanico torinese, provenienti dai settori aerospazio, mobilità sostenibile, meccatronica, aziende impiantistiche e general contractor.
“Nei prossimi quattro anni – conclude Giorgia Garola – intendiamo guardare oltre i confini nazionali, accelerando l’internazionalizzazione delle nostre imprese, aiutando così l’attrattività del territorio torinese. Tra le deleghe, ci sono due temi che ad AMMA, e a me personalmente, stanno molto a cuore, ovvero la sostenibilità e l’inclusione, che sono ormai imprescindibili premesse di ogni organizzazione di impresa”.
Mara Martellotta
Michele Coppola, Presidente; Luigi Cerutti, Amministratore Delegato.
È stata presentata oggi a Torino, negli spazi di Gallerie d’Italia, la nuova Società Editrice Allemandi che guiderà il rilancio della storica casa editrice fondata nel 1982 da Umberto Allemandi e che lo scorso 5 dicembre è stata acquisita da Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
All’appuntamento sono intervenuti: Umberto Allemandi; Michele Coppola, nominato dall’Assemblea dei soci Presidente della nuova società editrice Allemandi; Piero Gastaldo, Presidente di Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo; Roberto Giordana, Direttore Generale di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
L’acquisizione si colloca nell’ambito di un’operazione che vede il consolidamento della storica casa editrice torinese nel settore editoriale e il suo rinnovato posizionamento come player di assoluto riferimento nel mercato dell’informazione con la testata «Il Giornale dell’Arte», fondata nel 1983, e delle pubblicazioni dedicate all’arte, all’architettura, all’antiquariato, al design, e, più in generale, alla divulgazione culturale e alla critica contemporanea, con l’obiettivo di costituire una delle principali piattaforme di conoscenza e divulgazione culturale a livello professionale.
L’assemblea dei soci ha confermato Luigi Cerutti nella carica di Amministratore Delegato della società. Cerutti è entrato in Allemandi nel 2020 come direttore Generale e ne ha assunto il ruolo di CEO nel 2021.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da Michele Coppola (Presidente); Enrica David, Fabrizio Paschina, Laura Fornara, Giulia Scagliarini, Enea Cesana, Luigi Cerutti ed è già al lavoro per la finalizzazione dell’ambizioso piano industriale che ha come obiettivo il posizionamento a livello europeo della casa editrice.
Il numero di gennaio 2025 de Il Giornale dell’Arte sarà l’ultimo firmato da Umberto Allemandi. Il CdA provvederà alla nomina del nuovo direttore del giornale entro i primi giorni di gennaio 2025.
Ha avviato i lavori un commosso Umberto Allemandi. In sala i dipendenti, giornalisti e collaboratori, che Allemandi ha ringraziato per lo straordinario percorso insieme, durato oltre 40 anni. Per Allemandi «non potevamo trovare nessun partner migliore di quelli che sono qui riuniti per assicurare nel secondo tempo della nostra storia uno straordinario sviluppo nelle attività di servizio culturale e artistico, e soprattutto la piena centralità dell’Italia nell’informazione universale su attività opere e operatori nel settore arte, un ruolo mondiale che finalmente diviene possibile dopo quanto per quarant’anni giorno dopo giorno abbiamo preparato».
Michele Coppola, afferma: «La scelta di investire in una realtà qualificata come Allemandi significa per prima cosa riconoscere la storia e il ruolo svolto in questi quarant’anni sia come casa editrice, sia come editore libero che ha raccontato l’attualità nell’arte e nella cultura, diventando un punto di riferimento prezioso che va tutelato e accompagnato negli anni a venire. La solida composizione del Consiglio di Amministrazione, voluto dai nuovi investitori, rappresenta il modo migliore per proseguire questa storia di successo confermandone la responsabilità e le ambizioni».
Lo scorso luglio, presso la galleria della Fondazione Il Bisonte di Firenze, era stata dedicata una mostra personale dal titolo “Memorie incise-opere grafiche 1966-2023” ad Andrea Granchi, con un catalogo antologico incentrato sull’artista, film-maker, curatore e docente. Era forse un presagio dell’addio che l’artista purtroppo ci avrebbe dato nella giornata di martedì 10 dicembre, a noi increduli di fronte a uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento, e anche del cinema d’artista italiano.
Andrea Granchi è nato a Firenze nel 1947 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti nel 1969. Figlio d’arte, il padre Vittorio nacque a Firenze nel 1908 in una famiglia dalle profonde tradizioni artistiche ( anche la madre Noris Rossi fu restauratrice), essendo il padre di Vittorio, Pasquale, titolare di una bottega nella quale realizzava con grande perizia oggetti decorati in stile, ebbe poi modo, dopo un apprendistato con il genitore, di formarsi negli anni 20 all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. A lui si deve il restauro del Crocifisso di Cimabue, danneggiato dalla tragica alluvione fiorentina. Andrea Granchi, vincitore del Premio del Comune di Firenze per giovani artisti nel 1966 e del Premio Stibbert per la pittura nel 1971, nel 1978 era presente alla Biennale di Venezia, nel 1981 alla Triennale di Milano, oltre a numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma, tornando nel 2021 alla Biennale di Venezia. Granchi aveva creato la figura metaforica dell’inseguitore, che era rapportato ai giganti del passato, la figura dell’esploratore inserito in città ideali, colorate di bianco e nero, e ideato la figura del viaggiatore sedentario, proiezione del proprio essere, in un mondo metafisico, che riconosceva il primato all’uomo e al suo intelletto. Giunse alla notorietà internazionale grazie anche alle sue opere filmiche, che lo proiettarono nel mondo del cosiddetto “Cinema d’artista”, nell’ambito del quale realizzò capolavori come “Il giovane rottame” o “Cosa succede in periferia”, presentati nelle principali mostre e rassegne dedicate al genere. Colto e raffinato intenditore di musica, aveva una predilezione per il periodo barocco, ed è stato uno dei più alti rappresentanti del restauro italiano presso un omonimo studio condotto oggi dal figlio Giacomo.
Granchi lascia un grande vuoto nell’arte italiana,e Firenze in particolar modo lo piange; l’Accademia delle Arti del Disegno è in lutto per la sua scomparsa, essendo egli stato Presidente della classe di pittura e Vicepresidente dell’Accademia stessa.
“Una perdita grave per il mondo delle arti – spiega il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ricordando il Prof. Andrea Granchi – è stato un protagonista appassionato e creativo della scena culturale toscana e nazionale. Insegnante, pittore, uomo di cinema, acuto sperimentatore di linguaggi, Andrea lascia un’eredità importante che la Regione Toscana e Firenze sapranno onorare”.
Il mio ricordo personale va alla collaborazione con il Maestro Granchi per la stesura di un libro intitolato “Il tempo sospeso”, pubblicato nel 2021 e incentrato sulle riflessioni dell’epoca pandemica, rese ancora più intense dalle sue bellissime opere.
Mara Martellotta
Per la morte di Sonila 16 indagati
Sono 16 le persone indagate per la morte misteriosa di Sonila, 21 anni albanese, che fu trovata nel 2021 senza vita dal marito nella loro abitazione in periferia Torino. In quel periodo abitavano lì con il loro bimbo di due anni Quel giorno sparirono anche 17 mila euro dall’appartamento.
A 4 anni di distanza la polizia ha indagato 16 albanesi. I reati contestati vanno dalla rapina al favoreggiamento dell’immigrazione. Per cinque di loro, tra cui il marito della vittima, sono scattate le misure cautelari.
Si ipotizza che la donna possa essere stata indotta a prostituirsi e sia stata uccisa dal racket della prostituzione, ma non si esclude il suicidio o l’istigazione al suicidio.
Sviluppare, valorizzare e riqualificare. Ecco le tre parole chiave che danno contenuto e sostanza al bando neve della Regione presentato oggi al Grattacielo Piemonte dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla Montagna con delega al sistema neve Marco Gallo davanti a una platea del mondo dello sci al gran completo. La giunta regionale investe 50 milioni per la riqualificazione del sistema neve piemontese che vuol dire 50 stazioni sciistiche, quasi 300 impianti e oltre 1300 chilometri di piste. In altre parole, il terzo domaine skiable d’Italia. Destinatari gli enti locali piemontesi, primi fra tutti gli 80 comuni interessati da comprensori sciistici. Ma anche le Province e la Città Metropolitana di Torino, le Unioni di Comuni, le forme associative che coinvolgano enti locali anche costituite con lo specifico scopo di partecipare al finanziamento.
«Questo bando è la conferma dell’impegno della Regione per sostenere uno degli asset più importanti del turismo del Piemonte come dimostrano i numeri, ma anche il principale motore economico per molte vallate – dicono il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gallo -. Ecco perché questi 50 milioni, lo stanziamento più corposo di un pacchetto complessivo di risorse che si avvicina ai 70 milioni, comprendendo tra gli altri anche i contributi per gli impianti delle Universiadi di Torino, sono un investimento strategico sul futuro delle terre alte. Occorre investire anche per attrarre nuovi capitali dall’estero, come è accaduto con il fondo inglese Icon per le stazioni della Vialattea e di Bardonecchia. Segno che le nostre montagne hanno appeal, come confermano anche i tre milioni di giornate di sci ogni anno, ma per conservarlo devono sapersi innovare, tenere il passo di un settore in continua evoluzione». Mentre l’assessore Gallo anticipa un pezzo di futuro: «Stiamo studiando la formula per lanciare anche in Piemonte il biglietto unico. L’idea è di partire con la sperimentazione il prossimo anno, iniziando da maestri di sci e tesserati Fisi, per testare il format migliore». Sul palco erano presenti tra gli altri Giampiero Orleoni, presidente di Arpiet Piemonte, Sergio Gibelli, vicepresidente di Anef Torino, Roberto Colombero, numero uno di Uncem Piemonte e Francesca Delmastro Delle Vedove, vicepresidente di Anci Piemonte.
Ecco nel dettaglio il bando neve.
Sei le tipologie di intervento
La prima riguarda le piste e gli impianti di innevamento. Si finanziano la sostituzione, la nuova realizzazione, il miglioramento qualitativo, ambientale ed energetico o il potenziamento delle piste da sci e degli impianti di innevamento programmato, inclusi vasche o bacini di approvvigionamento idrico, incluso l’acquisto di impianti già esistenti, di proprietà pubblica o privata.
La seconda punta a riqualificare gli impianti di risalita. Sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo paesaggistico, ambientale ed energetico o potenziamento degli impianti di risalita, l’acquisto, ammodernamento ed aggiornamento dei sistemi di controllo accessi incluso l’acquisto di impianti già esistenti, di proprietà pubblica o privata.
La terza include tra gli interventi finanziabili le revisioni generali (escluse quelle quinquennali), le ispezioni speciali, i proseguimenti di vita tecnica e la sostituzione e/o scorrimento delle funi degli impianti di risalita esistenti. La quarta riguarda la dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati, una misura assai importante dal punto di vista della tutela ambientale. La quinta l’acquisto di battipista anche usati.
L’ultima tipologia intende potenziare e rivitalizzare il turismo montano sia invernale che estivo investendo per esempio in snow park, percorsi di fun bob estivo e tutti gli interventi che consentono in sostanza di utilizzare gli impianti di risalita nelle stagioni non invernali per la pratica di altri sport.
La ripartizione dei fondi
L’investimento più consistente dei 50 milioni che la Regione destina a questo intervento specifico per il sistema neve va allo sci di discesa: 47 milioni e mezzo pari al 95 per cento dell’investimento. Il rimanente 5 per cento è destinato a potenziare lo sci di fondo (2,5 milioni di euro).
Il Piemonte diviso in tre ambiti
La risorse per lo sci di discesa sono ripartite secondo tre ambiti territoriali. Il primo – l’ambito A – comprende le stazioni della provincia di Cuneo. A loro toccherà il 35 per cento dell’intero investimento. Il secondo plafond – pari al 45 per cento del totale – spetta alle stazioni ubicate nell’area della città metropolitana. Il terzo ambito comprende altre province piemontesi: Biella, Vercelli, il Verbano Cusio Ossola e Alessandria (che ha un’unica stazione: Caldirola): si divideranno il 20 per cento dei finanziamenti. Sono stati fissati alcuni tetti massimi: ai comprensori composti da grandi stazioni non locali potranno andare al massimo 12,5 milioni, per i comprensori formati da stazioni locali o microstazioni il finanziamento non potrà superare gli 8,5 milioni.
I tempi del bando
Da gennaio a luglio, sette mesi per mettere a terra i progetti, candidarsi, ottenere l’eventuale assegnazione. A gennaio (il 20, termine presunto) si apre il bando. Ci sono tre mesi di tempo. I termini scadono il 21 aprile (termine presunto). A fine luglio (21, termine presunto) verrà resa nota l’aggiudicazione dei fondi.
cs
La polizia di Novara ha eseguito sei misure cautelari legate allo spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il territorio provinciale. Sono inoltre stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre tre chilogrammi di cocaina. Si stima che i pusher effettuassero 150 cessioni al giorno con un guadagno di circa 6.000 euro.
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