Incidente sull’autostrada Torino-Milano in direzione Lombardia allo svincolo di Chivasso Est. Si sono scontrate una Fiat Panda, una Mercedes è un camion. Un’auto si è incendiata e il conducente è morto carbonizzato. La circolazione è stata interrotta.
A Palazzo Barolo per la sua 67^ edizione
Fino al 24 novembre
Dolore senza confini. Inimmaginabile sofferenza. Specchio delle più inaccettabili bruttezze umane. Già ribattezzata “La Pietà di Gaza” con richiamo attuale a “La Pietà” michelangiolesca è “Una donna palestinese stringe il corpo senza vita di sua nipote”, scattata da Mohammed Salem per l’agenzia “Reuters” il 17 ottobre 2023, all’interno dell’obitorio dell’ospedale “Nasser”, la foto vincitrice del “World Press Photo of the Year 2024”, la più prestigiosa mostra di fotogiornalismo al mondo, nata nel 1955 per iniziativa di un gruppo di fotografi olandesi e che, da allora, “offre uno spaccato unico della storia contemporanea, permettendoci di riflettere sugli eventi e sui temi cruciali del nostro tempo”. E anche quest’anno, Torino sarà fra le cento città principali di tutti i continenti (a livello globale si stima che l’esposizione sarà visitata da oltre 3milioni di persone) chiamate dalla “World Press Photo Foundation” – organizzazione indipendente con sede ad Amsterdam – ad ospitare la mostra. Non per la prima volta. Sotto la Mole, infatti, l’esposizione (che ha coinvolto sei giurie regionali ed una globale, presieduta da Fiona Shields, responsabile della fotografia al “The Guardian”) torna per l’ottavo anno consecutivo ed è organizzata da “Cime”, partner della “World Press Photo Foundation”. L’apertura al pubblico è prevista per venerdì 13 settembre, alle 16, nelle sale di “Palazzo Barolo”, al numero 7 di via delle Orfane, dove si potrà ammirare la bellezza di 130 scatti, firmati per le maggiori testate internazionali, come “National Geographic”, “BBC”, “CNN”, “Times”, “Le Monde” e “El Pais”: “immagini che offrono una panoramica sul presente – sottolineano gli organizzatori – e rappresentano un’opportunità per un viaggio critico nell’attualità, affrontando questioni come le guerre in Palestina ed in Ucraina, la vita dei migranti, l’emergenza climatica”. Immagini fra le quali troveremo, per l’appunto, quella vincitrice (di cui sopra) scattata dal fotografo palestinese Mohammed Salem, 39 anni, pochi giorni dopo (spietata coincidenza!) essere diventato padre e che parla della sua foto come un “momento potente e triste che riassume il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza”.
Suddiviso in sei aree geografiche (Africa, Asia, Europa, America del Nord e Centrale, America del Sud, Sudest Asiatico e Oceania), il “Premio” ha visto quest’anno la partecipazione di ben 61.062 fotografie, inviate da 3851 fotografi, provenienti da 130 Paesi, in un processo di selezione, da parte della Giuria, che ha richiesto due mesi di intenso lavoro, tra gennaio e febbraio 2024. Quattro le categorie in cui è suddiviso il concorso: Singole, Storie, Progetti a lungo termine e, dal 2022, Open Format, dedicata all’interazione tra fotografia e altri linguaggi. Vincitrice di quest’ultima categoria, la fotografa ucraina Julia Kochetova per il progetto “La guerra è intima”, sito web che unisce il fotogiornalismo con lo stile intimo e personale di un diario, per “documentare e mostrare al mondo cosa significa vivere sotto assedio in Ucraina e come si tenti di elaborare il trauma della guerra”.
Il premio “World Press Photo Story of the Year” è stato invece assegnato alla fotografa sudafricana Lee-Ann Olwage per il progetto “Valim-babena”, pubblicato dalla rivista “Geo”. Le sue immagini ci portano in Madagascar e documentano la vita di Dada Paul, uomo di 91 anni affetto da demenza senile, condizione ancora scarsamente accettata e compresa nell’isola africana. Foto tenera e amara, ad un tempo, che solleva interrogativi sull’accettazione e sull’assistenza del “diverso” offrendo uno sguardo intimo e toccante sulla realtà della malattia e della cura familiare.
Quarto fotografo sul podio, il venezuelano Alejandro Cegarra, vincitore per la categoria “Long-Term Project” con “I due muri”, pubblicato dal “New York Times” e da “Bloomberg”. Gli scatti di Cegarra (partendo da una sua esperienza personale) ci portano in Messico, illuminando una questione poco trattata dai “media” europei: il cambiamento delle politiche migratorie messicane, diventate dal 2019 da “accoglienti” sempre più “restrittive”, sulla base di processi simili a quelli degli Stati Uniti. Fotografie che, ancora una volta “non sono solo immagini – come dice Vito Cramarossa, direttore di ‘Cime’ – ma veri e propri documenti, finestre aperte su un presente complesso ed in continua evoluzione”. Da osservare, ponendo non meno attenzione all’aspetto documentaristico, rispetto all’indubbia qualità dell’immagine.
Gianni Milani
“World Press Photo Exhibition 2024”
Palazzo Barolo, via delle Orfane 7/A, Torino; tel. 338/1691652 o www.palazzobarolo.it / www.worldpressphototorino.it
Fino al 24 novembre
Orari: lun. merc. giov. e dom. 10/20; ven. e sab. 10/21
Nelle foto: Mohammed Salem: “La Pietà di Gaza”; Julia Kochetova: “La guerra è intima”; Lee-Ann Olwage: “Valim – babena”
L’atleta è stata ricevuta dal sindaco Giovanni Panichelli e dalla giunta
Andreea Ionela Mogos, vincitrice della medaglia di bronzo nel fioretto femminile a squadre alle Paralimpiadi di Parigi 2024, è stata ricevuta nei giorni scorsi dal sindaco Giovanni Panichelli e dalla giunta comunale di Volpiano per complimentarsi con lei per i risultati raggiunti nell’attività sportiva.
L’atleta, accompagnata dal preparatore Luca Pavan, ha raccontato la sua storia, con il grave incidente subito a 18 anni e la scelta di impegnarsi nello sport per superare le difficoltà, e ha rivolto un ringraziamento agli abitanti di Volpiano, dove abitava all’epoca, che, ha detto, «sono sempre stati molto vicini a me e alla mia famiglia».
Andreea Ionela Mogos è alla sua terza paralimpiade, dopo Rio de Janeiro e Tokyo. «Mi alleno tutti giorni – ha raccontato – e sono in una squadra molto unita anche al di fuori delle gare; non avrei mai pensato di partecipare a una competizione così importante ed è davvero un’esperienza molto bella».
Così il sindaco Giovanni Panichelli: «Siamo molto contenti che Andreea abbia accettato il nostro invito. La sua determinazione e la sua bravura sono di esempio per tutti. Non è escluso di poterla avere ancora a Volpiano a cui è legata e dove sarà sempre benvenuta».
Intervento della Regione per la mobilità scolastica
La Regione Piemonte ha promosso un incontro per affrontare le problematiche legate al trasporto degli studenti nell’area del Calusiese e Chivassese, in particolare all’Iis “P. Martinetti” di Caluso.
Si è tenuta una riunione tra le istituzioni scolastiche di Caluso (Iis Martinetti e Iis Carlo Ubertini), le aziende di trasporto (GTT, Extra.To, S.T.A.A.V. e Viaggi Munaro), l’Agenzia della Mobilità Piemontese, i Comuni coinvolti, la Città Metropolitana e l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi. Durante l’incontro, tutte le parti hanno dimostrato grande collaborazione per trovare soluzioni efficaci.
L’assessore Gabusi ha sottolineato le difficoltà che il settore del trasporto pubblico locale sta vivendo, aggravate dalla carenza di autisti e dal ritardo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operatori del settore.
Le aziende di trasporto, sulla base dei dati forniti dalle istituzioni scolastiche, monitoreranno la situazione e hanno proposto alcuni interventi per migliorare i servizi. In particolare, il pullman della linea 445 di S.T.A.A.V. delle ore 6:45 partirà con 10 minuti di ritardo, alle 6:55, per garantire un minor tempo di attesa e maggiore puntualità per gli studenti. Inoltre, la corsa delle ore 13:16 della linea 321 di GTT sarà implementata con due pullman, cinque giorni su cinque.
Questa soluzione sperimentale entrerà in vigore dal 14 ottobre 2024 e sarà rivalutata dopo 30 giorni per verificarne l’efficacia e apportare eventuali miglioramenti.
«Chiediamo scusa agli studenti e alle loro famiglie per i disagi subiti, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico. La situazione che si è venuta a creare è purtroppo comune nel mese di settembre, quando il sistema di trasporti deve affrontare un sovraccarico e una rimodulazione annuale, dovuto alla ripresa delle attività scolastiche», ha dichiarato l’assessore Gabusi. «Siamo al lavoro per garantire un servizio più efficiente e confidiamo che la soluzione proposta migliori sensibilmente la situazione».
SOMMARIO: 7 ottobre – La targa per Bobbio – Lettere






Cosa pensa del suo amico Alan Friedman, il giornalista americano che vive da decine di anni in Italia e non ha ancora imparato a parlare l’Italiano, e che va a ballare con le stelle in Tv? A me sembra uno che ha trovato l’America in Italia. Negli USA non era affatto considerato. Umberto Finetti

Il 6 ottobre alle 11.30 inaugurerà “Le Masche”, l’opera che Giulia Cenci ha realizzato per il progetto RADIS, nella radura Del Chiot Rosa
Radis, il nuovo progetto di arte nello spazio pubblico della Fondazione per l’arte Moderna e contemporanea Crt, conclude la sua prima edizione con l’inaugurazione di un’opera site specific dal titolo “Le Masche” dell’artista Giulia Cenci, la cui presentazione al pubblico avverrà domenica 6 ottobre alle 11.30. Collocata nella radura del Chiot Rosa, a Rittana, nel Cuneese, l’opera si compone di una serie di sculture in alluminio realizzate dall’artista a partire dai calchi delle betulle che costeggiano il prato, combinati con elementi tipici del suo linguaggio scultoreo. Teste di lupo, teste di manichini, rami di vite creano figure ibride tra alberi e fiori, esseri umani e animali. L’opera nasce da un dialogo intenso con il luogo, con le narrazioni, la storia e l’immaginario che lo hanno attraversato e plasmato. Le sculture di Giulia Cenci si allungano tra le betulle e contribuiscono a disegnare un paesaggio in continuo mutamento.
Il titolo dell’opera fa riferimento alle maschere, figure della tradizione contadina piemontese raccontate anche da Nuto Revelli nei suoi testi e rende omaggio a tutte le componenti emarginate per la loro diversità.
Il primo capitolo del progetto quadriennale Radis è realizzato in collaborazione con la Fondazione CRC del Comune di Rittana nella località di Chiot Rosa a 1200 metri dal livello del mare. Ricco di storia, questo luogo possiede un alto valore legato alla Resistenza. La vicina borgata Paraloup ha rappresentato il primo quartier generale nel Cunese delle bande partigiane di Giustizia e Libertà.
Le masche di Giulia Cenci apre in questo luogo un nuovo immaginario. Cresciute nottetempo o ferme come testimoni di fatti, memorie e racconti, le sculture diventano presenze, figure che sembrano osservare con curiosità ciò che accade sotto e intorno a loro, sul prato, intorno agli alberi e tra le strutture pensate e installate per ospitare i momenti di sosta e di aggregazione di abitanti e persone in visita. Realizzata appositamente per Chiot Rosa, l’opera resterà in comodato permanente al Comune di Rittana
“Sono emozionata e orgogliosa del risultato della prima edizione di Radis – ha dichiarato Patrizia Re Rebaudengo , presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt. “ L’opera di Giulia Cenci è l’esito concreto, poetico e denso di storie, di un lungo percorso che la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea ha voluto legare profondamente al luogo al quale era destinata. Le masche è un’opera site specific nata da un processo lento e meditato, guidato dall’artista e dalla curatrice Marta Papini, fondato sul coinvolgimento della comunità, delle scuole e sul contributo di professionalità e artigiani esperti. Sono sicura che le sculture di questa artista sensibile e immaginifica sapranno abitare la radura accogliente del Chiot Rosa, donando a Rittana e a noi un paesaggio nuovo e aperto, nel quale far convivere storie, fiabe, fantasie, umani, alberi, pietre e animali”.
“La fruttuosa collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha saputo costruire in questo primo progetto annuale Radis un percorso artistico di grande valore, innovativo e partecipato- ha commentato Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC. “L’arte e la cultura confermano il loro ruolo strategico per lo sviluppo e la rigenerazione dei terreni montani e la loro capacità di attivare le comunità, con risultati inaspettati e di notevole impatto”.
La prima edizione del progetto è stata affidata alla curatrice Marta Papini, che ha invitato Giulia Cenci a intervenire nell’area del Chiot Rosa per il suo interesse verso i luoghi al confine tra natura e antropizzazione e la sua ricerca incentrata sulle relazioni tra esseri umani, animali e ambiente.
Per realizzare le sue opere Giulia Cenci utilizza materiali di riciclo, come gli scarti del sistema di produzione agricola o i rottami delle automobili, e calchi di prototipi dalle sembianze animali e umane.
‘Le masche rappresentano il frutto delle storie del Chiot Rosa, storie di resistenza, paura, gioia, d’amore e di odio, storie di animali e di piante. Con la sua opera Giulia Cenci omaggia tutte le persone e le creature emarginate oggi come ieri per la differenza dalla norma – spiega la curatrice Marta Papini.
Il progetto “Radis” (dal piemontese “radis” radice) nasce con l’obiettivo di arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di arte pubblica messo a disposizione della comunità, in dialogo con programmi educativi, incontri pubblici e progetti espositivi che restituiscono alla collettività parte della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Le masche apertura al pubblico 6 ottobre ore 11.30. Radura del Chiot Rosa a Rittana, nel Cuneese
Mara Martellotta
”Perché si è perso tanto tempo? Ci ha rimesso il lavoro e ci rimette lo Stato con la mancata crescita economica e con il aumento dei costi.
Ecco cosa ci costano i NoTav, i Cinque stelle e in parte qualcuno di quelli che avevano l’incarico di realizzarla e che in questi anni hanno traccheggiato o bamblinato…” così Mino Giachino , leader dei SITAV, in visita oggi al cantiere della TAV dal lato francese.
“Sui treni AV in Italia operano migliaia di persone, dai macchinisti al Capotreno , dai controllori agli operatori delle pulizie e al servizio bar e ristorazione. Tutti assunti a tempo indeterminato con 14 mensilità che grazie all’impegno dei Governi danno all’Italia un servizio importante, cambiando la Mobilità in Italia, una mobilità green.
Quando saranno completate la TAV, il Terzo Valico, il Brennero i vantaggi saranno centuplicati con aumento turismo internazionale e della logistica e lo spostamento del trasporto merci. “Dalla strada alla rotaia. In Francia oltre ai tunnel esplorativi stanno già scavando il tunnel definitivo che abbiamo potuto visitare oggi . Al cantiere e alla TELT lavorano tanti italiani, diplomati, laureati ingegneri e geologi. Che bello sentire la stima e l’affetto di chi lavora dentro il cantiere ripaga dell’impegno di vent’anni”, così ha commentato Giachino.
Si è tenuto presso il Grattacielo Piemonte a Torino, il Forum “ATTRAZIONE PIEMONTE. Gli indicatori dell’attrattività regionale secondo The European House – Ambrosetti”, realizzato da Regione Piemonte in collaborazione con TEHA Group.
L’evento ha rappresentato l’occasione per presentare in anteprima i risultati del Dossier Strategico elaborato da TEHA sull’attrattività del Piemonte, attraverso la messa a punto di un modello interpretativo di sintesi dell’attrattività regionale a confronto con gli altri territori italiani e l’individuazione degli elementi di eccellenza del sistema-Piemonte nelle aree-chiave ritenute rilevanti da imprese e investitori.
TEHA ha indentificato le 5 dimensioni di attrattività del Piemonte per imprese e investitori (1. Competitività economica e industriale; 2. Capacità innovativa e talenti; 3. Infrastrutture, reti e connettività; 4. Inclusione, servizi per la società e sostenibilità ambientale; 5. Cultura, turismo e stile di vita) secondo l’applicazione del modello del Global Attractiveness Index (GAI): a tale scopo ha ricostruito i trend storici ed elaborato un database dei 50 Key Performance Indicator (KPI), per un totale di circa 23.000 datapoint. Il percorso di lavoro ha previsto anche la realizzazione di colloqui individuali di confronto con investitori e imprenditori in merito agli indicatori più rilevanti per l’attrattività della Regione.
Nel complesso, il Piemonte cresce o consolida il suo posizionamento nell’87,2% dei KPI considerati rispetto all’anno precedente e nel 73,9% dei KPI considerati rispetto al periodo pre-pandemico. Il confronto periodo pre e post-COVID indica che la performance della regione è stata pari o ben superiore nelle 5 dimensioni di analisi.
Alcuni numeri:
Nella macro-area “Competitività economica e industriale” il Piemonte presenta il 4° più alto Valore Aggiunto manifatturiero per azienda (919mila Euro) e una crescente incidenza del Valore Aggiunto manifatturiero (al 4° posto per aumento negli ultimi 15 anni rispetto ad una decrescita media nazionale). Il Piemonte è una Regione leader per apertura del sistema economico: 4° in Italia per incidenza dell’export della manifattura sul totale nazionale (10,5%), 1° nel Centro-Nord per crescita dell’export manifatturiero (+7% nel 2023 rispetto al 2022) e 3° in Italia per numero di imprese industriali a controllo estero (943 al 2021, pari al 10% del totale nazionale).
Le filiere industriali e dei servizi distintive del Piemonte sono ai primi posti in Italia e contribuiscono al posizionamento del Made in Italy nel mondo: il Piemonte è la 1° Regione italiana per incidenza del V.A. dell’automotive (23,6%), 4° per export dell’industria alimentare (8,3%), 1° per export dell’industria aerospaziale (28,6% del totale nazionale) e 3° per incidenza del V.A. del sistema produttivo culturale e creativo (9%).
Il Piemonte è un territorio orientato agli investimenti, con la 2° maggiore incidenza degli investimenti fissi lordi sul PIL (24,6% vs. media italiana del 20,5%) e il 3° tasso di crescita degli stessi (tra 2011 e 2021 l’incidenza è aumentata di +2,7 p.p., rispetto a un aumento di 1,1 p.p. a livello nazionale). Nel 2024, il Piemonte si è classificato tra i territori europei più virtuosi per l’attrazione di IDE (2° in Italia) nella classifica “Large European Regions of the future 2024 – FDI Strategy” elaborata dal Financial Times.
Nella macro-area “Capacità innovativa e talenti”, il Piemonte è un punto di riferimento in Italia per la Ricerca e Sviluppo (2° Regione italiana con un’incidenza del 2,09% sul PIL regionale rispetto all’1,48% di media nazionale nel 2022) grazie ad un forte orientamento delle imprese all’innovazione – 2° maggiore propensione a livello nazionale ad introdurre attività innovative, 3° Regione italiana per peso dell’export high-tech (12,2%) e incidenza sull’occupazione (4,4%), nonché 1° per crescita dei brevetti pubblicati all’European Patent Office tra le Regioni di grandi dimensioni (+10,4 brevetti europei pubblicati per milione di abitanti rispetto al 2021 rispetto al +0,2 medio nazionale). Il Piemonte può contare su un sistema formativo d’eccellenza e internazionalizzato, con il più elevato tasso di immatricolati universitari stranieri in Italia (9,9% sul totale degli immatricolati nell’a.a. 2022/2023), e sulla presenza di numerosi poli di innovazione, cluster e incubatori.
Con riferimento alla macro-area “Infrastrutture, reti e connettività”, da un lato emerge come il Piemonte sia uno dei territori a maggiore dotazione infrastrutturale (3° Regione in Italia per densità della rete ferroviaria e 4° per densità della rete stradale); dall’altro le analisi di TEHA evidenziano il suo ruolo di hub logistico grazie alla posizione strategica all’incrocio delle 2 reti TENT europee e alla presenza di interporti all’avanguardia in Europa: conta infatti il 13% degli interporti italiani (il 2° valore più alto in Italia dopo il Veneto), attraverso cui transita il 10,7% delle merci movimentate negli interporti in Italia (il 3° valore più alto nel Paese).
Nella macro-area “Inclusione, servizi per la società e sostenibilità ambientale”, il Piemonte si distingue per l’efficienza dei servizi di assistenza sanitaria, così come per la velocità del sistema giudiziario, con la 2° più bassa durata dei procedimenti ordinari: 218 giorni rispetto alla media nazionale di 433. Allo stesso tempo, il sistema produttivo piemontese è orientato alla sostenibilità, registrando il 5° valore più basso di emissioni (tonnellate di CO2 equivalente per milione di Euro di Valore Aggiunto) e la 2° migliore performance in Italia per riduzione delle emissioni di gas serra tra il 1995 e il 2021 (-62%).
Infine, considerando la macro-area “Cultura, turismo e stile di vita”, il Piemonte vanta la 4° maggiore quota di visitatori dei musei (4,2% del totale nazionale e con 3 musei nella Top 20 dei musei più visitati d’Italia) e un patrimonio storico di eccellenza (5 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO). Il territorio offre anche occasioni di svago e intrattenimento con eventi di primo piano internazionale durante tutto l’anno (per fare alcuni esempi: ATP Finals, Torino Film Festival, FuturFestival, Salone del Gusto, Salone Internazionale del Libro) e possiede un’ampia scelta di eccellenze gastronomiche (3° Regione in Italia per prodotti DOP e IGP).
«Da questi dati emerge il grande lavoro fatto in questi anni dal tutto il sistema economico piemontese e ci dicono che oggi il nostro territorio è più forte, più attrattivo, più internazionale rispetto al 2019. Abbiamo una serie di primati in Italia, per quanto riguarda l’aerospazio, l’automotive, l’agroalimentare e poi il dato che ci pone primi in Italia per l’immatricolazione degli studenti stranieri e per gli investimenti delle multinazionali a riprova che siamo davvero un territorio in grado di attrarre talenti e produzione. Ci sono anche elementi di difficoltà che però, proprio grazie a studi come questo, siamo attrezzati per affrontare conoscendo bene i nostri punti di forza e lavorando per far diventare tali anche quelli su cui oggi si registrano difficoltà» ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
«TEHA ci ha restituito dei dati che ci rendono orgogliosi e ci forniscono importanti spunti per declinare le muove misure alle quali dovremmo lavorare. La formazione si conferma una leva strategica perché il Piemonte possa essere all’altezza delle nuove sfide. Ritengo sia fondamentale per alzare l’asticella della nostra regione in termini di competitività e di proiezione verso un potenziamento della capacità dell’export. Oggi abbiamo bisogno di una formazione continua, rapida, flessibile e dinamica: questo incrementa la competitività delle nostre imprese e dei nostri lavoratori e tutto ciò contribuisce ad aumentare sempre di più l’attrattività della nostra regione» ha aggiunto il vicepresidente Elena Chiorino.
«Il Piemonte deve continuare a essere attrattivo, bene questi dati, bene la regione, bene il sistema Piemonte dobbiamo continuare a lavorare insieme con imprese e università per aiutare il Piemonte a crescere. Questo è il mio grande obiettivo continuare a lavorare anche sotto traccia ma portare risultati perché poi vanno a beneficio di tutti» ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive e Internazionalizzazione, Andrea Tronzano.
Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti e TEHA Group, ha dichiarato: “Le analisi dei 50 Key Performer Indicator identificati per delinare una fotografia attuale e dinamica del territorio restituiscono una performance estremamente brillante per il Piemonte nell’ultimo quinquennio, anche a confronto con i principali competitor nazionali e internazionali. Sul piano della competitività industriale emergono numerose aree di eccellenza per l’attrazione di nuovi investimenti: dai microprocessori – che determineranno il nostro futuro – all’aerospazio, dall’agroalimentare all’alta formazione. Inoltre, per capacità attrattiva verso operatori e investitori multinazionali il Piemonte è la 3° Regione in Italia per numero di imprese industriali a controllo estero, 2° per numero di occupati e Valore Aggiunto, e mostra il più alto tasso di crescita di occupati e fatturato generato da queste imprese nel Centro-Nord (+22% e +44% tra 2019 e 2021). Sono nati nuovi vettori attrattivi in ambito culturale e creativo (3° Regione per incidenza sull’economia regionale in Italia) ed enogastronomico, che stanno assumendo sempre più importanza e centralità. Infine, il Piemonte è l’unica Regione a posizionare ben 2 città nella Top 5 (e 3 nella Top 10) per la più alta qualità del clima in Italia”.
Durante la tavola rotonda alcuni imprenditori hanno raccontato le proprie esperienze d’impresa in Piemonte.
“L’aerospazio significa molto nell’economia piemontese e qui Leonardo ha una presenza industriale molto importante non solo nella componente aeronautica ma anche in quella spaziale grazie all’eco sistema favorevole e la ricca filiera nel campo della scienza e della esplorazione dello spazio. Saranno realizzato qui il primo lander lunare e i moduli di riposo degli astronauti sulla Luna”, ha spiegato Massimo Comparini, Managing Director della Space Business Unit di Leonardo e Presidente di Thales Alenia Space.
“Quando parliamo di attrattività, dobbiamo essere consapevoli che le aziende oggi non cercano solo una buona posizione geografica o infrastrutture efficienti. Cercano un ecosistema in grado di supportarle, di farle sentire parte di un progetto più grande. In questo contesto, la forza del nostro distretto automotive rappresenta un vantaggio competitivo unico. Ecco perché abbiamo lanciato il brand Vehicle Valley Piemonte, perché Torino e il Piemonte non sono semplicemente la culla dell’automotive italiano: sono un laboratorio a cielo aperto per la mobilità del futuro. Con Vehicle Valley vogliamo creare un network riconosciuto a livello internazionale, capace di attrarre investimenti, partnership strategiche e talenti da tutto il mondo. Allo stesso tempo, offriamo un ecosistema integrato in cui le aziende possono collaborare e innovare insieme, generando valore per tutto il territorio” ha evidenziato Antonio Casu, Chief Executive Officer di Italdesign.
“Ad ottobre 2023 abbiamo annunciato un investimento pluriennale di oltre 100 milioni di euro per ampliare il nostro stabilimento di Ivrea, situato presso il Bioindustry Park, per potenziare la produzione dei radiofarmaci, che rappresentano l’ultima frontiera della medicina nucleare di precisione in oncologia e sono destinati a tutto il mondo. Abbiamo scelto di investire in Piemonte perché abbiamo trovato condizioni idonee a partire dalla collaborazione con le istituzioni e gli istituti di ricerca che ci auspichiamo possa continuare a crescere” ha dichiarato Valentino Confalone, Country President di Novartis Italia.
Marco Lavazza, Vice Presidente di Lavazza Group, ha sottolineato “il valore dei collegamenti infrastrutturali che rendono il Piemonte centrale in Italia e in Europa e l’importanza che il territorio continui a investire in eventi di alta qualità e progetti d’eccellenza per rendere Torino e il Piemonte sempre più attrattivi”.
Alessandro Renzo, Managing Director Italy and Switzerland di GXO e Amministratore Delegato di GXO Logistics Italy ha ricordato che “2.000 dei nostri 5.000 dipendenti sono in Piemonte perché qui è efficace il dialogo con le istituzioni, ci sono disponibilità immobiliari e di talenti. Un sistema che valorizziamo anche noi con i nostri clienti convincendoli a insediarsi in Piemonte”.
A proposito del sistema montagna Ivana Semeraro, Partner di iCON Infrastructure LLP, ha evidenziato: “Abbiamo recentemente incrementato la nostra presenza in Piemonte con un investimento nel comprensorio sciistico di Bardonecchia che si aggiunge al precedente nella Vialattea. Negli ultimi due anni abbiamo investito 27 milioni di Euro negli impianti di risalita e nei sistemi di innevamento della Vialattea e prevediamo investimenti simili anche per Bardonecchia. Ci ha convinti l’opportunità di una aggregazione strategica comprensoriale che vuole proporsi con maggiore prestigio nel turismo montano”.
Michele Viale, Managing Director di Alstom Italia e Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria, ha ribadito che “In Piemonte ci sono tutte le competenze per vincere la sfida della competitività sul mercato internazionale in collaborazione con le aziende del territorio e con le istituzioni”.
Secondo Cino Zucchi, Architetto e fondatore dello Studio di architettura CZA – Cino Zucchi Architetti, “le forme di un territorio sono l’esito di innumerevoli attività individuali e collettive che cercano spazi adeguati ai propri bisogni in continua metamorfosi. Un progetto di architettura ha la responsabilità di tradurre tutto ciò in una forma non solo funzionale al suo scopo ma anche e soprattutto capace di creare un’identità e un ‘senso del luogo’. Le esperienze progettuali da noi maturate in Piemonte – Il MAUTO, la Nuvola Lavazza e la Cavallerizza Reale a Torino e la riforma delle ICO olivettiane a Ivrea – miscelano in diversa misura permanenza e innovazione, interpretando fenomeni globali alla luce delle consuetudini e dei modi di fare consolidati di una collettività”.
Hanno inoltre fatto pervenire un contributo video a testimonianza della leadership del Piemonte anche in campo sportivo Carlotta Gilli, nuotatrice e atleta paralimpica (vincitrice di 5 medaglie ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024), la campionessa del mondo di sci alpino Marta Bassino e Claudio Marchisio (ex calciatore ed opinionista sportivo).
Ha moderato i lavori la caporedattrice di SkyTG24, Tonia Cartolano.
Monopattinista educato
Caro direttore,
tutti i momenti il monopattino è oggetto di malumore per automobilisti e pedoni, ovvero il comportamento irriverente dei loro possessori. Procedono contro mano, attraversano col semaforo ròsso, sfrecciano da tutte le parti e via discorrendo. Par condicio vorrebbe si parlasse dell’unico possessore di monopattino che mi è capitato di incontrare. Che è successo? Procedavamo su corso Principe Oddone verso piazza Baldissera , è scattato il semaforo rosso e tutti ci siamo fermati in colonna , così ha fatto anche il monopattinista : si è fermato senza tentare di sgattaiolare in prima fìla, ha appoggiato un piede sul bordo del marciapiede ed educatamente ha atteso che il semaforo diventasse verde per riprendere la marcia mantenendo il margine destro della carreggiata. Un plauso se lo merita.
I libri più amati dalla community de Il Passaparola dei Libri nel mese di settembre 2024: impossibile non discutere di Alma, il romanzo di Federica Manzon (Feltrinelli, 2024) recente vincitrice del Premio Campiello.
Altro testo discusso Non Si Uccide Il Primo Che Passa, di Christian Frascella, che conferma come l’interesse intorno al “giallo italiano” sia sempre alto.
Infine si dimostra sempre in grado di appassionare Paolo di Paolo con il suo Romanzo Senza Umani (Feltrinelli, 2024) un viaggio nel tempo della memoria personale e nel tempo storico di grande impatto emotivo.
Incontri con gli autori
Questo mese abbiamo incontrato Elena Magnani autrice di Mare Avvelenato (Giunti, 2024) una saga familiare ambientata a Messina all’inizio del secolo scorso.
Edorado Orlandi e Eugenio Nocciolini ripropongono in versione romanzata la triste epopea del Mostro di Firenze nel loro libro Nessuno (Giunti). Li abbiamo intervistati.
Abbiamo incontrato Valentina Santini, l’autrice di Mosche (Voland, 2024), la storia di un antieroe dei nostri giorni.
Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it